Un po’ di storia dell’influenza 412 a.C: Ippocrate descrive un’epidemia di influenza ~1450- Italia: malattia dovuta all’ influenza delle stelle 1562- Edimburgo: descrizione accurata della sintomatologia (lettera di Lord Randolf a Lord Cecil - novembre 1562) 1510-1930: ~30 pandemie 1918-19: pandemia di spagnola -origina a Fort Riley (USA) 11.3.1918 - da 20 a 40 milioni di morti -USA: 500.000 morti; 25.000.000 casi - Philadelphia: 3°settimana ottobre 1918 4.000 morti New York, 1918: Epidemia di Spagnola Quale etiologia? Fine ‘800- R.Pfeiffer: Haemophilus influenzae 1918- J.J.Koen (Fort Dodge): Correlazione tra flu umana e flu animale 1928- C.N. MacBryde (Bureau Animal Industry): trasmissione fra maiali con muco 1933- W.Smith, C.H.Andrews, P.P.Laidlaw (National Institute for Medical Research): filtrato di lavaggio faringeo da uomo in naso di furetti; successivo passaggio in topi con polmonite - ceppo A 1940- idem con ceppo denominato B 1940- F.M. Burnet (Australia); moltiplicazione in cavità allantoidea embrione di pollo 1941- Scoperta potere emoagglutinante 1949- Isolamento del virus C Antigeni e anticorpi Emoagglutinina: permette l’assorbimento delle particelle virali sulla membrana delle cellule in cui avverrà successivamente la replicazione Anticorpi anti-emoagglutinina: impediscono al virus di aggredire le cellule dell’apparato respiratorio e quindi di moltiplicarsi Neuroaminidasi: favorisce il distacco delle particelle virali neoformate dalla membrana cellulare Anticorpi anti-neurominidasi: limitano l’infezione da cellula a cellula SOTTOTIPI DI EMOAGGLUTININA serbatoi H1 H2 H3 Uomo Suino Cavallo Foca Tacchino Pollo Anatra Crostacei x x x x x x x x x x x H4 x x x x H5 x x x H6 H7 x x x x x x x x H8 x H9 H10 H11 H12 H13 H14 x x x x x x x x x SOTTOTIPI DI NEUROAMINIDASI serbatoi N1 N2 Uomo Suino Cavallo Foca Tacchino Pollo Anatra Crostacei x x x x x x x x x x x N3 N4 N5 N6 N7 N8 x x x x x x x x x x x x x x x N9 x x x Classificazione dei virus influenzali • Tipo A • serbatoio: uomo ed animali • numerosi sottotipi (H 1-14; N 1-9) e varianti minori • Tipo B • serbatoio: uomo • nessun sottotipo, solo varianti minori • Tipo C • serbatoio: uomo • nessun sottotipo Virus ORTHOMYXOVIRIDAE ORTHOMYXOVIRUS tipo A Umani ed animali tipo B C solo umani A/H1N1 A/H2N2 A/H3N2 Trasmissione all’uomo di virus aviari H5N1 1997, Hong Kong H9N2 1999, Cina meridionale 1999, Hong Kong 18 casi 6 decessi 5 casi 2 casi Epidemia di influenza aviaria A (H5N1) Hong Kong -1997 Caso n° 1 2 3 4 5 6 7 8 Sesso M M F M F M F M M M F Età 3 2 13 54 5 37 27 2 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 4 1 F F F M F F F 3 60 25 14 3 19 6 34 Condizione D G D D G G G G G G G D D G G G G D 2001: Numerosi isolamenti di virus H5N1 in polli Questo virus differisce geneticamente da quello del 1997 e non si conoscono casi nell’uomo Instabilità genetica dei virus influenzali Antigenic Shift (tipo A) • Ricombinazione genetica tra virus umani e tra virus umani e animali • Trasmissione interspecie • Ricomparsa di virus circolanti nel passato Antigenic Drift (tutti i tipi) • Deriva antigenica dovuta a mutazioni puntiformi H3N2 1968 Cinese Hsw1N1 1976 Suina