Dati di Validazione ring-test Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis Febbraio 2014 1 1 Metodi I metodi scelti per la validazione dei protocolli sono i seguenti: Tipo di saggio Metodi validati Componente biologica riconosciuta Selezione preliminare Selezione preliminare e identificazione Selezione preliminare e identificazione Crescita sui substrati YPGA, Dhavanthari, mSCM Morfologia Immunofluorescenza (IF) Epitopi o determinanti antigenici PCR Pastrick and Rainey (1999); Dreier et al. (1995 Acido nucleico (DNA) Si riportano di seguito le metodi scelte per il protocollo utilizzato per l'esecuzione del ring-test: procedure (A) e (B) (A) Tipo di saggio Selezione preliminare Selezione preliminare e identificazione Metodi validati Componente biologica riconosciuta Crescita sui substrati SCM e CMM1 Morfologia PCR (Pastrick and Rainey (1999); Dreier et al. (1995) Acido nucleico (DNA) (B) Tipo di saggio Selezione preliminare delle colonie Selezione preliminare e identificazione Selezione preliminare e identificazione Metodi validati Componente biologica riconosciuta Crescita sui substrati SCM e CMM1 di colonie da biosaggio Morfologia Immunofluorescenza (IF) Epitopi o determinanti antigenici PCR Pastrick and Rainey (1999); Dreier et al. (1995) Acido nucleico (DNA) Saggi biologici Sviluppo di sintomi specifici 2 2 Campioni per la validazione 2.1 Campioni utilizzati per l'attività di validazione del GdL I campioni analizzati consistono in colture pure di batteri “target”, colture pure di batteri “non target”, estratti di seme di pomodoro contaminati sperimentalmente con sospensioni batteriche a concentrazione nota e non contaminati (sani), campioni di 2000 semi contaminati con 1,3,5,10 semi infettati con un ceppo di Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis (PVCT 156.1.1). - A. 12 isolati ‘target’ (Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis) provenienti da diversi areali geografici: “ target” Provenienza/ospite NCPPB 2979T Ungheria Pomodoro 1977 NCPPB ISPaVe 1045 Sicilia Pomodoro --- ISPaVe NCPPB 382 UK Pomodoro 1956 NCPPB PVCT 150.8 Italia (Rg) Pomodoro 2005 DISTEF PVCT 156.1.1 Italia (Rg) Pomodoro 2006 DISTEF PVCT 161.6.1 Italia (Rg) Pomodoro 2007 DISTEF PVCT 163.2.3 Italia (Rg) Pomodoro 2007 DISTEF PVCT 172.1.1 Italia (Rg) Pomodoro 2008 DISTEF PVCT 317.4 Emilia Romagna Pomodoro 2004 A. Calzolari PVCT 342 Emilia Romagna Pomodoro 1992 A. Calzolari PVCT 171.1.1 Italia (Rg) Pomodoro 2006 DISTEF PVCT 07265N1 Battipaglia(Sa) Pomodoro n.r. L. Sigillo - B. 11 isolati ‘non target’ rappresentati da isolati batterici appartenenti a differenti generi: “non target” Provenienza C. michiganensis subsp. nebraskenis C. michiganensis subsp. tessellarius C. michiganensis subsp. sepedonicus Pseudomonas corrugata NCPPB2581 T Stati Uniti Zea mays 1974 NCPPB NCPPB3664 T Stati Uniti Triticum aestivum 1990 NCPPB Patata 1968 NCPPB CFBP5454 Repubblica Ceca Italia Pomodoro 1991 DISTEF P. mediterranea CFBP5447 Italia Pomodoro 1991 DISTEF P. syringae pv tomato PVCT28.3.1 Italia Pomodoro Ralstonia solanacearum NCPPB 325 Stati Uniti Pomodoro 1953 NCPPB Non identificato 184.2 Italia Semi pomodoro 2008 DISTEF Non identificato 184.3 Italia Semi pomodoro 2008 DISTEF