FARMACI ATTIVI SUL
SISTEMA
CARDIOVASCOLARE
1
Automatismo cardiaco: Il cuore contiene cellule
PACEMAKER, capaci di generare intrinsecamente
POTENZIALI D’AZIONE in assenza di stimoli
esterni. Tali pacemaker sono localizzati nel NODO
SA (seno atriale) e nel NODO AV (atrio
ventricolare). In condizioni normali il NODO SA è il
sito d’inizio del potenziale che stabilisce il RITMO
CARDIACO.
VIA DI CONDUZIONE DELL’IMPULSO: Nodo AV,
Fascio di His, Sistema di Purkinje
2
3
Movimenti ionici durante la contrazione del muscolo cardiaco
4
Farmaci utilizzati nell’insufficienza
cardiaca congestizia (ICC)
Farmaci utilizzati nelle aritmie
(ANTIARITMICI)
Farmaci utilizzati nel trattamento dell’angina
(ANTIANGINOSI)
Farmaci utilizzati nel trattamento
dell’ipertensione (ANTIIPERTENSIVI)
5
FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELL’ICC
L’ICC è una condizione in cui il
cuore è incapace di pompare la
quantità di sangue sufficiente
all’organismo. E’ detta congestizia
perché c’è congestione polmonare
ed edema periferico.
Scopo della terapia è l’aumento
della gettata cardiaca: ciò si
ottiene
mediante
farmaci
inotropi, vasodilatatori e diuretici
6
FARMACI INOTROPI
1) Digitale
2) Agonisti -adrenergici
3) Inibitori della fosfodiesterasi
-BLOCCANTI
7
Altri farmaci usati nella I.C.C. sono:
INIBITORI DEL SISTEMA RENINA-ANGIOTENSINA
DIURETICI
VASODILATATORI DIRETTI
Saranno trattati nel capitolo degli
ANTIIPERTENSIVI
8
FARMACI INOTROPI
1) Digitale: Con questo termine sono definiti i
glicosidi digitalici (digossina e digitossina)
estratti da diverse piante del genere
Digitalis. L’effetto principale è quello di
aumentare la forza di
contrazione
del
cuore.
Digitalis lanata
Digitalis purpurea
9
Meccanismo d’azione
La digitale agisce inibendo l’azione della
pompa Na+/K+ ATPasi provocando un
accumulo di ioni Ca++ nelle cellule
cardiache necessario per la contrazione:
ne risulta una aumentata contrattilità.
10
Meccanismo d’azione dei glicosidi digitalici
11
Il principale glicoside contenuto nella Digitalis
lanata è la DIGOSSINA: abbastanza maneggevole
Assorbimento:può essere somministrata per os e
viene assorbita per il 60-80% nell’intestino
manifestando il suo effetto dopo 1-2 hr; oppure
per via e.v. ed in tal caso agisce dopo 5-30 min.
Eliminazione:è eliminata per via renale
Emivita: 32 - 40 hr.
Poiché è un farmaco a basso indice terapeutico,
va somministrata in una dose di carico, cui segue
la valutazione dei livelli di farmaco nel paziente in
modo da somministrare dosi di mantenimento 12
Il principale glicoside contenuto nella Digitalis
purpurea è la DIGITOSSINA:
Assorbimento:può essere somministrata per os .
Ha un ottimo assorbimento intestinale (90- 100%)
Eliminazione: è eliminata per via epato-biliare per
cui è usata nei casi di insufficienza renale
Emivita: 5 - 7 gg. Poiché ha una eliminazione
lenta può dare
fenomeni
di
accumulo:
FONDAMENTALE
la valutazione dei livelli
ematici
13
Il principale glicoside contenuto nei semi di
Strofanto è la STROFANTINA:
Assorbimento: nullo per os. Per e.v. ha un
rapidissimo inizio d’azione
Eliminazione: è eliminata per via renale
Emivita: circa 21 hr. E’ particolarmente
adatta nelle situazione di emergenza
Strofanto
14
I glicosidi della digitale lanata e
dello strofanto sono utilizzati nella
terapia d’attacco dello scompenso
acuto per la loro rapidità d’azione.
