I farmaci “metallici” contro il cancro

Ifarmaci“metallici”controilcancro
Unlavoroteorico/sperimentalemiglioralaconoscenzasuichemioterapici
21dicembre2015
Comefunzionanoifarmacichemioterapiciabasedimetalli(fraipiùdiffusinellacuraditumori
moltocomuni,comequelliaitesticoliealleovaie)?Comemigliorarnel’azioneerenderlimeno
tossici?Unnuovostudiochehaunitosperimentazioneeteoriahaampliatolaconoscenzadei
meccanismimolecolaridiquestiprincipiattivi,peraiutareglisperimentaliaprogettarefarmaci
semprepiùefficacieconmenoeffetticollaterali.Allostudiopubblicatosullarivista
ChemMedChemhapartecipatoanchelaScuolaInternazionaleSuperiorediStudiAvanzati
(SISSA)diTrieste.
Laricercasuifarmacipuòesserefaticosaefrustrante.Spessosuccededisintetizzareuna
molecolasenzasapereprecisamentechetipodieffettoterapeuticoavrà(semaineavràuno).
“Difficilmentesiprogettaunnuovoprincipioattivosapendogiàqualemeccanismometteràin
attonell’organismo”spiegaAlessandraMagistrato,ricercatriceCNR-IOM/SISSA.“Questoèvero
ancheperipiùcomunifarmacichemioterapici,comeilcisplatino,oquellidinuovagenerazione
basatisulrutenio”.“Glistudibasatisullamodellisticaelesimulazioni,comequelliche
conduciamoquipossonoperòdareungrandeaiutoinquestosenso,aumentandola
comprensionedeimeccanismimolecolarimessiinattodalfarmaconellecelluledell’organismo”,
spiegaancoralascienziata.
Magistratoèfragliautoridiunanuovaricercachehamessoinrassegnaalcunilavorisperimentali
ecomputazionalirealizzatiattraversola“lente”delmicroscopiocomputazionale.“Abbiamo
prodottodeimodellichepermettonodirazionalizzarel’azionedeifarmacichemioterapicisulle
celluledell’organismo”,spiegaMagistrato.“Peralcunitipidifarmaciabbiamocercatodi
comprenderequalesialaformadelfarmacopiùabbondantequandoentraincircolazionenel
sangue,echepoiraggiungeilbersagliocellulare”.
Siparlainfattidi“pro-farmaco”,quandocisiriferiscealchemioterapicochevieneiniettato,
poichéappenaentranell’organismo,perviadelleinterazioniconambientebiologicoquestomuta
rapidamente.Perquestomotivoèdifficilesapereesattamentequale(equanta)sialamolecola
cheesplical’azioneterapeutica,cioèilfarmacoveroeproprio.
PeraltrifarmacidicuiègiànotalaformaattivainveceGiuliaPalermo,primaautricedellostudio
ericercatricepressolaScuolaPolitecnicaFederalediLosanna(EPFL),hadescrittoconquali
targetsilegapreferenzialmenteilfarmacoall’internodellacellula.“Lamolecolapuòagiresutre
fronti:sulDNAlibero,sullacromatina(IlDNAimpacchettatonellaformapiùcomunenelnucleo)
econlealtreproteinedispersenellacellula”,spiegaPalermo.Asecondadiqualetargetviene
colpitoinfattil’azionedelfarmacopuòvariaremolto,eancheisuoieffetticollaterali.“Sipensa
infattichequandoilfarmacomostraeffetticito-tossici,vuoldirechesièlegato
preferenzialmentealDNA,mentrequandomostraeffettianti-metastatici,vuoldirecheagiscein
modopreferenzialesulleproteinechecontribuisconoallamotilitàdellecelluleoproteineche
interagendoconilDNAregolanol’espressionedeigeni,peresempio”.
“Ancheinbaseastudicomequestoglisperimentalipossonomigliorareildesignrazionaledelle
nuovemolecoleterapeutiche,perottenerecosìfarmacipiùefficacieconmenoeffetticollaterali,
anchequestomoltoimportantevistochesappiamobenequantogravosodalpuntodivistafisico
siauntrattamentochemioterapicoperipazienti”,concludeMagistrato.
LostudioèfruttodiunacollaborazioneinternazionaletraCNR-IOM/SISSAeigruppidiricercadi
UrsulaRoethlisberger(professoressadichimicaebiochimicacomputazionaledell’EPFL)ePaul
Dyson,espertoinchimicafarmaceuticaebio-organometallicadell’EPFL,nonchédiCurtDavey,
leaderincristallografiadicomplessiproteina/DNApressol’UniversitàdellaTecnologiadi
Nanyang(NTU),aSingapore.
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IMMAGINI:
• Crediti:GiuliaPalermo
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