LABORATORIO EDUCATORI ACR – 2009
“EDUCATORI SI DIVENTA”
I livello
Idea di fondo
Questa proposta formativa è pensata per quanti si avvicinano per la prima volta, come
educatori, all’esperienza dell’Acr per fornire loro una prima conoscenza delle finalità e
dello stile educativo tipico dell’Ac e permettere un primo incontro con la realtà
associativa.
Target destinatari
Giovani e giovanissimi (età minima 17 anni compiuti) al primo anno di esperienza come
educatori o che non hanno mai seguito percorsi formativi come educatori Acr.
Percorso
4 incontri svolti in 4 domeniche mattine.
Modalità
Il laboratorio. Questo costituisce una modalità di lavoro centrato non tanto sulla
trasmissione di saperi codificati quanto sull’attivazione di processi che, mettendo in gioco
la globalità delle componenti intellettuali, emotive, relazionali del soggetto, sviluppa
attitudine alla ricerca e alla soluzione dei problemi via via incontrati. Esso si base sul
principio pedagogico dell’ “imparare facendo” e favorisce la riflessività sia personale che
di gruppo.
Orari
Ore 8.15 - 9.00 S.Messa
Ore 9.00 - 9.30 accoglienza - provocazione a tema
Ore 9.30 - 9.45 preghiera
Ore 9.45 - 10.30 relazione più domande
Ore 10.30 - 11.30 laboratorio in gruppo
Ore 11.30 - 12.00 conclusioni
EDUCATORI del LABORATORIO
1. Cristina Baruzzi di Barghe
[email protected]
cell.3335439750
2. Veronica Vassalini di Barghe [email protected] cell.3391198713
3. Michele Andreis di Lumezzane S.S. [email protected]
cell.3335283368
4. Nicola Confortini di Chiesanuova
[email protected] cell. 3282627929
5. Alice Tonoli di Roncadelle
cell.3332353813
Responsabili
Simona Florio
Maurizio Perotti
di S.Angela Merici-Brescia [email protected] cell. 3383684247
[email protected]
cell.3482602685
Pinny (segreteria)
tel.030295834
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Domenica 18 Ottobre
“SULLE TRACCE DELL’AC”
Obiettivo
Conoscere e approfondire la proposta dell’Ac. Essa è esperienza associativa, esperienza di
ragazzi protagonisti, esperienza educativa, esperienza di costruzione di comunità,
esperienza apostolico-missionaria, proposta imperniata sulla vita di gruppo, proposta che
collabora con la prioritaria responsabilità educativa della famiglia, proposta collegata
organicamente con le altre realtà dell’associazione, esperienza a dimensione diocesana,
parrocchiale, regionale e nazionale.
09.00-09.30 Accoglienza: bans intervallati da canti e inno dell’ACR (Alessandro
Scalvini&co.)
09.30-09.45 Preghiera (don Massimo)
09.45- 10.00 Presentazione del laboratorio e degli educatori (Simona)
10.00-11.30 Lavoro di gruppo
Gioco di conoscenza (il gomitolo: chi ha in mano il bandolo della matassa lancia a
qualcuno chiedendogli il nome e facendogli 2 domande particolari)
1.COME?...INSIEME!
…la dimensione associativa…
Documenti: ART.11 Statuto, P.F., Sentieri di Speranza
OBIETTIVO:
Rispondere alla domanda “Perché, tra le tante proposte che ci sono offerte in oratorio e
dalla Chiesa in generale, scegliere proprio l’AC?”
La risposta che noi ci siamo dati è presa dal Progetto Formativo pag. 17 e descrive la
nostra identità associativa: “Quell’identità associativa che è impossibile definire a partire
dalle cose da fare, e che è difficile da descrivere in maniera astratta, emerge
dall’esperienza. Essa è frutto del vivere aperto e creativo di un gruppo di persone che
avendo assunto il carisma dell’AC, hanno scelto la comunicazione, lo scambio, il
dialogo”.
Quindi si intende portare i giovani educatori a riflettere sull’Identità Associativa e a
comprendere cosa sia l’Azione Cattolica, con riferimento al valore dell’adesione.
