ISLAM
L'Islam (in arabo ‫إ س الم‬, "sottomissione [a Dio]")
è una religione monoteistica nata nel VII secolo
d.C. in Arabia, predicata da Maometto dapprima a
Mecca. Il concetto di sottomissione intende
l'abbandono nei confronti della Divinità, Allah
(in arabo ‫) هللا‬. Gli aderenti alla religione
islamica vengono chiamati musulmani, e al giorno
d'oggi sono circa 1,4 miliardi di persone,
facendo dell'Islam la seconda (o terza) delle
religioni maggiori, insieme con il Cristianesimo
e il Buddismo. La religione islamica trova nel
Corano il proprio testo sacro, considerandolo la
parola di Allah rivelata direttamente a Maometto,
considerato come il Sigillo dei Profeti, ovvero
l'ultimo a portare all'umanità la rivelazione
divina nella sua compiutezza. Le basi principali
della religione islamica sono i Cinque Pilastri
dell'Islam.
I Sahaba (in lingua araba ‫ )ال صحاب ة‬o Compagni,
furono i primi seguaci del profeta islamico
Maometto. Tradizionalmente la maggioranza dei
sunniti intende con Sahaba tutti coloro che
conobbero o videro il profeta. Tuttavia il numero
si limita a cinquanta o sessanta personaggi se si
considerano quelli che stettero a lungo a
contatto con Maometto. È stato importante, per
gli studiosi islamici di tutti i tempi,
identificare i Compagni per la loro valida
testimonianza raccolta nei hadith, basati
sull'esempio vivente del profeta Maometto.
Il Sawm (in arabo ‫ ) صوم‬è il digiuno praticato
nella tradizione islamica e regolato dalla
sharīʿa, ovvero la Legge islamica. Si tratta di
uno dei Cinque Pilastri dell'Islam e non è
limitato, per la maggioranza dei musulmani, al
mese di Ramadan. La parola Sawm, in lingua araba,
deriva dal siriaco sawmo. Letteralmente il
termine indica un'"astensione" generalizzata, e
dunque non solo un digiuno alimentare. Il Sawm è
infatti un'astensione anche dalle pratiche
sessuali, dal fumo o dal profumo. La tradizione
vuole che il Sawm occupi un lasso di tempo che va
dall'alba al tramonto. Fine della pratica è
quella di permettere l'avvicinamento del fedele
ad Allah. Aldilà del valore mistico il Sawm è
stato spesso definito come un atto di
avvicinamento alle condizioni dei poveri, e come
una pratica di resistenza alle esigenze
strettamente materiali per permettere una
maggiore focalizzazione della devozione nei
confronti di Allah.
Il Corano (dall'arabo ‫ال قرآن‬, al-Qur'an, al-Qurʾān)
è il testo sacro dell'Islam. I musulmani vedono
il Corano come guida di vita per gli esseri
umani, nonché rivelazione religiosa finale. La
dottrina islamica vuole infatti sia stato
rivelato direttamente da Allah a Maometto. Il
Corano è considerato uno dei primi testi scritti
in lingua araba. Utilizza lo stesso arabo della
poesia araba preislamica e delle Muʿallaqāt. Il
sistema di suddivisione della scrittura coranica
è abbastanza complesso; tradizionalmente la
struttura è suddivisa in versetti chiamati ayāt,
radunati in 114 sure, che fungono da capitoli. La
tendenza aniconica dell'Islam ha privilegiato,
nel corso dei secoli, la calligrafica, intesa
come elemento esornativo. Molti musulmani
ricorrono alle diverse calligrafie dell'arabo per
la decorazione di oggetti e di edifici di culto.
Maometto (dall'arabo ‫محمد‬, Muhammad, Muḥammad) è
il fondatore dell'Islam, ed è considerato dai
musulmani come l'ultimo e conclusivo profeta di
Dio. I musulmani non considerano l'Islam una
religione nuova, ma sostengono che Maometto abbia
restaurato il culto monoteistico di Abramo nella
sua purezza. Maometto nacque all'incirca nel 570
a Mecca. Rimasto orfano dei genitori venne
cresciuto dal nonno e presto dallo zio paterno, e
intraprese ben presto la professione del
mercante. Sposatosi all'età di 25 anni circa,
Maometto ricevette la prima fase della
rivelazione divina a 40 anni, nel mese di
Ramadan. Tre anni dopo l'esperienza mistica
iniziò a predicare la fede in un unico Dio,
Allah, in una Mecca al tempo dominata da
religioni pagane di vario genere e dal
Cristianesimo. A Mecca, Maometto convertì un
piccolo gruppo di seguaci che finirono con
l'essere perseguitati dai loro concittadini,
seguaci dei culti pagani. Per sfuggire alle
difficoltà, nel 622 i primi musulmani si
trasferirono a Medina, dove crebbero di numero e
nel 630 conquistarono Mecca. Maometto morì di
malattia nel 632, anno in cui l'Hijaz era
interamente convertito all'Islam.
Allah (in arabo ‫ هللا‬, Allāh) è il sostantivo
utilizzato nella lingua araba per indicare Dio.
Nei Paesi in cui si parla l'arabo il termine non
è utilizzato solo nell'Islam, ma anche per
indicare il Dio cristiano e quello ebraico. Già
nell'Arabia preislamica pagana, Allah era forse
il nome della somma divinità, senza indicarne
però con precisione le caratteristiche.
Nell'Islam Allah è l'unico Dio, trascendente,
creatore dell'universo e giudice del genere
umano. Secondo la tradizione islamica esistono
Novantanove Nomi di Allah (al-Asmāʾ al-husnā ),
ognuno dei quali sottolinea un attributo divino.
I più conosciuti di questi nomi sono il
Misericordioso, in arabo al-Rahmān, e "il
Pietoso" (al-Rahīm ).
La Sunna (in arabo ‫ س نة‬, "costume", "via" o
"codice di comportamento") è il sistema
comportamentale istituito dalla predicazione di
Maometto, e che i primi musulmani ricevettero su
consenso dei Sahaba, ovvero i primi Compagni di
missione del profeta. La Sunna è centrale nel
Sunnismo (dalla quale prende il nome) ma non lo è
di meno nello Sciismo. Controversa è la questione
dei hadith, vale a dire l'insieme delle
tradizioni esemplari riguardanti Maometto. La
Sunna si basa fondamentalmente sui Sei libri (alKutub al-sitta) ma anche altri importanti testi
ne sono entrati nei secoli a far parte, anche se
su di questi ultimi non esiste un consenso
unanime.
Il Kalam (in lingua araba ‫ ک الم‬è una delle
cosiddette scienze religiose dell'Islam ed
equivale alla teologia. Il termine letteralmente
significa "discorso" e indica anche la pratica
teologica tipicamente islamica del ricorso alla
dialettica per giungere a spiegare concetti
elevati. Uno studioso della tecnica del Kalam è
chiamato mutakallim, ossia teologo seguace del
Kalam. La teologia islamica comprende analisi di
numerosi campi della vita e del sapere umano,
dalla teodicea, all'escatologia, all'antropologia
teologica, alla teologia negativa.