Insegnamento di Sociologia dei processi culturali Prof. Marco Bruno [email protected] Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Anno accademico 2015-2016 1 Insegnamento di Sociologia dei processi culturali a.a. 2015-2016 prof. Marco BRUNO II semestre: dal 24 febbraio al 19 maggio 2016, aula Sani 9 Mercoledì ore 15-17 Giovedì ore 15-17 prof. Marco BRUNO ricevimento: lunedì ore 11-12.30 (controllare sempre news in bacheca elettronica) Stanza T040, piano terra Via Salaria 113 – tel. 06.49918362 [email protected] Tutte le informazioni sul corso sono in bacheca elettronica http://www.coris.uniroma1.it/corso/8441 Insegnamento di Sociologia dei processi culturali Destinatari del corso Il corso è rivolto: - agli studenti del primo anno del corso di laurea in Comunicazione, tecnologie e culture digitali; - agli studenti degli anni precedenti dello stesso corso di laurea che non hanno ancora sostenuto l'esame; - a studenti di corsi di laurea di altri dipartimenti della Sapienza che inseriranno l'esame nel proprio piano di studi; - agli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia per i quali l'esame è mutuato. Il relativo insegnamento per il corso di laurea in Comunicazione pubblica e d'impresa (anche anni precedenti) è tenuto dalla collega Cortoni: gli studenti di questo corso di laurea devono quindi fare riferimento a questa docente e non possono sostenere l'esame con il prof. Bruno. Insegnamento di Sociologia dei processi culturali Obiettivi formativi Il corso mira a dotare gli studenti dei necessari strumenti teorici e concettuali della Sociologia dei processi culturali. Il corso intende sviluppare una riflessione sul ruolo della cultura e della comunicazione nella società contemporanea, da un lato attraverso lo studio degli aspetti strutturali e fenomenologici della cultura come oggetto scientifico, dall’altro attraverso la disamina del contributo che le diverse scienze sociali hanno dato alla fondazione delle scienze della comunicazione e della cultura. 1. La cultura e l’analisi sociologica della cultura 2. Cultura e comunicazione nell’era digitale 3. Comunicazione, informazione e costruzione della realtà: il framing M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 5 - - - - La cultura e la modernità I significati culturali e la produzione sociale della cultura Produzione, ri-produzione, distribuzione e ricezione della cultura; sottoculture e pratiche culturali La modernità e i suoi dispositivi culturali, comunicazione, digitalizzazione e culture interconnesse Cultura e problemi sociali Pratiche culturali, sistemi mediali e ambiente digitale Culture, identità e processi interculturali M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 6 Programma d’esame 1. W. Griswold, 2005, “Sociologia della cultura”, il Mulino, Bologna. (Escluso il Capitolo 6, di cui si consiglia comunque una lettura) M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 7 Programma d’esame 2. N. Couldry, 2015, “Sociologia dei nuovi media. Teoria sociale e pratiche mediali digitali”, Pearson, Milano. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 8 Programma d’esame 3. M. Bruno, 2014, “Cornici di realtà. Il frame e l’analisi dell’informazione”, Guerini e Associati, Milano. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 9 Programma d’esame 3. M. Bruno, 2014, “Cornici di realtà. Il frame e l’analisi dell’informazione”, Guerini e Associati, Milano. 4. Lettura e discussione di un testo a scelta dalla lista che sarà resa disponibile in apposito file nella sezione Materiali della bacheca elettronica M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 10 Programma d’esame 4. Lettura e discussione di un testo a scelta dalla lista che sarà resa disponibile in apposito file nella sezione Materiali della bacheca elettronica. