F.I.S.E. FEDERAZIONE ITALIANA SPORT EQUESTRI Corso Formazione 1° Livello Reining CORSO DI PEDAGOGIA E PSICOLOGIA APPLICATA I PARTE Dott.ssa Francesca Morosini Psicologa PROGRAMMA Cenni di Pedagogia Educazione Imparare ad apprendere Il ruolo dell’allievo Istruttore come educatore Motivazione Educazione socio affettiva 8. Il ruolo delle emozioni nell’apprendimento 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 1.CENNI DI PEDAGOGIA ETIMOLOGIA Il termine Pedagogia è di origine greca e significa, letteralmente: “educazione del bambino” Chi era il Pedagogo? Nell’antica grecia il Pedagogo era uno schiavo che accompagnava il bambino a scuola o in palestra. Dopo che i Romani ebbero conquistato la Grecia, venne chiamato “Paedagogus” lo schiavo greco che, oltre ad accompagnare i bambini, insegnava loro la lingua greca. Col tempo il significato divenne quello di insegnante, indipendentemente dallo stato sociale. Cos’è la Pedagogia? PEDAGOGIA: scienza dell’educazione che si occupa della progettazione della pratica educativa. Si inserisce all’interno di un ambito costituito da un insieme di discipline che hanno come oggetto di studio il processo educativo, in cui è compresa anche l’istruzione. Pedagogia come disciplina che si occupa di Educazione 2. EDUCAZIONE ETIMOLOGIA Il termine Educazione deriva dal latino “e-ducere”: condurre fuori, liberare, far venire alla luce qualcosa che è nascosto. Cos’è l’educazione? EDUCAZIONE: processo attraverso il quale l'individuo riceve e impara quelle particolari regole di comportamento che sono condivise nel gruppo familiare e nel più ampio contesto sociale in cui è inserito. Il concetto di educazione coinvolge tutti gli stimoli che ci provengono dal mondo esterno: • cure familiari • • • contatti con il mondo esterno incontri interpersonali info dai mezzi di comunicazione Interessa la crescita fisica e spirituale di ciascuno di noi. Ogni essere umano porta in sé infinite possibilità, alcune sono comuni a tutti gli uomini, altre sono proprie e specifiche d’ogni individuo. L’educazione è lo sviluppo di tutti gli aspetti della personalità umana: • fisici • intellettuali • affettivi • caratteriali EDUCARE: “tirar fuori” ciò che è dentro alla persona. Valorizzare quanto di meglio ci sia potenzialmente in un individuo. L’educazione consiste in un rapporto tra due persone: 1) Educatore 2) Educando La parola EDUCATORE deriva dal latino “educare”, verbo simile a “educere”, che significa guidare, condurre. Qual è il compito dell’educatore? L’educatore deve saper condurre, adeguandosi (e di conseguenza adeguando l’intervento educativo) al livello dell’educando, comprendendo i suoi bisogni ed incentivando le sue competenze. Pedagogo → Educatore La Pedagogia, come disciplina che si occupa dell’educazione, si inserisce all’interno di un più vasto compito educativo: • • • favorire lo sviluppo integrale della personalità nel modo più completo possibile in relazione alle condizioni psicofisiche di ogni individuo e all’ambiente in cui vive Educazione come tentativo cosciente di promuovere l’altrui apprendimento 3. IMPARARE ED APPRENDERE Cos’è l’apprendimento? APPRENDIMENTO: modificazione del comportamento che si basa sull’esperienza e che dura nel tempo. • • • • • • • • è un processo psicologico complesso acquisizione di conoscenze in vista di uno scopo comportamento motivato e orientato non è riducibile ad uno sterile meccanismo di assimilazione di contenuti privi di un significato emotivo per la persona che apprende risulta dalla compenetrazione di motivazione, emozione, memoria, pensiero è una funzione dell’adattamento nel comportamento di un soggetto risultato di una esperienza processo attivo di acquisizione di comportamenti stabili in funzione dell’adattamento Apprendere è adattarsi Apprendimento come legato a: • • un cambiamento all’esperienza e all’esposizione ad uno stimolo Cosa possiede l’essere umano per apprendere? • • • • una potenziale intelligenza che lo conduce alla conoscenza graduale del mondo circostante impiego di certi mezzi per impadronirsene e affermare se stesso energie affettive da esprimere naturali attitudini Educazione → Apprendimento Non esiste possibilità di educare senza una corrispondente capacità di apprendere Per gli esseri umani l’apprendimento è un evento