MALATTIE A TRASMISSIONE
AEROGENA
Malattie Infettive: cosa sapere?
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DEFINIZIONE:
– di cosa si tratta? Quanto è grave?
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EZIOLOGIA:
– di che classe è l’agente? Che caratteristiche ha?
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SERBATOIO:
– L’agente vive normalmente in uomo, animali o ambiente?
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TRASMISSIONE:
– Come si trasmette la malattia?
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dipende dalla resistenza ambientale dell’agente
INCUBAZIONE:
– La distanza tra incontro e sintomi è nell’ordine di ore, giorni, mesi?
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PROFILASSI:
– AMBIENTE; vettori? bonifica sorgenti? Portatori?
– AGENTE: come si uccide il germe? Ha spore?
– OSPITE: esiste vaccino/siero?
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DIFFUSIONE
– dove si trova?
Malattie a trasmissione aerogena
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Difterite
Morbillo
Pertosse
Meningite Cerebro-Spinale Epidemica
Tubercolosi
Influenza
Difterite
DEFINIZIONE/
EZIOLOGIA
Malattia infettiva provocata dal batterio Corynebacterium
diphtheriae. I ceppi tossinogenici infettano le vie aeree superiori
dando origine a rinite, faringite (angina difterica), laringotracheite
(croup difterico). Il croup difterico può condurre a morte per
soffocamento. La tossina provoca gravi lesioni in molti organi tra
cui il cuore, i reni e il sistema nervoso.
DIFFUSIONE
Nei Paesi con clima temperato, si diffonde durante i mesi invernali
INCUBAZIONE
2-5 giorni
SERBATOIO
Uomo
TRASMISSIONE
Via aerea da un soggetto malato o da un portatore sano oppure
per contatto con oggetti contaminati
PREVENZIONE
Vaccino obbligatorio, contiene la tossina difterica detossificata ed è
disponibile in forma singola o combinata con altri vaccini
TRATTAMENTO
Siero immune equino, conosciuto come antitossina difterica (DAT)
– Antibiotici - Isolamento
Morbillo
DEFINIZIONE/
EZIOLOGIA
Malattia esantematica virale contagiosa. Virus appartenente alla
famiglia dei Paramyxovirus. Non ha sintomi gravi, provoca
un’eruzione cutanea, simile a quelle della rosolia o della scarlattina.
Dura tra i 10 e i 20 giorni. Le complicazioni sono rare (30-100 morti
ogni 100.000 persone colpite). Le complicazioni sono dovute
principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite,
diarrea, polmonite o encefaliti (infiammazioni del cervello)
DIFFUSIONE
Malattia ubiquitaria. È presente tutto l’anno con incidenza
maggiore a fine inverno
INCUBAZIONE
Circa 10 giorni; la contagiosità va dall’inizio dei prodromi febbrili al
2/4 giorno dopo la comparsa dell’esantema.
SERBATOIO
Uomo
TRASMISSIONE
Per via aerea, tramite le goccioline e le secrezioni naso-faringee
PREVENZIONE
Vaccino raccomandato, vaccino vivo attenuato
TRATTAMENTO
Immunoprofilassi passiva: immunoglobuline specifiche.
ISOLAMENTO
Malati nel periodo del contagio
• http://gamapserver.who.int/gho/interactive_
charts/immunization/mcv/atlas.html
Pertosse
DEFINIZIONE/
EZIOLOGIA
Malattia infettiva di origine batterica molto contagiosa, causata dal
batterio Bordetella pertussis. Causa infezioni alle vie respiratorie
che possono essere inapparenti, ma anche estremamente gravi, nei
neonati. Si caratterizza per una tosse persistente (per più di tre
settimane). Nei bambini piccoli, le complicazioni più gravi sono
sovrainfezioni batteriche, che possono portare a otiti, polmonite,
bronchiti o affezioni neurologiche (crisi convulsive, encefaliti)
DIFFUSIONE
È diffusa in tutto il mondo, ma è diventata assai rara
INCUBAZIONE
7-10 giorni
SERBATOIO
Uomo
TRASMISSIONE
Via aerea e per contatto diretto con le secrezioni respiratorie
PREVENZIONE
Vaccino raccomandato, contiene batteri interi inattivati dal calore.
È spesso associato con il vaccino antidifterico e antitetanico (Dtp).
