GRATIS 18+ Solo per adulti. Soft Secrets viene pubblicato sei volte all’anno dalla Discover Publisher BV, Paesi Bassi In questa edizione: Numero 5 - 2011 Notizie dal mondo CANNABIS POLACCA Free growing? Anche no. ›› 9 IDROCOLTURA CONTRO IRRIGAZIONE A MANO È ufficiale: a molti di voi coltivatori piace coltivare con vasi e concime ed è facile capire perché. È facile utilizzare i vasi, molto economici del resto e il concime è piuttosto permissivo e ammortizzerà le oscillazioni di pH dovute all’eccessiva alimentazione. In più, si possono ottenere delle ottime rese con vasi e concime… e a volte… è bello sporcarsi le mani!! ›› 14 HIGHANAIR Durante una dimostrazione pro- marijuana tenutasi il 28 maggio nel centro di Varsavia sono stati arrestati 40 attivisti, 28 per possesso di cannabis en 12 per aver tirato uova e bottiglie alla polizia. Evidentemente la polizia non sapeva ancora che proprio pochi giorni prima il presidente polacco Komorowski aveva firmato un emendamento grazie al quale il possesso di ‘piccole quantità’ di droga non porta più automaticamente alla condanna. Le richieste degli almeno seimila dimostranti erano più specifiche: rendere legale il possesso di trenta grammi e tre piante di marijuana per uso personale e rilasciare tutti coloro che sono in carcere per possesso di cannabis. Il politico più controverso del momento in Polonia, Janusz Palikot, ha approfittato dell’occasione per ingraziarsi possibili elettori per il suo partito Piattaforma dei Cittadini, che tra le altre cose chiede la legalizzazione della cannabis. LA MARCIA DELLA MARIJUANA FERMATA DAI PROIETTILI Cenerentola: la storia vera ›› 12 RICERCA SUI LETTORI DI SOFT SECRETS Soft Secrets è ormai sulla scena da tempo, il che significa che è giunto il momento di sentire cosa ne pensano i lettori. Ti chiediamo dunque di rispondere a queste domande e di farci avere le tue risposte. Oltre ad aiutarci a migliorare ulteriormente Soft Secrets come rivista, puoi anche vincere dei semi! Estrarremo 25 nomi fra i lettori che risponderanno e questi saranno i fortunati vincitori di una confezione di semi femminizzati dell’unica e inimitabile Royal Queen Seeds! ›› 15 ne in ‘libertà di espressione’. Il 21 maggio è però sembrato ben chiaro che la libertà di espressione ha ben poco spazio in Brasile. Neanche il tempo di srotolare gli striscioni con i simboli pro-marijuana, che la polizia militare ha preso di mira i neanche mille dimostranti con fumogeni, lacrimogeni e proiettili di gomma. Anche svariati astanti che non c’entravano con la dimostrazione sono rimasti vittime del brutale intervento della polizia. Esprimere sulla pubblica via di essere per la legalizzazione della marijuana sembra essere un pochino scottante in Brasile. Quando gli attivisti hanno chiesto una regolare autorizzazione per la cosiddetta Marcha da Maconha (Marcia della Marijuana), il sindaco di Rio de Janeiro l’ha subito rifiutata. Il divieto ha dato all’organizzazione l’idea di aggirare il problema modificando il motivo della manifestazio- DEO, NO! Le persone che hanno regolarmente grandi quantità di erba in macchina lo sanno: quello di cui neanche più si accorgono è invece per altri una puzza innegabile. Mangiaodori e deodoranti fanno parte quindi dell’arsenale irrinunciabile di chi trasporta erba: ma si può anche esagerare, come ha fatto l’americano John Mignana, che non solo stava trasportando circa 20 chili di erba ma anche un bel po’ di cocaina e un gruzzolo in contanti davvero pazzesco. L’agente di polizia che lo ha fermato perché aveva superato di 8 chilometri all’ora il limite di velocità pensava solo di fargli una multa, invece è quasi svenuto per l’intensissimo odore che emanavano le dozzine di deodoranti che Mignana aveva appeso dovunque nell’abitacolo. Di sicuro gli daranno qualche anno. 450 EURO A GRAMMO Improvvisamente l’organizzazione belga della compagnia aerea Ryanair è ossessionata dalla cannabis. “Ogni settimana arriva dall’Irlanda un paramedico per fare un test antidroga a tutti gli steward e le hostess”, si è lamentato un anonimo dipendente dell’azienda sul quotidiano vallone L’Avenir. I test antidroga prima si tenevano due volte all’anno, adesso sono ogni settimana. Secondo un portavoce di Ryanair il motivo è la ‘sicurezza dei passeggeri’, e comunque la possibilità è menzionata nel contratto. Persino il Ministro dei Trasporti belga, Etienne Schouppe, trova l’inasprirsi dei controlli ‘esagerato’. Si dice che la medicina di uno sia il veleno di un altro. Ne sa qualcosa la cinquantatreenne Teresa Sheridan dall’Oregon, che era in vacanza alle Bermuda (parte del Commonwealth britannico). Il cane antidroga alla dogana dell’isola ha fiutato nell’inguine della donna una calza arrotolata contenente a) 2 bustine di caffè e b) 1 bustina con tre grammi di erba. Secondo il giudice, il luogo in cui erano nascosti e il tentativo di ingannare il cane antidroga Continua a pagina 3 sky high performance. Presto nel tuo growshop: Le nostre nuove confezioni e la linea di prodotti rinnovata! pass it on! www.plagron.com/new 3 NOTIZIARIO ITALIANO Continua dalla prima pagina con il caffè dimostrano la premeditazione nel violare la legge. La punizione: una multa di 1350 euro da pagare sul luogo. La signora Sheridan si è difesa spiegando di utilizzare marijuana a scopi antidepressivi, ma il giudice non ha accolto la sua dichiarazione. davvero not done. Nel primo weekend di giugno la polizia di Aberdeen ha trovato il tempo di dimostrare ai bravi contribuenti che le loro tasse sono ben impiegate: l’operazione Pub Watch Scheme ha fermato ed esaminato 217 persone in città con un Itemizer, una specie di cane antidroga elettronico che rileva ed evidenzia eventuali tracce di droga sulle mani. Il sapore di questa varietà è dolce, caramellato e molto intenso, frutto del cocktail di Indica che contiene; ha un fondo di sfumature terrose dovute alla varietà Blue presente nell’incrocio. La struttura della pianta è tipica delle piante Indica: ideale per la coltivazione interiore, grandi gemme centrali e un’abbondanza di rami laterali. Queste varietà sono tra le preferite dei consumatori di cannabis per usi medicinali, essendo chemiotipi con alti livelli di THC e con CBD a sufficienza per indurre stati di rilassamento e anti-depressione. Genetica: Indica / Sativa: Livello THC: Produzione (all’interno): Produzione (all’esterno): Fioritura (all’interno): Raccolto (all’esterno): Foto: Sweet Seeds BlueBlack x Maple Leaf Indica x White Rhino 90% - 10% 15 -20% CBD: 1,6% CBN: 0,6% 400 – 500 g/m2 350 - 600 g/pianta 8-9 settimane fine settembre, inizio ottobre Cream Caramel NODO ALLA GOLA… In Iran fare il boia è una buona carriera con ottime prospettive per il futuro. Già 126 persone sono state giustiziate a causa di reati legati agli stupefacenti, e altre trecento attendono la stessa sorte nelle prigioni. Secondo un rapporto britannico sui diritti umani, nel 2009 il cappio si è stretto al collo di 388 criminali e nel 2010 le esecuzioni sono state 650, di cui 590 per reati di droga. Quando i membri sudafricani delle Nazioni Unite hanno posto delle domande critiche, il governo iraniano ha risposto di essere disposto a lasciare che i trafficanti esportino senza alcun ostacolo le loro disgustose merci in Europa, se ciò portasse a un miglioramento della reputazione del paese. Sarà meglio che introducano nuove forme di divertimento popolare (le esecuzioni pubbliche sono uno spettacolo graditissimo in Iran). La polizia ha dichiarato che l’operazione è stata un’esperienza ‘molto positiva’. Una curiosa conclusione, visto che nessuno è risultato positivo alle droghe. UN BRONZO PULITO PER ROCCO PRIMA IL TEST ANTIDROGA, POI L’ALCOLISMO In Scozia bere fino al coma etilico è normalissimo, basta rispettare gli orari di chiusura dei pub e non vomitare addosso ai poliziotti. Fumare cannabis, invece, è Ci sono modi più gloriosi di vincere la medaglia di bronzo ad un campionato mondiale, ma una medaglia è sempre Continua a pagina 4 INDICE: Cream Caramel Caro Soft Secrets Prodotti Free growing? Anche no L’origine del culto di Trinath Cenerentola: la storia vera Idrocoltura contro irrigazione a mano L’altro lato della montagna La festa della Canapa Jorge Cervantes Veloci quanto Valentino Un manuale di autodifesa Ed Rosenthal Marijuana e sessualità Attila, fratello di Dio Hanfparade Lotta tra titani Jorge Cervantes A stoned selection Boomdabash Shark Attack 3 6 8 9 11 12 14 16 18 19 22 26 27 33 34 35 36 38 42 45 46 LA BIMBA DI PAGINA 3 POSTA PRODUCT FLASH PUNTO LEGALE HISTORY CANNABIS STRAIN REPORT IDROCOLTURA INTERVIEW WORLD CANNABIS INTERVIEW INTERVIEW BOOK REVIEW ASK ED MEDICAL CANNABIS INTERVIEW WORLD CANNABIS BELPAESE CONSIGLI MUSIC REVIEW MUSIC INTERVIEW GUIDA AI CEPPI 4 una medaglia. La nuova speranza olandese dello snowboard Rocco van Straten deve davvero fare un fioretto a Santa Marijuana: il canadese Zachary Stone ha perso il suo argento a causa del ‘doping’ (leggi: marijuana), il che ha permesso all’olandese di salire un gradino in più. MARIJUANA TERAPEUTICA = PORNO GRANDI NOMI A FAVORE DELLA LEGALIZZAZIONE Il 2 giugno la Global Commission on Drug Policy ha pubblicato un rapporto secondo il quale la guerra alla droga è un totale fallimento che porta conseguenze disastrose agli individui e alle comunità in tutto il mondo. La commissione, formata da selezionatissimi grandi nomi della politica e degli affari, esorta i leader politici ed altre figure di pubblico rilievo ad ammettere pubblicamente ciò che sanno già da tempo in privato, cioè che la droga non può essere combattuta con la repressione e che l’unico sistema per fermare la violenza e il crimine legati alla droga è la legalizzazione. Hanno firmato Kofi Annan (ex Segretario Generale delle Nazioni Unite), Sir Richard Branson (Virgin), George Schulz (ex Segretario di Stato USA) e altri. JUST SAY ‘NIET’ che la cannabis sia menzionata nelle norme antidoping della FIFA. All’inizio di giugno il primo calciatore indiano è rimasto vittima della ridicola regola: Nishant Mehra, amatissimo centrocampista del FC Mumbai, è stato trovato positivo al tetraidrocannabinolo e punito con i prossimi due anni in panchina. LA CANNABIS CONTRO I TUMORI INFANTILI? I FUMATORI CRONICI HANNO MENO CB1 Vi abbiamo già raccontato che il gigante delle carte di credito American Express non permette di pagare con le sue carte la marijuana medica, legale in già sedici stati USA. Adesso AmEx ha ufficialmente aggiunto la marijuana terapeutica all’elenco di transazioni biasimevoli, tra cui ad esempio il pagamento di siti porno online. Una carta di credito dalla ferrea morale! Gli attivisti esortano i possessori di una carta AmEx a protestare, o a passare subito ad un’altra carta di credito. LA CROAZIA PUNISCE ANCHE LE MINIME QUANTITÀ La Croazia, parte dell’ex Yugoslavia, non si preoccupa della legalizzazione della marijuana. Al contrario, la devota presidentessa della nazione, Jadranka Kosor (Unione Cristiano-Democratica) si preoccupa del contrario; è diventato chiarissimo quando ha categoricamente rifiutato la proposta di legalizzare le piccole quantità di marijuana. Ad un congresso scientifico tenutosi in Texas all’inizio di giugno il National Institute on Drug Abuse di Baltimora ha presentato i risultati delle sue ultime ricerche. La ricerca ha il titolo piuttosto inquietante Reversible and regionally selective downregulation of brain cannabinoid CB1 receptors in chronic daily cannabis smokers. Durante la ricerca, a trenta consumatori giornalieri di cannabis è stato iniettato un isotopo radioattivo che si lega ai recettori di cannabinoide CB1 nel cervello. Registrando l’intero processo tramite tomografia PET è stato constatato che il numero di recettori nei consumatori regolari diminuisce ben del 20%. Questi recettori hanno un ruolo importante per il piacere, l’appetito e la tolleranza al dolore, oltre a varie altre funzioni psichiche e psicologiche. Il danno tuttavia non è permanente: dopo un mese senza uso di cannabis i recettori sembrano tornare completamente alla quantità originale. PROSTIGROW In Russia è meglio non menzionare assurdità moderne come l’omosessualità o la droga. Quando la Global Commission on Drug Policy ha suggerito che forse l’idea di legalizzare le droghe non era così assurda, lo zar della droga Viktor Ivanov ha reagito con irritazione. “Dobbiamo renderci conto che abbiamo a che fare con una propaganda mondiale a favore delle droghe illegali”, ha dichiarato questo bel personaggio. Si riferiva a un esperimento di breve durata di distribuzione libera di medicine contenenti codeina in Russia, che secondo Ivanov ha avuto ‘tristi conseguenze’. Il fatto che i russi continuino a consumare sei tonnellate di codeina all’anno anche dopo la fine dell’esperimento è secondo Ivanov la prova che la politica russa del just-say-niet funziona. sato quattro ore dietro le sbarre ed è stata segnalata per possesso di cannabis. Perlomeno, questa è la versione ufficiale... Per quanto riguarda la droga l’organizzazione di Herr Sepp B. ha tutto fermamente sotto controllo, e non stupisce MA COME, NIENTE DAKTORY? The Daktory è un luogo molto famoso tra gli amanti della cannabis ad Auckland, in Nuova Zelanda, ma sta per essere chiuso. Per un paio d’anni il club è stato una specie di coffee shop che ammetteva solo clienti maggiorenni e proibiva severamente alcool e droghe pesanti. Il fondatore Dakta Green, da cui il nome, ha aperto il club come protesta contro le leggi anti cannabis neozelandesi e voleva creare un ambiente sicuro nel quale i consumatori potessero trovare erba legale. In Croazia non si fa differenza tra l’erba e le altre droghe; in tutti i casi si applica almeno una pena minima di tre anni. Occhio per occhio, dente per dente: che concetto molto cristiano… SEPP B. DICE NO È il 2008 e le prospettive sono tragiche per un bambino americano di quasi due anni, Cashy Hyde, al quale è stato diagnosticato un aggressivo e dannosissimo tumore al cervello. I medici hanno poche speranze di guarirlo, ma non lasciano nulla di intentato: un’operazione al cervello e due intense sessioni di chemioterapia. A causa della chemioterapia, però, il bimbo non riesce ad ingerire cibo solido da ormai 40 giorni. Ormai disperato, Mike, il padre di Cashy, ha l’idea di provare con la cannabis, idea inconcepibile per i medici (non c’è da stupirsi, visto che non si sa niente degli effetti della cannabis somministrata a bambini piccoli). Chiede ai medici di interrompere la terapia anti nausea e invece aggiunge buone quantità di olio di cannabis all’alimentazione liquida di Cashy. L’appetito torna praticamente subito e il piccolo inizia visibilmente a migliorare. Oggi il bambino è guarito, anche se non è chiaro se il merito è dell’operazione/chemioterapia o dell’olio di cannabis. I genitori di Cashy sono estremamente grati e hanno creato il sito www.cashhydefoundation.com che sostiene la lotta ai tumori infantili. L’inglese Jenny Thompson è un esempio tipico di persona famosa non per QUELLO che fa ma con CHI lo fa: è infatti la prostituta che si è concessa per la ragionevole somma di 1300 Euro a quello stupidello del calciatore Wayne Rooney. Il motivo per cui i britannici sono rimasti particolarmente disgustati dalla ben pagata starfucker è che la moglie di Rooney in quel periodo era incinta. Sembra però che lo scandalo sia costato alla Thompson anche dei clienti; all’inizio di giugno è stata arrestata davanti a una piantagione di erba nella magione dei suoi genitori, che vale quasi 700.000 euro. La signorina ha pas- La causa della chiusura è l’imminente processo che Dakta Green (vedi foto) deve subire per vendita di cannabis. The Daktory rimarrà aperto con funzione di centro per attività varie. www. .ORG NEW STRAINS 2011 x1 10 € x1 11 € x1 10 € x3 26 € x3 25 € x3 23 € x5 43 € x5 40 € x5 37 € x10 85 € x10 80 € x10 75 € D I N A F E M D I N A F E M ORIGINAL AMNESIA SUPER POTENTI D I N A F E M SATIVA DOLCE E VELOCE CRITICAL+ AUTOFLOWERING CRITICAL JACK AUTOFLOWERING GRANDE FIORI GUSTO FRUTTATO by Dinafem DOLCE E RESINOSA GRANDE PRODUZIONE FEATURED STRAINS D I N A F E M MOBY DICK FORTISSIMA D I N A F E M D I N A F E M CRITICAL+ SUPER PRODUZIONE ALTA PRODUZIONE NUOVA FORMULA GUSTO HAZE PIÚ PRODUZIONE POWER KUSH FORTE ODORE GUSTO DOLCE x1 14 € x1 12 € x1 9€ x3 33 € x3 28 € x3 21 € x5 55 € x5 45 € x5 35 € x10 110 € x10 90 € x10 70 € D I N A F E M D I N A F E M D I N A F E M CRITICAL JACK CHEESE GEMME GROSSI SAPORI CRITICAL FORTE EFETTO WHITE WIDOW #1 IN INGHILTERRA BIANCO STRATO DI RESINA SAPORE DOLCE MOLTO FORTE POTENZA MEDICINALI x1 10 € x1 9€ x1 11 € x3 23 € x3 21 € x3 33 € x5 37 € x5 35 € x5 50 € x10 75 € x10 70 € x10 100 € D I N A F E M INDUSTRIAL PLANT SUPERPRODUCER VELOCE E DOLCI x1 x3 x5 x10 12 € 30 € 49 € 98 € D I N A F E M D I N A F E M HAZE AUTOFLOWERING FRUIT AUTOFLOWERING GRANDI FIORI GUSTO HAZE x1 x3 x5 x10 11 25 40 80 € € € € 70 GIORNI GUSTO FRUTTATO IN 60 GIORNI x1 8€ x3 18 € x5 30 € x10 60 € ...CLOUD 9, WHITE SIBERIAN, SHARK ATTACK, ROADRUNNER, ROADRUNNER2, AND MORE. 6 Lettere dai lettori DAVE R. Che dire, caro Dave… sei un lettore di poche parole, ma quanto a produzione….!!! Ciao a tutta la redazione di Soft Secrets. Vi scrivo perché ieri ho avuto la mia prima copia di questo mensile, e lo ho subito trovato stupendo e interessante! Ora potro’ averlo tutti i mesi, perché ho cambiato Smart Shop e a differenza dell’altro ha a disposizione tutti i mesi una copia da darmi. Quindi non sapendo che le foto dovevano riportare anche la foto del giornale, queste prime che vi mando accettale lo stesso, e dal prossimo mese mettero’ sullo sfondo la copia della rivista. Le tre foto riportano la mia prima esperienza out/indoor. La fase vegetativa l’ha fatta in outdoor, e la fioritura in grow-box. E’ la mia Magic Bud di Paradise Seeds, prima e dopo il taglio delle foglie. Ho effettuato il topping e in un secchio da 15 litri sotto 400watt HPS. Ciao da Simone, grazie e al mese prossimo... Complimenti! Per essere alla prima esperienza, te la sei cavata abbastanza bene. Dalla foto senza le foglie sembra promettere una discreta produzione. Complimenti a te dalla redazione! Caro Soft Secrets staff, quella sopra e’ la mia ragazza, quella sotto la mia White Dwarf! A chi facciamo prima i complimenti? Anche se è automatica, la tua White Dwarf poteva produrre un poco di più, con qualche piccolo sforzo ed un po’ di luce in più. Resta il fatto che è comunque un belvedere… in entrambi i casi! Ecco le mie ragazze....Due belle Syrup della Buddha Seed Bank. Dalla foto si vede solo il particolare di una pianta. Sembra promettere bene, nonostante qualche ingiallimento e arricciamento delle foglie. Qualche eccesso di fertilizzazioni? Ciao ragazzi,vi mando qualche foto del mio ultimo ciclo Belladonna e Durga mata.Spero questa volta di ricevere i sospirati seeds! Grazie a presto e sempre grandi! Dalla foto questa pianta promette davvero una splendida fioritura. Il cimone è compatto e sicuramente avrai una pianta che non dimenticherai facilmente. Attenzione lettori italiani! Volete vincere semi FEMMINIZZATI di DINAFEM? Mandateci una fotografia della vostra stanza di coltura o della vostra miglior pianta di cannabis, dove si veda chiaramente una copia di Soft Secrets e DINAFEM vi manderà una confezione 3 semi femminizzati. Se nella fotografia dovessero figurare anche la vostra bellissima moglie o ragazza che indossano un micro bikini sexy o dell’intimo molto allettante, riceverete una confezione 2 x 3 di semi femminizzati. La fotografia del mese riceverà una confezione 3 x 3 di semi femminizzati di prima qualità! Il tutto è un omaggio di Soft Secrets Europa e DINAFEM! Mandate le vostre fotografie via e-mail a [email protected] o mandatele alla nostra PoBox. Fate attenzione: il materiale verrà gestito con la massima discrezione. Non pubblichiamo foto sfuocate e non ci piacciono le fotografie di piante in fase vegetativa. Vogliamo vedere grosse cime e belle tette! Buona fortuna! Soft Secrets Italia, PoBox 17250, 1001 JG Amsterdam, Paesi Bassi E-mail: [email protected] Caro Soft Secrets, Innanzi tutto complimenti; La monocoltura in foto, è costituita da Cloni (C2) di White Skunk femminizzate della Sensi Seeds. Cresciute Indoor in estate con una HPS da 600 W, 2 ventilatori, 2 estrattori (entrata -uscita), 1 umidificatore, vasi 11 L, linea fertilizzanti Bionova. Il mio problema (visto che sono in soffitta) è comunque il caldo (28°-35°) e la bassa umidità (35% - 40%) ......consigli? Un saluto a tutti i Growers Italiani.... forza ragazzi! Free Ganja! Diciamo che con tutto questo setup mancherebbero solo due cose, per ovviare ai problemi di caldo ed umidità: un condizionatore d’aria ed un umidificatore d’ambiente potrebbero bilanciare, se pur di difficile gestione. Speriamo solo che il troppo caldo non abbia “svuotato” le cime. Complimenti da tutta la redazione. 7 Direi distinto per il mio primo raccolto indoor.. 3 bellissime piante ora quasi pronte !! un mega abbraccio AZZURRAGREEN46 Diremmo anche noi che il risultato sono tre piante bellissime. Un paio hanno forse sofferto un po’ di mancanza di luce forse, ma nel complesso, ottimo lavoro! Ciao soft secrets, siamo qua con la nostra seconda esperienza. Il nome di questa bellezza e’ Barba Straiser. E’ uno splendido esemplare di green poison della sweet seeds. siam partiti con un 21 giorni di fase vegetativa sotto una lampada hps da 400 watt, prima del cambio del fotoperiodo abbiamo travasato in un recipiente finale della capacita’ di 38 litri e posto sotto una hps da 600 watt. Con tutta la cura e l’amore donato e 56 giorni di fioritura (crescita media giornaliera 3,5/4cm) siamo arrivati al risultato finale : Raccolto asciutto: 209 grammi Altezza: 162 cm Altezza apicale: 24 cm Altri dati: Terriccio: composana Fertilizzanti:biocanna (tris) Stimolatore di fine fioritura: ripen in fase di fioritura si espande un ricco profumo fruttato e verso la maturazione tende decisamente alla banana essiccata e uva nera con una spessa glassa di resina come potete notare dal dettaglio notturno. L’effetto e devastante sul corpo e sulla mente e decisamente duraturo. Aspettando i vostri preziosi consigli per migliorare ancora, un grande saluto a tutti i lettori --- siete i migliori e queste sono esperienze che tolgono enormi soddisfazioni! FREEGROWINGITALY Avete ben descritto tutto il setup e l’intero ciclo. Un ottimo risultato, per essere la seconda esperienza. L’unico consiglio che vi diamo per la prossima volta, è di cercare di non farle fare uno stratch così pronunciato. In questo modo le cime saranno più produttive e la pianta sarà più compatta. Ottimo lavoro! Caro Soft Secrets, vi invio le foto delle mie Amnesia Haze a 55 giorni di fioritura, che ne dite? Sono un po’ sciupate e stanche a causa del caldo eccessivo di Agosto. Eventuali consigli sono molto graditi. Un saluto and Happy Ganja Le foglie un po’ afflosciate sono appunto un sintomo di troppo caldo. Potresti provare ad aggiungere un piccolo condizionatore portatile, e cercare di regolare poi l’umidità. Le cime promettono davvero bene, sperando che il troppo caldo non rovini tutto sul finale. In bocca al lupo! Ciao inzio con il dirvi che vi leggo sempre siete una rivista magnifica. Sono un ragazzo della provincia di Roma quest’anno per la prima volta ho piantato 2 semi di autofiorenti green o matic della greenhouse da quando sono spuntati li ho lasciati sempre al sole, non avendo uno smart shop nelle vicinanze non ho usato concimi apposta per la Maria, ma ho comprato un concime universale per le prime 5 settimane con npk 20-10-10 poi altre 3 settimane con un concime per la frutta: i kiwi ;-) con npk 9-17-19 , poi le ultime 2 settimane ho dato solamente acqua per pulirle. Dopo 75 giorni le mie piante erano come in foto e le ho raccolte... Vi posso assicurare che anche se non ho usato concimi appositi il sapore è abbastanza buono ;-) e devo dire che sono rimasto abbastanza soddisfatto delle autofiorenti. Spero che voi mi possiate mandare 3 semi di autofiorenti... Vi ringrazio, un saluto e se avete qualke consiglio per farle crescere meglio li accetto volentieri... Grazie un saluto LUCA Caro Luca, grazie per i complimenti, sempre ben accetti. Per ottenere qualche risultato gustativo (e quantitative) in più, ti consigliamo però di provare alcuni dei prodotti specifici… il risultato non sarà semplicemente “abbastanza buono” ma sicuramente soddisfacente. Carissima redazione vi faccio i complimenti per portare sempre nuova luce sul pianeta growing! Siete i numeri uno! Questa è una delle tre bimbe da semi sconosciuti coltivate sotto 150W HPS in terra utilizzando solo fert bio e ciclo 12/12 da subito da me e dalla mia fidanzata in foto! E’ il mio sesto ciclo e il nome che abbiamo dato a questa varietà è caustic green perché l’effetto è come la soda caustica: ...ti scioglie! Aspettiamo i vostri semi di qualità superiore per potervi inviare i prossimi e migliori risultati! Vi invio anche una macro di una delle bimbe che spero gradirete! Certo che gradiamo le macro, specialmente di esemplari di questo genere, anche se forse investire in un ciclo indoor con dei semi trovatelli e sconosciuti, non sempre può rivelarsi una buona idea, diciamo che sono come un terno al lotto. Nel vostro caso però c’è da dire che i risultati non mancano, e se poi è anche così buona da sciogliere… Allora non abbiamo altro da aggiungere. Complimenti! 