Presentazione di PowerPoint - Dipartimento di Comunicazione e

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Insegnamento di
Sociologia dei
processi culturali
Prof. Marco Bruno
[email protected]
Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale
Anno accademico 2015-2016
1
Insegnamento di
Sociologia dei processi culturali
a.a. 2015-2016
prof. Marco BRUNO
II semestre: dal 24 febbraio al 19 maggio 2016, aula Sani 9
Mercoledì
ore 15-17
Giovedì
ore 15-17
prof. Marco BRUNO
ricevimento:
lunedì ore 11-12.30 (controllare sempre news in bacheca elettronica)
Stanza T040, piano terra Via Salaria 113 – tel. 06.49918362
[email protected]
Tutte le informazioni sul corso sono in bacheca elettronica
http://www.coris.uniroma1.it/corso/8441
Insegnamento di
Sociologia dei processi culturali
Destinatari del corso
Il corso è rivolto:
- agli studenti del primo anno del corso di laurea in
Comunicazione, tecnologie e culture digitali;
- agli studenti degli anni precedenti dello stesso corso di
laurea che non hanno ancora sostenuto l'esame;
- a studenti di corsi di laurea di altri dipartimenti della
Sapienza che inseriranno l'esame nel proprio piano di studi;
- agli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia per i quali
l'esame è mutuato.
Il relativo insegnamento per il corso di laurea in Comunicazione pubblica e
d'impresa (anche anni precedenti) è tenuto dalla collega Cortoni: gli studenti di
questo corso di laurea devono quindi fare riferimento a questa docente e non
possono sostenere l'esame con il prof. Bruno.
Insegnamento di
Sociologia dei processi culturali
Obiettivi formativi
Il corso mira a dotare gli studenti dei necessari strumenti
teorici e concettuali della Sociologia dei processi culturali.
Il corso intende sviluppare una riflessione sul ruolo della
cultura e della comunicazione nella società contemporanea,
da un lato attraverso lo studio degli aspetti strutturali e
fenomenologici della cultura come oggetto scientifico,
dall’altro attraverso la disamina del contributo che le
diverse scienze sociali hanno dato alla fondazione delle
scienze della comunicazione e della cultura.
1. La cultura e l’analisi sociologica della
cultura
2. Cultura e comunicazione nell’era
digitale
3. Comunicazione, informazione e
costruzione della realtà: il framing
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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La cultura e la modernità
I significati culturali e la produzione sociale della
cultura
Produzione, ri-produzione, distribuzione e
ricezione della cultura; sottoculture e pratiche
culturali
La modernità e i suoi dispositivi culturali,
comunicazione, digitalizzazione e culture
interconnesse
Cultura e problemi sociali
Pratiche culturali, sistemi mediali e ambiente
digitale
Culture, identità e processi interculturali
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Programma d’esame
1. W. Griswold, 2005, “Sociologia
della cultura”, il Mulino,
Bologna.
(Escluso il Capitolo 6, di cui si
consiglia comunque una lettura)
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Programma d’esame
2. N. Couldry, 2015, “Sociologia
dei nuovi media. Teoria sociale
e pratiche mediali digitali”,
Pearson, Milano.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Programma d’esame
3. M. Bruno, 2014, “Cornici di
realtà. Il frame e l’analisi
dell’informazione”, Guerini e
Associati, Milano.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Programma d’esame
3. M. Bruno, 2014, “Cornici di
realtà. Il frame e l’analisi
dell’informazione”, Guerini e
Associati, Milano.