I glicosidi della digitalis purpurea
sono utilizzati nella terapia di
mantenimento dello scompenso
cronico.
15
Effetti tossici: L’uso prolungato o il
sovradosaggio possono dare effetti
tossici:
apparato gastro-intestinale: nausea,
vomito, diarrea
SNC: astenia, cefalea, disturbi
psichici, visivi e agitazione.
Questa sintomatologia si manifesta
più frequentemente negli anziani, in
pazienti con insufficienza renale, in
caso di ipopotassiemia.
16
Somministrazione: Se è
il farmaco va assunto
lontano dai pasti.
dato
alla
per os,
sera o
L’iniezione i.m. va evitata perché
provoca dolore e necrosi tissutale,
quella e.v. va eseguita lentamente
e nella flebo è consigliabile non
aggiungere altri farmaci
17
INTERAZIONI
18
2) Agonisti -adrenergici:
La DOBUTAMINA induce effetto inotropo
positivo per attività sui recettori 1 cardiaci e
vasodilatazione sui recettori 2 vasali.
19
3) Inibitori della fosfodiesterasi:AMRINONE
Rappresenta il capostipite di una
cardiocinetici
non
digitalici
inotropa positiva.
famiglia di
ad
azione
Inibisce
l’azione
della
fosfodiesterasi
(che
degrada
il
cAMP)
aumentando
la
concentrazione
intracellulare
dell’cAMP
responsabile dell’aumento del flusso di Ca++
nella cellula. Di conseguenza c’è aumento della
forza di contrazione delle miocellule cardiache.
E’
somministrato per via e.v. e può indurre
piastrinopenia, reversibile alla sospensione del
trattamento.
20
-BLOCCANTI
Effetto inotropo negativo per cui sembrerebbe un
controsenso somministrarli in pazienti con
Insufficienza Cardiaca.
Vari studi hanno dimostrato un miglioramento della
funzione sistolica anche se preceduta da una
esacerbazione dei sintomi.
Il beneficio è attribuito alla loro capacità di
contrastare le modificazioni che si hanno a causa
dell’attivazione cronica del S.N. SIMPATICO.
21
CARVEDILOLO (antagonista  non selettivo)
METOPROLOLO (antagonista 1 selettivo)
Il -blocco è consigliato per tutti i pazienti con cardiopatia
eccetto coloro che sono ad alto rischio ma non hanno sintomi
oppure coloro che hanno un IC acuta.
22
FARMACI ANTIARITMICI
ARITMIA: Con questo termine si intende ogni
forma anomala di successione delle contrazioni
cardiache.
Le
aritmie
sono
dovute
a
disordini
dell’automatismo dei tessuti che normalmente
hanno tale attività (nodo SA, nodo AV, fascio
di His, fibre di Purkinjie) o a disordini nella
conduzione
dell’impulso
che
può
essere
accelerata o rallentata attraverso i tessuti del
cuore o ad una combinazione dei due disordini.
23
Aritmie Da Alterata Formazione Di Impulsi:
tachicardia,
parossistica.
aritmie
sinusali,
tachicardia
Aritmie Da Alterata Conduzione:
tachicardia ventricolare, aritmie da rientro,
fibrillazione ventricolare (molto grave da
richiedere immediato trattamento).
