DOMASO Domaso (Dumàs in dialetto laghée), è un comune italiano di 1.468 abitanti della provincia di Como in Lombardia. Si trova a 52 km dal capoluogo, nella zona dell'alto Lario Occidentale, alla foce del fiume Livo. Fa parte della Comunità Montana Valli del Lario e del Ceresio. Il comune è formato da un centro storico, in riva al lago, e due frazioni, Pozzolo e Gaggio. Il borgo antico si sviluppa lungo l'Antica Via Regina e presenta un impianto urbano caratterizzato da ripide viuzze che, dalle case a portico sul lago, attraverso archi e sottopassi, si inerpicano verso monte. Altra caratteristica interessante è la qualificazione decorativa delle facciate delle case lungo l'Antica Via Regina, che sono ornate da affreschi e stemmi: questo confermerebbe l'importanza della strada dal punto di vista commerciale, una via privilegiata per connettere il lago alla Svizzera. DONGO Il paese di Dongo sorge alla foce del torrente Albano, lungo il tracciato dell'Antica Via Regina; Dongo si trova anche sull'antico percorso che, attraverso il Passo San Jorio, collega il lago di Como alla Val Mesolcina. Un documento del 1465 è il primo a segnalare la presenza nella zona di importanti miniere di ferro. Queste miniere e gli impianti per il trattamento del ferro nel 1771 divennero di proprietà di Pietro Rubini, che nel 1789 costruì' il primo altoforno a carbone di legna per la produzione della ghisa, nel 1839 la società diventerà Rubini Scalini Falck, da cui nascerà' l'industria siderurgica Falck. All'altezza della Piazzetta Rubini venne catturato dai partigiani Benito Mussolini il 27 aprile 1945 in fuga da Milano verso la Valtellina; fu ucciso nella frazione di Giulino nel comune di Tremezzina (oggi Mezzegra), il giorno seguente. NUOVA OLONIO. Olonio sorgeva sulla Regina nell'Alto Medioevo ma fu travolto e distrutto nel 1589 da una piena dell'Adda. Don Luigi Guanella fondò Nuova Olonio attorno al 1900 per creare un istituto a favore dei giovani e degli anziani in difficoltà, il centro si sviluppò e divenne un villaggio. Nel 1903 fu costruita all'inizio del paese la chiesa di san Salvatore.Nuova Olonio fa parte del comune di Dubino, in provincia di Sondrio, nella regione Lombardia. La frazione o località di Nuova Olonio dista 0,22 chilometri dal medesimo comune di Dubino di cui essa fa parte. Del comune di Dubino fanno parte anche le frazioni o località di Bocca d'Adda (1,39 km), La Piazza (2,83 km). BELLANO Bellano, (Belàn in dialetto laghée[3], pronuncia fonetica IPA: /beˈlaŋː/), è un comune italiano di 3.305 abitanti della provincia di Lecco in Lombardia, situato sulla sponda orientale del Lago di Como. Confina a nord col comune di Dervio, a est con i comuni di Vendrogno e di Parlasco, a sud col comune di Perledo, mentre a ovest è interamente bagnato dal lago di Como. ERBA Erba è un comune italiano di 16.420 abitanti della provincia di Como, in Lombardia.Il paese sorge ai piedi delle Prealpi lombarde, a 320 m s.l.m., in Brianza.L'origine dei vari borghi che in seguito diedero vita ad Erba è piuttosto antica. Il luogo venne infatti abitato in epoche precedenti a quella romana; vi si sarebbero alternati gli Orobi, i Liguri ed i Celti, ma soprattutto i secondi vi lasciarono le loro consuetudini. Nell'Ottocento il governo di Napoleone Bonaparte varò una prima esperienza d'unione con Incino e Crevenna durata però solo sette anni, venendo annullata dagli austriaci nel 1816. Durante il periodo asburgico la zona fu un importante centro di villeggiatura della Brianza, come testimoniano numerose ville patrizie, tuttora