TEMA 1 UN'AREA 50 100 150 les 54 Ho e O r. iel d G. ein El r Ode N We ser 1142 I A se Gottinga Lipsia ba Renania- Dresda S a s s o n i a Chemnitz i lifer etal ti M Mon no Me LUSSEMBURGO P a l a t i n a t o Magonza 50 Franconia Mannheim Saarland Norimberga Baden- Stoccarda ra no Se lv a Re Ne v Württemberg S 1493 u Gi ra ev o B a v i e r a Ulm Augusta i a e v v S Lago di Costanza S V I Z Z E R A ciano nel mare del Nord attraverso profondi estuari. Ancora più a est, è tedesco solo in parte l’Oder, che con il suo affluente Neisse segna il confine con la Polonia. A sud, dalla Selva Nera, nasce il Danubio, l’unico grande fiume che scorre verso est, per sfociare nel mar Nero. Con i suoi 2.860 km di lunghezza, esso è il secondo fiume europeo, dopo il Volga. Il clima e la vegetazione naturale Monaco ar es i A lp i B av Zugspitze 10 Il clima è semicontinentale, di transizione fra quello atlantico e quello proprio del bassopiano Sarmatico. L’influenza dell’oceano è sensibile nel versante nord-occidentale, che gode di inverni miti e umidi, ma spostandosi verso est le temperature invernali C E C A n o c Se an lv r F Regensburg a B oe a ur Da ma i G nu bi o Karlsruhe F R A N C I A R E P. 2962 Inn S T R I A MorfologiaAdelUterritorio Montagna 12,5% 14 Pianura 45% Collina 42,5% si abbassano, per l’assenza di alti rilievi che ostacolino il passaggio dei venti artici. Nel sud, sulle Alpi, il clima è continentale montano. Le precipitazioni sono abbondanti a ovest e diminuiscono verso oriente. Lungo le coste la vegetazione naturale consiste nella brughiera, mentre all’interno e sui rilievi montuosi troviamo boschi di latifoglie e di conifere, intervallati da ampie praterie. E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola Saarbrücken 6 Anhalt MHarzA Neis R Turingia Se lva Tu rin gia Francoforte s. M. Coblenza Freiburg im B. Brandeburgo El i E A s s i a l Potsdam Sassonia- r E Brandeburgo Magdeburgo Ruh 50 f Wolfsburg Erfurt Bonn e BERLINO Dortmund h r R u Colonia BELGIO Sassonia Hannover G P o m e r a n i a Pomerania Occ. ba Mitte llan d Ka nal Renania Sett.-Vestfalia Düsseldorf 54 P O L O N I A Ems Bassa Essen Duisburg Usedom Meclemburgo- Brema Münster Golfo di Pomerania Rostock Lubecca Amburgo PAESI BASSI o urg mb cle e iM l st B A LT I C O Rügen g- son I . F ri di K Kiel wi G. di Helgoland M A R G. Sch tt. MARE DEL NORD La morfologia Tra i fiumi che scorrono verso nord, il più importante è il Reno (1.326 km), che dopo un lungo tratto in territorio germanico entra nei Paesi Bassi. Ampio e ricco d’acqua, è navigabile dalla Svizzera fino alla foce. A oriente del Reno troviamo il Weser e l’Elba, che sfo- 200 km 14 D A N I M A R C A Frisone Se 0 10 I. 6 Reno L’idrografia STATI SIGNIFICATIVI e La posizione e le dimensioni Il territorio presenta tre regioni caratterizzate da diverse altitudini. A sud, lungo il confine con l’Austria, vi sono le Alpi Bavaresi, la cui cima più elevata sfiora i 3.000 m, affiancate da una fascia prealpina che termina a ridosso del Danubio. Oltre questo fiume inizia la regione delle delle “montagne medie”, formatesi in epoca precedente all’orogenesi alpina. Da sud-ovest a est si succedono i rilievi della Selva Nera, del Giura Svevo, della Selva Boema, dei Monti Metalliferi e, al centro, quelli della Selva Turingia. Verso nord, l’ultimo rilievo antico è costituito dallo Harz, un blocco montuoso alto poco più di 1.000 m. A settentrione si estende il bassopiano Germanico, costruito dai sedimenti portati dai fiumi e da quelli abbandonati dai ghiacciai all’epoca delle grandi glaciazioni. Fra i Paesi Bassi e la Danimarca le coste sono basse e sabbiose, fronteggiate da decine di isole piatte, le Frisone, che le maree e il moto ondoso sommergono ripetutamente. A oriente della penisola dello Jutland le coste proseguono basse, ma le maree sono meno accentuate, poiché il Baltico è un mare chiuso. • LEZIONE 3 ALCUNI Germania Scheda La Germania occupa la parte centrale del continente europeo e si estende dalle propaggini settentrionali della catena alpina fino al mare del Nord e al mar Baltico. La sua superficie, pari a 357 mila km2, è leggermente superiore a quella dell’Italia. I confini occidentali e orientali solo in minima parte coincidono con elementi naturali, e ciò spiega le ripetute variazioni territoriali che si sono verificate nella sua storia. IN CERCA DI UNITÀ TEMA 1 UN'AREA IN CERCA DI UNITÀ • LEZIONE 3 ALCUNI STATI SIGNIFICATIVI Le attività primarie Il settore primario è moderno ed efficiente, ma le sue produzioni non riescono a coprire il fabbisogno di generi alimentari. Il comparto più importante è la zootecnia (suini e bovini), diffusa