direttamente collegato con la sopravvivenza che coinvolge globalmente ogni organismo. Dalla sua efficacia dipende l’effettiva possibilità di adattamento ai mutamenti dell’ambiente. La nostra specie ha però affiancato all’apprendimento un processo in parte speculare: • INSEGNAMENTO Cosa si intende per insegnamento? Serie di comportamenti realizzati da individui esclusivamente allo scopo di far apprendere qualcosa ad altri soggetti. Pedagogo → Educatore Educazione → Apprendimento Apprendimento → Insegnamento 4. IL RUOLO DELL’ALLIEVO E DELL’ISTRUTTORE L’ALLIEVO L’ allievo in un processo di insegnamento è l’elemento primario in funzione del quale si istituisce il rapporto didattico e relazionale. Quali possono essere le motivazioni di un allievo ad intraprendere un corso di equitazione? • • • • • • • Divertimento Benessere psico-fisico Compagnia e partecipazione ad un gruppo Desiderio di apprendere abilità tecniche Successo tecnico e sfida Scoperta e verifica dei propri limiti Malessere individuale Tutti gli allievi hanno già una loro idea preconcetta, data dalla storia personale sull’apprendimento e sul ruolo dell’insegnante e, ad esclusione del fattore “malessere individuale”, essi sono tendenzialmente ben predisposti verso l’istruttore che li accompagnerà in questo processo. L’Allievo è i prima cosa una persona Cosa si definisce persona? • • un universo complesso e originale che, in qualunque ambito agisca e operi, non si può scomporre o ridurre un essere razionale dotato di coscienza di sé e in possesso di una propria identità L’allievo in quanto persona deve essere considerato nella sua completezza, totalità e globalità del suo modo di essere o esistere. MODELLO SISTEMICO DELLA PERSONA L’allievo dovrebbe essere visto in termini multidimensionali, inserito cioè in un modello sistemico della persona all’interno del quale sono ravvisabili tre sottosistemi: 1. COGNITIVO: insieme di processi e abilità che vengono comunemente riassunti nel concetto di mente (percezione, memoria, ragionamento) 2. AFFETTIVO-EMOZIONALE: processi e abilità che possono essere positive (gioia, empatia, etc.) o negativo (ansia, paura, etc.) 3. SOCIO-INTERPERSONALE: capacità di relazionarsi agli altri Cosa si intende per “sistemico”? Ogni sottosistema che costituisce la persona è connesso in modo dinamico con gli altri per cui ogni cambiamento, apportato ad uno di loro, è in grado di generare cambiamenti più o meno simili in ognuno degli altri due. Facciamo un esempio! Prendiamo un allievo con un po’ di esperienza di reining, che abbia problemi di natura cognitiva. 1) Supponiamo che abbia delle difficoltà a comprendere la ingresso in spin modalità di E’ probabile che dopo diversi tentativi questa difficoltà venga giudicata dall’istruttore in modo negativo. 2) L’allievo può manifestare uno stato d’ansia che determina una perdita di autostima 3) Se questo avviene la motivazione dell’allievo a proseguire le lezioni, frequentando il maneggio può ridursi notevolmente 4) Isolamento dal gruppo Cosa è accaduto? Il sottosistema cognitivo ha causato conseguenze su quello affettivomotivazionale; quest’ultimo a sua volta può influenzare negativamente quello socio-interpersonale. L’istruttore non deve rivolgersi solo alla mente e al corpo dell’allievo trascurando il cuore MA deve conoscere le caratteristiche psicologiche e comportamentali dell’allievo 5. L’ISTRUTTORE COME EDUCATORE L’istruttore è anch’esso una persona MA in possesso di una qualifica professionale che presuppone una formazione L’istruttore è soprattutto un Educatore Educatore → Istruttore L’istruttore deve saper condurre, adeguandosi (e di conseguenza adeguando l’intervento educativo) al livello dell’allievo, comprendendo i suoi bisogni ed incentivando le sue competenze. Quali caratteristiche deve avere un buon istruttore? A) Saper insegnare quello che sa fare,o meglio, saper fare quel che insegna B) Acquisire abilità didattiche che gli permettano di: - programmare - insegnare - valutare C) Promuovere un processo formativo che tenga conto di: - ansie - paure - incertezze - problematiche dell’allievo L’impegno dell’istruttore infatti è quello di formare non un singolo atleta ma un binomio, in cui gli allievi sono due: cavaliere e cavallo Anche l’Istruttore è Allievo Quali aspetti o abilità