4. Lettura e discussione di un testo
a scelta dalla lista che sarà resa
disponibile in apposito file nella
sezione Materiali della bacheca
elettronica
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 10
Programma d’esame
4. Lettura e discussione di un testo a scelta dalla lista che sarà
resa disponibile in apposito file nella sezione Materiali della
bacheca elettronica.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Perché ci interessa la cultura
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Perché noi siamo esseri culturali
Oltre la dicotomia natura/cultura
Cultura ed esperienza quotidiana
Cultura e significati
Oltre le concezioni elitiste di cultura
Le culture (al plurale), il “culturale” (aggettivo, come
dimensione dell’esistenza umana)
• Cultura, media e comunicazione
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Cultura e comunicazione. Ambiti di indagine
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Studi sul potere di socializzazione delle agenzie mediali o sulle potenzialità educative e di
rimediazione della comunicazione (media education);
analisi sui testi della comunicazione come punto di intersezione tra gli apparati culturali e i
pubblici (frequentazione e fruizione delle istituzioni culturali, mostre, musei, lettura, etc.);
studi e ricerche sulle molteplici declinazioni della comunicazione (pubblica, d’impresa,
sociale, ambientale, politica, etc.);
ricerche e analisi sul tempo, sul tempo libero e sul loisir, sugli spazi della creatività, sulle reti
di azione associativa e volontaria;
ricerche sulle culture e sull’espressività giovanile, compreso l’uso delle tecnologie a fini di
svago (es. video game), o linguaggi a volte trascurati dalla ricerca come la musica;
studi su mode, stili di vita, sottoculture (musica, lifestyle, etc.);
ricerche sulle dimensioni culturali delle pratiche giovanili (o generazionali), dimensione
interculturale o “etnica”;
studi sui cosiddetti consumi culturali, intesi come comportamenti di scelta (es. la “varietà”
delle diete comunicative);
riflessione sui processi comunicativi e sulle relazioni attivate nella rete, con importanti
aperture sulla relazione scrittura-oralità secondaria e sulle rappresentazioni sociali nell’età
del digitale;
ricerche sulle culture digitali (community, relazioni sociali nei SNS, creatività digitale, etc.).
…
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M. Bruno. Soc. dei processi culturali
La comunicazione come processo
culturale
• Tra gli assiomi della comunicazione: “non si può non
comunicare” (Watzlawick).
• Cultura è significato, quindi la comunicazione come
circolazione di significati è un processo culturale.
• I media partecipano alla creazione e costruzione sociale
della realtà.
• Paradigma della cultura mediale (Crane) e media logic
(Altheide, Snow): l’apparente standardizzazione
produce pluralità e complessità
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Sociologia e cultura, un ritorno di
interesse
• Fino agli anni ottanta, al centro degli interessi dei
sociologi vi erano le conseguenze materiali e le
spiegazioni strutturali dei fenomeni sociali.
• Fattori come la classe sociale, il reddito, gli aspetti
demografici, il lavoro erano al centro; la cultura e le
spiegazioni culturali erano marginali.
• Influenza reciproca tra struttura sociale e cultura
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Sociologia della cultura
• Branca della sociologia che osserva i fenomeni
culturali (comprese storie, credenze, media, opere
d’arte, pratiche religiose, mode, rituali, sapere
specialistico, senso comune, etc.) da una
prospettiva sociologica.
• Attenzione alle relazioni sociali (tra individui,
organizzazioni, istituzioni), agli attori, ai contesti.
• Prospettiva aperta, inclusiva, transdisciplinare.
• Prospettiva globale e transnazionale.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Problema della definizione di cultura
• Cultura: il problema della
definizione
– 1952: Clyde Kluckhohn e
Alfred Kroeber individuano
circa 160 significati
Clyde Kluckhohn, A. L. Kroeber,
Alfred G. Meyer, 1952, Culture: a
critical review of concepts and
definition, Vintage Books, New York
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Definizioni. Due modi di vedere la cultura
1. “Quanto di meglio è stato pensato e conosciuto”
• Cultura “alta”. Arti, letteratura. Elevazione dello status morale.
• Cultura e civiltà. Cultura come agente umanizzante che mitiga
le conseguenze più distruttive della modernizzazione.
• Concezione ottocentesca e problema dell’etnocentrismo.
• Arnold (1869), teoria universale del valore culturale.
• Cultura come studio della perfezione: “dolcezza e luce”.