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 11 Perché ci interessa la cultura • • • • • • Perché noi siamo esseri culturali Oltre la dicotomia natura/cultura Cultura ed esperienza quotidiana Cultura e significati Oltre le concezioni elitiste di cultura Le culture (al plurale), il “culturale” (aggettivo, come dimensione dell’esistenza umana) • Cultura, media e comunicazione M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 12 Cultura e comunicazione. Ambiti di indagine • • • • • • • • • • • Studi sul potere di socializzazione delle agenzie mediali o sulle potenzialità educative e di rimediazione della comunicazione (media education); analisi sui testi della comunicazione come punto di intersezione tra gli apparati culturali e i pubblici (frequentazione e fruizione delle istituzioni culturali, mostre, musei, lettura, etc.); studi e ricerche sulle molteplici declinazioni della comunicazione (pubblica, d’impresa, sociale, ambientale, politica, etc.); ricerche e analisi sul tempo, sul tempo libero e sul loisir, sugli spazi della creatività, sulle reti di azione associativa e volontaria; ricerche sulle culture e sull’espressività giovanile, compreso l’uso delle tecnologie a fini di svago (es. video game), o linguaggi a volte trascurati dalla ricerca come la musica; studi su mode, stili di vita, sottoculture (musica, lifestyle, etc.); ricerche sulle dimensioni culturali delle pratiche giovanili (o generazionali), dimensione interculturale o “etnica”; studi sui cosiddetti consumi culturali, intesi come comportamenti di scelta (es. la “varietà” delle diete comunicative); riflessione sui processi comunicativi e sulle relazioni attivate nella rete, con importanti aperture sulla relazione scrittura-oralità secondaria e sulle rappresentazioni sociali nell’età del digitale; ricerche sulle culture digitali (community, relazioni sociali nei SNS, creatività digitale, etc.). … Pagina 13 M. Bruno. Soc. dei processi culturali La comunicazione come processo culturale • Tra gli assiomi della comunicazione: “non si può non comunicare” (Watzlawick). • Cultura è significato, quindi la comunicazione come circolazione di significati è un processo culturale. • I media partecipano alla creazione e costruzione sociale della realtà. • Paradigma della cultura mediale (Crane) e media logic (Altheide, Snow): l’apparente standardizzazione produce pluralità e complessità M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 14 Sociologia e cultura, un ritorno di interesse • Fino agli anni ottanta, al centro degli interessi dei sociologi vi erano le conseguenze materiali e le spiegazioni strutturali dei fenomeni sociali. • Fattori come la classe sociale, il reddito, gli aspetti demografici, il lavoro erano al centro; la cultura e le spiegazioni culturali erano marginali. • Influenza reciproca tra struttura sociale e cultura M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 15 Sociologia della cultura • Branca della sociologia che osserva i fenomeni culturali (comprese storie, credenze, media, opere d’arte, pratiche religiose, mode, rituali, sapere specialistico, senso comune, etc.) da una prospettiva sociologica. • Attenzione alle relazioni sociali (tra individui, organizzazioni, istituzioni), agli attori, ai contesti. • Prospettiva aperta, inclusiva, transdisciplinare. • Prospettiva globale e transnazionale. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 16 Problema della definizione di cultura • Cultura: il problema della definizione – 1952: Clyde Kluckhohn e Alfred Kroeber individuano circa 160 significati Clyde Kluckhohn, A. L. Kroeber, Alfred G. Meyer, 1952, Culture: a critical review of concepts and definition, Vintage Books, New York M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 17 Definizioni. Due modi di vedere la cultura 1. “Quanto di meglio è stato pensato e conosciuto” • Cultura “alta”. Arti, letteratura. Elevazione dello status morale. • Cultura e civiltà. Cultura come agente umanizzante che mitiga le conseguenze più distruttive della modernizzazione. • Concezione ottocentesca e problema dell’etnocentrismo. • Arnold (1869), teoria universale del valore culturale. • Cultura come studio della perfezione: “dolcezza e luce”. • Arnold: la bellezza e la saggezza prodotte dalla cultura derivano dalla a) consapevolezza e dalla sensibilità nei confronti di ciò che di “meglio è stato pensato e conosciuto (nell’arte, nella letteratura, nella storia, nella filosofia) e da b) “una ragione giusta”. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 18 Intermezzo. “Dolcezza e luce” • Jonathan Swift. Parabola sui ragni e le api Tutti pensano che i ragni siano molto industriosi, ma di fatto essi lavorano solo per se stessi e per soddisfare il proprio bisogno di nutrirsi. “Tutto quel fare tele serve solo a catturare le loro cene”. Invece le api sono più ammirevoli perché producono non egoisticamente benefici per altri: il miele e la cera usata per fare le candele, dolcezza e luce. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 19 Definizioni. Due modi di vedere la cultura 1. “Quanto di meglio è stato pensato e conosciuto” • La cultura è diversa dalla scienza. Weber (“La scienza come professione”). Ricerca del senso: limite della scienza, la scienza non può dare significati alle nostre vite. • Questi significati risiedono nelle idee, nella filosofia, nelle religioni. • Esempio religione: la scienza ne studia le pratiche, le basi dottrinarie, le istituzioni, le basi sociali, etc. La religione come idea o come fede non è materia di studio scientifico ma di adesione o meno. • Approccio delle discipline umanistiche – Sacralità e separatezza. Necessità di preservarla – Cultura, coltivazione, perfezione. È possibile gerarchizzarle – Il problema dell’etnocentrismo M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 20 Intermezzo. L’etnocentrismo Studio etnografico sugli Inacirema (testo tratto da Miner 1956, pp. 503504) All’intero sistema sembra essere sottintesa la credenza di fondo che il corpo umano è brutto e tende naturalmente alla debolezza e alla malattia. Imprigionato nel corpo, l'uomo ha soltanto la speranza di prevenire tali tendenze ricorrendo alla potente influenza dei riti e delle cerimonie. Ogni famiglia dispone di uno o più sacrari destinati a questo scopo. Il punto focale del sacrario è una cassa o tabernacolo inserito nel muro. Nel tabernacolo sono conservati molti filtri e pozioni magiche, senza i quali gli indigeni credono di non poter vivere. Questi preparati sono forniti da una serie di soggetti specializzati. I più potenti tra loro sono gli stregoni, le cui prestazioni devono essere ripagate con doni di valore. Gli stregoni, però, non preparano in prima persona le pozioni curative destinate ai clienti, ma decidono gli ingredienti da usare e li mettono per iscritto in una lingua antica e segreta. Così la prescrizione risulta comprensibile soltanto agli stregoni e agli erboristi che, in cambio di altri doni, preparano la pozione richiesta. Gli Inacirema provano un orrore e un’attrazione quasi patologici per la bocca, le cui condizioni avrebbero un’influenza soprannaturale su Pagina 21 M. Bruno. Soc. dei processi culturali tutti i rapporti sociali. segue Intermezzo. L’etnocentrismo segue Gli indigeni credono che, se non fosse per i rituali riservati alla bocca, i denti cadrebbero, le gengive sanguinerebbero, le mandibole finirebbero per rattrappirsi ed essi verrebbero abbandonati dai propri amici e respinti dai propri amanti. Essi credono anche che esista uno stretto rapporto tra caratteristiche orali ed etiche. Esiste ad esempio un’abluzione rituale della bocca prevista per i bambini che ha lo scopo di rafforzare la loro fibra morale. Tra i rituali fisici quotidiani che tutti eseguono ce n'è uno riservato alla bocca. Sebbene questo popolo sia così puntiglioso nella cura della bocca, il rito comporta una pratica che appare rivoltante allo straniero non iniziato. Mi è stato riferito che il rituale in questione consiste nell'introdurre in bocca un piccolo ciuffo di setole di maiale con l’aggiunta di certe polveri magiche e poi nell’agitarlo seguendo una serie altamente formalizzata di gesti. M. Bruno. Soc. dei processi culturali (Miner 1956, pp. 503-504) Pagina 22 Intermezzo. L’etnocentrismo “Etnocentrismo è il termine tecnico che designa una concezione per la quale il proprio gruppo è considerato il centro di ogni cosa, e tutti gli altri sono classificati e valutati in rapporto a esso” (W.G. Sumner, 1906; tr. it., p. 17). Valutazione e analisi delle culture “Altre” a partire da criteri derivanti dalla propria cultura. Effetto implicitamente gerarchizzante. Relativismo culturale contro le diverse forme di neo-razzismo o razzismo differenzialista. Relativismo culturale non è relativismo etico. Non significa impedire un’analisi della diversità, ma implica un’analisi delle conseguenze sociali della diversità. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 23 Definizioni. Due modi di vedere la cultura 2. “Quell’insieme complesso” • Herder: contro l’etnocentrismo della cultura europea della fine del diciottesimo secolo. Dalla cultura alle culture • Tylor (“Alle origini della cultura”, 1871), antropologo inglese. Fine della dicotomia cultura/civiltà: “quell’insieme complesso che include il sapere, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e ogni altra competenza e abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro della società”. • Peter Berger (1969), la cultura come “la totalità dei prodotti dell’uomo” sia materiali che immateriali. • Definizione anche troppo ampia. Cultura implicita e esplicita Forme espressive esplicite e fondamenti impliciti dell’azione M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 24 Definizioni. Due modi di vedere la cultura 2. “Quell’insieme complesso” • Funzionalismo. Congruenza tra struttura sociale e cultura; identifica la cultura con i valori che orientano i livelli sociali, politici ed economici di un sistema sociale. • Equilibrio, armonia, forte congruenza. Merton, analisi della devianza: scarto tra valori e mezzi. • Anche il marxismo, forte congruenza (tra struttura e sovrastruttura). • Berger, Luckmann, 1969 “La costruzione sociale della realtà” processo di esteriorizzazione – oggettivazione - interiorizzazione M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 25 Definizioni. Due modi di vedere la cultura 2. “Quell’insieme complesso” • Clifford Geertz (“Interpretazione di culture”, 1973, 113): “un modello di significati trasmesso storicamente, significati incarnati in simboli, un sistema di concezioni ereditate espresse in forme simboliche per mezzo di cui gli uomini comunicano, perpetuano e sviluppano la loro conoscenza e i loro atteggiamenti verso la vita”. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 26 Definizioni. Due modi di vedere la cultura 2. “Quell’insieme complesso” • Definizione di Geertz “un modello di significati trasmesso storicamente, significati incarnati in simboli, un sistema di concezioni ereditate espresse in forme simboliche per mezzo di cui gli uomini comunicano, perpetuano e sviluppano la loro conoscenza e i loro atteggiamenti verso la vita”. • Enfasi sui significati • Propende per il relativismo, evita valutazioni. La valutazione può farsi in riferimento all’impatto delle culture sull’ordine sociale ma non del fenomeno culturale in sé. • Enfatizza la persistenza, la durata e la stabilità ma consente spazio al mutamento • Assume che la cultura può essere studiata empiricamente M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 27 Per riepilogare, scienze sociali e cultura • Sociologia della cultura In un mondo in via di globalizzazione, la sociologia della cultura, branca relativamente recente che si concentra sui rapporti reciproci tra la struttura sociale e i fenomeni culturali, è destinata ad assumere un rilievo crescente. Nessuna società può sussistere, perpetuarsi e riprodursi senza una rete di significati - norme, valori, credenze, simboli espressivi - che nel loro insieme definiscono la sua cultura. • «La sociologia cerca adesso di comprendere come la costruzione di senso delle genti plasmi la loro azione razionale, come la loro posizione di classe modelli i loro racconti - in breve, come la struttura sociale e la cultura si influenzino reciprocamente» (Griswold 2004, p. 7). M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 28 Per riepilogare, scienze sociali e cultura L’approccio tradizionale delle scienze sociali si è servito di due modalità per definire la cultura. Sfera specializzata di attività umana (modalità umanistica). Insieme di pratiche e atteggiamenti che fungono da copione per la quotidianità (modalità delle scienze sociali, specialmente l’antropologia). M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 29 Per riepilogare, scienze sociali e cultura Entrambe le versioni presentano aspetti problematici. La prima ha il doppio difetto di essere individualistica ed elitaria. Non solo la “perfezione” nelle arti e nell’intelletto è per definizione affare di pochi, fortunati individui, ma anche la possibilità di affinare il proprio spirito è questione individuale e circoscritta. I confini della cultura sono invece generalmente elastici e contestati ma soprattutto in continua trasformazione: chi decide se un oggetto