Servizio di Ricerca e Sviluppo Clinico Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta Appendice 7: Struttura di un protocollo. Il protocollo va strutturato in capitoli; i principali sono qui di seguito elencati, ma è possibile aggiungerne altri: A) titolo della ricerca, codice identificativo, data, sperimentatore principale, cosperimentatori, responsabile statistico e responsabile del monitoraggio dei dati; B) riassunto dello studio; C) introduzione e razionale; D) obiettivi; E) disegno dello studio; F) popolazione: criteri di selezione e di esclusione dei pazienti; G) trattamento, tossicità e dosi (modalità, criteri e tempi di somministrazione dell’intervento terapeutico e non); se il trattamento prevede l’utilizzo di farmaci: criteri per la definizione della tossicità dei trattamenti; modifiche delle dosi e dei tempi di somministrazione; H) valutazione della risposta: monitoraggio dei pazienti, criteri di valutazione della risposta e gestione degli eventi avversi; I) aspetti etici e raccolta consenso informato; J) analisi statistica; K) responsabilità e politica di pubblicazione; L) studi ancillari; M) aspetti organizzativi; N) bibliografia. A) 1. 2. 3. 4. Nella prima pagina del protocollo: titolo della ricerca e fase di sperimentazione; codice protocollo; promotore; sperimentatore principale, co-sperimentatori, responsabile statistico monitoraggio; 5. piè di pagina: numero progressivo e data versione del documento. e responsabile B) Riassunto dello studio: Sinossi che riassuma le principali caratteristiche dello studio. C) Introduzione e razionale: Lo stato dell’arte e le ragioni che hanno portato a voler verificare sperimentalmente l’ipotesi formulata descrivendo: la patologia oggetto di indagine; le modalità di trattamento disponibili evidenziando i pro ed i contro delle diverse terapie standard disponibili; nel caso di trattamenti sperimentali occorre riassumere l’insieme dei dati forniti dagli studi delle fasi precedenti o della ricerca pre-clinica nel caso si tratti di studi di fase 1. D) Obiettivi: esplicitare l’obiettivo primario (end-point primario misurabile) della sperimentazione, in base al quale è effettuato il calcolo della numerosità del campione, indicando: le caratteristiche specifiche della malattia; le modalità di trattamento; 51 Standard Operating Procedures, SOPs Versione 1, 04 marzo 2011 Servizio di Ricerca e Sviluppo Clinico Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta il beneficio atteso. Gli eventuali altri quesiti da verificare andranno indicati come end point secondari. E) Disegno dello studio: vanno specificati: la fase sperimentale (I, II, III, IV, caso controllo, coorte, etc.); l’organizzazione mono o pluricentrica della ricerca; la modalità di assegnazione del trattamento; l’eventuale uso di randomizzazione; il tipo di disegno statistico per l’allestimento di gruppi a confronto; diagramma di flusso che evidenzi i nodi decisionali essenziali dello studio (flow chart). F) Popolazione: chiari criteri di inclusione ed esclusione dei pazienti. Se si prevedono test biochimici o marcatori biologici occorre definire: le corrispondenti metodiche analitiche; le unità di misura; i valori soglia rispetto ai quali classificare i risultati dei test. G) Trattamento, tossicità e dosi: Le modalità di trattamento da descrivere si differenziano in relazione all’oggetto di studio della ricerca: per i trattamenti chirurgici occorre specificare la tecnica d’intervento; per le terapie radianti si devono descrivere il tipo di energie, la sorgente, i tempi di somministrazione, il frazionamento e i campi da irradiare; per ogni farmaco da somministrare si dovrà riportare la via di somministrazione, il dosaggio pianificato, la periodicità e il numero di cicli da seguire. Per quanto riguarda la tollerabilità nel protocollo andranno riportate: modalità e tempistica degli effetti collaterali; le scale da utilizzare per individuare l’intensità. Nel caso di tossicità frequenti e gravi già note in partenza, per uniformare il comportamento dei singoli ricercatori, è necessario prevedere i criteri di modifica delle dosi e dei tempi di somministrazione in funzione della comparsa di effetti collaterali, indicando anche le condizioni previste per la sospensione del trattamento. H) Valutazione della risposta: Ad ogni obiettivo della ricerca deve corrispondere un indicatore ovvero uno o più parametri da misurare secondo una tempistica ben definita. Per valutare l’attività di un trattamento devono essere precisati: gli strumenti diagnostici utilizzati per identificare la malattia presente; i tempi di rivalutazione delle indagini strumentali; i criteri per stabilire se il paziente ha risposto o meno al trattamento; se si vuole valutare la mortalità occorre specificare quali siano le modalità attraverso cui ottenere le informazioni sullo stato di vita del soggetto nel corso del tempo; se si utilizzano indicatori quali sopravvivenza libera da progressione o ripresa dalla malattia si deve ricorrere ad una serie di esami strumentali di cui va indicato il tipo e al periodicità di esecuzione (per studi di tipo comparativo è necessario che i bracci di trattamento siano sottoposti agli stessi esami strumentali e con uguale periodicità). 