{ITA-5-1703-15} Mon Mar 17 01:02:09 2003 CRONACHE 17 marzo 2003, Lunedì ● 5 Arriva da Hong Kong il batterio mortale con i sintomi della polmonite. Contagi anche in Vietnam, Thailandia, Filippine e Indonesia Emergenza mondiale per il virus killer In quarantena a Lubiana una donna, grave l’uomo ricoverato in Germania Pronti a fronteggiare ogni evenienza i centri specializzati di Milano e Roma Roma. Diversi viaggiatori in arrivo a Hong Kong portano una maschera chirurgica. Sperano così di tenere lontano il virus responsabile di una grave polmonite atipica originato probabilmente nella Cina del Sud, che nel mondo ha ucciso nove persone e fatto scattare un allarme globale. Un allarme, cui qualcuno ha conferito tinte terroristiche - per ora smentite dal vicepresidente Usa, Cheney e al quale le autorità sanitarie di diversi Paesi in Europa e Nordamerica hanno dato risposta, avviando indagini e controlli. In Italia, Fiumicino e Malpensa sono state fra le prime aerostazioni a essere sottoposte in Europa a un regime di specifica vigilanza sanitaria, che presto sarà esteso anche ai porti di Napoli e Salerno. Nonostante non siano stati segnalati casi sospetti, i centri di riferimento altamente specializzati di Roma e Milano sono stati allertati e sono state messe in atto le procedure per un’eventuale emergenza. Garanzie in questo senso arrivano dal professor Giuseppe Ippolito, dell’Istituto Spallanzani di Roma e da Mauro Moroni, infettivologo del Sacco di Milano. Della questione si occuperà in settimana anche il Consiglio superiore di Sanità. Emergenza, invece, in Germania, dov’è atterrato il volo con alcune persone infettate. A Francoforte peggiorano le condizioni di un passeggero del volo New YorkSingapore, in isolamento perché colpito dal virus, primo caso in Europa. Si temono conseguenze per la moglie di 30 anni, incinta di tredici settimane. Grave anche la suocera della coppia. Sono stati rimandati a casa gli altri passeggeri del volo, che dovranno però restare nelle loro abitazioni in attesa di saperne di più sul virus. E a Lubiana, in Slovenia, una donna (reduce da un lungo soggiorno in Vietnam) è stata posta in quarantena perché sospettata di aver contratto il virus. Francia, Belgio e Austria hanno annunciato l’adozione di meccanismi di controllo e prevenzione negli aeroporti. Seguendo l’esempio del Centro di Controllo per le malattie infettive di Atlanta (Cdc), negli Usa, e del dicastero per la sanità giapponese, le autorità sanitarie francesi hanno inviato esperti a Hong Kong e Hanoi, dove un’infermiera colpita dal virus è morta. Sarà loro compito collaborare con le autorità sanitarie locali per decidere come combattere la malattia, definita per ora con il nome generico di Sars, o “grave sindrome respiratoria acuta”. Il Cdc ha detto di aver aperto un’indagine per stabilire la fondatezza di una segnalazione su due passeggeri colpiti dal virus passati da Atlanta e New York. In Canada, nell’Ontario, due persone che avevano di recente visitato Hong Kong sono morte sabato, colpite da polmonite atipica di cui due loro familiari denunciano ora i sintomi. L’infezione sembra avere il proprio centro nell’area di Hong Kong, che ritorna con frequenza nella mappa delle infezioni e delle zone visitate da quanti si sono ammalati, e dove una polmonite atipica grave si era manifestata già il mese scorso, colpendo più di 300 persone e uccidendone cinque. Non è chiaro, tuttavia, se ci sia un legame tra quell’infezione e quella che ora ha innescato l’allarme mondiale. Per studiare questa eventualità sono giunti a Pechino esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità. Il sud della Cina - e la regione di Hong Kong in particolare - è spesso all’origine di nuovi virus delle vie respiratorie che si crede vengano portati dagli uccelli migratori provenienti dagli acquitrini siberiani. In estate i virus prosperano, contagiando gli uccelli, e si conservano poi sotto il ghiaccio dell’inverno, mutando per potere infettare sotto nuova forma gli uccelli che per la bella stagione tornano in Siberia dalla Cina del Sud. L’origine della malattia resta un mistero, anche se le autorità sanitarie di Hong Kong hanno dovuto difendersi da accuse di incompetenza e irresponsabilità lanciate da membri dell’opposizione, stando ai quali il nuovo virus potrebbe avere un’origine terroristica. A Hong Kong sono decine i casi di infezione; 49, 42 dei quali gravi, solo fra il personale ospedaliero. Situazione simile ad Hanoi, dove il numero di paramedici contagiati è arrivato a 46. Una ventina