24
I FARMACI ANTIARITMICI hanno lo scopo di ABOLIRE o
RIDURRE i battiti che nascono in zone diverse dal nodo
SA (battiti ectopici) e di NORMALIZZARE la conduzione
degli impulsi
Si possono dividere
in 4 classi in base al
meccanismo d’azione:
25
Classe
Meccanismo d’azione
Farmaci
I
Bloccanti canali Na+
II
Bloccanti -adrenergici
III
Bloccanti canali K+
IV
Bloccanti canali Ca++
Chinidina,
Procainamide,
Lidocaina
Propranololo,
sotalolo
Amiodarone,
sotalolo
Verapamil
26
CLASSE IA
CHINIDINA, PROCAINAMIDE
Si legano ai canali del Na aperti e
inattivi e blocca l’ingresso di sodio,
rallentando la sopraelevazione rapida
della Fase 0
27
CLASSE I
CHINIDINA: è un derivato del chinino
Effetto: ha un’azione deprimente sulla membrana,
diminuisce l’eccitabilità, rallenta la frequenza
cardiaca e la conduzione dell’impulso
Assorbimento: è somministrato per via orale
Metabolismo: epatico
Eliminazione: per via renale
Emivita: breve (4 - 8 hr)
Effetti
collaterali:
diarrea,
nausea,
vomito,
cinconismo (ronzio e vertigini), disturbi visivi e psichici
Indicata
nelle
fibrillazioni
atriali,
extrasistoli
sopraventricolari e tachicardie ventricolari
28
PROCAINAMIDE: ha proprietà molto simili
alla chinidina
Assorbimento:
è
ben
assorbita
somministrazione
per os. Viene
somministrata per i.m. o e.v.
Eliminazione: per via renale
Emivita: breve (3 hr)
dopo
anche
Effetti collaterali: sindrome immunologica
simile al Lupus eritematoso sistemico (LES*)
*Malattia cronica autoimmune che può colpire diversi organi del corpo, in particolare la cute, le articolazioni, il sangue ed i
reni. Autoimmune significa che c’è una disfunzione del sistema immunitario che invece di proteggere il corpo da virus e
batteri, attacca i propri componenti. Lupus è una parola d’origine latina, che si riferisce al caratteristico rash
(lesione/eritema della cute) a forma di farfalla riscontrata sul viso di molti pazienti con LES, che ricordava ai medici i
contrassegni bianchi presenti sul muso dei lupi. Sistemico significa che interessa diversi organi del corpo. Eritematoso
29 in
greco vuol dire rosso e si riferisce al rossore dell’eritema cutaneo.
CLASSE IB
LIDOCAINA
I farmaci di questa classe si associano e
si dissociano rapidamente dai canali del
Na. Percio’ le azioni si manifestano
quando le cellule cardiache sono
depolarizzate o stanno scaricando
rapidamente.
30
LIDOCAINA: ha un potentissimo effetto deprimente
di membrana, non modifica l’ECG di superficie e non
allunga il potenziale d’azione. Viene usata per le
extrasistoli pericolose e per controllare le aritmie
ventricolari
Assorbimento: somministrata per infusione e.v.
continua iniziando con un bolo venoso rapido
di 50-100 mg, seguito da infusione continua
di 1.5-4 mg al minuto
Eliminazione: per via epatica: da non somministrare
nei pazienti con insufficienza epatica.
Effetti collaterali: può provocare
SNC e convulsioni, disturbi
all’aumentare della dose, ma
alla sospensione della terapia.
depressione del
che aumentano
sono reversibili
31
CLASSE II (PROPRANOLOLO, METOPROLOLO)
 bloccanti: sono utilizzati anche nell’ipertensione
arteriosa e nelle coronaropatie (angina ed infarto)
Meccanismo d’azione: vanno a bloccare i recettori ,
impedendo l’azione delle catecolamine;
inducono
1) rallentamento della frequenza cardiaca
(bradicardia)
2) inibizione di alcune extrasistoli
(effetto antiaritmico)
3) riduzione della forza di contrazione del cuore
(risparmio del consumo di O2)
4) vasocostrizione arteriolare, broncocostrizione
32
Il più utilizzato è il PROPRANOLOLO
Effetti collaterali: essendo liposolubili si accumulano
nelle cellule ricche di lipidi del SNC provocando:
depressione psichica, allucinazioni, incubi notturni.
