Biochimica dell'amore: buon S.Valentino Scritto da Administrator Martedì 14 Febbraio 2012 19:26 - Biochimica dell'Amore Quali sono le molecole coinvolte nell' amore? 1) l’attrazione: essa è dovuta ai feromoni, e agli ormoni : nell’uomo picchi elevati di testosterone nel sangue, prodotto principalmente dalle cellule del Leydig, danno la passione erotica mentre nella donna i colpevoli sono gli estrogeni .Poi l' innamoramento, legato agli effetti della feniletilamina (PEA) e alla produzione elevata di dopamina e norepinefrina, associati ad una bassa attività di serotonina nel cervello. 1. La feniletilamina: è un alcaloide e un neurotrasmettitore monoamminico biosintetizzato tramite decarbossilazione enzimatica dell'amminoacido fenilalanina. Il suo nome IUPAC è 2-feniletilamina. E’ una ammina aromatica, idrosolubile e fortemente basica e a contatto con la pelle provoca ustioni. Grazie alla sua capacità di creare dipendenza e assuefazione (al pari dell’anfetamina), è alla base dell'innamoramento e dell'attrazione amorosa. Mentre in soggetti non innamorati è pressoché assente, in soggetti innamorati ne sono state trovate grandi quantità nel sangue e nell'urina. E’ contenuta,inoltre, in diversi alimenti, tra i quali il cioccolato e gli alimenti che subiscono fermentazione microbica come i formaggi; si ritiene che la feniletilamina assunta col cibo abbia un qualche effetto psicoattivo. 2. La dopamina: Il suo nome chimico è "4-(2-amminoetil)benzene-1,2-diolo" e la sua sigla è "DA". Fa parte della famiglia catecolamine ed è una feniletilamina, in quanto possiede un anello benzenico con due gruppi ossidrilici, al quale poi è legato un gruppo etilaminico. La dopamina è un precursore della noradrenalina e dell'adrenalina ed ha molte funzioni nel cervello. Gioca un ruolo importante in comportamento, cognizione, movimento volontario, motivazione, punizione e soddisfazione, nell'inibizione della produzione di prolattina (coinvolta nell'allattamento materno e nella gratificazione sessuale), sonno, umore, memoria. Agisce sul Sistema nervoso simpatico causando l'accelerazione del battito cardiaco e l'innalzamento della pressione sanguigna. 3. La norepinefrina (NE) : chiamata anche noradrenalina, è un neurotrasmettitore. Differisce dall'adrenalina in quanto rispetto ad essa manca di un metile legato al gruppo aminico. Essa è una catecolamina ed una feniletilamina. In quanto ormone dello stress, coinvolge parti del cervello umano dove risiedono i controlli dell'attenzione e delle reazioni. Insieme all'epinefrina, provoca la risposta di 'attacco o fuga' (fight or flight), attivando il sistema nervoso simpatico per aumentare il battito cardiaco, rilasciare energia sotto forma di glucosio dal glicogeno e aumentare il tono muscolare. La noradrenalina è rilasciata quando una serie di cambiamenti fisiologici sono attivati da un evento, provocato dall'attivazione di un'area nel tronco encefalico chiamata locus ceruleus. 4. La serotonina: è una triptamina, neurotrasmettitore monoaminico sintetizzato nei neuroni serotoninergici nel sistema nervoso centrale, nonché nelle cellule enterocromaffini nell'apparato gastrointestinale. Nel sistema nervoso centrale, svolge un ruolo importante nella regolazione dell'umore, del sonno, della temperatura corporea, della sessualità e dell'appetito. La serotonina costituisce, inoltre, il freno naturale del riflesso dell'eiaculazione e un basso livello di questo neurotrasmettitore è la causa costituzionale principale dell'eiaculazione precoce. Proprio riguardo all'influenza della serotonina sulla sfera sessuale, uno studio pubblicato sulla rivista Nature nel 2011 ha dimostrato che topi maschi geneticamente privati delle cellule cerebrali adibite alla sintesi della serotonina, sviluppano un eguale interesse sessuale nei confronti di topi maschi e femmine, tentando nel 50% dei casi di accoppiarsi prima con i maschi e successivamente con le femmine. Se si inietta in questi topi maschi un precursore della serotonina, dopo mezz'ora ritornano ad accoppiarsi con topi di sesso femminile in via prioritaria. 1/2 Biochimica dell'amore: buon S.Valentino Scritto da Administrator Martedì 14 Febbraio 2012 19:26 - Nel rapporto a lungo termine, invece, ad intervenire sono due diversi ormoni nella donna e nell’uomo: nella donna è l’ossitocina a favorire l’attaccamento al proprio partner, mentre nell’uomo è la vasopressina a indurre la sensazione di sereno appagamento. Sembra infatti che uomini con bassi livelli di vasopressina siano più inclini al tradimento. L’ossitocina è un ormone prodotto dal nuclei ipotalamici e secreto dalla neuroipofisi, coinvolto soprattutto nel parto e nell’allattamento. L'azione principale dell'ossitocina, infatti, è quella di stimolare le contrazioni della muscolatura liscia dell'utero. Nell'ultimo periodo della gravidanza la responsività dell'utero all'ossitocina aumenta notevolmente grazie all’azione degli estrogeni. Durante l’allattamento, invece, l’ossitocina stimola le cellule dei dotti lattiferi delle mammelle, provocando l’escrezione del latte. L’ossitocina è coinvolta anche nel legame affettivo della femmina con la prole. Uno studio effettuato da Katsuhiko Nishimori dell'Università Tohoku e colleghi, ha dimostrato questa ipotesi. I topi OXTR- (con bassi livelli di ossitocina), maschi e femmine, sono caratterizzati da un accoppiamento e una gravidanza normale, dimostrando che l'ormone non è essenziale per la capacità riproduttiva. Tuttavia, le femmine OXTR- trascurano di curare e allevare i piccoli, spesso dimenticando di recuperarli quando si allontanano. Anche i maschi OXTR- esibiscono disturbi sociali, tendendo a essere più aggressivi verso gli altri maschi e mostrando amnesia sociale quando vengono separati e poi reintrodotti a una femmina. La vasopressina ha una struttura simile all’ossitocina ed è un neurotrasmettitore coinvolto nei meccanismi di formazione della memoria (memoria a lungo e breve termine). La vasopressina rilasciata dai neuroni ipotalamici che proiettano alla corteccia è coinvolta nella regolazione della pressione arteriosa, della temperatura corporea e, in animali come il topo campagnolo comune, nei comportamenti aggressivi.È in studio il ruolo della vasopressina nei comportamenti sociali dei topi. Si pensa che la vasopressina, rilasciata nel Sistema Nervoso Centrale durante l'attività sessuale, induca e mantenga comportamenti rivolti a mantenere la stabilità della coppia come ad esempio l'aggressività verso altri maschi. I recettori per la vasopressina sono distribuiti in maniera differente nelle specie animali monogame e promiscue, talvolta è differente anche la distribuzione degli assoni contenenti vasopressina, anche quando vengano comparate specie strettamente correlate tra di loro. Ma noi preferiamo pensare che esista una magia chimica e biochimica che fa squisitamente parte della natura umana, mischiando meravigliosamente ( e a volte drammaticamente) le carte....Auguri di un sereno S.Valentino fonti: Wikipedia, Il Chimico Italiano 2/2