H1N1 1977 Russa 2002 H5N1 1997 Aviaria H2N2 1957 Asiatica H2N2 1889 H3N2 1900 H?N? H1N1 1948 H1N1 1931 Hsw1N1 1918 Spagnola H9 N 2 1999 Aviaria Flu umana A/Hong Kong/68 H3N2 Flu suina A/Swine/Iowa/30 Hsw1N1 Altre 251 combinazio ni possibili H3N2 Hsw1N1 H3N1 Hsw1N2 H3N1 Somministrazione di anticorpi anti-Hsw1 e anti-N2 Webster e Campbell, 1982 H3N1 H3N1 Sovramortalità correlata a influenza* Negli USA, nel periodo inverno 1972-73 - inverno 1994-95, il numero di decessi correlati ad influenza (19 su 23 epidemie) è stato: • meno di 20.000 in 8 epidemie • tra 20.000 e 40.000 in 5 epidemie • oltre 40.000 in 6 epidemie In Francia, inverno 1989-90: • 8-10 milioni casi • 7.500 ricoveri • 16.000 decessi correlati * decessi dovuti direttamente o indirettamente ad influenza Distribuzione per età della mortalità associata ad influenza 0-59 anni 6% 60-69 anni 11% = 80 anni 55% Sprenger et al.1992 70-79 anni 28% Il sistema di sorveglianza in Italia La sorveglianza internazionale Un network internazionale per la sorveglianza dell’influenza è stato concepito per la prima volta nel 1947 e l’OMS divenne responsabile della gestione quando l’Organizzazione fu fondata nel 1948 Il Network ora consiste in 110 Centri Nazionali per l’Influenza in 83 Paesi e in 4 Centri Collaborativi OMS di riferimento e ricerca in Australia (Melbourne), Giappone (Tokyo), Regno Unito (London) e USA (Atlanta). Influenza Like Illness (ILI) Affezione respiratoria acuta ad esordio brusco ed improvviso con febbre > 38°C, accompagnata da almeno un sintomo tra i seguenti sintomi generali: 9cefalea, 9malessere generalizzato, 9sensazione di febbre (sudorazione, brividi), 9astenia e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori: 9tosse, 9faringodinia, 9congestione nasale. Italia: sorveglianza clinico- epidemiologica Il sistema di sorveglianza in Europa e nel mondo La pianta presenta i livelli dei attività dell’influenza, come stimato da ciascuno dei network dell’ EISS. I colori rappresentano i livelli epidemiologici. A = Dominanza virus A H1 = Dominanza virus A(H1N1) H3 = Dominanza virus A(H3N2) B = Dominanza virus B Sorveglianza epidemiologica in Europa 1999-2000 SORVEGLIANZA VIROLOGICA Situazione al 24 Gennaio 2001 Centri Universitari afferenti all’I.S.S.- Presso l’Università di Parma sono stati isolati 3 virus influenzali di tipo A/H1N1, da campioni clinici prelevati nella 2a e 3a settimana, da pazienti di 27, 3 e 6 anni. Anche presso l’Università di Firenze è stato identificato in PCR ed isolato in colture cellulari un ceppo A/H1N1, da un paziente di 19 anni. L’Università di Palermo riporta un caso di influenza A/H1N1 identificato, al momento, solo in PCR. Medici sentinella- Presso il Laboratorio di Virologia (ISS), è stata eseguita la caratterizzazione antigenica del ceppo A/H1N1 isolato da un campione proveniente dalla Basilicata (vedi report del 17 gennaio 2001). SORVEGLIANZA VIROLOGICA Situazione al 28 Febbraio 2001 Centri Universitari afferenti all’I.S.S.