esistenti. Fu frequentata anche dalla famiglia reale d'Italia (grazie alla presenza di un ippodromo, detto dell'Eupilì, gestito dal conte Emilio Turati amico privato del re) in particolare da: re Umberto I, la regina Margherita e l'allora principe ereditario Vittorio Emanuele; purtroppo dopo l'omicidio del re, avvenuto a Monza la sera del 29 luglio 1900, i Savoia non si presentarono più a Erba. Il comune attuale è il risultato della multipla fusione avvenuta a tappe: nel 1906 con Incino prendendo per ventun'anni il nome di Comune di Erba Incino, nel 1927 con Buccinigo, Crevenna e Cassina Mariaga tornando al nome semplice di Erba, nel 1928 con Arcellasco e Parravicino operando però una rettifica di confine a favore di Merone, e per concludersi nel 1935 con un'altra modifica confinaria stavolta a vantaggio di Albavilla. La città è situata allo sbocco della Valassina, a 320 m s.l.m., in una zona che i laghi di Alserio e Pusiano rendono suggestiva. THAILANDIA La Thail à ndia (anche italianizzata Tailandia,[4] in thai ปร ะ เ ทศ ไ ทย Prathet Thai), ufficialmente Regno di Thailandia è uno Stato del sud-est asiatico, confinante con Laos e Cambogia a est, golfo di Thailandia e Malesia a sud, con il mare delle Andamane e la Birmania a ovest. La Thailandia è nota anche come Siam , che fu il nome ufficiale della nazione fino al 24 giugno 1939 e venne anche utilizzato dal 1945 fino all'11 maggio 1949, data della definitiva assunzione dell'attuale denominazione. La parola Thailandia deriva da thai, aggettivo che significa "libero" nella lingua thailandese e viene talvolta utilizzato al posto di thailandese. Poiché questa parola dà anche il nome al popolo thai, alcuni abitanti (in particolare la considerevole minoranza cinese) continuano ad usare il nome Siam. Testimonianze di ritrovamenti archeologici confermano che la regione era gi à abitata nel paleolitico, circa 40.000 anni fa. Le prime civilizzazioni che si stanziarono risentirono dell'influenza della cultura indiana, fra queste il regno "pre-khmer" di Funan, che si affermò circa 2.000 anni fa, e le città-Stato Dvaravati, fondate principalmente dal popolo mon, che nacquero attorno alla metà del I millennio con il declino di Funan e diffusero il Buddhismo. In seguito l'Impero Khmer, nato nell'odierna Cambogia, si espanse ai danni dei principati Dvaravati, conquistò buona parte del territorio dove adesso c'è la Thailandia e diffuse nuovamente l'Induismo. Nel I millennio ebbe inizio la migrazione dalla Cina dei popoli tai, che nel corso dei secoli successivi si sarebbero stabiliti in tutta l'Indocina settentrionale, arrivando fino all'odierno Stato indiano dell'Assam. Una delle prime etnie di questi popoli furono i tai yuan, fondatori nel 638 nell'odierna Thailandia del Nord del piccolo Regno di Hiran, che cadde sotto l'influenza Dvaravati. Avrebbe in seguito raggiunto l'autonomia diventando prima il Regno di Ngoenyang e, alla fine del XIII secolo, il potente Regno Lanna. Con i suoi 513.120 km² di superficie, la Thailandia è il 51º stato del mondo per estensione. È paragonabile per dimensioni alla Spagna. Il paese è sede di distinte regioni geografiche. La Thailandia del Nord è montagnosa ed ospita il Doi Inthanon, il rilievo più alto del paese con i suoi 2.576 metri; una serie di catene montuose la separa ad ovest dalla Birmania ed il fiume Mekong fa da confine a nordest con il Laos. La Thailandia del Nordest, chiamata anche Isan, è costituita dall'altopiano di Khorat; anch'essa è separata dal Laos a nord e ad est dal Mekong, mentre una serie di basse catene