8 PRODOTTI RINFORZATORI UNIVERSALI DI ATAMI Per molti anni sono stati eseguiti molti incroci di ibridi nel mondo delle piante che hanno provocato delle differenze sempre più piccole tra le piante dal 1995. Per questa ragione, Atami si occupa da qualche tempo dello sviluppo di rinforzatori universali. Non cercate altrove specialmente per le coltivazioni in terra, idroponiche e cocco. Atami ha creato una soluzione nuova e semplice. Naturalmente, da Atami potete sempre avere prodotti di alta qualità, facili da usare e molto concentrati (1:1000). I rinforzatori universali sono completamente solubili in acqua e aumentano notevolmente la crescita delle radici della vostra pianta. Poiché i rinforzatori contengono micro-nutrienti chelati, la pianta assorbirà solo il necessario e risparmierete nell’uso. Come sempre, i nostri rinforzatori contengono tutti i componenti per il ciclo citrico acido della pianta. PLAGRON: NUOVO PACKAGING, NUOVE POSSIBILITA’! Partner di scelta per la crescita, la fioritura e la resa, Plagron lancia ora un nuovo packaging. Da dicembre, nei centri di giardinaggio di tutta Europa, il vecchio e famigliare packaging lascerà il posto a una nuova linea di prodotti. Naturalmente, il nuovo packaging non è di per sé di grande interesse per i coltivatori, ma la storia che sta dietro a questa piccola rivoluzione del design del packaging lo è. Perché? Perché i motivi alla base del nuovo packaging Plagron daranno ai coltivatori maggiori possibilità di migliorare la resa. Questo cambiamento ha coinvolto oltre 100 confezioni in 5 categorie di prodotto: 100% BIO, 100% TERRA, 100% COCO, 100% HYDRO e la linea di additivi Plagron chiamata Universal. Con il design e la composizione, l’assortimento di prodotti aiuterà i coltivatori a ottenere migliori risultati. Le informazioni e le istruzioni sulla confezione sono infatti più strutturate e l’utilizzatore ha così una miglior comprensione delle sue possibilità. Grazie a questo cambiamento, Plagron vuole essere il marchio di scelta per i coltivatori, che possono utilizzarlo e consultarlo per ottenere le migliori rese. Quando usati in modo corretto, potrete avere degli steli più spessi, delle foglie più grandi e una migliore vitalità della pianta. Per maggiori informazioni visitate: » www.plagron.com Interessato? Da settembre 2011, i nostri “nuovi rinforzatori” saranno disponibili dal vostro rivenditore locale in pacchi da 1 e 5 litri. IL PICCOLO FRATELLO DEL BLOOMBASTIC STARTERSBOX Tutti i prodotti che serve per un ciclo in una scatola sola. Atami ha per tutti nuovi piccoli coltivatori sviluppato una scatola molto completo. Questa scatola è fatta per 2 a 3 piante per un coltivazione sul terra e coco . Coltivare diventa cosi più facile. In combianzione con gli Atami nutrimenti e additivi la scatola porta ottimi resultati di crescita e fioritura. La scatola contiene : Terra: 250 ml Terra Leaves 250 ml Terra Max 60 ml Bloombastic 100 ml Atazyme 100 ml Rootfast la scheda Atami accendino Atami BV Tel: 0031 73 5223256 Fax: 0031 73 5213259 » [email protected] » www.atami.com Cocos: 250 ml Coco Max A 250 ml Coco Max B 60 ml Bloombastic 100 ml Atazyme 100 ml Rootfast la scheda Atami accendino LA FABBRICA DEI LOMBRICHI E’ la tua terra è viva Hai bisogno di terreno fertile per le tue piante? Vuoi aumentare la crescita, la fioritura e la resa del raccolto? Sei contrario ai prodotti chimici per il terreno e preferisci il concime naturale? Ti sta già aspettando la Fattoria dei Lombrichi®. L’instancabile opera del lombrico accelera la trasformazione degli scarti di cucina, arricchendoli con i propri succhi gastrici. Un chilo di vermi si possono alimentare con mezzo chilo di cibo al giorno, ed ogni 1-2 mesi produrranno 10 litri di Humus( 5 kg.) e circa 1 litro di Estratto liquido (lombri-thè). E’ sufficiente aggiungere una manciata di vermi e i vostri rifiuti nel vassoio inferiore. I lombrichi cominceranno la trasformazione. Una volta che il vassoio è pieno si aggiunge un altro vassoio, i vermi migrano verso l’alto per la nuova sorgente di cibo, lasciando il fondo del vassoio pieno di compost nutriente subito pronto per le vostre piante. Con l’humus di lombrico si ottengono piante più sane e forti, prodotti genuini e più saporiti. La Fattoria dei Lombrichi ti permette di trasformare i rifiuti di natura organica nell’humus naturale al 100%, indispensabile per mantenere e reintegrare la sostanza organica nel terreno. Il tutto con un processo ecologico, gratuito e completamente inodore. » www.la-fattoria-dei-lombrichi.it 9 PUNTO LEGALE Free Growing? Ma anche no. L’ULTIMA SENTENZA DI CASSAZIONE SULLA COLTIVAZIONE DOMESTICA CI HA GALVANIZZATO MA PURTROPPO NON È TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA. Molti di noi avranno esultato quando, lo scorso 28 giugno, è uscita la notizia che la Cassazione romana aveva abbonato la coltivazione di una piantina di marijuana ad un giovane calabrese. Alcuni avranno esultato ancor di più sapendo che nello stesso giorno il sottosegretario Carlo Giovanardi presentava in Parlamento la sua contestatissima relazione annuale sulle tossicodipendenze. Purtroppo però non è tutto rose e fiori e il giubilo e il gaudio che hanno accompagnato la notizia, dato che siamo in Italia, dovrebbe lasciare spazio alla solita terribile frustrazione. Ma andiamo di Giovanna Dark per ordine. Un ventitreenne di Scalea, provincia di Cosenza, viene denunciato e processato perché beccato in flagrante a coltivare sul balcone del proprio appartamento una piantina di cannabis sativa. Il giovane viene assolto ma il procuratore generale della corte di Appello di Catanzaro decide comunque di ricorrere contro l’assoluzione appellandosi all’estremo grado di giudizio, ovvero alla Cassazione romana. Lo scorso 27 giugno, sui giornali italiani, cartacei e online, titoli cubitali raccontavano l’assoluzione del ragazzo e di come il growing domestico di marijuana fosse stato definitivamente sdoganato: secondo la suprema Corte la coltivazione di una sola pianta di canapa indiana “non è idonea a porre in pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica”. Nella sentenza si legge che, la “modestia dell’attività posta in essere emerge da circostanze oggettive di fatto”, in questo caso la coltivazione di una piantina in un piccolo vaso sul terrazzo di casa con un principio attivo di 16 microgrammi, è un comportamento da ritenere “del tutto inoffensivo e non punibile anche in presenza di specifiche norme di segno contrario”. Stando alla Suprema Corte, infatti, in primo luogo la legge penale non stabilisce specifiche pene per la coltivazione modica di sostanze stupefacenti; ma, soprattutto, non si può condannare un cittadino, sebbene in violazione di legge, laddove questa violazione non sia offensiva per nessun interesse tutelato o bene protetto dalla legge. In particolare la Cassazione, per sdoganare dalla soglia di rilevanza penale il possesso della piantina di canapa indiana, fa riferimento a un principio giuridico – per la precisione quello del nullum crimen sine iniura – che, sebbene timidamente abbia già fatto capolino nella giurisprudenza di merito e di legittimità, in definitiva tira in ballo la necessità che il possesso limitato di piante o principi droganti non sia necessariamente in grado di procurare danni. In pratica, ad avviso dei supremi giudici occorre sposare la linea di giudizio che individua nella problematica dell’offensività la leva di sentenza. Con la sentenza numero 25674, la suprema Corte pare quindi aver aperto le porte alla possibilità di coltivare una pianta di “maria” sul balcone di casa. Dopo anni di battaglie legali, ricorsi e sentenze in Cassazione, che negli anni hanno in maniera quasi alternata, stabilito la liceità o meno della coltivazione privata della cannabis, sembra essersi ma purtroppo per noi le cose sono ben lungi dal cambiare in modo così repentino e simmetrico. Spesso si sente dire che una sentenza di Cassazione “fa giurisprudenza” ma altrettanto spesso si dimentica di precisare che il nostro non è un Paese a “common law” di matrice anglosassone (N.d.a. Il sistema del common law è un modello di ordinamento giuridico basato appunto sulle decisioni giurisprudenziali più che sui codici e sui decreti governativi) e che perciò le sentenze della suprema corte, pur costituendo un indirizzo – in particolar modo i pronunciamenti a sezioni unite – anche molto forte, non tutelano nel caso individuale. Detto in parole poverissime, anche se i giudici di Cassazione danno ragione a uno, non è detto che la stessa cosa valga per te, che magari sei costretto a metterti nelle mani di altri giudici che, probabilmente, non la pen- sia degnato di dire che non è che non ti arrestano più se ti beccano con un piantagione o una piantina in casa. Sfiga volesse che un’improvvisa perquisizione scopra anche solo un vaso della nostra pianta preferita, ed ecco che lo sfortunato grower sarebbe comunque denunciato, processato in tre gradi – con tutti i costi e gli oneri del caso – e, se decisamente sfigato, condannato alla pena detentiva o pecuniaria. A dimostrazione di quanto appena detto sopra, questa stessa rubrica, che in ogni numero cerca di riportare in modo puntuale tutte le contraddizioni giuridiche (e sono veramente tante) che mano a mano emergono per quanto riguarda il mondo della cannabis. Certo non siamo così meschini dal volervi privare del tutto della gioia provata al momento della notizia. Se qualcosa di ANCHE SE I GIUDICI DI CASSAZIONE DANNO RAGIONE A UNO, NON È DETTO CHE LA STESSA COSA VALGA PER TE, CHE MAGARI SEI COSTRETTO A METTERTI NELLE MANI DI ALTRI GIUDICI CHE, PROBABILMENTE, NON LA PENSANO COME I PRIMI aperto uno spiraglio contro l’estremo proibizionismo. Sembra, perché, è bene ricordarlo, grazie al giornalismo italiano il modo condizionale (quello dei verbi, per intenderci) viene centellinato in favore dei toni trionfanti e assolutamente risolutori delle notizie da ombrellone, trasformando le possibilità in certezze. Messa giù nel modo strombazzato dai media nostrani, la sentenza resa pubblica lo scorso 27 giugno risulta effettivamente essere rivoluzionaria in termini di permissività nei confronti della coltivazione domestica e della marijuana in generale, sano come i primi e hanno validi motivi per affermarlo. Detto in parole ancor più scabre: una sentenza di Cassazione non ti para il culo. Il caso del ventitreenne calabrese non è emblematico, eppure nessun organo di stampa interessatosi alla vicenda ha insistito nel sottolineare che la quantità di principio attivo contenuto nella piantina coltivata sul balcone era di soli 16 microgrammi. Un quantitativo assolutamente irrisorio che non poteva non essere usato come capo di difesa e allo stesso tempo accolto come plausibile. Nessuno che si positivo c’è in questa faccenda, è certo l’apertura che i giudici hanno dimostrato giudicando secondo il principio del “non c’è reato se non c’è vittima”: un cambiamento di rotta che alla luce della crisi del conservatorismo potrebbe (in un futuro molto poco prossimo) comportare un ammorbidimento del proibizionismo a tolleranza zero voluto dall’attuale legge FiniGiovanardi. Ma anche qui, a guardar bene, bisogna ammettere che in Italia è il legislatore solo che deve provvedere, e con l’intellighenzia che ci ritroviamo, il gretto detto “chi vive sperando, muore cagando” è purtroppo una lampante realtà. 11 HISTORY CANNABIS L’origine del culto di Trinath nel bengala orientale a cura di Franco Casalone NOTA DI BABU ABHILAS CHANDRA MUKERI - INDIAN HEMP DRUG COMMISSION Nel 1867 Babu Ananda Chandra Kali, o Kailai, di Dhamrai, un villaggio nel distretto di Dacca (attuale Bangladesh), fu il primo a cominciare il culto nella casa di suo suocero a Fattehpur, nel distretto di Mymensingh. ta dal Dio), cioè il chillum di ganja, saranno spediti all’inferno per l’eternità, mentre i devoti sinceri andranno in paradiso”. Ananda Kali iniziò le pratiche religiose con l’aiuto di alcuni fumatori di ganja nel villaggio di Fattehpur. Un gran numero di persone usa ganja nei distretti di Dacca e Mymensingh, ed il culto divenne ben presto popolare. Difatti fra i fumatori di ganja si diffuse molto velocemente da un villaggio all’altro. Anche coloro che non avevano l’abitudine di consumare ganja seguirono il loro esempio. Dhamrai è un villaggio famoso per il suo festival dei carri, svolto annualmente in onore di un idolo chiamato Madab Thakur, venerato da un gran numero di fedeli. Ananda Chandra studiò alla Dacca Normal School. Terminata la scuola insegnò per un certo tempo come maestro e poi entrò nel dipartimento di polizia, dove rimase per un breve periodo. È un bramino Barendra e appartiene ad una famiglia rispettabile. Cominciò a fumare ganja quando era solo un ragazzo. Attualmente ha 60 anni. È ritenuto un compositore di versi. Fuma due pice (un sessantaquattresimo di rupia) di ganja ogni giorno. Le circostanze seguenti favorirono la diffusione del culto: 1) La puja è aperta a tutte le classi sociali, dai Bramini ai Chandals, tanto ai ricchi quanto ai poveri. Non ci sono differenze di casta, e può essere celebrata quasi tutti i giorni ed in tutte le stagioni. 2) Il culto è una “Manarik Puja” (svolta per il perseguimento di un voto nella realizzazione dell’oggetto desiderato). I fedeli sono propensi a credere che Trinath possieda il potere di guarire il malato e di realizzare i desideri, e che chi trascura di venerarlo cadrà in disgrazia, mentre coloro che lo venerano otterranno successo nella vita. Ci sono diverse storie narrate nel Panchali che spiegano questa affermazione. È anche convinzione popolare che nella casa dove è venerato Trinath non appaiono freddo, febbre e mal di testa. Si sposò a Fattehpur, nel distretto di Mymensingh. Lì introdusse il culto di Trinath 27 anni fa. Un poema che declama le lodi e le gesta di Trinath fu dapprima pubblicato a Dacca nel 1871 e la prima edizione fu venduta in pochi mesi. Ananda Chandra Kali in quel tempo viveva a casa del suocero. Stava pensando di introdurre un culto di una divinità comune, che potesse essere venerata da tutte le classi, ricchi e poveri, Bramini e Chandal, e di tutte le tendenze religiose, Saktas, Baishnavas e Shaivas (seguaci di diverse vie: quella della Shakti, potere feminino, quella di Vishnù, il conservatore, quella di Shiva, il benevolo ed il distruttore, il Grande Dio), e gli venne l’idea di creare un culto in cui potessero essere usate cose di poco costo, come ganja, olio e foglie di betel. Trinath (dal sanscrito Tri, tre e Nath, Signore) è rappresentato come Brahma, Vishnu e Shiva congiunti, la Trinità Hindu in Uno. Essendo lui stesso un fumatore di ganja, Ananda Kali potrebbe aver pensato che introducendo il culto potesse preservare i fumatori di ganja da una cattiva reputazione, in quanto la ganja avrebbe potuto essere consumata in nome di Dio e compiendo un atto religioso e pio. La seguente traduzione dell’introduzione della Trinath Mela Panchali dà un’idea del soggetto: “L’universo è formato dalla Terra, dal Cielo e dal Mondo Inferno, e Trinath è il Signore di questi tre mondi. C’era un’incarnazione del Dio nella forma di Gour (Chaitanya – sciamano), che salvò i peccatori predicando il nome di Hari, ma il Signore non era soddisfatto di questo, si preoccupò della sua creazione, e presto si incarnò nuovamente. Brahma, Vishnu e Shiva, tre forme di dei, si manifestarono in una sola forma. Il Dio unico, il Signore dell’Universo, vedendo le miserie dell’umanità, venne per la nostra liberazione”. Ananda Kali dichiara che i veri e sinceri adoratori di Trinath sono sicuri di ottenere la salvezza. Brahma, Vishnu e Shiva si unirono ed espressero il loro desiderio di venire in questo mondo in un’unica forma per essere venerati. “E’ un uomo veramente pio colui che venera Trinath, e sul fedele sono versate benedizioni. Il culto dovrebbe essere fatto in una forma che permetta sia al ricco che al povero di unirsi con uguaglianza e possano compiere il rito con facilità. Per questo rito sono richieste solo tre cose, ognuna del valore di un pice (…) l’offerta dovrebbe consistere di siddhi (ganja), pan (foglie di betel), ed olio, ognuno per il valore di un pice. I fedeli dovrebbero trovarsi di notte e officiare con dei fiori. La ganja dovrebbe essere lavata nel modo in cui la gente la lava per fumarla. I fedeli devono riempire il chillum con la stessa quantità di ganja, mantenendo il dovuto rispetto e riverenza. Quando tutti i devoti sono riuniti, dovrebbe essere accesa una lampada con tre stoppini ed essere cantata la lode ai tre dei. Il Dio dovrebbe essere venerato, e cantate lodi in suo onore fin quando gli stoppini rimangono accesi. Fino al termine della puja, bisognerebbe inchinarsi con reverenza al Dio. Quando la lettura del Panchali è terminata, coloro che non avranno mostrato rispetto per la Prashad (l’offerta, accetta- 3) E’ una forma di culto economica. La puja può essere eseguita anche dai più poveri, in quanto sono richiesti solo tre pies. 4) Durante queste puja le persone della classe più bassa possono mescolare con quelli di condizione superiore, senza distinzione di casta o di credenze. 5) La ganja può essere consumata da tutti in nome di Dio, e la pratica non può essere guardata dall’alto verso il basso, perché fatta con cerimonie e pratiche religiose. È anche credenza popolare che coloro che deridono i seguaci di Trinath saranno rovinati e cadranno vittime di sfortune. Il culto non prevale soltanto tra i poveri, ma anche fra i benestanti. Questi ultimi spesso intrattengono i loro compagni dopo la puja. Le donne non prendono parte attiva al culto, ma assistono spesso alla lettura del Panchali. Il culto sopravvive ancora presso le masse. “IDROCOLTURA CONTRO IRRIGAZIONE A MANO” 14 “RICERCA SUI LETTORI DI SOFT SECRETS” 15 “ADESSO LA COSA È SERIA: È ARRIVATO IL MERCATO LIBERO” 19 12 STRAIN REPORT Cenerentola: la storia vera Oggi volevo raccontarvi la vera storia della Cinderella 99, una varietà di cannabis con un DNA da vera campionessa. Correva l’anno 1997 quando mr. Soul, un breeder di cannabis, era ad Amsterdam per assaggiare alcune varietà prima di acquistare dei semi. Ad un coffeshop della Sensi Seeds era possibile testare la varietà che si voleva coltivare assaggiandone dei campioni presi dalle coltivazioni della Sensi stessa e fu cosi che, all’interno di una cima di 2 grammi della vincitrice di quell’anno (la mitica Jack Herer) mr. Soul trovò una dozzina di semi. Da essi non si aspettava molto, come da lui dichiarato espressamente ma, in realtà, gli regalarono alcune piante molto speciali: la migliore in assoluto fu da lui chiamata Princess. Spuntarono maschi e femmine in ugual misura, Princess però aveva dei tratti sensazionali: fioriva più precocemente della Jack Herer e dava al sapore un tocco di ananas molto pronunciato. Si trattava comunque di un fenotipo speciale di Jack Herer F2, dato che il padre probabilmente era un maschio molto precoce che i ragazzi della Sensi avevano nella stanza di fioritura. Come detto dallo stesso breeder, incrociando due Jack Herer tra di loro si otterrà una seconda generazione con una grandissima mescolanza dei geni originari, dando origine ad un’ampia espressione di fenotipi diversi. Si trattava quindi di stabilizzare questo speciale e rarissimo fenotipo di una delle piante più premiate al mondo, bel lavoro per mr. in 7 settimane di fioritura ma che dava ancora troppi fenotipi differenti: variava infatti la potenza, l’altezza e soprattutto la durata della fioritura, con una differenza di 10 giorni tra un fenotipo e l’altro. Il lavoro consisteva quindi nell’attraversare di volta in volta la Princess originale con il miglior maschio risultante dalla generazione precedente. Al secondo incrocio si ottenne una Princess 75 la quale si mostrava già molto più stabile della precedente generazione: c’erano 2 fenotipi principali ma la qualità della fumata e il periodo di fioritura erano abbastanza simili. Al terzo “back-cross” mr. Soul ottenne l’88% del corredo genetico della pianta originale. Questa generazione era strepitosa: pronta in 7 settimane precise di fioritura e con delle piante molto simili tra loro, la terza generazione di Cinderella aveva quasi toccato la perfezione. Produceva delle cime dense, resinose e dal sapore di ananas e pompelmo; la potenza era finalmente omogenea ma per avere una reale stabilità mancava un ultimo passo. Grazie all’incrocio tra il miglior maschio della prole P 88 e la madre originale, mr. Soul ottenne la tanto acclamata Cinderella 99. Si trattava di un vero e proprio capolavoro del breeding moderno: il primo ibrido a prevalenza sativa con una fioritura di soli 50 giorni. La pianta si presentava in 2 fenotipi diversi ma con un prodotto finito molto simile tra loro. Un fenotipo con un odore di ananas (il preferito da mr. Soul) ed uno dall’odore prevalentemente di pompelmo e frutta tropicale, entrambi con molti rami laterali ed una grossa cima centrale. I fiori, ricoperti di resina, sembrano quasi glassati e in piena fioritura sprigionano un odore PRONTA IN 7 SETTIMANE PRECISE DI FIORITURA E CON DELLE PIANTE MOLTO SIMILI TRA LORO, LA TERZA GENERAZIONE DI CINDERELLA AVEVA QUASI TOCCATO LA PERFEZIONE Soul che, nel frattempo, aveva fondato la Brothers Grimm Seeds Company. Fece così un lungo studio per stabilire quale fosse il maschio adatto per iniziare il processo di stabilizzazione della sua principessa. Inizialmente la scelta sembrava scontata: si sarebbe dovuto utilizzare il migliore dei maschi nati dallo stesso gruppo di semi regalati da quella generosa cima di Jack. Continuando nel suo studio mr. Soul si accorse però che la Princess aveva dei rami troppo esili per sorreggere il peso delle cime fiorite, decise quindi di correggere questo difetto. Per ottenere il padre ideale pensò di incrociare la sua migliore femmina di Shiva-Skunk con il miglior maschio di Jack Herer F2 in suo possesso, ottenendo così una Jack F2 al 50%. Una volta ottenuto il padre ideale, il fondatore della Brother Grimm Seeds Company, iniziò il suo ambizioso lavoro. Il primo incrocio tra Princess e Jack F2/Shiva-Skunk portò alla realizzazione della Princess 50, molto potente e con un sapore di ananas deciso, pronta di frutta tropicale. Quando le infiorescenze sono mature, quasi tutti i pistilli sono completamente arancioni e regalano uno spettacolo visivo che non lascerà indifferente nemmeno il più esperto tra i grower. Purtroppo la Brother Grimm Seeds Company ebbe dei problemi negli anni successivi e dovette chiudere i battenti, rischiando di far perdere nel nulla il suo capolavoro di ingegneria genetica. Attualmente si ritiene che degli stock di sementi di mr. Soul siano stati acquistati da molti breeder in tutto il mondo. Oggi alcune compagnie, quali la Joey Weed, la Mosca seeds, la Female seeds ma anche molte altre, producono la loro versione della Cinderella 99. Nonostante ciò i più fortunati di voi che possiedono un clone della versione originale, farebbero bene a tenerselo stretto! Per chi volesse provare a coltivare questa varietà partendo da seme e volesse farsi un’idea su quello che è il potenziale dello strain, si trovano numerosi report in rete. Tutte le esperienze con la Cinderella sono sempre cariche di soddisfazione. Non è raro trovare dei coltivatori che hanno superato agevolmente la soglia del grammo per watt senza essere troppo esperti e senza utilizzare sistemi idroponici o macchinari per l’immissione della Co2. Bastano semplicemente un buon substrato, dei validi fertilizzanti e la giusta quantità di luce e poi la pregiata genetica farà da sola. L’unica cosa a cui bisogna fare attenzione è la quantità di nutrimento da sommini- di Carlo Erba strare: le “Cindy” sono molto affamate e necessitano di circa il 50% in più del nutrimento medio richiesto da altre varietà a lei simili. Si può sicuramente affermare che la Cinderella 99 è una varietà molto pregiata, adatta ai palati raffinati che ricercano un sapore di qualità. Anche l’effetto è di prima categoria: energizzante, psichedelico e molto “high” grazie all’alta quantità di THC presente (intorno al 20%). Posso consigliare questa varietà a tutti gli “haze lovers”, ma anche a tutti gli amanti delle sative che hanno voglia di aspettare dodici o tredici settimane per vedere le cime mature. 14 IDROCOLTURA Idrocoltura contro irrigazione a mano Testo: Little Lebowski PARTE 1: TECNICA DEL FILM NUTRITIVO (NFT) È ufficiale: a molti di voi coltivatori piace coltivare con vasi e concime ed è facile capire perché. È facile utilizzare i vasi, molto economici del resto e il concime è piuttosto permissivo e ammortizzerà le oscillazioni di pH dovute all’eccessiva alimentazione. In più, si possono ottenere delle ottime rese con vasi e concime… e a volte… è bello sporcarsi le mani!! È vero, quando si comincia. Ci sono molte cose da fare per scegliere e sistemare l’ambiente e imparare come reagiscono le piante ai vari livelli di luce, alimento e allenamento. Tuttavia, una volta che l’ambiente è stato preparato a puntino e si è contenti del risultato, per la resa finale, tenete presente l’idrocoltura. Ci sono molti sistemi d’idrocoltura attiva a disposizione sul mercato, con l’ausilio di molte tecniche d’idrocoltura diverse. Irrigazione a goccia, a inondazione e drenaggio e aeroponia, per menzionarne alcuni. Per avere però un’idrocoltura “pura” semplice ed efficace – in cui viene utilizzata una minima quantità di substrato – date un’occhiata all’NFT. NF... Cosa? NFT sta per Nutrient Film Technique (Tecnica del Film Nutritivo). È una tecnica d’idrocoltura attiva in cui la soluzione di nutrienti viene spinta in un vassoio oppure, in situazioni commerciali, un solco per creare una pellicola poco profonda e che si muove lentamente che fluisce attraverso le radici delle piante che fornisce tutti gli elementi di cui hanno bisogno. Troppi coltivatori trascurano l’idrocoltura attiva perché la considerano troppo complicata e difficile, preferendo così l’utilizzo di vasi da irrigare o usando sistemi di vasi con idrocoltura passiva che richiedono un substrato capillare come il concime o il cocco. In realtà, l’idrocoltura attiva può essere molto diretta e semplice. Quando si deve avviare una nuova coltivazione e si stanno considerando le opzioni a disposizione nel negozio d’idrocoltura di fiducia, bisogna farsi queste domande... Qual è più facile? Innaffiare a mano in una stanza di coltura piena di piante assetate e farlo una per una o riempire un unico serbatoio? Trasportare un sacco di borse piene di pesante substrato dal negozio all’auto e poi a casa, o semplicemente una piccola confezione di lana di roccia? Travasare le piante in contenitori più grandi varie volte o semplicemente mettere le vostre piante in un sistema d’idrocoltura? L’idrocoltura attiva può significare meno manutenzione, installazione più semplice e un ambiente di coltura più pulito e senza concime… e abbiamo parlato del raccolto più veloce e della resa maggiore? Le radici delle piante crescono all’interno della soluzione e si riempie il vassoio o il solco, formando così una sorta di ampio materassino di radici. L’accesso costante all’acqua e ai nutrienti, unito all’abbondante fornitura di ossigeno alle radici, significa che le piante coltivate nell’NFT si sviluppano molto rapidamente e producono rese significativamente più ampie rispetto alle piante coltivate in terra. Ecco perché è un metodo prescelto per l’orticoltura commerciale. Ora, se si parla di NFT per il coltivatore singolo, un sistema si staglia rispetto al resto… il Gro-Tank NFT. Il Gro-Tank NFT è stato il primo sistema d’idrocoltura sviluppato specificamente per rispondere alle esigenze del coltivatore singolo. Lanciato nel Regno Unito alla fine degli anni Settanta, viene utilizzato con fiducia dai coltivatori da tre decenni. È semplice da assemblare e utilizzare, si trova a un’altezza di meno di 30 cm dal pavimento e quindi lascia moltissimo spazio per coltivare sotto fonti di luce e tutte le parti operative si trovano al di sopra del serbatoio, in modo tale che non abbia perdite: perfetto per un attico, una camera da letto o un appartamento in cui il gocciolamento dell’acqua verso i vicini sottostanti non è certo una possibilità!! Perché NFT su vasi? - Crescita più rapida e maggiore resa: fino a tre volte la resa di una coltivazione tradizionale con concime. - Semplicità: nessun sistema complicato di somministrazione, nessun programma di alimentazione da calcolare e poca manutenzione. - Raccolto più rapido: più raccolti l’anno. - Efficienza idrica: nessuno spreco nel sistema d’idrocoltura a ricircolo. - Nessun rischio d’irrigare eccessivamente o troppo poco: le piante prendono quello di cui hanno bisogno. - Produzione di scarti puliti e minimi: nessuna borsa pesante di substrato da trasportare, un vantaggio notevole per la coltivazione indoor. - Nessuna infestazione veicolata dalla terra: meno probabilità di malattie e utilizzo ridotto di pesticidi. 