Danno anche insufficienza cardiaca, ipotensione
arteriosa, diarrea, dolori addominali.
Controindicazioni: sono dovute alle proprietà
cardiodepressive che ne sconsiglia l’uso nello
scompenso cardiaco. Essendo broncocostrittori sono
controindicati in soggetti con asma bronchiale.
33
CLASSE III
Bloccano i canali del potassio e ne
riducono il flusso in uscita durante la
ripolarizzazione delle cellule cardiache.
Prolungano la durata del potenziale
d’azione senza alterare la Fase 0 della
depolarizzazione o il potenziale di
membrana a riposo.
34
CLASSE III
AMIODARONE E’ un derivato benzofuranico contenente
iodio nella molecola
Effetti: determina un prolungamento del potenziale
d’azione con effetti scarsi o nulli sulla membrana
Assorbimento: è ben assorbita dopo somministrazione per
os.
Emivita: 15 - 60 giorni
Effetti collaterali:
dovuti
alla
presenza
di
iodio
nella
molecola:
fotosensibilizzazione con pigmentazione grigio-bluastra
delle parti esposte e ipo o ipertiroidismo
35
CLASSE IV (VERAPAMIL, DILTIAZEM)
Bloccano i canali del calcio.
Riducono la corrente verso l’interno della
cellula portata dal calcio con conseguente
diminuzione della velocità di depolarizzazione
spontanea della Fase 4
FARMACI ANTIANGINOSI
36
Farmaci utilizzati nel trattamento dell’angina
(ANTIANGINOSI)
37
I farmaci antianginosi sono utilizzati nel
trattamento
dell’ANGINA
PECTORIS,
il
caratteristico dolore al torace causato da un
insufficiente flusso coronarico che quindi non
soddisfa il fabbisogno di O2 del miocardio.
Nell’angina da sforzo il dolore è provocato da
sforzi fisici, dal freddo, da emozioni intense,
da pranzi copiosi.
L’angina a riposo è invece causata da spasmo
delle coronarie.
38
I farmaci antianginosi
tendono a diminuire il
fabbisogno di O2 del
miocardio e tendono ad
aumentare la disponibilità
di
flusso
sanguigno
(vasodilatatori).
Il trattamento di questa
patologia
prevede
l’utilizzazione di 3 classi
di farmaci, da sole o in
associazione:
39
NITRATI ORGANICI
Nitrati
organici
causano
il
rilassamento della muscolatura
vasale mediante produzione di NO
che attiva la guanilato ciclasi da
cui derivano aumentati livelli di
cGMP,
che
inducono
defosforilazione
della
catena
leggera della miosina.
Sono
utilizzati
anche
nell’ipertensione arteriosa, nello
scompenso
cardiaco
acuto
e
cronico.
40
NITROGLICERINA: E’ il capostipite dei
nitroderivati.
Rilascia la muscolatura liscia (vascolare e
non) con effetto maggiore nel distretto
venoso.
In tal modo viene ridotto il ritorno venoso
al cuore, riducendo il lavoro e quindi il
consumo di ossigeno della pompa muscolare.
E’
utilizzata
cardiaco
anche
nello
scompenso
41
Vie di somministrazione:
• Sublinguale: nitroglicerina in pillole si somministra per
via sublinguale nel trattamento di un attacco di
angina pectoris. L’azione compare dopo 1-5 min e
dura 10-30 min.
Data la sua volatilità va conservata in contenitori a
chiusura ermetica.
Spray: è possibile, in caso di attacco acuto
somministrare la nitroglicerina anche come spray.
42
Transmucosa o buccale: anche questa modalità di
somministrazione garantisce un effetto immediato
(entro 2-5 min) da usare in un attacco acuto.
La compressa viene posta sulla mucosa gengivale
dell’arcata dentaria superiore all’interno del labbro.
Si forma così un gel che rende la compressa aderente
alla mucosa fornendo adeguate concentrazioni
ematiche.