montuose ne segnano i confini meridionale e occidentale. A sud dell'Isan, la catena dei monti Dângrêk segna il confine con la Cambogia. Il centro della nazione è dominato dalla valle in gran parte pianeggiante del fiume Chao Phraya, che si getta nel golfo del Siam; la parte occidentale è contrassegnata da catene montuose che fanno da confine con la Birmania e quella orientale dai monti Cardamomi, che demarcano il confine con la Cambogia. La Thailandia del Sud si estende lungo la penisola malese, che è attraversata dalla catena dei monti Titiwangsa ed ha il suo punto più stretto nell'istmo di Kra, nei pressi di Ranong, dove termina a sud il confine tra la Thailandia e la Birmania. Sul golfo del Siam e sul mare delle Andamane sono presenti molte isole dotate di attrezzature turistiche all'avanguardia, che rappresentano una delle principali fonti di ricchezza del paese. Tra le più importanti vi sono Phuket, Ko Phi Phi, Ko Samui, Ko Lanta, Ko Pha Ngan e Ko Chang. Il clima locale è di tipo tropicale e caratterizzato dalla presenza dei monsoni. Tra metà maggio e settembre si assiste ad un monsone sudoccidentale caratterizzato da grande piovosità, caldo e nuvolosità. Tra novembre e metà marzo si assiste invece al manifestarsi di un monsone asciutto e freddo di nordest. La parte peninsulare meridionale è invece calda e umida. Accanto alla capitale Bangkok, le città principali sono Chiang Mai, Nakhon Ratchasima, Khon Kaen, Udon Thani, Nakhon Sawan, Chiang Rai, Surat Thani, Phuket town e Hat Yai (Provincia di Songkhla). KAZAKISTAN Confina ad est con la Cina, ad ovest e nord con la Russia e a sud con alcuni paesi dell'Asia centrale, ovvero il Kirghizistan, l'Uzbekistan e il Turkmenistan. Inoltre, ad ovest è delimitato per un tratto dalle coste del mar Caspio. Il Kazakistan è il più grande stato del mondo non avente accesso al mare, in quanto il Mar Caspio è considerato un lago (dato che non permette l'accesso al commercio marittimo). Il Kazakistan è un paese transcontinentale, a cavallo tra Europa ed Asia, ricomprendendo nel suo territorio il fiume Ural, che generalmente è accettato come confine tra i due continenti. Secondo alcune definizioni, che tengono conto unicamente di criteri geo-politici, si tratterebbe di uno Stato completamente asiatico (in questi casi il confine tra Europa e Asia non è posto sul fiume Ural ma lungo il confine del Kazakistan).La storia antica del Kazakistan è caratterizzata da un'assenza di fonti scritte sino al XV secolo, risulta quindi fondamentale la ricerca archeologica per i periodi precedenti; la ricerca però rimane carente per quelle informazioni e le datazioni precise riscontrabili solo in testi scritti. Preistorico La regione fu frequentata già a partire dal paleolitico inferiore da due differenti culture. La prima originaria della zona di Karatau con arnesi simili a quelli in pietra ritrovati nelle regioni dell'Asia sud occidentale. La seconda sviluppatasi nel Kazakistan settentrionale con caratteristiche analoghe nella lavorazione della pietra. Durante l'età dei metalli iniziarono a svilupparsi le prime culture. La cultura andronoviana (età del bronzo) sviluppò l'agricoltura e l'allevamento già introdotte nel neolitico. Nell'insediamento di Botaj nei pressi di Petropavlovsk (ora Petropavl) di epoca eneolitica si sviluppò l'allevamento degli equini. Le popolazioni vivevano in abitazioni seminterrate, muri in argilla e tetti di tronco d'albero con rami ricoperti d'argilla. Tra il XVII e il IX secolo a.C. si svilupparono insediamenti stanziali dediti alla pastorizia. In