DERMATOLOGIA Istologia della pelle (le diagnosi di malattia della pelle si fa per l'80% al microscopio) Ipoderma Strato basale con adipociti che costituiscono il tessuto adiposo sottocutaneo. Derma Connettivo lasso che conferisce mobilità; contiene vasi e nervi. Epidermide Stratigrafia a partire dal derma: Membrana basale: demarca il confine tra derma ed epidermide (giunzione dermo-epidermica). Strato basale: strato di cellule germinative che si replicano e danno origine alle cellule degli altri strati. Strato spinoso: si evidenziano i ponti che mettono in contatto le cellule tra loro. Strato granuloso: cellule che contengono granuli di cheratina. Strato corneo: le cellule hanno perso il nucleo e progressivamente si staccano. Tipologie di cellule dell'epidermide: o Cheratinociti: compresi nello strato corneo, sono ripieni di cheratina. o Cellule dendritiche (con ramificazioni): Melanociti: cellule che comprendono granuli contenenti melanina che danno colore alla pelle; questi granuli si caricano sempre più di melanina man mano maturano. Cellule di Langherans: appartengono al sistema immunitario in quanto sono in grado di captare antigeni e migrando li trasmettono al sistema immunitario stimolandone la risposta. o Cellule di Merkel: hanno funzione sensoriale in quanto captano gli stimoli e li trasmettono al SNP. Follicolo pilifero L'organo che produce il pelo si approfonda nel derma e anche nell'ipoderma. Presenta diverse strutture: Bulbo del pelo: parte più profonda. Fusto del pelo: pelo vero e proprio, composto da cheratina e pigmento. Follicolo pilifero: parte che accoglie e produce il pelo. o Ghiandole sebacee: immettono il loro secreto all'interno del follicolo. o Muscolo erettore del pelo: ogni pelo ne ha uno. o Papilla del pelo: porta terminazioni sensitive. o Membrana lucida: membrana che circonda il pelo all'esterno del follicolo. Lesioni elementari *Epidermide* Macula o macchia: area circoscritta e pigmentata (macula < 1cm); può avere colorazioni differenti e non c'è modificazione della consistenza. Papula: rilievo solido circoscritto di piccole dimensioni (< 1cm); spesso si accompagna a stati infiammatori; in seguito soprattutto ad autotraumatismi. Pomfo: rilievo con superficie pianeggiante (non a cupola), sodo e circoscritto. o Orticaria: patologia elementare della cute data da pomfi; aree rilevate, piatte, più o meno scure; quelle a forma di losanga sono tipiche del Mal Rosso. Noduli: solidi, palpabili, rotondi o ellissoidi (> 1cm); si sviluppano in derma e ipoderma. Vescicola (< 1cm) / Bolla (> 1cm): rilievo molle e circoscritto contenente liquido (solitamente un essudato infiammatorio di tipo sieroso); localizzazione intraepidermica o a livello di giunzione dermo-epidermica. Exocitosi: migrazione di cellule infiammatorie nell'epidermide. Pustola: fenomeno infiammatorio rilevato di solito giallastro, che contiene essudato purulento (con neutrofili più o meno alterati); localizzazioni variabili tra epidermide, derma e follicoli (pustola follicolare, come i brufoli); se visibile solo al microscopio si parla di microascesso; tipica lesione del vaiolo. Squama: escrescenza cornea secca, piatta, di ridotte dimensioni, costituita da cellule cheratinizzate. Collaretto epidermico: insieme di cellule cheratinizzate intorno ad una lesione centrale. Crosta: concrezione a placca per deposito sulla superficie cutanea di materiale organico conglomerato ed essiccato (globuli rossi, cellule epidermiche sfaldate, cellule infiammatorie, fibrina), derivante da essudato o necrosi; può formarsi successivamente a tagli o abrasioni. Ragade: soluzione di continuo a forma di fessura; interessa epidermide e strati