FIP: Dosaggio anticorpale: quando serve Da J. Feline Medicine and Surgery; 2004; 6; 63-67 Quando serve: 1. Gatti con FIP hanno generalmente alti titoli anticorpali (≥1:1280) nei confronti di FeCoV (Feline Coronavirus). La prima applicazione è quindi escludere la presenza di FIP (esempi di patologie che possono avere uno o più sintomi in comune: FIV, carcinoma epatico con versamento addominale, infezioni da micoplasma haemofelis, gastroenteriti da parvovirus, uroperitoneo, Felv); 2. Screening per la presenza di infezione da FCoV prima dell’immissione di soggetti in una pensione o allevamento; 3. Per determinare l’efficacia di uno svezzamento anticipato o dell’isolamento In queste situazioni il titolo anticorpale è più utile dell’isolamento del virus stesso. Un titolo anticorpale basso indica che un gatto molto poco probabilmente sta diffondendo il virus. Una RTPCR richiede cinque prove in cinque mesi consecutivi per raggiungere la stessa efficacia diagnostica (Addie D.D., Jarrett O. The use of reverse transcriptase polymerase chain reaction for monitoring the shedding of FeCoV by healthy cats. Veterinary records, 2001; 148; 649-653). Un risultato negativo generalmente è utile per affermare: che un gatto NON è infetto da FIP, anche se OCCASIONALMENTE un gatto con FIP effusiva può avere bassi titoli anticorpali in quanto gli anticorpi sono legati alla grande quantità di virus presenti nell’effusione. In questi casi si può eseguire il test sull’effusione e verificare che il titolo sia maggiore di quello sierico. Tecniche alternative: ricerca per immunofluorescenza diretta del FeCoV su cellule provenienti dall’effusione addominale. Altri parametri ematici che indirizzano verso la diagnosi di FIP: linfopenia