GINKO biloba
Cacciatori di piante
[…] alle nove tornarono a bordo […]
portando varie piante,
fiori, eccetera,
per la maggior parte
sconosciuti in Europa:
e in ciò consisteva tutto il suo valore […]
James Cook, Giornale di bordo,
gennaio 1769
I viaggi che la Ginkgo biloba ha affrontato in epoca recente riconducono alla storia e
allo sviluppo del continente asiatico ed alla scoperta delle Indie orientali.
Abraham Ortelius: ASIAE 1587
Asiae nova descriptio, Abraham Ortelius, 1587, Biblioteca Estense Universitaria Modena
La carta fu realizzata da Ortelio dopo essere venuto a conoscenza della relazione che
Andrea Corsali fece sulla missione in India nel 1516 al seguito dei portoghesi.
Cina • 1579
Carta della Cina intitolata Sim Kim Pe, 1579 circa, Archivio di Stato di Roma
Rappresentazione grafica della Grande Muraglia che protegge la capitale Pechino
dalle incursioni da nord delle tribù mongole e delle popolazioni provenienti dai territori
di nord-ovest.
ASIA orientale • 1703
Cette Terre que les
Europeens croyent
etre un Isle appellée
NIPHON, fait la plus
grande partie de
l’Empire du JAPON
Mappa dell’Asia orientale di Nicolas De Fer, 1703, inserita nell’Atlas curieux stampato
a Parigi; Biblioteca Estense Universitaria - Modena
Cina oggi
HANGZHOU
La Ginkgo biloba è considerata nativa della Cina, un nucleo protetto è tuttora presente
nella regione dello Zhejiang, a nord ovest della città di Hangzhou.
GINKGO: dalla Cina al Giappone
La prossimità delle coste giapponesi a quelle cinesi e, in particolare, a quelle della
regione dello Zhejiang, ha certamente favorito la diffusione della Ginkgo biloba in
Giappone.
Iaponia Regnum • 1655
Japonia Regnum, di J. Blaeu, Amsterdam, 1655
Questa mappa, che fu redatta dal padre Gesuita Martino Martini, apparve nell’Atlas
Sinensis di Blaeu, il primo atlante europeo a trattare della Cina.
Imperium Japonicum • 1727
Nel 1688 Engelbert Kaempfer
intraprende un lungo viaggio
verso Ceylon e le Indie orientali,
che lo porterà, nel 1690, prima a
Batavia, poi nel Siam e quindi in
Giappone, dove rimarrà fino al
1692 presso la fattoria olandese
di Deshima a Nagasaki.
AMSTERDAM
NAGASAKI
SIAM
CEYLON
BATAVIA
Imperium Japonicum, The Hague (Olanda), 1727
Mappa del Giappone realizzata sulla base delle osservazioni che Engelbert Kaempfer
fece nei due anni di permanenza a Deshima dal 1690 al 1692.
I nomi delle diverse province sono insolitamente riportati anche in caratteri cinesi.
Mappa di DESHIMA
Mappa di Deshima, la piccola isola artificiale nella baia di Nagasaki dove dal 1641
attraccavano le navi olandesi della VOC provenienti dall’Europa ed erano accolti ed
alloggiavano gli equipaggi.
Nagasaki oggi
Nagasaki e Deshima oggi.
Le vie delle Indie Orientali
Nagasaki
Hangshou
Macao
Goa
Madras
Batavia
Goa, Madras, Macao, Batavia, furono sede di importanti fattorie commerciali che
prima i portoghesi poi gli olandesi, quindi francesi e inglesi, sfruttarono come basi per
i loro commerci con le Indie orientali; Batavia (oggi Giakarta) era il porto da cui
salpavano le navi olandesi dirette in Giappone.
Impero Britannico • 1886
Mappa dei possedimenti coloniali dell’Impero Britannico, 1886
Manifesto delle potenza espansionistica dell’Impero Britannico e della supremazia
dell’Europa sul resto del mondo.
Si noti l’elevata densità di rotte attraverso l’Oceano Indiano.
GINKGO e MAGNOLIA a Pisa nel 1787
Orto del Cedro
centro
città
Disegno di Linda Pellegrini, da Bell’Italia N. 231, Luglio 2005, pag. 110.
Nell’Orto Botanico di Pisa, nel settore indicato come Orto del Cedro, resistono i due
monumenti più vecchi dell’Orto: una Magnolia grandiflora L. ed un Ginkgo biloba L.,
piantati nel 1787 dal prefetto Giorgio Santi.