• Arnold: la bellezza e la saggezza prodotte dalla cultura
derivano dalla a) consapevolezza e dalla sensibilità nei
confronti di ciò che di “meglio è stato pensato e conosciuto
(nell’arte, nella letteratura, nella storia, nella filosofia) e da b)
“una ragione giusta”.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Intermezzo. “Dolcezza e luce”
• Jonathan Swift. Parabola sui ragni e le api
Tutti pensano che i ragni siano molto industriosi, ma
di fatto essi lavorano solo per se stessi e per
soddisfare il proprio bisogno di nutrirsi. “Tutto quel
fare tele serve solo a catturare le loro cene”. Invece le
api sono più ammirevoli perché producono non
egoisticamente benefici per altri: il miele e la cera
usata per fare le candele, dolcezza e luce.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Definizioni. Due modi di vedere la cultura
1. “Quanto di meglio è stato pensato e conosciuto”
• La cultura è diversa dalla scienza. Weber (“La scienza come
professione”). Ricerca del senso: limite della scienza, la scienza
non può dare significati alle nostre vite.
• Questi significati risiedono nelle idee, nella filosofia, nelle
religioni.
• Esempio religione: la scienza ne studia le pratiche, le basi
dottrinarie, le istituzioni, le basi sociali, etc. La religione come
idea o come fede non è materia di studio scientifico ma di
adesione o meno.
• Approccio delle discipline umanistiche
– Sacralità e separatezza. Necessità di preservarla
– Cultura, coltivazione, perfezione. È possibile gerarchizzarle
– Il problema dell’etnocentrismo
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Intermezzo. L’etnocentrismo
Studio etnografico sugli Inacirema (testo tratto da Miner 1956, pp. 503504)
All’intero sistema sembra essere sottintesa la credenza di fondo che il
corpo umano è brutto e tende naturalmente alla debolezza e alla malattia.
Imprigionato nel corpo, l'uomo ha soltanto la speranza di prevenire tali
tendenze ricorrendo alla potente influenza dei riti e delle cerimonie. Ogni
famiglia dispone di uno o più sacrari destinati a questo scopo. Il punto
focale del sacrario è una cassa o tabernacolo inserito nel muro. Nel
tabernacolo sono conservati molti filtri e pozioni magiche, senza i quali gli
indigeni credono di non poter vivere. Questi preparati sono forniti da una
serie di soggetti specializzati. I più potenti tra loro sono gli stregoni, le cui
prestazioni devono essere ripagate con doni di valore. Gli stregoni, però,
non preparano in prima persona le pozioni curative destinate ai clienti, ma
decidono gli ingredienti da usare e li mettono per iscritto in una lingua
antica e segreta. Così la prescrizione risulta comprensibile soltanto agli
stregoni e agli erboristi che, in cambio di altri doni, preparano la pozione
richiesta. Gli Inacirema provano un orrore e un’attrazione quasi patologici
per la bocca, le cui condizioni avrebbero un’influenza soprannaturale su
Pagina 21
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
tutti i rapporti sociali.
segue
Intermezzo. L’etnocentrismo
segue
Gli indigeni credono che, se non fosse per i rituali riservati alla bocca, i
denti cadrebbero, le gengive sanguinerebbero, le mandibole
finirebbero per rattrappirsi
ed essi verrebbero abbandonati dai propri amici e respinti dai propri
amanti. Essi credono anche che esista uno stretto rapporto tra
caratteristiche orali ed etiche. Esiste ad esempio un’abluzione rituale
della bocca prevista per i bambini che ha lo scopo di rafforzare la loro
fibra morale.
Tra i rituali fisici quotidiani che tutti eseguono ce n'è uno riservato alla
bocca. Sebbene questo popolo sia così puntiglioso nella cura della
bocca, il rito comporta una pratica che appare rivoltante allo straniero
non iniziato. Mi è stato riferito che il rituale in questione consiste
nell'introdurre in bocca un piccolo ciuffo di setole di maiale con
l’aggiunta di certe polveri magiche e poi nell’agitarlo seguendo una
serie altamente formalizzata di gesti.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
(Miner 1956, pp.
503-504)
Pagina
22
Intermezzo. L’etnocentrismo
“Etnocentrismo è il termine tecnico che designa una concezione per la
quale il proprio gruppo è considerato il centro di ogni cosa, e tutti gli
altri sono classificati e valutati in rapporto a esso” (W.G. Sumner, 1906;
tr. it., p. 17).
Valutazione e analisi delle culture “Altre” a partire da criteri derivanti
dalla propria cultura.
Effetto implicitamente gerarchizzante.
Relativismo culturale contro le diverse forme di neo-razzismo o
razzismo differenzialista.