43
Orale: la somministrazione di nitroglicerina per via orale
ha lo scopo di prevenire gli attacchi di angina pectoris.
In genere l’azione si evidenzia entro 60-90 min e dura
3-6 hr.
Cerotti transdermici: mediante queste preparazioni a
cessione lenta di nitroglicerina si garantiscono livelli
costanti di farmaco per periodi prolungati (24 hr).
Consentono una ottima profilassi dell’attacco ischemico.
Effetti collaterali: cefalea, ipotensione,
vertigini e tachicardia che può essere
normalizzata con i  bloccanti.
44
Tempo per il picco dell’effetto
e durata dell’azione di alcune
preparazioni comuni di nitrati
organici
45
BLOCCANTI CANALI DEL Ca2+
(Ca2+ antagonisti)
I bloccanti canali del Ca++ inibiscono l’ingresso del
Ca++ nelle cellule muscolari cardiache ed in quelle
lisce dei letti coronarici e sistemici.
Sono quindi VASODILATATORI.
Sono
utilizzati
nella
terapia
dell’ipertensione arteriosa, dell’angina
pectoris e di alcune aritmie.
I più utilizzati sono NIFEDIPINA,
VERAPAMIL, DILTIAZEM
46
NIFEDIPINA: E’ un potente vasodilatatore
periferico e coronarico ed è utilizzato
nella
terapia
dell’angina
vasospastica
e
nell’ipertensione arteriosa.
Poiché ha scarsi effetti sul cuore non è utile
nelle aritmie.
Assorbimento: bene assorbita per os
Metabolismo: epatico
Eliminazione: renale
Effetti collaterali: cefalea, arrossamento del
volto, ipotensione, edemi malleolari
47
VERAPAMIL: Rallenta la conduzione cardiaca, ne riduce
la frequenza e quindi il fabbisogno di O2.
Debole vasodilatatore
Assorbimento: Se dato per os bisogna utilizzare dosaggi
alti. Per e.v. la somministrazione deve avvenire
lentamente.
Emivita: E’ molto breve: somministrare almeno 3 volte al
giorno
Effetti collaterali: cefalea, edema e stipsi
DILTIAZEM: Ha effetti simili al verapamil ma è un buon
vasodilatatore. Infatti può essere utilizzato anche come
antiipertensivo
Effetti collaterali: poco frequenti
48
Farmaci utilizzati nel trattamento
dell’ipertensione (ANTIIPERTENSIVI)
49
I farmaci antiipertensivi determinano una
riduzione della pressione arteriosa (PA) nel
paziente.
La regolazione della pressione arteriosa dipende
da:
La maggior parte dei farmaci antiipertensivi
abbassa la PA riducendo la gittata cardiaca e/o
riducendo le resistenze periferiche
50
51
DIURETICI
Agiscono riducendo il volume plasmatico e
il contenuto di Na+ e Ca++ dalle pareti
arteriolari
che
diventerebbero
meno
sensibili agli stimoli costrittori.
I diuretici più utilizzati sono i DIURETICI
TIAZIDICI (es. IDROCLOROTIAZIDE)
IDROCLOROTIAZIDE: riducono il volume
plasmatico aumentando l’escrezione di Na+
e di acqua, ciò causa diminuzione del
volume extracellulare che causa ridotta
gittata cardiaca e flusso ematico renale.
Effetti
collaterali:
Possono
indurre
ipokaliemia ed iperuricemia
52
ACE-INIBITORI
Sono i farmaci antiipertensivi più prescritti.
L’enzima
di
conversione
dell’Angiotensina
(Angiotensin Converting Enzyme) che trasforma
l’Angiotensina I in Angiotensina II, potente
vasocostrittore.
Questo enzima è in grado di degradare altri
peptidi vasodilatatori (bradichinina), rendendoli
inattivi.
