Presentazione 25

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L'Islam
Alessandro
Elena
Silvia
Ruben
Diletta
Definizione e area culturale
•
Il termine Islam deriva dell'arabo e significa
"sottomissione". Il credente islamico si chiama
musulmano, che in arabo vuol dire "sottomesso a Dio".
•
L'Islam nasce nel VII secolo d.C. in Arabia ed è tuttora
legato alla cultura araba. È diffuso in Medio Oriente, in
Africa del Nord, in Asia, in Nord America e in Europa.
•
Inoltre è la terza religione monoteista dopo l'ebraismo e
il cristianesimo.
Simbolo
•
Il simbolo dell'Islam è la
mezzaluna insieme alla stella
nascente, simbolo di Allah.
Questo simbolo rischiara la
vita di ogni fedele (come la
luna di notte) indicandogli la
strada da seguire (come la
stella polare indica il nord).
Il fondatore
•
Il fondatore dell'Islam è Maometto, nato a La Mecca
nel 570 d.C. e morto a Medina nel 632. Maometto
rifiutò la tradizione religiosa politeista e cercò altrove le
risposte su Dio. Venne a contatto con l'ebraismo e il
cristianesimo rimanendo affascinato dalla Bibbia. Verso
il 610 ricevette una visione dell'arcangelo Gabriele che
gli disse di annunziare l'esistenza di un solo Dio,
l'imminenza del giudizio e la necessità di convertire gli
arabi all'Islam.
•
Gli abitanti de La Mecca, rivelatisi ostili alla sua
predicazione, lo cacciarono a Medina. Era il 24
settembre 622. Questa data stabilisce l'inizio del
calendario islamico. A Medina Maometto divenne
un capo anche politico. In dieci anni conquistò,
oltre a La Mecca, molte altre città arabe
unificandole sotto l'Islam.
•
Maometto è il più grande dei profeti perché,
secondo l'Islam, Allah si è rivelato a lui in maniera
definitiva. Prima Allah si è rivelato parzialmente
anche ad Abramo, Giacobbe, Mosè e Gesù
Il libro sacro
•
Il libro sacro dell'Islam è il
Corano (in arabo Qur'an) che
significa recitazione, per
questo viene recitato con
regole precise. È composto da
114 capitoli detti sure e
raccoglie le rivelazioni di
Allah inviate a Maometto
sotto forma di visioni
dall'arcangelo Gabriele.
Nome di Dio
•
Allah è il termine arabo con cui viene chiamato Dio
e che, secondo la religione islamica, è il creatore del
cielo e della terra, è misericordioso, vuole bene
all'uomo e alla fine dei tempi risveglierà tutti i morti
e li giudicherà secondo il loro comportamento.
Fondamenti della fede islamica
•
Il messaggio principale che la religione islamica vuole dire è: "Credo
fermamente in Dio e nei suoi angeli e nei suoi libri rivelati ai profeti,
e negli inviati di Dio e nel giudizio e nella vita dopo la morte".
•
Questa fede si basa su cinque pilastri intesi come obblighi divini da
rispettare. Essi sono: la professione di fede, la preghiera cinque volte
al giorno, l'elemosina ai poveri e agli orfani, il digiuno nel mese di
Ramadan e il pellegrinaggio a La Mecca almeno una volta nella vita.
Morale
•
La morale islamica prevede che il musulmano: non
deve uccidere né mentire, deve rispettare i genitori
e prendersene cura; non deve praticare l'usura e
non deve cedere alla presunzione, all'avidità e
all'ira. Inoltre deve rispettare le regole alimentari
quindi il consumo di maiale e alcol. Tra le virtù
raccomandate ci sono l'indulgenza, la giustizia e la
misericordia.
Il culto
•
I musulmani pregano cinque
volte al giorno su un tappeto
rivolti verso la Mecca. L'invito
viene fatto dal muezzin dall'alto
di una torre chiamata minareto.
La preghiera inizia con la
formula Allah Akbar. Quindi la
preghiera continua con la
recitazione dei 99 nomi con i
quali Dio è chiamato.
La moschea
•
Il luogo di preghiera privilegiato è la moschea dove il
venerdì, giorno sacro della settimana, a mezzogiorno, si tiene
la preghiera più solenne. Essa è guidata dall'imam, capo della
comunità. Nella moschea si entra scalzi in segno di rispetto e
dopo essersi lavati il capo e le braccia fino ai gomiti.
Le feste islamiche
•
Le feste islamiche sono tutte riferite a Maometto, al
mese del Ramadan e al pellegrinaggio a la Mecca. Le
più importanti sono l'Ashurà che è la festa del
capodanno in cui si ricorda la migrazione di
Maometto a Medina. La mulud è una festa di
intercessione; l'Id-al-fitr è la festa di rottura per la fine
del Ramadan. L'Id al-Adah è la festa del sacrificio
celebrata da tutti i musulmani nel giorno del
pellegrinaggio a la Mecca. In quel giorno si effettuano
sacrifici.
Vita del fedele
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Subito dopo la nascita si sussurra all'orecchio del bambino il nome
di Dio.
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Dopo sette giorni viene fatta la festa per l'imposizione del nome.
•
A quattro anni si fa una festa durante la quale il bambino ripete la
formula introduttiva delle sure.
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Tra il settimo e il tredicesimo anno i maschi vengono circoncisi.
•
In alcuni paesi islamici si circoncidono anche le bambine.
•
Nella vita adulta una tappa importante è il matrimonio.
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