in Baviera e nelle zone collinari. I suoi derivati (insaccati, latte, burro, formaggi) alimentano una consistente esportazione. Nel bassopiano si concentrano le colture di cereali (frumento, segale, orzo, avena), patate, barbabietole da zucchero, colza, cavoli, frutta (mele, pere e prugne). Nel meridione e nella valle del Meno si coltiva il luppolo, utilizzato insieme all’orzo per la produzione di birra, mentre la valle del Reno è intensamente coltivata a vigneti. Dai rilievi proviene una discreta quantità di legname, mentre la pesca, praticata nel mare del Nord, fornisce grandi quantitativi di risorse ittiche. E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola Le attività industriali Oltre metà del fabbisogno energetico viene coperto dalle importazioni di gas e petrolio. Modesto è il contributo del settore idroelettrico, mentre le centrali nucleari forniscono il 30% dell’elettricità. La parte restante viene da centrali termoelettriche a carbone, dotate di tecnologie per l’abbattimento delle emissioni pericolose. Lo sviluppo industriale iniziò alla fine dell’Ottocento, favorito dalle miniere di ferro, carbone e altri minerali. Oggi la produttività delle industrie è notevole in quasi tutti i settori e le esportazioni di manufatti vedono la Germania ai primi posti mondiali. Gli stabilimenti siderurgici e metallurgici La valle del Reno, chiamata Fossa Renana, è una grande frattura apertasi nella crosta terrestre e risalente al periodo dell’orogenesi alpina. si concentrano nella Ruhr, presso le miniere di carbone, e a ridosso dei monti Metalliferi. L’industria petrolchimica si localizza vicino ai porti di Amburgo, Brema e ad Hannover, dove arriva il greggio. Lungo il basso e medio Reno si concentrano le industrie chimiche (Basf, Hoechst e Bayer) che producono materie plastiche, farmaci, concimi e coloranti. Altri comparti in cui la Germania primeggia sono quelli meccanico, degli strumenti di precisione, dell’elettrotecnica e dell’elettromeccanica (Aeg, Siemens, Telefunken), delle automobili (Volkswagen, Mercedes, BMW). Il turismo e le vie di comunicazione Il turismo, che richiama decine di milioni di visitatori l’anno, svolge un ruolo di primo piano nell’economia. Esso può contare su numerose città d’arte, ricche di edifici storici e musei, e sulla bellezza di molte regioni, curate e conservate con grande attenzione per l’ambiente. Le reti ferroviaria, stradale e autostradale sono molto sviluppate e di qualità elevata. Ottima è anche la rete degli scali aeroportuali, fra i quali spiccano quelli di Francoforte, Monaco, Düsseldorf, Berlino, Stoccarda e Amburgo. Grande importanza hanno le vie d’acqua: i fiumi navigabili sono collegati fra loro da numerosi canali. Fra i maggiori vi sono il Mittellandkanal, che congiunge i fiumi Elba, Weser ed Ems, e il canale di Kiel, che taglia alla base la penisola dello Jutland. Grande stabilimento automobilistico a Bochum. La forza delle industrie tedesche risiede nella qualità dei prodotti, dovuta all’alto grado della ricerca scientifica e alla buona preparazione dei dirigenti, dei tecnici e degli operai. TEMA 1 UN'AREA IN CERCA DI UNITÀ • LEZIONE 3 ALCUNI STATI SIGNIFICATIVI La popolazione e la rete urbana La Germania conta oltre 82 milioni di abitanti, pari a una densità media di 232 ab./ km2. La popolazione si concentra maggiormente lungo la valle del Reno e negli estuari dove sorgono i grandi porti, mentre poco popolata risulta la pianura nord-orientale. Oltre due terzi dei tedeschi vive in città piccole e medie, molte delle quali raggruppate in conurbazioni. La più estesa è quella della Ruhr, che comprende una ventina di città di cui cinque con più di 500.000 abitanti: Düsseldorf, Duisburg, Dortmund, Essen e Colonia. Un’altra decina di città ha dimensioni analoghe, ma solo tre superano il milione di abitanti: Amburgo, Monaco e Berlino. Quest’ultima (4,2 milioni) è stata capitale della Repubblica Democratica Tedesca dal 1961 al 1989, quando la capitale della Repubblica federale era Bonn. Oggi Berlino, che è anche un’importante città industriale, è tornata a essere capitale della Germania riunificata. I lavoratori stranieri L’ordinamento istituzionale La Germania è una repubblica federale divisa in 16 Länder (stati federati), di cui tre sono città-stato: Berlino, Amburgo e Brema. Ciascuno dispone di un governo che ha facoltà di legiferare in ogni materia, escluse le poche che spettano al potere centrale: politica estera, difesa, polizia federale, finanza, trasporti, ambiente e alcune materie sociali. Il governo è nelle mani di un cancelliere, mentre il potere legislativo viene esercitato dal