52 Standard Operating Procedures, SOPs Versione 1, 04 marzo 2011 Servizio di Ricerca e Sviluppo Clinico Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta i criteri di valutazione della tossicità ed una specifica sezione riguardante gli eventi avversi gravi in cui si deve specificare: Raccolta e trasmissione degli eventi avversi gravi Tutti gli eventi avversi gravi che si verifichino nel corso del trattamento e nei 30 giorni successivi all’interruzione del trattamento dovranno essere raccolti e trasmessi entro 24 ore dal momento in cui lo sperimentatore è venuto a conoscenza dell’evento utilizzando la Scheda di segnalazione eventi avversi gravi. Tutti gli eventi avversi considerati correlati all’uso dei farmaci in studio e che configurino una forma di tossicità dovranno essere riportati nelle schede di raccolta dei dati sulla tossicità dei trattamenti. Codifica del nesso causale tra trattamento ed evento inesistente: improbabile: l’evento avverso è dovuto ad una causa alternativa più probabile (i.e. farmaci o malattie concomitanti), e/o la relazione temporale suggerisce come improbabile la relazione causale. possibile: l’evento avverso potrebbe dipendere dall’uso del farmaco, non essendoci evidenze conclusive di cause alternative, ed essendo plausibile la relazione temporale, una relazione causale non può essere esclusa. probabile: l’evento avverso potrebbe dipendere dall’uso del farmaco, essendo supportato dalla relazione temporale e non essendo verosimili altre cause. certo: l’evento avverso è conosciuto come possibile reazione avversa del farmaco in studio e non ci sono ragionevoli spiegazioni alternative. I) Aspetti etici: Le procedure riportate nello studio riguardanti la conduzione, lo svolgimento e la documentazione devono essere approntate per assicurare che si tenga fede ai principi etici riportati nella Dichiarazione di Helsinki e sue revisioni. - Prima della registrazione, tutti i pazienti potenzialmente eleggibili dovranno ricevere le informazioni complete sullo studio. - Per poter essere registrati sarà necessario che i pazienti diano il consenso al trattamento dei dati personali in forma anonima ed aggregata, ai sensi della legge 196/03. - Ove applicabile, una lista di decodifica del codice paziente esisterà esclusivamente presso i singoli centri partecipanti e/o presso il centro di coordinamento dello studio. J) Considerazioni statistiche: In questa sezione si devono riportare: le informazioni sulle modalità di calcolo del campione; l’elenco delle variabili da analizzare; la definizione delle popolazioni di riferimento (ITT, per protocol, per treatment); i metodi statistici da utilizzare. K) Responsabilità e politica di pubblicazione: Nel caso di studi multicentrici è importante evidenziare la struttura organizzativa sottostante e il ruolo dei diversi organismi scientifici e amministrativi che vi partecipano, oltre a: i diritti e responsabilità relativi alla “proprietà dei dati; le modalità con cui i risultati saranno presentati alla comunità scientifica. 53 Standard Operating Procedures, SOPs Versione 1, 04 marzo 2011 Servizio di Ricerca e Sviluppo Clinico Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta L) Studi ancillari: Se previsti va predisposta una sezione specifica del protocollo dove si precisino: materiali biologici da esaminare (siero, plasma, tessuto tumorale); le modalità di conservazione degli stessi; le tecniche analitiche previste. E’ necessario redigere un consenso informato a parte per gli studi ancillari. M) Aspetti organizzativi: − Registrazione e randomizzazione Se siamo di fronte ad uno studio randomizzato si devono riportare: tipo di randomizzazione; elenco degli eventuali fattori di stratificazione; rapporto di allocazione tra i trattamenti e la condotta da rispettare per inserire un nuovo paziente nello studio. (nel caso di sperimentazioni multicentriche la randomizzazione è di solito centralizzata presso un centro coordinatore di cui va precisato: indirizzo, recapito telefonico ed orari di funzionamento del servizio). − Visite di monitoraggio con modalità e tempistica − Gestione degli eventi avversi N) Bibliografia 54 Standard Operating Procedures, SOPs Versione 1, 04 marzo 2011