Settembre 2014
Diagnostic
Update
Diagnosticare la peritonite infettiva felina
con maggiore sicurezza
Il laboratorio di riferimento IDEXX offre ora il test FIP Virus RealPCR™ per il virus della Peritonite
Infettiva Felina (FIP) come ausilio per la diagnosi di questa grave malattia che colpisce i gatti
Esistono due biotipi riconosciuti di coronavirus felino che infettano i gatti, ciascuno responsabile di alterazioni biologiche diverse: il coronavirus enterico felino (FECV) e il virus della peritonite infettiva felina (FIPV).
Il test FIP Virus RealPCR™ permette di differenziare tra il biotipo FECV, meno virulento o apatogeno, e il
biotipo FIPV, virulento o patogeno, consentendo di pervenire ad una diagnosi più affidabile o all’esclusione
dell’infezione da FIPV. La diagnosi della FIP è , come noto, estremamente difficile e la disponibilità di
questo nuovo test può fornire ai veterinari una conferma ed aiutare i proprietari a scegliere in modo consapevole per la vita dei loro animali.
Informazioni di base
La FIP è caratterizzata da una vasculite piogranulomatosa
immunomediata ed è una malattia fatale sostenuta dal FIPV,
una variante altamente virulenta di coronavirus felino. La FIP
è diffusa in tutto il mondo e colpisce prevalentemente gatti
giovani con meno di 2 anni di età. Tutti i gatti possono, tuttavia,
essere infettati e sembra che il rischio sia maggiore in alcune
razze pure. Altri fattori di rischio sono rappresentati da stress,
interventi chirurgici recenti ed eccessiva densità di gatti nello
stesso ambiente.1 I gatti possono manifestare forme umide
(essudative) o secche (non essudative) della malattia.
Perché è difficile diagnosticare la FIP
I segni clinici possono simulare quelli di molte altre malattie
sistemiche. Fino ad oggi vi è stata carenza di test diagnostici
specifici, tra l’altro incapaci di differenziare tra i due biotipi di
coronavirus felino: il FECV, meno virulento, e il FIPV, fatale.
Storicamente, la diagnosi si basava sull’anamnesi, i segni
clinici, i risultati di laboratorio e la presenza di titoli costanti di
anticorpi anti-coronavirus. Per la diagnosi definitiva era persino
richiesta una biopsia con analisi immunoistochimica. Tuttavia,
l’utilità dei titoli anticorpali anti-coronavirus per la diagnosi
della FIP è limitata poiché, a seconda della regione, circa il
25% dei gatti che vive in ambienti domestici dove non sono
presenti altri gatti ed il 75 % – 90 % di quelli che vive con
altri gatti presenta anticorpi diretti verso il coronavirus; per
contro, solo il 7,8 % – 12 % dei gatti infettati dal corona-virus
sviluppa effettivamente la FIP.2,3
In passato IDEXX ha introdotto il test FCoV RealPCR™ che
permetteva di rilevare il coronavirus felino (FCoV) in campioni
tissutali o nei liquidi biologici; tuttavia questo test non era in
grado di differenziare tra il biotipo FECV e quello FIPV. Di con-
seguenza, un risultato positivo al test FCoV RealPCR™ in un
campione liquido o tissutale, pur essendo a supporto della diagnosi di FIP, non consentiva di confermarla con certezza. Da
qui, la necessità di disporre di un vero test diagnostico per la
FIP che ha portato allo sviluppo del test FIP Virus RealPCR™.
Sviluppo del test FIP Virus RealPCR™
Recentemente, alcuni ricercatori dei Paesi Bassi hanno identificato due mutazioni nel gene S (spike) del coronavirus felino
nei gatti con infezione sostenuta da FIPV, ma non in quelli
infettati da FECV.4 Nei coronavirus, la proteina S ha un ruolo
nell’ingresso del virus all’interno della cellula ed è responsabile del legame al recettore e della fusione delle membrane.
