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Anatomia Umana
Lezione 10
SNC-Midollo Spinale
GENERALITA’
Il Sistema Nervoso presiede e regola tutte le funzioni della vita di
relazione e quella della vita vegetativa, stabilisce connessioni
nervose tra i diversi organi
COSTITUITO DA:
- Centri nervosi  formano l’asse cerebro-spinale, ovvero gli
organi che anatomicamente sono alloggiati nella cavità del
neuro-cranio e nel canale vertebrale
- Nervi
- Gangli nervosi
- Recettori nervosi
Organi nervosi periferici capaci di
captare gli stimoli che, incanalati sui
nervi, raggiungono il centro
Il midollo spinale fa parte del SNC, insieme
all’encefalo con il quale è in diretta
continuazione. È accolto nel canale
vertebrale e ha la forma di un lungo
cilindro leggermente appiattito in senso
antero-posteriore, lungo 44 cm con un
diametro medio di 1 cm e un peso di 28 g.
È collegato alla periferia da una doppia
serie di 33 nervi spinali a disposizione
metamerica che fuoriescono dal canale
vertebrale
attraverso
i
forami
intervertebrali.
Durante i primi anni di vita la colonna cervicale e la parte del
MS corrispondente si accrescono in egual misura, mentre la
colonna toracica e
lombare crescono più del midollo
corrispondente. Questo fenomeno detto ascensione midollare
fa si che al termine del suo sviluppo, il MS non riempia
completamente in lunghezza il canale vertebrale, arrestandosi
all’altezza della seconda vertebra lombare.
Poiché i nervi spinali emergono dal canale vertebrale
attraverso i corrispondenti fori intervertebrali ne consegue
che i primi nervi spinali compiono un tragitto pressoché
orizzontale per portarsi ai fori, i successivi compiono un
tragitto via via più obliquo, finche gli ultimi sono costretti aa
portarsi quasi verticalmente verso i rispettivi fori costituendo
insieme la cosiddetta coda equina.
Il MS è circondato da tre lamine
connettivali concentriche, le meningi
spinali.
In particolare a stretto contatto con il
midollo si trova la pia madre , più
esternamente l’aracnoide e infine la dura
madre.
Fra la pia madre e
l’aracnoide si trova lo
spazio
subaracnoideo
che contiene il liquido
cefalorachidiano.
Fra aracnoide e dura
madre si trova lo
spazio infradurale che è
virtuale.
Fra la dura madre e il periostio che riveste la superficie interna del canale
vertebrale si trova lo spazio epidurale nel quale sono contenuti plessi venosi e
tessuto adiposo.
La sostanza grigia è costituita da colonne di neuroni , infatti sono definite colonne
se si estendono per una certa lunghezza del MS altrimenti se i raggruppamenti sono
poco estesi ed ovoidali si parla di nuclei.
La sostanza grigia è disposta in modo da formare una struttura ad H. La parte
trasversale è la commensura grigia percorsa dal canale ependimale, mentre le due
braccia sono suddivise in corna anteriori e posteriori.
Cellule funicolari
Cellule radicolari
Nella sostanza grigia del MS sono presenti neuroni caratterizzati da un lungo assone
mielinizzato che fuoriesce dalla sostanza grigia (cellule del I tipo di Golgi) e neuroni
con assone breve amielinico che rimane all’interno della sostanza grigia stessa (cellule
del II tipo di Golgi). Le cellule del I tipo sono a loro volta suddivisibili in cellule
radicolari e cellule funicolari.
Le prime sono raccolte nel corno anteriore e sono neuroni somatomotori il cui neurite
è destinato all’innervazione della muscolatura striata scheletrica, e neuroni
visceroeffettori destinati invece alla muscolatura liscia dei visceri e delle ghiandole.
Le cellule somatomotrici dette anche motoneuroni sono raggruppati nella parte
anteriore o testa delle corna anteriori, in numero di circa 200.000 dove costituiscono
colonne di lunghezza diversa o nuclei a seconda della parte di MS considerato. Sono
neuroni multipolari con un dm del soma di circa 100µm. I loro assoni attraversano la
sostanza bianca fra il cordone anteriore e quello laterale e appaiono rivestiti dalla
guaina mielinica. Fuoriusciti dal midollo in corrispondenza del solco laterale anteriore
entrano a far parte delle radici anteriori dei nervi spinali .
