l`eta` dell`imperialismo - Istituto Nostra Signora

L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO
1880 – 1918. Nel congresso di Berlino del 1884 le potenze europee prendono accordi su come
dividersi l’Africa.
CHI
Le potenze imperialiste sono:
le grandi potenze: Gran Bretagna, Francia, Germania, Giappone, Stati Uniti;
potenze minori in cerca di prestigio: Belgio, Olanda, Portogallo, Italia.
DOVE
La politica imperialista ha per oggetto grandi aree di Africa e Asia con oltre 100 milioni di
persone che diventano sudditi dei bianchi.
L’imperialismo interessa anche l’America latina che subisce l’influenza economica degli Stati
Uniti.
PERCHE’ le cause dell’imperialismo sono molte:
1. volontà di appropriarsi di materie prime e risorse naturali a basso costo
2. desiderio di assicurarsi un vasto mercato per vendere i prodotti dell’industria
3. espandere il proprio territorio è un segno di potenza e di prestigio nei confronti degli altri
paesi europei (infatti si occupano anche paesi poveri di risorse, magari per impedire che altri
ci arrivino prima)
4. le industrie delle armi sono favorevoli all’imperialismo perché si arricchiscono con le
commesse per rifornire l’esercito
5. anche i militari sono favorevoli perché acquistano prestigio e importanza nella società
6. la politica imperialista è vista come un motivo per deviare l’attenzione dei contadini e degli
operai dalle lotte sociali e per dare a tutte le classi sociali uno scopo in comune: fare del
proprio paese una grande potenza
7. l’imperialismo ha la sua radice nelle idee nazionaliste e razziste* che si stanno affermando
in Europa
COME
La Gran Bretagna ha l’impero più vasto: in Africa possiede l’Egitto, la Nigeria, l’Africa centrale
a sud del Nilo (attuali Sudan, Kenya, Uganda, Somalia Britannica). Combatte una guerra contro
gli Olandesi per il dominio sul Sudafrica (dove ci sono giacimenti di diamanti e oro), e dove
instaura un dominio violento con leggi di discriminazione razziale. In Asia domina sull’India,
Malesia e Birmania, impone i suoi interessi commerciali alla Cina (guerra dell’oppio). In America
possedeva già il Canada e in Oceania l’Australia e la Nuova Zelanda.
La Francia possiede il Nord Africa (Algeria, Tunisia, Marocco) e gran parte del Sahara, l’Africa
equatoriale, il Madagascar; in Asia la penisola dell’Indocina.
La Germania ha un impero ridotto che comprende attuali Camerun, Tanzania e Togo.
L’Italia conquista l’Eritrea, la Somalia e la Libia (conquisterà poi l’Etiopia nel 1936)
Gli Stati Uniti occupano Cuba, Portorico e Panama le isole Filippine in Asia e controllano tutta
l’economia dell’America Latina.
CONSEGUENZE:
1.Nei paesi occupati non si tiene conto della cultura e dell’identità dei popoli, vengono cancellate importanti
civiltà, imposte la lingua, i nomi geografici e la cultura europea
2.Viene di fatto bloccato lo sviluppo locale, l’artigianato, impedita la nascita dell’industria
causa del
sottosviluppo attuale
3.i confini dei domini vengono fissati dai bianchi senza rispettare in alcun modo le caratteristiche e le esigenze
degli abitanti: questo fatto è alla radice di guerre che ancora oggi si combattono soprattutto in Africa.
4. le vie di comunicazione costruite dagli europei (ferrovie, strade, porti) servono non agli spostamenti della
popolazione, ma al movimento delle merci per facilitare i trasporti con la madre-patria
5. anche nei paesi in cui viene migliorata la salute con vaccini e medicine, questo è fatto soprattutto per
proteggere gli europei dalle malattie infettive e tropicali
QUANDO
* I bianchi giustificano l’imperialismo sulla base della loro superiorità tecnologica e interpretando in modo
distorto la teoria dell’evoluzione di Darwin:
 la sola civiltà e la sola cultura appartengono ai bianchi
gli altri popoli sono inferiori
 i bianchi hanno il diritto di sottomettere questi popoli con la forza e di sfruttarne le risorse
 i bianchi hanno il dovere di diffondere nel mondo il progresso e la civiltà
 Africani e Asiatici non hanno diritto alla libertà, all’indipendenza e all’autogoverno. Solo dopo molto tempo,
quando saranno “civilizzati”, potranno avere dei diritti; per ora hanno solo doveri.