Sapori, vini e vulcani protagonisti al Salone del Gusto e Terra Madre


Segreteria Organizzativa:
CoSviG Scrl - Via Vincenzo Bellini, 58 - 50144 Firenze (FI) - Tel. 055/368123 - Cell. 334/1207185 - Fax 055/3217026
Il
progetto,
promosso
dalla
Fondazione
Slow
Food
per
la
biodiversità
Onlus
e
dal
Co.Svi.G
(Consorzio
per
Sviluppo
delle
Aree
geotermiche)
insieme
ad
Energeo
Magazine,
è
finalizzato
a
promuovere
un’associazione
di
identità,
aderente
a
Res
Tipica
ANCI,
dedicata
alle
“terre dal cuore caldo”,
per
la
promozione
e
la
valorizzazione
di
questi
territori
dalla
tipica
morfologia
di
origine
vulcanica
Sapori, vini e vulcani protagonisti
al
Salone del Gusto e Terra Madre
Al
Lingotto
sono
attesi,
dal
23
al
27
ottobre,
i
rappresentanti
delle
terre
di
origine
vulcanica,
con
i
loro
prodotti,
ospitati
nello
stand
della
Comunità
del
Cibo
ad
Energie
Rinnovabili.
Una
vetrina
prestigiosa
per
i
tantissimi
visitatori
della
kermesse
internazionale
che
si
svolgerà
a
Torino,
un’ottima
occasione
per
promuovere
questi
territori
particolari
che
rappresentano
una
preziosa
peculiarità
naturalistica
in
virtù
dei
paesaggi
magnifici
e
surreali,
autentici
presidi
di
prodotti
agricoli
di
qualità
che
poche
altre
terre
possono
offrire
ai
viaggiatori
del
gusto
Ci
sarà
anche il Parco Nazionale del Vesuvio,
insieme
alla
Condotta
Slow
Food
dell’area
vesuviana,
in
rappresentanza
dei
13
comuni,
al
Salone
del
Gusto
e
Terra
Madre.
L’ente
intende
aderire
al
progetto
“Terre
dal
Cuore
Caldo”,
promosso
dalla
Fondazione
Slow
Food
per
la
biodiversità
Onlus,
dal
Co.Svi.G
(Consorzio
per
lo
Sviluppo
delle
Aree
geotermiche),
e
da
Energeo
Magazine.
Alla
kermesse
torinese,
organizzata
a
Lingotto
Fiere,
dal
23
al
27
ottobre,
prenderà
l’avvio
un
viaggio
affascinante
per
raccontare
le
vicende
storiche
e
geomorfologiche
dei
territori
di
origine
vulcanica,
alla
scoperta
di
tutti
quei
prodotti
tipici
che
poche
altre
terre
possono
offrire
ai
viaggiatori
del
gusto. Il
progetto
“Terre dal cuore caldo”
‐
che
aderirà
a
Res
Tipica
ANCI,
l’organizzazione
di
Identità
territoriali
‐
si
propone
di
associare
tutti
questi
territori
particolarissimi,
nei
quali
aria,
terra,
acqua
e
fuoco
offrono
spettacoli
suggestivi
e
surreali
per
valorizzarli
e
promuoverli
in
tutta
la
loro
preziosità
naturalistica.
L’iniziativa,
inserita
nel
programma
dell’unico
grande
evento
che
rappresenta
in
tutto
il
mondo
un
luogo
d’incontro
e
aggregazione
dove
si
praticano
l'economia
e
lo
scambio,
sarà
presentata
il 23 ottobre (ore 18,30)
nella
Sala Slow Fish.
Il
progetto,
avviato
dal
Consorzio
che
raggruppa
tutti
i
comuni
dell’Area
geotermica
della
Toscana,
trova,
infatti,
al
nastro
di
partenza
due
parchi
Nazionali
(quello
dell’Etna,
il
vulcano
riconosciuto
dall’UNESCO
patrimonio
dell’Umanità
e
il
parco
del
Vesuvio),
tre
regionali
(i
Castelli
Romani,
quello
dei
Colli
Euganei
ed
il
Parco
naturale
delle
Alpi
Marittime,
che
ha
come
centro
principale
il
Comune
di
Valdieri,
noto
centro
di
villeggiatura
e
termale,
un
territorio
inserito
nel
progetto
Alpi
del
Mare,
con
le
aree
transalpine
Marguareis
e
Mercantour
)
e
poi
ancora
i
comuni
della
Valsesia,
del
novarese
e
del
biellese
(Valsessera)
interessati
dalla
presenza
del
Supervulcano,
recentemente
riconosciuto
come
Geoparco
dall’UNESCO.
