462 LA FLORA ALVEALE DEL RENO BOLOGNESE indicate per zone elevate dell'Appennino Emiliano generalmente da riferirsi alla zona del faggio: di Erysimum lanceolatum, (sotto il nome di E. Cheiranlhus), Satureja alpina e dei due Salix già l'A.. ricordato a v e v a attribuito, è merito riconoscerlo, la loro presenza nel piano ad opera delle acque: Cardamine parviflora nella Padania è nota di parecchie stazioni di pianura (uno di noi l'ha recentemente segnalata nei terreni torbosi ai piedi degli Euganei!), ma nel Bolognese era sin qui nota di una sola ed elevata località del Corno alle Scale. Interessante è l'ubicazione di Plantago serpentina segnalata da noi e da altri in 5 diverse stazioni e ci parve pianta perfettamente acclimatata: essa ha assunto, almeno in base al materiale da noi raccolto, una forma esuberante e caratterizzata da foglie larghe e carnosette in modo da essere non facilmente distinguibile dale per tale fu da l'entità aloflla corrispondente a P. maritima uno di noi ritenuta la pianta trovata un quindici anni fà nelle arene dell'isola tiberina di S. Bartolomeo ( R o m a ) . È noto come alcuni biologi ritengono la P. serpentina una forma oroflla di P. maritima e noi certamente non escludiamo tale genesi per quei distretti dove le due entità si continuano dalla spiaggia ai monti. Mancando, però quest'ultima in tutto l'arco v e n e t o padano e sul restante Iittorale adriatico, almeno nel versante italiano, dove è sostituita dall'affine P. crassifolia (cfr. il n. 965 della « F I . Ital. exsiccata » ) , ci sembra di essere nel verosimile l'asserire che la forma Iati fogliare da noi trovata nel Reno sia scaturita dalla pianta orofila e che i caratteri verso la specie nordica, che Linné distinse col nome di P. maritima, siano dovuti a convergenze. Insomma è dessa un'oroflla fuori della normale zona di vegetazione. Come si disse nel cap. 3° a G. Bertoloni dobbiamo un'accurata esplorazione botanica dei monti soprastanti a Porretta. Nel catalogo delle specie da Lui redatto, 169 compaiono indicate per l'alveo del Rio Maggiore, uno degli affluenti del Reno, che si apre il varco in piena zona montana fra il Toccacielo ed il Cavallo e sbocca subito fuori della parte inferiore del paese di Porretta. Di queste una settantina sono in comune col corso principale del Reno comprese parecchie (Aquilegia vulgaris, Viola canina, Malva Aloea, Geranium nodosum, Genista sco~ paria, Verbascum Lychnitis, Digitalis lutea, Origanum vul-