3 passi verso il paradiso NFT! 1. Assicuratevi che le piante si siano ben radicate prima che vengano inserite nel sistema. Si dovrebbero vedere abbondanti radici bianche sulla parte esterna del substrato di partenza, utilizzate lana di roccia per avere un ambiente di coltura il più pulito possibile. Togliete completamente la copertura in plastica dalla lana di roccia: questo permette alle radici di avere più ossigeno. 2. Disponete un sottile strato capillare chiamato “materassino di diffusione” sul vassoio. Questo aiuta a diffondere il flusso della soluzione nutriente in maniera omogenea sull’intera superficie del vassoio, dove le piante sono giovani. Praticate delle aperture nella superficie superiore a seconda di come vogliate distanziare le piante (potete coltivare molte pianticelle o alcune piante grandi). Mettete le piante all’interno delle aperture praticate e adagiatele sul vassoio. 3. Riempite il serbatoio con acqua, aggiungete i nutrienti e regolate il pH. Accendete la pompa 24 ore al giorno tutti i giorni della settimana. Accomodatevi e guardatele mentre crescono! Il serbatoio dovrà essere riempito a distanza di qualche giorno con una soluzione nutriente di media forza (perché le piante useranno molta più acqua che nutrienti, quindi dovete riempire con un dosaggio meno concentrato) e svuotato completamente per essere poi riempito ogni 10 giorni, per tenere il tutto fresco. Domande e risposte con un coltivatore NFT Quando si possono trasferire le piante a un Gro-Tank? Assicuratevi che le piante si siano ben radicate prima che vengano inserite nel sistema. Si dovrebbero vedere abbondanti radici bianche sulla parte esterna del substrato di partenza, utilizzate lana di roccia per avere un ambiente di coltura il più pulito possibile. Togliete completamente la copertura in plastica dalla lana di roccia: questo permette alle radici di avere più ossigeno. Che spazio bisogna lasciare fra le piante? Il Gro-Tank NFT permette ai coltivatori di distanziare le piante come desiderano. Possono semplicemente praticare delle aperture nella copertura fornita. La regola d’oro: 1 pianta ogni 30 cm quadrati. Si può aumentare o diminuire a seconda della varietà di pianta o della tecnica. Per esempio il Sea of Green funziona molto bene nell’NFT, quindi non distanziate molto le piante e passate a un fotoperiodo 12/12 non appena le vostre piante si sono radicate bene nel sistema (nel giro di una settimana). A che livello va impostato l’Ec? Dato viene utilizzato poco substrato con l’NFT, non c’è cuscinetto fra le radici e la soluzione nutriente. L’acqua e i nutrienti arrivano costantemente alle piante, di conseguenza si consiglia ai coltivatori d’impostare l’Ec un po’ più basso di quanto non farebbero con la terra o altre tecniche d’idrocoltura, come a inondazione o drenaggio. Quando si trapiantano delle piante giovani in un Gro-Tank, bisogna la metà della dose di nutrienti consigliata dal produttore e passare gradatamente alla dose piena, man mano che le piante maturano. Quale forza nutriente deve essere messa nel serbatoio? Le piante coltivate in indoor sotto fonti di luce assorbiranno più acqua più velocemente di quanto non facciano con i nutrienti. Nel corso del tempo l’Ec della soluzione aumenterà. È quindi consigliabile riempire il serbatoio con una soluzione nutriente di media potenza, controllare l’Ec e aggiungere altri nutrienti, se necessario. Con che frequenza la soluzione nutriente deve essere cambiata? Consigliamo un cambio completo della soluzione ogni due settimane. Questo fa in modo che le piante ricevano un equilibrio ottimale di nutrienti. Le piante devono essere sostenute? Sì. L’NFT è una tecnica di coltura a radicamento. Tutte le piante, tranne le più piccole, avranno bisogno di sostegno aggiuntivo, cioè yoyo o rete, soprattutto quando crescono i frutti!! Cosa aspettate? Provate l’NFT!! 15 Ricerca sui lettori di Soft Secrets VINCI I SEMI DI ROYAL QUEEN SEEDS! Soft Secrets è ormai sulla scena da tempo, il che significa che è giunto il momento di sentire cosa ne pensano i lettori. Ti chiediamo dunque di rispondere a queste domande e di farci avere le tue risposte. Oltre ad aiutarci a migliorare ulteriormente Soft Secrets come rivista, puoi anche vincere dei semi! Estrarremo 25 nomi fra i lettori che risponderanno e questi saranno i fortunati vincitori di una confezione di semi femminizzati dell’unica e inimitabile Royal Queen Seeds! Il 30 novembre 2011 è la data entro la quale potete spedire le vostre risposte. Un ringraziamento alla squadra di Royal Queen Seeds ATTENZIONE: PUOI COMPILARE IL QUESTIONARIO ANCHE ONLINE! VISITA WWW.SOFTSECRETS.NL 16 INTERVIEW L’altro lato della montagna Intervista al signor B. un esperto, incontrato per caso in vacanza, che ha dedicato molto tempo allo studio e alla ricerca della qualità in India. Un uomo partito per curiosità e divenuto un charsì occidentale. SSIT: Presentati da solo, nessuno potrebbe far meglio di te. Mi chiamo signor B. e amo la charas. E’ una passione che coltivo sin da giovane e mi ha portato molti anni fa in India, la terra d’origine della charas. Io abito in un paese molto intollerante e ho dovuto perciò viaggiare per soddisfare il mio bisogno di conoscenza fino alle pendici dell’ Himalaya, circa venti anni fa. Quando sei stato in India la prima volta a fare della charas? E perché? Era il 1993 ed andai nella valle di Parvati. Eravamo un gruppo di giovanissimi della stessa città alla ricerca del meglio. Ti ripeto, non è stato mai il business il motivo. Volevo arrivare al meglio e ancora non sapevo che sarei diventato un charsì. Cioè un filosofo moderno della Charas. Hai pensato di portare e coltivare dei semi dall’india? Ma certamente, infatti dopo la prima stagione ho portato dei semi di Landraces (autoctone di Parvati) e li ho piantati outdoor. Mi stai dicendo che hai adattato al clima del tuo paese delle sativone indiane? Hai anche fatto qualche incrocio? No, li ho imbastarditi tra di loro senza incrociarli con altre genetiche. Insomma le ho fatte adattare all’ambiente. Hai incrociato quindi tra di loro i vari fenotipi, come sono risultati? Sono tutte bellissime. Molto alte, fino a tre metri e mezzo. Si chiama inbreeding quello che hai fatto, cioè hai creato una nuova famiglia da pochi genitori. Hai usato un criterio particolare per la selezione degli esemplari riproduttori? No assolutamente, ho usato solo le più belle e ormai le caratteristiche sono omologate. Ottengo da anni delle buonissime rese, ovviamente outdoor. Coltivando outdoor hai la possibilità di fare ottimi prodotti lavorando in maniera biologica. Son convinto di aver di fronte un grande estimatore. Coltivi biologico? Assolutamente niente di chimico, scavo una vasca grande per ogni pianta e la riempio con la mia miscela di terreno preparato. Uso dello stallatico e del letame o della pollina in aggiunta al mio compost fatto con avanzi di verdura e scarti organici che mi avanzano. Fai anche difesa biologica? Dalle mie parti siamo troppo in alto per parassiti e malattie. L’unica volta è stata un’estate arida a portarmi la mosca bianca, poi non ho avuto più problemi. Applichi qualche trattamento alle tue piante? Le piante sono come gli esseri umani: devono mangiare, bere e hanno bisogno di cura. Non mi serve prevenzione oltre il minimo indispensabile, l’unico problema che devo fronteggiare è l’eccessivo drenaggio del terreno, con le mie buche preparate di 1 metro per 1 metro sono abbastanza sicu- Ma no, la Charas è buona e basta. Esistono piante diverse e località diverse, ma la Charas in sé è una crema tipo nutella. La Charas buona di fa senza impurità e senza sporcizia. Altrimenti è un prodotto inquinato. Descrivi allora la Charas buona che tu reputi di qualità. La Charas è un prodotto vivo, più parte vegetale contiene e più aroma ha. Un giusto compromesso è l’equilibrio al quale il charsì deve tendere. La crema non si sfarina, non deve essere come un jelly di cattiva qualità, dev’essere omogeneamente come un olio un poco più Di CBG oltre a Parvati? Come hai scelto oltre ai consigli dei più esperti? Il criterio generalmente utilizzato è l’altitudine, in quanto i campi ci sono a tutte le altitudini come quella selvatica. La migliore altitudine che ho trovato è stata 3000 metri alle pendici dell’Himalaya dove ci sono ambienti incontaminati dall’uomo. La scelta ovviamente è qualitativa, dove se non in una landa incontaminata? Spiegaci come fai tu la Charas. La Charas si fa sfregando le mani sulle infiorescenze, mantenendo pulite le mani. Sempre con la massima igiene possibile bisogna grattarla via dalle mani e accumu- LE PIANTE SONO COME GLI ESSERI UMANI: DEVONO MANGIARE, BERE E HANNO BISOGNO DI CURA. NON MI SERVE PREVENZIONE OLTRE IL MINIMO INDISPENSABILE. ro anche se non piove per cinque giorni. Comunque le bagno regolarmente. Devo stare attento al limite della vegetazione attorno che mi costringe a tagliarle intorno ai 3 metri per mantenerle mimetizzate. Oltre tre metri, stupendo! Ma ora parliamo di Charas: la fai anche dalle tue piante adattate? Faccio pochissima Charas con la resina che mi resta in mano quando taglio e pulisco le piante. Un paio di cyloom con gli amici. E per te cos’è la charas? La Charas è l’eccellenza nella raccolta della resina sui fiori di Cannabis. Charas è ciò che viene chiamato internazionalmente super crema. Esistono diversi tipi di Charas? Cosa intendi come super crema, esiste anche la crema? denso. La Charas commerciale più buona nel tuo paese amico è la peggiore che puoi trovare nel continente indiano. Peggiore in quanto inquinata, ma da cosa? Se la fanno i bambini sai com’è, si grattano la testa e ci va un capello di mezzo, una caccola, lo sporco e le briciole di qualsiasi cosa toccano… e ancora ti sto parlando dei tagli organici, cioè che ti va ancora bene. Le tolle che fanno i bambini sono piene di parte vegetale, perché sono poco pazienti e vogliono farne il più possibile. Buttano via una quantità di fiori grandissima, perché se li tagli e non li lavori subito perdono umidità e si sgretolano più facilmente lasciando più parte vegetale. Un consiglio per scegliere la meta indiana? Quale regione o città consigli larla. E’ subito pronta. Si possono anche sfregare di più le mani sulle cime ma si otterrà sempre più parte vegetale e sempre meno Charas di qualità. Io sconsiglio questo metodo. Vi consiglio di tenere un paio di dita per mano libere per poter togliere eventuali impurità dai palmi e dalle altre dita con cui fate la Charas. Come si consuma la Charas? La crema si consuma nei cyloom, o nelle pipe, sempre comunque in strumenti che permettano una corretta combustione del prodotto. In una canna purtroppo si perde gran parte della fumata di Charas. Per voi che tostate il tabacco prima di fare i cyloom vi consiglio di non tostarlo troppo altrimenti il sapore si ripercuoterà fortemente sulla vostra fumata. A presto, quando parleremo dei tuoi viaggi. Sei un grande! 18 WORLD CANNABIS La Festa della Canapa Canapa, canapa, canapa. Siamo a Felina (Reggio Emilia), all’interno del Parco Tegge a 700 metri sul livello del mare. Crocevia fra Liguria, Emilia e Toscana, nella splendida cornice degli appennini reggiani, lo scorso luglio si è tenuta con successo la III edizione di una festa davvero importante. La Festa della Canapa. Appuntamento importante non solo per chi ama la canapa e ne conosce le potenzialità (un pubblico di 5-6 mila persone spalmato sui tre dati di realtà, eccoli quindi, riassunti brevemente di seguito (per chi avesse voglia di informarsi e di non farsi abbindolare dalla propaganda dei nostri politicanti). Vogliamo parlare di nutrizione? Certamente perché dalla canapa si ottiene un olio ottimo per il contributo che apporta alla nostra salute. Sempre parafrasando i contenuti offerti online da Assocanapa: “ Il contributo che il seme di canapa e l’olio e la farina da esso ricavati possono dare alla salute è stato riconosciuto dal porto 3/1, che in natura è quello più vicino al rapporto raccomandato dall’OMS. Assumere olio di semi di canapa associato all’impiego in cucina di olio extravergine di oliva per condire (l’olio di oliva contiene omega 6) fa raggiungere il rapporto ottimale. Ma non è finita: “L’olio di semi e la farina di semi di canapa sono considerati dai nutrizionisti “vaccino nutrizionale”, alimento che, introdotto nella dieta giornaliera, rinforza e regola la risposta del sistema immunitario, del sistema ormonale e del sistema nervoso nei confronti PERCHÉ IL NOSTRO PAESE NON PUÒ TORNARE AD ESSERE QUEL PRODUTTORE DI CANAPA DI OTTIMA QUALITÀ RICONOSCIUTO CENT’ANNI OR SONO A LIVELLO MONDIALE? giorni di eventi, musica e dibattiti), ma anche per chi, con in mano le sorti del nostro paese, avrebbe potuto trovare gli stimoli giusti per cominciare a invertire una rotta disastrosa basata sulla bieca propaganda, in barba non solo ad ogni evidenza, ma anche alle attuali tendenze internazionali. Ma andiamo con calma. Perché una festa della canapa attira così tante persone, giovani e meno giovani, famiglie e bambini? Cosa rappresenta un evento del genere nel panorama nazionale? Cosa porta ad organizzare un evento di questo tipo nel contesto italiano? Soft Secrets lo chiede a Tommy uno dei ragazzi dell’associazione Cannabis Info, anima e promotrice dell’evento: «Innanzitutto non ci interessa promuovere la canapa sotto il punto di vista del suo consumo ricreativo, anche perché non ci pare ce ne sia bisogno, è già ben sviluppato senza bisogno del nostro apporto. L’uso della canapa è criminalizzato perché la pianta viene associata solamente a questo utilizzo e la gente ricorda solo quello. Quello che ci è più a cuore far capire alla gente è che la pianta in sé non è nociva, anzi, tutt’altro. Questa festa vuole proprio raccontare tutte le possibilità che questa pianta ci offre, possibilità che chi è cresciuto nei primi anni del novecento ricorda perfettamente [NDR. L’Italia infatti ha sempre prodotto canapa di ottima qualità e nell’economia della cultura contadina era una pianta fondamentale e dai molteplici utilizzi.] In un certo senso, lo dico con molta chiarezza, per noi fumarla è l’utilizzo più stupido che se ne possa fare, basta immaginare che volendo ci si potrebbe far andare anche una macchina, creare una plastica biodegradabile, un’ottima carta, usarla come alimento con delle qualità nutritive altissime. Ricordandoci sempre che la canapa cresce tutti gli anni, a tutte le altezze ed è per davvero una pianta jolly! La canapa è una pianta. Una pianta con delle qualità. Che sia associata al suo consumo e che il suo consumo sia criminalizzato, preclude al grande pubblico la possibilità di un giudizio ponderato e basato su Ministero della Salute con una circolare datata 22 maggio 2009. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) raccomanda per la popolazione l’assunzione di acidi grassi polinsaturi (omega 6 ed omega 3) in proporzione da 4/1 fino a 6/1, per prevenire o curare le malattie più diffuse nelle società moderne: colesterolo non HDL alto, trigliceridi nel sangue, diabete, artrite reumatoide, artrosi, asma, psoriasi ed eczema atopico, lupus, altre malattie autoimmuni, sindrome premestruale, depressione. E allora lo sapevate che i semi di canapa, contengono omega 6 ed omega 3 in rap- delle aggressioni dell’ambiente.” Nell’era del sintetico, la canapa ci può vestire con un tessuto eccezionale e naturale e nell’era dell’alimentazione fast food la canapa ci nutre con un potenziale nutritivo fuori dal comune. Ecco cosa rappresenta la canapa. Ecco come la canapa, unita alla volontà politica di sfruttarla e alla disponibilità di ricerca e tecnologia, potrebbe raggiungere risultati che nel novecento erano imprevedibili. In un mondo dove la sostenibilità ambientale è il traguardo verso il quale si deve tendere nel futuro più immediato possibile, e in un’epoca nella quale il depauperamento delle risorse terrestri è un tema di importan- di Carlos Rafael Esposito za planetaria, perché il nostro paese non può tornare ad essere quel produttore di canapa di ottima qualità riconosciuto cent’anni or sono a livello mondiale? Qui non si parla di proibizionismo, se non collateralmente. Il discorso è più ampio ed estremamente serio. Riguarda il nostro futuro come italiani e il nostro futuro come cittadini di questo martoriato pianeta terra. Qui si parla di opportunità per un paese che ne ha bisogno come il mare del sale. Non possiamo dimenticare il tragico stallo della nostra economia, né tantomeno sottovalutare le risorse che si potrebbero mettere in atto riscoprendo la cultura contadina di un tempo e reiterpretandola con la tecnologia del ventunesimo secolo. Chi porta le responsabilità politiche di non considerare per il bene del paese le opportunità offerte dalla canapa, la possibilità di innescare in tempi di crisi delle economie locali, che gioverebbero al tessuto imprenditoriale nazionale? L’attuale dirigenza politica: miope, isterica e grossolana. Nelle loro mani è affidato il nostro destino. Vediamo di fargli capire che se le alternative ci sono, vale la pena di percorrerle. E in fretta. Si ringrazia Assocanapa per i contenuti e Raica Quilici per le foto. 19 INTERVIEW INTERVISTA A JORGE CERVANTES, IL GURU MONDIALE DELLA CANNABIS “Adesso la cosa è seria: è arrivato il mercato libero” impiegano solo un paio di manciate di guano di pipistrello, tutto il resto lo fanno con l’arricchimento previo della terra. Bisogna cercare di far crescere la vita nel terreno, fare in modo che aumenti. La cosa fondamentale è mettere vita nel compost e nella terra e conservarla durante tutto l’anno, perché può morire facilmente. Quando si coltiva con materia organica è importante non utilizzare in nessun caso sali chimici, che bruciano tutta la vita e poi ci vuole molto tempo per tornare a recuperare un livello di vita elevata del suolo. La gente si concentra sui prodotti, i prodotti servono, ma non tanto. L’importante è conoscere bene il terreno. È una buona idea avere un giardino con altri tipi di piante, in questo modo lo puoi usare come esempio di quello che succede nel tuo stesso giardino. Se pianti in un luogo marijuana e in un altro lattuga, pomodori, peperoni, sono queste stesse piante ad avvisarti degli eventuali problemi, prima che arrivino a colpire la marijuana. Bisogna usare il “mulching”, o pacciamatura, lasciando la terra coperta con del materiale in modo che le radici e il suolo abbiano una protezione. Sei diventato famoso con le tue spiegazioni sulla coltivazione indoor, ma ora ti interessi molto anche di quella outdoor Mi piace di più la coltivazione outdoor rispetto a quella indoor. È la grande cosa che ho imparato qui in Spagna. Se non fosse per la legge, tutti coltiverebbero outdoor. Sarebbe fantastico. Quando ho iniziato, 30 anni fa, tutti quanti mi dicevano: “l’erba piantata indoor non ti stona”. Ora dicono il contrario, che l’erba coltivata indoor è meglio di quella coltivata outdoor e stona di più, ma la verità è che possoCON UN ALTRO PAIO DI FIORI DI GRANDE CALIBRO no essere ugualmente buone. Nell’estate del 2006 abbiamo intervistato Jorge Cervantes, uno dei principali esperti mondiali di cannabis e collaboratore di Soft Secrets; a cinque anni di distanza è sempre giovane, con la stessa voglia di lavorare e scoprire. Parlare con Jorge è sempre un piacere, non solo per le sue conoscenze sulla H. Madera cannabis, ma anche e soprattutto per la sua profondità umana. Soft Secrets. Che cosa hai fatto dalla scorsa intervista? Jorge Cervantes: Nel 2005 ho iniziato a scrivere per molte riviste, oltre 20 diverse, molte di esse appena avviate. Nel 2006 è uscita la nuova Bibbia, poi è arrivato il primo video che ho realizzato. Il 2006 è stato un grande anno, da lì in avanti le cose hanno iniziato a cambiare e io mi sono reso conto dell’effetto che avrebbe avuto YouTube, per via del successo che abbiamo ottenuto. Il video ha iniziato subito a essere condiviso e abbiamo avuto molta pubblicità. Nel 2007 è stata pubblicata qui la nuova Bibbia tradotta e il secondo video. In quell’anno è uscita anche la versione in francese del libro sulla coltivazione indoor. La chiave di tutto era essere in Spagna in quel momento. C’era molto più movimento qui in Spagna che negli Stati Uniti, era l’epoca di George Bush nella quale non si poteva fare quasi niente. È vero che esistevano già le leggi sull’uso terapeutico in molti stati, ma la gente aveva paura e tutto andava a rilento. Nel frattempo, in Europa io lavoravo senza problemi, in posti come Spagna, Olanda o Svizzera. Qui ho imparato costantemente e tutto era molto libero e ho potuto visitare giardini senza troppi controlli. Ho lavorato molto, molto... Quanti anni hai per mantenere questo ritmo di lavoro? Ho 57 anni. In genere la gente che ha la mia età non lavora così tanto, ma io sono circondato tutto il giorno da giovani, che sono quelli che mi ispirano. La gente giovane ha molta forza. Che cosa hai imparato sulla coltivazione outdoor in questi anni? Che il suolo e l’acqua in Spagna sono orribili. Migliorare il terreno costa molto, c’è molta argilla, il drenaggio è pessimo, in più il clima è secco in gran parte del paese. Il pH dell’acqua è alto e c’è troppo vento. Tutto questo rende difficile la coltivazione. Molte persone che coltivano outdoor non migliorano il suolo, ma bisogna farlo. Quando si usano i vasi, bisogna sapere come trattarli perché non si scaldino troppo. Il tipo di terra dipende anche dal luogo preciso, per esempio nella zona del Golfo di Biscaglia il suolo è migliore. Che cosa consigli per migliorare il terreno? Si possono fare analisi del suolo per capire che cosa manca, ma consiglio soprattutto di aggiungere materia organica, usare concimi o qualsiasi compost si riesca ad avere. Compost e ancora compost. L’importante è cercare la vita, fare in modo che la vita cresca e si sviluppi nel terreno. Questo è estremamente importante. Per esempio, di recente ho scritto di un gruppo di persone che coltiva piante giganti. Ecco, loro durante la coltivazione Perché sei tornato negli Stati Uniti? Erano dieci anni che vedevo poco la mia famiglia e i miei ormai sono anziani. La ragione principale sono state alcune questioni familiari. Oltre al fatto che Bush se ne è andato, e poi ci sono gli affari. Ma in primo, secondo e terzo luogo il fatto è che volevo stare con la mia famiglia, il resto delle ragioni è meno importante. Se non fosse stato per la famiglia sarei rimasto in Spagna, mi piace stare qui. Inoltre io posso dare una mano con la crisi, i politici hanno bisogno di aiuto. Hai notato cambiamenti quando sei tornato negli Stati Uniti? Negli Stati Uniti è cambiato tutto, è come se fossero un altro paese. Quando me ne sono andato da lì avevo molta paura e non si poteva comprare legalmente marijuana, tutto era perseguito. Quando sono tornato si poteva. Mi sono molto emozionato la prima volta che ho potuto comprare legalmente marijuana negli Stati Uniti, fino a quando non sono uscito dal posto non mi sono reso conto dell’impatto che avrebbe avuto. Ero lì, con il mio sacchetto appena acquistato e ho iniziato a tremare per l’emozione. Era stato sempre illegale, per tutta la mia vita, ora non lo era più. All’inizio era come una sensazione molto speciale, come un mondo tutto nuovo. 