Quaderni_derm_1_08 22-05-2008 15:04 Pagina 7 Quaderni di dermatologia, Anno 13, n. 1, Giugno 2008 7 PRURITO MARTA AVANZI Med Vet, Castelfranco Veneto (TV) Nei piccoli mammiferi, il prurito si può manifestare con grattamento, mordicchiamento, leccamento, strofinamento di parti del corpo contro oggetti e scuotimento della testa. Si accompagna spesso a lesioni da autotraumatismo quali escoriazioni, perdita di pelo o formazione di croste, come avviene per esempio nelle infestazioni da acari sarcoptidi. Per la diagnosi, è utile valutare la distribuzione del prurito sul corpo dell’animale e la presenza di eventuali lesioni dermatologiche. La maggior parte delle condizioni che si manifestano con prurito nei piccoli mammiferi sono causate da parassiti cutanei, con l’eccezione delle endocrinopatie nel furetto; le malattie allergiche o di altra natura sono molto più rare. Le forme parassitarie sono molto contagiose, anche se non è raro che gli animali in contatto con il soggetto colpito siano asintomatici. furetti non manifestano sintomi pur essendo infestati dalle pulci. Per il trattamento si possono impiegare gli stessi prodotti utilizzabili nel gatto, per esempio la selamectina o il fipronil (Tab. 2). I collari antipulci non devono mai essere applicati ai furetti per il rischio che vengano ingoiati. Ovviamente, occorre trattare contemporaneamente tutti gli animali in contatto, compresi cani e gatti. Malattia surrenalica È una malattia molto comune nei furetti; nel 30% dei casi l’unico sintomo evidente è il prurito. Viene trattata nella relazione sull’alopecia. Rogna sarcoptica FURETTO La localizzazione del prurito è utile per formulare le ipotesi diagnostiche (Tab. 1). La malattia surrenalica, quando si manifesta con prurito, può essere difficile da differenziare dalla dermatite allergica al morso di pulce, che è molto più rara e i cui sintomi scompaiono con il trattamento dell’infestazione parassitaria. L’infestazione da Sarcoptes scabiei è piuttosto rara ed è caratterizzata da prurito molto intenso. La malattia coinvolge il muso, i padiglioni auricolari e l’addome oppure le zampe. Il parassita è difficile da trovare nei raschiati cutanei e spesso per confermare la diagnosi si ricorre al trattamento con ivermectina (Tab. 2). Non va dimenticato di trattare tutti gli animali in contatto e che si tratta di una zoonosi. Otite parassitaria Dermatite allergica al morso di pulce È caratterizzata da prurito intenso ed escoriazioni, soprattutto a livello del dorso; può essere accompagnata dalla presenza di papule eritematose. L’esame accurato dell’animale spesso permette di evidenziare la presenza dei parassiti, e dall’anamnesi può risultare il contatto con cani o gatti non sottoposti a trattamenti antiparassitari. Talvolta, i Tabella 1 Localizzazione del prurito nel furetto e probabile diagnosi Sede Probabile causa Regione lombosacrale, addome Dermatite allergica al morso di pulce (rara) Coda, dorso, fianchi Malattia surrenalica (comune) Muso, padiglioni auricolari, addome, zampe Rogna sarcoptica (rara) Condotti uditivi Otite parassitaria da Otodectes cynotis (comune) La presenza di Otodectes cynotis a livello auricolare è molto comune nel furetto, anche se raramente questo parassita induce una sintomatologia pruriginosa e quasi mai causa infiammazione ed infezioni secondarie. Il cerume dei furetti è di colore scuro in condizioni normali: in caso di dubbio, l’esame microscopico del cerume stesso servirà a confermare la presenza dei parassiti. Più difficile è l’esame otoscopico del condotto uditivo, per la scarsa collaborazione dell’animale. Per la terapia si possono utilizzare i prodotti topici utilizzabili nel gatto, ma per la difficoltà di applicazione è più pratica la somministrazione di ivermectina o di selamectina (Tab. 2). CONIGLIO Le condizioni che si manifestano con prurito non sono molto comuni nel coniglio. La localizzazione del prurito aiuta nella formulazione delle ipotesi diagnostiche (Tab. 3). Rogna auricolare (Psoroptes cuniculi) È particolarmente frequente nei conigli provenienti dagli allevamenti intensivi. Le lesioni crostose compaiono ini- Quaderni_derm_1_08 