Insegnamento di Sociologia dei processi culturali Sapienza Università di Roma Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Corso di laurea in Comunicazione, tecnologie e culture digitali Prof. Marco Bruno Anno accademico 2016-2017 Slidecorso–1 Definizionidicultura(Griswold2005) NOTABENE Questomaterialeèsolounsupportoallelezionitenutein aulaenonèMAIsos>tu>vodeites>d'esame. L’usodivulga>vodiques>materialièlibero,acondizione cheseneci>l’autoreelaprovenienza. Perinformazioni:[email protected] 1 Perché ci interessa la cultura • • • • • • Perché noi siamo esseri culturali Oltre la dicotomia natura/cultura Cultura ed esperienza quotidiana Cultura e significati Oltre le concezioni elitiste di cultura Le culture (al plurale), il “culturale” (aggettivo, come dimensione dell’esistenza umana) • Cultura, media e comunicazione M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 2 Perché ci interessa la cultura • • • • • • Perché noi siamo esseri culturali Oltre la dicotomia natura/cultura Cultura ed esperienza quotidiana Cultura e significati Oltre le concezioni elitiste di cultura Le culture (al plurale), il “culturale” (aggettivo, come dimensione dell’esistenza umana) • Cultura, media e comunicazione M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 3 Cultura e comunicazione. Ambiti di indagine • Studi sul potere di socializzazione delle agenzie mediali o sulle potenzialità educative e di rimediazione della comunicazione (media education); • analisi sui testi della comunicazione come punto di intersezione tra gli apparati culturali e i pubblici (frequentazione e fruizione delle istituzioni culturali, mostre, musei, lettura, etc.); • studi e ricerche sulle molteplici declinazioni della comunicazione (pubblica, d’impresa, sociale, ambientale, politica, etc.); • ricerche e analisi sul tempo, sul tempo libero e sul loisir, sugli spazi della creatività, sulle reti di azione associativa e volontaria; • ricerche sulle culture e sull’espressività giovanile, compreso l’uso delle tecnologie a fini di svago (es. videogame), o linguaggi a volte trascurati dalla ricerca come la musica; • studi su mode, stili di vita, sottoculture (musica, lifestyle, etc.); • ricerche sulle dimensioni culturali delle pratiche giovanili (o generazionali), dimensione interculturale o “etnica”; • studi sui cosiddetti consumi culturali, intesi come comportamenti di scelta (es. la “varietà” delle diete comunicative); • riflessione sui processi comunicativi e sulle relazioni attivate nella rete, con importanti aperture sulla relazione scrittura-oralità secondaria e sulle rappresentazioni sociali nell’età del digitale; • ricerche sulle culture digitali (community, relazioni sociali nei SNS, creatività digitale, etc.). • … M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 4 La comunicazione come processo culturale • Tra gli assiomi della comunicazione: “non si può non comunicare” (Watzlawick). • Cultura è significato, quindi la comunicazione come circolazione di significati è un processo culturale. • I media partecipano alla creazione e costruzione sociale della realtà. • Paradigma della cultura mediale (Crane) e media logic (Altheide, Snow): l’apparente standardizzazione produce pluralità e complessità M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 5 Sociologia e cultura, un ritorno di interesse • Fino agli anni ottanta, al centro degli interessi dei sociologi vi erano le conseguenze materiali e le spiegazioni strutturali dei fenomeni sociali. • Fattori come la classe sociale, il reddito, gli aspetti demografici, il lavoro erano al centro; la cultura e le spiegazioni culturali erano marginali. • Influenza reciproca tra struttura sociale e cultura M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 6 Sociologia della cultura • Branca della sociologia che osserva i fenomeni culturali (comprese storie, credenze, media, opere d’arte, pratiche religiose, mode, rituali, sapere specialistico, senso comune, etc.) da una prospettiva sociologica. • Attenzione alle relazioni sociali (tra individui, organizzazioni, istituzioni), agli attori, ai contesti. • Prospettiva aperta, inclusiva, transdisciplinare. • Prospettiva globale e transnazionale. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 7 Problema della definizione di cultura • Cultura: il problema della definizione – 1952: Clyde Kluckhohn e Alfred Kroeber individuano circa 160 significati Clyde Kluckhohn, A. L. Kroeber, Alfred G. Meyer, 1952, Culture: a critical review of concepts and definition, Vintage Books, New York M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 8 Definizioni. Due modi di vedere la cultura 1. “Quanto di meglio è stato pensato e conosciuto” • Cultura “alta”. Arti, letteratura. Elevazione dello status morale. • Cultura e civiltà. Cultura come agente umanizzante che mitiga le conseguenze più distruttive della modernizzazione. • Arnold (1869), teoria universale del valore culturale. • Cultura come studio della perfezione: “dolcezza e luce”. • Arnold: la bellezza e la saggezza prodotte dalla cultura derivano dalla a) consapevolezza e dalla sensibilità nei confronti di ciò che di “meglio è stato pensato e conosciuto (nell’arte, nella letteratura, nella storia, nella filosofia) e da b) “una ragione giusta”. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 9 Intermezzo. “Dolcezza e luce” • Jonathan Swift. Parabola sui ragni e le api Tutti pensano che i ragni siano molto industriosi, ma di fatto essi lavorano solo per se stessi e per soddisfare il proprio bisogno di nutrirsi. “Tutto quel fare tele serve solo a catturare le loro cene”. Invece le api sono più ammirevoli perché producono non egoisticamente benefici per altri: il miele e la cera usata per fare le candele, dolcezza e luce. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 10 Definizioni. Due modi di vedere la cultura 1. “Quanto di meglio è stato pensato e conosciuto” • La cultura è diversa dalla scienza. Weber (“La scienza come professione”). Ricerca del senso: limite della scienza, la scienza non può dare significati alle nostre vite. • Questi significati risiedono nelle idee, nella filosofia, nelle religioni. • Esempio religione: la scienza ne studia le pratiche, le basi dottrinarie, le istituzioni, le basi sociali, etc. La religione come idea o come fede non è materia di studio scientifico ma di adesione o meno. • Approccio delle discipline umanistiche – Sacralità e separatezza. Necessità di preservarla – Cultura, coltivazione, perfezione. È possibile gerarchizzarle • Concezione ottocentesca e problema dell’etnocentrismo. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 11 Intermezzo. L’etnocentrismo Studio etnografico sugli Inacirema (testo tratto da Miner 1956, pp. 503-504) All’intero sistema sembra essere sottintesa la credenza di fondo che il corpo umano è brutto e tende naturalmente alla debolezza e alla malattia. Imprigionato nel corpo, l’uomo ha soltanto la speranza di prevenire tali tendenze ricorrendo alla potente influenza dei riti e delle cerimonie. Ogni famiglia dispone di uno o più sacrari destinati a questo scopo. Il punto focale del sacrario è una cassa o tabernacolo inserito nel muro. Nel tabernacolo sono conservati molti filtri e pozioni magiche, senza i quali gli indigeni credono di non poter vivere. Questi preparati sono forniti da una serie di soggetti specializzati. I più potenti tra loro sono gli stregoni, le cui prestazioni devono essere ripagate con doni di valore. Gli stregoni, però, non preparano in prima persona le pozioni curative destinate ai clienti, ma decidono gli ingredienti da usare e li mettono per iscritto in una lingua antica e segreta. Così la prescrizione risulta comprensibile soltanto agli stregoni e agli erboristi che, in cambio di altri doni, preparano la pozione richiesta. Gli Inacirema provano un orrore e un’attrazione quasi patologici per la bocca, le cui condizioni avrebbero un’influenza soprannaturale su tutti i rapporti sociali. segue M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 12 Intermezzo. L’etnocentrismo segue Gli indigeni credono che, se non fosse per i rituali riservati alla bocca, i denti cadrebbero, le gengive sanguinerebbero, le mandibole finirebbero per rattrappirsi ed essi verrebbero abbandonati dai propri amici e respinti dai propri amanti. Essi credono anche che esista uno stretto rapporto tra caratteristiche orali ed etiche. […] Tra i rituali fisici quotidiani che tutti eseguono ce n’è uno riservato alla bocca. Sebbene questo popolo sia così puntiglioso nella cura della bocca, il rito comporta una pratica che appare rivoltante allo straniero non iniziato. Mi è stato riferito che il rituale in questione consiste nell’introdurre in bocca un piccolo ciuffo di setole di maiale con l’aggiunta di certe polveri magiche e poi nell’agitarlo seguendo una serie altamente formalizzata di gesti. (Miner 1956, pp. 503-504) M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 13 Intermezzo. L’etnocentrismo “Etnocentrismo è il termine tecnico che designa una concezione per la quale il proprio gruppo è considerato il centro di ogni cosa, e tutti gli altri sono classificati e valutati in rapporto a esso” (W.G. Sumner, 1906; tr. it., p. 17). Valutazione e analisi delle culture “Altre” a partire da criteri derivanti dalla propria cultura. Effetto implicitamente gerarchizzante. Relativismo culturale contro le diverse forme di neo-razzismo o razzismo differenzialista. Relativismo culturale non è relativismo etico. Non significa impedire un’analisi della diversità, ma implica un’analisi delle conseguenze sociali della diversità. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 14 Definizioni. Due modi di vedere la cultura 2. “Quell’insieme complesso” • Herder: contro l’etnocentrismo della cultura europea della fine del diciottesimo secolo. Dalla cultura alle culture • Tylor (“Alle origini della cultura”, 1871), antropologo inglese. Fine della dicotomia cultura/civiltà: “quell’insieme complesso che include il sapere, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume e ogni altra competenza e abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro della società”. • Peter Berger (1969), la cultura come “la totalità dei prodotti dell’uomo” sia materiali che immateriali. • Definizione anche troppo ampia. Cultura implicita e esplicita Forme espressive esplicite e fondamenti impliciti dell’azione M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 15 Definizioni. Due modi di vedere la cultura 2. “Quell’insieme complesso” • Funzionalismo. Congruenza tra struttura sociale e cultura; identifica la cultura con i valori che orientano i livelli sociali, politici ed economici di un sistema sociale. • Equilibrio, armonia, forte congruenza. Merton, analisi della devianza: scarto tra valori e mezzi. • Anche il marxismo, forte congruenza (tra struttura e sovrastruttura). • Berger, Luckmann, 1969 “La costruzione sociale della realtà” processo di esteriorizzazione – oggettivazione - interiorizzazione M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 16 Definizioni. Due modi di vedere la cultura 2. “Quell’insieme complesso” • Clifford Geertz (“Interpretazione di culture”, 1973, 113): “un modello di significati trasmesso storicamente, significati incarnati in simboli, un sistema di concezioni ereditate espresse in forme simboliche per mezzo di cui gli uomini comunicano, perpetuano e sviluppano la loro conoscenza e i loro atteggiamenti verso la vita”. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 17 Definizioni. Due modi di vedere la cultura 2. “Quell’insieme complesso” • Definizione di Geertz “un modello di significati trasmesso storicamente, significati incarnati in simboli, un sistema di concezioni ereditate espresse in forme simboliche per mezzo di cui gli uomini comunicano, perpetuano e sviluppano la loro conoscenza e i loro atteggiamenti verso la vita”. • Enfasi sui significati • Propende per il relativismo, evita valutazioni. La valutazione può farsi in riferimento all’impatto delle culture sull’ordine sociale ma non del fenomeno culturale in sé. • Enfatizza la persistenza, la durata e la stabilità ma consente spazio al mutamento • Assume che la cultura può essere studiata empiricamente M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 18 Per riepilogare, scienze sociali e cultura • Sociologia della cultura In un mondo in via di globalizzazione, la sociologia della cultura, branca relativamente recente che si concentra sui rapporti reciproci tra la struttura sociale e i fenomeni culturali, è destinata ad assumere un rilievo crescente. Nessuna società può sussistere, perpetuarsi e riprodursi senza una rete di significati - norme, valori, credenze, simboli espressivi - che nel loro insieme definiscono la sua cultura. • «La sociologia cerca adesso di comprendere come la costruzione di senso delle genti plasmi la loro azione razionale, come la loro posizione di classe modelli i loro racconti - in breve, come la struttura sociale e la cultura si influenzino reciprocamente» (Griswold 2004, p. 7). M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 19 Per riepilogare, scienze sociali e cultura L’approccio tradizionale delle scienze sociali si è servito di due modalità per definire la cultura. Sfera specializzata di attività umana (modalità umanistica). Insieme di pratiche e atteggiamenti che fungono da copione per la quotidianità (modalità delle scienze