20 Era fortissimo poter comprare marijuana con ricevuta e tutto, con una ricevuta che potevo poi usare per scaricarla dalle tasse. Comprare lì la medicina per la prima volta è stato molto, molto emozionante. All’improvviso potevo coltivare in casa. Prima c’era una legge secondo cui se stavi usando la tua casa per compiere un atto illegale con le droghe, ti potevano togliere la casa. Questo faceva molta paura a tutti. Ora questa legge non si applica più. Posso coltivare la mia medicina senza che mi tolgano la casa. Questo è un grande cambiamento, in molti stati questa legge esiste ancora, ti possono togliere la casa e il denaro va al commissariato di polizia che ti ha beccato. È una totale pazzia. Sì, il numero di piante non è del tutto chiaro, la quantità dipende dalla zona in cui vivi. Ci sono posti in cui si dice che per ogni tessera si ha il diritto di coltivare sei piante, ma ce ne sono altri in cui si può arrivare fino a 99. Dipende da molte cose, non lo sanno neppure loro. Il segreto è non superare le 99, perché se superi le 99 è un reato federale e la cosa è pericolosa. l’erba per non venderla così, è disposta a tenerla sei mesi o un anno prima di venderla, ma quello che otterranno è che quando arriverà al mercato il prezzo scenderà ancora di più. Questo cambierà il modo di coltivare? È chiaro. Prima si potevano investire molti soldi in una pianta sola, ma le cose stanno dagnati il proprio posto se diventa legale. Credono di aver imparato e lottato molto negli ultimi 20 o 30 anni, di meritarsi un posto, mentre i “nuovi”, quelli che arrivano con i cambiamenti della legge, non meritano quello che gli si dà. È ridicolo pretendere questo! Perché qualcuno deve avere “diritti speciali”? Molta Hai coltivato lì durante questi anni? Certo, certo. Ho la tessera per l’uso terapeutico, anche mia moglie. Appena siamo arrivati nel nostro stato, abbiamo iniziato CRESCITA IN PRIMAVERA CON SUPPORTO a stare male, ci siamo ammalati e siamo AGGIUNTIVO DI LUCE PER EVITARE LA FIORITURA andati a chiedere la tessera per poter coltivare e comprare la medicina. Devo confessare che il primo anno avevo ancora paura quando sono tornato. Sai quello che ti hanno detto, conosci il contenuto delle leggi, sai quello che vedi alla tele, sai quello che leggi sui giornali, sai ciò che hai comprato, sai che hai la tessera, ma quando ti stai giocando le palle è un’altra cosa, ti fa ancora paura. Molti miei amici sono finiti in carcere e senza casa perché coltivavano e questo ti resta dentro. Mi ci sono voluti diversi mesi per mettermi a coltivare, cercavo scuse diverPIANTE RACCOLTE PARZIALMENTE se. Pensavo che non mi sarebbe successo questo, ma mi è successo. Tutta la vita da illegale, all’improvviso hai l’opportunità di farlo, ma ti costa cambiare il chip. A me è Che cosa succede nel mercato degli costato. Una volta che cambi è tutta un’al- Stati Uniti? Come viene influenzato tra cosa. Ora ho un po’ più di affetto per la dalla depenalizzazione? marijuana, ma mi prendo cura anche dei Ci sono grandi piantagioni. È molto simile pomodori, sono sempre piante. Questa alla Svizzera, dove si coltivava su terreni è la cosa bella, poter avere la marijuana e in serre grandi. Ci sono luoghi in cui il come una pianta qualsiasi. raccolto è fuori dal comune, c’è bisogno di un grande lavoro per prendersi cura di Quante piante di marijuana puoi col- tutto e fare in tempo il raccolto. tivare? Nella zona dove vivo, puoi avere fino a sei Sto osservando molti cambiamenti nei piante a persona, quindi io e mia moglie prezzi, per esempio due stagioni fa mezzo possiamo coltivare dodici piante. chilo costava da 3000 a 4000 dollari. Ora però mezzo chilo costa tra i 2000 e i Il numero di piante varia in funzione 3000 dollari. Questo non sarà il prezzo della zona? più basso, c’è gente che sta conservando JORGE POSA CON LE PIANTE cambiando. Una pianta che ti rendeva 1000 dollari due anni fa ora ne rende 600, ma da qui a un paio di anni ti renderà 200 dollari. Questo significa che nel coltivare bisogna essere molto efficaci. Non si può spendere e spendere in prodotti e fertilizzanti come se fosse uno scherzo. Adesso la cosa è seria: è arrivato il mercato libero. Ho osservato i costi di produzione delle piante grandi, siamo intorno al 20%30% del prezzo finale. È parecchio, i costi dovrebbero essere tra l’1% e il 5%. Questo è il cambiamento più importante tra quelli del futuro. Il passaggio all’outdoor e alle piante grandi è molto importante, con questi sistemi si possono ricavare tonnellate, una buona coltivazione può rendere una tonnellata di erba. Poi, chiaro, bisogna riuscire a venderla, perché anche il vicino ne avrà una tonnellata e l’altro vicino pure e così anche l’altro ancora. Tanta erba, e che cosa se ne faranno di tanta erba? La prima cosa che succederà sarà che la esporteranno verso posti dove ci sono molti soldi. È molto comune, è ciò che succede nella maggior parte dei mercati. In più, il prezzo scenderà e questa stupidaggine sarà finita. LE PIANTE SEMBRANO IMMENSE RISPETTO ALLA TESTA DEL CAMERAMAN Ci sono persone che pensano che questo non è giusto, che vorrebbero una legalizzazione più controllata, che mantenesse il mercato più stabile. Sono persone che pensano di essersi gua- gente pensa “io so tutto questo, io ho imparato tutto questo, io da solo e nessuno mi ha aiutato”, è tutto un “io, io, io”. L’ego può accecarti. Non siamo speciali, nessuno ha imparato da solo, nessuno sa tutto, nessuno è Dio. Sta arrivando il mercato puro e duro, quelli che si concentrano su questo sono i furbi. Gli altri, quelli che parlano, resteranno con le parole. Quindi, il prezzo vecchio è molto alto e bisogna abbassarlo. Nessuno vuole abbassare i prezzi, ma si dovrebbe fare. Tutto cambierà molto in fretta, chi capirà questo trionferà. Questo è quello che succederà. Deve succedere. Ci sarà una pulizia del mercato, il pubblico sceglierà quelli che offrono la qualità migliore al miglior prezzo. Pur prevedendo un cambiamento verso l’efficienza, puoi riassumere come si coltivava in California durante gli anni dell’erba cara, quando non mancavano risorse? È molto interessante. In pratica si ottengono diverse tessere e si coltiva su un grande terreno. Gran parte del suolo non è buono, per coltivare qualcuno fa dei buchi larghi e profondi, ma c’è un limite. Altri usano sacchi da coltivazione, vasi flessibili, i cosiddetti “smart pots”. Usano sacchi da 200 galloni (circa 910 litri). Comprano il substrato o lo creano e riempiono questi vasi. Solo lo “smart pot” grande costa di per sé 50 dollari, poi bisogna metterci quasi un intero pallet di substrato. 21 In California ho conosciuto gente che spendeva tra 5.000 e 10.000 dollari in fertilizzanti per la propria coltivazione, quando dovrebbe spendere al massimo tra 1.000 e 2.000 dollari. Presto questa gente seguirà le normali procedure nelle coltivazioni, quelle tipiche che ti potrebbero consigliare al ministero dell’agricoltura. Oltre a questo, bisogna anche mettere luci perché le piante non fioriscano, dato che si mettono all’esterno verso marzo e Da quanto racconti, non sei il solo a cambiare il chip, ma sono molti i coltivatori che non hanno più paura. Ma è chiaro. Dunque, ti faccio un esempio, ho un amico messicano, che ha circa la mia età ed è un tipo fantastico. Prima, per salire fino alla sua coltivazione doveva usare un motore, appeso a due ruote agganciate a un cavo e per scendere doveva usare una scala. Ora è andato a vivere nella sua area coltivata, ha usato un Bulldozer per appianare tutto e usa CERVANTES CON L’ORGOGLIOSO COLTIVATORE DI QUESTO ORTO si raccolgono alla fine di ottobre, quindi hanno bisogno di quasi otto mesi. grandi sacchi da coltivazione. In altre parole, ora ha tutto chiaro. Si usano luci fluorescenti a basso consumo, bisogna solo interrompere il ciclo luminoso perché non entrino in fioritura. Anche se serve poca luce ciascuna, se sono 99 piante, bisogna mettere 99 lampadine, con i rispettivi cavi e tutto il resto dell’attrezzatura. Raccontaci qualche altro trucco dei coltivatori californiani da outdoor. Una cosa che si usa molto è fare il raccolto per gradi. Con ogni pianta riescono a fare uno o due tagli di cime, con alcune come la Mr Nice ne fanno addirittura quattro. In base a come è cresciuta la pianta, hanno usato delle reti per sostenerla. In genere usano reti di due altezze. Così iniziano a tagliare le punte dei rami che stanno sopra la rete, con questo fanno già uno o due chili. Tolgono la rete superiore e aspettano un paio di settimane. A queste cime arriva più luce e si gonfiano molto, Inoltre servono le tubature per l’irrigazione, i gocciolatoi, il serbatoio e la pompa. Anche l’acqua costa. In più c’è da mettere il tempo dedicato alla gestione, bisogna avere un tornaconto. Tutto questo suppone un lavoro, una spesa e la manutenzione. Bisogna saper introdurre la tecnica nel modo corretto, per rendere le cose più semplici e convenienti, e non per complicarle. Quindi vedi grandi cambiamenti in questo tipo di coltivazione. Bisogna seguire il mercato, essere realisti, rendersi conto che il mercato comanda e che non c’è altro. I prodotti nuovi vanno bene, ma rendiamoci conto che se andiamo in un grande vivaio, di piante normali, non troviamo tanti prodotti. Nel mercato agricolo convenzionale non sono molto sofisticati. Noi abbiamo un’overdose di prodotti. Usiamo più prodotti di quelli che ci servono, più fertilizzanti del necessario. C’è tanta gente che compra e che non sa molto di quello che sta cercando. Dovranno essere molto più efficaci. produzione del 40% e fare un raccolto in modo molto più graduale. Questa tecnica è molto interessate perché suddivide il lavoro e aumenta la produzione. I ribassi dei prezzi si avranno anche in Spagna? Ora stanno iniziando a manifestarsi sintomi di sovrapproduzione in Spagna, quindi può diminuire un po’ il prezzo ma non tanto come negli Stati Uniti, perché gli aumenti non sono stati così forti. Qui in Spagna l’hashish ha sempre determinato il prezzo di riferimento del mercato. L’hashish è conveniente, a seconda della qualità va da due a sei euro al grammo, così l’erba deve mantenere un prezzo basso. È il meccanismo che regola questo mercato. E qui sono sempre stati abbastanza efficaci nella coltivazione, senza spendere in prodotti di cui non avevano bisogno. Ieri, il breeder di Resin Seeds, Jaime, mi ha raccontato le sue impressioni sul fatto che le sue piante con alti livelli di CBD hanno una resistenza maggiore a problemi come infestazioni e oidio. C’è anche gente che dice che il CBD è stato sopravvalutato, che non è così importante; tu che ne pensi? Sappiamo che il CBD funziona molto bene contro le infiammazioni, questo è già stato provato. In più ti fa scendere lo sballo, che è una cosa importante per molti che ne fanno un uso terapeutico ma che non vogliono essere stonati. Jaime ha fatto un lavoro molt o interessante e ha piante con un contenuto molto elevato di CBD, e con un rapporto di 1 a 1 tra THC e CBD. Le cose di cui ti ha parlato potrebbero essere vere, poche persone hanno osservato tutto questo prima. Bisogna avere i mezzi per fare ricerca su molte cose, per studiare tutto. Sappiamo molto poco del THC, ma ancora meno del CBD. Bisogna avvicinarsi con la mente molto aperta. Avere opinioni rigide sull’argomento è un errore. Pensa che il dott. Mechoulam ha isolato il THC solo negli anni ‘70, i recettori sono stati scoperti ancora dopo. Questo per la scienza vuol dire praticamente ieri. È tutto molto nuovo. Ci sono due portali molto importanti, da un lato in California c’è www.projectcbd.org e dall’altro c’è quello della CBD Crew, www.cbdcrew. org, un progetto di Jaime, breeder di anche su YouTube ed è molto famoso il video delle piante grandi, che ha circa 875 visite al giorno in questo momento; è sbalorditivo che mantenga per tanto tempo questo numero di visite. Per vederli su YouTube basta mettere nella barra di ricerca “Jorge Cervantes”. Ci sono molti paesi fuori dal circolo della cannabis per diversi motivi, dalle leggi al fatto che fare o portare lì una rivista non è redditizio, ma Internet è una porta aperta che non possono chiudere. I video sono molto facili da tradurre e da capire, così più gente ha accesso alle informazioni e più gente inizia a coltivare; è qualcosa di inarrestabile. Questo è lo speciale outdoor, vogliamo qualche consiglio in più per la coltivazione outdoor in Spagna Quelli che vogliono ottenere piante grandi nel terreno devono iniziare a farle germinare, in modo che le piante abbiano già una buona altezza quando vengono spostate nei buchi. Quando si fa questo, bisogna dare loro luce artificiale perché non fioriscano durante la primavera. Bisogna preparare la terra con mezzo metro di profondità; prima pensavo che ne servisse di più, ma ora ho verificato che sono sufficienti mezzo metro di profondità e uno di larghezza. Sei socio di diversi club della California, dai un consiglio alla gente di qui che oggi ha voglia di avviare un club. Le leggi sono diverse dappertutto, bisogna conoscere le leggi di ogni posto e spingersi il più in là possibile, ma sapendo fino a dove ci si può spingere, anche se a volte è difficile stabilire il limite. La cosa migliore è che i processi risultino costosi e difficili. Influisce anche la capacità di negoziazione con i politici e i cambi di governo. Il denaro è come una pedina nelle nostre mani, bisogna saperla muovere. Ora è il miglior momento, con la crisi non hanno soldi per affrontarci tutti, per questo bisogna coltivare di più. Ho anche una richiesta: mi piacerebbe poter accedere ai club spagnoli con la tessera dei club statunitensi. Dai un consiglio a un coltivatore outdoor che intenda realizzare una grande piantagione per un club. NESSUNO HA IMPARATO DA SOLO, NESSUNO SA TUTTO, NESSUNO È DIO. STA ARRIVANDO IL MERCATO PURO E DURO, QUELLI CHE SI CONCENTRANO SU QUESTO SONO I FURBI così tornano a raccogliere un altro chilo o due. Tolgono la rete inferiore, aspettano ancora una settimana e poi raccolgono l’ultimo chilo. Resin Seeds, con Shantibaba, breeder di Mr Nice, per creare piante con livelli di CBD molto elevati, che possano essere impiegate a scopi terapeutici. In genere quelli che coltivano si tengono queste ultime cime da fumare, che sono le migliori, quelle con più resina. In un terreno potevano raccogliere 120 libbre, ma usando questa tecnica ne hanno raccolte 200. In altre parole, il 40% di produzione in più. Non è una gran cosa se hai poche piante, ma se hai una grande piantagione, può voler dire aumentare la Quali sono i tuoi prossimi progetti? Fare tanti video, ho circa cinque ore di video montate, per la fine dell’anno vorrei averne una decina. Il video è il futuro, stiamo girando in continuazione, outdoor e indoor, in Spagna e in California. Vorrei avere più di 10 ore di video per la fine dell’anno e presentare la mia televisione su www.jorgecervantes.tv. Siamo Più acqua. Uno dei problemi più comuni che si può verificare è che le piante abbiano sete e abbiano bisogno di più acqua. Bisogna cercare di automatizzare l’irrigazione quando il terreno è grande. Ovviamente, si deve utilizzare la pacciamatura e parlare con i coltivatori vicini. E tenere d’occhio il vento, perché non disidrati le piante. Vuoi aggiungere altro per concludere l’intervista? Coltiva di più, coltiva di più, coltiva di più. È quello che bisogna fare. 22 INTERVIEW Veloci quanto Valentino Una vecchia campagna pubblicitaria di una birra, con testimonial il grande campione Valentino Rossi, diceva “c’è più gusto ad essere italiani” alludendo a quanto fosse bella la vita nel nostro paese. Aveva ragione Valentino, c’è molto più gusto in Italia! Quest’intervista è di pochi mesi fa. Il personaggio che risponde è un collezionista che ho conosciuto quando era in viaggio per l’Europa alla ricerca dei prodotti vincitori dell’ultima coppa olandese. E’ stato un grande piacere incontrarlo, il collezionista è una figura ancora molto rara e forse solo un altro uomo in Europa conosco ora che possa esser definito un “collezionista per hobby di erba ed affini”. Essere un collezionista vuol dire avere il culto per le cose buone e genuine. Fumare bene ne consegue stare bene. Il collezionista è una figura che deve esistere, come ci sono esperti per le cose buone da mangiare ci devono essere anche per tutte le sostanze organiche. Dove meglio si realizza l’uomo è nient’altro che ad esempio cantine di vino o i formaggi stagionati. Un crudo di Parma non differisce da un fiore. Entrambi naturali, entrambi organici, entrambi vivi. Collezionare prodotti genuini: stupiscici descrivendo la tua collezione. Innanzitutto quante varietà hai e come suddividi le varie tipologie? Due nomi tra i migliori fumi e tra le erbe più buone che hai? La prima voglio che sia la StrawBerry Kush indoor 5 mesi, poi anche Critical Haze indoor 3 mesi, la Juicy Fruit indoor 4 mesi che è un incrocio particolarissimo, sicuramente Chocolope indoor 2 mesi e Sour Diesel indoor 1 mese e Big Buddha Cheese indoor 2 mesi che raggiungono dei sapori totalmente al di fuori del comune. E poi una nota assolutamente bisogna farla per, ne devo citare tre, la Grapeberry indoor 7 mesi che ha una completezza ed omogeneità incredibile, la Lemon Haze indoor 2 mesi molto valida e la Jack Herer X White Berry indoor 1 mese. Altre direi Himalaya Gold indoor 2 mesi e la Dr. Grinspoon indoor 2 LA MAGGIOR PARTE DEI PRODOTTI CHE SI TROVANO IN GIRO SONO NOVELLI, ANZI BISOGNA STARE ATTENTI ALLA COSIDDETTA ERBA BAGNATA CHE SI DIFFERENZIA INVECE DALL’ERBA FRESCA E SONO ENTRAMBE DA NON PRENDERE Vi assicuro pareva di parlare con mio nonno, un vecchio enologo patito per la sua cantinetta! Non voglio aggiunger nulla, ancora incredulo per la session degustativa mentre rispondeva alle mie domande, ecco le sue parole: SSIT: Caro P. cosa vuol dire “sono un collezionista”? Allora io ho 73 varietà totali. Sarebbe meglio però fare una conta separata: ho 7 tipi di Charas perché son riuscito a conservarli dall’anno scorso ma in alta stagione arrivo anche a 20, 14 tipi di hashish o battuto secco, 1 olio, 19 tipi di Ice-O-Lator e 32 tipi di erba diversi. Le suddivido così, ovviamente le erbe sono biologiche e le paste sono certificate all’origine da me. mesi che sono particolari. La più vecchia che ho è la Critical Jack outdoor da venti mesi in barattolo di vetro al buio in cantina pulita, ma è un’eccezione perché non invecchio oltre i sei mesi. Certi prodotti è meglio ricordarseli. Fumi degni di nota invece ci sono il Libanese rosso 8 mesi, poi il Caramello marocchino che ha circa quattro mesi e ha un sapore incredibilmente dolce e di CBG inconfondibile sul palato, ad occhi chiusi sembra una caramella. Rimanendo sempre sulle paste c’è il battuto di sativa che è particolare perché è forte (di fattanza sativa) e ha un sapore agrumato. E il fantastico OG Kif, balsamico. Charas dico la Fresh Charas che nonostante abbondi di parte vegetale ha un sapore molto buono, potentissima. Un’altra Charas molto forte è la Malana Cream, molto forte e molto buona. Indimenticabile. E ne ho un’altra molto buona ma meno potente che è la Kashmir Valley. Ice-O-Lator è una cosa che va presa con le pinze perché quelli che valgono 10 e lode sono il Chocolope Ice 45-90 micron, l’OG Kush Ice che non è al livello del Chocolope ma il tipo di pianta sì e si sente. Poi il Meximelt che è la chicca tra i Jelly, aggiungo anche il Gran Daddy e il Butter e l’Ice di Amnesia Haze monosetaccio 25 micron per particolarità. Ora cosa fumeresti? L’Utopia M. outdoor 5 mesi per fare un paragone con l’ultima che abbiamo assaggiato, cambia grower quindi cambia prodotto. La tua preferita qual è? Strawberry Kush indoor 5 mesi perché è la più particolare tra tutte, se avessi la B.A.D. fumerei quella ovviamente dopo una stagionatura di 4 mesi, almeno. 23 mesi perché quando l’ho presa era troppo fresca e quindi potevo invecchiarla, tanto vediamo com’è son passati 70 giorni, forse di più due mesi e dieci giorni ad oggi di barattolo. Rispetto alla Dolcevita fresca è fantastica. Portentosa. La dolcevita fresca non rende nulla. Quando hai iniziato? Ero giovane e non potevo coltivare, così nel cassetto avevo sempre due o tre tipi diversi di erba o hashish. C’erano periodi in cui si fumava bene e periodi in cui si fumava male, pochi probabilmente coltivavano nella mia città e nessuno tra i miei amici stretti aveva piante. Mi resi conto che dovevo stipare nei periodi buoni per superare i periodi di “siccità”, per me una canna è come fumare un sigaro mentre sono a letto con la mia donna dopo aver fatto l’amore perché ubriaco di rhum della Guadaloupa. Una bella fumata addolcisce il piacere della vita! Conservando tante tipologie di erbe perché magari i periodi buoni erano memorabili mi son comunque reso conto di dover fare una scrematura tra i vari prodotti. A conservar pacchi si fumano pacchi. Soprattutto col fumo! La stagionatura è fondamentale, ma riesci a procurarti prodotti cosiddetti “novelli” da poter invecchiare? La maggior parte dei prodotti che si trovano in giro sono novelli, anzi bisogna stare attenti alla cosiddetta erba bagnata che si differenzia invece dall’erba fresca e sono entrambe da non prendere. La prima per motivi qualitativi cioè pura schifezza e l’altra per una questione di peso, non si può pagare così tanto l’acqua; comunque l’erba quando te la vendono tendenzialmente è umidiccia altrimenti si sbriciolerebbe facilmente creando molta fonda. Da nessuna parte nel mondo vendono ai turisti prodotti stagionati di alta qualità perché non avrebbero mercato, come certi vini che li beve il produttore. qualche mio prodotto della collezione. Ho assaggiato ad esempio una Critical Jack stagionata 340 giorni in barattolino, troppo stagionata quindi sfociata nell’invecchiamento, ma dal gusto fantastico e senza difetti. Da allora il mio palato è cambiato, ho scambiato di tutto per averla. Parliamo allora di degustazione. Cosa cerchi? Quando cerco l’erba buona cerco le dolci e le sative, oppure solo freschezza o l’afghanona e poi ovviamente tutti gli incroci strani che sono le eccezione fantastiche tipo la Sweet Afghan Desire che è la classica eccezione che conferma la regola. Mi piace molto l’effetto “up”e devo dire che cerco il gusto, ma giudico a parità di effetto. Anche tra i prodotti di alta qualità ti capita di incontrare difetti ad esempio troppa parte vegetale in un Ice-O-Lator? Se non trovi prodotti di qualità cosa fai? Non mi viene nemmeno la tentazione, se poi qualcuno mi passa una canna non buona appoggio le labbra per educazione. Poi gli mando una doppietta di cyloom Amnesia Haze Ice-O-Lator 25 micron e e parte una session insieme. Sì, volendo andare nella finezza come dici tu, nell’olimpo delle qualità riesco a sentire erbe troppo piene e addirittura a volte troppo vuote: una stagionatissima vuota però che un poco di sole in più avrebbe premiato. (forse un estratto di alghe tipo quelli di biomagno a stimolare l’inizio della fioritura avrebbe aiutato, n.d.r.) Il difetto della parte vegetale sai è un po’ un compromesso nelle paste, non si possono pretendere solo molecole di thc o si fuma un budder. Non ci sono altre vie di mezzo. Più passa il tempo e più è difficile trovare cose da mettere nella collezione perché sai alla fin fine a meno che non trovi qualcosa di particolare sei obbligato a girare il mondo, certe cose non sono in commercio (nessuno ti venderà mai una sativa stagionata 7 mesi in barattolo) e mi tocca scambiare con estimatori e simili Come conservi i prodotti da fumare? E quelli invece che stagioni? Partiamo dal fumo, l’ideale sarebbe un vasetto di vetro, ma si attaccherebbe. Quindi devo usare la plastica. Fumo, Charas ed Ice-O-Lator devo per forza conservarli in plastica. Alcuni tipi di Ice sono eccessivamente oleosi quindi se si usa la stagnola o il vetro ci sono delle perdite. Io personalmente consiglio o la plastica delle sigarette o la carta da forno, messa in freezer 5 minuti prima di aprirla riesci a recuperare tutto, anche l’olio che s’incollerebbe a tutto. La stagionatura la faccio in barattolo di vetro con poca aria disponibile rispetto al volume di erba che lo riempie. I barattoli vanno aperti regolarmente finchè l’erba non ha la giusta quantità di umidità. E’ meglio suddividere in più barattolini piccoli così da poterli aprire sequenzialmente ed evitare anche le muffe che si possono sviluppare, raramente. P. grazie sei un personaggio unico. Sono un amante del genere. Pensa quanto è bello mischiare il proprio olio con il grinder pollinator, è fai da te, è genuino, lo puoi fare te e sai perfettamente cos’è. Sai come si impasta l’olio per fumare un cannone? Con molta pazienza.. Ovviamente. Metti una canna in freezer poi la impasti in mano con il tabacco senza toccarla mai con le dita. Dopo poco si sfarina come se fosse un fumo non pressato. Preferisco altre paste, ma l’olio buono capita ogni tanto e bisogna approfittarne. Poi sai che l’erba stagionata monta di più di quella fresca? Forse una volta vendevano erbe più secche che montavano di più e ci sembravano più buone. Ora vendon tutti acqua. Maledetto capitalismo Durante l’intervista c’è stata anche una session provante, abbiamo degustato: 1 Critical Jack outdoor perché è invecchiata un anno. Marcatamente stagionata ma priva di difetti. Forse la stagionatura è divenuta un difetto. 1 Dolcevita indoor 3 1 rosso libanese perché è il migliore che ho, un amico di posti lontani. Una leggenda, qui mi resi conto della necessità di seguire un corso di fotografia, comprare una macchina tecnologicamente avanzata e fare mille macro. Vorrei un microscopio usb. 1 Utopia Haze indoor 2 mesi perché è un’erba molto dolce e perché poi abbiamo assaggiato la corrispettiva di un altro grower anch’essa stagionata una cifra. E’ molto dolce e ha un effetto molto haze. 1 Utopia Haze var. M. outdoor 5 mesi perché è dolce e ha sviluppato prepotentemente un sapore di stagionatura unico! Molto molto molto buona. 1 Dr. Grinspoon indoor 2 mesi che ha quel qualcosa che appizza la mente come “il fuoco brucia ancora”. La Grinspoon è forse la pianta più strana dopo la Duck’s Foot. 1 Chocolope Ice-O-Lator 45 -90 micron perché con una quantità molto piccola puoi fare un cannone per due persone dal sapore molto marcato. Un sapore buonissimo, una sorpresa, come fumare una canna di Chocolope organica, un matrimonio di sapore e uno stupore unico di profumi e frutta. Alla fine della session avanzavano ancora dei prodotti da finire. Purtroppo per alcuni bisognerà aspettare, per altri invece è ormai quasi scaduto il tempo: un anno e mezzo a 16-18 °C (60-64 °F) è decisamente troppo. Io sono innamorato della genetica, come lo sono delle genetiche. Le genetiche in collezione sono: Juicy fruit, Grapeberry, Blueberry, Strawberry Kush, Utopia Haze var. M. Utopia Haze, Himalaya gold, Dr Grinspoon, Tangerine dream, Pineapple Chunk, Amnesia Lemon, Mk-ultra, Amnesia Potter, 5 Level Hurricane, Moby Dick, Big Buddha Cheese, Sour Diesel, Grapefruit, Critical Jack, Critical Haze, Indian Sativa Fly-Bee, Dolcevita, Whiteline, Haze Shower #6, Grass-o-berry, The Clementine, Chocolope d-line, Amnesia Lemon, Greenhouse Alps 1, Greenhouse Alps 2, Jack Herer x White Berry, Super Silver Haze. Incontrare persone così è sempre un piacere che dà qualità alla vita, di qualsiasi campo si stia parlando c’è sempre più gusto con un esperto. 24 Hemporium Cose di Canapa, Vicenza 1 10 S.S. 11 Padana Sup. Verso Verona, 279 36100 Vicenza [email protected] dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19.30 sabato dalle 11 alle 19 cell. 339 61 02 455 cell. 339 27 99 178 Big Budda, Alessandria 1 9 2 11 2 Il primo e l’unico Grow Seed Head shop ad Alessandria specializzato in coltivazioni indoor e idrocultura. Forniamo ai nostri clienti i migliori prodotti e le attrezzature + innovative presenti sul mercato. Da noi troverete 8 anni di esperienza unita a sincera passione e discrezione. “Mescolanza di particolary varietà di ynsalata verde.” (Zingarelly) 12 3 BIG BUDDA Via s. Gorizia 23 15100 Alessandria Tel 0131260728 www.bigbuddagrow.com Orari: dal lunedì al sabato dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 20,00 chiuso la domenica. Mysticanza, Perugia 6 3 Head and Growshop A Perugia in Via San Francesco n.9 (Piazza San Francesco) gli appassionati del biogardening troveranno Mysticanza. Dal 2003 punto di riferimento per il centro Italia. Sei anni di competenza, discrezione e cortesia sono le credenziali di Mysticanza. 