superficiali del derma. Cheloide: eccessiva reazione cicatriziale per iperproduzione di tessuto di granulazione che diventa esuberante (soprattutto nel cavallo); possono sembrare fibromi. Lichen: gruppo di dermatopatie circoscritte, ipercheratosiche, a carattere papillo-squamoso; la pelle diventa secca, squamosa, glabra e si formano fessure che danno l'aspetto di quadrettatura (lichenizzazione). o Reazione lichenoide: dermatite interfacciale. Cheratosi: iperproduzione di cheratina, ad esempio all'interno di un follicolo pilifero che si può allargare e dare cisti. o Ipercheratosi: la proliferazione dell'epidermide è accentuata in modo patologico a tutti i suoi strati che aumentano il loro spessore, lo strato corneo su tutti. o Paracheratosi: corneificazione atipica in cui scompare lo strato granuloso e aumenta lo strato corneo ; i cheratinociti conservano il nucleo, a differenza delle altre cheratosi. Acantosi: iperplasia dello strato spinoso; l'epidermide si ispessisce ma in modo non lineare per cui si formano propaggini più sviluppate che fanno aumentare troppo le creste epidermiche. Spongiosi: edema tra i cheratinociti, tipico dell'eczema (infiammazione molto superficiale); le cellule dello strato spinoso (ma anche basale) si separano tra loro con "effetto spugna". Degenerazione idropica: i cheratinociti si riempiono di un liquido acquoso. Degenerazione vacuolare: il liquido acquoso si raccoglie in tante piccole vescicole. Degenerazione palloniforme: formazione di tipiche cavità nello strato corneo. Acantolisi: le cellule epidermiche perdono la connessione ai ponti intercellulari e liberandosi diventano rotondeggianti. Degenerazione reticolare: cellule colpite da processi degenerativi. Necrolisi: necrosi dell'epidermide che tende a staccarsi dal derma. Apoptosi: morte programmata che può diventare un processo patologico; si formano corpi citoidi (cellule che si sono distrutte). *Derma* Elastosi: alterazione delle fibre elastiche del derma. Collagenolisi: degenerazione per lisi del collagene nel derma. Mucinosi: accumulo di mucoidi (dati dalla mucina) nel derma. Incontinenza pigmentaria: i melanociti, contenenti melanina, passano dall'epidermide al derma. *Ipoderma* Lipocisti: formazione di piccole cisti contenenti trigliceridi per alterazione degli adipociti. Steatonecrosi: necrosi del tessuto adiposo con trasformazione dei trigliceridi in acidi grassi e glicerolo; gli acidi grassi tendono a cristallizzare e si possono vedere al microscopio polarizzatore. Lipomatosi: aumento del numero di adipociti nell'ipoderma che possono infiltrare anche i muscoli. *Follicoli piliferi* Follicoli a fiamma: all'interno dei follicoli la cheratina assume conformazione come piccole fiamme; inoltre la cheratina è molto più colorabile. Displasia follicolare: aumento della proliferazione delle cellule del follicolo. Cheratosi: si formano cisti cheratiniche per aumento di cheratina. Follicolite: infiammazione del follicolo per l'intervento di germi piogeni che danno essudazioni purulente all'interno del follicolo (follicolite essudativa granulocitaria neutrofila) con formazione del foruncolo. Alopecia: caduta del pelo per atrofia follicolare. Atrichia: mancata formazione del follicolo pilifero fin dalla nascita. Ipertricosi: eccessiva produzione del pelo, generalmente per disturbi ormonali. *Ghiandole* Seborrea: eccessivo aumento della produzione di sebo. Iperidrosi: aumento della produzione di sudore da parte delle ghiandole sudoripare. Malattie congenite ereditarie Epiteliogenesi imperfetta: sulla superficie cutanea manca l'epidermide per cui il derma è esposto, che va a favorire le infezioni. Ittiosi: la cute forma