Counseling genetico nella trombofilia ( S. Bianca )

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Le nuove Frontiere dell’Ostetricia 1° Corso di Aggiornamento
“Trombofilia e complicanze della Gravidanza”
Palermo, 29 Novembre 2008
Il Counseling genetico nella trombofilia
S. BIANCA
ARNAS Garibaldi – Nesima
Dipartimento Materno Infantile
Direttore: Prof. Giuseppe Ettore
Centro di Consulenza Genetica e di
Teratologia della Riproduzione
Responsabile: Dr. Sebastiano Bianca
• Almeno il 30% dei tromboembolismi e
il 40% delle complicanze ostetriche è
attribuibile alla trombofilia genetica.
Dekker GA et al. Am J Obstet Gynecol 1995; 173:1042–1048.
Hiller E et al, Semin Thromb Hemost 1998; 116:26–32.
il
ruolo
della
trombofilia
• Mentre
nell’eziologia di diverse patologie gravidiche
è ormai ben definito quello dei diversi
fattori genetici è ancora controverso.
• E’ stato inoltre dimostrato un “effetto
sommatorio” del rischio in presenza di più
mutazioni anche tra le minori.
Coulam CB et al. Am J Reprod Immunol 2006; 55:360–368
Patologie gravidiche: cause geniche
ad oggi non conosciamo geni che di per sé siano causa di patologie gravidiche
ma conosciamo geni le cui mutazioni si riscontrano
più frequentemente in donne che presentano tali complicanze
E’ verosimile che questi geni si
comportino in
modo simile a quanto avviene nel
modello multifattoriale, quando si
raggiunge una data soglia, può
avvenire l’evento sfavorevole.
• L’ampia diffusione delle indagini genetiche,
ha sollevato ed alimentato il dibattito
sull’opportunità dell’uso dei test genetici
per trombofilia nell’applicazione clinica.
• il risultato dell’indagine genetica è
applicabile non tanto alla diagnosi di
malattie, quanto piuttosto alla predizione
del rischio – malattia.
• I test consentono l’individuazione di
genotipi che non sono causa di
malattia di per sé stessi, ma
comportano una suscettibilità a
sviluppare una patologia trombotica,
qualora il soggetto si trovi esposto a
fattori ambientali favorenti.
Gene
Environment
Dal modello mendeliano al concetto di
“ereditarietà poligenica”
• L’individuazione di una predisposizione
genetica ha delle ricadute importanti sulla
gestione del paziente
– perché può aiutare a decidere sulla necessità o
meno di una profilassi primaria o secondaria
degli eventi trombotici,
– può indurre a modificare la durata del
trattamento anticoagulante,
– può cambiare l’approccio allo screening dei
familiari non affetti.
Le condizioni di trombofilia acquisite e
congenite spesso interagiscono fra loro
rendendo difficile decidere
 Quali
pazienti sottoporre a test per
trombofilia ereditaria
 quando studiarli
 con quale test
 se estendere lo studio ai familiari
 se la positività di un test può condizionare
la durata della terapia anticoagulante
Screening genetico
http://www.hta.ac.uk/fullmono/mon1011.pdf
http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/fulltext/118743061/PDFSTART
• Gruppo A: 82 donne con 2 abs
• Gruppo B: 50 donne con ≥ 3 abs
• Significatività statistica con 2 abs per Fattore V,
Fattore II e omozigosi MTHFR
• INDICAZIONE AL TEST DOPO 2ABS
La consulenza genetica
http://www.springerlink.com/content/9608526t82t58656/fulltext.pdf
Genet Med. 2001 Mar-Apr;3(2):139-48.
http://www.geneticsinmedicine.org/pt/re/gim/pdfhandler.00125817-200103000-00009.pdf
http://www.springerlink.com/content/9608526t82t58656/fulltext.pdf
http://www.springerlink.com/content/9608526t82t58656/fulltext.pdf
ARNAS Garibaldi – Nesima
Dipartimento Materno Infantile
Direttore: Prof. Giuseppe Ettore
Centro di Consulenza Genetica e di
Teratologia della Riproduzione
Responsabile: Dr. Sebastiano Bianca
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