questo periodo si documentano i primi carri a ruote trainati da cavalli o cammelli. La prima fondamentale evoluzione storica, come detto solo attribuibile a rilievi archeologici, è lo sviluppo di società dell'età del bronzo. Lo sviluppo dell'età del bronzo in una società, sino ad allora e da tempo immemorabile, di allevatori dediti alla transumanza trasformò l'economia di tutta la regione, le comunità dei villaggi stanziali si trasformarono in seminomadi con culture spesso simili, ma differenziate. Tra queste si possono segnalare i Tasmola (V-III secolo d.C.) del Kazakistan centrale, i Saka (VII-VI secolo d.C.) e i Kanguj (III a.C. - VI d.C.) del Kazakistan meridionale, i Sauromati nel Priural'meridionale, Wusun (III a.C. - VI d.C.) nel Semireč'e e i Sarmati (III a.C. - VI d.C.) nel Kazakistan occidentale. Queste popolazioni comunque in continuo spostamento aumentarono i contatti, e quindi gli scambi, tra l'Asia mongola, gli altipiani iranici e l'Europa orientale. Alcune popolazioni, come i Sarmati, vennero in contatto con l'impero romano sino ad emigrare in parte nell'antico impero che controllava il Mar Mediterraneo. Altre popolazioni forse più tarde ma generate dal crogiolo di culture nomadi della steppa asiatica, nel quale il Kazakistan attuale era un punto di passaggio obbligato, attraversarono la steppa russa sino a fermarsi ai limiti dell'impero, come gli Sciti, o penetrarono in esso provocando distruzioni e razzie come nel caso degli unni. Nell'Alto medioevo si assiste ad uno stanziamento e ad un inurbamento delle popolazioni nella zona meridionale del Kazakistan. I fattori scatenanti furono sicuramente due: la realizzazione di una via stabile per il commercio (Via della Seta) e lo svilupparsi di reti di insediamenti sogdiani, popolazioni prevalentemente stanziali. Gli attuali popoli originari della regione derivano da etnie turco-mongole, esse facevano parte dell'antico impero oirato. Nel IX secolo vi fu l'islamizzazione dell'intera area. Nel XIII secolo passò nella regione l'invasione che portò i mongoli alla soglia dell'Europa, distruggendo i regni formatisi in precedenza. I kazaki riuscirono a costituirsi in Stato intorno al 1470, quando i sultani Janibek e Girei riuscirono a unificare stirpi diverse di popolazioni seminomadi in un'unica etnia nella parte sud occidentale dell'attuale regione. Nel XVI secolo si formarono numerosi khanati che controllarono un vasto territorio dell'Asia centrale, in particolare il khanato di Bukhara, poi diventato Emirato, il khanato di Khiva e il khanato di Kokand, situati tra il Mar Caspio e la valle del Ferghana, attualmente divisa tra Tajikistan Kirgizistan e Uzbekistan. L'invasione dei Calmucchi distrusse il regno kazako. A essa ne seguirono altre dall'est che imperversarono, nel territorio dell'Asia centrale, tra il XVII e il XVIII secolo. Nonostante le invasioni i khanati mantennero la loro influenza registrando un forte sviluppo sotto il governo di Qasim Khan. Il regno resistette sino al 1718, con la morte di Tywka, ultimo khan dei kazaki, il potere passò nelle mani di khan provenienti dalle steppe mongole. La frammentazione del potere e la divisione delle tribù agevolò l'influenza russa sviluppatasi a partire dal 1781. I diversi gruppi lottarono per l'indipendenza, ma furono duramente repressi sino all'annessione all'impero russo tra il 1820 e il 1850. Alla fine dell'annessione vi fu un processo di russificazione del paese con un afflusso di contadini russi nelle nuove terre conquistate. Con la dissoluzione dell'impero russo e l'imminente