STUDIO TECNICO COCITO
Corso Europa 351/4 16132 – Genova Tel. 0103741834 - Fax 0103072147
SOMMARIO
1-
DESCRIZIONE IMPIANTO
2
2-
REALIZZAZIONE
2
3-
CABINA ELETTRICA MT/BT
3
4-
QUADRI ELETTRICI
9
CRITERI COSTRUTTIVI
9
COLLEGAMENTI E CABLAGGIO INTERNO
10
APPARECCHI ELETTRICI
10
COLLETTORI DI TERRA, CONDUTTORI DI PROTEZIONE ED EQUIPOTENZIALI
11
MORSETTIERE
11
SCHEMI
11
COLLAUDO DEI QUADRI
11
5-
CANALIZZAZIONI VIE CAVI
11
CAVIDOTTI E VIE CAVI
12
PASSERELLE METALLICHE
12
TUBI METALLICI E ISOLANTI
13
CASSETTE DI DERIVAZIONE
13
6-
CAVI E CONDUTTORI ELETTRICI
13
7-
IMPIANTO DI TERRA
14
8-
PROTEZIONI
14
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
15
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
15
PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI E I CORTO CIRCUITI
16
PROTEZIONE CONTRO I SOVRACCARICHI
16
PROTEZIONE CONTRO I CORTO CIRCUITI
16
9-
ILLUMINAZIONE
17
ILLUMINAZIONE ESTERNA
17
ILLUMINAZIONE INTERNA
17
10 -
AUTOMAZIONE E TELECONTROLLO
17
11 -
UTILIZZO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI
17
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1 - DESCRIZIONE IMPIANTO
L’impianto ha origine nel punto di consegna dell’energia elettrica in media tensione a 15 kV attraverso una linea aerea su pali.
Attraverso la cella di consegna e misure dell’ente distributore l’energia elettrica è distribuita alla cabina media tensione (MT) dell’utente.
Un trasformatore MT/BT rendere disponibile l’energia elettrica alla tensione trifase 400/230 V,
usuale per l’alimentazione degli impianti industriali, attraverso un quadro generale di bassa
tensione (QEG-BT).
Gli impianti e le macchine del processo di depurazione sono alimentati da un quadro dedicato
di automazione denominato QEA, dal quale partono tutte le linee di potenza, ausiliari e controlli previsti nell’impianto.
Sono separate le alimentazioni del locale servizi, locale spogliatoi e magazzino e locale centrifughe, ma non le macchine installate in questo ultimo che sono anch’esse alimentate dal QEA.
Le linee e i cavi della distribuzione elettrica transitano principalmente in cavidotti interrati esistenti e in canalizzazioni esterne realizzate con passerelle e tubazioni metalliche.
Il mantenimento in funzione dell’impianto di depurazione in caso di mancanza tensione di rete
è demandato a un gruppo elettrogeno che alimenta soltanto una parte dell’impianto, come
specificato nel progetto delle opere meccaniche.
L’automazione e il controllo del flusso di trattamento è operato mediante una logica di controllo (PLC) che raccoglie i dati di funzionamento in campo attraverso una rete di comunicazione
composta con stazioni di rilevamento dislocate in prossimità delle macchine e degli strumenti
di controllo.
L’impianto è predisposto per il funzionamento automatico e manuale. Nel funzionamento manuale è da intendere la volontà degli operatori di mantenere in moto le singole macchine senza il loro controllo circa gli effetti della depurazione.
Generalmente la funzione manuale si opera per eseguire prove e test sulle macchine e in casi
particolari di emergenza o avaria degli organi di controllo.
2 - REALIZZAZIONE
I lavori di trasformazione dell’impianto interessano in modo considerevole tutta la linea di
trattamento con la realizzazione di nuovi manufatti e l’installazione di molte nuove macchine.
Gli interventi riguardano genericamente:
-
Potenziamento della cabina di trasformazione MT/BT con sostituzione dei quadri di media tensione de del trasformatore MT/BT, per fare fonte all’aumento di potenza elettrica
installata;
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-
Realizzazione e fornitura dei nuovi quadri elettrici di distribuzione e automazione
dell’impianto;
-
Installazione del gruppo elettrogeno con commutazione automatica Rete/Gruppo;
-
Potenziamento dei cavidotti e dei pozzetti della rete elettrica in modo da consentire una
razionale distribuzione e posa delle linee e dei cavi, mantenendo separati quelli di potenza da quelli di segnale e ausiliari;
-
Stesura delle nuove linee elettriche di potenza per alimentare le macchine dell’impianto;
-
Realizzazione di una rete di comunicazione dei segnali di misura rilevati dagli strumenti
e dagli apparati disposti sull’impianto;
-
Realizzazione di postazioni locali in campo per la visualizzazione dei valori misurati dagli strumenti dell’impianto (portate, livelli, valori chimici, ecc.). Tali valori sono replicati
attraverso apposito schermo di visualizzazione sul quadro automazione;
-
Installazione dei sistemi di sicurezza per manovre d’emergenza e per attività di manutenzione;
-
Realizzazione dell’impianto di illuminazione esterna, sufficiente allo svolgimento in sicurezza delle attività operative nelle ore di buio;
-
Realizzazione degli impianti interni FM, illuminazione e climatizzazione dei locali tecnici,
spogliatoi e magazzino;
-
Realizzazione di impianti FM, illuminazione e riscaldamento nel locale centrifughe;
-
Programmazione PLC per le funzioni di automazione previste nelle specifiche di funzionamento del depuratore.