di casi a Singapore, e altre decine sono state segnalate in Thailandia, a Taiwan, in Indonesia e nelle Filippine. Una passeggera proveniente da Francoforte, dove è esploso il caso del virus killer, arriva a Singapore Vigilanza sanitaria in porti e scali italiani Roma. Preoccupazione in Italia per la polmonite killer arrivata da Hong Kong. La vigilanza sanitaria è scattata immediatamente all’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino e a Malpensa di Milano, dopo che il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, in accordo con le disposizioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità, ha deciso di attivare il sistema di “preallerta” degli uffici sanitari di frontiera. Il responsabile della Sanità Aerea del Leonardo da Vinci ha detto che, per il momento, le autorità sanitarie non hanno deciso di applicare alcuna limitazione, nessun cordone sanitario, cioè, per quei passeggeri provenienti dai Paesi in cui si è sviluppata la malattia. Alta è, invece, la soglia di attenzione alla frontiera di Fiumicino. «Se dovessimo ricevere dal comandante di un aereo la segnalazione della presenza a bordo di persone malate o con sintomi che possano in qualche modo richiamare la tipologia respiratoria di questa forma virale, detta Sars — spiega Diego Petriccione, responsabile della Sanità Aerea il CASO Aveva dato del “terrone” al vicino di casa condannata a pagare 8.000 euro Milano. Costerà 8 mila euro ad una giovane donna avere dato del "terrone" ad un vicino di casa. A questa conclusione è arrivato il tribunale di Pavia che ha ritenuto offensivo il termine. Al centro della vicenda Giada B. 30 anni, che nel corso di un vivace scambio di opinioni aveva apostrofato il vicino Vincenzo C. definendolo "terrone del c". L’uomo aveva querelato la donna che era stata rinviata a giudizio per rispondere del reato di ingiurie. Davanti al giudice Mario Vocino le parti sono rimaste ferme sulle rispettive posizioni di partenza. Al termine della causa l’imputata è stata dichiarata colpevole e condannata ad una multa di 200 euro. La donna, incensurata, si è vista riconoscere i benefici di legge con sospensione condizionale della pena, ma dovrà fare fronte alle statuizioni disposte sul piano civilistico che prevedono il pagamento di 6 mila euro a titolo di risarcimento del danno morale e di altri 2 mila euro per le spese di giudizio sostenute dal vicino di origini meridionali, offeso da una definizione che il giudice ha parificato ad una «umiliazione temporanea». Alcuni anni fa il termine “terrone” era stato oggetto di un’altra causa avviata dall’ex pm Antonio Di Pietro che aveva chiamato in giudizio il leader della Lega Nord Umberto Bossi. Chein una dichiarazione riportata da un giornale all’epoca dell’inchiesta "Mani Pulite" aveva detto ri- ferendosi all’ex magistrato: «Gli regaleremo una valigia di cartone che fa rima con terrone». Il processo non arrivò però in aula per mancanza dell’autorizzazione a procedere nei confronti del "Senatur". In pratica l’apposita giunta della Camera aveva ritenuto la frase incriminata pronunciata nell’esercizio delle funzioni di parlamentare dell’onorevole Bossi e aveva dichiarato l’improcedibilità a carico dell’uomo politico. Ora la sentenza del Tribunale di Pavia è entrata nel merito e ha dichiarato offensivo il termine “terrone” che negli ultimi tempi viene usato spesso da simpatizzanti leghisti per definire cittadini di origine meridionale lontani dal marchio padano. Giada B. potrà ricorrere in appello anche se la provvisionale risarcitoria è immediatamente esecutiva. Insomma la giovane pavese potrà cercare il giudizio di secondo grado dopo avere fatto fronte alla provvisionale. E’ chiaro che nel caso in cui la Corte d’Appello di Milano dovesse dare una diversa valutazione dell’episodio di causa, riformando la sentenza di condanna, il risarcimento le verrebbe restituito. Per ora comunque, alla luce della decisione del giudice si deve ritenere offensivo il termine “terrone”, non riportato dai vocabolari, ma ormai entrato in un uso abbastanza comune soprattutto nella parte settentrionale del nostro Paese. Annibale Carenzo Controlli severi a Hong Kong di Fiumicino — il nostro compito sarebbe innanzitutto quello di visitare il passeggero per arrivare ad una diagnosi il più tempestiva possibile. Dopo di che, in caso di fondato motivo, la persona verrebbe messa subito in isolamento». Dal responsabile della Sanità Aerea dello scalo romano, è arrivato un invito alla calma. «In tutti i casi come questi, si scatena sempre una