delle squame di cheratina simili a quelle dei pesci per sfaldamento eccessivo delle cellule cheratinizzate; non è compatibile con la vita. Atrichia: difetto genetico di formazione dei follicoli piliferi che porta alla totale assenza di pelo; è una caratteristica tipica di alcune razze, come il cane nudo messicano e il gatto sphynx. Ipotrichia: pelo ridotto rispetto al normale. Ipertricosi: eccessiva produzione di pelo. Displasie follicolari canine: l'animale nasce con follicoli alterati dalla displasia e non producono pelo. Mixedema ereditario: eccesso di sostanze mucoidi nel derma; è una caratteristica di razza nel cane Sharpei, che possiede pieghe cutanee spesse e pastose. Acanthosis nigricans: eccesso di cellule epidermiche e di melanina; tipica del cane. Albinismo: assenza totale di melanina (anche a livello oculare); peli e cute non pigmentate. Dermatosi Fenomeni degenerativi non infiammatori. Dermatosi atrofiche: alopecie acquisite. Cause endogene: ipercorticalismo, ipotiroidismo, iperestrogenismo, iposomatotropismo, epatopatie croniche. Cause tossiche: tallio, naftaleni clorurati, selenio, antimicotici, radiazioni ionizzanti. Cause dietetico-carenziali: acidi grassi essenziali, vitamina A, riboflavina, zinco. Dermatosi con deposito di sostanze endogene Calcificazione dei follicoli piliferi: idiopatica (cane). Calcificazione distrofica: nella sindrome di Cushing. Calcificazione presternale (ruminanti). Calcinosis circumscripta: forse legata a processi patologici delle ghiandole sebacee; i sali di calcio si accumulano e attorno si crea una reazione granulomatosa come per un corpo estraneo. Amiloidosi: poco comune nella pelle. Mixedema: accumulo di mucopolisaccaridi idrofili e la cute si rigonfia per richiamo di acqua. Discromodermie acquisite Melanoderma e melanotrichia: eccesso di melanina rispettivamente nel derma e nel pelo. Leucoderma e leucotrichia: diminuzione di melanina rispettivamente nel derma e nel pelo. o Leucotrichia maculosa: focolai isolati dove manca completamente la melanina (cavallo). Ittero: bilirubina che si accumula nella cute e nelle sclere. Yellow fat disease: si depositano lipofuscine nel grasso che diventa giallo-arancio. Dermatiti La cute può presentare infiammazioni soprattutto a livello dermico, mentre gli altri strati e le ghiandole sono meno interessate. Le cause possono essere chimico-fisiche, microbiologiche, immunologiche e parassitarie. Dermatiti primarie: per traumi, congelamento, ustioni, corrente elettrica, radiazioni ionizzanti, sostanze chimiche, vari agenti eziologici (batteri, virus, miceti, parassiti). Dermatiti secondarie: in seguito a malattie (di natura batterica, virale o protozoaria) che interessano altri organi, micosi sistemiche, fotodermatiti, processi immunopatologici (anafilassi, allergie, LES). Eczema Infiammazione superficiale della pelle, caratterizzata da spongiosi, vescicole ed eritema. Solitamente basata su fenomeni allergici. Eczema papulo-vescicoloso: papule e vescicole possono rompersi e dare ulcerazioni. Eczema umido: abbondante essudazione. Eczema seborroico: secreto untuoso. Eczema crostoso: pelle ricoperta di croste per essiccamento degli essudati. Eczema ragadiforme: ulcere lineari o ragadi. Dermatite pustolosa Piccoli ascessi con materiale purulento che possono rompersi e ulcerarsi. Tipica del vaiolo. Dermatite flemmonosa L'infiammazione purulenta si estende in derma e sottocute. Spesso questo processo è accompagnato da necrosi. Cellulite flemmonosa: infiammazione del tessuto profondo del derma. Flemmone gangrenoso: si aggiunge la gangrena. Dermatite apostematosa Dermatite ulcerosa Frequente in tutte le alterazioni infiammatorie