53
Bradichinina
(vasodilatatore)
Angiotensina I
Angiotensin
Converting Enzyme
(ACE)
Bradichinina
inattiva
Angiotensina II
(vasocostrittore)
Gli ACE-INIBITORI bloccano l’ACE riducendo la
formazione dell’ANG II e aumentando la
formazione di bradichinina con vasodilatazione
arteriolare
54
55
Gli ACE-inibitori sono utilizzati nella terapia dello
scompenso
cardiaco,
come
antianginosi
e
antiipertensivi
Il CAPTOPRIL è il capostipite di questa famiglia.
E’ un derivato sulfidrilico che viene
somministrato 2-3 volte al giorno
per la sua
breve emivita.
Effetti collaterali: tosse secca, eruzioni cutanee,
febbre, perdita del gusto, ipotensione
56
ANTAGONISTI DEI RECETTORI DELL’ANG II
Gli effetti vasocostrittori dell’ANG II possono
essere bloccati mediante il blocco dei recettori
su cui agisce ossia i recettori AT1.
Il LOSARTAN è il capostipite dei SARTANI
antagonisti dei recettori AT1.
Effetti simili agli ACE-inibitori, ma minori
effetti collaterali
Effetti collaterali: è teratogeno
57
AGENTI SIMPATICOLITICI
Sui recettori 
A. Ad azione centrale
Agiscono sul SNC a livello di quelle zone del bulbo
preposte alla regolazione del sistema nervoso
simpatico.
Sono farmaci poco selettivi che oltre a
determinare ipotensione vanno a inibire tutta una
serie di azioni del simpatico e provocano spesso
sedazione, sonnolenza e senso di fatica.
viene
trasformata
nelle
-METILDOPA:
terminazioni nervose del SNC e simpatico in metildopamina che stimola i recettori  del bulbo
con riduzione del tono vasocostrittore, della
gettata cardiaca con conseguente abbassamento
58
della PA.
Clonidina: è un potente stimolante dei recettori
2 centrali ed induce ipotensione.
Può essere somministrata per i.m. o per
infusione e.v. nelle emergenze ipertensive.
B. Ad azione periferica
Bloccano i recettori 1 riducendo le resistenze
periferiche ed abbassano la PA rilassando la
muscolatura liscia vasale. Poiché bloccano le
normali reazioni simpatiche di adattamento,
possono dare ipotensione ortostatica.
Prazosina, doxazosina e terazosina sono alcuni
rappresentanti di questa classe.
59
VASODILATATORI AD AZIONE DIRETTA
Agiscono inducendo il rilassamento della
muscolatura liscia vasale e quindi abbassano la PA.
Causano tachicardia riflessa e quindi sono utilizzati
in casi di emergenza o in situazioni gravi in
associazione ad altri farmaci.
IDRALAZINA e MINOXIDIL
usato
nelle
NITROPRUSSIATO
SODICO:
emergenze ipertensive per infusione e.v. lenta e
costante dopo diluizione in glucosata al 5% al
riparo dalla luce e monitorando la PA
60
FARMACI ANTIIPERLIPIDEMICI
61
STATINE
Sono inibitori reversibili competitivi del
substrato naturale
dell’enzima 3-idrossi-3-metilglutaril
coenzima A (HMG-CoA) riduttasi
che catalizza una tappa precoce e
limitante la velocità
nella biosintesi del colesterolo.
62
63
STATINE
Aspergillus terreus
Lovastatina*
(isolata dall’Aspergillus terreus)
Pravastatina**
Simvastatina*
Atorvastatina
Di sintesi **
Fluvastatina
Cerivastatina
*Sono profarmaci nella forma lattonica che viene trasformata
all’idrossiacido attivo ad opera di esterasi presenti nel fegato e
nell’intestino
** Sono già in forma attiva
64
Effetto sui lipidi e sulle lipoproteine
Sono i farmaci più efficaci nel ridurre i livelli di
colesterolemia
rappresentano i farmaci di prima scelta nella
maggior parte
dei pazienti ipercolesterolemici
La colesterolemia si riduce del 30-35% dopo pochi
giorni di
assunzione, in maniera dose-dipendente
l’effetto farmacologico è massimo
dopo quattro settimane di terapia.