I motoneuroni si distinguono in motoneuroni α e motoneuroni .
Gli assoni dei primi sono diretti alle fibre muscolari striate scheletriche in prossimità delle
quali si ramificano ripetutamente, mentre i motoneuroni  sono meno numerosi e più
piccoli e il loro assone va ad innervare le fibre muscolari striate dei fusi neuromuscolari.
Le cellule radicolari visceroeffettrici o motoneuroni  appartengono al sistema
nervoso simpatico: sono più piccole e sono localizzate alla base del corno anteriore e nel
corno laterale del MS ove formano la cosiddetta colonna intermedio-laterale.
Tali cellule sono distinte in due gruppi: neuroni simpatici e neuroni parasimpatici.
I primi sono localizzati nella colonna intermedio-laterale del MS che si estende dall’ VIII
neuromero cervicale al II neuromero lombare.
I neuroni parasimpatici sono localizzati nella parte sacrale del MS dal II al IV neuromero
sacrale.
Le cellule localizzate nelle corna posteriori sono cellule funicolari, organizzate in
nuclei. Ricevono informazioni dai sensori periferici per la sensibilità somatica e allora si
parla di neuroni somatosensitivi, oppure da quelli per sensibilità viscerale e si parla
di neuroni viscerosensitivi.
Diramazione delle cellule funicolari
Le cellule funicolari emettono assoni mielinizzanti che passano nella sostanza bianca
dividendosi in un ramo ascendente e in un ramo discendente i quali a vari livelli
rientrano nella sostanza grigia
del MS o del tronco encefalico collegando
longitudinalmente diverse parti dell’asse nervoso.
Riassumendo nella sostanza grigia del MS :
TESTA CORNA ANTERIORI
NEURONI SOMATOMOTORI
CORNA LATERALI E ALLA
BASE DELLE CORNA
ANTERIORI
NEURONI VISCEROEFFETTORI
CORNA POSTERIORI
INNERVAZIONE
DELLA
MUSCOLATURA
SCHELETRICA
INNERVAZIONE
DELLA
MUSCOLATURA
LISCIA E DEI
VISCERI
NEURONI SOMATOSENSITIVI E VISCEROSENSITIVI
È opportuno ricordare che la testa delle CORNA POSTERIORI presenta alcune
formazioni che svolgono un ruolo critico nella trasmissione della sensibilità dolorifica e
contengono molti interneuroni che producono endorfine.
In sezione trasversale, i raggruppamenti neuronali del MS assumono un aspetto
stratiforme o laminare. Si descrivono 10 lamine contrassegnate con numeri romani da
I a X iniziando dalla testa del corno posteriore per poi proseguire anteriormente e
medialmente.
La lamina I riveste l’estremità della testa del corno posteriore ed è costituita sia da
grandi neuroni sia da piccole cellule stellate. Riceve parte delle fibre sensitive
radicolari posteriori.
La lamina II corrisponde alla sostanza gelatinosa del Rolando dove si trovano
piccoli neuroni ritenuti importanti per l’analisi degli stimoli sensitivi e per la
modulazione degli impulsi dolorifici.
La lamina III e IV sono costituite da interneuroni che ricevono fibre che
trasportano la sensibilità tattile, termica e dolorifica protopatica (indiscriminata).
La lamina V e VI sono poco distinguibili e contengono interneuroni di associazione
tra i quali sono presenti molti neuroni funicolari.
La lamina VII è la più
estesa ed è posta fra il corno
posteriore e quello anteriore.
Contiene diversi tipi cellulari
di
varia
grandezza
e
comprende diversi gruppi
neuronali
a
struttura
colonnare:
-la colonna di Clarke che
riceve fibre sensitive
che
trasportano
informazioni
propriocettive protopatiche e
da cui origina il fascio
spinocerebellare dorsale;
- la colonna di CoppoTerni formata dai neuroni
effettori
viscerali
del
simpatico
a
livello
toracolombare;
- la colonna mediale di
Terni formata dai neuroni
effettori
viscerali
del
parasimpatico sacrale.
La lamina VIII è accolta per intero nel corno anteriore e contiene neuroni sui
quali terminano alcune vie del sistema motore somatico extrapiramidale (fasci
vestibolospinale e reticolospinale).