ATTIVITÀ:
A- Esercizio del coccodrillo (spostare i tavoli- mettere A3 in terra- gli educatori
camminano attorno e quando si dice “coccodrillo” devono salire sul foglio-man mano
vengono tolti i fogli o piegati a metà- si può stare anche in più d’uno sul foglio…basta
trovare delle strategie per starci insieme!). Confronto sul significato dell’esercizio.
B- Gioco a QUIZ (vd. allegato) a due squadre: ci sarà un pulsante da schiacciare per
rispondere .
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C- Lettura e confronto insieme sull’ART.11 dello Statuto
2. PERCHE’?
LAICITA’ E IDENTITA’ ASSOCIATIVA
Cosa vuol dire essere laico? Perché scelgo di aderire all’AC?
Attività:
A- piccola discussione su cosa vuol dire “laico”
B- ognuno compila la carta d’identità di un laico di AC
- anni
- stato civile
- occupazione
- luoghi d’esercizio della professione
- caratteristiche fisiche legate ad atteggiamenti di un laico (occhi, naso, orecchie,
mani, piedi, bocca)
C- Lettura e discussione ART.3 dello Statuto e pag.13 del Progetto Formativo (Laicità di
Dio nel mondo)
3.DOVE e QUANDO VIVO IL MIO ESSERE LAICO/EDUCATORE?
…in parrocchia e in Diocesi…in ogni luogo della mia vita
Statuto pp.38 e seguenti
OBIETTIVO:
Rispondere a domande tipo “Dove è l’AC?” ,“Dove posso trovarla?” e soprattutto “Dove
posso viverla?”.
La risposta che noi ci siamo dati è: in parrocchia, nella zona, nella diocesi, ma anche nella
vita di tutti i giorni, cioè nella famiglia, nella scuola, nel lavoro, nel tempo libero,ecc…
ATTIVITA’:
Prendiamo delle riviste. Gli educatori devono cercare e ritagliare delle immagini che
rappresentano i luoghi in cui vivono l’essere laico e l’ essere educatore.
Attacchiamo le immagini su dei cartelloni con una piccola didascalia.
11.30-12.00 QUANDO?
Relazione del Presidente (Michele Busi) sulla storia dell’associazione.
…Ac ieri, oggi, domani. Riferimenti storici sulla nascita e sviluppo dell’Ac e dell’Acr.
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DOMENICA 25 OTTOBRE
“EDUCATORI SI NASCE O SI DIVENTA?!”
OBIETTIVO: riflettere sul proprio essere educatore e sulle motivazioni che stanno a monte
del servizio; individuare le caratteristiche che deve avere un buon educatore. Soprattutto
pensare e ri-pensare alle motivazioni della propria scelta di ESSERE EDUCATORE ACR.
In quest’attività si rifletterà anche sulla CHIAMATA VOCAZIONALE al divenire
educatori e sulla differenza che c’è tra un ANIMATORE e un EDUCATORE.
“L’educatore vive una relazione con i ragazzi e con i giovani caratterizzata dall’asimmetria tipica del
rapporto educativo: l’educatore non sta sullo stesso piano del ragazzo, ma ha esperienza, competenza e
autorevolezza che lo mettono in grado di guidarne il cammino.
L’educatore, giovane o adulto di ac,
è un testimone
ha compiuto un personale cammino di fede e ha operato scelte importanti
è parte viva di una comunità e di un’associazione
sa stare in ascolto dello Spirito
è capace di relazioni discrete e propositive
ha scelto il servizio educativo non come un impegno tra i tanti.” (P.F.)
Documenti: Progetto Formativo “Perché sia formato Cristo in voi”, pp.103-104-105
09.00-09.30 Accoglienza: La storia degli Inni dell’ACR…tutti gli inni dell’ACR!!!(Maurizio)
09.30-09.45 Preghiera
9.45 - 11.20 Lavoro di gruppo
“Il carrello on line”
15’ - l’educatore chiede ai ragazzi di pensare a 5 cose indispensabili che metterebbero nel
carrello della spesa di un buon educatore ACR ! Emozioni, comportamenti, valori che
simboleggiano il patrimonio personale, quella che il Progetto Formativo chiama “autoformazione” : “l’autoformazione è approdo dell’azione educativa e impegno che
l’accompagna tutta. La formazione in ac non dà tutto: anche questa è una delle
caratteristiche e delle sue scelte.” Facciamo emergere le note positive che i ragazzi hanno
già dentro di loro.
