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Latina
Il giornale di
GIOVEDÌ 3 NOVEMBRE 2016
Sanità
GORETTI
di MARCO BATTISTINI
G
uerra alle infezioni batteriche in ospedale. Ben 50
pazienti riceveranno la
somministrazione del medicinale Xydalba. Per una
spesa complessiva di poco
superiore ai 60.000 euro. Si
tratta di un farmaco di recente immissione in commercio e indicato nel trattamento delle infezioni
batteriche della cute e della
struttura cutanea. L’Asl ha
accolto la richiesta inoltrata già un mese fa dal direttore della Uoc Malattie Infettive del Goretti, il professor Claudio Mastroianni. La scelta va incontro anche alle esigenze legate
all’appropriatezza dei ricoveri. L’utilizzo del farmaco determina vantaggi
in termini di efficacia ed aderenza (in quanto si tratta
del primo antibiotico somministrato come singola
infusione monodose) e che
lo swicht al predetto medicinale da altre combinazioni implica risparmi economici. Va evidenziato come
la terapia può essere somministrata in regime ambulatoriale, evitando in tal
modo il ricovero ospedaliero, che risulta essere in
media, pari a 10 giorni. Importante sottolineare il dato che emerge dall’analisi
dei costi. L’uso del farmaco
Xydalba applicato allo
stesso numero di pazienti a
cui attualmente vengono
somministrate altre combinazioni, comporterebbe
un risparmio economico
pari a 49.650 euro, che si
traduce in un risparmio di
A COSA SERVE
Il primario di Malattie Infettive aveva sollecitato un nuovo trattamento
Infezioni batteriche,
ecco la nuova cura
La somministrazione annuale dello “Xydalba” a ben 50 pazienti
consentirà all’Asl di Latina di risparmiare sui ricoveri ospedalieri
L’operazione
si aggira sui
60.000 euro
85 giorni di ospedalizzazione. Le infezioni di cute e
tessuti molli sono un gruppo eterogeneo di patologie
di frequente osservazione
in medicina interna, che si
manifestano con caratteristiche diverse per quanto
riguarda la sede, la localizzazione, le caratteristiche
cliniche e l’agente eziologico. Queste infezioni includono gli ascessi complicati, le ustioni infette, le
ulcere infette, le infezioni
del piede diabetico e le infezioni degli spazi profondi. Va detto come non sempre e non tutti i farmaci sono efficaci contro le infe-
bacter baumannii) ed enterobacteriaceae. Molti di
questi microrganismi hanno sviluppato multi-resistenze, che coinvolgono
più classi di farmaci, e in
continua evoluzione. Un esempio su tutti, il caso di
staphylococcus spp meticillino-resistente: nell’ultimo decennio è stato capace di sviluppare ridotta
sensibilità anche alla classe di farmaci considerata di
riferimento.
L’antibiotico scelto consente di curare bene soprattutto i virus della cute
Una terapia efficace contro le ferite infette
Il medicinale ha dato risultati positivi: guariti il 90% dei malati
Xydalba è un antibiotico utilizzato negli adulti per il
trattamento delle infezioni
batteriche acute (a breve
termine) della cute e della
struttura cutanea (tessuto
sotto la pelle), quali cellulite (infiammazione del
tessuto cutaneo profondo),
ascessi cutanei e ferite infette. Prima di utilizzare
Xydalba, i medici devono
considerare le linee guida
ufficiali sul corretto impiego degli antibiotici. Il farmaco è disponibile in polvere da costituire in soluzione per l'infusione (flebo) in vena e può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica. Xydalba
viene somministrato una
volta alla settimana con un'infusione di 30 minuti.
La dose raccomandata è
zioni. Il fenomeno della
multiresistenza dei comuni batteri agli antibiotici è
una drammatica emergenza per il nostro Paese. Le
percentuali di resistenza agli antibiotici sono più alte
della
media
europea,
creando un medical need elevatissimo. E così in Italia,
in media il 5-8% dei pazienti ricoverati contrae
un’infezione ospedaliera,
che tradotti significano
450mila-700mila casi di
infezioni l’anno con 4.5007.500 decessi correlati (dati
Ecdc). In Europa oltre 4 milioni di persone ogni anno
vengono colpiti da infezioni batteriche ospedaliere
con 25mila morti stimate
per infezioni da germi resistenti. I microrganismi
colpevoli delle infezioni
batteriche ospedaliere sono principalmente Staphylococcus aureus, bacilli
Gram negativi non fermentanti (in primis pseudomonas aeruginosa e acineto-
Basta un’infusione
di trenta minuti una
volta a settimana
1.000 mg nella prima settimana, seguiti da 500 mg una settimana dopo. Nei pazienti con funzionalità renale gravemente compromessa può essere necessario ridurre la dose. Il principio attivo contenuto in
Xydalba, dalbavancina, è
un tipo di antibiotico chiamato glicopeptide. Agisce
impedendo a determinati
batteri di formare le proprie pareti cellulari, uccidendo così tali organismi.
Il medicinale è stato confrontato con vancomicina
(un altro glicopeptide) o
con linezolid (un antibiotico che può essere assunto
per bocca) in tre studi principali che hanno coinvolto
in totale circa 2.000 pazienti con infezioni gravi
della cute e dei tessuti mol-
li sotto la cute, quali cellulite, ascessi cutanei e ferite
infette. Queste comprendevano anche infezioni
causate da MRSA. I pazienti che avevano ricevuto
vancomicina e avevano risposto al trattamento hanno avutola possibilità di
passare a linezolid dopo 3
giorni. In tutti gli studi, il
principale indicatore di efficacia è stato il numero di
pazienti in cui l'infezione
risultava guarita dopo il
trattamento. Xydalba ha avuto un'efficacia almeno
pari a vancomicina o linezolid nella cura dell'infezione. Nei 3 studi, risultavano guariti tra l'87% e il
94% dei pazienti trattati
con Xydalba. Il comitato
per i medicinali per uso umano (CHMP) dell'Agenzia
ha deciso che i benefici di
Xydalba sono superiori ai
rischi e ha raccomandato
che ne venisse approvato
l'uso nell'Ue.
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