La lamina IX rappresenta la testa del corno anteriore ed è formata dai
motoneuroni radicolari destinati all’innervazione della muscolatura scheletrica .
La lamina X è posta intorno al canale centrale e contiene piccoli neuroni e cellule
gliali. Vi giunge un piccolo contingente di fibre radicolari posteriori.
La sostanza bianca è organizzata in fasci di fibre nervose prevalentemente
mieliniche che vengono dette cordoni o funicoli. Per ogni metà del MS si
distinguono un cordone posteriore tra il solco mediano posteriore e il corno
posteriore, un cordone laterale tra il corno posteriore e quello anteriore, e un
cordone anteriore tra il corno anteriore e la fessura mediana anteriore.
ROSSO = FASCI DISCENDENTI
BLU = FASCI ASCENDENTI
GRIGI= FASCI DI ASSOCIAZIONE
CORDONE ANTERIORE
Fasci ascendenti
Nome
Origine
Destinazione
Funzione
Spinotalamico ant.
Corno posteriore
Talamo ventroposteriore
Sensibilità
protopatica
Spinoolivare
Corno posteriore
Nucleo olivare
inferiore
Sensibilità
propriocettiva
protopatica di tronco
e arti
ROSSO = FASCI DISCENDENTI
BLU = FASCI ASCENDENTI
GRIGI= FASCI DI ASSOCIAZIONE
CORDONE ANTERIORE
Fasci discendenti
Nome
Origine
Destinazione
Funzione
Piramidale diretto
Area motoria primaria
Motoneuroni del corno
anteriore
Motilità volontaria della
muscolatura scheletrica
Tettospinale ant.
Lamina quadrigemina
Motoneuroni del corno
anteriore, interneuroni,
neuroni propriospinali
Risposte motorie
riflesse a stimoli uditivi
e visivi
Vestibolospinale ant.
Nuclei vestibolari del
midollo allungato
Motoneuroni del corno
anteriore, interneuroni,
neuroni propriospinali
Risposte motorie
riflesse a cambiamenti
di equilibrio
Reticolospinale ant.
Sostanza reticolare
pontina e
mesencefalica
Motoneuroni del corno
anteriore, interneuroni,
neuroni propriospinali
Azione facilitatrice sui
motoneuroni
Fascicolo longitudinale
mediale
Mesencefalo
Motoneuroni del corno
anteriore
Controllo sui
motoneuroni
Olivospinale
Nucleo olivare inferiore
Motoneuroni del corno
anteriore
Controllo sui
motoneuroni
ROSSO = FASCI DISCENDENTI
BLU = FASCI ASCENDENTI
GRIGI= FASCI DI ASSOCIAZIONE
CORDONE ANTERIORE
Fasci di associazione
Nome
Origine
Destinazione
Funzione
Fondamentale ant.
Cellule funicolari del
corno anteriore
Midollo spinale
Associativa
ROSSO = FASCI DISCENDENTI
BLU = FASCI ASCENDENTI
GRIGI= FASCI DI ASSOCIAZIONE
CORDONE LATERALE
Fasci ascendenti
Nome
Origine
Destinazione
Funzione
Spinotalamico lat.