-
Realizzazione delle funzioni di telecontrollo e visualizzazione con pagine video dello
stato di funzionamento dell’impianto e grafici degli andamenti, presso il centro di telecontrollo.
Di seguito sono indicate le caratteristiche delle apparecchiature elettriche e le prescrizioni
essenziali per la loro messa in opera.
Tali indicazioni sono d’ausilio alla realizzazione e non sostituiscono in ogni caso le norme di
riferimenti e i criteri di buona tecnica, che devono essere sempre rispettati.
3 - CABINA ELETTRICA MT/BT
Norme di riferimento
Le apparecchiature di Media Tensione dovranno essere progettate, costruite e collaudate in
conformità alle Norme CEI EN (Comitato Elettrotecnico Italiano), IEC (International Electrotechnical Commission) in vigore e in particolare le seguenti:
o
CEI EN 62271-200 (IEC 62271-200) Apparecchiature in involucro metallico per correnti
alternate AT
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CEI EN 62271-100 (IEC 62271-100) Interruttori per correnti alternate AT
CEI EN 60470 (IEC 60470) Contattori e avviatori basati su contattori in corrente alternata ad alta tensione
CEI EN 62271-102 (IEC 62271-102) Sezionatori in corrente alternata e sezionatori di
terra
CEI EN 60265.1 (IEC 60265-1) Interruttori di manovra e interruttori di manovrasezionatori per alta tensione
CEI EN 62271-105 (IEC62271-105) Interruttori di manovra e interruttori di manovrasezionatori combinati con fusibili per corrente alternata
CEI EN 60044-1 (IEC 60044-1), classificazione CEI 38-1 Trasformatori di corrente
CEI EN 60044-8 (IEC 60044-8), classificazione CEI 38-8 Trasformatori di corrente elettronici
CEI EN 60044-2 (IEC 60044-2), classificazione CEI 38-2 Trasformatori di tensione
CEI EN 60282-1 (IEC 60282-1), classificazione CEI 32-3 Fusibili a tensione superiore
a 1000 V
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Dati ambientali
Il prodotto dovrà essere conforme ai requisiti relativi alle apparecchiature di media tensione
per interno con involucro metallico, secondo la definizione della norma IEC 62271-200.
Le caratteristiche ambientali del luogo di installazione dovranno essere le seguenti:
Temperatura ambientale:
o
-
Minima: - 5°C
-
Massima: +40°C
Umidità relativa:
-
Massima 95%
Altitudine:
-
< 1000 metri s.l.m.
o
o
Caratteristiche generali
Il quadro di Media Tensione dovrà avere le seguenti prestazioni
Tensione nominale
Tra le fasi verso massa
kV
7,2
12
17,5
24
20
28
38
50
23
32
45
60
1 kV picco 1,2/50 µs 60
75
95
125
70
85
110
145
KV 50 Hz / 1 mn
Sul sezionamento
Tra le fasi verso massa
Sul sezionamento
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Corrente nominale delle sbarre
A
630 – 800 - 1250
Corrente nominale Interruttore
A
630 – 800 - 1250
Corrente di breve durata
kA/1s
12,5 – 16 - 20
Tenuta Arco interno (AFL)
kA/1s
12,5
Tenuta Arco interno (AFLR)
kA/1s
16
Quadro
Il Quadro dovrà essere di tipo modulare e ampliabile in sito in entrambi i lati
Le unità funzionali, prefabbricate, verranno assiemate fra loro sul posto di impiego.
Dimensioni
Le dimensioni delle unità non dovranno superare i seguenti valori:
o
o
o
Altezza: 1600 - 2200mm
Profondità: 1220mm
Larghezza: 375 – 500 – 750 mm
Grado di protezione
Le unità funzionali dovranno avere i seguenti gradi di protezione:
Involucro esterno:
IP 2XC
Diaframmi interni fra compartimenti: IP 20
Compartimenti
Le unità funzionali saranno di tipo LSC2A (loss of service continuity) e PI (Partition Class)
come definite dalla norma IEC62271-200. Dovranno essere costituite da due compartimenti
elettricamente indipendenti e da una cella di Bassa Tensione :
o
o
Zona sbarre omnibus
Zona apparecchiature MT
La cella sbarre sarà situata nella parte superiore dell’unità; tutte le celle saranno accessibili
dal fronte o dall’alto dello scomparto.