appartiene alla sfera della cultura? Come si legittima la «perfezione»? M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 30 Per riepilogare, scienze sociali e cultura Anche il secondo concetto ha un problema duplice poiché è troppo generale e generico e, nello stesso tempo, suppone un’omogeneità - una condivisione, un consenso – che non solo si fatica a riscontrare empiricamente ma appare sempre meno plausibile nel mondo contemporaneo, caratterizzato piuttosto da eterogeneità, mobilità e fluidità, nonché da una crescente contaminazione delle identità culturali variamente intrecciata con la densa cortina pseudoculturale diffusa dalla globalizzazione. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 31 Per riepilogare, scienze sociali e cultura Quando i sociologi parlano di cultura solitamente intendono una di queste quattro cose: norme, valori, credenze, simboli espressivi. “Le norme rappresentano la base condivisa a partire dalla quale si estrinsecano i modelli di comportamento degli individui associati; i valori rappresentano l’orizzonte di senso a cui gli individui associati tengono e credono; le credenze costituiscono gli indicatori e i selettori in forza dei quali gli individui associati credono di comprendere, afferrare e detenere i significati delle modalità di funzionamento del mondo; i simboli espressivi costituiscono delle rappresentazioni del mondo (inclusi valori, norme e credenze)” (Griswold 2004, 16). M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 32 Tipi di significato Wendy Griswold dichiara di lavorare con questa definizione: La cultura si riferisce al lato espressivo della vita umana, a tutto ciò che può rappresentare qualcos’altro, sia in modo esplicito che implicito; è una definizione operativa e non valutativa: non si focalizza sul “meglio” ma neppure è onnicomprensiva, bensì restringe la cultura a ciò che ha significato. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 33 Tipi di significato • Significato semplice Denota corrispondenza biunivoca. A un segno è legato uno e un solo significato I colori in un semaforo • Significato complesso: Si trova in segni tipicamente chiamati simboli I simboli non rappresentano un singolo referente, evocano una varietà di significati, anche ambigui. Non denotano, ma connotano, suggeriscono, evocano M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 34 Interpretazione dei significati La cultura è fatta per lo più di significati complessi e non di semplici significati incorporati in simboli. Per capire la cultura dobbiamo essere capaci di sbrogliare queste reti ingarbugliate di significati. Produzione e riproduzione di cultura sono processi sociali di interazione, socializzazione, apprendimento. Dall’antropologia culturale, evidenza che il complesso delle interazioni umane trasmette modelli di significato e di comportamento che si chiamano cultura (Geertz, 1973). Così, l’analisi sociologica della cultura parte dalla premessa che quest’ultima offre orientamento e dirige il comportamento. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 35 Interpretazione dei significati Geertz: «L’uomo ha bisogno di fonti simboliche di illuminazione per trovare la sua strada nel mondo, perché quelle di tipo non simbolico, inserite nel suo corpo costituzionalmente, gettano una luce troppo soffusa». «Il concetto di cultura che esporrò […] è essenzialmente semiotico. Ritenendo, insieme a Max Weber, che l’uomo è un animale impigliato nelle reti di significati che egli stesso ha tessuto, credo che l’intera cultura consista in queste reti e che perciò la loro analisi non sia anzitutto una scienza sperimentale in cerca di leggi, ma una scienza interpretativa in cerca di significato» C. Geertz, Interpretazione di culture, Il Mulino, Bologna, 1987, p.40 M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 36 W. Griswold. Il diamante culturale • Studiare le connessioni, i legami tra culture e società • Non è una teoria, né un modello • È uno strumento di analisi degli oggetti e dei processi culturali M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 37 W. Griswold. Il diamante culturale • Studiare le connessioni, i legami tra culture e società • Non è una teoria, né un modello • È uno strumento di analisi degli oggetti e dei processi