sociali, specialmente l’antropologia). M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 20 Per riepilogare, scienze sociali e cultura Entrambe le versioni presentano aspetti problematici. La prima ha il doppio difetto di essere individualistica ed elitaria. Non solo la “perfezione” nelle arti e nell’intelletto è per definizione affare di pochi, fortunati individui, ma anche la possibilità di affinare il proprio spirito è questione individuale e circoscritta. I confini della cultura sono invece generalmente elastici e contestati ma soprattutto in continua trasformazione: chi decide se un oggetto appartiene alla sfera della cultura? Come si legittima la «perfezione»? M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 21 Per riepilogare, scienze sociali e cultura Anche il secondo concetto ha un problema duplice poiché è troppo generale e generico e, nello stesso tempo, suppone un’omogeneità - una condivisione, un consenso – che non solo si fatica a riscontrare empiricamente ma appare sempre meno plausibile nel mondo contemporaneo, caratterizzato piuttosto da eterogeneità, mobilità e fluidità, nonché da una crescente contaminazione delle identità culturali variamente intrecciata con la densa cortina pseudoculturale diffusa dalla globalizzazione. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 22 Per riepilogare, scienze sociali e cultura Quando i sociologi parlano di cultura solitamente intendono una di queste quattro cose: norme, valori, credenze, simboli espressivi. “Le norme rappresentano la base condivisa a partire dalla quale si estrinsecano i modelli di comportamento degli individui associati; i valori rappresentano l’orizzonte di senso a cui gli individui associati tengono e credono; le credenze costituiscono gli indicatori e i selettori in forza dei quali gli individui associati credono di comprendere, afferrare e detenere i significati delle modalità di funzionamento del mondo; i simboli espressivi costituiscono delle rappresentazioni del mondo (inclusi valori, norme e credenze)” (Griswold 2004, 16). M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 23 Per riepilogare, scienze sociali e cultura Wendy Griswold dichiara di lavorare con questa definizione: “La cultura si riferisce al lato espressivo della vita umana, a tutto ciò che può rappresentare qualcos’altro, sia in modo esplicito che implicito; è una definizione operativa e non valutativa: non si focalizza sul “meglio” ma neppure è onnicomprensiva, bensì restringe la cultura a ciò che ha significato”. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 24 Tipi di significato • Significato semplice Denota corrispondenza biunivoca. A un segno è legato uno e un solo significato I colori in un semaforo • Significato complesso: Si trova in segni tipicamente chiamati simboli I simboli non rappresentano un singolo referente, evocano una varietà di significati, anche ambigui. Non denotano, ma connotano, suggeriscono, evocano M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 25 Interpretazione dei significati La cultura è fatta per lo più di significati complessi e non di semplici significati incorporati in simboli. Per capire la cultura dobbiamo essere capaci di sbrogliare queste reti ingarbugliate di significati. Produzione e riproduzione di cultura sono processi sociali di interazione, socializzazione, apprendimento. Dall’antropologia culturale, evidenza che il complesso delle interazioni umane trasmette modelli di significato e di comportamento che si chiamano cultura (Geertz, 1973). Così, l’analisi sociologica della cultura parte dalla premessa che quest’ultima offre orientamento e dirige il comportamento. M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 26 Interpretazione dei significati Geertz: «L’uomo ha bisogno di fonti simboliche di illuminazione per trovare la sua strada nel mondo, perché quelle di tipo non simbolico, inserite nel suo corpo costituzionalmente, gettano una luce troppo soffusa». «Il concetto di cultura che esporrò […] è essenzialmente semiotico. Ritenendo, insieme a Max Weber, che l’uomo è un animale impigliato nelle reti di significati che egli stesso ha tessuto, credo che l’intera cultura consista in queste reti e che perciò la loro analisi non sia anzitutto una scienza sperimentale in cerca di leggi, ma una scienza interpretativa in cerca di significato» C. Geertz, Interpretazione di culture, Il Mulino, Bologna, 1987, p.40 M. Bruno. Soc. dei processi culturali Pagina 27