Connessioni cavi
L'arrivo dei cavi MT viene realizzato nella parte inferiore di ogni unità funzionale, oppure se
presente nel cassonetto arrivo cavi dall’alto.
Il collegamento dei cavi MT verrà effettuato dal lato anteriore o dal tetto dell’unità. I terminali dei cavi dovranno essere collegati mediante bulloni.
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L'accesso alla cella di collegamento dei cavi MT dipenderà dalla preventiva chiusura del
sezionatore di messa a terra dei cavi oppure, ove non presente, dovrà essere prevista opportuna targa monitoria sulla copertura.
Tenuta all'arco interno
Per la soluzione a tenuta all’Arco Interno, I test dovranno essere eseguiti secondo la norma IEC 62271-200 allegato A criteri da 1 a 5, accessibilità classe A “accessibilità limitata al
personale autorizzato”
La certificazione dovrà essere IAC AFL / AFLR come descritto nella normativa citata.
Architettura e involucri
Gli scomparti dovranno essere del tipo "apparecchiatura con involucro metallico" secondo
la definizione della norma IEC 62271-200.
Le strutture portanti che compongono l'involucro, dovranno essere realizzate in acciaio, di
spessore 2 mm.
Le unità dovranno essere affiancabili e modulari in modo da permettere eventuali futuri ampliamenti sui lati del quadro.
Tutta la struttura metallica delle unità salvo le parti in lamiera zincata a caldo dovranno essere verniciate in modo da offrire un’ottima resistenza all’usura, il colore dovrà essere
BIANCO RAL 9002.
APPARECCHIATURE
Apparecchiature
Al fine di garantire l'efficienza e l'affidabilità dell'intera unità funzionale, tutte le apparecchiature di potenza (interruttore, contattore, sezionatore di terra) e di misura/protezione (relè,
TA, TV…) dovranno obbligatoriamente essere realizzate dallo stesso costruttore del quadro
o da aziende appartenenti allo stesso gruppo.
Tutti i comandi delle apparecchiature dovranno essere posizionati sul fronte dell’unità funzionale.
Le unità funzionali saranno equipaggiate dai seguenti componenti :
Interruttore
L'interruttore sarà progettato in conformità alla norma IEC 62271-100.
Il mezzo di interruzione usato sarà l’esafluoruro di zolfo con polo in pressione secondo il
concetto di "sistema sigillato a vita" in accordo alla normativa CEI EN 60694.
Sarà oggetto di rapporti di prove emessi da un laboratorio riconosciuto e accreditato da un
organismo internazionale.
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In ogni caso l'interruttore e il suo dispositivo di comando dovranno verificare come minimo
le seguenti caratteristiche di durata:
-
Numero di operazioni: 10 000.
-
Numero di interruzione alla corrente nominale : 10 000.
Contattore (fino a 12kV)
Il contattore dovrà essere conforme alle norme IEC 60470 e IEC 60420
Il mezzo di interruzione dovrà essere il gas SF6.
Per correnti di cortocircuito superiori a 10 kA alla tensione di 7.2 kV il contattore dovrà essere associato a tre fusibili in modo tale che l'intervento di uno dei fusibili provochi l'apertura del contattore.
Il contattore potrà essere del tipo a ritenuta magnetica o ad aggancio meccanico.
In tutti i casi il contattore dovrà possedere come minimo le seguenti caratteristiche di durata:
Numero di manovre:
-
300.000 per ritenuta magnetica
-
100.000 per aggancio meccanico
Interruttore di manovra-sezionatore (IMS) – Sezionatore
L’interruttore di manovra-sezionatore dovrà essere conforme alle norme CEI EN 60265.1 e
IEC 60265-1
Il sezionatore dovrà essere conforme alle norme CEI EN 62271-102 e IEC 62271-102
Entrambe le apparecchiature dovranno avere doppio sezionamento ed essere contenute in
un involucro "sigillato a vita”, (CEI EN 60694 allegato E) di resina epossidica, il mezzo di
interruzione dovrà essere il gas SF6. Il sezionatore dovrà avere a tre posizioni, Chiuso sulla
linea, - Aperto, - Messo a terra
Il potere di chiusura della messa a terra dell'IMS sarà uguale a 2.5 volte la corrente nominale ammissibile di breve durata. Dovrà essere possibile verificare visivamente la posizione
dell'IMS o sezionatore a vuoto tramite un apposito oblò.