Non identificato 184.4 Italia Semi pomodoro 2008 DISTEF Non identificato 184.5 Italia Semi pomodoro 2008 DISTEF NCPPB 2140 3 DISTEF - C. 25 campioni costituiti da estratti di semi di pomodoro o semi di pomodoro contaminati sperimentalmente: Quantità 15 Matrice Estratto di seme di pomodoro Tipologia del campione Inoculati sperimentalmente, da 107 a 102 ufc/ml 4 Semi di pomodoro Quattro campioni da 2000 semi rispettivamente contaminati con 1, 3, 5, 10 semi infetti 6 Estratto di di seme di pomodoro Non contaminati (“sani”) 2.2 Campioni utilizzati per il ring-test Procedura A - 11 campioni costituiti da 5000 semi contaminati rispettivamente con 1,3,5, semi come indicato in tabella Campione n. Tipologia del campione 1 5:5000 2 1:5000 3 10:5000 (controllo positivo) 4 5000 semi (non infetti = sano) 5 5:5000 6 3:5000 7 5000 semi (non infetti = sano) 8 5000 semi contaminati con Pseudomonas corrugata (5:5000) 9 1:5000 10 5000 semi contaminati con Pseudomonas corrugata (5:5000) 11 3:5000 4 Procedura B - 11 campioni costituiti da 2000 semi contaminati rispettivamente con 1, 2, 3 semi come indicato in tabella Campione n. Tipologia del campione 1 3:2000 2 2000 semi (non infetti = sano) 3 2:2000 4 5:2000 (controllo positivo) 5 2:2000 6 1:2000 7 1:2000 2000 semi contaminati con Pseudomonas corrugata (5:2000) 3:2000 8 9 10 11 2000 semi (non infetti = sano)) 2000 semi contaminati con Pseudomonas corrugata (5:2000) 3 Valori di validazione attività GdL 3.1 Isolamento in coltura pura di colonie su substrati nutritivi / selettivi agarizzati Isolamento in coltura pura di Cmm da estratto di semi di pomodoro: Valori % Sensibilità diagnostica Accuratezza YPGA 74,5 80 Dhavanthari 44 57 3.2 Metodo sierologico IFAS IFAS da isolati batterici target e non target (paragrafo 3.2.1., tabelle A e B) Valori % Inclusività Esclusività IFAS 100 82 5 mSCM 64 71 IFAS da estratto di semi contaminati sperimentalmente (paragrafo 3.2.1., tabella C) come saggio preliminare: Valori % Sensibilità diagnostica Specificità diagnostica Accuratezza IFAS 74 100 80 I valori per la validazione sono stati ottenuti utilizzando: Kit per immunofluorescenza: Neogen Phytodiagnostics (1113-18) Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis, Fluoriscan IF Kit; Vetrini per immunofluorescenza: vetrini multipli per microscopio, diametro pozzetti 6 mm Menzel-Gläser Diagnostica e Thermo Scientific cod. X1XER308B#MNZ; vetrini copri oggetto 24 x 60 mm Prestigi di Vemi S.r.l.; Microscopio a fluorescenza: Zeiss, Axioskop 2 plus - HAL 100 e Nikon Eclipse 80i. 3.3 Metodo molecolare PCR (Pastrick and Rainey ,1999; Dreier et al.,1995) PCR da isolati batterici target e non target (paragrafo 3.2.1., tabelle A e B) Valori % Inclusività Esclusività Pastrick and Rainey, 1999 100 79 Pastrick and Rainey, 1999** 100 100 Dreier et al.,1995 92 95,5 * *Utilizzo nella reazione di PCR di una DNA polymerase tipologia 'hot-start' (ImmolaseTM Hot Start DNA Polymerase) PCR da estratti di semi contaminati sperimentalmente (paragrafo 3.2.1., tabella C) come saggio preliminare Valori % Sensibilità diagnostica Specificità diagnostica Accuratezza Pastrick and Rainey, 1999 56 100 66 Dreier et al.,1995 46,5 100 59 I valori per la validazione sono