Relativismo culturale non è relativismo etico.
Non significa impedire un’analisi della diversità, ma implica
un’analisi delle conseguenze sociali della diversità.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 23
Definizioni. Due modi di vedere la cultura
2. “Quell’insieme complesso”
• Herder: contro l’etnocentrismo della cultura europea della fine
del diciottesimo secolo. Dalla cultura alle culture
• Tylor (“Alle origini della cultura”, 1871), antropologo inglese.
Fine della dicotomia cultura/civiltà:
“quell’insieme complesso che include il sapere, le credenze, l’arte, la
morale, il diritto, il costume e ogni altra competenza e abitudine
acquisita dall’uomo in quanto membro della società”.
• Peter Berger (1969), la cultura come “la totalità dei prodotti
dell’uomo” sia materiali che immateriali.
• Definizione anche troppo ampia. Cultura implicita e esplicita
Forme espressive esplicite e fondamenti impliciti dell’azione
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 24
Definizioni. Due modi di vedere la cultura
2. “Quell’insieme complesso”
• Funzionalismo. Congruenza tra struttura sociale e cultura;
identifica la cultura con i valori che orientano i livelli sociali,
politici ed economici di un sistema sociale.
• Equilibrio, armonia, forte congruenza. Merton, analisi della
devianza: scarto tra valori e mezzi.
• Anche il marxismo, forte congruenza (tra struttura e
sovrastruttura).
• Berger, Luckmann, 1969 “La costruzione
sociale della realtà”
processo di
esteriorizzazione – oggettivazione - interiorizzazione
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 25
Definizioni. Due modi di vedere la cultura
2. “Quell’insieme complesso”
• Clifford Geertz (“Interpretazione di
culture”, 1973, 113):
“un modello di significati trasmesso
storicamente, significati incarnati in
simboli, un sistema di concezioni
ereditate espresse in forme simboliche
per mezzo di cui gli uomini
comunicano, perpetuano e sviluppano
la loro conoscenza e i loro atteggiamenti
verso la vita”.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 26
Definizioni. Due modi di vedere la cultura
2. “Quell’insieme complesso”
• Definizione di Geertz
“un modello di significati trasmesso storicamente, significati incarnati in simboli, un sistema di
concezioni ereditate espresse in forme simboliche per mezzo di cui gli uomini comunicano, perpetuano
e sviluppano la loro conoscenza e i loro atteggiamenti verso la vita”.
• Enfasi sui significati
• Propende per il relativismo, evita valutazioni.
La valutazione può farsi in riferimento all’impatto delle culture
sull’ordine sociale ma non del fenomeno culturale in sé.
• Enfatizza la persistenza, la durata e la stabilità
ma consente spazio al mutamento
• Assume che la cultura può essere studiata
empiricamente
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 27
Per riepilogare, scienze sociali e cultura
• Sociologia della cultura
In un mondo in via di globalizzazione, la sociologia della cultura,
branca relativamente recente che si concentra sui rapporti
reciproci tra la struttura sociale e i fenomeni culturali, è destinata
ad assumere un rilievo crescente. Nessuna società può sussistere,
perpetuarsi e riprodursi senza una rete di significati - norme,
valori, credenze, simboli espressivi - che nel loro insieme
definiscono la sua cultura.
• «La sociologia cerca adesso di comprendere come la
costruzione di senso delle genti plasmi la loro
azione razionale, come la loro posizione di classe
modelli i loro racconti - in breve, come la struttura
sociale e la cultura si influenzino reciprocamente»
(Griswold 2004, p. 7).
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 28
Per riepilogare, scienze sociali e cultura
L’approccio tradizionale delle scienze sociali si è
servito di due modalità per definire la cultura.
Sfera specializzata di attività umana (modalità
umanistica).
Insieme di pratiche e atteggiamenti che fungono da
copione per la quotidianità
(modalità delle scienze sociali, specialmente
l’antropologia).
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 29
Per riepilogare, scienze sociali e cultura
Entrambe le versioni presentano aspetti problematici.
La prima ha il doppio difetto di essere individualistica
ed elitaria. Non solo la “perfezione” nelle arti e
nell’intelletto è per definizione affare di pochi,
fortunati individui, ma anche la possibilità di affinare
il proprio spirito è questione individuale e circoscritta.