I comandi dei sezionatori saranno posizionati sul fronte dell'unità. Gli apparecchi saranno
azionabili mediante una leva asportabile e con sistema “anti-reflex” in modo da assicurare
la sicurezza degli operatori.
Sezionatore di terra
I cavi MT dovranno essere messi a terra per mezzo di un sezionatore di terra conforme alle
norme CEI EN 62271-102 IEC 62271-102.
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Dovrà essere possibile verificare visivamente la posizione del sezionatore di terra tramite
un apposito oblò.
I comandi del sezionatore di terra saranno posizionati sul fronte dell'unità. L’apparecchio
dovrà essere azionabile mediante una leva asportabile e con sistema “anti-reflex” in modo
da assicurare la sicurezza degli operatori. La manovra del sezionatore di terra potrà essere
impedita mediante blocchi a chiave o l’uso di uno o più lucchetti.
Sistema di Protezione e Controllo
Le unità funzionali dovranno essere dotate di complessi multifunzionali del tipo a microprocessore.
Trasformatori di corrente
I trasformatori di corrente saranno trasformatori convenzionali in conformità alle norme internazionali.
Saranno realizzati in resina epossidica.
Trasformatori di corrente elettronici
I trasformatori di corrente elettronici in scatolato termoplastico, con isolamento 0,72 kV adatti al montaggio su cavo MT, avranno l’uscita in mV .
Trasformatori di tensione
I trasformatori di tensione saranno conformi alle norme internazionali, e dovranno avere lo
stesso isolamento di tensione del quadro. Saranno realizzati in resina epossidica.
Dispositivi di blocco
L’interruttore e i sezionatori dovranno poter essere bloccati in una qualsiasi delle loro posizioni mediante serrature a chiave e/o lucchetti.
Istruzioni e comandi
Le unità saranno dotate di tutti gli interblocchi necessari per prevenire errate manovre che
potrebbero compromettere oltre che l'efficienza e l'affidabilità delle apparecchiature, la sicurezza del personale addetto all'esercizio dell'impianto.
In particolare saranno previsti i seguenti interblocchi:
o
o
o
blocco a chiave tra l’interruttore e il sezionatore di linea, l'apertura del sezionatore di linea sarà subordinata all'apertura dell'interruttore
blocco meccanico tra sezionatore di linea e sezionatore di terra. La chiusura del sezionatore di terra sarà subordinata all'apertura del sezionatore di linea e viceversa
blocco meccanico tra il sezionatore di terra e il pannello asportabile di accesso. Sarà
possibile togliere il pannello di accesso solo a sezionatore di terra chiuso.
Le serrature di interblocco saranno a matrice non riproducibile in unica copia
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Tutte le operazioni di comando delle apparecchiature dovranno essere effettuate utilizzando un solo modello di leva.
INSTALLAZIONE
Le dimensioni di rispetto da lasciare attorno al quadro saranno le seguenti:
o
o
Lateralmente: 80 mm.
Davanti al quadro: 1200mm, per l’estrazione dell’interruttore
PROVE
Il prodotto dovrà essere certificato per le seguenti prove:
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Prova di tenuta dielettrica a impulso.
Prova di tenuta dielettrica alla frequenza industriale.
Prova di riscaldamento.
Prova di tenuta alla corrente di breve durata ammessa (sia sul circuito di potenza che
su quello di terra).
Prova di durata meccanica (interruttore e sezionatori).
Verifica del grado di protezione.
Verifica del potere di interruzione e di chiusura degli interruttori.
Verifica del potere di stabilimento del sezionatore di terra
Prova di tenuta all’arco interno
Le prove saranno effettuate in accordo alle corrispondenti norme CEI/IEC.
4 - QUADRI ELETTRICI
I quadri elettrici che fanno parte dell’impianto sono distinti per le diverse funzioni che svolgono e sono quelli necessari alla distribuzione e al controllo di automazione dell’impianto
Criteri Costruttivi
Nella realizzazione dei quadri saranno previsti spazi a disposizione per possibili ampliamenti pari almeno al 30%, nella disposizione interna di apparati e componenti e nella disposizione degli organi di comando e misura sul fronte quadro.
Nella realizzazione, il costruttore dei quadri dovrà calcolare e verificare il dimensionamento
della carpenteria, al fine di una dissipazione termica conforme alle norme di riferimento,
considerando le condizioni di servizio e di posizionamento del quadro e prevedendo il completo utilizzo degli apparecchi alla loro corrente nominale. Il risultato del calcolo sarà maggiorato della percentuale d’ampliamento prevista del 30%.
