indicate per zone elevate dell`Appennino Emiliano generalmente da

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LA FLORA ALVEALE DEL RENO BOLOGNESE
indicate per zone elevate dell'Appennino Emiliano generalmente
da riferirsi alla zona del faggio: di Erysimum
lanceolatum,
(sotto il nome di E. Cheiranlhus),
Satureja alpina e dei due
Salix già l'A.. ricordato a v e v a attribuito, è merito riconoscerlo,
la loro presenza nel piano ad opera delle acque:
Cardamine
parviflora
nella Padania è nota di parecchie stazioni di pianura
(uno di noi l'ha recentemente segnalata nei terreni torbosi ai
piedi degli Euganei!), ma nel Bolognese era sin qui nota di
una sola ed elevata località del Corno alle Scale. Interessante
è l'ubicazione di Plantago serpentina segnalata da noi e da altri in 5 diverse stazioni e ci parve pianta perfettamente acclimatata: essa ha assunto, almeno in base al materiale da noi
raccolto, una forma esuberante e caratterizzata da foglie larghe
e carnosette in modo da essere non facilmente distinguibile dale per tale fu da
l'entità aloflla corrispondente a P. maritima
uno di noi ritenuta la pianta trovata un quindici anni fà nelle
arene dell'isola tiberina di S. Bartolomeo ( R o m a ) . È noto come
alcuni biologi ritengono la P. serpentina una forma oroflla di
P. maritima
e noi certamente non escludiamo tale genesi per
quei distretti dove le due entità si continuano dalla spiaggia
ai monti. Mancando, però quest'ultima in tutto l'arco v e n e t o padano e sul restante Iittorale adriatico, almeno nel versante
italiano, dove è sostituita dall'affine P. crassifolia (cfr. il n. 965
della « F I . Ital. exsiccata » ) , ci sembra di essere nel verosimile
l'asserire che la forma Iati fogliare da noi trovata nel Reno sia
scaturita dalla pianta orofila e che i caratteri verso la specie
nordica, che Linné distinse col nome di P. maritima,
siano
dovuti a convergenze. Insomma è dessa un'oroflla fuori della
normale zona di vegetazione.
Come si disse nel cap. 3° a G. Bertoloni dobbiamo un'accurata esplorazione botanica dei monti soprastanti a Porretta. Nel
catalogo delle specie da Lui redatto, 169 compaiono indicate per
l'alveo del Rio Maggiore, uno degli affluenti del Reno, che si
apre il varco in piena zona montana fra il Toccacielo ed il Cavallo e sbocca subito fuori della parte inferiore del paese di
Porretta. Di queste una settantina sono in comune col corso
principale del Reno comprese parecchie (Aquilegia
vulgaris,
Viola canina, Malva Aloea, Geranium nodosum, Genista sco~
paria, Verbascum Lychnitis,
Digitalis
lutea, Origanum
vul-