psicosi collettiva. Persone colpite dall’influenza che hanno soggiornato di recente in paesi del Medio Oriente si stanno allarmando in modo eccessivo. Non bisogna creare una situazione di panico, perché questo può fare più danno che la malattia stessa». Comunque sono stati allertati anche i servizi della Sanità Marittima di Napoli e Salerno. E particolare attenzione sarà dedicata alle visite a bordo delle navi provenienti dai Paesi originari del virus: i comandanti attueranno tutte le procedure previste dalle leggi internazionali qualora un membro dell’equipaggio presenti di febbre alta, stato confusionale e diarrea. Dubbi e interrogativi tra i passeggeri in partenza negli aeroporti italiani dove però non si registrano rinunce. «Vado ad Hong Kong per motivi di lavoro: ho una sfilata di moda laggiù e non posso proprio rinunciare al volo — dice una quarantenne romana — Certo, la notizia non è rassicurante, ma il lavoro mi impone di andare». «Ho chiesto ai medici della Sanità Aerea a cosa Accademia. Secondo caso in 50 giorni Sequestro anomalo nell’hinterland romano Cadetto albanese suicida a Modena Rapito un bimbo cinese al ristorante dei genitori Chiesti 100 mila euro Modena. Potrebbe esserci una delusione negli studi alla base del suicidio dell’allievo ufficiale albanese di 18 anni, Ermir Haxhiaj, che sabato sera nell’Accademia militare di Modena si è ucciso impiccandosi. E’ solo una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti. Sull’episodio sono state aperte due inchieste, una della Procura e l’altra della giustizia militare. Il ragazzo frequentava il corso Carabinieri ed era uno dei 17 allievi stranieri (otto dei quali albanesi) del 184° corso “Volontà”al primo anno. Sgomento in Accademia per questo nuovo episodio che cade a soli 50 giorni da un altro suicidio sempre di un allievo dello stesso corso, e ad appena una settimana dalla cerimonia del giuramento alla presenza del Presidente della Repubblica Ciampi. «Esprimiamo il cordoglio nostro e dell’Esercito alla famiglia dell’allievo e ai suoi colleghi albanesi», ha detto il generale Massimo De Maggio, comandante dell’Accade- mia, incontrando la stampa. «L’allievo — ha spiegato — frequentava il corso con motivazione e tenacia. Non aveva alcun problema d’inserimento nel sistema di regole e di disciplina dell’istituto». Risulterebbe comunque che il giovane avesse mostrato qualche difficoltà negli studi: non aveva superato quattro degli otto esami previsti e l’ultimo esame mancato (sulla storia dell’Arma) era stato proprio giovedì scorso. Non si può escludere quindi che le delusioni negli studi possano essere alla base del suo gesto, ma ancora non si può formulare alcuna ipotesi certa. Commentando la drammatica sequenza di suicidi il comandante De Maggio ha detto che si tratta di «una fatalità. La contiguità fra i due episodi non si può imputare a una questione ambientale sul funzionamento dell’istituto. Non sappiamo cosa ci fosse nella mente dei due giovani e dobbiamo avere per loro il massimo rispetto». veleni A CORTE Nuovo scandalo su Carlo e i rapporti con i valletti In un video Diana accusava il marito di bisessualità Michael Fawcett Londra. Il Sunday Mirror pubblica rivelazioni definite "esplosive" sui rapporti tra il principe Carlo erede al trono britannico ed il suo valletto Michael Fawcett. Si mette addirittura in dubbio il carattere del primogenito di Elisabetta ed il suo tipo di sessualità. La storia deriva da un video film segreto nel quale la principessa Diana si sfogava negli anni della sua più grave crisi matrimoniale. Buona parte del materiale, trovato nella soffitta del suo maggiordomo Paul Burrell era andato distrutto ma quello più scabroso è tornato alla luce ed una fonte autorevole ne ha rivelato il contenuto al diffusissimo Mirror. Diana accusa il marito di essere bisessuale. Dice «e’ troppo vicino a Fawcett. La loro relazione è insana. Che può fare una moglie quando il marito si comporta in tal modo ed ha una relazione con un suo servitore?». La compianta principessa ha anche raccontato che Carlo e Fawcett erano apparsi molto nervosi e imbarazzati quando erano stati trovati insieme in una camera privata del principe. Queste storie seguono la pure imbarazzante pubblicazione delle centoundici pagine d’inchiesta effettuata dal ciambellano di corte Lord Peat su quando è avvenuto negli ultimi anni nel palazzo di St. James’s che critica soprattutto l’erede al trono per avere allegramente liquidato senza neppure un proprio commento, le accuse di un altro valletto, eroe della guerra