4 v. San Francesco, 9 06123 Perugia -Italytel/sms +39-338-8819198 fax n. +39-075-951183 [email protected] www.mysticanza.it MAR-SAB dalle 11:30 alle 14:00 dalle 15:00 alle 19:30 DOM-LUN chiuso Amsterdam Shop, Pomezia 4 Il nostro punto vendita: Viale Alessandro Manzoni 25 Pomezia (RM) 00040 Orario: Aperto dal Lunedì al Sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:30 Si effettua anche vendita on-line, dai siti www.growhempshop.com per gli articoli di giardinaggio indoor e outdoor e su www.seedsline.com per quanto riguarda la vendita di semi di canapa da collezione. Servizio di assistenza clienti su Skype oppure via mail agli indirizzi staff@growhempshop.com o staff@seedsline.com Tel. 0691801148 Orto Biologico Shop, Cagliari Specializzato nella coltivazione biologica e biodinamica Orto Biologico nasce dall'amore verso la natura. Da circa dieci anni sperimentiamo una serie di terricci professionali pronti all'uso, specifici per tutte le fasi della pianta, questo è il nostro punto forte. La nostra esperienza è a vostra disposizione per aiutarvi a risolvere qualsiasi problema!! Ci trovate a Cagliari in via Tigellio 60 – Tel/fax 070/653170 Email: [email protected] Website: http://www.scirarindi.org/scirarindi/?q=node/2877 5 5 Hemp-orio, Cordenons 6 Nel marzo 2002 a Cordenons in via Martiri della Libertà 21 (PN), viene avviato il primo growshop del Friuliveneziagiulia. Il suo obbiettivo principale è fornire affidabilità e seguire con professionalità il cliente. Merito va allo staff e alla clientela affezionata, se dal 2004 l'Hemp-orio ha conseguito successo sul piano interregionale, fornendo una vasta gamma di articoli per fumatori, nutrimenti per terra, idroponia e cocco, lampade per crescita/fioritura, sistemi per idroponica e aeroponica, oggettistica e tanto altro. Via Martiri della Libertà 21, Cordenons (PN). Aperto dal martedì al sabato dalle 11:00 alle 19:00. 25 Growshop Area 51, Ostia, Roma 7 Dopo anni di esperienza e dalla nostra grande passione nella coltivazione biologica, vista la continua richiesta e la difficoltà di trovare prodotti “veramente biologici” nasce la voglia di crearci un nostro orticello e nasce così la nostra attività, basata nel reperire, testare ed approvare per voi le ultime novità del mercato italiano ed estero nel campo della coltivazione indoor e outdoor. Da noi troverai esperienza, cortesia e tanta disponibilità. Ti aspettiamo in via Corrado del greco 32 – 00121 ostia – roma – aperti dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30 tel 06 56338761 o al sito http://www.growshoparea51.com L’Hempirico, Roma 8 L'Hempirico: passione e professionalità dal 2004. Un'ampia scelta di fertilizzanti biologici e minerali delle migliori marche, impianti luci completi, strumenti e tutto ciò che serve per ottimizzare le vostre serre. 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Grazie Via Scoto 10 Piacenza Tel 0523 590953 email: [email protected] mattino dalle 11:00-12:00, pomeriggio dalle 15:00 alle 19:00 Chacruna Head&Growshop, Trento 10 Chacruna da 8 anni seleziona solo le migliori marche, unendo discrezione, professionalità ed esperienza. Proponiamo un'ampia scelta di banche di semi da collezione e siamo specializzati in impianti a LED Professionali. Abbiamo una vasta disponibilità di prodotti per la fertilizzazione, sistemi idro e aeroponici e impianti d’illuminazione con soluzioni su misura. Siamo RIVENDITORI UFFICIALI per il TrentinoAltoAdige di ROOR, EHLE e G.SPOT. Inoltre proponiamo ACCESSORI in CANAPA, COSMETICI NATURALI, BORSE e tanto altro. Chacruna Head&Growshop Corso 3 Novembre 72 presso “Galleria Al Corso” - TRENTO ORARIO: 9.30-12 15-19 (LUN mattina CHIUSO) Web: www.chacruna.it – Email: [email protected] Foglie d'erba, Bologna Growshop Via Brugnoli 17/E 40122 Bologna Tel. 051 523668 Lunedì-Sabato 15:30-19-30 Martedì-Sabato 11:00-13:30 Headshop Via de Marchi 29/A 40123 Bologna Tel. 051 4847574 Lunedì-Sabato 15:30-19-30 Mercoledì-Sabato 11:00-13:30 www.fogliederba.net - www.fogliederba.it 12 REGGIO EMILIA GROWSHOP REGGIO VIA JACOPO DA MANDRA 30/A Orario: LUN – VEN 15.30 – 19.30 SAB 10.00 – 13.00 15.30 – 19.00 SI RICEVE ANCHE SU APPUNTAMENTO Tel: 3315266441 SASSUOLO (MO) VIA MATTEOTTI 61 TEL: 3381240928 www.secretsgarden.it 11 26 BOOK REVIEW Un manuale di autodifesa di Enrico Fletzer Come si direbbe a Milano, la sicurezza è antiproibizionista, anche perché è sempre più evidente come i controlli sui luoghi di lavoro e sulla strada non siano sempre neutrali. Per quanto giustificati dalla giusta tutela della sicurezza individuale e collettiva, essi rappresentano anche l’istituzione di ulteriori forme di vessazione e di propaganda. Data anche una certa percentuale di arbitrarietà e di discriminazione sul mondo del lavoro da cui sono escluse le associazioni di tutela dei lavoratori. Ma per difendere i propri diritti bisogna conoscerli ed è proprio quello che intende fare un manuale di autodifesa che ci parla di “controllo sociale e accertamenti sull’uso di sostanze”, pubblicato a Torino a cura del Collettivo Info shock e del Coordinamento Operatori Bassa Soglia del Piemonte, reperibile in rete, che spiega per filo e per segno come avvengono i controlli e le analisi inserendo solo qua e là dei piccoli commenti. “Va precisato che la necessità di operare controlli su strada e nei luoghi di lavoro è resa imprescindibile ed attuale a fronte dei numerosi incidenti occorsi. Ciò di cui la società è carente non va intesa alla stregua della legislazione finora attuata. Infatti, i controlli messi in atto, alla luce di un’analisi appena poco più che superficiale, svelano la loro vera natura di nuovi strumenti di controllo sociale. Le procedure per gli accertamenti di tossicodipendenza in ambito lavorativo sono a tutti gli effetti di tipo coercitivo e punitivo, prestandosi, inoltre, quale eccellente strumento persecutorio nelle mani dei datori di lavoro. Le linee guida vanno ben oltre quanto consentito dalla legge stravolgendo il significato di “sorveglianza sanitaria” sul lavoratore e regolando in modo difforme dalla legislazione gli accertamenti rispetto al rapporto di lavoro. Per quanto concerne i controlli su strada, è bene ricordare come essi non siano finalizzati ad evidenziare una condizione in acuto ma bensì una condotta privata: i metaboliti inattivi della maggior parte delle sostanze persistono nell’organismo molto tempo dopo l’ultima assunzione. La scelta di non utilizzare differenti metodi di indagine rivela la vera intenzione del legislatore e prelude ad un possibile innesco dei meccanismi di esclusione sociale” legislatore. Inoltre appaiono alcune altre incongruenze come la nazionalità, l’età o la professione del trasgressore come aggravante. O addirittura se l’infrazione viene commessa di giorno o di notte. Questo manuale è uno strumento molto importante per cercare di trarsi d’impaccio ma anche per evitare di finire in un girone tanto dispendioso quanto tortuoso per riavere la patente o il lavoro. E’ un’informazione pulita che si staglia in uno stagno dominato dalla quasi assoluta mancanza di strumenti anche culturali per contrastare il securitarismo, l’intolleranza e l’ideologia della tolleranza zero prevalente in parti della nostra società. “Va sottolineato come la funzione di tutela del lavoratore propria del medico del lavoro sia trasformata in inquisizione degli stili di vita in ambito extra-lavorativo con evidente invadenza della privacy (…) la peculiarità dei controlli non mette al riparo il lavoratore da eventuali stigmatizzazioni da parte del datore di lavoro né da parte di colleghi che vorrebbero comunque a conoscenza della positività di un test. La possibilità di svolgere un test in base al “ragionevole dubbio”, prerogativa del datore di lavoro e vagliata dal medico competente, é una potenziale arma contro il lavoratore molto più efficace delle pratiche di mobbing. il rischio di morire in un incidente dove il guidatore non era responsabile era di di 1,5 punti sopra la media se il guidatore era sotto la influenza della cannabis e del 4,5% se invece era sotto l’influsso dell’alcool. ancora aperta sulla issue dei valori soglia. A livello europeo i test su saliva e sudore sono stati recentemente ritirati in molti paesi per l’alta percentuale di falsi negativi o di valori riferiti a consumi pregressi, men- Nel caso di lavori a termine o precari, non è garantito il mantenimento del posto di lavoro. Inoltre da uno studio effettuato da un gruppo di lavoro dei sindacati confederati in Lombardia, ricorda come, in test immuno-chimici, i falsi positivi siano risultati addirittura superiori al 70% mentre nei test analitici su urine, i test di secondo livello hanno evidenziato errori nel 1,4% dei casi. Infine in contrasto con le norme di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, i controlli sono attuati mediante la collaborazione esclusiva del datore di lavoro e del medico competente senza alcun potere di verifica delle organizzazioni di tutela del lavoratore”. IN TEST IMMUNO-CHIMICI, I FALSI POSITIVI SIANO RISULTATI SUPERIORI AL 70% MENTRE NEI TEST ANALITICI SU URINE, GLI ERRORI INTERESSANO L’1,4% DEI CASI La Svizzera con il sito interattivo “La verità sugli spinelli e le guida” (www.la-verita. ch) cui il manuale rimanda, indica come il governo elvetico esprima una completa laicità sui consumi di cannabis, considerata in tutto e per tutto come l’alcol, ovvero una sostanza lecita nei consumi privati ma che può interferire con l’abilità a condurre un veicolo. E’ noto che esistono delle interazioni sulla pericolosità della cannabis alla guida, che risulta comunque molto inferiore a quella dell’alcool, tanto che dalla ricerca francese di Lauman risulta come Questo significa che il governo francese ha dovuto ammettere come dal punto di vista scientifico ci siano delle differenze notevoli e che quindi sarebbe assurdo stigmatizzare l’uso regresso di cannabis rispetto all’alcool. Dei limiti è possibile sempre discutere ma meglio porre dei limiti piiuttosto che nessun limite come sostiene la Associazione Internazionale Cannabis come Medicina. A differenza dell’Italia ad esempio anche la Germania fissa dei limiti dopo una sentenza della Corte Costituzionale ad un soggetto sobrio testato positivo e dopo alcuni casi di persone che avevano consumato cibi a base di canapa. In Italia la questione è tre più accurati sul consumo cronico sono proprio quelli del sudore e del sangue. Le novità dei test all’italiana sono che pur essendo obbligatori non è più possibile sottoporsi agli esami neurologici o attitudinali. Nel caso del test virtuale proposto dagli Svizzeri, ci si può facilmente rende conto di avere a che fare con un paese in cui i controlli non sono di stampo etico o finalizzati ad un contrasto con stili di vita e consumi ma alla tutela di tutti e tutte. La scelta di non utilizzare differenti metodi di indagine rivela la vera intenzione del Secondo gli autori il testo è tagliato sulla realtà piemontese ma per molti versi esso fa fede per tutto il territorio nazionale, mentre per alcuni dati riferiti al Piemonte è ovvio che le procedure relative a Prefetture e Commissioni Patenti varino da città a città. E’ importante sottolineare come la partecipazione a questo progetto di persone che come attività principale lavorano sul campo delle sostanze, permette anche di vedere come il 70% delle persone segnalate che sono state fermate per cannabis possano in qualche modo essere anche aiutate dagli operatori a limitare i danni che come sappiamo possono riguardare soprattutto il lavoro e la patente . Oltre agli eventuali sequestri di veicoli e beni. 27 LUCE BLU PER SESSARE UNA SOLUZIONE PIU’ CHIARA Esiste qualche nuova tecnica che si avvale della luce blu per sessare le piante? Potresti darmi qualche indicazione su questa procedura? TOO XNTRIK Utilizzo l’esano per attirare il THC nella soluzione a partire dal bubble hash, il mio reagente iniziale. Ottengo comunque materiale idrosolubile e altri lipidi delle piante. Se faccio i calcoli, mi rendo conto che l’olio supera il 90%. È molto trasparente e varia da abbastanza chiaro ad ambrato. Conosci qualche metodo per far precipitare il materiale della pianta dalla soluzione? KAROLA Sì. Questa tecnica viene presentata in dettaglio nella nuova edizione del Marijuana Grower’s Handbook (Manuale del Coltivatore di Marijuana). Le piante con una crescita breve, che misura il numero di ore di buio ininterrotto per determinare quando sopraggiunge la fioritura, hanno una leggera sensibilità alla luce blu. Quando vengono somministrate 12 ore di luce e 12 di buio ininterrotto, le piante fioriscono. Ed Rosenthal è un’autorità riconosciuta a livello mondiale nel campo della marijuana. Considerato in America il “guru della ganja” da oltre 30 anni, Ed ha scritto e redatto più di una decina di libri sulla coltivazione della marijuana e le relative politiche sociali, di cui sono state vendute più di un milione di copie. Il suo primo libro, Marijuana Grower’s Guide, è stata la prima opera sulla cannabis recensita dalla rubrica del New York Times. Dopo quasi vent’anni, continua a rispondere a tutti i quesiti sulla marijuana, sulla sua rubrica Ask Ed (Chiedi a Ed), da lettori di tutto il mondo. DALLA FIORITURA ALLO STADIO VEGETATIVO Ho messo una pianta in fioritura in outdoor in un ottima posizione ben soleggiata all’inizio di maggio, troppo presto per il clima freddo del Massachusetts. Stava crescendo bene, ma è passata dalla bella fioritura allo stadio vegetativo. Ci sono 60 cm di crescita vegetativa su queste cime grosse e succose. Cosa devo fare? REDMAN Ciononostante, quando queste piante sono esposte alla luce blu durante il periodo di buio, rimangono soprattutto in fase vegetativa ma esprimono il loro genere producendo fiori. Possono essere sessate utilizzando questo metodo e poi possono essere riportate in pieno stadio vegetativo ripristinando un periodo di luce totale. In questo modo non vengono stressate passando alla fioritura e di nuovo allo stadio vegetativo ma non perdono tutto il tempo normalmente necessario. Potresti provare a sciogliere il bubble hash in alcol. Aggiungi poi acqua ed esano alla soluzione. L’acqua si lega all’alcol, il che lasciando parti idrosolubili nella soluzione idroalcolica. Il THC e le altre parti oleosolubili si muovono verso l’esano, perché hanno maggior affinità con quest’ultimo, rispetto all’alcol bipolare. Una volta che gli oli si trovano nella soluzione di esano, filtrali con del carbonio prima di concentrarli. Questo dovrebbe permettere di eliminare le impurità residue che sono disciolte o miscelate alla soluzione. SFOLTIRE IN OUTDOOR Ho alcune piante outdoor alte da 1 a 1,5 metri. Non ho mai sfoltito le foglie inferiori. Ora che siamo all’inizio di agosto, quanto devo sfoltire per fare in modo che siano pronte per la fioritura? Alcune sono cespugliose, altre sono alte e piuttosto smilze. RUSSEL Se le piante sono abbastanza distanziate da non farsi ombra a vicenda, in modo tale che arrivi luce a tutti i rami, non c’è motivo di toglierle. La luce del sole sostiene la loro crescita durante l’intera stagione, quindi continueranno a maturare. Se le piante sono una vicina all’altra e solo il canopo riceve la luce, mentre i rami inferiori sono all’ombra a causa dei rami superiori o di altre piante, la parte inferiore produrrà poche cime, che saranno di qualità minore. Le foglie non hanno accesso alla luce, che è necessaria per produrre gli zuccheri necessari a creare i blocchi per la crescita. Queste foglie e questi rami devono essere quindi eliminati per vari motivi. Richiedono energia alla pianta. Anziché produrre zuccheri, li importano dalle parti produttive della pianta per il mantenimento del metabolismo. Utilizzano acqua e minerali raccolti dalle radici. Quando vengono eliminate, le risorse vanno dalle foglie produttive alla punta del canopo, il che dà alle foglie le risorse necessarie per crescere più rapidamente e le radici hanno meno tessuto per farlo. I rami in eccesso e le foglie improduttive creano condizioni di maggior umidità. Le foglie delle piante traspirano acqua, il che crea una zona di umidità attorno alla pianta. Quando ci sono più rami e foglie, c’è traspirazione di più acqua e la pianta è così circondata da maggior umidità. Le foglie e i rami estranei ostacolano il flusso d’aria. L’aria elimina l’umidità e l’aria prima di CO2 e porta nuova aria carica di CO2 alla superficie delle foglie. Sfoltisci i rami e le foglie che sono costantemente in ombra usando forbici o cesoie, immergendole con cura in una soluzione del 3 percento (che si trova in commercio) di perossido d’idrogeno, per prevenire le infezioni. La pianta è tornata in stadio vegetativo perché stava ricevendo un periodo di buio troppo breve per mantenere la crescita in fioritura. Man mano che le giornate si sono allungate, la pianta ha reagito ritornando in stadio vegetativo. La pianta probabilmente era una sativa o un ibrido di sativa, più sensibili ai cambiamenti di luce in tarda fioritura. Non c’è nulla che tu possa fare perché queste cime maturino ora. Dovrai aspettare l’autunno, quando l’aumento di buio raggiungerà un periodo di tempo critico, forzando ancora una volta la pianta in fioritura. In futuro, quando metterai una pianta in outdoor, fai in modo che non riceva più di 12-13 ore di luce al giorno, con un periodo di buio ininterrotto di 11-12 ore, che dice alla pianta di fiorire. LUCE BLU PER LA FIORITURA - In una coltivazione le piante sono state illuminate 12 ore al giorno mediante fluorescenti. Le luci LED blu sono state tenute accese e hanno così illuminato la coltura per le 12 ore in cui le altre erano spente. Le piante sono cresciute in fase vegetativa ma hanno prodotto alcuni fiori che hanno mostrato il loro genere. 28 ALTEZZA DELLA LUCE AFIDI La mia coltura è illuminata con una fonte da 600 watt che arriva posta all’altezza massima, 165 cm. Due delle tre piante alte 110 cm, quindi la punta delle piante è solo a 55 cm dalla fonte. Temo che la punta delle piante possa bruciare se sono troppo vicine alla fonte. Ho trovato degli afidi nella mia stanza di coltura. Lasciano gli esoscheletri, come si vede sulle foglie. Qual è la distanza corretta fra le piante e la fonte? La fonte che sto usando si surriscalda abbastanza. DAVE Quando alla coltura viene somministrata CO2 il metabolismo delle piante, la fotosintesi e la crescita aumentano, dato che la temperatura delle foglie passa a 30 gradi. A temperature più alte spesso lo stress porta a cime più deboli. Senza l’integrazione di CO2 il metabolismo e la fotosintesi delle piante sono limitate dalla poca disponibilità di CO2 e le piante funzionano meglio a temperature più basse, di circa 24 gradi. La quantità di calore che una fonte emette verso il canopo varia parecchio. Le fonti emettono gran parte del calore sottoforma di infrarossi. Quando la luce colpisce una superficie come le foglie di una pianta, viene assorbita e la sua energia è trasformata in calore. Oltre a ciò, la fonte riscalda l’aria circostante che raggiunge la pianta. Le foglie sbiancate, per effetto della cosiddetta ustione da luce, sono provocate dalle temperature troppo elevate, non da eccessiva luce. Queste condizioni dovrebbero essere quindi chiamate più correttamente ustione da calore. I riflettori raffreddati ad aria catturano la maggior parte della luce infrarossa e del calore prodotto dalla lampadina, in modo tale che ne arrivi meno alle foglie della pianta. La circolazione d’aria è un altro fattore, perché rimuove l’aria calda dall’area in questione. Per questo motivo non esiste una distanza prefissata fra la fonte e la punta del canopo. Come risolvo il problema? CONNOR Hai ragione. Le tue piante sono state attaccate dagli afidi. Spesso le formiche assaltano gli afidi per gli elevati essudati di zuccheri, chiamati “mielata”. Se questa è la situazione, devi eliminare le formiche per sbarazzarti degli afidi. Le formiche vengono allontanate e uccise con cannella, chiodi di garofano e altri pesticidi. I pesticidi a base di erbe come lo Zero Tolerance di ER e altri marchi eliminano gli afidi. Si può preparare una soluzione acquosa utilizzando un cucchiaio da cucina rotondo contenente una combinazione di cannella e polvere di chiodi di garofano immersa in un litro di acqua tiepida per sei ore. Per ottenere il potere insetticida in più degli oli delle spezie, immergi la polvere in circa 60 grammi di vodka per alcune ore prima di aggiungere l’acqua. Gli oli si sciolgono nell’alcol. Puoi filtrare la miscela, ma puoi anche usarla con le polveri. Il piretro è un pesticida naturale derivato dai fiori delle piante che si trova in alcune sostanze commerciali antiformiche. Le trappole ed esche per formiche contengono quantità minime di veleno, generalmente imoclad, che le formiche trasportano alla loro colonia, il che porta a un avvelenamento dell’intera comunità. Le quantità minime di veleno sono mirate, quindi si può considerare sicuro. Una piccola vespa solitaria, l’aphidius colemani, depone un unico uovo nella ninfa dell’afide. La larva trascorre la vita infestando la ninfa, trasformandola così in uno scheletro mummificato. Quando matura, fuoriesce stile “alien” e matura a sufficienza per accoppiarsi e iniziare a deporre. Un’unica vespa può deporre oltre 300 uova nel corso della sua vita. Le adulte si nutrono di mielata degli afidi. Il modo migliore per determinare la distanza corretta è quello di controllare la superficie delle foglie con un termometro superficiale. Questo strumento economico utilizza un raggio a infrarossi per effettuare la misurazione. La temperatura delle foglie è in stretta correlazione con la circolazione d’aria e la temperatura dell’aria, dato che la foglia, essendo molto sottile, irradia calore nell’aria circostante. Utilizzando il termometro superficiale si può determinare la giusta altezza della fonte e la temperatura dell’aria attorno al canopo, in modo che si mantenga la temperatura corretta sulla foglia. Per esempio, se la temperatura della foglia è troppo elevata e lo spazio ha una buona circolazione d’aria, si riduce la temperatura ambiente per raffreddare la foglia. Hai menzionato che le tue piante sono alte più di un metro. Se il canopo delle piante copre i 2/3 dell’area della coltivazione, è ora di obbligare le piante a fiorire. Se gran parte del canopo è spoglia, pota un po’ le piante. Questo le incoraggia a produrre rami e a estendersi nella coltura eliminando il problema dell’altezza. COLTURA AD ALTITUDINE ELEVATA Vivo sulle montagne della Norvegia a un’altitudine di 2.450 metri. I primi geli sopraggiungono presto a questa altezza, di solito attorno alla fine di agosto. I luoghi che sto prendendo in considerazione sono molto assolati e sono ricoperti di steppa piuttosto che pioppi. Sto pensando di utilizzare confezioni di coltura più piccole per contribuire a indurre la fioritura e per piantare vicino a sporgenze di roccia e usare così il calore accumulatosi, durante la notte. Credo sia possibile coltivare in questa area, ma sto decidendo se provare il tutto per tutto e cercare quindi di ottenere un raccolto maggiore o se fare un paio di prove su piccola scala e vedere se funzionano. Cosa pensi delle mie prospettive di coltivazione? GUNNAR Si può fare. Usa piante autofiorenti che si avviano in indoor alla fine di aprile e si piantano all’aperto in giugno, una volta che la terra si è scaldata un po’. Le piante fioriranno e matureranno prima della fine di agosto. Le piante autofiorenti non richiedono privazione di luce o lunghe notti di buio per fiorire. Iniziano la fioritura durante la crescita e maturano a circa 100 giorni di distanza dalla germinazione. Di solito queste piante sono piuttosto piccole alla maturazione e hanno una resa limitata, quindi organizzati per coltivare molte più piante di quanto non faresti normalmente. Le piante autofiorenti sono molto difficili da clonare. Fai germinare tutte le piante che progetti di coltivare. ALTEZZA DELLA LUCE - Le fonti raffreddate ad acqua praticamente non emettono calore e possono essere posizionate fino a 35 centimetri dalle piante perché la luce sia intensa. COLTURA AD ALTITUDINE ELEVATA Vivo sulle montagne della Norvegia a un’altitudine di 2.450 metri. I primi geli sopraggiungono presto a questa altezza, di solito attorno alla fine di agosto. I luoghi che sto prendendo in considerazione sono molto assolati e sono ricoperti di steppa piuttosto che pioppi. Sto pensando di utilizzare confezioni di coltura più piccole per contribuire a indurre la fioritura e per piantare vicino a sporgenze di roccia e usare così il calore accumulatosi, durante la notte. Credo sia possibile coltivare in questa area, ma sto decidendo se provare il tutto per tutto e cercare quindi di ottenere un raccolto maggiore o se fare un paio di prove su piccola scala e vedere se funzionano. Cosa pensi delle mie prospettive di coltivazione? GUNNAR Si può fare. Usa piante autofiorenti che si avviano in indoor alla fine di aprile e si piantano all’aperto in giugno, una volta che la terra si è scaldata un po’. Le piante fioriranno e matureranno prima della fine di agosto. Le piante autofiorenti non richiedono privazione di luce o lunghe notti di buio per fiorire. Iniziano la fioritura durante la crescita e maturano a circa 100 giorni di distanza dalla germinazione. Di solito queste piante sono piuttosto piccole alla maturazione e hanno una resa limitata, quindi organizzati per coltivare molte più piante di quanto non faresti normalmente. Le piante autofiorenti sono molto difficili da clonare. Fai germinare tutte le piante che progetti di coltivare. Ask Ed — TM “Ed Rosenthal is the guru of ganja”-- High Times LIGHT INDICAS, SATIVAS, ETC. HYDROPONICS MARIJUANA GROWER’S Handbook INDICA HANDBOOK INDICAS, SATIVAS, ETC. ASK ED® Edition HYDROPONICS All New Marijuana Grower’s Handbook: s Over 500 pages of grow info and full color photos s Ed’s methods guarantee better marijuana and bigger yields for experts and beginners alike s Preview the book online— Ed Rosenthal’s LIGHT Ed Spent 30 Years Perfecting His Grow Technique: All You Need Is THE BOOK tems because each diode emits light in an unusually narrow spectrum. The minerals used to make it determine LED fixtures the spectrum are more expens the diode emits. HID lamps emit ive than HID lights, most of but they save their light in spectrums that money in the long run: are not very useful to the plant. With LEDs, fixtures UÊ LED lamps can be design use less than ed to provide half the plants the electricity with exactly of HIDs per the spectrum unit that they need of PAR light for maximum produced. At growth. $.10 a kilowatt, LEDs By tailoring will save $215 the diodes’ per light specyear when compa trum to plant requirements, red to the cost LEDs can be of running a more efficien 1000w HID t PAR produc twelve ers. HPS lamps hours a day. deliver more total light per watt of input, UÊ LEDs last but LEDs are longer than HID twice as efficien bulbs. UÊ t in PAR LEDs need light per watt little to no as HPS