Eparina a basso peso molecolare

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Eparina a basso peso molecolare
Penso che sulle EBPM oramai vi sia una letteratura consolidata. Uno degli aspetti forse trascurati o sottovalutati sono il
sovradosaggio o sottodosaggio di questi farmaci.
Il SML ha implementato la possibilità di effettuare il dosaggio espresso come unità anti Xa.
Si descrive per correttezza brevemente il principio del metodo:
L’eparina è il farmaco antitrombotico più utilizzato. L’attività biologica di questo glicosaminoglicano (GAG) risiede
nelle sua capacità di potenziare fino a 2000 volte l’effetto inibitorio dell’antitrombina sulle proteasi plasmatiche.
Recentemente si è dimostrato che le eparine a basso peso molecolare, oltre ad essere altrettanto valide sotto l’aspetto
terapeutico, hanno una emivita più lunga delle eparine non frazionate. Il kit per l’Eparina è un metodo basato su un
substrato cromogenico sintetico e sull’inattivazione del Fattore Xa. I livelli di eparina nei campioni in esame sono
misurati automaticamente sui sistemi per la coagulazione ACL in due fasi:
1. Nel campione in esame è presente un complesso eparina-antitrombina. La concentrazione di questo complesso
dipende dalla disponibilità dell’antitrombina. Per ottenere una concentrazione più costante di antitrombina, si aggiunge
al plasma umano una certa quantità di antitrombina umana purificata.1 Infine il Fattore Xa, aggiunto in eccesso, è
neutralizzato dal complesso eparina-antitrombina.
2. Il Fattore Xa residuo è dosato utilizzando un substrato cromogenico sintetico. La paranitroanilina rilasciata è
monitorata cineticamente a 405 nm ed è inversamente proporzionale al livello di eparina nel campione.Poiché i diversi
tipi di eparine (non frazionate e a basso peso molecolare) hanno una diversa e specifica attività anti-Fattore Xa, è
necessario calibrare lo strumento utilizzando la stessa eparina somministrata al paziente
Discussione:
i due casi dove può trovare applicazione tale test è nei pazienti con insufficienza renale od epatica per quanto riguarda i
sovradosaggi con la limitazione che tutti i riferimenti sono basati sulla creatinina clearancee non sulla creatinina o
l’azotemia mentre non vi sono indicazioni chiare per la parte epatica infatti cita un bugiardino:
In caso di insufficienza renale grave (creatinina clearance < 30 ml/min) il dosaggio deve essere ridotto e l’attività antiXa preferibilmente controllata mediante prelievo di sangue 4 ore dopo l’iniezione sottocutanea (valori ottimali di antiXa: 0.6 - 1.0 UI/ml )
non vi è concordanza internazionale sui valori da attribuire alla terapia e alla profilassi ma vengono normalmente
accettati valori di anti-Xa: 0.5 – 1.0 UI/ml sia in terapia che in profilassi e sono in genere indicati anche per
l’emodialisi routinaria
i segni a volte del sovradosaggio sono solo laboratoristici,( incremento INR aPTT) e devono indurre a ipotizzare e
valutare un eventuale sovradosaggio di EBPM
il problema opposto si presenta nelle persone con grave obesità (indice di massa corporea > 35 kg/m2) la posologia non
è stata ben precisata e l’attività anti-Xa va controllata inizialmente al fine di adeguarla alla massa corporea.
La richiesta di questo test ( Dosaggio anti Xa) è per il momento fruibile nella fascia oraria mattutina su richiesta diretta
e motivata del medico di reparto al responsabile della coagulazione.
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