L’esoterismo Nazista
Hitler affermò:
“La forza senza un fondamento spirituale è destinata a fallire”
Sulla base di questa frase il Führer e i suoi gerarchi intrecciarono una serie di credenze
esoteriche, per la formazione di una religione che esaltasse la forza, e la potenza della
popolazione tedesca.
L’obbiettivo primo era la creazione di una razza “pura”, fondatrice e protettrice di un nuovo
ordine mondiale: il Terzo Reich.
Alla base del mito della razza pura stava la leggenda di un popolo superiore, con
caratteristiche e potenzialità semi-divine: gli ariani.
Per il regime tal etnia discendeva direttamente da Atlantide, e avrebbe dominato il mondo
prima di decadere a causa del vizio e della corruzione.
Per il nazismo i discendenti di questi super uomini si sarebbero sparsi per il mondo, e in
parte consistente in Tibet.
Furono sovvenzionate così da parte di Hitler, ma soprattutto da parte di Heinrich Himmler
uno dei maggiori esperti dell’esoterismo nazista, una serie di spedizioni nel continente
asiatico, con il preciso obbiettivo di stabilire un filone di discendenza tra la popolazione
tibetana, gli ariani e i tedeschi.
Himmler era profondamente convinto che la popolazione germanica derivasse da quei
discendenti, e per provarlo incomincio ad effettuare una serie di misurazioni sui corpi dei
tibetani.
Secondo questa teoria i caratteri principali, del così detto “tratto fisico ariano” erano una
fronte stretta, caratteristiche somatiche spigolose, ed arti lunghi.
Purtroppo le SS non si fermarono alla semplice ed ingenua misurazione di crani e arti, ma
proseguirono con esperimenti criminali, sui corpi dei tibetani.
Provando che i tedeschi erano discendenti naturali degli ariani, e quindi di semi-dei, si
sarebbe potuto favorire la creazione di una nuova specie ariana.
I provvedimenti atti a favore di quest’obbiettivo, sono i più conosciuti per la loro
drammaticità. Per prima cosa fu autorizzata la sterilizzazione, a tutti i non ariani, e a tutti i
tedeschi che presentavano difetti psichici e fisici, a chi presentava problemi d’alcool,
epilessia o depressione. In totale furono sterilizzati circa quattrocentomila tedeschi. Il
provvedimento più duro colpì gli ebrei, che oltre ad essere considerati come strozzini,
erano accusati di essere stati, con il loro comportamento, la causa prima della sconfitta
della Germania nel primo conflitto mondiale; ma soprattutto erano incolpati di ostacolare la
nascita della nuova razza.
Le leggi razziali prima, e i campi di concentramento poi, sarebbero stati per Führer il
Primo passo verso la costruzione del nuovo ordine.
Hitler scriverà a riguardo:
“La più grave e crudele decisione che io abbia mai dovuto prendere.
Una misura barbarica per lo sfortunato che ne è colpito, ma una benedizione per i suoi
compagni e per i posteri. La sofferenza passeggera di un secolo può liberare i millenni
futuri dalla sofferenza; e lo farà.”
Tale azione criminale quindi, si sarebbe giustificata tramite la filosofia per la quale, il
sacrificio di pochi avrebbe giovato alla vita di molti.
Ma l’antisemitismo, e la discriminazione razziale, derivavano entrambe da correnti di
pensiero esoterico molto diffuse in Germania.
Ostara
L’antisemitismo era un fenomeno ormai molto dilagante nella nazione tedesca. Celebri
erano, infatti, le pubblicazioni di una rivista dichiaratamente razzista e antisemita quale
Ostara, il cui redattore era Lanz Von Liebenfels, e da cui lo stesso Hitler prese spunto.
Ostara riconosceva gli ebrei come un vero e proprio “intralcio biologico” all’affermazione
della cultura tedesca.
In alcuni numeri della rivista era contenuta perfino la metodica con cui gli ebrei dovevano
essere eliminati.
Thule
Un’altra componente principale dell’odio razziale tipica del nazismo, derivava
dall’associazione Thule, di cui facevano parte oltre che Hitler ed Hess, anche Alfred
Rosenberg.
Questa setta credeva nella venuta di un messia germanico, che avrebbe innalzato a gloria
il popolo tedesco, ma soprattutto era impegnata nella ricerca di una razza germanica pura.
Per la ricerca i membri si avvalevano di mezzi quali l’astrologia e il culto del sole.
L’emblema dell’associazione Thule era un pugnale con una croce uncinata.
La svastica era una figura comune nella cultura pagana germanica, l’immagine
rappresentava, infatti, il martello del Dio Thor e raffigurava il sole artico, che era simbolo di
creazione di vita e di buona fortuna. La svastica era dipinta sulle corazze e sugli scudi dei
cavalieri antichi, proprio in segno d’augurio e d’onore.
Hitler cambiò tale significato e lo fece diventare il simbolo della missione e della vittoria
dell’uomo ariano, contro i nemici della razza pura.
Il razzismo e l’antisemitismo, non erano però le uniche componenti esoteriche del
nazismo, ma solo una parte del più vasto universo occulto che caratterizzava il nazionalsocialismo. A proposito bisogna sottolineare altre due componenti essenziali dell’idea
nazista: la religione del sangue, e la formazione del corpo delle SS.
La Religione del Sangue
Alfred Rosenberg, componente dell’associazione Thule, e massimo filosofo del regime
nazista, sentì il bisogno di affiancare al movimento politico una religione adatta alla razza
tedesca, che ne potesse ritrarre le virtù e la potenza.