lamps. cooling That means equipment, a 200w LED lamp in contrast to can be substit HIDs uted for a that require 400w HPS lamp, air or water and the 300w cooling, LED lamps ventilation system can be substit s, or air condiuted for 600w HPS lamps. tioners. The first genera tions of LED lamps did not emit an intense -enough light LEDs are powere to support either d by either a active vegetat transformer ive growth or flowering, but a digital driver. or modern fixtures Transformers are similar to , which use higher-capacit old-style magne y diodes, have tic ballasts for HID units; solved those early proble they use more ms. energy than digital contro llers and produc Higher quality systems use mostly e heat that may need to light along with red be dissipated. SYSTEM some blue.DRIP This is a small S OUTDOORS consideration Just as with any other produc compared to Drip irrigation t, manufacturers the heat HPS is lamps a 90% more efficien produc standards differ. A e, which has method’ of t few manufacturers delivering water to be vented LEDs are convenient LED lamps emit . to add to green light NASA plants the virtually no heat, outhighly efficient light use because they are lightweight than other metho has shown doors so they producers, and emit far to be be placed very ds. That is can with plants, and e less HPS lamps. They are much highereffectiv close to the garden than floodin amber is also small, so they are easy heat than g an area using are not encum and sometimes Stealth LED™ grow to install. The added. Most a hose, bered with tubes light manufacturersor overhead for air or reduces energy consumpti has a 50,000 hour lifetime and include a fewspraying. The result iswater cooling, white light emitter heavy ventila more water deliver systems by 60-70%. on as compared with HPS or MH s in their units. tion, or any ed to the root of the other zone than These diodes actuall problems or other waterin any y emit a combin inconv eniences of HID lamps. ation of red, g system. Drip irrigati green, and blue on other benefit spectrums,has s that which Light make of a 1000w HID bine to appear it useful. It from LEDs can is easy tocomsystem. install, white. White be combined LEDs emit very little lights help easy to design andwith HPS and MH heat to both supply An advant is expens inlamps, to the plants. The light and can be placed very close age ive. useful wavele of using a combin so there is no spreads at a 120° angle. reason to scrap ngths for the tion of HPS plants and soften afrom Maxx Power has your digital Drip system and LED lights the eerie purple a built in digital driver This LED HID lamp. s use pressu Adding LEDs is that you tors the power going can ensure that that monire from color generated by to your other public water the to the combination you are providi lights increas adjusts accordingly to the bulbs 100 times a second and es the amoun ng all the - spectrums of red andsystem, gravity or a pump blue light. Luckily t of light deliver ensure that maximum to deliver that plants need water output is being , the spectru achieved. ed to the garto thrive. If m range is where it is wsanted.den. For instance, more HID lamps usually wider Spaa garden using than the bandghetti lines tap rather than a 400w used, that guar- off a main deliverHPS can be increas LEDs are anteed for each they add PAR y line that is is ed to the equiva connected to emitter. light, but most lent of increas 600 watts using the water source of the 120 | MARIJ e is in the yellow 100 watts of LEDs. emitter on the . An UANA GROW ER’S HANDB other end of spectrum. AddAdding ing 300 watts of For O Oeven K distribution the spaghe red and blue LEDs creates ti line contro , use tLEDs instead the equivalent ls the rate at water through its porous a water soaker hose, which “leaks” increases PAR light, but which water material. flows. not in the yellow spectrum. As with other plumbing system eastern U.S., s there are all kinds and other areas, MARIJUANA of accessories GROWER’S H there may be ANDBOOK | to deal with no need to irrigate problems that 121 plants at all or may be to use it as plants encountered just a supplem by or gardens. Some ent to natural sources. of these are garIn areas where dens located there is a summe on different levels, remote drought such r gardens and as parts of southe different size rn Europe varying and the North plants with American west, water needs. The plants can irrigation fertilize is required or be the plants will d using a fertilize die. r siphon placed Outdoor plants in the water line. and gardens can be irrigated using Irrigation system a hose that fills s vary tremen a trough in reservoir, using dously their complexity a gravity powere resulting from d canal they that delivers the tasks are designed water to a group to accomplish. of plants or most efficien Store bought kits tly using a drip are suitable system for most back. Overhead waterin yard gardens. Even simpler g is very ineffici is the pinhole because of loss ent pail or bag irrigation. to evaporation A container is and the with shotgun approa filled water. The water ch of deliver ing water in slowly drips areas where there to the desired area throug are no crop roots. h small holes Once pierced the plants are drilled or flowering, overhe into the reservo ir. It delivers ad water slowly is dangerous water to the buds to the plant so that little is which are susceptible to attack lost. by mold when moisture is present. thrive under those specifi c conditions. Indica plants Thus, in any developed in season, no matter central weathe 292 | MARIJ what the U A N A Asia G R O Wbetwee the r, some plants E R ’ S H An and 35th latitud N D B O O 25th will do better K where the weathe es, others. than r is changeable. Drought one year may Indicas, includi be followed by ng Kush varietie cloudy, rainy or sunny weathe s, have broad genera r. For the popula l characteristic tion to early, s: they mature continue, the MARIJUANA have compact plant group GROWER’S short needed branch ferent individ dif- wide, short es and uals that survive leaves which and even someti are dark green, mes tinged purple . Their buds are | 293 Your Complete Source for Medical & Personal Marijuana Cultivation MANGOLIAN INDICA: Smell/Taste: fresh woodsy,100% Indica, Flowering 55-60 days, High: heavy body mango citrus taste. stone, sleepy, long lasting, 36 | MARIJU ANA MAZAR: 100% Indica. Afghan weeks, early Nov. outdoors. x Skunk. The Afghani (Mazar-i-Shariff) part is a very short Christmast Photo: Dutch Passion Seeds ree-like plant. High: GROWER’S H ANDBOOK MARIJUANA Best from the Seed Breeders The Big Book of very "up." Flowering: GROWER’S H ANDBOOK 4 Big Book of Buds is back, and more spectacular than ever! Volume 4 features 86 new varieties. Find exactly what you want to grow and enjoy. (SZVH]HPSHISL!)\KZ E=9DQ:M?K9F<EAL=K Troubleshoot any problem with expert help, whether it is garden set up, nutrients, pests or disease. <ak]Yk]k HD9FL <AK=9K=K H=KL AFN9KAGFK Save Your Garden HGO<=JQEAD<=O D=9>K=HLGJA9 O@AL=>DA=K 9H@A<K EGD<Q:M< JGGLJGL L@JAHK >MK9JAMEOADL KHA<=JEAL=K FMLJA=FL:MJF 9FLK =fnajgfe]flYdKlj]kk]k =FNAJGFE=FL9D KLJ=KK=K KHA<=JEAL=K DA?@L:MJF s Best of Ask Ed s Marijuana Garden Saver Available through SENSI SEEDS www.sensiseeds.com ;9L=JHADD9JK9F<KDM?K GN=JO9L=JAF? D=9>EAF=JK 9F<EM;@EGJ= 9DKGAF;DM<=KAF>GJE9LAGFGF<==J$ >MF?MK?F9LK$?GH@=JK$EGD=K9F<J9LK @=9L:MJF ;GJF:GJ=JK 0UJS\KLZKPHNUVZ[PJN\PKL[V[OL TVZ[JVTTVUNHYKLUWYVISLTZ GROW IN AG Tel. 49 (0)30 / 34 43 64 2 www.grow-in-berlin.com All Books Available at AMAZON.COM www.amazon.com/books | 37 8-9 30 AMBIENTE SIGILLATO CON ARIA CONDIZIONATA TROPPO ALTE PER LA SERRA Sto creando una coltivazione con sistema chiuso illuminato da 6.000 watt di fonti HPS e con un canopo di circa 11 m2. Sarà raffreddato usando un sistema di condizionamento stile finestra da 24.500 BTU che farà uscire il calore. Otto ventilatori faranno circolare l’aria fredda sotto le fonti al di sopra del canopo. L’odore sarà controllato mediante due filtri al carbonio. Verrà fornita CO2 utilizzando un serbatoio di CO2 regolato mediante un dispositivo settato a 2.000 ppm. Cosa ne pensi? BARRY OLDSCHOOL Ho 5 piante nei vasi della mia serra che hanno già raggiunto il soffitto. Hanno cominciato la fioritura, quindi temo sia troppo tardi per cimare o piegare i gambi. Cosa devo fare? ANNA Sembra una coltura ben progettata. Le 6 fonti di luce forniscono alla pianta 545 watt per metro quadrato di elettricità, che sono sufficienti per la maggior parte delle piante ibride. Il serbatoio di CO2 e la regolazione manterrà i livelli di CO2 elevati, il che favorisce una crescita più rapida. Non penso che tu abbia bisogno di un livello di CO2 così elevato. Probabilmente 1.200-1.300 ppm sono il massimo che può utilizzare la pianta. I livelli più elevati di CO2 non aumenteranno il ritmo della crescita. I ventilatori faranno circolare l’aria, quindi l’aria priva di anidride carbonica sulla superficie della foglia sarà sostituita da aria carica di CO2. I due filtri di carbonio elimineranno l’odore e l’aria condizionata manterrà la temperatura a 30 gradi. Tutto ciò di cui hai bisogno ora è dell’ottima genetica per la coltivazione. FIORITURA PRECOCE INVOLONTARIA Sto coltivando in outdoor e alcuni dei cloni sembrano avere un po’ di ritardo, dato che le cime si sono formate sul gambo. Ho sentito che hai consigliato di continuare e di eliminarle sperando che ricrescano poi fino alla fine della stagione. Mi chiedo ora come eliminarle. Non c’è gambo alla base della cima, perché fuoriescono direttamente dal fusto. Non l’ho mai visto in precedenza. Sono piuttosto piccole ma molto appiccicose. Cosa devo fare? JULIE Ci sono tre motivi per cui le piante fioriscono precocemente. Il primo è che le piante sono state messe in outdoor quando il ciclo di buio era ancora lungo a sufficienza da forzare la fioritura. Il secondo motivo potrebbe essere che c’è stato un cambiamento drastico nell’ambiente luminoso. Il terzo motivo è che le piante ricevono molto buio, il che è sufficiente a forzare questa varietà in fioritura. Permettere che le cime si schiantino contro il soffitto della serra creerà una situazione di umidità che porterà a muffa sulle piante. Anche se è un po’ tardi, piega i gambi e sostieni poi le parti piegate o le grinze con grani di riferimento o parti in bambù perché stiano dritte. Puoi sostenere la crescita legandole alla struttura della serra. Cerca di aprire lo spazio alla luce, mentre muovi le piante, in modo tale che il maggior numero di cime possibile riceva luce diretta. BASSA RESA Avevo un vassoio flood di 1 metro per 2 bianco con un serbatoio di 0,135 m3 contenente 32 piante. Era un mix di piante di sativa e indica. avevamo un sistema di aerazione e un sistema per la CO2 appeso, con un timer. Ho utilizzato una fonte HPS da 600 watt su un binario per luci. La temperatura è stata tenuta a 22 gradi e l’umidità al 50%. Il raccolto è stato di soli 225 grammi. Come posso aumentare la resa? OSCAR Una parte del motivo per cui le piante hanno dato una resa limitata è che il ritmo di crescita è stato rallentato dalla bassa temperatura. Per quanto riguarda la temperatura, le piante funzionano più o meno come gli animali a sangue freddo: il loro metabolismo è condizionato dalla temperatura. Quando la temperatura è bassa, il ritmo del metabolismo e della fotosintesi è lento anche se tutte le altre condizioni – luce, acqua, nutrienti e CO2 – abbondano. Con elevate condizioni di luce e CO2 nella tua coltivazione, il ritmo di crescita aumenterà notevolmente quando aumenti la temperatura da 27 a 30 gradi. Si parla di un’approssimazione. Utilizza un termometro superficiale per rilevare la temperatura. Mantieni poi la temperatura della foglia a circa 30-32 gradi regolando la temperatura della stanza. Un altro motivo per cui la resa potrebbe essere bassa è la varietà delle piante che coltivi. Dato che stavi coltivando un mix di sative e indiche, le sative probabilmente si sono sviluppate di più delle indiche in altezza, mettendole in ombra e ostacolando la loro crescita. Per un resa migliore allinea piante con un modello di crescita simile. Quando le piante sono messi in outdoor all’inizio della stagione, a marzo o aprile, il periodo di buio è ancora sufficientemente lungo da forzare la fioritura. Il 22 marzo, il primo giorno di primavera, le piante ricevono poco meno di 12 ore di buio. Questo le forza in fioritura. Man mano che i giorni si allungano, la maggior parte delle varietà, eccetto alcune di indica, ritornano in stadio vegetativo e fioriscono poi normalmente in autunno. Alcune varietà di indica continuano a fiorire e non tornano più in fase vegetativa. Quando alcune varietà di pianticelle o cloni vengono fatte crescere sotto la luce continua o con un fotoperiodo lungo di 20 ore di luce quotidiana e messe poi in outdoor, dove ricevono solo 14-15 ore di luce, tale cambiamento è sufficiente a scatenare la fioritura anche se questa varietà di solito non fiorisce con 9-10 ore di buio. Le piante con questo problema di solito si riadattano passando in crescita vegetativa dopo alcune settimane. Le varietà differiscono nel numero di ore di buio necessarie ad avviare la fioritura. Le varietà a maturazione precoce di solito richiedono solo 8-9 ore di buio ininterrotto al giorno per entrare in fioritura. Nelle aree alle basse latitudini della California meridionale e in altre aree nella parte bassa degli Stati Uniti e dell’Europa Mediterranea, come Spagna e Italia, gli ibridi di indica e di indicasativa fioriscono molto presto, il che porta a piante piccole, dato che il periodo di buio è troppo lungo, anche a metà estate, per tenere le piante in fase vegetativa. Sono forzate invece in fioritura. La soluzione a questo problema è la stessa a prescindere dalla causa: il periodo di buio deve essere interrotto. Quando il periodo di buio viene interrotto dalla luce, anche per pochi momenti, il conto alla rovescia del buio viene riportato a zero. Utilizza delle fonti fluorescenti o delle fonti a sodio ad alta pressione (HPS). Immagina che la luce sia come un nebulizzatore d’acqua che deve raggiungere tutte le parti della pianta. La luce deve toccarla anche solo per un momento. Se le piante sono fiorite perché sono state messe in outdoor all’inizio della stagione, puoi smettere di utilizzare un’interruzione di luce a metà maggio. Se le piante vengono da un ambiente di luce continua, avranno bisogno di luce per circa un mese prima di adattarsi al nuovo ambiente. Le piante di indica coltivate alle basse latitudini richiedono un’interruzione di luce finché non sono pronte a essere forzate in fioritura. DUE PIANTE PER VASO - In questo esperimento le piante sono state trattate in uno di questi tre modi: cimate, non tagliate o tre piante non tagliate per vaso anziché una sola pianta. La resa in ordine decrescente è stata: tre, cimate e non tagliate. TIMER ROTTO L’elettricità è saltata durante il ciclo notturno. La luce è arrivata presto e l’ho spenta e ho resettato il timer, reimpostando gli orari corretti. Le mie piante con tre settimane di fioritura sono in pericolo o si salveranno? Cosa succede se il timer della luce fa lo stesso ormai da settimane? ANGELA Se l’interruzione di luce si è verificata solo una volta, avrà poco effetto o nessun effetto sui fiori. Se il timer si è impallato con regolarità, i fiori sembreranno mosci e allungati e potrebbero avere uno strano aspetto. A volte si verificano casi di ermafroditismo. Se le cime sembrano normale, penso che il problema della luce sia stato solo un caso isolato. 31 ATTACCO DELLA PIRALIDE DEL MAIS Ho una pianta che sta crescendo in outdoor da semi. A partire da 15 cm dalla base, la pianta sta seccando. La parte secca è cresciuta ora 15 cm lungo il gambo. Ho notato un ramo inferiore rotto giusto al di sopra della parte secca. La pianta sta ora appassendo. Sembra che l’aria essiccata non faccia arrivare acqua e nutrienti al resto della pianta. I due rami, giusto al di sotto della parte secca, sono verdi e sani, come il gambo principale fino a quel punto. La pianta ricrescerà se taglio la parte superiore? Il ramo inferiore rotto ha portato a questa situazione? Quando taglio il gambo principale, con cosa devo sigillare la parte recisa? INNOVANT La piralide del mais, un tipo di bruco, è penetrato nel gambo della pianta a livello del punto reciso, dove gli strati protettivi sono stati rimossi dalla rottura del ramo. Una volta entrato nel midollo della pianta, ha cominciato a risalire il gambo, fermando il flusso di acqua e nutrienti, il che ha portato all’appassimento. I due rami inferiori non sono stati colpiti dai problemi della parte superiore del gambo. Non c’è nulla che tu possa fare per salvare la parte superiore se non prelevare dei cloni dalle parti non appassite. Dopo che si taglia la parte superiore del gambo, va sigillata con cera da innesto o con un sigillante corrispondente. Questo previene le infezioni. La pianta potrebbe crescere ancora un po’ dai nodi dei rami restanti. QUANDO FAR FIORIRE IN INDOOR SFOLTIRE IN OUTDOOR - Tutti i rami di questa Trainwreck, anche quelli più bassi, ricevono luce e producono cime. Non sfoltire questa pianta, elimina solo i rami che non ricevono abbastanza luce. PIANTE STRIMINZITE Mi è stata data una fonte HPS da 1.000 watt, un vassoio da 120 cm2 e un vassoio con circa 60 cloni. Posso coltivare tutti i cloni nel vassoio? Cosa devo fare? CAMILLA Il vassoio può contenere fra 36 e 48 contenitori da 15 cm. Seleziona le piante più sane e vigorose per il trapianto, una per contenitore. Scegli un substrato di coltivazione consigliato in un centro di giardinaggio e un fertilizzante vegetativo completo. Segui i consigli per l’utilizzo. Fai crescere le piante per due settimane circa sotto la luce ininterrotta della fonte HPS. Quando le piante sono cresciute e quasi si toccano, riduci il regime luminoso a 12 ore e tieni le piante in buio ininterrotto durante questo periodo. Applica un fertilizzante con “formula fioritura” come indicato. Da sette a nove settimane dopo l’inizio della fioritura, le cime matureranno. HO IMPARATO UN NUOVO TRUCCO CON I MIEI POTERI GANJANETICI. DEVO SOLO PIANTARE QUESTI SEMI DI NORTHERN LIGHTS… Ho uno spazio di coltura di 4,5 metri fra il substrato e la fonte di luce. Quanto devono essere alte le piante quando cambio il ciclo di luce in fioritura? Le mie piante sono alte 2 metri e sono molto rigogliose. KEITH L’altezza non conta. La cosa davvero importante è che l’area di coltivazione è coperta dal canopo. Quando la luce colpisce una superficie come quella della foglia, viene assorbita e non può essere riutilizzata. Le piante della coltivazione non devono essere alte, bensì ampie. La parte inferiore delle piante alte, che riceve poca luce, non è produttiva: perché farla crescere? Forza le piante in fioritura quando si rivolgono verso il canopo e vedrai che coprono circa i 2/3 della superficie della coltivazione. Le piante riempiranno il resto dell’area durante la fioritura. … E QUANDO MI CONCENTRO A SUFFICIENZA, POSSO ACCELERARE IL TEMPO IN UNA DETERMINATA AREA. COSI’… ECCO, PROVA QUESTO BONG. SOFFRENDO… TALENTO NASCOSTO SINSEMILLA E’ UN BEL TRUCCO M-GIRL, MA VOGLIO SAPERE UNA COSA: DOVE NASCONDEVI QUEL BONG? 33 MEDICAL CANNABIS Marijuana e sessualità di Davide Calabria E SE INVECE DELLA PILLOLA BLU FOSSE MEGLIO LA FOGLIA VERDE? Secondo l’ufficio marketing Americano Sea Change Strategy, le vendite negli Stati Uniti di marijuana medica arriveranno nel 2011 a 1,2 bilioni di Euro, una cifra che pone l’alternativa ecologica ai livelli delle vendite del Viagra, il farmaco per l’erezione da 1,3 bilioni di dollari all’anno. Queste cifre ovviamente non includono il mercato nero della cannnabis e i dati sono relativi all’utilizzo medico per tutte le patologie e sono forniti solo per avere un idea comparativa sull’ammontare del giro d’affari dell’erba medica. E se la marijuana fosse anche una valida medicina alternativa al Viagra? Nonostante non ci siano evidenze scientifiche sul fatto che l’erba possa essere un afrodisiaco, l’uso della cannabis potrebbe anche configurasi in chiave terapeutica per un utilizzo contro l’impotenza. Effettivamente, da quando è scaturita la proibizione della cannabis, il suo utilizzo è stato spesso accostato a quello di un eccesso di sessualità. In tutto ciò, ovviamente i mezzi di comunicazione di massa hanno avuto un ruolo determinante fin dagli anni ‘30, asserendo, ad esempio, che la disinibizione provocata dal fumo dell’erba avrebbe facilmente convogliato l’ignaro consumatore nel bel mezzo di un’orgia. In altri periodi la propaganda proibizionista ha invece voluto trasmettere il messaggio opposto, che il consumo di cannabis avrebbe portato all’impotenza. Ma facciamo un piccolo salto indietro nella storia per analizzare il rapporto tra cannabis e sesso, prima della distorsione percettiva provoca dalla proibizione. Nell’antico continente indiano, la cannabis è stata utilizzata per migliaia di anni, soprattutto in termini sacro-religiosi dagli Hindu. La marijuana era utilizzata anche nei rituali tantrici, alla scopo di scoprire i misteri dell’universo attraverso il sesso. stricnina, fosforo, ferro in polvere, radice di rabarbaro e liquirizia in polvere o estratto , in dosi ben calibrate. Tornando invece a tempi più recenti, nel 2006, addentrandoci un attimo di più nella questione delle fertilità, alcuni studiosi dell’Università di Buffalo (USA) hanno scoperto, presentando lo studio all’American Society for Reproductive Medicine (Società Americana per la Medicina Riproduttiva), che la marijuana potrebbe aiutare ad aumentare la fertilità nei fumatori accaniti di tabacco, risaputamente a rischio d’impotenza. Il miglioramento avverrebbe grazie a un sistema di segnalazione cellulare presente negli spermatozoi che utilizza come messaggeri alcuni cannabinoidi in grado stimolarne la mobilità, quindi il flusso e la fecondità. Ovviamente stiamo parlando di un consumo moderato. Gli effetti della cannabis sono però determinati dal Set e dal Setting, definizioni proposte da Timothy Leary, psicologo americano influente e scrittore-ricercatore dello scorso secolo nel campo degli effetti benefici della terapie con l’erba, le piante psicotrope e le sostanze psichedeliche. Per “Set” s’intende lo stato mentale con cui la persona arriva all’esperienza, con i suoi pensieri, stati d’animo e aspettative. Il “Setting” è invece l’ambiente, inteso sia in termini fisici e sociali, nel quale si svolge l’esperienza. Forse in nessun altro caso come in quello dell’ambito sessuale, un buon set e setting sono fondamentali per la buona riuscita del rapporto. Alla domanda rivolta ai consumatori se secondo loro la cannabis aumenti le performance sessuali, il 13 percento risponde che dipende dal partner e dal proprio stato d’animo, mentre il 44 percento sostiene che la marijuana “aumenta il proprio desiderio sessuale”. La maggioranza In questi termini, la cannabis non è una valida alternativa al Viagra, un medicinale anti impotenza a prescindere dall’atmosfera e dalle persone coinvolte, come l’alcol. La marijuana è più semplicemente da utilizzare all’interno della coppia, in questo caso risulta funzionare benissimo, riuscendo ad eliminare la noia dei gesti consueti a favore d’un approccio giocoso LA MARIJUANA ERA UTILIZZATA ANCHE NEI RITUALI TANTRICI, ALLA SCOPO DI SCOPRIRE I MISTERI DELL’UNIVERSO ATTRAVERSO IL SESSO Durante l’atto sessuale i fedeli s’innalzavano alla condizione divina ripetendo l’unione tra Shiva e Shakti. Facendo invece un passo nei primi anni del ‘900 italiano, quando la cannabis medica era legale e accettata, nel ricettario terapeutico del medico Piero Arpino, riportato nel libro Hashisch, Cannabis Indica, tra le varie patologie per cui la marijuana veniva considerata un valido rimedio troviamo anche la prostatite e l’impotenza. La prescrizione per l’impotenza prevedeva la somministrazione di una pillola tre volte al giorno, i cui ingredienti erano: estratto di canapa indiana, delle persone (74 percento degli uomini e 62 percento delle donne, secondo Lester Grinspoon in Marihuana reconsided ) dichiara un effettivo miglioramento del piacere sessuale da diversi punti di vista, in particolar modo nella percezione dell’orgasmo. A differenza dell’alcool, la bevanda preferita sia dagli eterosessuali che dagli omosessuali per aumentare la vita sessuale, la cannabis non scioglie le inibizioni ma riduce il senso di colpa e l’ansia da prestazione. Le cose avvengono ad un livello più sottile, personale e di circostanza. e gioioso con il sesso, non agendo quindi esclusivamente e direttamente a livello degli organi sessuali. Tornando alla tradizione indiana, nella mitologia, la dea Parvati, stanca del vagabondaggio e dei tradimenti di Shiva, riuscì a portarlo e legarlo a se grazie alla pianta della cannabis. Lo fece fumare la resina dei fiori, lui si eccitò, fecero l’amore sperimentando l’estasi cosmica e d’allora rimasero sempre insieme ripetendo ogni volta il rituale del consumo della cannabis prima di fare l’amore. La medicina Ayurveda indiana prescrive infatti la marijuana come afrodisiaco non per chi cerca la promiscuità sessuale, ma per chi vuole arricchire i piaceri del matrimonio. In parole povere, consumare cannabis per disordini legati alla sfera sessuale può si aiutare a superarli, ma non bisogna scordare l’importanza di tutto il resto. Consumando cannabis con il proprio partner, meglio se abituale, in un ambiente comodo e confortevole, solo così sarà possibile sperimentare completamente l’effetto anti impotenza della canapa con i relativi risflessi in una maggior durata dell’atto sessuale, nella percezione della qualità dell’orgasmo superiore alla norma, un maggior piacere al tatto, il tutto condito da un’ottima dose di intimità fisica e vicinanza spirituale. Ovviamente non bisogna superare certe soglie di consumo, altrimenti l’effetto desiderato potrebbe facilmente trasformarsi in qualcosa di diametralmente opposto. Un consumo eccessivo potrebbe portare, come avviene anche con l’alcool, addirittura ad un disinteresse totale al sesso, facendo calare il desiderio. Occhio quindi alle dosi e, perchè il risultato sia garantito, dovrete metterci naturalmente anche del vostro. “IDROCOLTURA CONTRO IRRIGAZIONE A MANO” 14 “RICERCA SUI LETTORI DI SOFT SECRETS” 15 “ADESSO LA COSA È SERIA: È ARRIVATO IL MERCATO LIBERO” 19 34 INTERVIEW Attila, fratello di Dio di Jessy L. Herer DOVE PASSA LUI CRESCE LA MIGLIORE ERBA! Siamo in Italia, il paese della bellezza, della storia, della