Il
lungo
elenco
comprende
anche
la
città
di
Catania,
il
comune
di
Ustica
e
i
tre
comuni
dell’Isola
di
Salina
(
Santa
Marina,
Malfa
e
Leni)
dove
sono
insediati
importanti
presidi
Slow
Food,
l'interesse
generale
per
la
cultura
e,
nello
specifico,
per
la
geologia,
l’archeologia,
la
geofisica
e
la
vulcanologia
nel
territorio.
A
questi
si
aggiungeranno,
in
futuro,
i
Comuni
dell’area
Flegrea
con
le
isole
del
golfo
di
Napoli
e
i
comuni
insediati
nel
territorio
dell’antico
vulcano
Vulsinio:
Acquapendente,
Orvieto
e
Bolsena.
Il
Commissario
straordinario,
professor
Ugo
Leone
è
entusiasta
del
progetto.
Dice:
“Il progetto è estremamente interessante. Lo abbiamo valutato attentamente insieme al professor Giuseppe Luongo, già direttore dell’Osservatorio Vesuviano. E’ valido perché tocca uno dei gli aspetti particolari delle aree vulcaniche. Ogni eruzione ha anche dato maggiore fertilità al suolo agricolo e caratteristiche e sapori “unici” ai suoi prodotti che hanno ricevuto i riconoscimenti doc per i vini e igp per i famosi pomodorini del “piennolo”.
“È, questa, la biodiversità dei prodotti agricoli che va tutelata, esaltata e lanciata sui mercati: dalle albicocche ai pomodorini; dal corbezzolo ai mieli; dai vitigni ai vini; dai formaggi ai salumi ­ suggerisce
il
professor
Leone.
Precisa:“C’è, poi, un’arca che, secondo una felice intuizione di Slow food, deve anche contenere prodotti a rischio di estinzione. E a rischio perché non noti; perché il loro ricordo si è andato perdendo e, di conseguenza si è andata perdendo l’abitudine al consumo e quindi alla produzione. Mi piace ricordarne almeno tre: il gelso, il corbezzolo, il sorbo tipici dell’area del Parco e da mettere in salvo prima che si salti una generazione e se ne perda traccia. È questo che intendo vada fatto quando parlo di tutela della biodiversità culturale”.
La
nascente
associazione
senza
scopi
di
lucro,
è
finalizzata
alla
promozione
e
valorizzazione
di
questi
luoghi
straordinari,
ricollegando
esperienze,
culture
e
risorse,
stimolando
azioni
per
la
salvaguardia
e
la
qualificazione
con
il
concreto
coinvolgimento
e
sensibilizzazione
delle
popolazioni
locali.
L’iniziativa,
che
ha
già
richiesto
il
patrocinio
dell’INGV
(Istituto
Nazionale
di
Geofisica
e
Vulcanologia),
intende
promuovere
e
valorizzare
tutti
quei
territori
dalla
tipica
morfologia
di
origine
vulcanica
compreso
quelli
in
cui
si
manifestano
fenomeni
di
natura
geotermica
o
di
emissioni
di
altri
gas
allo
stato
secco,
provenienti
dal
suolo,
nonché
i
luoghi
dove
sono
presenti
sorgenti
di
acqua
calda
di
origine
profonda.
Il
progetto
intende
anche
favorire
una
più
approfondita
conoscenza
sulla
“fenomenologia del territorio”,
promuovendo
studi
e
ricerche,
realizzazione
di
documentari
e
di
materiale
didattico.
I
promotori
intendono
anche
promuovere
la
cooperazione
a
livello
europeo
e
internazionale
al
fine
di
predisporre
progetti
transnazionali.
Questo
progetto
è
mirato
a
far
conoscere,
con
l’aiuto
di
esperti
(sarà
costituito
anche
un
Comitato
Scientifico)
le
peculiarità
del
territorio,
inteso
come
bene
culturale
e
ambientale
da
tutelare
e
valorizzare,
per
meglio
comprenderne
le
esigenze.