Tale religione fu definita “La religione del sangue”, che non celebrava la fede o la
credenza come il cristianesimo, ma il sangue.
Il sangue, infatti, era nella tradizione nordica, e per lo stesso Rosenberg, il veicolo portante
dello spirito, l’essenza della vita spirituale di un popolo, un liquido magico, che era la forma
più alta d’espressione del Volk.
Come la religione cristiana anche quella nazista aveva bisogno dei propri martiri, da
santificare, e su cui costruire l’immagine del sacrificio che il Führer esigeva. I martiri del
regime erano per Hitler i sedici uomini uccisi nel tentativo di Putsch di Monaco del 1923.
Essi sarebbero stati onorati ogni anno tramite una solenne celebrazione, a metà via tra
una processione pasquale, e un rito pagano. Sarebbe stati ricordati per sempre come “i
sedici immortali”, poiché il loro spirito sarebbe sempre sopravvissuto fino alla fine del
Reich; dato che per il Reich avevano dato la vita.
Oltre al rito della rimembranza dei “sedici immortali”, Hitler dispose, che tutti gli ufficiali
d’alto prestigio prestassero giuramento toccando la “bandiera del sangue”, ovvero una
bandiera nazista risalente al Putsch sporca del sangue di uno dei sedici immortali. Era
questo una specie di battesimo nazista, nel quale erano individuabili le chiare matrici
cristiane, mischiate a quelle più puramente esoteriche.
La religione si avvalse anche di ricorrenze d’origine pagana, come la celebrazione del
solstizio d’estate e del solstizio d’inverno.
Il solstizio d’estate era festeggiato nella Germania pagana come rito propiziatorio di vita,
ed era sancito tramite un falò, che onorava la nascita del sole. Nella Germania nazista il
solstizio d’estate serviva a rievocare le virtù del sacrificio, e del prestigio, e gli enormi falò
erano elevati in onore al Führer.
Il solstizio d’inverno non variava invece il suo significato, ovvero quello di festa dei morti,
ma il regime la utilizzò per sottolineare la fragilità della singola persona di fronte alla vita,
in contrasto all’enorme potenza della nazione unita.
Ma tali celebrazioni erano praticate e frequentate maggiormente da esponenti delle SS, o
dell’esercito.
La ricorrenza, infatti, più carica d’enfasi era quella che si teneva ogni anno a Norimberga
(aperta a tutti), dove tramite coreografie colossali, il popolo tedesco abbracciava l’idea di
appartenere ad un “ordine sacro”, senza pari nel mondo e nella storia.
Le adunate di massa permettevano quindi al regime di poter indottrinare la nazione, e
votarla alla fedeltà senza nessun ripensamento.
Questo quindi in sostanza era l’enorme potere della religione nazista.
Il nuovo ordine dei Cavalieri Sacri: le SS
Il nazismo necessitava però della presenza di un ordine d’uomini, pronti a difendere il
regime e la nazione, non solo sul piano militare, ma anche su quello mistico e spirituale.
Heinrich Himmler stretto collaboratore di Hitler si adoperò in questo senso, per la
formazione di quelli che lui stesso chiamava i “cavalieri del Reich”. Le SS dovevano
essere i nuovi super uomini concepiti della religione del sangue, il cui compito era
mantenere l’equilibrio del nazismo, e preservarlo dai pericoli. Una specie di nuova
aristocrazia tedesca, un elitè di guerrieri, la cui forza era essenziale non solo per la loro
sopravvivenza, ma anche per quella della razza ariana.
Himmler organizzò le SS sulla base dell’ordinamento dei cavalieri teutonici.
Ciò fu appurabile con chiarezza durante il conflitto mondiale, quando le terre conquistate
ad est della Germania furono divise secondo un criterio feudale, tra gli ufficiali delle SS.
Lo stesso numero degli ufficiali SS, era insito di un significato mitico. Essi erano, infatti,
dodici, come dodici erano i sommi cavalieri di Re Artù, che si riunivano attorno alla sua
tavola.
Himmler si basava anche sulla cultura indù, per la formazione dei suoi uomini, il rigido
sistema di caste, e la reincarnazione si sposavano bene all’ideale di un’elitè nazista di
guerrieri destinata a conquistare il mondo. Himmler stesso era profondamente convinto di
essere la reincarnazione di Re Enrico, un sovrano tedesco d’epoca medioevale, che
aveva sconfitto i popoli slavi, che minacciavano la Germania. Himmler credeva che il
proprio destino carmico, fosse proprio quello di guidare le sue SS alla distruzione delle
popolazioni dell’est.
Per fare ciò gli uomini delle SS erano addestrati in antichi castelli trasformati in caserme,
dove insieme alla dottrina nazista era insegnato l’alfabeto runico; con il chiaro obbiettivo di
ricordare alle truppe il passato pagano della Germania, e in modo di mantenere sempre
vivo in loro la consapevolezza di appartenere ad un ordine indistruttibile di monaci
guerrieri.
Le SS quindi come un esercito mistico pronto a combattere per la gloria nazista, per la
difesa della religione del sangue, e per la formazione del Terzo Reich.
Questo in conclusione è la sintesi delle principali componenti esoteriche naziste, e le loro
applicazioni nelle scelte reali del regime. Un intreccio di culture diverse, volte al favore
dell’ideologia razziale, e nazionalista. Mai nella storia umana l’unione tra misticismo e
obbiettivi politici sconvolsero, e cambiarono così il mondo.