Rivoluzione d'ottobre molti territori svilupparono movimenti nazionalisti e indipendentisti. Anche il Kazakistan ebbe in quel periodo un movimento nazionale di ispirazione islamica denominato Alash Orda che proclamò la propria indipendenza (Autonomia di Alash) nel dicembre del 1917 e controllò parte del territorio sino al maggio del 1919. A partire dal 1919 il territorio entrò definitivamente nell'area sovietica, come Repubblica Socialista Sovietica Kazaka parte integrante della futura Unione Sovietica. Nel 1920 parte del territorio si organizzò in repubblica autonoma russa e a partire dal 5 dicembre del 1936 si trasformò in Repubblica Socialista Sovietica adottando gli attuali confini. Il 26 marzo fu adottata la nuova bandiera di stato rossa con falce e martello in asta e fascia azzurra orizzontale nella parte bassa. Il Kazakistan come tutte le repubbliche ex sovietiche (esclusi stati baltici), anche dopo aver ottenuto l'indipendenza, è influenzato notevolmente dalla Russia soprattutto in economia, ricerca militare, spaziale missilistica e per il fatto che la Russia è il suo maggior partner d'acquisto.Il 25 ottobre del 1990 il Kazakistan proclamò la sua sovranità e si dichiarò indipendente dall'Unione Sovietica il 16 dicembre 1991, aderendo alla Comunità Stati Indipendenti (CSI). Il parlamento elesse lo stesso anno Nursultan Nazarbayev Presidente assoluto. Il 2 marzo 1992 aderì all'ONU e nel maggio dello stesso anno divenne membro dell'UNESCO. Il 4 giugno 1992 adottò la nuova bandiera nazionale di colore celeste con un sole raggiante e un'aquila della steppa di colore giallo posti al centro. Fu alzata per la prima volta il 6 giugno. Nel 1994 si svolsero nuove elezioni legislative che videro vincitore il Partito d'Unità Nazionale del presidente in carica. Le contestazioni dell'opposizione provocarono un'invalidazione delle elezioni da parte della Corte Costituzionale e una reazione del presidente Nazarbayev che sciolse il parlamento attribuendosi per decreto il potere legislativo. Il 30 agosto del 1995 fu adottata la nuova costituzione che aumentò i poteri presidenziali e nel dicembre dello stesso anno si svolsero nuove elezioni legislative e vennero create due camere parlamentari. Sempre lo stesso anno s'istituì un referendum per prorogare il mandato presidenziale sino al 2001, rendendolo di fatto vitalizio. Nel 1995 venne firmato un trattato con Uzbekistan e Kirghizistan per l'istituzione d'uno spazio economico comune. Il Kazakistan è un paese transcontinentale, a cavallo tra Europa ed Asia, ricomprendendo nel suo territorio il fiume Ural, che generalmente è accettato come confine tra i due continenti. Secondo alcune definizioni, che tengono conto unicamente di criteri geo-politici, si tratterebbe di uno Stato completamente asiatico (in questi casi il confine tra Europa e Asia non è posto sul fiume Ural ma lungo il confine del Kazakistan).Con i suoi 2,7 milioni di km², il Kazakistan è al nono posto tra i pi ù vasti paesi del mondo e ha una superficie pari circa a quella dell'Europa occidentale. Il suo confine con la Russia, a nord e a ovest, lungo 6846 km, è uno dei più lunghi al mondo, secondo solo a quello tra Canada e Stati Uniti. Confina inoltre con il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Kirghizistan a sud, e con la Cina a est. Ha una lunga fascia costiera (1894 km) sul Mar Caspio e una molto più ristretta, di un migliaio di km, sul lago d'Aral, che condivide con l'Uzbekistan. Il paese è principalmente pianeggiante, se si escludono le pendici montuose orientali e sud-orientali. Il