Cibi e vino in vetrina al Lingotto
La
manifestazione
di
Lingotto,
in
occasione
del
Salone
del
Gusto
e
di
Terra
Madre,
ha,
invece,
l’obiettivo
di
far
conoscere
le
birre,
i
formaggi,
l’olio,
il
vino,
il
pesto
della
Comunità
del
Cibo
ad
Energie
Rinnovabili
nata
nel
territorio
geotermico
Toscano;
l’antichissima
mela
Annurca,
i
friarielli
e
le
cicerchie
coltivati
dai
contadini
dei
Campi
Flegrei;
il
Lacryma
Crhisti,
i
pomodori
a
grappolo
e
le
albicocche,
ciliegie
e
gelsi
del
Vesuvio
(ottimi
i
distillati);
il
limone
di
Procida;
i
vigneti
di
Orvieto
e
di
Bolsena,
i
vini
bianchi
autocnoni,
origano
e
capperi
delle
isole
vulcaniche
(Pantelleria,
Linosa
e
Stromboli);
i
formaggi
tipici
della
Lessinia;
i
cibi
genuini
e
i
vini
sinceri
dei
Colli
Euganei
e
dei
Castelli
romani;
il
fagiolo
occhio
nero
della
Val
Sele;
la
segale
delle
Alpi
Marittime;
il
Macagn,
tipico
formaggio
di
montagna
che
oggi
si
produce
nella
Valsesia
e
nel
Biellese;
l’ Etna,
dove
la
viticoltura
è
una
storia
antica
e
Slow
Food
ha
riscoperto
e
tutelato
il
cavolo trunzu
–
dalle
note
proprietà
detossificanti
–i
porcini
che
nascono
alle
falde
del
vulcano,
o
ancora
il
miele
di
ape
nera
sicula,
le
mandorle
di
Noto
e
il
pistacchio
di
Bronte.
Al
Lingotto
sono
attesi
i
rappresentanti
di
queste
terre,
con
i
loro
prodotti,
ospitati
nello
stand
della
Comunità
del
Cibo
ad
Energie
Rinnovabili.
Sarà
una
vetrina
importante
per
i
tantissimi
visitatori
attesi
in
occasione
della
kermesse internazionale
che
si
terrà
a
Torino.
In
tale
circostanza
sarà
organizzata
una
presentazione
dei
prodotti
dei
territori
di
origine
vulcanica,
che
dal
nord
al
sud,
costituiscono
autentiche
vetrine
di
prodotti
agricoli
di
qualità,
ottenuti
con
metodi
di
produzione
che
tengono
conto
della
sostenibilità
ambientale.
Sarà
presente
Tom
Perry,
soprannominato
l’alpinista
scalzo,
personaggio
vicentino
noto
per
le
sue
performances a
piedi
nudi
lungo
le
pendici
dei
vulcani
di
mezzo
mondo.
Il progetto coinvolgerà i Presidi Slow Food
Il
progetto,
inserito
nel
programma
dell’unico
grande
evento
che
rappresenta
in
tutto
il
mondo
un
luogo
d’incontro
e
aggregazione
dove
si
praticano
l'economia
e
lo
scambio,
completa
un
percorso
tracciato
sin
dal
2004
da
Slow
Food–
l’anno
in
cui
è
nata
Terra
Madre,
la
rete
mondiale
tra
le
comunità
del
cibo
–
e
vuole
raccontare
la
straordinaria
diversità
agroalimentare
di
ogni
continente,
dando
voce
a
chi
coltiva,
alleva
e
trasforma
i
suoi
prodotti.
“Il progetto, che coinvolgerà i Presidi Slow Food, insediati in queste particolari aree­
‐
spiega
Piero
Sardo,
presidente
della
Fondazione
Slow
Food
per
la
biodiversità
Onlus
‐
punta sul fatto che questi luoghi, apprezzati fin dai tempi degli etruschi e dei romani, rappresentano una preziosa peculiarità naturalistica della penisola in virtù dei paesaggi magnifici e surreali: campi di lava, fumarole, soffioni di vapore, mofete, sinkhole. Tra le tracce di lave e i boschi di questi territori è possibile leggere la storia naturale del nostro pianeta. L’iniziativa sarà un’ottima occasione per promuovere questi territori particolari in vista di Expo 2015”.
In
questo
contesto
diventa
importante
chiedersi
come
in
questi
anni
i
territori
di
origine
vulcanica
abbiano
comunicato
quali
siano
le
pratiche
di
comunicazione
maggiormente
diffuse
nella
comunità
scientifica,
quali
i
valori
sociali
e
culturali
di
riferimento,
quali
i
modelli
di
comunicazione,
quali
gli
aspetti
creativi
e
innovativi.
Di
conseguenza,
i
territori
di
Salina,
Amiata,
Vulsini,
Cimini,
Colli
Euganei,
Vico,
Sabatini,
Isole
Pontine,
Roccamonfina
e
Vulture,
ecc.,
i
vulcani
quescienti
che
attualmente
si
trovano
in
una
fase
di
riposo
(Colli
Albani,
Campi
Flegrei,
Ischia,
Vesuvio,
Lipari,
Vulcano,
Panarea,
Isola
Ferdinandea
e
Pantelleria),
infine
i
vulcani
attivi
Etna
e
Stromboli
che
eruttano
frequentemente
e
che,
per
le
condizioni
di
attività
a
condotto
aperto,
presentano
una
pericolosità
ridotta,
avranno
per
i
propri
prodotti
un
unico,
prestigioso
palcoscenico.