All’interno del quadro, eventuali parti che per motivi funzionali possono rimanere in tensione
anche con l’interruttore generale aperto, devono essere protette con schermi trasparenti recanti la scritta d’avvertimento: “ATTENZIONE PARTI IN TENSIONE ALIMENTATE DA ALTRA FONTE”, sostituendo le parole “ALTRA FONTE” con l’indicazione esatta
dell’alimentazione.
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Il grado di protezione degli schermi non deve essere inferiore a IPXXB.
Collegamenti e cablaggio interno
I collegamenti e i cablaggi interni saranno realizzati a perfetta regola d’arte e in conformità
alle norme CEI specifiche di prodotto.
In particolare saranno rispettate le seguenti prescrizioni:
- passaggio dei cavi, in entrata e uscita alla carpenteria dei quadri, realizzato utilizzando idonei passacavi, in modo da mantenere il grado di protezione previsto;
- conduttori dei circuiti ausiliari sempre separati da quelli di potenza;
- tutti i conduttori contrassegnati con la sigla del circuito di appartenenza e in maniera sequenziale, anche se tale identificazione non è riportata sugli schemi;
- ancoraggio dei conduttori realizzata in modo tale da evitare che il proprio peso gravi sui
morsetti elettrici;
- conduttori di sezione elevata, sagomati in modo che nessuna forza, per effetto della loro
elasticità, sia esercitata sulle morsettiere;
- conduttori disposti in modo ordinato in canaline a pettine con coperchio a scatto o raggruppati in fasci, evitando scavalcamenti e torcigliature;
- fattore di riempimento delle canaline non deve essere superiore a 0,5;
- conduttori sufficientemente lunghi per consentire eventuali reintestazioni.
Apparecchi elettrici
I dispositivi di manovra e segnalazione saranno disposti sul fronte del quadro in modo da
garantire la loro facile individuazione e manovrabilità.
Ogni apparecchio disposto sul fronte o all’interno del quadro sarà identificato con targhetta
inamovibile, indicante la funzione svolta o il circuito di appartenenza.
All’interno, i quadri dovranno essere facilmente ispezionabili e le distanze tra i dispositivi
dovranno impedire che l’interruzione di elevate correnti di corto circuito possa interessare
apparecchi adiacenti.
Devono essere in ogni caso rispettate le distanze minime che realizzano i perimetri di sicurezza imposti dal costruttore delle apparecchiature e normativamente idonee alla forma costruttiva prevista.
La carpenteria e i componenti saranno tutti della stessa marca, tranne eventuali apparecchi
particolari che non sono previsti nel catalogo del produttore del quadro.
Non sono ammessi fissaggi di componenti, targhette, o altri elementi, mediante sistemi adesivi, se non espressamente approvati dalla D.L.
I quadri che non rispecchiano i criteri di costruzione sopraccitati, saranno rifiutati dalla fornitura e sostituiti con altri aventi le idonee caratteristiche.
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Collettori di terra, conduttori di protezione ed equipotenziali
I quadri saranno dotati di proprio collettore o morsettiera di terra, idonei a sopportare le sollecitazioni delle massime correnti di guasto e a ospitare agevolmente tutti i conduttori PE ed
equipotenziali che vi saranno collegati, compresa la prevista disponibilità del 30%.
Il collegamento dei conduttori PE ed equipotenziali, sarà ordinato, con marcatura di identificazione dei circuiti di appartenenza.
Non sono consentiti raggruppamenti multipli dei conduttori PE in unico morsetto; in particolare è espressamente vietato l’uso di morsetti a cappellotto in sostituzione del collettore o
della morsettiera di terra.
Morsettiere
Le morsettiere saranno di tipo componibile con accesso frontale, montate su guida DIN e
adatte alla sezione di conduttore da contenere.
La disposizione delle morsettiere dovrà permettere un agevole accesso e operatività.
Non sono ammesse in ogni caso, morsettiere sovrapposte nello stesso scomparto.
I morsetti dovranno essere del tipo con pressione di serraggio ottenuta tramite lamella e
non direttamente dalla vite e i conduttori saranno dotati di puntali terminali di connessione.
Ogni morsetto potrà ospitare un solo conduttore; l’eventuale collegamento comune sarà realizzato con elementi equipotenziali.
Quando, per motivi funzionali è presente sulle morsettiere una tensione non interrotta, i
morsetti adiacenti saranno separati mediante idonei diaframmi e protetti da schermo frontale recante una scritta di avvertimento di presenza tensione, come indicato all’articolo “criteri
costruttivi”.
I diaframmi saranno impiegati anche per separare morsetti adiacenti con differenti valori di
tensione, ad esempio quelli di potenza dagli ausiliari e di segnale.
Schemi
Ogni quadro sarà corredato, dello schema aggiornato con le eventuali varianti o modifiche
apportate durante la realizzazione e della dichiarazione di conformità del prodotto.