65
La riduzione interessa prevalentemente le
LDL fino al 50% dei livelli iniziali.
In risposta al ridotto contenuto di colesterolo
libero negli epatociti, viene stimolata la
trascrizione genica e la sintesi del recettore
per le LDL.
L’aumentato numero dei recettori rimuove le LDL dal
sangue favorendo l’internalizzazione e la
degradazione di queste lipoproteine a livello
cellulare (epatico) ->>
Riduzione dei livelli di colesterolo LDL.
66
Farmacocinetica
Somministrazione orale >>>>> metabolismo di primo
passaggio
(meno del 5-20% della dose somministrata raggiunge
il circolo sistemico)
Sono metabolizzate a livello epatico (CYP 3A4 e
CYP 2C8).
I metaboliti (70%) vengono escreti attraverso la bile.
L’emivita plasmatica è di 2-3 ore, con l’eccezione
dell’atorvastatina che ha un t1/2 di 14-40 ore.
67
Effetti collaterali
 Aumento transaminasi epatiche (1%).
E’ consigliabile misurare i livelli al basale e 3-6
mesi dopo l’inizio della terapia o dopo un
aumento della dose.
 Miopatia e rabdomiolisi per inibizione della
sintesi degli steroli a livello della muscolatura
scheletrica.
68
FATTORI di RISCHIO
 Associazione con farmaci (ciclosporina,
eritromicina, inibitori di proteasi) che vengono
metabolizzati dallo stesso enzima CYP3A4
Il rischio è maggiore con atorvastatina, cerivastatina,
lovastatina e simvastatina (che vengono
metabolizzate prevalentemente dal CYP3A4)
 Associazione con altri ipolipemizzanti che
causano essi stessi miopatia.
Se si sospetta miopatia, si devono valutare i livelli di
creatin kinasi; anche in presenza di valori normali,
si deve sospendere se il sospetto è reale.
69
Altri effetti collaterali:
 Impotenza
 Piastrinopenia
 Porpora trombotica trombocitopenica
 Neuropatia periferica
 Cataratta
70
CONTROINDICAZIONI
Le statine sono controindicate in
gravidanza
e durante l’allattamento.
In età fertile le donne che assumono
statine devono utilizzare
metodi contraccettivi efficaci
71
FARMACI ANTICOAGULANTI
72
Formazione del tappo emostatico
(1)
73
Formazione del tappo emostatico
(2)
74
Formazione del
coagulo di fibrina
75
FARMACI ANTICOAGULANTI
Inibiscono l’azione dei
fattori della coagulazione
(EPARINA)
Interferiscono con la sintesi dei
fattori della coagulazione
(Antagonisti Vit. K, WARFARIN)
76
Inibitori della trombina:
eparina ed eparine a basso peso molecolare
Eparina: iniettabile ad azione rapida che interferisce con la
formazione di trombi.
L’eparina non frazionata è una miscela di
GLICOSAMINOGLICANI ANIONICI a catena lineare con un
ampio intervallo di PM. E’ fortemente acida per la presenza di
gruppi solfato e carbossilici.
77
Le eparine a basso peso molecolare
(LMWH, mediamente 4500 dalton, 15
unità monosaccaridiche)
Ottenute dall’eparina standard mediante
cromatografia per gel-filtrazione,
precipitazione con etanolo, o parziale
depolimerizzazione con acido nitroso e altri
reagenti chimici e enzimatici.
Differiscono dall’eparina standard per le
proprietà farmacocinetiche
78
Meccanismo d’azione dell’eparina
Agisce a livello di numerosi bersagli
molecolari, ma l’effetto anticoagulante
deriva dal legame all’antitrombina III
(α-globulina) con una conseguente rapida
inattivazione dei fattori della
coagulazione
79
80
In assenza di eparina, l’antitrombina III
interagisce molto lentamente con la trombina e con
il fattore Xa.