30’- CONDIVISIONE: in gruppo si condivide e si crea un piccolo dibatitto per arrivare a
mettere nel CARRELLO DI GRUPPO solo 3 caratteristiche essenziali. In ogni carrello si
mettono degli OGGETTI che rappresentano le cose condivise. I ragazzi devono
semplicemente disegnarle su un cartellone o costruirle (se c’è tempo) .
40’- CARATTERISTICHE DELL’EDUCATORE ACR (P.F. pag.104-105)
Prendiamo una caratteristica alla volta e chiediamo quando sono i momenti in cui
riusciamo a metterla in pratica e quali i momenti in cui invece siamo in difficoltà. Alla fine
ognuno sceglie le cose più difficili che non si riescono ad attuare; alcune di queste
verranno poi presentate al testimone che ci aiuterà a capire come un educatore ACR è una
persona in cammino, non perfetta, ma che si mette in ricerca cercando di dare un senso ed
una direzione alla propria vita.
11.30-12.00 Intervista/testimonianza di un educatore ACR
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DOMENICA 15 NOVEMBRE
“EDUCATORI DI SPIRITO’”
OBIETTIVO: far comprendere che un buon educatore deve essere prima un testimone e
coltivare dunque la propria spiritualità. Devono essere chiari i presupposti di base (un
educatore non può non partecipare alla Messa domenicale, non coltivare un rapporto
personale e quotidiano con Cristo, non essere coerente con le proprie scelte affettive…!!!).
Che cos’è la spiritualità? Esigenza di rimettere al centro il Vangelo nella vita di ciascuno!!!
Documenti: Progetto Formativo “Perché sia formato Cristo in voi”, pp.49-50-51-52
Approfondimento della Regola di Vita.
MODALITA’:
09.00 Spiegazione della Regola di Vita a partire dalla ParolaBreve riflessione dell’assistente (don Massimo)
09.30-10.15 Momento di deserto personale in cui ognuno elabora un programma di
impegno personale per quest’anno, una bozza della Regola di vita
10.15-11.00 Condivisione a gruppi
11.00-12.00 Messa conclusiva
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DOMENICA 22 NOVEMBRE
“ACR…come Ragazzi”
OBIETTIVO: far comprendere agli educatori che i protagonisti della nostra azione
educativa sono i ragazzi e non siamo noi! I ragazzi sono i protagonisti della loro vita e
della loro crescita, sono anch’essi chiamati ad essere santi ed apostoli di Gesù e dunque in
grado di assumersi delle responsabilità verso i più piccoli o i più bisognosi.
In quest’incontro deve emergere anche l’attenzione a incontrare le famiglie dei nostri
ragazzi ma anche ad essere accoglienti verso quei bambini emarginati, che vivono
situazioni di difficoltà e che, magari, faticano a trovare accoglienza anche all’interno della
parrocchia (pensiamo ai bambini stranieri, bambini non battezzati, bambini diversamente
abili, bambini figli di nessuno).
Documenti: “Sentieri di speranza-Bella è l’ACR”pp.48-49-50.
09.00-09.30 Accoglienza…(Alessandro Scalvini &co.)
09.30-09.45 Preghiera
09.45 -10.00 Introduzione-provocazione al tema con video di ragazzi ACR
10.00-11.00 Lavoro di gruppo sul PROTAGONISMO dei ragazzi
- VADEMECUM DELL’EDUCATORE…ogni gruppo elabora 7 ATTENZIONI da avere nei
confronti dei ragazzi del gruppo…prima lo si fa a livello individuale, poi a coppie, poi in
2/3 grupponi… Il lavoro lo si riporterà in Assemblea.
- Lettura e confronto in gruppo sul documento tratto da “BELLA E’ L’ACR”
11.00-11.15
Verifica del percorso di formazione dei 5 incontri del laboratorio educatori.
Quali erano le aspettative di ognuno?
Valutazione da 1 a 5
Mi son trovato a disagio quando…
Non ho capito bene…
Mi è piaciuto fess…
11.15-11.45 Relazione sulle attenzioni pedagogiche, le domande di vita dei ragazzi a
partire dal Vademecum fatto dai gruppi
11.45 MANDATO FINALE AGLI EDUCATORI E CONSEGNA ATTESTATO DI
PARTECIPAZIONE
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