VI Convegno Storie e memorie dell’Istituto Superiore di Sanità Tra storia e salute. La sanità pubblica in Italia al tempo della prima guerra mondiale Due blocchi contrapposti. Germania, Austria-Ungheria, Impero ottomano e dal 1915 la Bulgaria. Alleati: Francia, Regno Unito, Impero Russo, dal 1915 l’Italia. Si aggiunsero successivamente altre nazioni, come Romania e Grecia. Nel 1917 l’ingresso degli Stati Uniti d’America a fianco degli Alleati fù determinante per l’esito finale. La Direzione generale della sanità pubblica del Ministero dell’Interno fu istituita con la Legge Crispi (Legge n. 5849 del 22.12.1988) per la tutela dell’igiene pubblica contenente disposizioni su farmaci, alimenti, bevande, vaccinazione antivaiolosa obbligatoria e per la denuncia dei casi di malattie infettive. Giovanni Giolitti, ministro del governo Zanardelli, stabilisce il ripristino della Direzione generale della sanità pubblica del Ministero dell’Interno (RD 28 dicembre n. 538 del 1902). Il Ministero dell’Interno è l’organo preposto all’igiene e alla sanità. La Direzione così organizzata rimarrà quasi invariata fino al 1945. Conclusione della guerra con la firma da parte della Germania dell’Armistizio imposto dagli Alleati. Approvazione del Testo Unico delle leggi sanitarie a completamento della Legge del 1888 con l’aggiunta della Legge 2 novembre 1901, n. 460 contenente disposizioni per diminuire le cause della malaria; e della Legge 21.07.1902, n. 427, contenente disposizioni per combattere la pellagra. Entra in vigore la Seconda Convenzione dell’Aja firmata da 44 Stati che definisce i diritti dei prigionieri di guerra. La convenzione fu spesso non rispettata. Lotta antimalarica e basi per lo sviluppo del futuro. L’Istituto di Sanità Pubblica che operò fino al 1941 alle dipendenze del Ministero dell’Interno, Direzione generale per la Sanità pubblica (dal 1941 Istituto Superiore di Sanità) 1914-1918. Prima guerra mondiale Dichiarazione di guerra dell’Impero Austro Ungarico al Regno di Serbia 28 luglio 1914. La Direzione generale per la sanità pubblica viene sostituita dall’Alto Commissariato per l’Igiene e la Sanità alle dipendenze della Presidenza del Consiglio fino al 1958, e successivamente dal Ministero della Sanità (Legge 13.03.1958 n. 296). Progetto grafico e realizzazione a cura di Cosimo Marino Curianò SAE, ISS Relazioni e quadri statistici sull’andamento epidemiologico delle malattie infettive (malaria, pellagra) furono realizzate e inviate dai medici provinciali alla Direzione generale della sanità pubblica del Ministero dell’Interno. Le statistiche riguardanti la Grande Guerra confermarono il peso delle condizioni ambientali nella diffusione delle malattie trasmissibili e non: su quasi sei milioni di mobilitati. I ricoverati in ospedale per malattia, anziché per ferite, arrivano a superare il milione l’anno nel 1917-1918.