CLINICAL REASONING & DECISION MAKING Discinesia scapolare: valutazione e riabilitazione Valentina Toscano Fisioterapista, Orthopaedic Manipulative Therapist, Ancona Ipotesi diagnostiche funzionali Anamnesi CASO CLINICO co p BI, 55 anni, impiegata, non praticante attività sportiva, giunge alla nostra attenzione per un dolore alla spalla destra presente da un mese. Dall’analisi delle informazioni anamnestiche ottenute si possono escludere problematiche serie sottostanti, mentre si riscontrano aspetti meccanici correlati al disturbo. Le ipotesi più probabili sembrerebbero: sindrome da impingement, tendinopatia, capsulite adesiva e cervicobrachialgia. ed i.e rm es , La paziente localizza il dolore, profondo e sordo, con la palma della mano posta sul muscolo deltoide e riferisce un’insorgenza graduale atraumatica, con una sintomatologia più acuta e persistente nelle ultime due settimane. Il dolore, misurato tramite scala VAS, viene quantificato con un punteggio di 7/10 nei momenti peggiori, percepito maggiormente la sera, la notte e nelle attività overhead; non peggiora con tosse o starnuti, né si irradia all’arto superiore. Il soggetto gode di buona salute generale, non riporta familiarità per problematiche reumatologiche, non assume farmaci e non ha mai subìto interventi chirurgici né traumi. Di recente, è stata visitata dal medico curante, che ha prescritto FANS, un ciclo di fisioterapia e una radiografia alla spalla, dalla quale non emergono reperti di rilievo. La richiesta della paziente consiste nel recupero di una funzionalità completa. yr ig ht ebbene esistano diversi studi primari che cercano di stabilire l’utilità della valutazione del posizionamento della scapola e dei pattern di movimento nella diagnosi dei disturbi di spalla, a oggi non è possibile determinare se eventuali alterazioni statiche o dinamiche appartengano soltanto ai soggetti sintomatici, e quindi siano specifiche, o se facciano parte della normale variabilità intra- e interindividuale. Di conseguenza, all’interno di un programma riabilitativo per un soggetto affetto da problematica glenomerale, stabilire se e come i sintomi vengono influenzati da un intervento a livello scapolare può essere utile al fine di ottimizzare il recupero funzionale. 20 16 S Esame obiettivo Osservando la paziente in ortostatismo si notano un atteggiamento di anteposizione della spalla destra, con angolo inferiore della scapola sollevato rispetto al torace, e una lieve ipotrofia del profilo muscolare. Per quanto concerne la mobilità glenomerale non emerge una limitazione importante, ma si assiste alla comparsa dei sintomi agli ultimi gradi in elevazioneabduzione e di arco doloroso tra i 60 e i 110°. Somministrando i test speciali si evidenziano segni di impinge- 6 – Novembre/Dicembre 2016 Il Fisioterapista “Il ragionamento clinico è quel processo che ha lo scopo di organizzare in maniera significativa un insieme di dati confusi e di situazioni che si verificano in un preciso contesto clinico e conseguentemente di prendere delle decisioni in relazione alla loro interpretazione” (Higgs, 1996). Questa rubrica, dedicata proprio al ragionamento clinico in ambito riabilitativo dei disordini neuromuscoloscheletrici, si prefigge di guidare il fisioterapista attraverso l’impegnativo processo di valutazione funzionale, punto imprescindibile di partenza per le decisioni che si dovranno prendere successivamente al fine di scegliere le più appropriate strategie riabilitative disponibili e di prendere decisioni in condizioni di minore incertezza riducendo al minimo l’errore e l’inefficacia. Vengono presentati casi clinici con l’intento di promuovere un processo sistematico di analisi e sintesi dei dati rilevanti e di costruzione del progetto terapeutico in base alle informazioni ottenute e alle più recenti evidenze scientifiche. 25 19-54_Guide.indd 25 22/12/16 15:48 a b es , Figura 1 Test per evidenziare la presenza di impingement ricreando un conflitto subacromiale: a, test di Hawkins; b, test di Neer. rm vicale non si manifestano reperti di rilievo né è possibile influenzare la sintomatologia. Profilo prognostico ed i.e ment con positività ai test di Neer e Hawkins, ma una buona tenuta ai test per la valutazione della cuffia dei rotatori (figura 1). Se si effettua un riposizionamento della scapola, attraverso lo scapular retraction test, si assiste a un miglioramento della sintomatologia e della forza. Ai test per l’instabilità multidirezionale e unidirezionale non si registra lassità, apprensione o dolore. Dall’analisi dell’estensibilità muscolare emerge una tensione a livello del muscolo piccolo pettorale. Alla valutazione del rachide cer- yr ig ht In base ai riscontri anamnestici e fisici dell’esame obiettivo emerge positività ai test di impingement subacromiale, associato a sospetta discinesia scapolare, in assenza di segni di lesioni di cuffia, di instabilità e rigidità. In questo caso, data la bassa disabilità e richiesta funzionale, appare ragionevole proporre un approccio conservativo il cui obiettivo co p • Il Fisioterapista 6 – Novembre/Dicembre 2016 • • HUANG TS, HUANG CY, OU HL, LIN JJ. Scapular dyskinesis: patterns, functional disability and associated factors in people with shoulder disorders. Man Ther 2016; 26: 165-71. INTELANGELO L, BORDACHAR D, BARBOSA AW. Effects of scapular taping in young adults with shoulder pain and scapular dyskinesis. J Bodyw Mov Ther 2016; 20(3): 525-32. KIBLER WB, LUDEWIG PM, MCCLURE PW, ET AL. Clinical implications of scapular dyskinesis in shoulder preveda inizialmente il controllo del dolore e della reattività e successivamente il ripristino di una funzionalità pain free. La terapia manuale può essere di aiuto in una prima fase nel gestire l’irritabilità e successivamente nel recupero di una mobilità completa attraverso tecniche mobilizzazione articolare. Parallelamente si cercherà di enfatizzare l’aspetto funzionale, con l’introduzione di esercizi per il rinforzo dei muscoli depressori della testa omerale e scapolotoracici, con particolare attenzione ai muscoli dentato anteriore e trapezio medio-inferiore, e di allungamento per i muscoli pettorali. Contestualmente si potrebbe provare a effettuare un bendaggio cinesiologico che ricrei il riposizionamento della scapola per valutarne l’eventuale efficacia clinica nel breve termine. Quando la sintomatologia e la situazione clinico-funzionale avranno raggiunto un livello accettabile, si proseguirà con un regime estensivo di controllo e di progressione degli esercizi a fine profilattico. Nel caso in cui non si giungesse a risultati soddisfacenti entro tempi ragionevoli, sarebbe opportuno richiedere una visita ortopedica al fine di ottenere un inquadramento di tipo specialistico. 20 16 CLINICAL REASONING & DECISION MAKING Discinesia scapolare: valutazione e riabilitazione BIBLIOGRAFIA • • injury: the 2013 consensus statement from the ‘scapular summit’. Br J Sports Med 2013; 47(14): 877-85. MCCLURE P, GREENBERG E, K AREHA S. Evaluation and management of scapular dysfunction. Sports Med Arthrosc 2012; 20(1): 39-48. TATE AR, MCCLURE PW, K AREHA S, IRWIN D. Effect of the scapula reposition test on shoulder impingement symptoms and elevation strength in overhead athletes. J Orthop Sports Phys Ther 2008; 38(1): 4-11. • • WILLMORE EG, SMITH MJ. 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