deve possedere? • • Prerequisite Da acquisire PREREQUISITE Abilità emotive ↓ Sono le fondamenta psicologiche di un Istruttore di successo Devono caratterizzare la persona ancor prima dell’Istruttore • Elementi che dovrebbero essere presenti nel soggetto ancor prima che intraprenda una formazione teorico/pratica Per essere Istruttore 2 sono i prerequisiti essenziali: 1) CONOSCENZA E ATTEGGIAMENTO 2) SAPER INSEGNARE CONOSCENZA E ATTEGGIAMENTO Conoscenza Deriva dall’acquisizione culturale. Realizzata in genere con corsi di formazione, stages di aggiornamento e autodocumentazione, unita all’esperienza pratica. Questo insieme conferisce: • • qualità tecnica di base capacità di risposta adeguata alle esigenze di apprendimento degli allievi Atteggiamento In psicologia si definisce EMPATIA: • • modo di manifestare comprensione per il punto di vista, pensieri e sentimenti dell’Altro mantenendo la consapevolezza della propria individualità e del proprio ruolo professionale Tale abilità permette di sviluppare tra allievo ed istruttore un rapporto di reciproca fiducia. IL SAPER INSEGNARE L’istruttore deve essere consapevole e responsabile del fatto che il suo ruolo implica sempre la funzione di insegnante In questa direzione dovrà possedere delle abilità pedagogiche: Saper comunicare: entrare in relazione con gli allievi fornendo le istruzioni e le indicazioni più adatte Saper motivare: mantenere costante l’impegno dell’allievo all’apprendimento Saper osservare: analizzare ed interpretare i bisogni dell’allievo in modo pertinente agli obbiettivi Saper programmare: selezionare gli obbiettivi e costruire situazioni che facilitino l’apprendimento Intrattenere un rapporto emotivo e comunicativo con i propri allievi Essere in costante interazione con altri soggetti: Federazione, Dirigenti, colleghi, gestendo in modo competente anche questi rapporti comunicativi Quali sono le attività? Le attività portanti sono tre: 1) lezione teorica 2) la pratica 3) obbiettivi Queste attività non possono procedere in modo disordinato e casuale né possono essere fini a sé stesse MA devono essere tarate e proposte con coerenza ed efficacia rispetto a degli obbiettivi Cosa occorre per raggiungere gli obiettivi? • Stile facilitante • • Creare la giusta atmosfera Motivazioni LO STILE FACILITANTE L’istruttore dovrebbe tenere conto di alcune avvertenze: Essere calmo, rilassante e motivante Mostrare rispetto per l’allievo ed incoraggiarne l’espressione Formulare le spiegazioni e le richieste in modo semplice, chiaro ed in base ai bisogni dell’allievo Assegnare compiti adeguati alle sue capacità Favorire l’apprendimento LA GIUSTA ATMOSFERA Per quanto tecnicamente bravo un istruttore difficilmente avrà successo se non sarà in grado di creare un’atmosfera altamente motivante nel procedere del suo corso L’atmosfera dovrebbe essere tale da: incoraggiare ad essere attivi e propositivi favorire la natura personale dell’apprendimento riconoscere e tollerare l’errore incoraggiare la fiducia in sé rispetto ed accettazione scoperta ed elaborazione individuale Nessun percorso educativo-didattico può raggiungere risultati positivi se non rispetta lo sviluppo affettivo ed emotivo del soggetto, che in ogni fase della sua crescita richiede stimoli appropriati e modelli autorevoli, non solo da un punto di vista tecnico, ma anche e soprattutto da un punto di vista umano Il comportamento dell’allievo deve essere interpretato nel modo più giusto, cercando cioè di capirne le MOTIVAZIONI 6. MOTIVAZIONI LE MOTIVAZIONI: 1. Dell’istruttore 2. Dell’allievo ISTRUTTORE In genere le motivazioni dell’ Istruttore sono: • • • Gratificazione del compito: piacere per ciò che si insegna Successo personale Orientamento al gruppo: socialità e buona interazione con altre persone Se pensiamo al ruolo dell'Istruttore si possono individuare due atteggiamenti o aree di fattori motivanti: 1) Atteggiamenti che esprimono la volontà di lavorare in una prospettiva pedagogico-educativa, con obiettivi fortemente correlati allo sviluppo negli allievi di competenze psicologiche e relazionali 2) Atteggiamenti che esprimono valori prettamente tecnici e quindi correlati a modelli didattici di tipo addestrativo, finalizzati all'apprendimento Cosa si intende per motivazione? In termini generali è la forza