- Presso i Centri Universitari di Parma, Sassari e Perugia sono stati isolati 4 virus influenzali di tipo A/H1N1, prelevati da pazienti di 3, 13, 9 e 26 anni. 13 virus, sempre appartenenti al sottotipo A/H1N1, sono stati identificati, tramite PCR, nei Centri Universitari di Genova (3), Perugia (2), Firenze (4) e Palermo (4). Le Università di Perugia e Milano riportano l’identificazione di 13 ceppi influenzali di tipo A, non ancora sottotipizzati. 2 virus influenzali di tipo B sono stati isolati presso le Università di Milano e di Parma, da campioni raccolti nella 7a e 8a settimana da pazienti di 2 e 5 anni. Medici sentinella – Presso il Laboratorio di Virologia (I.S.S.), sono stati identificati in PCR ed isolati in colture cellulari 3 virus influenzali appartenenti al sottotipo A/H1N1. I campioni clinici, provenienti dalle Regioni Trentino e Basilicata, sono stati prelevati da pazienti di 14, 17 e 9 anni. Organizzazione Mondiale della Sanità Obiettivo: Ridurre morbosità e mortalità dovute alle epidemie annuali di influenza e prepararsi alla prossima pandemia influenzale Principali attività da attuare: • Aumentare la qualità e la copertura della sorveglianza virologica ed epidemiologica 2. Far meglio comprendere il peso sanitario ed economico dell’influenza, compresi i benefici derivanti dal controllo dell’epidemia e dall’esser pronti alla pandemia 3. Espandere l’uso dei vaccini esistenti in particolare nei paesi in via di sviluppo e nei gruppi ad alto rischio ed accelerare l’introduzione di nuovi vaccini 4.Essere sempre più pronti ad affrontare epidemie nazionali e pandemie globali, compresa la fornitura di vaccini e farmaci Controllo e prevenzione dell’influenza: strategia Implementare sorveglianza virologica prevenzione vaccinoprofilassi terapia influenza complicanze clinico-epidemiologica chemioprofilassi Chemioprofilassi dell’influenza: indicazioni Gli agenti antivirali non devono divenire il primo mezzo di prevenzione dell’influenza al posto dei vaccini, ma sono raccomandati in certi casi come complemento o sostituzione della vaccinazione: 9Soggetti a rischio vaccinati da < 2 settim., in periodo epidemico. 9 Soggetti non vaccinati a contatto con soggetti a rischio, in periodo epidemico. 9Soggetti con immunodeficienza. 9Soggetti non vaccinabili (es. per allergie) 9Soggetti istituzionalizzati, in caso di epidemia in istituzione Agenti antivirali Amantadina, Rimantadina Sono inibitori di M2 Sono efficaci solo nei confronti dei virus di tipo A Hanno anche effetto profilattico Zanamivir, Oseltamivir Sono inibitori della neuroaminidasi Sono efficaci nei confronti dei virus di tipo A e B Hanno anche effetto profilattico VACCINI 1935 Smith riesce a coltivare il virus in uova embrionate di pollo Purificazione con mezzi chimici Altissimo residuo di proteine estranee FREQUENTI EFFETTI COLLATERALI Primi anni settanta si passa alla purificazione con mezzi fisici Le proteine estranee si riducono quasi a niente IL VACCINO INTERO E’ ANCORA POCO TOLLERATO SOPRATTUTTO NEI GIOVANI 1976 VACCINI 1978/79 INTRODUZIONE DI VACCINI BIVALENTI + A/H1N1 1984/85 PRIMI TRIALS SU SPLIT E SUB-UNIT 1987 RICHIAMO IN INVERNO PER ARGINARE L’EMERGENZA DEL NUOVO CEPPO A/H1N1 1993/94 VIENE AUMENTATA LA QUANTITA’ DI ANTIGENE 1994/95 PRIMI TRIALS CLINICI SU VACCINI ADDIZIONATI DI ADIUVANTE ADIUVANTI Vengono usati per aumentare l’efficacia dei