L`uso della ciclosporina in dermatologia pediatrica

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L'USO DELLA CICLOSPORINA IN DERMATOLOGIA PEDIATRICA
Annalisa Patrizi, Michela Venturi
Dermatologia, Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Policlinico
Universitario S. Orsola – Malpighi, Università di Bologna
La ciclosporina è un inibitore della calcineurina che agisce selettivamente sulle cellule T. Inizialmente la
ciclosporina è stata impiegata per prevenire il rigetto nei riceventi di trapianto d’organo. In seguito,
questo farmaco è stato approvato dalla Food and Drug Administration per il trattamento della psoriasi nel
1997. La ciclosporina è stata adottata con successo anche per il trattamento di diverse altre condizioni
dermatologiche, tra cui dermatite atopica, piodermite gangrenosa, orticaria idiopatica cronica refrattaria,
eczema disidrosico, pitiriasi rubra pilare, dermatomiosite, pemfigo volgare, epidermolisi bollosa
acquisita, fotodermatosi, orticaria solare, lichen planus, lichen planopilare, prurigo nodulare, alopecia
areata severa, pemfigo benigno familiare, follicolite eosinofila pustolosa, idrosadenite suppurativa,
sclerodermia. Tale molecola forma un complesso con la ciclofillina, che inattiva la calcineurina
fosforilasi, impedendo così la fosforilazione di un fattore nucleare delle cellule T attivate e, quindi,
bloccando la trascrizione dell’ interleuchina-2 (necessaria per l'attivazione completa del pathway delle
cellule T). Dunque, la ciclosporina impoverisce di linfociti e macrofagi l'epidermide ed il derma, inibisce
l'attivazione di cellule T, cellule natural killer e cellule presentanti l'antigene. Inoltre impedisce
l’iperproliferazione dei cheratinociti, il rilascio di istamina dai mastociti e diminuisce l'espressione di
molecole di adesione cellulare all'endotelio dei capillari dermici 1. Questo immunosoppressore è
controindicato in pazienti affetti da ipertensione incontrollata, malattia renale, gravi infezioni e con
anamnesi positiva per neoplasie ad esclusione di carcinoma basocellulare (livello di evidenza IV).
Dovrebbe essere evitato anche in casi che hanno ricevuto in precedenza un'alta dose cumulativa di
psoralene e fototerapia con UVA (livello di evidenza III). Gli effetti collaterali sono dose-dipendenti e
correlato con la durata della terapia. Dosi fino a 5 mg / kg / die devono essere somministrate al massimo
per 1 anno. Un deterioramento renale acuto è in genere reversibile con la sospensione del trattamento,
mentre un’insufficienza cronica potrebbe essere irreversibile. Se la creatinina sierica aumenta del 30%
rispetto al valore basale del paziente in due consecutive rilevazioni a distanza di 2 settimane, la dose
dovrebbe essere ridotta (livello di evidenza IV). Quando si sviluppa un’ipertensione, il dosaggio dovrebbe
essere diminuito dal 25% al 50% oppure si potrebbe introdurre una terapia antipertensiva; i calcio
antagonisti diidropiridinici sono gli antiipertensivi di scelta (livello di evidenza IIB). La ciclosporina è
metabolizzata dal citocromo P450 e interagisce con farmaci che inibiscono o stimolano tale sistema. Essa
attraversa la barriera emato-placentare ed è un farmaco di classe C in gravidanza. I registri di gravidanza
non mostrano alcun aumento del rischio di teratogenicità, anche se ci sono state tendenze ad un basso
peso alla nascita e prematurità. Il farmaco viene escreto nel latte materno 2.
In età pediatrica, la ciclosporina è impiegata per trapianti d’organo, epatite autoimmune dell’infanzia,
anemia aplastica acquisita, cheratocongiuntivite primaverile (collirio con ciclosporina), sindrome
nefrosica, dermatomiosite giovanile… In Germania tale terapia sistemica è concessa anche per le forme
più gravi di psoriasi dopo il 17° anno di vita. Come negli adulti, la dose è inizialmente di 3 mg fino ad un
massimo di 5 mg / kg di peso e può essere ridotta ancora in caso di risposta terapeutica. Una
somministrazione che ecceda i sei mesi deve avvenire con grande cautela.
In generale, l'utilizzo della ciclosporina in pazienti con patologie dermatologiche in eta' pediatrica non e'
usuale, la molecola è giustificata esclusivamente per casi accuratamente selezionati e strettamente
monitorati (pressione sanguigna, creatinina, determinazione del livello del farmaco). In particolare, si
adotta in bambini con severe manifestazioni di psoriasi, in cui altri approcci terapeutici abbiano fallito 3 .
Infatti non dovrebbe essere di prima scelta nella psoriasi in età pediatrica 4 , sebbene nelle forme severe si
sia mostrata efficace e solitamente ben tollerata.
Per quanto concerne la dermatite atopica, la terapia sistemica è necessaria in pazienti con gravi
manifestazioni, refrattari ad un adeguato trattamento topico. Gli effetti eccellenti della ciclosporina per
questa patologia come terapia a breve termine, così come nel mantenimento, sono stati documentati in
numerosi studi in bambini e adulti 5.
In letteratura sono presenti case reports in cui la ciclosporina è stata applicata topicamente in sede oculare
per un pemfigoide cicatriziale della cavità orale, dell’occhio e congiuntiva 6. La ciclosporina per os è stata
impiegata con successo in età pediatrica anche per pioderma gangrenoso vulvare 7 o della lingua 8 ed in
un recente studio relativo a pazienti con alopecia areata totale 9 . Una completa remissione di un linfoma a
cellule T panniculitico sottocutaneo è stata raggiunta in 2 adolescenti con l’uso di ciclosporina come
agente di prima linea insieme alla chemioterapia 10 .
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