È stato ipotizzato che queste mutazioni nelle caratteristiche
di virulenza consentano al FIPV di infettare efficacemente i
macrofagi e di replicare in queste cellule per poi diffondersi
a livello sistemico, mentre nel caso del FECV la replicazione
è limitata prevalentemente alle cellule epiteliali della mucosa
intestinale.4 In base a queste scoperte e in collaborazione con
i ricercatori dell’Università di Utrecht, il laboratorio di diagnostica molecolare di IDEXX ha sviluppato e convalidato il test
FIP Virus RealPCR™ che è in grado di identificare separatamente ciascuna mutazione.
Accuratezza diagnostica del test FIP Virus RealPCR™
L’accuratezza diagnostica del test FIP Virus RealPCR™ è
stata determinata in 186 gatti sani o con FIP confermata con
esame istologico. Per i 164 animali in cui è stato ottenuto un
risultato relativo al biotipo, sono stati riscontrati una sensibilità
diagnostica del 98,7 % (in 1 gatto con FIP è stato ottenuto un
risultato relativo al biotipo FECV), una specificità diagnostica
del 100% (in nessun gatto sano è stato ottenuto un risultato
relativo al biotipo FIPV) e un’accuratezza complessiva del
99,4%. In 6 gatti (3,2 %) non è stato possibile ottenere un
risultato relativo a un biotipo (tipizzazione indeterminata) a
causa della presenza di un ceppo virale sconosciuto. In 16
campioni (8,6%), la carica virale è risultata molto bassa, di
conseguenza l’interpretazione del risultato è stata “inferiore
al limite di rilevamento”.
Quando eseguire il test FIP Virus RealPCR™
Il test FIP Virus RealPCR™ è uno strumento supplementare
che può essere utilizzato per confermare la diagnosi di FIP
nei gatti che presentano segni clinici e risultati di laboratorio
indicativi di questa malattia (vedere “Formulazione della diagnosi di FIP”). Il test FIP Virus RealPCR™ deve essere eseguito
su campioni di liquido addominale o pleurico nei gatti con
sospetto di FIP essudativa e su biopsie o aspirati tissutali nei
gatti con sospetto di FIP non essudativa. Non si consiglia di
eseguire il test su campioni di sangue intero in quanto spesso
il livello della viremia è troppo basso per permettere la biotipizzazione. I campioni fecali non sono idonei per la biotipizzazione poiché è possibile che i gatti con FIP presentino anche
un’infezione intestinale sostenuta da FECV e che eliminino
con le feci questo biotipo non virulento, con conseguente
possibilità di risultati fuorvianti.
Interpretazione dei risultati del test
FIP Virus RealPCR™
Inizialmente, tutti i campioni saranno analizzati utilizzando il
test FCoV RealPCR™ per il rilevamento del coronavirus felino
e, in caso di risultato positivo, sarà condotto il nuovo test FIP
Virus RealPCR™. Come mostrato nella seguente tabella, vi
sono quattro possibili risultati positivi relativi al biotipo FIPV.
Risultato relativo
al biotipo FIPV
Requisiti relativi ai campioni
I campioni consigliati per la biotipizzazione del FIPV comprendono i liquidi peritoneale, pleurico o cefalorachidiano (LCR)
oppure l’aspirato o la biopsia tissutali. L’uso di campioni di
sangue intero è accettabile, sebbene presenti solitamente
un numero di particelle virali insufficiente per permettere la
biotipizzazione.
La biotipizzazione non viene eseguita su campioni fecali.
Tempi di esecuzione
È possibile ricevere i risultati entro 1 – 3 giorni lavorativi dal
momento in cui il campione arriva al laboratorio di analisi.
Bibliografia
1.Hsieh B, Burney D. Feline Infectious Peritonitis. Clinician’s Brief 2014;
75-80.
2.Rohrbach BW, Legendre AM, Baldwin CA, et al. Epidemiology of feline
infectious peritonitis among cats examined at veterinary medical
teaching hospitals. JAVMA 2001; 218:1111-1115.