parlamento, composto da due camere: il Bundestag e il Bundesrat. Quest’ultimo è formato da membri designati dai governi regionali in proporzione al numero di abitanti. La qualità della vita Le difficoltà economiche originate dalla riunificazione hanno prodotto un fenomeno nuovo per la Germania del dopoguerra: la disoccupazione. Anche se la situazione tende a migliorare, circa il 9% dei tedeschi resta ancora senza lavoro: una percentuale che influisce negativamente su molti aspetti dell’economia. Malgrado queste difficoltà, il paese dispone di un’elevata qualità di vita, derivante non soltanto da un reddito medio pro capite fra i maggiori al mondo, ma anche da servizi pubblici efficienti e di buon livello. Tali sono per esempio l’istruzione, la sanità, l’assistenza per gli anziani e per le persone in difficoltà, la cui qualità risente positivamente dell’alta efficienza della pubblica amministrazione. La Germania nella storia Un paese a lungo frammentato Il toponimo “Germania” deriva dai germani, popolo indoeuropeo che al tempo dei romani era stanziato a est del fiume Reno. Nel medioevo il paese era una federazione di stati feudali sottoposti, almeno formalmente, all’imperatore del Sacro Romano Impero. Al termine del medioevo, mentre in diversi paesi europei si costituirono monarchie centralizzate, la Germania continuò a restare divisa in un mosaico di stati, circa 350. Nel Cinquecento, alla frammentazione territoriale si sovrappose quella religiosa. Con la Riforma luterana del 1517, infatti, gli stati germanici si divisero in protestanti e cattolici. Alla fine del Seicento, però, cominciò a delinearsi l’ascesa della Prussia, una regione del nord della Germania, appartenente alla famiglia degli Hohenzollern, cui l’imperatore concesse il titolo di re. Fu proprio sotto la guida di questo stato, divenuto polo di riferimento per il mondo tedesco, che nel 1871 nacque l’Impero germanico, cioè si realizzò l’unificazione della Germania. Dalla repubblica al Terzo Reich Dopo la prima guerra mondiale, che si concluse con una pesante sconfitta, nel 1919 fu proclamata la repubblica. Nel 1933 fu nominato capo del governo Adolf Hitler, leader del partito nazista, che facendo ricorso alla violenza soppresse la democrazia e diede una nuova denominazione al paese: Terzo Reich. A partire dal 1938, il dittatore intraprese una politica di aggressione nei confronti di altri paesi europei, che portò allo scoppio della seconda guerra mondiale. Fra gli orrori di quella guerra vi fu lo sterminio pianificato di ebrei, slavi, zingari, comunisti e oppositori del regime. E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola Già da molti anni la popolazione tedesca si è stabilizzata e solo per effetto dell’immigrazione persiste un debole incremento demografico. Gli stranieri sono 7,3 milioni, pari al 9% del totale, divisi fra tre milioni di turchi, un milione di serbi o croati, 600.000 italiani e migliaia di curdi, greci e polacchi. L’immigrazione fu particolarmente intensa fra gli anni Sessanta e Settanta del secolo corso, durante l’impetuoso sviluppo economico tedesco, e ancora oggi, nelle maggiori città, interi quartieri sono abitati da minoranze etniche. L’immigrazione è rallentata nell’ultimo decennio, ma ancora molti sono quelli che varcano clandestinamente le frontiere della Germania nella prospettiva di trovarvi un lavoro. Berlino, la Postdamer Strasse. Dopo la caduta del muro, una intensa attività edilizia ha modificato il volto di molti quartieri. TEMA 1 UN'AREA E. Fedrizzi-A. Della Valentina, Dossier Terra. Italia, Europa, Mondo, Minerva scuola Dalla divisione alla definitiva riunificazione Al termine del conflitto, la Germania, sconfitta, fu divisa in due stati posti sotto il controllo delle potenze vincitrici: la Repubblica Federale Tedesca, a ovest, con capitale Bonn; la Repubblica Democratica Tedesca, a est, sotto il controllo dell’Urss. Berlino, venutasi a trovare nel territorio della RDT, fu anch’essa divisa e la sua parte occidentale diventò un’enclave lontana centinaia di chilometri dalla RFT, raggiungibile soltanto per via aerea o attraverso uno stretto corridoio autostradale. Un muro fu eretto nel 1961 per separare le due parti della città, allo scopo di impedire la fuga dei cittadini dell’Est, oppressi dalla dittatura e dall’arretratezza economica. Tale separazione si mantenne fino al 1990, quando, in seguito alla dissoluzione dell’Urss, la Germania poté essere riunificata. IN CERCA DI UNITÀ • LEZIONE 3 ALCUNI STATI SIGNIFICATIVI Il muro di Berlino presso la porta di Brandeburgo (nel riquadro); la sua caduta avviò il processo di riunificazione delle due Germanie.