cultura. Ne siamo talmente immersi e ne siamo così fieri che a volte rischiamo di adagiarci sugli allori. Cosa voglio dire? Saremmo contenti se in Campania andasse persa la tradizionale mozzarella di bufala? O se venisse vietato di produrre il “casu marzu”, il famoso pecorino di fossa sardo? E se i liguri smettessero di fare il pesto? Sì, potremmo comprarlo al supermercato, ma l’avete mai assaggiato quello fresco fatto a Genova? Non c’è storia... Per quanto riguarda la coltivazione della canapa, il danno è quasi fatto. Stiamo per perdere un bagaglio culturale enorme, tenuto in vita da pochi coltivatori, la maggior parte dei quali agisce nell’illegalità, o dagli ex-coltivatori ormai arrivati in tarda età che non hanno potuto portare avanti questa millenaria tradizione a causa del divieto legale. Parliamo con uno di questi “custodi”: Attila. SSIT: Come sei venuto a contatto con la Canapa? Fumando. E con la coltivazione? “Invece di comprarla te la fai”, è stata questa la molla? No. In realtà quando ero ragazzo non si comprava, chiunque te la regalava. Vivevo al sud, e in campagna ce n’era tanta. Prima non era come adesso, la gente nei paesini fumava tranquillamente. Quindi, a differenza di chi vive in città hai potuto conoscere bene anche la pianta. Bazzicavi la piantagione di qualcuno? Solitamente chi la coltivava non te lo diceva dove stava, perché se no se la rubavano. Ma molti posti li scoprivamo lo stesso. Noi eravamo bambini e andavamo di nascosto a guardare. Da li nasce il dubbio: che cos’è sta cosa? Quindi c’era un bacino dove trovare piante mature. Sì, pensa che chi le faceva se le dimenticava pure. E da ragazzi ne approfittavamo, attaccavamo la piantagione da più lati così eravamo sicuri di portare a casa qualcosa. Roba da ragazzi, però si rischiava... Quando hai capito che ti sarebbe piaciuto coltivarla? C’è stato un momento particolare? Sempre da ragazzo. Con alcuni amici andammo nell’orto di un vecchietto a mangiare delle pesche, e vedemmo quattro piantine piccole. Dopo un paio di mesi tornammo sul posto e ne trovammo due senza i rami bassi, ma con impiantate due cime che mancavano alle altre due piante: erano ibridi. Da sotto crescevano ancora rami maschio (e il vecchio li puliva), sopra invece era femmina. Una femmina innestata sul maschio! Quelle non le abbiamo rubate perché c’erano piaciute. E lì è nata la passione: volevo riuscire a capire com’era possibile farle crescere rigogliose e belle, con fiori pieni, compatti, con profumi diversi. Le prime piante coltivate? Se non sbaglio verso i 17/18 anni. I semi dove li hai presi? Da amici che già la facevano. La location? Dove si incontrano a valle le colline, vicino al fosso. Perché c’è acqua, e la terra è buona. Il secondo passo? Andando nei paesini vicini, parlavo con altri ragazzi di come la facevano e dove la nascondevano. In mezzo alle vigne o in mezzo ai pomodori era facilissimo. Nelle vigne mettevano delle indiche basse che si mimetizzavano alla perfezione. In una di queste occasioni vidi che quelle vicino ai pomodori erano più belle delle altre, e ho capito che erano così per i nutrimenti che prendevano: le concimazioni. E poi? Poi devi imparare qualcosa per migliorarti, non puoi andare allo sbando. Impari più di tutti dagli anziani. Il metodo orale è il migliore, più che leggere su un libro o su una rivista, se uno ha la possibilità di vedere, apprende meglio. Perché il ricordo visivo vuol dire tanto. Ritieni di essere arrivato ad un buon punto di padronanza delle tecniche? Non si finisce mai di imparare, di fare nuovi esperimenti. Se uno volesse, riuscirebbe a fare qualunque cosa, potrebbe prendere il meglio da ogni razza. In quante zone diverse hai coltivato? Ovunque sono stato, ma solo indoor. Da ragazzo all’aperto e in seguito sempre in casa. Ma le tecniche di coltivazione indoor le ho apprese da altre persone perché sono totalmente differenti. Se impari le tecniche indoor avendo già l’esperienza outdoor, ne ricavi il massimo. Sei al top adesso. Mai al top, si può fare sempre meglio. Non è che se uno ne fa tanta è bravo, le caratteristiche sono altre. Ma adesso perché coltivi? Per fumare! Quindi non faccio ceppi di quantità, la maggior parte sono sative. Intendiamoci, non metto in dubbio che le indiche siano buone, ma preferisco le sative, anche per le loro proprietà mediche. In particolare le Haze sono un ceppo di sativa molto buono. È vero che indoor è più facile ricreare le condizioni ottimali per la pianta? Sì, è più facile perché sono condizioni artificiali ricreate da te, e puoi controllarle manualmente, in maniera immediata. La crescita è più veloce e i cambiamenti si vedono subito, anche se all’aperto se prevedi i cambiamenti fai i miracoli lo stesso, perché hai più margine d’ azione. Quali sono i miracoli che si possono fare all’aperto? Ho visto piante con dei tronchi di dieci centimetri di diametro. Il vecchio che le aveva le rigenerava tipo vigne a coltura bassa. Con la stessa pianta quanti cicli? Ho saputo che le ha tenute sette anni. Ma questi personaggi sono inavvicinabili, e nemmeno ti insegnano le loro tecniche. Sono gelosi, non condividono nemmeno la genetica, puoi offrirgliene in cambio una buonissima, ma non te la danno. Chi porterà avanti queste tradizioni? Secondo me nessuno. A meno che non la lascino crescere selvatica, o che si decidano a tramandarla a qualcuno. Ma c’è gente con un piede sulla fossa, e non è che puoi andare dai figli e dirgli: “guarda che tuo padre...” questi hanno cinquanta o sessant’anni, non si può fare. 35 WORLD CANNABIS Hanfparade - Berlino E’ un caldo e soleggiato 6 di agosto, e una delle piazze più famose di Berlino, l’Alexanderplatz, è luogo di ritrovo per l’inizio della Hanfparade 2011, una delle più vecchie manifestazioni di questo genere in Germania. E’ storicamente l’evento che ha attirato più persone, la Marcia per la Legalizzazione della cannabis per uso medico, industriale e ricreativo. La prima edizione risale al 1997, e la seconda, nel 1998, ha attirato la cifra record di 80.000 persone. Nello stesso anno la proibizione dei semi di cannabis causò una perdita generale di interesse a livello politico nei confronti della legalizzazione, e così anche la Hanfparade ha subìto una riduzione di presenze e sostenitori nel corso degli anni, e avuto non pochi problemi di gestione. L’edizione di quest’anno ha avuto il suo successo, intervallato da piccoli cambiamenti di programma e dall’intromissione un po’ insistente delle forze dell’ordine. L’organizzazione, infatti, è stata all’inizio costretta a cambiare la posizione di ritrovo, a causa della presenza nella piazza di un’altra manifestazione, e a subire qualche “sgambetto” dalla Polizia. Ne è un esempio Steffen Geyer, un attivissimo membro dell’organizzazione, che ha ricevuto dalla Polizia una denuncia Il motto della manifestazione è stato: “Quarant’anni sono abbastanza – BtMG addio” (BtMG sta per Betäubungsmittelgesetz, ovvero la legge tedesca sulle sostanze stupefacenti). Durante l’attesa, la piazza si è inoltre riempita di steli di piante di canapa tessile, fornite da alcuni membri dell’organizzazione e distribuite ai partecipanti, che hanno contribuito, se pur per breve tempo, alla coreografia dell’evento. Le piante sono state poco dopo gentilmente richieste dalla Polizia che, nonostante tutti gli steli venissero consegnati spontaneamente, ha comunque provveduto al controllo dei documenti di coloro che in quel momento avevano una pianta di canapa in mano. Fortunatamente non ci sono state ulteriori conseguenze e si è potuto attendere la partenza del corteo. La manifestazione analoga più recente risale al 7 di maggio, la Million Marijuana March, che forse a causa della poca pubblicità è stata decisamente più contenuta (si trattava di poche centinaia di persone), ma ha comunque potuto godere di un trattamento ben diverso da parte della Polizia, che ha scortato il corteo senza interferenze di sorta. Spandauer Straße alla Oranienburger Straße, il corteo si è fermato di fronte al Bundesministerium fuer Gesundheit (il Ministero della Salute tedesco) nella Friedrich Straße. Qui si è svolta un’ulteriore importante rassegna degli argomenti dell’evento, da parte di esponenti dei più importanti gruppi attivisti tedeschi per l’applicazione della cannabis in campo medico, che hanno sottolineato più volte questo aspetto. Una serie di pazienti che IN QUARANT’ANNI LA LEGGE TEDESCA SUGLI STUPEFACENTI (IN VIGORE DAL 1971) HA PORTATO SOLO DANNI E SOFFERENZE A CHI NE È STATO VITTIMA di OldG. Il corteo è ripartito verso le 15.30 verso la destinazione finale, passando vicino alla Porta di Brandeburgo, dove ad attendere i partecipanti si trovava un palco, utilizzato dapprima per un’altra serie di esposizioni ed esternazioni sul proibizionismo. Uno di questi interventi, ad opera di “Rollo”, gestore del Hanf Museum di Berlino, è stato particolarmente incisivo nei confronti della politica odierna sulla cannabis. In quarant’anni la legge sugli stupefacenti (in vigore dal 1971) ha portato solo danni e sofferenze a chi ne è stato vittima. “Solo nel 2009 – riporta il sito www.hanfparade.de – ci sono stati più di 134.000 casi giudiziari contro i consumatori di cannabis. Circa l’80% dei casi riguardava puro uso personale. Più di 18.000 persone sono in carcere per il consumo di cannabis, una sostanza poco pericolosa. Questa follia deve finire!”. Viene chiesta a gran voce la fine del proibizionismo della cannabis, e si auspica un mercato legale e regolamentato. La legge che si chiede di abolire, fortunatamente vede qualche particolare eccezione, al variare delle leggi interne dei singoli Laender, dove in alcuni casi sono permesse piccole quantità. A Berlino, ad esempio, è consentito il possesso fino a 15 grammi di Marijuana, in condizioni normali, ovvero che il soggetto non sia dedito allo spaccio oppure intento a comportamenti poco civili. per oltraggio alla forza pubblica, semplicemente per aver cordialmente salutato con un “buongiorno” le forze dell’ordine, arrivando nei pressi della manifestazione. Il raduno ha avuto inizio alle ore 13, e il corteo è stato preceduto dall’esposizione delle motivazioni e degli obiettivi della manifestazione, che come già visto riguardano l’abolizione del proibizionismo sulla pianta di Canapa e la promozione dell’utilizzo in ambiti medici, industriali e ricreativi. Poco dopo le 14 tutto un colorato fiume di circa 3000 persone (anche se a vista d’occhio potevano sembrare molte di più), con ogni tipo di cartello antiproibizionista, Music Box, mezzi degli sponsor che hanno promosso e sostenuto l’evento, ha iniziato il suo tradizionale percorso, che dall’Alexanderplatz porta al parco nei pressi del Reichstag (dove per motivi di sicurezza alla manifestazione non è consentito avvicinarsi), nella Scheidemann Straße. Passando poi dalla utilizzano cannabis hanno ha poi ufficialmente chiesto l’accesso gratuito a quelle categorie per cui il farmaco è utile per condurre una vita dignitosa. Un fermo monito al Ministero della Salute, che invita gli Organi di Gestione a valutare queste alternative, supportate dalle diverse ricerche che evidenziano le enormi e molteplici qualità terapeutiche della cannabis, con la speranza che l’accesso a questo tipo di farmaci e derivati possa essere in futuro più semplice. Nella porzione del parco, utilizzata per l’evento, un’area è stata riservata ad alcuni stand informativi, con prodotti derivati dalla canapa. Purtroppo segnaliamo l’assenza di alcuni stand, cui la Polizia non ha concesso il benestare, in quanto non rappresentanti un’organizzazione senza scopo di lucro, compresi anche gli organi di stampa a tema locali. Poco dopo le 16.30 è stata l’ora della rassegna di concerti, che ha visto protagonisti band provenienti da diversi Paesi Europei e d’oltre Oceano. In questa manifestazione anche la musica ha svolto un ruolo fondamentale. L’appuntamento è rimandato all’anno prossimo. Per approfondimenti e informazioni: » www.hanfparade.de 36 BELPAESE IL BLASCO ATTACCA GIOVANARDI E CONQUISTA LA LEGA NORD Lotta tra titani di Giovanna Dark Vasco Rossi, che piaccia o meno, è una delle poche icone musicali italiane. Un paio di mesi fa il suo addio pubblico alle folle oceaniche negli stadi e ai megaconcerti aveva mandato in disperazione le migliaia di fans sparsi nella penisola ma il Komandante – così viene idolatrato dal suo esercito di supporters – ha comunque deciso di non sparire dalla circolazione per prendersi il classico periodo sabbatico che spetta alle star stanche dei riflettori. Il Blasco ha infatti scoperto (abbastanza tardivamente) Facebook e si è trasformato in comunicatore 2.0, cominciando ad allietare ammiratori e detrattori a suon di post, spesso provocatori – come l’attacco frontale a Ligabue –, altre volte decisamente intimi, come la nota in cui il rocker ha spiegato candidamente di assumere da tempo un cocktail di psicofarmaci che gli permette di andare avanti. Se in questa sede ci interessiamo al rocker di Zocca è perché tra le sue ultime uscite da social network c’è stata questa: «È di pochi giorni fa la notizia che il nuovo “zar della droga” ovvero il ministro nominato da Obama per le politiche sugli stupefacenti (l’omologo del nostro Giovanardi ...!?) ha dichiarato che il problema, da questione di carattere “morale”, deve diventare una faccenda di carattere “sanitario”. Si tratta di una storica inversione di tendenza da parte degli Stati Uniti sull’argomento Droga. Unitamente alla legge che ha di fatto legalizzato il consumo di marijuana nello stato della California affidando ai medici la possibilità di prescriverla attraverso le normali ricette, questa nuova posizione del governo americano lascia sperare che finalmente si cominci a usare il cervello al posto del manganello», si legge sulla sua pagina Facebook ufficiale. Inutile dire che la sparata di Vasco, già “attenzionato” dalla scialba stampa estiva per il misterioso ricovero alla clinica privata bolognese Villalba, ha suscitato il consueto vespaio di polemiche seguite immediatamente dalla replica del caro sottosegretario con delega alle politiche antidroga che ha dato ufficialmente il via al balletto di botta e risposta più divertente dell’estate 2011. Il nostro affezionatissimo aveva inizialmente deciso di rispondere direttamente alle illazioni di Vasco Rossi con una stilettata squisitamente politica in cui affermava che il rocker di Zocca «continua a dare lezioni divagando su temi sui quali purtroppo puo portare soltanto il contributo della sua esperienza personale». Poi ha espresso il suo disappunto tramite una nota ufficiale a firma del Capo Dipartimento per le Politiche STUDIO FUMETTI NUMBSKULL. UN POSTO IN CUI SI CREA LA MAGIA. E POI HO TIRATO UN CALCIO AL CULO DI FERRO DI DR BONG. BANG… EROE MODELLO Antidroga, Giovanni Serpelloni. Nella nota apparsa sul sito ufficiale del DPA possiamo leggere: «Vasco Rossi può leggere sul sito del Dipartimento Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri il testo del’accordo che il Sottosegretario Carlo Giovanardi ha firmato a Washington l’11 luglio scorso con il Governo degli Stati Uniti. Dal testo, la rockstar scoprirà che la posizione dell’Italia coincide perfettamente con quella del Presidente USA Barack Obama per quanto riguarda il no deciso ad ogni forma di liberalizzazione o legalizzazione che sia e la necessità di potenziare le politiche che mirano al recupero integrale del tossicodipendente». Un delizioso balletto che è continuato a mezzo stampa, coinvolgendo altri giganti del pensiero nostrani come il senatore Pdl Maurizio Gasparri che, sempre con una nota ufficiale, ha detto la sua sull’esimio signor Rossi: «Vasco Rossi, provato da una vita spericolata, anche in valutazioni sulla droga, dice sciocchezze e si erge a cattivo maestro. Gli interessi della mafia li fanno quanti incitano all’illegalita’ e all’uso di droga. Gli manderemo uno specchio». E se Gasparri parla di specchi… Ma il Blasco non ci sta e a strettissimo giro pubblica la sua risposta, promettendo però di chiudere con questa la polemica: «È estremamente scorretto, egregio sig. Giovanardi, continuare ad usare sempre la definizione “liberalizzazione” della droga, hanno perso il loro significato qualche riga dopo quando, probabilmente preso da un attacco di politically correctismo o momentaneamente posseduto dallo spettro di Mark Renton di Trainspotting, ha tenuto a precisare che lui non fa campagna per l’uso di droghe: «Siamo tutti contro la droga! Non si può difendere un vizio! E siamo tutti per la cultura della vita». Choose Life insomma, e non importano i suoi trascorsi con la cocaina (arresto compreso) né il fatto che, per sua stessa ammissione, tira avanti praticamente solo grazie alle benzodiazepine. Ma se pensate che la storia si sia conclusa così, non avete considerato il colpo di scena finale, che in questo caso non ha nulla da invidiare a quelli partoriti dal regista M. Night Shyamalan. La Lega Nord di Modena, ultima ad inserirsi nell’acceso dibattito, si schiera con Vasco: gli vuole dedicare una giornata e conferirgli anche la medaglia d’oro del Comune di Modena. E’ un mito per molti, “si e’ dimostrato contrario all’uso di droghe”, può diventare un richiamo per il turismo. E, visto che di recente ha ammesso di avere problemi di depressione, potrebbe essere di aiuto ad altri che affrontano le stesse difficoltà. E’ per tutte queste ragioni che il capogruppo della Lega Nord del Comune di Modena, Stefano Barberini, con un ordine del giorno ha chiesto all’amministrazione di istituire il Vasco Rossi day. Una festa tutta dedicata a lui, che si potrebbe svolgere in PAROLE SANTE OVVIAMENTE, CHE PERÒ HANNO PERSO IL LORO SIGNIFICATO QUALCHE RIGA DOPO QUANDO HA TENUTO A PRECISARE CHE LUI NON FA CAMPAGNA PER L’USO DI DROGHE quando si tratta invece di “legalizzazione” che è cosa ben diversa! Lei non può usare questi sotterfugi. Non è onesto, non è da Lei». Vasco però non si è fermato, anzi è entrato nel merito delle politiche in materia: «Liberalizzata è già adesso che si può trovare ad ogni angolo di strada! Legalizzarla significa metterla sotto controllo, sottrarne il mercato alla malavita e mettere delle regole chiare laddove al momento esiste solo la legge della giungla». Parole sante ovviamente, che però GRAZIE AMICO. TI CHIAMO QUANDO ESCE IL NUOVO NUMERO OK! SEI UN GRANDE. SONO FELICE CHE QUALCUNO PRENDA NOTA DELLE MIE NUMEROSE AVVENTURE. ANCHE SE IL QUALCUNO E’ UN PO’ STRANO. città e che dovrebbe ripercorrere le tappe musicali della sua carriera, attraverso i suoi testi e i suoi successi. Ma senza dimenticare l’educazione contro le sostanze stupefacenti, con approfondimenti e conferenze sulla droga e sui problemi dei giovani. E poi, «visto che Modena si è sempre dimostrata riconoscente ai suoi cittadini che hanno portato l’eccellenza e l’arte in giro per l’Italia e il mondo – spiega Barberini –, gli si dovrebbe anche conferire la medaglia d’oro del Comune». Applausi. PRESTO NON SONO FORSE UNA STAR? seedsman.com NORMALE FEMMINIZZATA AUTOFIORENTE CENTINAIA DI VARIETÀ. PREZZI INTERESSANTI. SEMI DI CANAPA DEI MIGLIORI PRODUTTORI. PICCOLI E GRANDI QUANTITATIVI. SENZA SPESE DI SPEDIZIONE! Offerta valida per ordini superiori a 40 GBP. Inserite il codice SSIT2 nel carrello per non pagare le spese di spedizione. SEMI GRATIS! Riceverete inoltre in regalo 5 semi gratis da Seedsman. 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Sarebbe come clonare un clone e riclonare quel clone, ecc. Questa non può essere una prassi corretta. APPLESEED, BUDAPEST Le piante F1 cresciute da semi hanno l’ulteriore vantaggio di avere un “vigore ibrido”, il che significa che questo incrocio crescerà circa il 25% in più e più forte rispetto alle talee. Il vigore ibrido rende anche la pianta meno suscettibile agli insetti infestanti e i problemi di malattia. I cloni presi da una pianta madre F1 prende una parte di questo vigore ibrido. Tuttavia, dopo aver tenuto una pianta femmina coltivata da seme in stadio vegetativo per oltre due mesi, tende a perdere una parte del “vigore ibrido”. D’altro canto, se continui a coltivare madri da seme, devi essere sicuro che le semine seguenti provengano da semi con qualità genetiche identiche, in modo tale che il raccolto rimanga omogeneo. Prendere cloni di cloni non è una cosa sbagliata. Ho intervistato dei coltivatori che hanno fatto cloni di cloni più di 20 volte! Significa che sono stati presi dei cloni (C-1) dalla femmina originaria coltivata da seme. Questi cloni sono stati lasciati crescere in stadio vegetativo e sono stati presi dei cloni (C-2) dai primi cloni (C-1). È stata indotta la fioritura nei C-1 due settimane dopo e i C-2 sono stati lasciati crescere in fase vegetativa. Poi, sono stati presi i C-3 dai secondi cloni (C-2). Questa tecnica di coltivazione continua con cloni di cloni (fino a C-20) e non ci sono ci sono state diminuzioni in termini di potenza o vigore del clone. Tuttavia, se le madri sono sottoposte a stress, producono cloni deboli. Le madri che sono forzate in fioritura e riportate alla fase vegetativa non solo rendono meno, ma sono anche stressate e confuse. I cloni che crescono poco in genere sono dovuti a pratiche di clonazione scarse e poco sane. DOMANDE PER JORGE Jorge Cervantes è l’autore di: Marijuana Horticulture: the Indoor/Outdoor Medical Grower’s Bible (Gennaio 2006), Jorge Cervantes’ Ultimate Grow DVD (girato in BC) e Jorge Cervantes’ Ultimate Grow DVD II (girato in Spagna), Indoor Marijuana Horticulture: The Indoor Bible, Marijuana Indoors: Five Easy Gardens, Marijuana Outdoors: Guerrilla Growing e Jorge’s Rx. Scrive per 13 riviste in 6 lingue diverse. I libri di Jorge sono pubblicati in olandese, inglese, francese, tedesco e spagnolo. Vai al sito www.marijuanagrowing.com per maggiori informazioni. Armadio di coltura Sto creando una stanza di coltura in un attico di 90 120 x 120 cm. Lo spazio è a forma di triangolo. Sto usando una duplice fluorescente da 100 cm. Cosa posso fare per prevenire la formazione di umidità? Ho già un ventilatore. Devo finire le pareti se l’isolamento non funziona? Devo aggiungere Mylar e vernice? Come devo gestire le piante affinché la resa sia maggiore e usare tutto lo spazio disponibile? SPADE, BERLINO Abbiamo trovato questa faccina sorridente in mezzo ad alcune cime di Sweet Tooth #3. Hai un ventilatore: è un ventilatore per fare circolare l’aria o per aerare? Metti un ventilatore per estrarr l’aria da questo piccolo spazio triangolare. Devi avere una buona ventilazione. Se il soffitto non è isolato, isolalo. Un isolamento adeguato mantiene al minimo le oscillazioni di temperatura. Non usare Styrofoam perché è infiammabile e non hai molto spazio per la dissipazione di calore. Della vernice bianca si adatterà bene a questa applicazione. Quando le piante avranno circa due mesi, avranno bisogno di più luce. Ora ricevono solo 80 watt di luce fluorescente dalla duplice fonte. Aggiungi un paio di fluorescenti (CFL) compatte da 65 watt per far crescere cime che si rispettino. Crea un traliccio orizzontale e porta le piante ad avere un profilo omogeneo in modo tale che ricevano più luce. Le fonti fluorescenti dovrebbero essere messe a circa 5 cm dal canopo della coltivazione, così che forniranno il minimo di luce necessaria alla fotosintesi. 39 Questa cima è stata raccolta tre giorni dopo aver scattato la foto. Come potete notare, è più che notevole! Produrre semi Quanto ci vorrà dopo che le piante maschio iniziano a formare i fiori per produrre i semi? So che le piante maschio sono meno potenti di quelle femmina, ma ho davvero bisogno di semi. Ogni tipo di suggerimento mi farebbe davvero comodo. MARCELLO, ROMA Questa parete d’erba mostra come le grandi foglie più vecchie siano ingiallite per carenza di azoto durante la fioritura. Il colore viola è il risultato di 40 notti fredde che hanno ridotto il fosforo. SPEGNI QUELLA CANNA PER FAVORE. UN ORDINE PERENTORIO FANCULO, FUMO DOVE VOGLIO. I semi vengono prodotti dalle piante femmina. Una volta che le piante maschio cominciano a fiorire, a sviluppare le sacche di polline, ci vorranno circa due settimane perché venga rilasciato il polline. Una volta che viene rilasciato, il polline maschio deve andare a finire sui pistilli di piante femmina. Il polline microscopico scivola fino alla base dei pistilli delle piante femmina quando fertilizza l’ovulo, che si trova in profondità all’interno della brattea protettiva del seme. Una volta fertilizzato, l’unione del polline e dell’ovulo si sviluppa in embrione e poi in seme. Questa unione diventa poi seme disponibile a circa cinque-sei settimane di distanza. Raccogli i semi quando sono ben formati, sviluppati in tutto e per tutto. In generale i semi sono scuri o venati, tuttavia alcuni potrebbero essere di color marrone. In generale, i semi di color marrone non sono maturi. Uno dei semplici test pregerminazione che uso per stabilire se un seme è utilizzabile è quello di schiacciarlo leggermente fra il pollice e l’indice. Se il seme è duro e resistente, probabilmente è pronto per essere utilizzato. OK, IL CAPITANO THUNDERSTAR TE LO HA CHIESTO CON GENTILEZZA. WOW! SEI PAZZO? SPEGNI QUELLA CANNA O INCENDIERAI TUTTO. OWWW! MI SENTO STRANO… 40 Gambi Ho poco più di 8 grammi di gambi che tengo da tempo. Ho sentito che si possono usare per cucinare o per estrarre il THC. È vero? Se è così, che procedimento mi consigli? GUDRUN, SVEZIA I gambi contengono pochissima resina con THC. La resina si degrada se esposta alla luce, all’aria (ossigeno) e al calore. Il fatto che tu tenga i gambi “da tempo”, mi fa capire che la resina contenuta si sia biodegradata, il che ha portato a una diminuzione. Non mi aspetto mai di ottenere resina dai gambi che raccolto. Il mio consiglio è di macinarli e di unirli al concime. In effetti, non è una buona idea conservarli, perché secondo le leggi in vigore in molti Stati americani, questo materiale è “cannabis potente di alta qualità”. Se avessi seguito le istruzioni dello scorso mese e avessi coperto le piante per dare loro 12 ore di buio ininterrotto, le tue piante dovrebbero sviluppare fiori precoci come questo. Vorrei aver un nome per questa incantevole signorina! Tutto ciò che posso dirvi è che probabilmente sarà eliminata dalla coltivazione perché non produce abbastanza! Macchie sulle foglie Ho appena notato delle macchie su alcune delle foglie. Sono brune e arancione e sono comparse solo su un paio di foglie. Cosa significa? Devo preoccuparmi? HUGO, MADRID Le tue piante mostrano i primi segni di formazione di nutrienti nel terreno, probabilmente potassio. I nutrienti si classificano come mobili o immobili all’interno della pianta. I nutrienti mobili – azoto (N), fosforo (P), potassio (K), magnesio (Mg) e zinco (Zn) – possono muoversi da una parte all’altra della pianta secondo le necessità. Per esempio, l’azoto accumulatosi nelle foglie più vecchie si muove verso le foglie più giovani per far fronte a una carenza. Il risultato, sintomi di carenza o eccesso, compare sulle foglie più vecchie, in posizione inferiore, prima che altrove. I nutrienti immobili – calcio (Ca), boro (B), cloro (Cl), cobalto (Co), rame (Cu), ferro (Fe), manganese (Mn), molibdeno (Mo), silicio (Si) e zolfo (S) – non si muovono verso le nuove aree in crescita quando necessario. Rimangono depositati nell’area originaria nelle foglie più vecchie. Questo è il motivo per cui i sintomi di carenza compaiono dapprima nelle foglie nuove, in posizione superiore, della pianta. Luglio è un mese secco per le cime, quindi ho deciso di mostrarvi cosa aspettarvi nel giro di qualche mese. Questa cima zuccherina non ha ancora un nome, ma il coltivatore sta pensando di chiamarla “Frosty.” Cerca di risolvere il problema prima che peggiori, risciacquando i contenitori della pianta con il triplo dell’acqua contenuta nel terreno. Per esempio, metti 36 litri d’acqua in un contenitore da 12 litri. L’acqua sciacquerà tutti i nutrienti che si sono accumulati nel terreno. Una volta che hai risciacquato, il problema è risolto. Simple words + Quick photos = Easy success! Marijuana Grow Basics The EASY Guide for Cannabis Aficionados by Jorge Cervantes €21.95 NEW Download FREE pages from Jorge’s books ONLINE www.amazon.com www.amazon.ca www.amazon.co.uk www.amazon.de www.amazon.fr www.amazon.jp Jorge’s simple easy guide shows American, Canadian and European techniques to grow the maximum yield of the most potent cannabis possible—including week-by-week photo-based instructions to grow a 12-week crop from seed and a 10-week crop of clones. 