I confini della cultura sono invece generalmente
elastici e contestati ma soprattutto in continua
trasformazione: chi decide se un oggetto appartiene
alla sfera della cultura? Come si legittima la
«perfezione»?
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 30
Per riepilogare, scienze sociali e cultura
Anche il secondo concetto ha un problema duplice
poiché è troppo generale e generico e, nello stesso
tempo, suppone un’omogeneità - una condivisione, un
consenso – che non solo si fatica a riscontrare
empiricamente ma appare sempre meno plausibile nel
mondo contemporaneo, caratterizzato piuttosto da
eterogeneità, mobilità e fluidità, nonché da una
crescente contaminazione delle identità culturali
variamente intrecciata con la densa cortina
pseudoculturale diffusa dalla globalizzazione.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 31
Per riepilogare, scienze sociali e cultura
Quando i sociologi parlano di cultura solitamente intendono una di
queste quattro cose:
norme,
valori,
credenze,
simboli espressivi.
“Le norme rappresentano la base condivisa a partire dalla quale si
estrinsecano i modelli di comportamento degli individui associati; i
valori rappresentano l’orizzonte di senso a cui gli individui associati
tengono e credono; le credenze costituiscono gli indicatori e i
selettori in forza dei quali gli individui associati credono di
comprendere, afferrare e detenere i significati delle modalità di
funzionamento del mondo; i simboli espressivi costituiscono delle
rappresentazioni del mondo (inclusi valori, norme e credenze)”
(Griswold 2004, 16).
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 32
Tipi di significato
Wendy Griswold dichiara di lavorare con questa
definizione:
La cultura si riferisce al lato espressivo della vita
umana, a tutto ciò che può rappresentare
qualcos’altro, sia in modo esplicito che implicito; è
una definizione operativa e non valutativa: non si
focalizza sul “meglio” ma neppure è
onnicomprensiva, bensì restringe la cultura a ciò che
ha significato.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 33
Tipi di significato
• Significato semplice
Denota corrispondenza biunivoca. A un segno è
legato uno e un solo significato
I colori in un semaforo
• Significato complesso:
Si trova in segni tipicamente chiamati simboli
I simboli non rappresentano un singolo referente,
evocano una varietà di significati, anche ambigui. Non
denotano, ma connotano, suggeriscono, evocano
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 34
Interpretazione dei significati
La cultura è fatta per lo più di significati complessi e
non di semplici significati incorporati in simboli.
Per capire la cultura dobbiamo essere capaci di
sbrogliare queste reti ingarbugliate di significati.
Produzione e riproduzione di cultura sono processi
sociali di interazione, socializzazione, apprendimento.
Dall’antropologia culturale, evidenza che il complesso
delle interazioni umane trasmette modelli di significato e
di comportamento che si chiamano cultura (Geertz,
1973).
Così, l’analisi sociologica della cultura parte dalla
premessa che quest’ultima offre orientamento e dirige il
comportamento.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 35
Interpretazione dei significati
Geertz: «L’uomo ha bisogno di fonti simboliche di
illuminazione per trovare la sua strada nel mondo,
perché quelle di tipo non simbolico, inserite nel suo
corpo costituzionalmente, gettano una luce troppo
soffusa».
«Il concetto di cultura che esporrò […] è essenzialmente
semiotico. Ritenendo, insieme a Max Weber, che l’uomo
è un animale impigliato nelle reti di significati che egli
stesso ha tessuto, credo che l’intera cultura consista in
queste reti e che perciò la loro analisi non sia anzitutto
una scienza sperimentale in cerca di leggi, ma una
scienza interpretativa in cerca di significato»
C. Geertz, Interpretazione di culture, Il Mulino, Bologna, 1987, p.40
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 36
W. Griswold. Il diamante culturale
• Studiare le connessioni, i legami tra culture e società
• Non è una teoria, né un modello
• È uno strumento di analisi degli oggetti e dei processi
culturali
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 37
W. Griswold. Il diamante culturale
• Studiare le connessioni, i legami tra culture e società
• Non è una teoria, né un modello
• È uno strumento di analisi degli oggetti e dei processi
culturali
Social World
Producers
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Receivers
Cultural Object
Pagina 38
W. Griswold. Il diamante culturale
Mondo sociale
Creatori
Ricevitori
Oggetto culturale
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 39
Intermezzo. Il processo comunicativo,
trasmissione e condivisione
«Se il caso archetipico di
comunicazione intesa come
trasmissione è la diffusione
dei messaggi nello spazio a
fini di controllo, il caso
archetipico di
comunicazione intesa come
rituale è la cerimonia sacra
che avvicina le persone in
amicizia e comunanza».