Corno posteriore
Nucleo ventrale
posteriore del talamo
Sensibilità protopatica
Spinotettale
Corno posteriore
Lamina quadrigemina
Sensibilità protopatica
Lemnisco viscerale
Base del corno
posteriore
Talamo, ipotalamo e
formazione reticolare
Sensibilità viscerale
Spinocerebellare
dorsale
Colonna di Clarke
Corteccia
paleocerebellare
Sensibilità
propriocettiva
protopatica
Spinocerebellare
ventrale
Colonna intermedia
mediale
Corteccia
paleocerebellare
Sensibilità
propriocettiva
protopatica
ROSSO = FASCI DISCENDENTI
BLU = FASCI ASCENDENTI
GRIGI= FASCI DI ASSOCIAZIONE
CORDONE LATERALE
Fasci discendenti
Nome
Origine
Destinazione
Funzione
Piramide crociato
Area moto primarieria
primaria, area
premotoria, area
motoria supplementare
e aree sensitive
Motoneuroni del corno
anteriore, neuroni
sensitivi delcorno
posteriore
Motilità volontaria della
muscolatura
scheletrica, controllo
afferenze sensitive
Tettospinale laterale
Lamina quadrigemina
Motoneuroni del corno
anteriore, interneuroni
e neuroni
propriospinali
Risposte motorie
riflesse a stimoli uditivi
e visivi
Vestibolospinale
laterale
Nuclei vestibolari del
midollo allungato
Motoneuroni del corno
anteriore, interneuroni
Risposte motorie
riflesse a stimoli a
cambiamento di
equilibrio
Reticolospinale laterale
Sostanza reticolare del
midollo allungato
Motoneuroni del corno
anteriore, interneuroni
Azione inibitrice o
facilitatrice sui
motoneuroni
Rubrospinale laterale
Nucleo rosso
Motoneuroni del corno
anteriore, interneuroni
Controllo sui
motoneuroni
ROSSO = FASCI DISCENDENTI
BLU = FASCI ASCENDENTI
GRIGI= FASCI DI ASSOCIAZIONE
CORDONE LATERALE
Fasci di associazione
Nome
Origine
Destinazione
Funzione
Fondamentale
laterale
Cellule funicolari
della sostanza grigia
Midollo spinale
Associativa
ROSSO = FASCI DISCENDENTI
BLU = FASCI ASCENDENTI
GRIGI= FASCI DI ASSOCIAZIONE
CORDONE POSTERIORE
Fasci ascendenti
Nome
Origine
Destinazione
Funzione
Fascicolo gracile
Diramazione
Nucleo gracile del
ascendente del
midollo allungato
prolungamento
centrale delle cellule
a T dei gangli spinali
Sensibilità tattile e
propriocettiva
epicritiche
Fascicolo cuneato
Diramazione
Nucleo cuneato del
ascendente del
midollo allungato
prolungamento
centrale delle cellule
a T dei gangli spinali
Sensibilità tattile e
propriocettiva
epicritiche
ROSSO = FASCI DISCENDENTI
BLU = FASCI ASCENDENTI
GRIGI= FASCI DI ASSOCIAZIONE
CORDONE POSTERIORE
Fasci discendenti
Nome
Origine
Destinazione
Funzione
Fascio ovale
Diramazione
Sostanza grigia del
discendente del
corno posteriore
prolungamento
centrale delle cellule
a T dei gangli spinali
Associativa
Fascio a virgola
Diramazione
Sostanza grigia del
discendente del
corno posteriore
prolungamento
centrale delle cellule
a T dei gangli spinali
Associativa
ROSSO = FASCI DISCENDENTI
BLU = FASCI ASCENDENTI
GRIGI= FASCI DI ASSOCIAZIONE
CORDONE POSTERIORE
Fasci di associazione
Nome
Origine
Destinazione
Funzione
Fondamentale
posteriore
Cellule funicolari del
corno posteriore
Midollo spinale
Associativa
ROSSO = FASCI DISCENDENTI
BLU = FASCI ASCENDENTI
GRIGI= FASCI DI ASSOCIAZIONE
NERVI SPINALI
Sono voluminosi cordoni nervosi che si originano dal
midollo spinale e fuoriescono dai fori intervertebrali e si
disribuiscono ai muscoli e alla cute del tronco degli arti
Esistono 31 paia di nervi spinali: 8 cervicali (C1 – C8),
12 toracici (T1- T12), 5 lombari (L1-L5), 5 sacrali (S1-S5)
e 1 coccigeo (Co1).
NOTA:
Nella regione cervicale , il primo paio di nervi spinali,
C1 fuoriesce tra il cranio e la prima vertebra cervicale.
Il nervo cervicale C2 precede la vertebra C2.
Ogni nervo periferico ha 3 strati
concentrici di tessuto connettivo:
uno esterno (epinevrio) , uno
centrale (perinevrio) ed uno
interno (endonevrio) .
Epinevrio consiste in una spessa
guaina fibrosa che forma lo strato
più esterno dei nervi periferici ed è
costituito da tessuto connettivo
irregolare
denso
composto
principalmente da fibre collagene e
fibroblasti.
Perinevrio costituito da fibre collagene, fibre elastiche e fibroblasti suddivide il nervo in
una serie di compartimenti che contengono fasci di assoni. Un singolo fascio di assoni
prende il nome di fascicolo.