culturali Social World Producers M. Bruno. Soc. dei processi culturali Receivers Cultural Object Pagina 38 W. Griswold. Il diamante culturale Mondo sociale Creatori Ricevitori Oggetto culturale M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 39 Intermezzo. Il processo comunicativo, trasmissione e condivisione «Se il caso archetipico di comunicazione intesa come trasmissione è la diffusione dei messaggi nello spazio a fini di controllo, il caso archetipico di comunicazione intesa come rituale è la cerimonia sacra che avvicina le persone in amicizia e comunanza». J. W. Carey, Communication as culture, Essays on media and society, Routledge, London-New York, 1989 M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 40 W. Griswold. Il diamante culturale • La sociologia è interessata, in primo luogo, alle relazioni tra oggetti culturali e mondo sociale – Oggetto culturale – Mondo sociale • Tutti gli oggetti culturali sono prodotti da creatori umani: inventori, artisti, gente comune – Creatore • Tutti gli oggetti culturali, per essere tali, devono avere gente che li riceva, ascolti, comprenda – Ricevitore M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 41 W. Griswold. Il diamante culturale • Oggetti culturali: simboli, credenze, valori e pratiche. • Creatori culturali: singoli, gruppi, organizzazioni, istituzioni e sistemi che producono e distribuiscono oggetti culturali. • Destinatari culturali: singoli, gruppi, organizzazioni, istituzioni e sistemi che fanno esperienza della cultura e degli oggetti culturali. • Mondo sociale: il contesto entro cui la cultura viene creata ed esperita. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 42 W. Griswold. Il diamante culturale • Oggetti culturali: simboli, credenze, valori e pratiche. • Creatori culturali: singoli, gruppi, organizzazioni, istituzioni e sistemi che producono e distribuiscono oggetti culturali. • Destinatari culturali: singoli, gruppi, organizzazioni, istituzioni e sistemi che fanno esperienza della cultura e degli oggetti culturali. • Mondo sociale: il contesto entro cui la cultura viene creata ed esperita. Tra questi quattro elementi, distribuiti ai vertici del diamante, si danno sei legami o connessioni. La sociologia della cultura mira ad illustrare gli elementi in sé e per sé e a chiarire le relazioni reciproche che si danno tra essi. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 43 Gli oggetti culturali Un significato condiviso incorporato in una forma. • Un oggetto culturale ha un significato condiviso: gli è stato attribuito un senso che è, appunto, condiviso da coloro i quali si riconoscono in quella cultura. • Quando si parla di senso ci si riferisce, quindi, alla capacità dell’oggetto di suggerire o indicare qualcos’altro. • Es. Il suono di allarme di una sirena indica che bisogna sgombrare il palazzo M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 44 Il diamante culturale Mondo sociale Creatori Ricevitori Oggetto culturale M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 45 Teorie del riflesso • Se la cultura è fatta di significati sociali, che rapporto c’è tra mondo sociale e oggetti culturali? • La cultura come specchio, riflesso della vita sociale. • Il significato di un particolare oggetto culturale sta nelle strutture sociali e nei modelli che esso riflette. • Due approcci teorici nettamente diversi ma con una medesima teoria del legame tra società e cultura: teoria del riflesso. – Marxismo – Funzionalismo M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 46 Il riflesso della vita sociale Oggetto culturale, creazione culturale e riflesso della vita sociale. Stendhal (1830) “Un romanzo, signori, è uno specchio trasportato lungo una strada maestra, A volte esso riflette ai vostri occhi l’azzurro del cielo, a volte il fango delle pozzanghere sulla via. E l’uomo che porta lo specchio sulla schiena è accusato da voi di immoralità! Il suo specchio mostra il fango, voi maledite lo specchio” M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 47 Teorie del riflesso Teoria del riflesso es. tv e violenza Mondo sociale violento La violenza televisiva riflette la violenza del mondo sociale Creatori Ricevitori Il mondo sociale riflette programmi televisivi violenti La violenza nella televisione (oggetto culturale) Griswold, della cultura, il Mulino, Bologna 2005 - Idealismo (Platone):W.dal cieloSociologia alla terra - Materialismo (Marx): dalla terra al cielo - Funzionalismo: terra e cielo M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 48 Teorie del riflesso Idealismo – dal cielo alla terra Secondo l’idealismo, la cultura è la materializzazione di idee, di spirito, bellezza e verità universale; come tale è separata dall’esistenza materiale. L’ideale precede, anche per importanza, il materiale. Mito della caverna. Realtà, forme e apparenze M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 49 Teorie del riflesso Idealismo – dal cielo alla terra Al di là di ogni apparenza si trova un’idea o una forma Il letto su cui dormiamo, realtà materiale pura apparenza, la realtà è una forma preesistente, il Letto. La teoria platonica delle forme ha tre componenti, la forma, l’apparenza e l’arte Tre tipi di creatori. 1. Dio, il creatore, che produce il letto reale nella sua forma ideale. 2. L’artigiano che produce il letto materialmente. 3. Il pittore che fa una riproduzione del letto materiale M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 50 Teorie del riflesso Idealismo – dal cielo alla terra L’arte, come quella prodotta dal pittore, è una copia imperfetta di una copia imperfetta e si basa su una comprensione irrazionale e mediocre di ciò che vorrebbe rappresentare La cultura è meno che reale, meno fondamentale di ciò che essa riflette Un diamante doppio M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 51 Teorie del riflesso “Dalla terra al cielo”. L’approccio materialista alla cultura Idealismo quindi: la cultura può essere compresa come materializzazione delle idee, dello spirito, della bellezza e della verità universale. Idealismo kantiano, Hegel, Marx e i giovani hegeliani, Feuerbach e Marx Feuerbach, lo spirito del tempo un prodotto di condizioni materiali. Esempio religione: gli esseri umani creano gli dei ma poi prendono per reale la loro stessa creazione, la adorano e ne diventano dipendenti. Marx e il materialismo storico: le condizioni sociali e materiali. La struttura e la sovrastruttura (determinata dalla struttura). M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 52 Teorie del riflesso “Dalla terra al cielo”. L’approccio materialista alla cultura “…gli uomini entrano in rapporti determinati, necessari…” Qual è il rapporto tra significati culturali e realtà sociale? La concezione materialista implica “che la religione, i valori, l’arte, le idee, le leggi e la cultura in generale sono i prodotti della realtà materiale” (Griswold, p. 47). I significati culturali sono dunque una sovrastruttura che si edifica e in qualche modo riflette l’infrastruttura materiale, ciò che gli uomini producono nel loro sforzo di trasformare il mondo per adattarlo ai propri bisogni. Le idee dominanti di una società sono le idee della sua classe dominante. Cultura determinata dalle condizioni materiali. Raymond Williams (1973) e il tema della “determinazione”: determinare in Marx non vuol dire strettamente causare, non “predire compiutamente” ma “porre limiti, fare pressione”. Sovrastruttura influenzata ma non strettamente determinata, dipendente, dalla struttura. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 53 Teorie del riflesso “Dalla terra al cielo” Linee di ricerca marxiste sulla cultura Teoria critica. Scuola di Francoforte Istituto per la ricerca sociale di Francoforte, poi Columbia University. Horkheimer, Marcuse, Adorno, Löwenthal. Analisi culturale empirica in funzione dell’obiettivo di una riforma sociale. Ricerche sull’autorità e sulla cultura di massa. L’industria culturale: la natura antidemocratica della cultura popolare. Löwenthal: dalla produzione al consumo Adorno e la musica popolare M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 54 Teorie del riflesso Cultura e significato nel funzionalismo «L’essenza del funzionalismo è che le società umane, per conservarsi, esprimono bisogni concreti, e le istituzioni sociali sorgono per soddisfare tali bisogni» (Griswold, p. 52). In quest’ottica «ogni livello sociale - la cultura, la politica, l’economia, l’ordine sociale - fornisce input e riceve output da ogni altro livello. Ogni livello è adattato a, o