J. W. Carey, Communication as culture,
Essays on media and society, Routledge,
London-New York, 1989
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 40
W. Griswold. Il diamante culturale
• La sociologia è interessata, in primo luogo, alle
relazioni tra oggetti culturali e mondo sociale
– Oggetto culturale
– Mondo sociale
• Tutti gli oggetti culturali sono prodotti da creatori
umani: inventori, artisti, gente comune
– Creatore
• Tutti gli oggetti culturali, per essere tali, devono
avere gente che li riceva, ascolti, comprenda
– Ricevitore
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 41
W. Griswold. Il diamante culturale
• Oggetti culturali: simboli, credenze, valori e pratiche.
• Creatori culturali: singoli, gruppi, organizzazioni,
istituzioni e sistemi che producono e distribuiscono
oggetti culturali.
• Destinatari culturali: singoli, gruppi, organizzazioni,
istituzioni e sistemi che fanno esperienza della cultura
e degli oggetti culturali.
• Mondo sociale: il contesto entro cui la cultura viene
creata ed esperita.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 42
W. Griswold. Il diamante culturale
• Oggetti culturali: simboli, credenze, valori e pratiche.
• Creatori culturali: singoli, gruppi, organizzazioni, istituzioni e sistemi
che producono e distribuiscono oggetti culturali.
• Destinatari culturali: singoli, gruppi, organizzazioni, istituzioni e sistemi
che fanno esperienza della cultura e degli oggetti culturali.
• Mondo sociale: il contesto entro cui la cultura viene creata ed esperita.
Tra questi quattro elementi, distribuiti ai vertici del
diamante, si danno sei legami o connessioni. La
sociologia della cultura mira ad illustrare gli elementi in
sé e per sé e a chiarire le relazioni reciproche che si
danno tra essi.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 43
Gli oggetti culturali
Un significato condiviso incorporato in una forma.
• Un oggetto culturale ha un significato condiviso: gli
è stato attribuito un senso che è, appunto, condiviso
da coloro i quali si riconoscono in quella cultura.
• Quando si parla di senso ci si riferisce, quindi, alla
capacità dell’oggetto di suggerire o indicare
qualcos’altro.
• Es. Il suono di allarme di una sirena indica che
bisogna sgombrare il palazzo
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 44
Il diamante culturale
Mondo sociale
Creatori
Ricevitori
Oggetto culturale
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 45
Teorie del riflesso
• Se la cultura è fatta di significati sociali, che rapporto
c’è tra mondo sociale e oggetti culturali?
• La cultura come specchio, riflesso della vita sociale.
• Il significato di un particolare oggetto culturale sta
nelle strutture sociali e nei modelli che esso riflette.
• Due approcci teorici nettamente diversi ma con una
medesima teoria del legame tra società e cultura:
teoria del riflesso.
– Marxismo
– Funzionalismo
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 46
Il riflesso della vita sociale
Oggetto culturale, creazione culturale e riflesso della
vita sociale.
Stendhal (1830)
“Un romanzo, signori, è uno specchio trasportato lungo
una strada maestra, A volte esso riflette ai vostri occhi
l’azzurro del cielo, a volte il fango delle pozzanghere
sulla via. E l’uomo che porta lo specchio sulla schiena è
accusato da voi di immoralità! Il suo specchio mostra il
fango, voi maledite lo specchio”
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 47
Teorie del riflesso
Teoria del riflesso
es. tv e violenza
Mondo sociale violento
La violenza televisiva riflette
la violenza del mondo sociale
Creatori
Ricevitori
Il mondo sociale riflette programmi
televisivi violenti
La violenza nella televisione
(oggetto culturale)
Griswold,
della cultura, il Mulino, Bologna 2005
- Idealismo (Platone):W.dal
cieloSociologia
alla terra
- Materialismo (Marx): dalla terra al cielo
- Funzionalismo: terra e cielo
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 48
Teorie del riflesso
Idealismo – dal cielo alla terra
Secondo l’idealismo, la cultura è la
materializzazione di idee, di spirito, bellezza e
verità universale; come tale è separata
dall’esistenza materiale.