Endonevrio è costituito da tessuto connettivo lasso irregolare costituito da delicate
fibre collagene ed elastiche e da pochi fibroblasti isolati che circondano isolati che
circondano i singoli assoni.
Ogni nervo spinale si forma dall’unione di una radice dorsale e di una ventrale
nel momento in cui attraversano il foro intervertebrale .
Allontanandosi dal midollo il nervo si divide in due rami. Tutti i nervi spinali
formano due rami, un ramo dorsale e un ramo ventrale.
I nervi spinali da T1
a L2 presentano 4
rami:
un ramo bianco ed
uno grigio definiti
rami comunicanti,
un ramo dorsale e
un ramo ventrale.
La distribuzione delle fibre sensitive all’interno
dei rami dorsali e ventrali si riferisce alla
distribuzione segmentale del midollo spinale.
Ogni paio di nervi spinali controlla una specifica
regione della superficie cutanea, un’area nota
come dermatomero.
I dermatomeri sono clinicamente importanti
perché un danno a un nervo spinale o a un
ganglio della radice dorsale produrrà una
caratteristica perdita
di sensibilità in uno
specifico distretto cutaneo.
La modalità di distribuzione che abbiamo visto
prima può essere applicata ai nervi spinali T1L2.
I rami comunicanti bianchi e grigi si trovano
soltanto in questi segmenti (T1-L2).
I rami grigi, i rami dorsali e i rami ventrali sono
caratteristici di tutti i nervi spinali.
I rami ventrali di nervi spinali adiacenti
fondono le loro fibre producendo una serie di
tronchi nervosi composti. Ne deriva un rete
nervosa che prende il
nome di plesso
nervoso.
I 4 plessi nervosi principali sono il plesso
cervicale, il plesso brachiale, il plesso
lombare, il plesso sacrale.
IL PLESSO CERVICALE
Il plesso cervicale è costituito da ramificazioni muscolari e cutanee dei rami ventrali
dei nervi spinali C1-C4 e da alcune fibre nervose provenienti da C5.
Il plesso cervicale si trova profondamente rispetto al muscolo sternocleidomastoideo e
anteriormente ai muscoli scaleno medio e elevatore della scapola.
I rami cutanei di questo plesso innervano aree della testa , del collo, e del torace,
mentre i rami muscolari innervano i muscoli omoioideo, sternoioideo, genioiodeo,
tiroideo e sternotiroideo del collo, i muscoli sternocleidomastoideo, scaleni,
elevatore della scapola e del trapezio del collo e della spalla.
Il nervo
frenico, il
principale
nervo di
questo plesso
provvede
all’intera
innervazione
del
diaframma.
IL PLESSO BRACHIALE
Il plesso brachiale ,
più esteso e più
complesso innerva il
cingolo scapolare e
l’arto superiore ed è
costituito dai rami
ventrali dei nervi
spinali C5-T1 .
I rami ventrali
convergono per
formare i tronchi
superiore, medio
ed inferiore.
Ciascuno di questi
tronchi si divide poi
in una divisione
anteriore e una
divisione
posteriore.
Tutte le tre divisioni posteriori si uniscono a formare la corda posteriore, mentre le
divisioni anteriori dei tronchi superiore e medio si uniscono a formare la corda laterale. La
corda mediale è formata da una continuazione della divisione anteriore del tronco
inferiore.
PLESSO LOMBARE E SACRALE
I plessi lombare e sacrale originano dai segmenti lombari e sacrali del MS. I rami
ventrali di questi nervi innervano il cingolo pelvico e l’arto inferiore. Poiché i rami
ventrali di entrambi i plessi si distribuiscono all’arto inferiore, spesso si parla di
plesso lombosacrale.
Il plesso lombare è formato T12-L4.
Un riflesso è una risposta motoria involontaria immediata ad uno stimolo specifico. Il
percorso nervoso di un singolo riflesso prende il nome di arco riflesso. Un arco riflesso
inizia a livello di un recettore e termina in periferia in un organo effettore, come un
muscolo o una cellula ghiandolare.
CLASSIFICAZIONE DEI RIFLESSI
RIFLESSO MONOSINPATICO SEMPLICE
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