stati ottenuti utilizzando: Kit per estrazione del DNA: DNeasy® Plant Mini Kit, QIAGEN (Cat. No. 69104); Kit per amplificazione del DNA: GoTaq® Flexi DNA Polymerase kit, Promega (Cat.No. M8305), comprensivo di buffer, MgCl2 e Taq DNA polimerasi; * Polimerasi di tipologia 'hot start': Immolase TM DNA polymerasi (Bioline) 6 dNTPs: dNTP Mix Promega (Cat. No. U1515); Termociclatore: Gene Amp ® PCR System 9700 Applied Biosystems e Gene Amp ® PCR System 2400. Soglia di sensibilità analitica Il calcolo della sensibilità analitica è stato effettuato a partire da un estratto di semi di pomodoro contaminato con concentrazioni calibrate del patogeno a partire da 107 ufc/ml a 100 ufc/ml in tre ripetizioni e da campioni di 2000 semi contaminati rispettivamente con 1, 3, 5, 10 semi infetti. I valori soglia (espressi in ufc/ml) di sensibilità assoluta vengono di seguito riportati per ciascun metodo. ufc/ml Valore soglia ufc/ml Valore soglia Isolamento su YPGA 103 3:2000 IF 103 3:2000 Isolamento su Dhavanthari 106 3:2000 Isolamento su mSCM PCR Pastrick and Rainey, 1999 105 1:2000 PCR Dreier et al.,1995 104 5:2000 105 1:2000 Non è stato calcolato il valore soglia di sensibilità analitica applicando la PCR Pastrick and Rainey, 1999 con l'enzima ; Immolase TM DNA polymerase (Bioline) Specificità analitica La specificità analitica è stata valutata a partire dalla collezione di ceppi batterici ‘target’ e ‘non target’ (paragrafo 3.2.1, tabelle A e B) tenendo conto dei risultati falsi positivi. L’IFAS ha prodotto due risultati debolmente positivi con i seguenti ceppi batterici 'non-target': NCPPB 2581 NCPPB 2140 C. m. subsp. nebraskensis C. m. subsp. sepedonicus e tre risultati debolmente positivi con il seguente ceppo batterico ‘non target’: NCPPB 3664 C. m. subsp .. tesselarius 7 La PCR Pastrick and Rainey (1999) ha prodotto un risultato falso positivo con i seguenti ceppi batterici ‘non target’: NCPPB 2581 NCPPB 2140 NCPPB 3664 PVCT 184.6 C. m. subsp. nebraskensis C. m. subsp. sepedonicus C. m. subsp. tesselarius Contaminante Tuttavia, la PCR Pastrick and Rainey (1999) con l'utilizzo dell'enzima ImmolaseTM DNA Polymerase, di tipologia 'hot-start', non ha prodotto risultati falsi negativi o falsi positivi. La PCR secondo Dreier et al. (1995) ha prodotto un risultato falso positivo con i seguenti ceppi batterici ‘non target’: NCPPB 2581 C. m. subsp. nebraskensis ha prodotto un risultato falso positivo con i seguenti ceppi batterici ‘non target’: 4 Valori di validazione procedura A 4.1 Isolamento in coltura pura di colonie su substrati selettivi agarizzati CMM1 e SCM L'isolamento in coltura pura di Cmm dall'estratto ottenuto dai campioni di 5000 semi riportati nel paragrafo 3.2.2. (procedura A) sui terreni CMM1 e SCM non ha permesso l'individuazione di colonie Cmm-like , con esito pertantonegativo per tutti i laboratori partecipanti al ring-test. 4.2 Metodo molecolare PCR (Pastrick and Rainey ,1999; Dreier et al.,1995) PCR da estratto di 5000 semi contaminati sperimentalmente (paragrafo 3.2.2., tabella procedura A) come saggio preliminare Pastrick and Pastrick and Dreier et al.,1995 Rainey, 1999 Rainey, 1999** 81 Sensibilità diagnostica 3 62 86 Specificità diagnostica 100 92 64 Accuratezza