Kazakistan sud-orientale occupa l'estremità settentrionale del Tian Shan e il monte Khan Tengri (7010 m), uno dei più alti picchi del Tian Shan, segna il confine tra la Cina, il Kazakistan e il Kirghizistan. A cavallo del confine, poco più a ovest, ci sono le catene montuose di Küngey Alatau, Zailijski Alatau, Kirghiz Alatau e Talassky Alatau, catene minori del Tian Shan che superano in molti punti i 4000 m. Il confine orientale che divide il Kazakistan dalla Cina è un susseguirsi di catene montuose e di gole attraversate da strade o dalla ferrovia. Più a nord ci sono le colline Tarbagataj (tra i 2000 e i 3000 m) e, a nord delle sorgenti del fiume Irtyš, i monti Altaj (oltre 4000 m) che si estendono in parte oltre che in Kazakistan anche in Russia, Mongolia e Cina. Al di fuori di questi territori gli unici altri rilievi notevoli del paese sono le colline Karatau, che in realtà sono un prolungamento del Tian Shan a nord-ovest di Taraz e di Shymkent, e una serie di altipiani che si estendono a ovest delle colline Tarbagataj e che in alcuni punti superano i 1000 m, come avviene per le colline Shyngghystau a sud di Semey. Il nord del paese è pianeggiante, costituito soprattutto da steppa, spoglio di alberi, anche se la maggior parte della prateria originaria è stata trasformata in coltivazioni di grano o di altre piante alimentari. Più a sud la steppa diventa sempre più arida, trasformandosi in deserto o in semi deserto (con arbusti sparsi) su buona parte del terzo meridionale del paese. L'altopiano di Ustyurt, un deserto sassoso, si estende dal lago d'Aral verso il Mar Caspio; a sud-est del lago d'Aral c'è il deserto di Kyzylkum che si divide tra il Kazakistan e l'Uzbekistan; il deserto argilloso di Betbakdala si estende tra il lago d'Aral e il lago Balkash; più a sud c'è il deserto Muyunkum e a sud del lago Balkash c'è il deserto Sary Ishikotrau. I fiumi più importanti sono il Syr-Darya (l'antico Jassarte/Jaxartes), che scorre verso nord-ovest attraverso il Kazakistan meridionale e termina nel lago d'Aral; l'Ural, che scorre verso sud dai monti Urali in Russia e sfocia nel Mar Caspio; l'Ili, che proviene dalla Cina e termina nel lago Balkash; l'Irtyš, che attraversa il nord-est del Kazakistan in direzione della Siberia; e infine l'Ishim e il Tobol che attraversano il Kazakistan settentrionale in direzione nord e sono affluenti dell'Irtyš. Il lago Balkash nella parte centro-orientale del paese è il quarto lago dell'Asia per superficie (17.400 km²), ma è poco profondo: solo 26 m nel punto più profondo. La metà orientale è salata mentre quella occidentale è di acqua dolce. Il lago Chagan è un cratere artificiale creato dal test nucleare Chagan risalente al 15 gennaio 1965, il lago ha una capacità di 100.000 m³. SAN SIRO: Il comune di San Siro è stato istituito con legge della Regione Lombardia 29 novembre 2002, N. 29., come fusione dei comuni di Sant'Abbondio e Santa Maria Rezzonico. Nel borgo di Rezzonico, frazione di S. Siro, ha avuto origine la famiglia Della Torre da cui nacque papa Clemente XIII.Chiesa di S. Maria: risale al '400, conserva all'interno dipinti di Michelangelo Carminati e di Sigismondo de Magistris Castello di Rezzonico Resti di fortezza tardo romana a Santa Maria Villa Gaeta - Realizzata negli anni '20 del xx secolo su progetto dello Studio Gino Coppedè.Il territorio comunale comprende le frazioni di Acquaseria, Camnasco, Carcente, Gallio, Lancio, La Torre, Lucena, Marena, Mastena, Maso, Molvedo, Noledo, Pezzo, Rezzonico, Roncate, San Martino, Santa Maria, Soriano e Treccione.