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Dalle sirene afroeurasia ellingtoniana che screziano di misterica fragranza l’iniziale West End, alle scale a scendere di 9, passando per il basso subsonico da record che affiora come un mammuth nelle centrali Country Cousin e City Meets Country, a tracciare un mood tipo Jimmy Garrison-in Giamaica, fino al ritorno di quelle sirene, a livello quasi di presagio nella panoramica, riflessiva No Man’s Land, e proprio nella ripresa del leit motiv nella conclusiva title-track, “7” ha inciso nella carne l’innesto tra le Jah dinamiche e un disegno jazz di prima categoria, dove anche le spezie mediorientali sono sciolte in un disegno classico afroamericano e non declinate in meticciato come nel vasto repertorio più etno del Nostro. Rispetto infinito. Dadavistic Orchestra Dokument 02 DUST SCIENCE Progetto commovente questo tra gli inglesi Black Dog nell’attuale formazione Ken Downie con Martin e Richard Dust, e gli ex Psychick Warriors Ov Gaia, olandesi, Reinier Brekelmans, Tim Freeman e Robbert Heynen, l’ultimo l’uomo che aveva lasciato l’ensemble per formare gli Exquisite Corpse insieme alla compianta Debbie Jones, mancata nel 2005. Due dei cosmi intorno alla techno che nei ’90 sono stati capaci di generare alcune delle più meravigliose musiche per la mente, oggi si trovano, come soldati reduci dalla guerra delle galassie, in una stessa stanza, e si confrontano, senza un grammo di reducismo e di retorica, in una struggente jam elettronica. Si mettono a un tavolo e si guardano negli occhi, sguardi di rigore e compassione scatenano cumuli di abrasivi drones, celestiali sguardi di possibilità, iridescenze di transito, come se solo nel radicale isolamento sonico e umano potessero ritrovare la cifra di quello che è stato, e che forse sarà. Sei definitivi flussi sonori di circa dieci minuti l’uno. Oltre all’album prendete anche il singolo Dokument.01, altre due nebulose stagliate in una immensità. Salutiamo questi uomini. Surgeon Breaking The Frame DYNAMIC TENSION Il primo album in dieci anni per un classico della techno come l’inglese Anthony Child aka Surgeon, che spiega di come questo disco sia una cosa “di trasformazione e profonda essenza spirituale”, influenzato dallo studio di La Monte Young, Terry Riley, Eliane Radigue e Alice Coltrane. “Breaking The Frame”, continua, “non ha niente a che fare con nichilismo o distopia, ha un’estetica puramente utopica”. Musicalmente c’è un ventaglio di suggestioni che ruotano attorno a quell’urto post-industriale bianco che da subito è stata la cifra di Surgeon, via via corroborata dalle sgranature ritmiche da tempo inseguite, da atmosfere sempre più implose e perse, da una dialettica che se prima guardava a extramondi limitrofi come i Coil ora scende nelle lande spirituali degli artisti succitati. Speriamo di non aspettare altri dieci anni per il prossimo, la poetica di Surgeon è in pieno svolgimento, vibrante. The Rapture In The Grace Of Your Love DFA Sono stati uno dei gruppi più caldi dei primi anni Zero con la loro miscela di punk-funk e i ben giocati echi di Cure nella hit House Of Jealous Lovers e nell’album di debutto “Echoes” del 2003. Un secondo album più confuso, “Pieces Of The People We Love”, era uscito nel 2006, e ora questo terzo complica ulteriormente le cose. Perché a fianco al nuovo singolo How Deep Is Your Love?, un capolavoro, una viscerale sinfonia house-rock, sfilano canzoni piuttosto ordinarie come il volatile Cure-ismo di Sail Away, la gratuità poppy di Miss You e Come Back To Me, le vacuità soft rock di Blue Bird e It Takes Time To Be A Man, le stucchevoli venature soul della title-track, l’inutilità funky di Never Gonna Die Again. Si salvano Roller Coaster, con i suoi sapori Sixties tra Love e Beatles, e l’onestà devozionale di Children. Il risultato è che su How Deep Is Your Love? ci si tornerà per l’eternità, e “In The Grace Of Your Love” rimane un disco indie come tanti. In attesa che i Rapture si decidano a fare l’album della vita. Donatella Bardi A Puddara è un vulcano ELEKTRA 1975 Vololibero fa un’opera meritoria ridando vita a una reliquia del pop italiano anni ’70, l’unico album inciso da Donatella Bardi nel 1975 su Elektra. La Bardi, che è mancata nel 2001, era una stella folk, voce incantevole, credibilità artistica in un solido retroterra nell’underground, donna dal fascino personale. Figlia del pittore Mario, aveva iniziato il suo percorso nel movimento milanese del ’68, esordi nella leggendaria band Il Pacco insieme a Camerini e Finardi. Con il primo avrà una lunga storia d’amore, e ora Alberto nelle note del disco ricostruisce il loro rapporto, chiosando “La nostra storia durò cinque anni, fino all’Alpe del Vice Re. L’ho amata molto”. Donatella è la voce che marchia a fuoco momenti diversi di quell’epica, apparendo come uno spirito in Volo Magico N. 1 di Claudio Rocchi, Bambulé di Camerini, Tutto subito di Finardi, le ultime due con lo pseudonimo di Caramella. L’Elektra aveva proposto direttamente a Donatella di fare l’album, che era nato durante una vacanza nello stesso ’75 alle isole Eolie, dove in quel periodo d’estate si trasferiva in blocco una scena milanese in pieno trip. Da un’istantanea di amore contrastato declinata nei modi celesti del Rocchi più melodico come Perché dovrei credere a Punto e a capo, un gioiello di aspre, liete ripartenze, di vita in pace, con quei rientri che danno bellissima riconoscibilità, passando per Fratello Antonino, fragile, cadenzata, una luce che inquieta, una delle gemme dell’album, e il panoramico controcanto pop di Aeroplano, un disco ancora palpitante di una luce speciale. 7DUWXÀPDJLFLHNLWSHU 7DUWXÀPDJLFLHNLWSHU ODFROWLYD]LRQH*URZNLW &KLHGLDOWXRJURZKHDGVPDUWVKRSGL ÀGXFLDRYLVLWDZZZPDJLFWUXIÁHVFRP Ice Kush Foto: Advanced Seeds 45 MUSIC INTERVIEW BOOMDABASH Sono uno degli ensemble reggae italiani più interessanti, vengono da quella Giamaica italiana che è il Salento e hanno pubblicato da poco “Mad(e) In Italy”, il loro secondo album, un lavoro che segue quello d’esordio, “Uno”, uscito nel 2008. Si chiamano Boomdabash e con loro abbiamo parlato di musica, che amano contaminare con una fresca miscela di stili, dal soul alla drum’n’bass, dall’hiphop al dubstep, dal rock allo ska, e del rapporto che hanno con il fumo, che vivono con altrettanta di Carlo Vinci freschezza. Come nasce il progetto Boomdabash? Boomdabash nasce come semplice sound system, all’incirca dieci anni fa. Eravamo piu’ semplicemente una crew di mc’s e dj’s che proponeva selezioni musicali. Ovviamente tutto questo accadeva prima di intraprendere la strada di evoluzione artistica che ci ha poi portato ad essere un vero e proprio gruppo musicale, che e’ quello che siamo adesso allo stato attuale dei fatti. Potete ricordare come vi siete avvicinati al reggae? Se nasci in Salento, sia anagraficamente che musicalmente parlando, non puoi parlare di avvicinamento al reggae. Il reg- gae e’ ovunque, e’ sempre lì con te, non ti ci puoi staccare perché noi salentini abbiamo una vera e propria componente genetica affine al battere e levare. Devi solo imparare a farti educare dal reggae, come ha fatto appunto Boomdabash. Il Salento come la Giamaica… Credo che la gente che vive in Salento sia molto vicina al messaggio che promuove la reggae music. Cultura, rispetto per le tradizioni, amore per la propria terra e per la propria gente, sono valori che rappresentano un forte punto di contatto tra il Salento ed il reggae. Questo fa sì che i salentini siano maggiormente inclini ad abbracciare il reggae sia come modello musicale che come modello comportamentale e di vita. Questo è il vostro secondo album dopo “Uno” del 2008, quali sono le principali differenze tra i due lavori? Innanzitutto differenze che riguardano la produzione musicale. Abbiamo allargato ancora un po’ la nostra vena artistica, sperimentando ancora di più di quanto sia stato fatto in “Uno”. Nel nuovo disco trovi spunti di jungle, rocksteady, soul, hip hop, tante cose differenti. Quindi sicuramente parliamo di un prodotto molto più maturo. L’approccio alla produzione in definitiva e’ stato diverso e molto più curato. Potete raccontare il vostro rapporto con il fumo? Tutti i membri di Boomdabash sono dei fumatori. Per noi è una consuetudine, fa parte del nostro modus vivendi. Non riesco a ricordare quand’è stata l’ultima volta che sono andato a dormire senza fumare. Il nostro essere fumatori però non deve interferire col nostro lavoro. Questo significa ad esempio che quando siamo in studio non fumiamo e quando siamo in tour cerchiamo di salvaguardare un minimo le nostre corde vocali cercando di non esagerare. Qualità preferite? Sul gusto i vari membri di Boomdabash sono molto diversi. Io preferisco l’hashish alla marijuana, ma c’e’ chi non ne vuole sentire parlare e fuma solo ed esclusivamente weed. Questione di gusti appunto. Se siete favorevoli alla legalizzazione e foste al governo come impostereste le cose? Da premettere che, sì, noi siamo favorevoli all’uso e consumo di marijuana e hashish, ma non simpatizziamo affatto per altre tipologie di droghe chimiche. Non ci piacciono ecstasy, mdma, coca, eroina e schifezze del genere. Se dovessi pensare ad un piano di legalizzazione delle droghe leggere, credo che mi sentirei molto ispirato dal modello spagnolo. Dare la possibilità ai consumatori di coltivare la propria marijuana, imponendo magari un limite massimo per il numero di piantine, regolamentando semi, forniture e installazioni. Lo spaccio però dovrebbe rimanere un aspetto illegale, perché altrimenti un provvedimento come questo che dovrebbe colpire le mafie al cuore rischierebbe di favorirle maggiormente. Potete dire qualcosa delle collaborazioni che ci sono nell’album? In realtà c’e’ solo una collaborazione, che e’ la presenza di Brusco su Monkey Town. Questo perchè per adesso collaboriamo con artisti con cui, aldilà dell’aspetto professionale, c’è prima di tutto un forte legame umano e amichevole, importantissimo per qualsiasi altro legame lavorativo. Brusco è un carissimo amico e sostenitore di Boomdabash, e la stima è ovviamente reciproca al 100%. Per questo abbiamo scelto lui per impreziosire il nostro lavoro, amiamo le sue liriche taglienti e l’energia della sua musica. Progetti futuri dopo l’album? Sicuramente un altro album al quale stiamo già iniziando a pensare da adesso. Abbiamo in programma un altro clip del prossimo singolo, qualche collaborazione di spessore in mente. Le cose da fare sono tantissime, dovremo rimboccarci le maniche e lavorare ancora più duramente. Influenze oltre il reggae, c’è qualcosa in musica ma anche non solo, che è stato formativo per voi? Ogni membro di Boomdabash viene da diversi panorami musicali, quindi ognuno di noi ha diverse influenze musicali. Io vengo dal punk, c’è chi viene dalla scena raggamuffin salentina, chi dal rap, chi dall’elettronica. Il nostro suono è l’unione di tutte queste diverse esperienze musicali, unite dal reggae che fa da collante. Vi si potrà vedere in giro per l’Italia in autunno? Certamente. Dopo novembre prossimo ripartiremo con il tour invernale che sicuramente toccherà le maggiori città italiane, quindi restate in ascolto. 46 GUIDA AI CEPPI / INDICE PUBBLICITÀ / COLOFON Shark Attack Indice pubblicità Jaun D´Calamo Una varietà speciale, con il tocco indiscutibile della famiglia White, ma con un effetto unico e rilassante. Accettiamo la proposta di Dinafem di provare alcuni semi di Shark Attack e scopriamo una potente e decisa dama bianca che ci apre le porte a uno spazio gradevole interno di calma e dolce sensazione. Durante l’ultimo decennio, la coltivazione di varietà note come appartenenti alla famiglia White (Bianco/a in italiano) si è diffusa parecchio, vincendo molti trofei e degustazioni e dimostrando il suo potere sia indoor che outdoor. Le piante di questa famiglia a predominanza indica si sono guadagnate la fama meritata per l’incredibile rivestimento di resina che ha portato al loro nome, così come per il caratteristico e penetrante odore che accompagna il loro potente effetto. Ciononostante, con il tempo, la presenza dominante è diventata abituale e in Olanda il suo nome è diventato sinonimo di erba commerciale, come è accaduto anni prima con la Skunk. La gente cominciava a cercare qualcosa in più dei campioni tradizionali di White Widow e sono stati sperimentati nuovi incroci, cercando di trovare varietà che conservassero il meglio della linea indica ricoperta di bianco e che avessero qualcosa di diverso e nuovo. È stata quindi creata la Shark Attack, unendo una linea di White Widow con la potente Super Skunk per creare una varietà a predominanza indica più che evidente, con grandi foglie verde scuro e poca distanza internodale che formano una pianta dall’aspetto compatto e facilmente controllabile, adatta SHARK: UN MORSO ZUCCHERATO Scheda tecnica della varietà nel catalogo Dinafem Genotipo: Super Skunk x White Widow THC: Alto (12%-16%) CBD: Alto Produzione: Media Altezza outdoor: fino a due metri e mezzo Raccolto in outdoor: fino al 10 ottobre Giorni di fioritura a 12 ore: 50-55 sia alla coltivazione indoor con poco spazio disponibile, sia per coltivare in outdoor lontano da sguardi indiscreti. Dopo aver parlato con un coltivatore con esperienza che ci ha dato dettagli molto positivi su questa varietà e ci ha offerto di degustare una cima odorosa, la proposta di Dinafem di provare alcuni semi freschi di Shark Attack sembrava quasi scontata. Abbiamo trovato subito uno spazio adatto in indoor e in outdoor e la sua presenza è passata da aneddotica a totalmente dominante nell’area di coltivazione. Il comportamento di questa varietà, partendo dalla tipica confezione Dinafem con dieci semi, è stato buono dalla germinazione e in tutti i substrati: armadio indoor sotto fonti HPS, balcone in contenitori e un orto all’aperto, dove la Shark Attack ha dimostrato il suo potere vegetativo superando il resto delle coltivazioni. A gradi linee, nella coltivazione di questa varietà si manifestano due fenotipi principali: il primo, di grandezza maggiormente controllata, eredita buona parte delle caratteristiche della White Widow, con un aspetto tozzo e foglie grosse; l’altro, sebbene mantenga le stesse caratteristiche generali di indica di color verde scuro, si può distinguere per le foglie più affilate e una maggior forza vegetativa, il che permette in outdoor di ottenere esemplari di altezza superiore rispetto a quelli della famiglia White. Veder crescere un esemplare di Shark Attack con questi tratti affilati di una potente indica ibrida anticipa questo aroma denso e potente e il suo impareggiabile effetto rilassante, che presto scopriremo. Questi due fenotipi caratteristici della Shark Attack di Dinafem che abbiamo descritto e paragonato con altri coltivatori, hanno in comune uno sviluppo molto simile della fioritura, con una buona formazione di cime ricoperte da uno strato bianco di resina. Il risultato è molto stabile e si ottiene dopo 50-55 giorni di fioritura (l’azienda consiglia che gli ultimi 5 giorni la pianta venga tenuta al buio per stimolare al massimo la sua capacità di formazione di un rivestimento estremo di resina). Questa varietà è ampiamente apprezzata sia da chi ricerca un effetto particolarmente rilassante e officinale, sia da chi ama degustare un’erba che ricorda i momenti migliori della vecchia scuola olandese. Queste due caratteristiche sono le più ricercate: Da una parte, l’elevata concentrazione di CBD o Cannabidiol rilevata nella Shark Attack la trasforma in una varietà adatta a chi ne fa uso per le proprietà medicinali della cannabis. questo è dovuto alle proprietà specifiche del CBD come l’influenza sul rilassamento muscolare, l’effetto sedati- Colofon Nome Pagina Atami Atami Big Budda Biologika Buddha Seeds Bank Campo di Canapa Chacruna Dinafem Seeds Dinafem Seeds Ed Rosenthal Fiori di Campo Foglie D’Erba Fral Grow Hemp Shop Amsterdam Growshop Area 51 Hemp-orio Hemporium IL Giardino Idroponico It Grow Jorge Cervantes L’Hempirico Mycologics Mysticanza New Energy Orto Biologico Orto Biologico Shop Plagron Procare Royal Queen Seeds Secret’s Garden Seedsman Serious Seeds Strain.it Sweet Seeds Sweet Seeds World of Seeds Wunderland 10 48 24-25 37 17 43 24-25 1 5 29 43 24-25 43 24-25 24-25 24-25 24-25 43 32 41 24-25 43 24-25 24-25 43 24-25 2 43 32 24-25 37 37 43 1 47 13 37 L’imperdibile SSIT 6/2011 esce il 11 novembre 2011 vo e le proprietà palliative sulla nausea e la mancanza di appetito, sull’ansia, le infiammazioni e le convulsioni. Tutto ciò trasforma la Shark Attack in una varietà con un effetto molto diverso da quello puramente narcotico, che molti coltivatori associano erroneamente alla linea di piante White. Si tratta dunque di una pianta adatta a chi ricerca le migliori proprietà officinali e a chi la coltiva per ottenere una varietà particolarmente rilassante per i momenti che seguono una lunga giornata di lavoro o per quando tornano a casa dopo un pesante viaggio. Oltre a ciò, la Shark Attack è anche una varietà che apporta un aroma e un sapore eccezionali. Le proprietà officinali e rilassanti non sono l’unico motivo interessante per provare questa varietà. Il suo sapore fruttato, penetrante, dolce e odoroso, ci ricorderà sin dall’inizio le visite ad Amsterdam nell’ultimo decennio del XX secolo, quando la White Widow cominciò a irrompere nel mercato con il potente odore di indica e continuavano a sorprenderci le cime dure e ricoperte da uno strato incredibile di resina. Man mano che l’offerta di varietà si diffe- Soft Secrets Italia è pubblicato da: Discover Publisher BV P.O. Box 362, 5460 Veghel, Paesi Bassi Tel: 0031 - 73 54 98 112 Fax: 0031 - 73 54 79 732 e-mail: [email protected] Editore: Cliff Cremer Collaboratori: Ed Rosenthal, Franco Casalone, Jorge Cervantes, Enrico Fletzer, Monsignor Jose Maria, Giovanna Dark, Davide Calabria, J. Searcher, Carlos Rafael Esposito e tanti altri. Traduzioni: Valefizz Indirizzo redazione: Soft Secrets Italia PoBox 17250, 1001 JG Amsterdam, Paesi Bassi E-mail: [email protected] Sito internet: www.softsecrets.nl Pubblicità: Fabrizio E-mail: [email protected] Tel: 0039 - 36 65 44 66 94 Soft Secrets Italia non intende in alcun modo incentivare condotte vietate. Tutte le informazioni contenute sono da intendersi ai fini di una più ampia cultura generale. La redazione e i collaboratori non si assumono nessuna responsabilità per un uso imporprio delle informazioni contenute nella rivista. L’editore e i distributori non sono da intendersi implicitamente d’accordo con i contenuti pubblicati. Nessun contenuto di questa pubblicazione può essere copiato o riprodotto in alcun formato senza autorizzazione degli editori. renzia ed è difficile conoscerle tutte, non è male avere a portata di mano una soluzione sicura come questa. Ho detto che ricorda questo antico e delizioso odore, che lo evoca, ma non è solo un ricordo, è molto più reale ed è qui e ora fra di noi. Degustare un campione di Shark Attack ci riporta indietro nel tempo, all’inizio di ogni buona fumata, evocando questo passato glorioso della famiglia White e degli anni d’oro olandesi. Il morso dello squalo ci riporta comunque alla realtà viva e rilassante. Una buona sigaretta di Shark Attack invita alla conversazione rilassata, calmando l’ansia dei fumatori più avidi e delle persone generalmente inquiete, che si fermano finalmente quando lo squalo altera la loro coscienza, sfruttando momenti unici di calma. In un mondo sempre di corsa come il nostro, è sempre più difficile godersi questi momenti di tranquillità e la Shark Attack può essere uno strumento per gli sciamani contemporanei che vogliano creare e far fluire spazi unici di rilassamento. » www.dinafem.org ® Miglior Banca di Semi Expocannabis 2007 Miglior Banca di Semi Spannabis 2008 Nuove Varietá 2011 ! Black Jack ® Cream Caramel Auto Nuova versione autofiorente della nostra Black Jack. Risultato dall’incrocio della nostra S.A.D. Auto con la nostra Jack Herer Auto. Automatica di qualità superiore con cime dense e di gran produzione di resina, intenso aroma dolce e incensato, fiorazione rapida, forte effetto e gran vigor ibrido. to .i DeAu .D SSwe.A ous lici et Afgan Auto ® 1XRYD YHUVLRQH DXWR¿RUHQWH della nostra Cream Caramel. Risultato dell’incrocio delle nostre migliori varietá autofiorenti con la Cream Caramel. 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Produce piante molto vigorose e con abbondanti rami laterali, che raggiungono un’altezza tra 40 e 90 cm. Potente effetto e aromi dolci con tonalità esotiche procedenti della VXDHUHGLWjGLHVHO$XWR¿RUHQWHFRQ ¿RULWXUDPROWRYHORFH Prima evoluzione della genetica Speed Devil, sviluppata durante la stagione 20092010. In questa versione, si ha aumentato la media della grandezza delle piante che si mette tra 70 e 80 cm. Maggiore formazione di cristalli di resina e aroma molto più intenso, dolce e muschiato che ricorda lievito e formaggio. $XWR¿RUHQWH AUTO Fioritura Indoor: 6 settimane Racolta Indoor / Outdoor: 9 settimane dalla germinazione. Altezza: 100-150 cm AUTO $XWR¿RUHQWH Fioritura Indoor: 5 settimane Racolta Indoor / Outdoor: 7 ½ settimane dalla germinazione. Altezza: 40-90 cm $XWR¿RUHQWH AUTO Fioritura Indoor: 5 settimane Racolta Indoor / Outdoor: 2 mese dalla germinazione. Altezza: 70-80 cm ! va o Nu 3 semi 25€ / 5 semi 42€ 10 semi 84€ Cream Caramel Black Jack ® Black Domina x Jack Herer 1o Premio Indoor Bio Cannabis Champions Cup S.A.D. S.1 Jack 47 ® Sweet Afgani Delicious *Fast Bud #1 Indica/Sativa: 50%-50% 3 s. 24€ / 5 s. 40€ 10 s. 80€ 3 s. 19,50€ / 5 s. 32,50€ 10 s. 65€ ® Ice Cool 3 semi 24€ / 5 semi 40€ 10 semi 80€ Grande calo dei prezzi! *Speed Devil #1 3s. 14,90€ / 5s. 24,80€ 10s. 49,60€ 3s. 17,50€ / 5s. 29€ 10s. 58€ ® NYD x Nafarroa Diesel Jack Herer x Ak 47 Autopollinizazione Black Domina Indica/Sativa: 90%-10% ! va o Nu 3 semi 19,50€ / 5 semi 32,50€ 10 semi 65€ *Big Devil #1 ® Blue Black x Maple Leaf Indica x White Rhino Speed Devil #2 Prima evoluzione della genetica Big Devil. Varietà autofiorente e femminizzata di taglia grande, come risposta alla domanda dei nostri clienti che sollecitavano autofiorenti di un maggior portamento abbiamo selezionato questa genetica che raggiunge un’altezza de 1-1,5 m. Più produttive e più aromatica che la sua anteriore versione, cime resinose e compatte con numerosi rami laterali. Aromi dolci e incensati con tocchi di Skunk. 3s. 19,90€ / 5s. 33€ 10s. 66€ 1o Premio OutdoorCannabis Champions Cup ! va o Nu 3 s. 22€ / 5 s. 36,50€ / 10 s. 73€ ® ® ! va o Nu $XWR¿RUHQWH AUTO Fioritura Indoor: 5 settimane Racolta Indoor / Outdoor: 8 settimane dalla germinazione. Altezza: 40-90 cm Green Poison ® Ingredienti Segreti Indica/Sativa: 90%-10% Indica/Sativa: 25%-75% Indica/Sativa: 40%-60% 3 s. 18,50€ / 5 s. 30,50€ 10 s. 61€ 3 s. 33€ / 5 s. 55€ 10 s. 110€ 3 s. 29,30€ / 5 s. 48,80€ 10 s. 97,50€ Indica/Sativa: 70%-30% 3 s. 22,50€ / 5 s. 37,50€ 10 s. 75€ Cream 47 a! ov u N Snow Fruit Sweet Cheese Double White ® Ingredienti Segreti ® Cheese x Black Jack White Widow x Great White Shark Indica/Sativa: 90%-10% Indica/Sativa: 30%-70% Indica/Sativa: 60%-40% 3 s. 24,90€ / 5 s. 41,50€ 10 s. 83€ 3 s. 29,70€ / 5 s. 49,50€ 10 s. 99€ 3 s. 19,50€ / 5 s. 32,50€ 10 s. 65€ Sweet Tai ® Indica/Sativa: 30%-70% 3s. 17,50€ / 5s. 29€ / 10s. 58€ Wild Rose ® ® Indica/Sativa: 35%-65% 3s. 21€ / 5s. 35€ / 10s. 70€ Mohan Ram Indica/Sativa: 85%-15% 3s. 20€ / 5s. 33€ / 10s. 66€ Ganesh Spirit Flash Back#2 Psicodelicia Botafumeiros ® Indica/Sativa: 40%-60% 3s. 21€ / 5s. 35€ / 10s. 70€ ® Cream Caramel x AK 47 ® ® ® Indica/Sativa: 40%-60% Indica/Sativa: 30%-70% Indica/Sativa: 25%-75% 3s. 19,50€ / 5s. 32,50€ / 10s. 65€ 3s. 19,50€ / 5s. 32,50€ / 10s. 65€ 3s. 26,50€ / 5s. 44€ / 10s. 88€ Indica/Sativa: 50%-50%. Fioritura Interna: 9 settimane. Raccolta Esterna: Inizio Ottobre. 3 s. 28,50€ / 5 s. 47,50€ 10 s. 95€ Una Combi nazione M agistrale di o Dolcezza e P tenza! *Potete trovare maggiori informazioni sul nostro web site C/ Dr. Nicasio Benlloch nº36-38 · 46015 · Valencia · España · +34 963 890 403 · +34 963 473 730 (Grossista) · Fax +34 961 934 843 $WWHQ]LRQHLVHPLGLFDQDSDVRQRHVFOXVLGDOODQR]LRQHOHJDOHGL&DQQDELVFLzVLJQL¿FDFKHHVVLQRQVRQRGDFRQVLGHUDUVLVRVWDQ]DVWXSHIDFHQWH/GHODUWFRPPDOHWW%FRQYHQ]LRQHXQLFDVXJOLVWH pefacenti di New York del 1961 e tabella del decreto ministeriale 27/7/1992. In Italia la coltivazione di Canapa è vietata (artr.28 e 73 del dpr 309/90) se non si è in possesso di apposita autorizzazione (art.17 dpr 309/90) NE … LA Q U A S T E SS A L …N UOV ITÀ!!! O LO OK! !! A ,=C=II=NEJJKR=P= @E!P=IE"a?QVV LQIR#LQGRRUOLQHFRP 7 LQIR#SOD\HUJURXSFRP 7 LQIR#LJURZLW 7 I O M O M 170811 O SS E D L NE IO Z GO NO I VIC OI! V A