che spinge l’uomo ad agire per soddisfare le proprie esigenze Una persona può avere diverse necessità, differenziabili sulla base di un importanza personale e soddisfazione di bisogni. Non tutti sentiamo gli stessi bisogni, essi sono legati alla nostra individualità, all’appartenenza ad un gruppo e alla nostra cultura. Bisogni ↔ Motivazioni Motivazioni di ognuno di noi possono essere riportate a bisogni fondamentali Quali? a) Bisogni fisiologici: legati a funzioni corporee (mangiare, dormire, respirare) b) Bisogni di sicurezza: per sentirsi protetti c) Bisogni di appartenenza e di amore: esigenza di sentirsi parte di un gruppo, di dare e ricevere attenzioni/affetti d) Bisogni di riconoscimento e rendimento: essere riconosciuti come persone capaci, di sentirsi meritevoli e competenti e) Bisogno di realizzazione di Sé: viene soddisfatto quando una persona riesce a sviluppare in pieno le proprie capacità Esiste un forte legame tra la motivazione e l’emozione Motivazione → Emozione 7. EDUCAZIONE SOCIO-AFFETTIVA Cosa si intende? Parte del processo educativo che si occupa di: • Atteggiamenti • Sentimenti • Credenze ed emozioni dell’ allievo Implica un attenzione per: • Sviluppo personale e sociale • Promozione dell’autostima dell’allievo Educazione socio-affettiva → Dimensione interpersonale In quest’ottica l’Istruttore deve: • • Offrire sostegno e guidare l’allievo Porsi come strumento attivo affinchè l’allievo possa apprendere, esprimendo il proprio stato d’animo Importanza della RELAZIONE Istruttore ↔ Allievo La relazione tra Istruttore e allievo influenza la motivazione ad apprendere ESEMPIO o La serenità di stare in gruppo nel contesto scuderia può soddisfare i bisogni di appartenenza e accettazione o Una buona relazione con l’Istruttore quelli di sicurezza e riconoscimento o Il raggiungimento di obiettivi tecnici quelli di realizzazione di Sè Tutto questo permette di rinforzare la motivazione e di affrontare lo sforzo cognitivo dell’apprendimento in modo positivo 8. IL RUOLO DELLE EMOZIONI NELL’APPRENDIMENTO Non è solo con intelligenza e razionalità (mente) che si ha successo nell’apprendimento Apprendimento ↔ Emozione L'emozione gioca un ruolo fondamentale nell'apprendimento • • Le emozioni sono alla base della motivazione e del coinvolgimento personale Possono essere la causa di blocchi e difficoltà di apprendimento Cosa si intende per emozione? 1. Reazione affettiva 2. In genere breve ma intensa 3. Insorge all’improvviso 4. Risposta a stimoli ambientali che per un qualunque motivo ci colpiscono Emozioni / Sentimenti SENTIMENTI: - Non dipendono da uno stimolo esterno ma dai nostri interessi, dai nostri valori, dalle influenze del nostro contesto culturale - persistono nel tempo, indipendentemente da ciò che ci colpisce Abilità emotive sono le radici psicologiche di un buon Istruttore ↓ Consentono di creare una valida relazione con l’allievo Cosa deve affinare un Istruttore? Interazione con gli altri Riconoscimento di emozioni, affetti, atteggiamenti, caratteristiche e comportamenti delle persone Personale espressività emotiva ↓ Emozioni, affetti e sentimenti se inespressi non riconosciuti o non elaborati in modo opportuno possono generare problematiche e disagi psicologici Quali abilità emotive deve possedere un Istruttore? • • • Comprendere le emozioni ed i sentimenti dell’altro Sapere esprimere i propri Mostrare empatia nei rapporti interpersonali INTELLIGENZA EMOTIVA Capacità di riconoscere ed esprimere le proprie emozioni Comprendere quelle degli altri Emozioni ↔ Empatia Cosa si intende per empatia? Capacità di: o mettersi nei panni dell’altro o vedere il mondo attraverso i suoi occhi o comprendere le sue emozioni o identificarsi con i suoi vissuti Si richiede all’Istruttore di: o o o o entrare in relazione con l’allievo tenere presenti i suoi stati d’animo cercare di ascoltare le sue esigenze comprendere le sue paure che spesso possono nascondere vere e proprie difficoltà psicologiche/esistenziali Senza una capacità empatica può accadere che alcuni comportamenti dell’allievo vengano scambiati per sfide, resistenze e opposizioni verso colui che insegna Empatia come fondamento di: o una buona e sana comunicazione o relazione interpersonale produttiva ↓ Capacità di ASCOLTO ↓ COMUNICAZIONE INTERPERSONALE