vaccini circa dal 1920 TANTE SOSTANZE CON ATTIVITA’ ADIUVANTE Sali di alluminio Liposomi Prodotti batterici Acido glicolico Citochine Vettori vivi Acidi grassi Emulsioni olio-acqua …..ALTRO….. GRANDISSIMO SVILUPPO NEGLI ULTIMI ANNI MECCANISMO D’AZIONE NON DEL TUTTO CHIARO ADIUVANTI – cosa fanno ? • • • • • • • They can increase the immunogenicity of antigens They can be used to enhance the speed and duration of the immune response They can stimulate the cell-mediate immunity They can promote the induction of mucosal immunity They can enhance the immune responses in immunologically immature They can enhance the immune responses in senescent individuals They can decrease the dose of antigen and reduce vaccine cost Singh, O’Hagan. Advances in vaccine adjuvants – Nature Biotecn. 1999 Vaccinoprofilassi: virus inattivati virione intero virione disgregato split subunità virali antigeni purificati COSTITUZIONE DEI VACCINI • a virus attenuato • a virus intero inattivato: Adattamento a 25° C formolo contiene particelle virali complete ed inattivati • split: contiene particelle virali disgregate ed altamente purificate • a sub-unità: contiene solo gli antigeni purificati HA ed NA • adiuvati: contiene gli antigeni adsorbiti con un adiuvante MF 59 MF 59 MF 59 • virosomiali in via di preparazione • a DNA • ricombinanti genetici • spray intranasali 2002 2001 2000 1999 1998 Emisfero nord •A/Beijing/262/95 (H1N1) •A/Sydney/5/97 (H3N2) •B/Beijing/184/93 •A/Beijing/262/95 (H1N1) •A/Sydney/5/97 (H3N2) •B/Beijing/184/93 •A/New Caledonia/20/99(H1N1) •A/Moscow/10/99(H3N2) •B/Beijing/184/93 •A/New Caledonia/20/99(H1N1) •A/Moscow/10/99(H3N2) •B/Sichuan/379/99 Emisfero sud •A/Beijing/262/95 (H1N1) •A/Sydney/5/97 (H3N2) •B/Beijing/184/93 •A/New Caledonia/20/99(H1N1) •A/Moscow/10/99(H3N2) •B/Beijing/184/93 •A/New Caledonia/20/99(H1N1) •A/Moscow/10/99(H3N2) •B/Sichuan/379/99 Vaccino antiinfluenzale: modalità di somministrazione età tipo di vaccino intero split subunità n° dosi 2*semidosi 6-35 mesi X X 3-12 anni X X 2* X X 1 > 12 anni X * 2 dosi se primovaccinazione intervallo 4 settim. 4 settim. Chi vaccinare? (1) 9Soggetti > 65 anni 9Soggetti (bambini e adulti) affetti da: • m. croniche debilitanti dell’apparato respiratorio, circolatorio, uropoietico • m. organi emopoietici • diabete e altre m. dismetaboliche • sindromi da malassorbimento intestinale • fibrosi cistica • altre m. congenite o acquisite con alterata produzione di anticorpi • interventi chirurgici programmati 9 Bambini reumatici con ripetuti episodi di patologia disreattiva che richiede somministrazione di acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale Chi vaccinare? (2) 9Soggetti che possono trasmettere l’influenza a soggetti ad alto rischio: •Personale sanitario di assistenza •Contatti familiari 9 Soggetti istituzionalizzati 9Soggetti addetti a servizi di primario interesse collettivo 9Vittime di catastrofi che alloggiano a lungo in tende o in prefabbricati 9Rifugiati e nomadi che alloggiano in campi ad hoc 9Pellegrini che si radunano in gruppi consistenti Controllo e prevenzione dell’influenza: obiettivi Ridurre mortalità ricoveri costi diretti e indiretti morbosità