Collaudo dei quadri
Le prove di collaudo saranno eseguite secondo le modalità della norma IEC 439.1 (CEI
17.13.1) e il costruttore del quadro dovrà fornire i certificati delle prove di tipo previste dalla
citata norma.
La dichiarazione di conformità dei quadri deve comprendere le verifiche della dissipazione
termica.
5 - CANALIZZAZIONI VIE CAVI
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Le canalizzazioni vie cavi devono essere separate e distinte per i conduttori di energia e quelli
di segnale.
Le canalizzazioni previste sono di tre tipi:
- Cavidotti;
- passerelle metalliche;
- tubi metallici o isolanti secondo l’ambiente di installazione.
Cavidotti e vie cavi
Il potenziamento dei cavidotti deve permettere il raggiungimento di tutti i punti di alimentazione e di rilevamento, consentendo un agevole inserimento dei conduttori nelle tubazioni e
mantenendo separate le potenze segnali e dagli ausiliari.
Nella planimetria dell’impianto elettrico sono indicate le modifiche prioritarie previste sulla
base dei rilievi e dei dati disponibili. Saranno in ogni caso realizzate e predisposte tutte le
diverse o nuove disposizioni che si renderanno necessarie alla corretta realizzazione, come
indicato al precedente capoverso, anche se non espressamente indicate.
La profondità di posa delle tubazioni non dovrà essere inferiore a 80 cm.
I pozzetti d’ispezione nuovi ed esistenti, saranno dotati di chiusino metallico carrabile e saranno realizzati con fondo drenante.
- Le dimensioni dovranno essere sempre ampiamente sufficienti al contenimento dei cavi e
alla loro chiara identificazione, con separazione, come già detto, dei conduttori di potenza
da quelli di segnale
Passerelle metalliche
- Elementi forati in acciaio inox con coperchio chiuso.
- Fissaggio mediante staffe in quantità sufficiente a evitare frecce superiori a quelle previste
dal costruttore.
- Dimensioni, in conformità alle norme CEI, per un riempimento massimo non superiore a
0,5. Tale prescrizione deve essere sempre rispettata e qualora, per qualsiasi motivo, sia
verificato un riempimento maggiore, si dovrà provvedere alla sostituzione e all’installazione
di un canale di misura adeguata.
- Curve, derivazioni e ogni cambio di direzione, devono avere un andamento che permette di
rispettare il raggio di curvatura minimo dei cavi.
- Congiunzioni dei singoli elementi mediante l'impiego dei pezzi speciali, della stessa serie
dei canali, senza adattamenti meccanici artigianali che possono lasciare profili vivi taglienti.
- Scavalcamenti tra canali, realizzati in modo da consentire un’agevole rimozione e inserimento dei cavi.
- Collegamenti di derivazione realizzati in cassette a vista, fissate ai canali stessi, con entrata
e uscita dei cavi attraverso passacavi di dimensione adeguata.
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- Collegamento equipotenziale tra gli elementi dei canali, certificato dal produttore o realizzato con ponticello conduttore e tra l'inizio dei canali e il collettore equipotenziale del quadro,
con conduttore unipolare da 16 mm2, colore isolamento giallo-verde.
- Nelle pose esterne le passerelle devono essere dotate di coperchio senza forature.
Tubi metallici e isolanti
Di norma e salvo diverse indicazioni, le canalizzazioni realizzate con tubi sono quelle in derivazione dalle passerelle portacavi.
All’esterno e negli ambienti con atmosfera aggressiva, saranno impiegati tubi di acciaio inox,
mentre negli altri casi possono essere utilizzati tubi isolanti rigidi in PVC, serie pesante.
La disposizione dei tubi deve essere tale da evitare incroci e scavalcamenti e nei casi in cui
ciò non appaia escludibile o sussistano difficoltà d’installazione, l’esecuzione sarà sottoposta,
prima della realizzazione, alla valutazione della Direzione Lavori.
Le dimensioni delle canalizzazioni devono consentire l’inserimento di altri conduttori, oltre a
quelli posati, fino al 30%.
Caratteristiche
- esecuzione con grado di protezione IP65 all’esterno e non inferiore a IP55 all’interno;
- diametro interno non inferiore a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di conduttori unipolari da inserire e non inferiore a 1,5 volte se si tratta di cavi multipolari, considerato l’aumento disponibile del 30%.
E’ assolutamente vietata ogni giunzione o collegamento elettrico all’interno delle canalizzazioni.
Non sono ammessi tratti in tubo flessibile se non espressamente autorizzati dalla Direzione
Lavori.
Cassette di derivazione
Le cassette di derivazione saranno adatte al tipo di tubazione impiegata. Quelle in materiale
isolante saranno utilizzate soltanto per le tubazioni in PVC.