3.Addie D, Belák S, Boucraut-Baralon C, et al. Feline infectious peritonitis. ABCD guidelines on prevention and management. J Feline Med
Surg 2009; 11:594-604.
4.Chang H, Egberink HF, Halpin R, Spiro DJ, Rottier PJM. Spike protein
fusion peptide and feline coronavirus virulence. Emerg Infect Dis 2012;
18:1089-1095.
Interpretazione
FIPV
Il virus FCoV presenta la mutazione caratteristica del biotipo FIPV. Nei gatti con segni clinici, questo
risultato è a favore della diagnosi di FIP. Se non ci sono segni clinici compatibili con FIP, il biotipo FIPV
indica che il gatto presenta un rischio elevato di sviluppare la malattia e dovrebbe pertanto essere
monitorato attentamente.
FECV
Il virus FCoV non presenta la mutazione ed è improbabile che il gatto abbia contratto la FIP.
Indeterminato
Il virus FCoV non può essere tipizzato a causa di una variazione ignota del ceppo.
La FIP non può essere esclusa.
Inferiore al limite di
rilevamento
Il virus FCoV non può essere tipizzato a causa della presenza di un numero di particelle virali
insufficiente per consentire la biotipizzazione. La FIP non può essere esclusa. Sebbene questo
risultato sia di comune riscontro quando il test viene eseguito su campioni di sangue intero,
può presentarsi anche con qualunque tipo di campione. Si consiglia di eseguire il test su un
campione diverso.
Caso clinico:
Butterscotch, gatto domestico a pelo corto, maschio intero, 5 mesi
Anamnesi:
congestione nasale e diarrea da 1 settimana. Assenza di vomito.
L’animale fa le fusa, gironzola e presenta un comportamento
generale alquanto nella norma.
Esame obiettivo generale:
temperatura di 39,4 °C, scolo nasale trasparente, moderata ascite.
Esame emocromocitometrico:
leucocitosi (conta dei leucociti: 27,8 g/l) con neutrofilia (26.400/µl),
senza spostamento a sinistra e con lieve tossicità, linfopenia (950/µl).
Butterscotch
Profilo biochimico:
lieve ipoglicemia (glucosio: 60 mg/dl; 3,33 mmol/l), iponatriemia (sodio: 142 mmol/l), iperkaliemia (potassio:
6,0 mmol/l), ipoalbuminemia (2,6 g/dl; 26 g/l), globuline normali (4,3 g/dl; 43 g/l), rapporto alb/glob normale (0,6).
Antigene FeLV e anticorpo anti-FIV: negativi
Analisi del liquido addominale Essudato con popolazione cellulare mista
Proteine: 6,5 g/dl; 65 g/l
Cellule nucleate: 3,537/µl
Interpretazione microscopica: il campione contiene prevalentemente neutrofili con un ridotto numero di
macrofagi e si osservano occasionalmente piccoli linfociti. Sono presenti strutture intracellulari che potrebbero
rappresentare batteri; tuttavia potrebbe trattarsi anche di detriti. Il loro significato clinico esatto non è certo.
Possibili ipotesi diagnostiche comprendono la FIP ed eventualmente una peritonite settica. Andrebbe preso in
considerazione un esame colturale batteriologico completo di eventuale antibiogramma, sebbene la conta
cellulare sia relativamente bassa per un essudato settico.
Consultazione dello specialista di medicina interna di IDEXX
Segnalamento e reperti dell’esame obiettivo suggestivi di FIP. Alterazione dei valori di laboratorio non convincenti;
ad es. assenza di iperglobulinemia, rapporto albumine/globuline normale (ma sospetto con un livello di 0,6),
assenza di anemia e analisi dei liquidi non probatoria ma suggestiva di FIP. Si raccomanda l’esecuzione di un test
FIP Virus RealPCR™ su campione di liquido peritoneale. Se il test è positivo per il biotipo FIPV, la presenza di FIP
è molto probabile. Se il test è positivo per il biotipo FECV, la presenza di FIP è improbabile.