Esiste anche il vaccino acellulare, in cui non compare il batterio
intero, ma solo qualche proteina batterica
TRATTAMENTO
Antibiotici
• http://gamapserver.who.int/gho/interactive_
charts/immunization/dpt3/atlas.html
Meningite cerebrospinale
DEFINIZIONE/
EZIOLOGIA
La meningite è un’infiammazione delle membrane (le meningi) che
avvolgono il cervello e il midollo spinale. La malattia è
generalmente di origine infettiva e può essere virale, batterica o
causata da funghi. La forma batterica può avere conseguenze fatali.
Diplococco gram negativo: Neisseria meningitidis (molto labile in
natura)
DIFFUSIONE
È diffusa in tutto il mondo in forma endemica ed epidemica
INCUBAZIONE
2-10 giorni
SERBATOIO
Uomo malato e portatore sano
TRASMISSIONE
Contatto diretto tramite goccioline nasali e faringee
PREVENZIONE
Vaccino raccomandato
TRATTAMENTO
Antibiotici, anche per i contatti
Tubercolosi
DEFINIZIONE/
EZIOLOGIA
La tubercolosi è una malattia contagiosa che si trasmette per via
aerea mediante un batterio, il Mycobacterium tuberculosis. I
sintomi sono tosse, perdita di peso, dolore toracico, febbre e
sudorazioni. Nel tempo, la tosse può essere accompagnata da
presenza di sangue nell’espettorato.
DIFFUSIONE
È una delle emergenze sanitarie più drammatiche
INCUBAZIONE
2-10 giorni
SERBATOIO
Uomo malato e portatore sano
TRASMISSIONE
Tramite saliva, starnuto o colpo di tosse
PREVENZIONE
Vaccino raccomandato
TRATTAMENTO
Antibiotici – Forme antibiotico-resistenti
HIV e Tubercolosi
• L’Hiv indebolisce il sistema immunitario. Chi è
sieropositivo e viene infettato da tubercolosi
si ammala di Tb molto più facilmente di chi è
infetto ma non sieropositivo
• La Tb è la principale causa di morte tra le
persone sieropositive
Influenza
DEFINIZIONE/
EZIOLOGIA
Malattia respiratoria acuta, causata da virus della famiglia
Orthomyxuvirus (tipi A, B, C). È contraddistinta da un repentino
manifestarsi di sintomi generali e respiratori: febbre (della durata
di circa tre giorni), che si manifesta bruscamente, accompagnata da
brividi, dolori ossei e muscolari, mal di testa, grave malessere
generale, mal di gola, raffreddore, tosse non catarrale e
congiuntivite. Negli anziani c’è il rischio di sovrapposizione
batterica e conseguente polmonite
DIFFUSIONE
Malattia ubiquitaria con picchi stagionali epidemici o pandemici. In
Italia, l’influenza si manifesta nel periodo invernale (tra dicembre e
marzo)
INCUBAZIONE
1-2 giorni
SERBATOIO
Uomo
TRASMISSIONE
Per via aerea (tosse, starnuto). Tramite oggetti contaminati
PREVENZIONE
Vaccino consigliato in anziani, cardiopatici, broncopneumopatici
cronici, diabetici, e residenti in collettività: la protezione è specifica
per il ceppo, che varia di anno in anno
Il virus dell’influenza
Nomenclatura del virus dell’influenza
Caratteristica del virus dell’influenza
• I virus influenzali hanno una marcata tendenza a
variare, cioè ad acquisire cambiamenti nelle proteine
di superficie che permettono loro di aggirare la
barriera costituita dalla immunità presente nella
popolazione che in passato ha subito l’infezione
influenzale
– Le difese che l’organismo ha messo a punto contro il virus
dell’influenza che circolava un anno, non sono più efficaci
per il virus dell’anno successivo
• Per questi motivi la composizione del vaccino deve
essere aggiornata tutti gli anni e la sorveglianza è
fondamentale per preparare il vaccino per la stagione
successiva in base ai ceppi che hanno avuto maggior
diffusione nell’ultimo periodo epidemico
Le pandemie da influenza
Composizione del vaccino 2015/2016
• L’Oms ha indicato che per l'emisfero
settentrionale nella stagione sia la seguente:
– antigene analogo al ceppo A/California/7/2009
(H1N1)pdm09
– antigene analogo al ceppo
A/Switzerland/9715293/2013 (H3N2)
– antigene analogo al ceppo B/Phuket/3073/2013
(lineaggio B/Yamagata).