superficiali. Può essere anche legata a traumatismi. Dermatite fistolosa Si creano gallerie nel derma per azione litica del pus che può scavare in profondità. Principali modelli istopatologici per differenziare dermatiti al microscopio. A. Dermatite perivasale: dermatite molto aspecifica, espressione di molte patologie cutanee; si può diagnosticare la reazione di tipo allergico solo quando si evidenziano eosinofili e macrofagi. B. Aumento delle cellule infiammatorie del derma, concentrate attorno ai vasi. Possono concomitare spongiosi e ipercheratosi. Dermatite interfacciale: processo reattivo localizzato nella giunzione dermo-epidermica (reazione lichenoide), di natura immunomediata (allergia medicamentosa verso farmaci, LES). Abbondante infiltrato cellulare: linfociti e plasmacellule. Degenerazione idropica-vacuolare e apoptosi delle cellule basali dell'epidermide. Incontinenza pigmentaria. Ispessimento della membrana basale. C. Dermovasculite: processo infiammatorio prevalentemente localizzato nella parete dei vasi dermici (vasculite intramurale); di natura idiopatica (50%) o allergica medicamentosa o infettiva. Tipologia di cellule infiammatorie variabile, ma una prevale. Possono insorgere trombosi, rotture ed emorragie, oltre che necrosi fibrinoide murale. D. Dermatite nodulare e/o diffusa: reazione infiammatoria che circoscrive l'agente patogeno (batteri, miceti, protozoi, corpi estranei), spesso come conseguenza di foruncolite nel cane. Piogranuloma sterile: non si riesce ad evidenziare nessun agente infettivo. Dermatite nodulare da Leishmania: il protozoo si localizza nei macrofagi (evidenziabile con colorazione Giemsa a forte ingrandimento) e li distrugge. Granuloma eosinofilo: colpito soprattutto il gatto; dovuto ad autoimmunità contro il connettivo del derma che viene distrutto dagli eosinofili. E. Dermatite vescicolare o pustolosa intraepidermica (o superficiale): Patogenesi: spongiosi (dermatiti acute), acantolisi (immunomediate), degenerazione palloniforme (virosi epiteliotrope), degenerazione idropica delle cellule basali (immunomediate). F. Associate a: dermatiti batteriche, parassitosi, micosi, autoimmunità. Localizzazione: subcorneali, intragranulose, soprabasali, intrabasali. Classificazione: Dermatite intraepidermica vescicolare paucicellulare: pemfigo volgare. Dermatite intraepidermica pustolosa neutrofila: vaiolo o piodermite (cane). Dermatite intraepidermica pustolosa eosinofilica: ectoparassitosi. Dermatite vescicolare o pustolosa subepidermica (o profonda): Patogenesi: necrosi epidermica massiva (ustioni, ischemia), deficit della giunzione dermoepidermica (epidermolisi bollosa giunzionale), autoimmune (pemfigoide bolloso), reazione lichenoide, edema dermico intenso. Classificazione: Dermatite subepidermica pustolosa neutrofila/eosinofilica: pemfigoide bolloso del cane. Dermatite subepidermica vescicolare paucicellulare: necrolisi epidermica tossica. G. Follicolite, perifollicolite, foruncolosi: infiammazioni del follicolo, dovute soprattutto a batteri piogeni (stafilococchi); nella perifollicolite è interessato anche il plesso vasale perifollicolare mentre nella foruncolosi si sviluppa un ascesso con necrosi centrale. Flogosi granulomatosa: quando il pelo si comporta da corpo estraneo. H. Pannicolite: infiammazione del tessuto adiposo sottocutaneo; le cellule adipose possono fondersi tra loro dando le cosiddette lipocisti. Classificazione in base al tipo cellulare: Pannicolite neutrofila purulenta: ascesso sottocutaneo. Pannicolite granulomatosa: reazione vaccinale. Pannicolite piogranulomatosa: reazione a corpo estraneo. Pannicolite necrotizzante: pannicolite pancreatica.