8 22-05-2008 15:04 Pagina 8 Marta Avanzi Tabella 2 Farmaci antiparassitari, indicazioni e dosaggi nelle diverse specie Principio attivo e Formulazione Indicazioni Dosaggio Specie Fipronil spot on Infestazione da pulci 0,2-0,4 ml ogni 2 mesi Furetto. Controindicato nel coniglio: può causarne la morte. Sconsigliato nei roditori Imidacloprid spot on Infestazione da pulci 10 mg/kg una volta al mese Furetto, Coniglio, Cane della prateria 40 mg/kg una volta al mese Cincillà Lufenuron soluzione orale Infestazione da pulci 30 mg/kg una volta al mese Furetto Ivermectina iniettabile Infestazioni da acari e pidocchi 0,2-0,5 mg/kg SC ogni 7-14 giorni Furetto, Coniglio 0,3-0,4 mg/kg SC ogni 8-10 giorni Cavia 0,2-0,4 mg/kg PO, SC ogni 8-10 giorni Cincillà, Cane della prateria, Criceto, Topo, Ratto Diluita 1:100 con soluzione 1:1 di acqua e glicole propilenico, applicare come spray Topo, Ratto Demodicosi 0,6-0,8 mg/kg ogni 8-10 giorni Criceto Rogna otodettica 0,2-0,5 mg/kg nelle orecchie Furetto Selamectina spot on Infestazione da pulci e acari 6-12 mg/kg una volta al mese Furetto, Coniglio, Cavia, Cincillà, Cane della prateria, Criceto, Topo, Ratto Amitraz soluzione Demodicosi 1,4 ml/litro ogni 14 giorni, applicare con un batuffolo di cotone, non immergere l’animale Criceto Piretro (o analoghi sintetici) spray o polvere 0,1-0,5% Infestazione da ectoparassiti Applicare con una spazzola o un panno e rimuovere l’eccesso con un panno umido ogni 7 giorni Furetto, Coniglio, Cavia, Cincillà Applicare 3 volte alla settimana Criceto, Topo, Ratto Ogni 7 giorni Cane della prateria Controindicato nel coniglio Piretro shampoo Infestazione da ectoparassiti zialmente nel condotto uditivo e si propagano progressivamente al padiglione auricolare, causando prurito intenso. È trattata nelle dermatiti crostose. Tabella 3 Localizzazione del prurito nel coniglio e probabile diagnosi Sede Probabile causa Padiglioni auricolari Rogna auricolare (Psoroptes cuniculi) Muso e zampe Dermatofitosi Dorso Infestazione da Leporacarus (Listrophorus) gibbus Infestazione da pulci Dermatofitosi Le lesioni causate da dermatofiti si presentano con prurito di intensità variabile, talvolta intenso, oltre che con alopecia e desquamazione. Infestazione da Leporacarus (Listrophorus) gibbus Questo parassita è molto frequente e generalmente asintomatico (Figg. 1-3). In caso di infestazioni massive può indurre prurito, soprattutto a carico del dorso. Infestazione da pulci Se nell’ambiente in cui vive il coniglio sono presenti cani o gatti infestati da pulci, anch’esso risulterà facilmente infestato, anche se non sempre manifesterà prurito. Anche nel caso Quaderni_derm_1_08 22-05-2008 15:04 Pagina 9 Quaderni di dermatologia, Anno 13, n. 1, Giugno 2008 9 di infestazioni massive il proprietario può non rendersi conto del problema, soprattutto se l’animale è a pelo lungo. L’infestazione da pulci si diagnostica facilmente, rinvenendo le tipiche feci del parassita a livello della regione lombare. CAVIA Tabella 4 Localizzazione del prurito nella cavia e probabile diagnosi FIGURA 1 - Coniglio, Leporacarus (Listrophorus) gibbus, parassita maschio. Sede Probabile causa Muso, parte dorsale del collo e del torace, generalizzato Infestazione da Trixacarus caviae Testa Dermatofitosi Regione lombosacrale Infestazione da Chirodiscoides caviae, Gliricola porcelli, Gyropus ovalis Infestazione da Trixacarus caviae Questo parassita è piuttosto frequente nelle cavie e può rimanere silente per settimane o mesi prima della comparsa dei sintomi; non è quindi insolito che si renda clinicamente manifesto in animali che non hanno avuto contatto con altre cavie per lunghi periodi. Causa un prurito così intenso che simula talvolta delle crisi epilettiche (Figg. 4-5). Dermatofitosi FIGURA 2 - Coniglio, Leporacarus (Listrophorus) gibbus, parassita femmina. La dermatofitosi nella cavia può essere occasionalmente molto pruriginosa. Infestazione da altri ectoparassiti Acari e pidocchi (Chirodiscoides caviae, Gliricola porcelli, Gyropus ovalis) possono causare prurito, in genere lieve o moderato, eventualmente accompagnato da alopecia e