Domande e risposte Lo stile di vita anticancro protegge anche il cuore ? i sono in effetti molte analogie: uno studio presentato in un recente congresso dell’American Heart Association ha dimostrato che i parametri presi in considerazione dai cardiologi per misurare la salute cardiovascolare vanno di pari passo con la valutazione del rischio di ammalarsi di cancro. Quando il cuore è a posto, anche i tumori stanno alla larga. Non è un nesso diretto, ma dipende essenzialmente dal fatto che gli stili di vita salubri sono sempre gli stessi e aiutano a mantenere in salute tutto l’organismo. C Quanto a lungo possono durare gli effetti collaterali delle cure per il tumore prostatico? on è possibile stabilire a priori quali saranno gli effetti del trattamento del tumore della prostata e per quanto tempo dureranno, soprattutto perché le variabili in gioco sono davvero tante: età e condizioni del paziente, caratteristiche della malattia e tipo di trattamento scelto. Lo afferma uno studio pubblicato su JAMA e che riguarda due degli aspetti che più spaventano gli uomini: l'incontinenza e l'impotenza, che potrebbero presentarsi nel corso delle terapie e talvolta anche per lunghi periodi dopo il termine della cura. Per quanto riguarda l'impotenza, però, i ricercatori statunitensi hanno messo a punto un test capace di prevederne il rischio. Si tratta di domande specifiche, che tengono conto in modo approfondito delle caratteristiche del paziente (età, indice di massa corporea, storia sessuale prima della malattia, livello di PSA eccetera) e che possono aiutare a scegliere la terapia più adatta nell’ottica della medicina personalizzata. N 32 | FONDAMENTALE | GENNAIO 2012 Se il cancro è una malattia genetica significa che può essere trasmesso dai genitori ai figli? l cancro è una malattia genetica perché nello sviluppo della malattia i geni hanno un ruolo fondamentale: tutto parte da una prima mutazione che colpisce il DNA di una cellula compromettendone la replicazione. Quando la cellula del corpo si riproduce, si porta dietro anche la mutazione iniziale, a cui se ne possono aggiungere altre che portano alla malattia, e via via alla resistenza ai farmaci o alla capacità di diffondersi in altri organi. Il tumore comincia a crescere, impiegando anche anni prima di manifestarsi clinicamente. Tutto ciò non significa però che il tumore sia una malattia ereditaria. Esistono certamente tumori ereditari, che sono anch’essi malattie genetiche, ma in questo caso la mutazione non compare all'improvviso nel corso della vita: è già presente nel DNA delle cellule germinali (ovuli e spermatozoi) dei genitori e proprio attraverso di esse viene trasmessa ai figli. Vale poi la pena sottolineare che ereditare una mutazione tumorale non sempre equivale a ereditare il tumore: una persona con la mutazione può non sviluppare mai la malattia anche se il suo rischio è teoricamente maggiore rispetto a quello di chi ne è privo. I Ci si può fidare delle informazioni di salute che si trovano su Internet? ispetto a qualche anno fa, i pazienti sono molto più consapevoli anche in campo oncologico: il merito è in gran parte di Internet, enorme serbatoio di informazioni di ogni genere. Proprio per le sue caratteristiche, la rete è anche fonte di enormi fraintendimenti ed è piena di trappole soprattutto per chi non è esperto e non possiede tutti gli strumenti per giudicare in modo corretto ciò che legge. Dal Journal of Oncology Practice arriva però una prima rassicurazione: uno dei siti più consultati per cercare informazioni sulla salute – l’enciclopedia online Wikipedia nella sua versione in inglese – fornisce dati corretti sul cancro (sintomi, epidemiologia, diagnosi, terapie eccetera), molto simili a quelli che si trovano nei libri di testo sull'argomento. Il problema, sottolineano gli autori della ricerca, è il linguaggio utilizzato, che spesso risulta poco comprensibile per gli utenti medi, e l’assenza di un interlocutore esperto in carne e ossa quale può essere il proprio medico. Anche in Italia esistono siti affidabili: a partire da quello di AIRC (www.airc.it), con la sua guida tumori. R Cosa sono i marcatori tumorali e come si misurano? marcatori tumorali sono particolari sostanze (proteine, ormoni eccetera) prodotte dal tumore, che possono essere individuate e misurate con un semplice prelievo di sangue. Tra i più noti bisogna ricordare il PSA, il cui aumento può indicare la presenza di un tumore della prostata oppure il CA125 (che segnala il tumore ovarico) o il CEA (presente se la malattia colpisce intestino, seno e polmone). Come spiegano gli esperti, però, al momento non si può fare troppo affidamento su queste molecole per capire se il tumore c’è oppure no. Innanzitutto la loro presenza potrebbe essere legata a malattie diverse dal cancro e, inoltre, molti dei marcatori classici non sono specifici per un singolo organo, ma potrebbero indicare problemi in diverse aree dell'organismo. Come se non bastasse, non sempre un risultato negativo all’esame del sangue permette di escludere la presenza del tumore. I ricercatori stanno però cercando di identificare marcatori più precisi, come piccole mutazioni a livello del DNA di particolari geni o altre caratteristiche che possono essere viste solo leggendo con grande attenzione il materiale genetico. Con questi nuovi strumenti saranno possibili in futuro diagnosi più precoci. I Mia moglie deve iniziare una chemioterapia e io dovrò accompagnarla in ospedale. Quali sono i miei diritti in quanto lavoratore? a legge italiana prevede una serie di facilitazioni per chi si deve prendere cura di un familiare con handicap o malattia grave. In particolare, un lavoratore dipendente ha diritto a un periodo di congedo straordinario retribuito fino a un massimo di due anni, che possono essere continuativi, oppure frazionati in periodi più brevi. La Corte Costituzionale indica chi, tra i familiari stretti, ha diritto a tale congedo, stabilendo anche un ordine di priorità: il coniuge che convive con il malato è il primo della lista, ma nel caso in cui non fosse disponibile possono richiedere il congedo straordinario anche i genitori. La lista continua includendo anche il fratello o la sorella conviventi con il malato e, infine, il figlio convivente. Informazioni più complete sull’argomento sono disponibili sul sito AiMAC (www.aimac.it), consultando il “libretto dei diritti del malato”. L