L’ideale precede, anche per importanza, il materiale.
Mito della caverna. Realtà, forme e apparenze
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 49
Teorie del riflesso
Idealismo – dal cielo alla terra
Al di là di ogni apparenza si trova un’idea o una forma
Il letto su cui dormiamo, realtà materiale pura apparenza,
la realtà è una forma preesistente, il Letto.
La teoria platonica delle forme ha tre componenti, la
forma, l’apparenza e l’arte
Tre tipi di creatori.
1. Dio, il creatore, che produce il letto reale nella sua
forma ideale.
2. L’artigiano che produce il letto materialmente.
3. Il pittore che fa una riproduzione del letto materiale
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 50
Teorie del riflesso
Idealismo – dal cielo alla terra
L’arte, come quella
prodotta dal pittore, è una
copia imperfetta di una
copia imperfetta e si basa
su una comprensione
irrazionale e mediocre di
ciò che vorrebbe
rappresentare
La cultura è meno che
reale, meno fondamentale
di ciò che essa riflette
Un diamante doppio
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 51
Teorie del riflesso
“Dalla terra al cielo”. L’approccio materialista alla cultura
Idealismo quindi: la cultura può essere compresa come
materializzazione delle idee, dello spirito, della bellezza e
della verità universale.
Idealismo kantiano, Hegel, Marx e i giovani hegeliani,
Feuerbach e Marx
Feuerbach, lo spirito del tempo un prodotto di condizioni
materiali. Esempio religione: gli esseri umani creano gli dei
ma poi prendono per reale la loro stessa creazione, la adorano
e ne diventano dipendenti.
Marx e il materialismo storico: le condizioni sociali e
materiali.
La struttura e la sovrastruttura (determinata dalla struttura).
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 52
Teorie del riflesso
“Dalla terra al cielo”. L’approccio materialista alla cultura
“…gli uomini entrano in rapporti determinati, necessari…”
Qual è il rapporto tra significati culturali e realtà sociale? La concezione
materialista implica “che la religione, i valori, l’arte, le idee, le leggi e la
cultura in generale sono i prodotti della realtà materiale” (Griswold, p. 47).
I significati culturali sono dunque una sovrastruttura che si edifica e in
qualche modo riflette l’infrastruttura materiale, ciò che gli uomini
producono nel loro sforzo di trasformare il mondo per adattarlo ai propri
bisogni.
Le idee dominanti di una società sono le idee della sua classe dominante.
Cultura determinata dalle condizioni materiali.
Raymond Williams (1973) e il tema della “determinazione”: determinare in Marx
non vuol dire strettamente causare, non “predire compiutamente” ma “porre limiti,
fare pressione”. Sovrastruttura influenzata ma non strettamente determinata,
dipendente, dalla struttura.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 53
Teorie del riflesso
“Dalla terra al cielo”
Linee di ricerca marxiste sulla cultura
Teoria critica. Scuola di Francoforte
Istituto per la ricerca sociale di Francoforte, poi Columbia
University.
Horkheimer, Marcuse, Adorno, Löwenthal.
Analisi culturale empirica in funzione dell’obiettivo di
una riforma sociale. Ricerche sull’autorità e sulla cultura
di massa.
L’industria culturale: la natura antidemocratica della
cultura popolare.
Löwenthal: dalla produzione al consumo
Adorno e la musica popolare
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Teorie del riflesso
Cultura e significato nel funzionalismo
«L’essenza del funzionalismo è che le società umane,
per conservarsi, esprimono bisogni concreti, e le
istituzioni sociali sorgono per soddisfare tali bisogni»
(Griswold, p. 52). In quest’ottica «ogni livello sociale - la
cultura, la politica, l’economia, l’ordine sociale - fornisce
input e riceve output da ogni altro livello. Ogni livello è
adattato a, o riflette, ogni altro livello. Così, la cultura
riflette la società proprio come la società riflette la
cultura» (Id.)