delle Falkland, tale George Smith se- devo prestare particolare attenzione — ha detto una ragazza toscana in partenza per Singapore — Mi hanno risposto che, per quel che si sa, le prime avvisaglie sono difficoltà respiratorie e febbre altissima. Ora spetta solo a me decidere se mettermi in viaggio oppure no, anche se penso che alla fine partirò lo stesso». In Italia si trovano, tra l’altro, quattro passeggeri stranieri (due a Roma, uno a Bologna, un altro a Firenze) che erano a bordo dell’aereo della Singapore Airlines partito da New York e atterrato a Francoforte dopo che uno dei viaggiatori aveva accusato sintomi della misteriosa infezione polmonare. Secondo il responsabile della Sanità Aerea di Fiumicino Diego Petriccione, stanno bene, anche se restano sotto stretta sorveglianza sanitaria: «Una sorta di osservazione, senza limitazione alcuna di movimento. L’unico obbligo, semmai, è quello di mettersi subito in contatto con noi, o con le autorità sanitarie locali, nel caso in cui dovessero manifestarsi condizioni particolari che facciano sospettare per il virus». condo il quale avrebbe subito una forzata sodomizzazione da parte di un "potentissimo personaggio di corte". Carlo inizialmente aveva preso in simpatia Smith. Ma quando quest’ultimo ha lanciato le sue accuse che sono state poi riprese dalla stampa inglese, il principe ha ordinato alla sua consulente legale di cacciarlo, sia pure con una generosissima liquidazione che qualcuno aveva definito un metodo per comprare il suo silenzio almeno per il futuro. Nulla da sorprendersi allora se la popolarità del principe è praticamente crollata. L’anno scorso il 60 per cento dei sudditi britannici appariva convinta che Carlo potrebbe essere in futuro un buon sovrano. Adesso quelli capaci di dare un giudizio del genere sono appena il 39 per cento. Aumenta invece il partito di coloro che vogliono il passaggio della corona direttamente da Elisabetta al principino William. La loro percentuale è aumentata di un buon 50 per cento. Le imbarazzanti rivelazioni che Diana pochi anni prima di morire aveva fatto in video non si limitano a tutto questo. Ci sono anche giudizi poco entusiasmanti nei confronti della regina Elisabetta sua suocera, del principe Filippo e naturalmente verso la sua rivale Camilla Parker Bowles. A questi "Diana video diary" si accompagna quello della descrizione della vittima di sodomizzazione di George Smith che si era andato a lamentare proprio da Diana. La principessa aveva ordinato che questa conversazione fosse filmata e il contenuto messo in un cofanetto d’argento nascosto nel suo palazzo. Paolo Filo della Torre Roma. Un rapimento atipico, ma con una regolare richiesta di riscatto - tra i 50 mila e i 100 mila euro - arrivata ieri sera ai familiari del piccolo cinese sequestrato sabato. E’ la dodicenne Xu Ja Naa per il momento la risorsa dei carabinieri che stanno cercando di dare un volto e un nome ai tre cinesi che sabato alle 21,30 si sono portati via in un borsone il fratellino Xu Jia Xiong, di 5 anni. Il bimbo è stato prelevato da casa al secondo piano della villetta sopra il ristorante “Stella d’oriente”, gestito dai genitori ad Acilia, nell’hinterland romano. La bambina terrorizzata, in lacrime, è riuscita a liberarsi dalla sedia a cui era stata legata con stracci e asciugamani dai rapitori e, pur con le braccia e le gambe ancora in parte legate, a piccoli saltelli, ha sceso due rampe di scale e ha dato l’allarme. Ieri è stata una giornata di interrogatori negli ambienti della comunità cinese dell’hinterland romano, 140 persone in tutto tra Ostia e Acilia, per cercare di “forare” il muro di omertà che il gruppo asiatico alza in casi analoghi. A lungo nel pomeriggio, dopo aver ascoltato la madre e il padre del bimbo, i carabinieri si sono fatti raccontare di nuovo dalla sorella di 12 anni le fasi del rapimento del fratellino, di 5. Con la sua collaborazione s’è tentato di tracciare gli identikit dei tre banditi, che hanno agito con i volti scoperti, e dei quali la bambina aveva già fornito descrizioni abbastanza precise. L’ipotesi è che i tre uomini non siano cinesi che vivono nell’hinterland della capitale, perché hanno agito con i volti scoperti e questo li avrebbe traditi. Forse hanno avuto un complice nella zona, un basista, e per questo gli investigatori stanno setacciando non solo la comunità cinese di Roma. Il sequestro del piccolo è avvenuto mentre i due fratellini erano intenti a guardare la televisione, Nessuno ha visto niente neanche nella villetta, dove c’era gente.