È morto Marshall Nirenberg colui che decifrò il codice

È morto Marshall Nirenberg
colui che decifrò il codice
genetico
Marshall Nirenberg, lo studioso statunitense che vinse il
premio Nobel per aver “decifrato” il codice genetico è morto
nella sua casa di Manhattan all’età di 82 anni in seguito ad
un tumore.
Nirenberg iniziò le sue ricerche, in un periodo i cui si
iniziavano a scoprire i segreti del DNA. I lavori di Francis
Crick, James Dewey Watson ed Oswald Avery ne avevano chiarito
la struttura ed il ruolo di molecola latrice dell’informazione
genetica. Non era ancora chiaro il meccanismo attraverso cui
il DNA potesse essere replicato e fornire informazioni per la
sintesi proteica. Non era nemmeno chiaro quale ruolo potesse
avere l’RNA in questi processi.
Nirenberg, nel 1960, riuscì a stabilire la corrispondenza tra
codice genetico e codice amminoacidico, identificando la
relazione fra quasi tutte le 64 possibili triplette di basi
azotate e i 20 amminoacidi costituenti le proteine. In questi
studi, Nirenberg scoprì anche fenomeni quali la ridondanza del
codice, i codoni «non senso», e mise in luce per la prima
volta molti aspetti del meccanismo della sintesi proteica.
Nato a New York il 10 aprile 1927, Marshall Warren Nirenberg
si laureò in scienze naturali all’Università della Florida e
poi si specializzò in biochimica all’Università del Michigan.
Iniziò la sua attività di ricerca presso i National Institutes
of Health, all’interno della American Cancer Society,
focalizzando dal 1959 gli studi sulle relazioni tra Dna, Rna e
proteine, che poi lo portarono a diventare direttore della
sezione di genetica biochimica nel 1962.
Nel periodo in cui Nirenberg iniziò le sue ricerche, erano
piuttosto relative le conoscenze sul Dna: i lavori di Francis
Crick, James Dewey Watson ed Oswald Avery ne avevano chiarito
la struttura ed il ruolo di molecola latrice dell’informazione
genetica, ma non era ancora chiaro il meccanismo attraverso
cui il Dna potesse essere replicato e fornire informazioni per
la sintesi proteica, e quale ruolo potesse avere l’Rna in
questi processi. Per rispondere a questi interrogativi,
Nirenberg intraprese i suoi studi insieme ad Heinrich
Matthaei, riuscendo a sintetizzare un filamento di Rna
composto solo da uracile all’interno di un estratto cellulare
di «Escherichia coli» costituito solo da Dna, Rna, ribosomi ed
ulteriori componenti necessari alla sintesi delle proteine.
Gli esperimenti di Nirenberg ricevettero una grande attenzione
da parte della comunità scientifica internazionale. In pochi
anni, il suo gruppo di ricerca svolse, infatti, esperimenti
del tutto simili che portarono a definire che le triplette di
adenosina e citosina codificano per lisina e prolina, mentre
triplette di guanina non codificano per nulla.
Il passo successivo fu effettuato da Phillip Leder, un
ricercatore del laboratorio di Nirenberg, che sviluppò un
metodo per determinare il codice genetico su pezzi di tRna.
Questo permise di velocizzare enormemente l’assegnazione dei
codoni (le triplette di basi azotate) agli amminoacidi
corrispondenti, identificando 50 dei 64 codoni potenziali.
Furono poi gli esperimenti di Har Gobind Khorana a confermare
e completare la decifrazione del codice genetico.Nirenberg fu
premiato nel 1966 con la National Medal of Science dalla Casa
Bianca e nel 1968 con la National Medal of Honor assegnata dal
presidente americano Lyndon Johnson. Dal 2001 era membro della
American Philosophical Society.
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