croste (Figg. 6-8). FIGURA 3 - Coniglio, Leporacarus (Listrophorus) gibbus, uovo. FIGURA 4 - Cavia, infestazione da Trixacarus caviae: lesione escoriata, crostosa e alopecica. Quaderni_derm_1_08 10 22-05-2008 15:04 Pagina 10 Marta Avanzi FIGURA 5 - Cavia, Trixacarus caviae. FIGURA 7 - Cavia, Gliricola porcelli. FIGURA 6 - Cavia, Chirodiscoides caviae. FIGURA 8 - Cavia, Gyropus ovalis. CINCILLÀ Infestazione da pulci Il cincillà è soggetto all’infestazione da pulci, che si manifesta con prurito e, nei casi più gravi, con anemia. La diagnosi si basa sul ritrovamento dei parassiti o delle loro feci. Il trattamento si può effettuare con la somministrazione topica di selamectina (Tab. 2). CANE DELLA PRATERIA Le condizioni dermatologiche che si manifestano con prurito nel cane della prateria sono da ricondursi essenzialmente alla presenza di ectoparassiti, per esempio di pulci. Rogna demodettica È estremamente rara. Si manifesta con prurito intenso, alopecia e ispessimento cutaneo (Fig. 9). I raschiati cutanei evidenziano la presenza dei parassiti. Come in altre specie, in caso di demodicosi si deve sospettare la concomitante presenza di una malattia che ha indotto immunodepressio- FIGURA 9 - Cane della prateria, rogna demodettica. La cute è alopecica, ispessita e untuosa. Quaderni_derm_1_08 22-05-2008 15:04 Pagina 11 ne. La terapia si effettua con spugnature settimanali a base di amitraz, come nel cane, prestando particolare attenzione alla comparsa di eventuali reazioni avverse (Tab. 2). TOPO E RATTO Sarcoptes scabiei e Notoedres muris possono causare una dermatite molto pruriginosa localizzata soprattutto al naso, alle orecchie, alla coda e più raramente ad altre parti del corpo come le zampe. Sono presenti papule, croste, eritema e alopecia. La malattia è molto contagiosa; la terapia deve essere somministrata a tutti i soggetti a contatto (Tab. 2). L’infestazione da Demodex spp., un’altra malattia pruriginosa, è molto rara. Protocollo diagnostico del prurito L’anamnesi deve valutare se l’animale è stato acquistato di recente o se è stato in contatto con animali di nuova introduzione, anche se tra l’acquisizione di un parassita e l’insorgenza di manifestazioni cliniche ad esso correlate possono passare settimane o mesi. È importante valutare se altri animali o persone in contatto presentano sintomi. La recente applicazione (eseguita in modo adeguato) di prodotti antiparassitari è utile per considerare meno probabile la diagnosi di infestazione parassitaria. Gli esami utili nelle malattie pruriginose del furetto, del coniglio e dei roditori sono i seguenti: • Osservazione diretta. I parassiti, le loro uova adese al pelo o le loro feci nel caso delle pulci sono spesso visibili direttamente, con l’aiuto di una lente di ingrandimento. • Scotch test. È un esame particolarmente utile per rilevare la presenza di pidocchi, acari di superficie e/o uova adese ai peli. Si deve raccogliere materiale da tutto il corpo dell’animale al fine di massimizzare la possibilità di trovare parassiti. • Raschiati cutanei. Sono sufficienti raschiati superficiali per raccogliere gli acari, in genere abbondanti. Nel caso di Trixacarus caviae, i parassiti possono essere difficili da trovare. Con i raschiati è possibile anche raccogliere peli infetti da dermatofiti. • Esame del cerume o delle croste auricolari. È utile per le infestazioni parassitarie delle orecchie di furetto e coniglio. Si mescola del materiale con olio di vaselina e si osserva al microscopio; i parassiti sono abbondanti e facilmente identificabili. • Esame microscopico del pelo. Permette di osservare peli infetti da dermatofiti o uova di parassiti adese al pelo, e di valutare se il pelo è spezzato. • Trattamento con antiparassitari. È utile soprattutto se si sospetta una rogna da acari sarcoptidi (cavia, furetto), in cui i parassiti possono essere difficili da trovare. Si devono trattare tutti gli animali in contatto. • Esame ecografico dell’addome. Nel furetto con prurito generalizzato, in assenza di lesioni primarie, si deve sempre sospettare la presenza della malattia surrenalica, diagnosticabile tramite ecografia.