riflette, ogni altro livello. Così, la cultura riflette la società proprio come la società riflette la cultura» (Id.) M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 55 Teorie del riflesso Cultura e significato nel funzionalismo Sia l’ipotesi marxista che quella funzionalista, riconoscendo che la cultura e la struttura sociale esercitano una mutua influenza una sull’altra, tendono ad accentuare un freccia causale che va in una sola direzione: la società causa (o determina, o plasma, o influenza) la cultura. Forte congruenza tra cultura e società. Problemi della metafora dello specchio. - Transitorietà e durata Attori (creatori e fruitori) Spettacolarizzazione e sensazionalismo Selezione M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 56 Teorie del riflesso (e oltre) Cultura e significato in Weber (e nei suoi eredi) Max Weber ha intuito che la freccia deve puntare anche verso l’alto. In uno dei sui saggi più famosi (L’etica protestante e lo spirito del capitalismo) egli analizza il modo in cui un insieme di idee religiose influenzò il modo in cui la gente lavorava, spendeva il suo denaro e organizzava la vita economica. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 57 Teorie del riflesso (e oltre) Cultura e significato in Weber (e nei suoi eredi) Egli «non negava che la gente perseguisse i suoi interessi materiali - a questo riguardo egli prese l’homo faber come punto di avvio - ma sosteneva che le loro idee, le loro culture plasmavano precisamente le forme in cui essi perseguivano questi interessi» (Griswold, p. 61). Il ruolo dell’uomo (e delle sue pratiche). M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 58 Teorie del riflesso (e oltre) Cultura e significato in Weber (e nei suoi eredi) «Sono gli interessi (materiali e ideali), e non le idee, a dominare immediatamente l’agire dell’uomo. Ma le “concezioni del mondo”, create dalle “idee”, hanno spesso determinato come chi aziona uno scambio ferroviario - i binari lungo i quali la dinamica degli interessi ha mosso tale attività» (Weber, 1920, p. 352). M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 59 Teorie del riflesso e il diamante culturale M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 60 Teorie del riflesso (e oltre) Cultura e significato in Weber (e nei suoi eredi) Sia l’ipotesi marxiana, sia quella funzionalista, sia quella weberiana implicano, dunque, una qualche corrispondenza tra cultura e mondo sociale. Esse però sottovalutano sia il ruolo degli esseri umani attivi che producono la cultura o che, essendone i depositari, la trasmettono, sia il ruolo di coloro che ricevono i messaggi culturali, che interpretano, accettano o rifiutano i significati culturali. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 61 Teorie del riflesso (e oltre) Cultura e significato in Weber (e nei suoi eredi) Dopo Weber: Goldstone, studio culturale delle rivoluzioni I significati culturali e la vita pratica delle persone. Coerenza o frammentazione Problema della coerenza Sewell (1992): schemi culturali (non regole), come presupposti informali che sottendono regole più informali Sistemi di significato o repertori (cassetta degli attrezzi)? M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 62 Teorie del riflesso (e oltre) Cultura e significato in Weber (e nei suoi eredi) Gli uomini e la contraddizione culturale Ann Swidler: gli americani e le “ideologie” dell’amore, romantico e “utilitaristico”. Repertori culturali multipli Compresenza della contraddizione. Un modello frammentato di cultura. Cultura e modernità (modernismo e postmodernismo) M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 63 Cultura e modernità Modernità e conflitto culturale Culture e civiltà, la teoria dello scontro (Huntington) Critica alla teoria dello scontro di civiltà La categoria di civiltà in Huntington. Islam vs Occidente? M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 64 Cultura e modernità Omogeneità, differenza e politicizzazione delle identità Modernità e postmodernità, il ruolo della cultura Conflitto. Ibridazioni. L’invenzione della tradizione ”Al Qaeda e il significato della modernità” (J. Gray) Modernità, ipermodernità e fondamentalismi religiosi e culturali M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 65