Corso di formazione PER IT O EST IMAT OR E DAN N I DA AV V ER SIT A’ AT MOSFER IC HE LA PERIZIA SULLA FRUTTA (Pomacee e drupacee) Cremona, 08 Marzo 2014 Balduzzi Giancarlo IIS Stanga Cremona METODOLOGIA DI STIMA NORME CONTRATTUALI • • • La garanzia riguarda soltanto il prodotto mercantile, immune da ogni malattia, tara o difetto. La garanzia ha inizio dall’allegagione. Il danno è “convenzionale”cioè valutato secondo le classificazioni con i relativi coefficienti di danno riportati sui contratti OPERAZIONI PRELIMINARI Analizzare la documentazione 1. • • • Certificato di assicurazione e la denuncia di danno Verificare la data di stipula/decorrenza del contratto Verificare che la data della grandine sia esatta e che non sussistano danni anterischio. OPERAZIONI PRELIMINARI 2. Identificazione dell’appezzamento sinistrato • • • • • • • • • Denominazione rurale Confini Superficie Varietà Dati catastali Numero piante Quantità di prodotto assicurato Verificare la quantità di prodotto ottenibile Verificare lo stato fitosanitario del frutteto STIMA DEL DANNO Scelta della/e pianta/e campione * Fase delicata e impegnativa, la scelta delle piante da raccogliere e il numero di piante campione è in funzione di: • Uniformità delle piante forma, orientamento, età, vigore vegetativo stato fitosanitario e distribuzione dei frutti sulla pianta • Variabilità del danno • Estensione dell’appezzamento * condizioni speciali di assicurazione :”campione” Una pianta ogni trenta per ogni filare o, per filari con numero di piante inferiori a trenta, una pianta per ognuno di essi escluse le piante di testata STIMA DEL DANNO Raccolta del campione • • Le piante di ridotto volume si raccolgono interamente Le piante con numero di frutti elevato si raccolgono per la parte che si ritiene essere espressione del danno medio, generalmente sono presi in esame i settori contrapposti della stessa. STIMA DEL DANNO Analisi dei frutti Lesione: qualsiasi effetto visibile sul frutto provocato dalla percossa della grandine Le lesioni sono distinte in: 1. MINIMA 2. LIEVE 3. MEDIA 4. NOTEVOLE ANALISI DEI FRUTTI LESIONE MINIMA è la lesione, senza rottura e senza alterazione cromatica dell’epicarpo, che ha una dimensione in superficie e/o in profondità non superiore a 2 mm ANALISI DEI FRUTTI LESIONE LIEVE è la lesione con superficie pari o inferiore a 20 mmq, lunghezza max 4 mm e/o con profondità pari o inferiore a 3 mm. ANALISI DEI FRUTTI LESIONE MEDIA è la lesione con superficie superiore a 20 mmq, lunghezza max 7 mm e/o con profondità superiore a 3 mm fino a 7 mm ANALISI DEI FRUTTI LESIONE NOTEVOLE è la lesione con superficie superiore a 40 mmq, lunghezza max tra 7 e 12 mm e/o con profondità superiore a 7 fino a 12 mm ANALISI DEI FRUTTI Per le ciliegie e cultivar di susine a frutto piccolo i valori delle lesioni vanno ridotto di 1/2 Per le albicocce e le cultivar di susine i valori delle lesioni vanno ridotto di 1/4 ANALISI DEI FRUTTI Per le mele il termine lesione mantiene la sopra indicata definizione solo quando si è in presenza di: Rottura dei tessuti epidemici e/o Alterazione cromatica ANALISI DEI FRUTTI FREQUENZA DELLE LESIONI drupacee FREQUENZA DELLE LESIONI pomacee ANALISI DEI FRUTTI ONDULAZIONE Fenomeno tipico delle mele di modificazione superficiale della normale conformazione del frutto determinata da lesioni che non comportano rottura dei tessuti epidermici né la loro alterazione cromatica ANALISI DEI FRUTTI ONDULAZIONE • TRACCIA determinata da non più di una lesione lieve • LIEVE la superficie interessata dal fenomeno non supera 1/10 di quella del frutto, è determinata altresì da non più di una lesione media • MEDIA La superficie interessata dal fenomeno è compresa tra 1/10 ed ¼ di quella del frutto, è determinata altresì da non più di una lesione notevole • NOTEVOLE La superficie interessata dai fenomeni supera ¼ di quella del frutto ANALISI DEI FRUTTI DEFORMAZIONE Fenomeno di anomala conformazione morfologica del frutto causata da lesioni di grandini precoci • LIEVE La superficie interessata è compresa tra 1/20 e 1/10 di quella del frutto • MEDIA La superficie interessata è compresa tra 1/10 e 1/3 di quella del frutto • GRAVE La superficie interessata è superiore a 1/3 di quella del frutto ANALISI DEI FRUTTI FRUTTO DISTRUTTO Frutto le cui lesioni, superando i parametri previsti per la lesione notevole, ne fanno ritenere azzerato il suo valore Frutto che presenti fenomeni di marcescenza conseguenti a lesioni da grandine ANALISI DEI FRUTTI LESIONE RIPARATA Lesione che, a seguito di rottura dell’epicarpo, presenta il mesocarpo del frutto isolato dall’ambiente esterno per formazione di sughero e/o di pellicola peridermica. ANALISI DEI FRUTTI TABELLA Coefficienti di danno per: Albicocche, Ciliegie, Nettarine, Pesche, Susine ANALISI DEI FRUTTI TABELLA Coefficienti di danno per: Mele ANALISI DEI FRUTTI TABELLA Coefficienti di danno per: Pere ANALISI DEI FRUTTI CALCOLO DELLA PERCENTUALE MEDIA DEL DANNO Il dato si ottiene moltiplicando il numero dei frutti presenti in ogni categoria per il relativo coefficiente. La somma dei prodotti ottenuti divisa per il numero totale dei frutti esaminati, darà la percentuale media di danno. ESEMPIO:Calcolo della percentuale media di danno sulle pere Tabella B NUMERO FRUTTI COEFFICIENTE DI DANNO PRODOTTO 1 X 0 X 0 2 X 35 X 70 2 X 60 X 120 7 X 80 X 560 77 X 100 X 7700 89 8450 Danno 8450 : 89 = 94,94% GRANDINE SU MELE IN FASE DI MATURAZIONE PARTICOLARI DELLE LESIONI GRANDINE SU MELE IN FASE DI MATURAZIONE PARTICOLARI DELLE LESIONI • DANNI DA GELO COLPO DI SOLE DANNI DA VENTO DANNI DA VENTO DANNI DA GRANDINE E VENTO