Le dimensioni devono essere tali da ospitare agevolmente i conduttori che vi transitano, senza
attorcigliamenti e compressioni.
I conduttori di segnale non devono transitare nelle cassette dedicate ai cavi di energia e qualora questo si renda indispensabile, il transito deve avvenire in tubazione passante senza contatto dei due tipi di conduttori. Ogni circostanza del genere può essere in ogni caso eseguita
dopo parere favorevole della Direzione Lavori.
Sui coperchi delle cassette saranno applicate targhette di identificazione dei conduttori contenuti.
Ogni diversa disposizione deve essere sottoposta all’approvazione della Direzione Lavori.
6 - CAVI E CONDUTTORI ELETTRICI
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Tutte le dotazioni elettriche sono collegate ai quadri impiegando i conduttori necessari, anche
speciali, schermati o altro tipo idoneo, richiesto per il corretto funzionamento.
I conduttori utilizzati sono genericamente dedicati per due distinte applicazioni:
- di energia
- di segnale
Quelli di energia sono:
- FG7OR, isolati in gomma con guaina in PVC - 0,6/ 1kV;
- N07V-K, isolati in PVC senza guaina.
I conduttori FG7OR sono impiegati per linee dorsali e linee dedicate, disposte in canali metallici, mentre quelli tipo N07V-K sono impiegati per i collegamenti di derivazioni dalle dorsali agli
apparecchi utilizzatori che transitano nelle canalizzazioni in materiale isolante (tubi PVC).
Tutti i conduttori dovranno avere colorazione idonea all’identificazione e conforme alle norme
CEI.
In particolare il colore azzurro sarà usato esclusivamente per i conduttori di neutro e la combinazione giallo/verde per i conduttori di protezione, di terra ed equipotenziali.
Non sono ammesse nastrature delle code dei cavi per cambiare la colorazione
Tutti i cavi devono essere numerati o siglati alle estremità, per il loro riconoscimento,.
I conduttori di potenza sono sempre alloggiati in canalizzazioni distinte e separate da quelle
dei conduttori di segnale o a bassissima tensione.
In nessun caso sono ammesse giunzioni all’interno delle canalizzazioni.
I cavi di segnale devono avere caratteristiche idonee alle apparecchiature collegate e al tipo di
segnale che trasmettono.
7 - IMPIANTO DI TERRA
L’impianto di terra, inteso principalmente come dispersore rimane quello esistente, che è
stato recentemente adeguato. E’ in ogni caso prevista la verifica del valore di resistenza
verso terra e il coordinamento con i dispositivi di protezione, come indicato alla voce, “Protezione contro i contatti indiretti”.
Qualora il coordinamento con i dispositivi di protezione non sia realizzato, si dovrà realizzare un impianto dispersore aggiuntivo, con caratteristiche idonee.
Il conduttore di terra sarà collegato al collettore generale del quadro QEG.
I conduttori PE delle nuove linee e di quelle esistenti mantenute, saranno collegati ai collettori dei quadri dai quali partono le rispettive linee.
8 - PROTEZIONI
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L’impianto, in conformità alle Norme CEI 64-8, deve possedere le previste protezioni contro
i:
- contatti diretti
- contatti indiretti
- correnti di sovraccarico e corto circuito
Protezione contro i contatti diretti
La protezione contro i contatti diretti è realizzata con l’impiego di materiali, involucri e barriere isolanti, tali da garantire i valori di isolamento idonei.
I gradi di isolamento e protezione minimi richiesti sono:
- cavi FG7OR, 0,6/1 kV
- cavi N07V-K, 450/700 V
- quadri, IP4X
- cassette di derivazione, IP4X
- apparecchi di illuminazione interni, IP2X
- apparecchi di illuminazione esterni, IP65
- interruttori e pulsanti accensione luci interni, IP2X
- prese fisse di corrente serie civile, IP2X
- interruttori e pulsanti esterni, IP65
- prese fisse di corrente serie industriale, IP65
Per garantire la protezione, le parti attive devono avere l’isolamento rimovibile solo mediante distruzione, oppure, se racchiuse entro involucri, l’apertura deve poter avvenire solo con
l’uso di idonei attrezzi.
Protezione contro i contatti indiretti
La protezione contro i contatti indiretti è realizzata con il coordinamento dei dispositivi automatici di interruzione della corrente di dispersione e l’impianto di terra.
Trattandosi di impianto con distribuzione TN, il coordinamento è realizzato se in presenza
di un guasto tra conduttore di fase e conduttore di protezione o una massa, l’interruzione
automatica avviene entro il tempo specificato ed è soddisfatta la seguente condizione:
Zs · Ia ≤ U0
dove:
-
Zs, è l’impedenza dell’anello di guasto in ohm;
-
Ia, è la corrente che provoca il funzionamento automatico del dispositivo di protezione
entro il tempo stabilito in ampere;
-
U0, è il valore efficace della tensione nominale in c.a. tra fase e terra.