Risultati del test FIP Virus RealPCR™: FIPV
La presenza di positività al biotipo FIPV indica che il FCoV è mutato nel biotipo FIPV. Nei gatti con segni clinici,
ciò è a supporto della diagnosi di FIP.
Follow-up
Butterscotch è stato trattato con una terapia sintomatica di supporto, ma le sue condizioni sono peggiorate
rapidamente dopo la diagnosi. Due settimane dopo è stato sottoposto ad eutanasia. È stato eseguito l’esame
autoptico e campioni di diversi organi sono stati sottoposti ad analisi di laboratorio. Secondo l’interpretazione
microscopica è stata rivelata la presenza di una grave peritonite fibrinopurulenta generalizzata con pleurite focale,
tipica della FIP. La colorazione immunoistochimica ha permesso di identificare la presenza dell’antigene di coronavirus nei focolai infiammatori, a conferma della diagnosi di FIP.
Vantaggi del test FIP Virus RealPCR™
Nei risultati dell’esame obiettivo e delle analisi di laboratorio, Butterscotch presentava alcune alterazioni a supporto
della diagnosi di FIP, ma come accade in molti gatti affetti da questa malattia, alcuni reperti non erano a favore di
tale diagnosi. Il test FIP Virus RealPCR™ ha permesso al veterinario e al proprietario di essere maggiormente sicuri
della presenza di FIP nell’animale. Il test ha evitato che Butterscotch fosse sottoposto ad altre procedure e ha
consentito al proprietario di dedicarsi alla cura del proprio animale per il tempo rimanente della sua vita, senza
dover sostenere, inutilmente, ulteriori costi per esami diagnostici e trattamenti che non sarebbero risultati efficaci.
Diagnostic
Update
FIP
Formulazione della diagnosi di FIP
FIP Virus
RealPCR™ Test
· Liquido peritoneale,
pleurico o liquor
· Su biopsia o aspirato tissutale
Sospetto di FIP
essudativa
· Essudato non-settico
- Trasparente, viscoso, giallo
- Alto contenuto di proteine
- Bassa cellularità
Sospetto di FIP
non essudativa
· Infiammazione
piogranulomatosa
Risultati di supporto
derivanti dall’analisi dei
fluidi o dalla biopsia
Emocromo
Biochimica
Retrovirus
· Anemia lieve
· Neutrofilia
· Linfopenia
· Aumento delle globuline
· Ridotto rapporto albumine/globuline
· Aumento degli enzimi epatici
· Aumento della bilirubina
· Azotemia
· FeLV pos. o neg.
· FIV pos. o neg.
· Titoli anticorpali anti-FCoV
positivi, con sospetto più alto
in caso di titoli più elevati
Segnalamento Problema riportato
· Età giovane
· Età avanzata
· Razza pura >
razza meticcia
Test di conferma
· Letargia
· Ritardo nello sviluppo o crescita ridotta
·R
iduzione appetito, perdita di peso
+/- Addome disteso, dispnea
+/- Convulsioni, patologia oculare
Reperti minimi
indicativi
Presentazione
clinica
compatibile
Anamnesi
Esame obiettivo
· Ambiente domestico con
diversi gatti, rifugio
· Evento stressante, ad es.
nuova casa, sterilizzazione/
castrazione, infezioni
concomitanti
· Febbre di grado lieve
· Presenza di essudati
· Massa addominale,
ingrossamento degli organi
· Patologia del SNC, patologia
oculare
Diagnosticare la FIP è come costruire una piramide. Per arrivare alla diagnosi è necessario prendere in considerazione
la presentazione clinica del paziente, nonché i risultati di diversi esami. Il test FIP Virus RealPCR può essere di ausilio nella conferma
della diagnosi nei pazienti con malattia sospetta.
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