In presenza di eparina, l’antitrombina III subisce
una modificazione conformazionale che permette
all’antitrombina di combinarsi rapidamente e di
inibire quella circolante e il Fattore Xa
81
Le LMWH formano un complesso con l’antitrombina
e inattivano il Fattore Xa, compreso quello
presente sulla superficie delle piastrine, ma non si
legano in maniera così forte alla trombina.
Quindi è meno probabile che le LMWH attivino le
piastrine quiescenti.
82
USI TERAPEUTICI:
L’eparina e le LMWH limitano l’espansione dei trombi
attraverso l’inibizione della formazione di fibrina.
L’eparina è usata per trattare la trombosi venosa
profonda e embolia polmonare; riduce l’incidenza di episodi
tromboembolici ricorrenti.
Si usa a scopo profilattico per prevenire la trombosi
venosa postoperatoria e in pazienti nella fase acuta
dell’infarto miocardico.
Usata anche nelle apparecchiature extracorporee per
impedire la trombosi.
Le LMWH (enoxaparina e dalteparina) somministrazione
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s.c.; terapia ambulatoriale
L’eparina NON attraversa la placenta
Rappresenta il farmaco di scelta in
gravidanza.
Se possibile, il farmaco dovrebbe essere
sospeso 24 ore prima del parto, per
minimizzare il rischio di emorragia postpartum.
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Farmacocinetica
Vie di somministrazione
• Infusione endovenosa continua a dose piena
(AZIONE IMMEDIATA)
• Iniezione sottocutanea a basso dosaggio:
PROFILASSI.
Notevole variabilità nella biodisponibilità e
l’inizio dell’azione è ritardato di 1-2 ore.
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FARMACOCINETICA
ASSORBIMENTO:
per ottenere un effetto immediato l’eparina si
somministra in bolo endovenoso. Quest’ultimo è
seguito da dosi più basse o da infusione continua per
7-10 giorni, regolando la dose in modo che il tempo
parziale di tromboplastina attivata (aPTT) sia 1,5-2,5
volte quello dei controlli normali.
aPTT (è il tempo che impiega il sangue ricalcificato
a coagulare dopo l’aggiunta in provetta di fosfolipidi a carica
elettrica negativa e di caolino)
METABOLISMO:
Legame a proteine e captazione da parte del sistema
monociti-macrofagi porta a prodotti inattivi.
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EFFETTI AVVERSI
E’ necessario un accurato controllo del
tempo di sanguinamento
Possono presentare reazioni antigeniche
perché provenienti da fonti animali
Numero eccessivamente basso di piastrine,
conseguente interruzione della terapia
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ANTAGONISTI VITAMINA K
Gli anticoagualnti cumarinici (warfarin e
dicumarolo) antagonizzano le funzioni di
cofattore della vit. K
Warfarin (inizialmente usato come topicida) usato
in clinica come anticoagulante orale, anche se il
suo uso è andato riducendosi per la disponibilità
delle LMWH.
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MECCANISMO D’AZIONE:
Molti fattori proteici
coinvolti nelle reazioni della
coagulazione (Fattori II,
VII, IX e X) dipendono, per
la loro sintesi da parte del
fegato, dalla vitamina K
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FARMACOCINETICA:
ASSORBIMENTO:
Rapido e completo per via orale.
Legame per il 99% all’albumina.
Attraversa rapidamente la placenta
METABOLISMO:
Epatico (cit. P450, prodotti inattivi)
Coniugazione con ac. glucuronico;
Escrezione urine e feci
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EFFETTI AVVERSI:
EMORRAGIE: è importante tenere
frequentemente sotto controllo
l’effetto anticoagulante e modificarlo
INTERAZIONI CON ALTRI
FARMACI
Il warfarin non deve essere mai
usato in gravidanza perché è
teratogeno e può causare aborto
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