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I tempi massimi d’interruzione per i sistemi TN sono:
U0 = 120 V - 0,8 s; U0 = 230 V - 0,4 s; U0 = 400 V - 0,2 s; U0 > 400 V - 0,1 s
Tutte le masse metalliche, proprie e improprie devono essere collegate all’impianto di terra
mediante conduttori di protezione ed equipotenziali.
I conduttori di protezione delle diverse linee devono essere attestati ai collettori di terra dei
rispettivi quadri, dai quali hanno origine le linee stesse.
Le sezioni dei conduttori di protezione non devono essere inferiori a quella delle linee cui
appartengono.
I collettori dei quadri generali, ai quali sono collegati tutti i conduttori di protezione, compresi quelli delle linee che alimentano i sottoquadri uffici, devono essere collegati al dispersore
di terra utilizzando distinti “conduttori di terra”.
Protezione contro le sovracorrenti e i corto circuiti
La protezione delle linee contro le sovracorrenti e i cortocircuiti è realizzata secondo le indicazioni di seguito riportate.
Protezione contro i sovraccarichi
Le caratteristiche di funzionamento di un dispositivo di protezione delle condutture contro i
sovraccarichi devono rispondere alle seguenti due condizioni:
1) Ib ≤ In ≤ Iz
2) If ≤ 1,45 · Iz
dove:
-
Ib = corrente di impiego del circuito
-
Iz = portata in regime permanente della conduttura;
-
In = corrente nominale del dispositivo di protezione.
-
If = corrente che assicura l'effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il
tempo convenzionale in condizioni definite.
Protezione contro i corto circuiti
Il dispositivo di protezione contro i cortocircuiti deve soddisfare la condizione
I2t ≤ K2S2
dove:
-
I2t energia specifica lasciata passare dal dispositivo di protezione
-
K2S2 energia specifica sopportata dal cavo
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I conduttori protetti contro i sovraccarichi sono normativamente protetti anche contro i cortocircuiti.
9 - ILLUMINAZIONE
Illuminazione esterna
Gli apparecchi previsti per l’illuminazione esterna sono del tipo plafoniere a tubi fluorescenti
che, per il tipo di ambientazione, avranno il corpo di acciaio inox verniciato e lo schermo diffusore in vetro temperato, con grado di protezione IP65.
Anche gli accessori di fissaggi e i supporti di sostegno lungo le vie di transito saranno in acciaio inox.
I collegamenti elettrici dovranno mantenere il grado di protezione delle plafoniere ed essere
realizzati con l’impiego di idonei raccordi flessibili, anche questi in acciaio inox, soltanto nei
tratti finali delle canalizzazioni vie cavi, per il tratto minimo indispensabile per il collegamento
alle lampade.
Illuminazione interna
All’interno del locale con atmosfera aggressiva saranno installate lo stesso tipo di plafoniere
previsto per l’esterno, mentre negli altri locali ordinari saranno impiegati apparecchi di tipo industriale con corpo e schermo riflettore in policarbonato.
L’illuminazione di sicurezza è realizzata con lampada autoalimentata e autonomia minima di 1
ora, integrata negli apparecchi di servizio.
10 - AUTOMAZIONE E TELECONTROLLO
L’automazione dell’impianto è gestita mediante un PLC dedicato che sarà programmato per
realizza la logica di funzionamento prevista nel ciclo di depurazione.
Lo stato di esercizio e i parametri delle diverse misure, rilevati dai sensori in campo ed elaborati dal PLC, sono trasmessi al centro di telecontrollo attraverso una linea ADSL su rete VPN,
già esistente.
Sarà inoltre previsto l’invio di allarmi in formato SMS, trasmessi direttamente dal centro di controllo o tramite modem locale GPRS.
Il telecontrollo remoto deve permettere la visione di tutti i paramenti dell’impianto. La visualizzazione delle grandezze variabili nel tempo sarà disponibile anche mediante grafici dei valori
storicizzati.
11 - UTILIZZO E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI
Nell’utilizzo degli impianti è indispensabile prevedere il mantenimento delle caratteristiche di
funzionamento e di affidabilità attraverso la programmazione di verifiche periodiche, indirizzate
ad accertare lo stato delle apparecchiature e prevenirne il deterioramento.
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In seguito all’esito delle verifiche devono essere attivati gli interventi preventivi, di volta in volta
necessari.
Nelle operazioni di manutenzione, le apparecchiature devono essere messe in sicurezza prima di ogni intervento. In particolare gli interventi sugli organi azionati da motori elettrici devono
essere preceduti dell’apertura dei sezionatori di sicurezza posti in prossimità dei motori.
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