Tipi di vaccini antinfluenzali
• Virus inattivati o parti del virus
– vaccino split, contenente virus influenzali frammentati
– vaccino a subunità, contenente solo gli antigeni di
superficie, emoagglutinina e neuraminidasi
– vaccino adiuvato, contenente gli antigeni di superficie
emulsionati ad adiuvante oleoso metabolizzabile
(MF59)
– vaccino intradermico (split)
• virus vivi
– Vaccino per via nasale
MALATTIE A TRASMISSIONE
OROFECALE
Malattie a trasmissione orofecale
• Poliomielite
• Tossinfezioni alimentari
– da sviluppo di microorganismi
• Salmonella typhi e paratyphi
• Epatite A
• Intossicazioni alimentari
– da sviluppo di tossine
• Stafilococco aureo enterotossico
• Clostridium botulinum
Poliomielite
DEFINIZIONE/
EZIOLOGIA
malattia infettiva a carico del sistema nervoso centrale che colpisce
soprattutto i neuroni motori del midollo spinale. La malattia è
causata da tre tipi di polio-virus (1,2 e 3), appartenente al genere
enterovirus, che invade il sistema nervoso, distruggendo le cellule
neurali colpite e causando una paralisi che può diventare, nei casi
più gravi, totale. In generale, la polio ha effetti più devastanti sui
muscoli delle gambe che su quelli della braccia. Le gambe perdono
tono muscolare e diventano flaccide (paralisi flaccida).
DIFFUSIONE
Europa polio-free
INCUBAZIONE
7-12 giorni
SERBATOIO
Uomo
TRASMISSIONE
via oro-fecale , attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati
PREVENZIONE
Vaccino obbligatorio tipo Salk (virus uccisi)
TRATTAMENTO
Vaccini anti-polio
• Esistono due tipi di vaccini diversi
– quello “inattivato” di Salk (IPV), da somministrare con iniezione
intramuscolo
– quello “vivo attenuato” di Sabin (OPV), da somministrare per via
orale
• In Italia, dopo l’eradicazione completa della polio in
Europa, l’unica forma di vaccino somministrato è quello
inattivato
– Presso il Ministero della salute viene mantenuta una scorta di
vaccino orale attivo come misura precauzionale, in caso di
emergenza e di importazione del virus.
• Il vaccino di Sabin è raccomandato dall’OMS nella sua
campagna di eradicazione della malattia a livello mondiale
2014
Febbre tifoide
DEFINIZIONE/
EZIOLOGIA
Malattia batterica detta «tifo addominale», causata dal bacillo
Gram negativo Salmonella tiphy. I sintomi della salmonellosi sono
diarrea, vomito e crampi addominali, ma in soggetti
immunodepressi può causare condizioni anche molto serie
DIFFUSIONE
In tutto il mondo soprattutto nei paesi a clima caldo e con
inadeguate condizioni igienico-sanitarie.
INCUBAZIONE
12-36 ore
SERBATOIO
Uomo malato e portatore sano
TRASMISSIONE
Via oro-fecale, per contatto diretto con un soggetto infetto o per
via indiretta tramite gli alimenti.
PREVENZIONE
isolamento in ospedale; disinfezione di feci ed urine. Disinfezione
terminale ambienti. Esiste un vaccino vivo attenuato
TRATTAMENTO
Antibiotici – Forme antibiotico-resistenti
Salmonellosi minori
DEFINIZIONE/
EZIOLOGIA
Infezioni della mucosa intestinale causate da diverse specie di
Salmonella: S. enteritidis, S. typhimurium, S. infantis
DIFFUSIONE
In tutto il mondo, con una maggiore frequenza nei mesi estivi
INCUBAZIONE
12-24 ore
SERBATOIO
Pollame, suini, roditori, bovini e loro derivati (carne, uova e latte
consumati crudi o non pastorizzati) e l’ambiente (acque non
potabili) rappresentano i veicoli di infezione
TRASMISSIONE
Via oro-fecale, tramite gli alimenti.
