VIRUS RESPIRATORIO SINCIZIALE BOVINO • E’ un virus che colpisce bovini e ovini, principalmente animali giovani. • Causa una malattia respiratoria acuta caratterizzata da febbre, scolo nasale ed oculare, tosse e dispnea EZIOLOGIA • • • • • • • Famiglia: Paramyxoviridae Sottofamiglia: Pneumovirinae Genere: Pneumovirus Virus pleomorfi sferici del diametro di 150-300 nm provvisti di envelope. Hanno proiezioni esterne di adesione H/N e di fusione F responsabili della fusione dell'envelope con la membrana. Nucleocapside a simmetria elicoidale. RNA monocatenario a polarità negativa, hanno polimerasi virale. • • Sulla base di differenze antigeniche (proteine dell’envelope, G e F) si riconoscono tre sottogruppi: A , B ed A-B Tale difformità antigenica sarebbe alla base: di un diverso grado di virulenza della insorgenza (spesso stagionale) in rapida successione nello stesso gruppo di animali (Furze e coll. 1994) di quadri clinici variabili CARATTERISTICHE VIRALI • • • • • • Caratteristiche chimiche e fisiche: virus labile nell’ambiente esterno, a pH acido e al calore, sensibile ai solventi organici. Non è emoagglutinante . Recettivo il bovino, raramente colpisce pecora, capra. Riscontrata positività sierologica nel cavallo. Replica su cellule di diversa origine (cellule bovino). Determina effetto citopatico tardivo in primo isolamento (4 settimane) con formazione di sincizi e inclusioni citoplasmatiche. Virus antigenicamente stabile e correlato al virus omologo dell’uomo. EPIDEMIOLOGIA • • • • • E' una malattia a diffusione cosmopolita. Trasmissione: contatto diretto con animali infetti tramite le secrezioni nasali e oculari, aerosol (tosse). Si ipotizza la trasmissione verticale: è stato isolato in feti abortiti, il virus però potrebbe non essere la causa dell'aborto. E' una malattia stagionale (autunno - inverno). Sovraffollamento, stress da trasporto, alimentazione, scarsa ventilazione nei locali con un eccesso di anidride carbonica e ammoniaca. Animali sensibili: vitelli di 3-12 mesi PATOGENESI PORTA D’INGRESSO: oro-nasale Nei casi gravi si ipotizza un meccanismo patogenetico immunomediato con ipersensibilità di tipo 1 (IgE mediato) che determina enfisema, edema interstiziale e polmonare Mancata espulsione di muco, maggiore vulnerabilità agli agenti di infezione secondaria REPLICAZIONE: cellule della mucosa nasale (2gg PI) cellule epiteliali polmonari (4-10gg PI) NECROSI: danno all’epitelio vibratile RUOLO DEGLI ANTICORPI PASSIVI COLOSTRALI • • Gli Ac colostrali sono scarsamente protettivi • Gli Ac colostrali interferiscono con le vaccinzioni, in particolare con gli stipiti vaccinali vivi attenuati • Vitelli di 2-3 settimane con Ac colostrali, se infettati, sviluppano una forma clinica; reinfettati 90 gg dopo mostrano una rapida risposta anticorpale (IgA e IgM) (Kimman e coll., 1989) SINTOMI CLINICI FORME LIEVI: FORME GRAVI: • polipnea • febbre • scolo oculo-nasale • tosse • dispnea • depressione del sensorio • dispnea • fame d’aria • scialorrea • cianosi • edema polmonare • enfisema Le forme gravi sono a sfondo allergico e danno sintomi respiratori alcune settimane dopo un’apparente remissione della forma lieve DIAGNOSI Diagnosi di sospetto: • Sintomi clinici Diagnosi di laboratorio: • diagnosi diretta Immunofluorescenza PROFILASSI Migliorare le condizioni generali di allevamento PROFILASSI IMMUNIZZANTE •Per la protezione sono importanti le IgA e l'immunità cellulomediata •I vaccini attenuati somministrati per via parenterale danno immunità di breve durata •Se somministrati prima dei cambi di stagione contengono i danni economici