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 55
Teorie del riflesso
Cultura e significato nel funzionalismo
Sia l’ipotesi marxista che quella funzionalista,
riconoscendo che la cultura e la struttura sociale
esercitano una mutua influenza una sull’altra, tendono
ad accentuare un freccia causale che va in una sola
direzione: la società causa (o determina, o plasma, o
influenza) la cultura.
Forte congruenza tra cultura e società.
Problemi della metafora dello specchio.
-
Transitorietà e durata
Attori (creatori e fruitori)
Spettacolarizzazione e sensazionalismo
Selezione
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
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Teorie del riflesso (e oltre)
Cultura e significato in Weber (e nei suoi eredi)
Max Weber ha intuito che la freccia deve puntare anche
verso l’alto.
In uno dei sui saggi più famosi (L’etica protestante e lo
spirito del capitalismo) egli analizza il modo in cui un
insieme di idee religiose influenzò il modo in cui la
gente lavorava, spendeva il suo denaro e organizzava la
vita economica.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 57
Teorie del riflesso (e oltre)
Cultura e significato in Weber (e nei suoi eredi)
Egli «non negava che la gente perseguisse i suoi
interessi materiali - a questo riguardo egli
prese l’homo faber come punto di avvio - ma
sosteneva che le loro idee, le loro culture
plasmavano precisamente le forme in cui essi
perseguivano questi interessi» (Griswold, p.
61).
Il ruolo dell’uomo (e delle sue pratiche).
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 58
Teorie del riflesso (e oltre)
Cultura e significato in Weber (e nei suoi eredi)
«Sono gli interessi (materiali e ideali), e non le
idee, a dominare immediatamente l’agire
dell’uomo. Ma le “concezioni del mondo”,
create dalle “idee”, hanno spesso determinato come chi aziona uno scambio ferroviario - i
binari lungo i quali la dinamica degli interessi
ha mosso tale attività» (Weber, 1920, p. 352).
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 59
Teorie del riflesso e il diamante culturale
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 60
Teorie del riflesso (e oltre)
Cultura e significato in Weber (e nei suoi eredi)
Sia l’ipotesi marxiana, sia quella funzionalista,
sia quella weberiana implicano, dunque, una
qualche corrispondenza tra cultura e mondo
sociale.
Esse però sottovalutano sia il ruolo degli esseri
umani attivi che producono la cultura o che,
essendone i depositari, la trasmettono, sia il
ruolo di coloro che ricevono i messaggi
culturali, che interpretano, accettano o rifiutano
i significati culturali.
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 61
Teorie del riflesso (e oltre)
Cultura e significato in Weber (e nei suoi eredi)
Dopo Weber: Goldstone, studio culturale delle
rivoluzioni
I significati culturali e la vita pratica delle
persone. Coerenza o frammentazione
Problema della coerenza
Sewell (1992): schemi culturali (non regole), come
presupposti informali che sottendono regole più
informali
Sistemi di significato o repertori (cassetta degli
attrezzi)?
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 62
Teorie del riflesso (e oltre)
Cultura e significato in Weber (e nei suoi eredi)
Gli uomini e la contraddizione culturale
Ann Swidler: gli americani e le “ideologie”
dell’amore, romantico e “utilitaristico”.
Repertori culturali multipli
Compresenza della contraddizione.
Un modello frammentato di cultura.
Cultura e modernità (modernismo e
postmodernismo)
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 63
Cultura e modernità
Modernità e conflitto culturale
Culture e civiltà, la teoria dello scontro (Huntington)
Critica alla teoria dello scontro di civiltà
La categoria di civiltà in Huntington. Islam vs Occidente?
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 64
Cultura e modernità
Omogeneità, differenza e politicizzazione delle
identità
Modernità e postmodernità, il ruolo della cultura
Conflitto. Ibridazioni. L’invenzione della tradizione
”Al Qaeda e il significato della modernità” (J. Gray)
Modernità, ipermodernità e fondamentalismi
religiosi e culturali
M. Bruno. Soc. dei processi culturali
Pagina 65
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