PREVENZIONE
Cottura degli alimenti: i microrganismi sono distrutti a 66°C per 12
minuti; disinfezione di feci ed urine. Disinfezione terminale
ambienti. Esiste un vaccino vivo attenuato
TRATTAMENTO
Terapia di supporto
Epidemie di salmonellosi alimentari
(1982-1996)
Anno
Nazione
Alimento
Numero casi
1982
Gran Bretagna
Cioccolata
245
1982
Norvegia
Pepe nero
126
1984
Gran Bretagna
Carne gelatina
1000
1987
Cina
Gelato
1113
1988
Gran Bretagna
Germogli crudi
143
1990
USA
Melone
245
1991
Etiopia
Uova
79
1992
Giappone
Acqua
680
1992
Sri Lanka
Carne scimmia
9
1993
Germania
Patatine fritte con paprika
1000
1993
Francia
Pollame
276
1994
Austria
Uova
219
1995
Gran Bretagna
Riso al curry
6
Norme per ridurre il rischio di
trasmissione delle salmonellosi
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lavare frutta e verdura prima della manipolazione e del consumo
sanificare utensili e macchinari usati per la produzione di alimenti
lavare le mani prima, durante e dopo la preparazione degli alimenti
refrigerare gli alimenti preparati in piccoli contenitori, per garantire
un rapido abbattimento della temperatura
cuocere tutti gli alimenti derivati da animali (pollame, maiale, uova)
proteggere i cibi preparati dalla contaminazione di insetti e roditori
evitare (o perlomeno ridurre) il consumo di uova crude o poco
cotte (per esempio, all’occhio di bue), di gelati e zabaioni fatti in
casa, o altri alimenti preparati con uova sporche o rotte
consumare solo latte pastorizzato
evitare le contaminazioni tra cibi, avendo cura di tenere separati i
prodotti crudi da quelli cotti
Epatite A
DEFINIZIONE/
EZIOLOGIA
Malattia acuta a carico del fegato, con decorso generalmente
autolimitante e benigno (a volte però letale), causata dal virus
dell’epatite A (Hav)
DIFFUSIONE
Diffusa in tutto il mondo in forma sporadica, endemica ed
epidemica; con andamento stagionale. In Italia è più diffusa nelle
regioni meridionali
INCUBAZIONE
14-28 giorni
SERBATOIO
Uomo malato
TRASMISSIONE
oro-fecale, per contatto diretto con un soggetto infetto o per via
indiretta tramite gli alimenti (molluschi, verdure, ecc.)
PREVENZIONE
Isolamento per 15 giorni, cottura dei cibi e dei molluschi, vaccino
TRATTAMENTO
Terapia di supporto
Epatite E
DEFINIZIONE/
EZIOLOGIA
Malattia epatica acuta, denominata “indiana”, causata dal virus
dell’epatite E con rischio di epatite acuta fulminante
DIFFUSIONE
Epidemie e casi sporadici si presentano in tutto il mondo
INCUBAZIONE
3-8 settimane
SERBATOIO
Uomo e altri animali
TRASMISSIONE
Principalmente attraverso la via oro-fecale, ma anche attraverso la
trasfusione di sangue infetto o per trasmissione verticale
PREVENZIONE
Controllo della qualità dell’acqua, lavaggio delle mani, vaccino
sviluppato in Cina ma non ancora disponibile
TRATTAMENTO
Non disponibile
Botulismo
DEFINIZIONE/
EZIOLOGIA
gravissima intossicazione da ingestione di alimenti contaminati da
tossine. Prodotte dal Clostridium botulinum, microrganismo
anaerobio sporigeno. I sintomi sono neurologici e non
gastrointestinali: paralisi flaccida. Esito letale nel 10-30% dei casi
DIFFUSIONE
In tutto il mondo. Gli alimenti responsabili sono per lo più salsicce,
prosciutti e pesci affumicati, vegetali conservati
INCUBAZIONE
12-36 ore
SERBATOIO
Suolo
TRASMISSIONE
Via oro-fecale, per via indiretta tramite gli alimenti. Sorgente:
Conserve preparate in casa (verdure e ortaggi), prosciutti, insaccati,
pesci affumicati, formaggi. Conserve con elevato contenuto di sale
o zucchero o acide (ph inferiore a 4.5) non presentano pericoli.
PREVENZIONE
Il batterio produce alterazioni organolettiche. Inoltre la
fermentazione dei carboidrati può portare alla produzione di gas.
La tossina è termolabile e viene distrutta da 15 minuti di
ebollizione.
TRATTAMENTO
Anti-tossina botulinica