relativa 38 72 Concordanza 99 83 78 * *Utilizzo nella reazione di PCR di una DNA polymerase tipologia 'hot-start' (ImmolaseTM DNA Polymerase) Valori % 8 5 Valori di validazione procedura B 5.1 Metodo sierologico IFAS IFAS da matrice vegetale come saggio preliminare Valori % Sensibilità diagnostica Specificità diagnostica Accuratezza Concordanza IFAS 52 59 54,5 60 I valori per la validazione sono stati ottenuti utilizzando: Kit per immunofluorescenza: Neogen Phytodiagnostics (1113-18) Clavibacter michiganensis subsp. michiganensis, Fluoriscan IF Kit; Vetrini per immunofluorescenza: vetrini multipli per microscopio, diametro pozzetti 6 mm Menzel-Gläser Diagnostica e Thermo Scientific cod. X1XER308B#MNZ; vetrini copri oggetto 24 x 60 mm Prestigi di Vemi S.r.l.; Microscopio a fluorescenza: Zeiss, Axioskop 2 plus - HAL 100 e Nikon Eclipse 80i. 5.2 Metodo molecolare PCR (Pastrick and Rainey,1999; Dreier et al.,1995) PCR da estratto di 5000 semi contaminati sperimentalmente (paragrafo 3.2.2., tabella procedura A) come saggio preliminare Valori % Sensibilità diagnostica Specificità diagnostica Accuratezza relativa Concordanza Pastrick and Rainey, 1999** 84 92 87 86 Dreier et al.,1995 17 89 43 85 * *Utilizzo nella reazione di PCR di una DNA Taq polymerase tipologia 'Hot-start' (ImmolaseTM Hot Start DNA Polymerase) Non sono stati riportati i valori relativi alla PCR-Pastrick and Rainey (1999) con utilizzo di una polimerasi di tipologia diversa dalla 'hot start' in quanto tutti i laboratori hanno conseguito risultati negativi. I risultati ottenuti nei paragrafi 3.3, 4.2, 5.2 evidenziano la necessità di utilizzare una polimerasi 'hot-start' per la reazione di PCR come indicato nel lavoro originale di Pastrick and Rainey (1999). Infatti, l'utilizzo di DNA polimerasi diverse possono portare all'ottenimento di numerosi falsi negativi, come indicato dal bassissimo valore di sensibilità ottenuto e dai valori inferiori di specificità e sensibilità ottenuti con sia con metodo di PCR Dreier et al., 1995 che con Pastrick and Rainey, 1999 in cui sia utilizzato un'enzima che non preveda un passaggio iniziale 'hot-start'. L'uso 9 della 'ImmolaseTM Hot Start DNA Polymerase (BiolineTM) ha consentito l'individuazione di molti campioni, compresi quelli a dose minima di contaminazione (es. 1:5000); inoltre, anche i valori di specificità analitica sono stati ottimali in quanto tutti gli isolati batterici 'target' sono stati correttamente identificati e i 'non target' non hanno prodotto falsi positivi. Tutti i laboratori hanno invece conseguito risultati negativi (eccetto due campioni da parte di un solo laboratorio) applicando il metodo di Pastrick and Rainey (1999) con una polimerasi di altra tipologia rispetto alla 'hot-start'. Infine, non si garantisce un risultato analogo con l'utilizzo di Taq polimerasi di analoga tipologia, ma di differente marchio commerciale. 5.3 Biosaggio L'inoculazione degli estratti di seme su piantine di pomodoro non ha dato esito positivo ovvero non sono stati visualizzati sintomi dopo 20 giorni dall'inoculazione nè è stato isolato il patogeno sui campioni massali costituiti da porzioni di fusticino della pianta inoculata uniti assieme come unico campione. 10