Intervento prof. S. Prosperi

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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI E PROFILASSI
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI
‰ Diagnosi CLINICA
‰ Diagnosi ANATOMO-PATOLOGICA
‰ Diagnosi di LABORATORIO
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI CLINICA
Diversa sensibilità di specie
‰Ovini
‰Bovini
‰Caprini
‰Dromedari
‰Ruminanti selvatici
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RIFT VALLEY FEVER
Highly
Susceptible
Moderately
Susceptible
susceptible
Newborn lambs Calves
Newborn kids
Sheep
Puppies
Kittens
Mice
Hamsters
Cattle
Goats
Buffalo
Humans
DIAGNOSI
Susceptible (but
infection is
inapparent)
Camels
Equines
Pigs
Dogs
Cats
Guinea pigs
Rabbits
Resistant
Birds
Reptiles
Amphibians
(Gerdes, 2004)
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI CLINICA
Diversa sensibilità di razza
Razze esotiche
Razze
autoctone
africane
Sintomatologia
severa
Infezione
inapparente
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI CLINICA
OVINI
Forma iperacuta
‰ Mortalità 80%-100% agnelli fino ai dieci
giorni di vita
¾ Morte improvvisa dopo il picco
piretico (40-42°C)
¾ Morte entro le 24-48h senza altri
sintomi oltre febbre, elevata frequenza
respiratoria prostrazione
‰ Aborto nel 90%-100% delle pecore di
razze sensibili
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI CLINICA
OVINI
Forma acuta
‰ Mortalità 10%-60% agnelli oltre le due
settimane di vita
‰Sintomatologia:
¾Febbre elevata
¾Elevata frequenza respiratoria
¾Scolo nasale muco-purulento o siero-ematico
¾Iperemia congiuntivale
¾Vomito
¾Dolore addominale
¾Diarrea emorragica
¾Ittero da moderato a severo
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI CLINICA
OVINI
Forma subacuta
‰ Mortalità 5%-20%
‰ Maggiormente frequente nei soggetti adulti
‰ Sintomatologia:
¾Anoressia
¾Febbre elevata che persiste da uno a cinque giorni
¾Scolo nasale muco-purulento o siero-ematico
¾Iperemia congiuntivale
¾Vomito
¾Diarrea emorragica
¾Aborto
¾Atassia
¾Ittero da moderato a severo
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI CLINICA
OVINI
Forma inapparente
‰ Tipica degli animali adulti o resistenti
‰ Sintomatologia:
¾Febbre transitoria spesso non diagnosticata
¾Depressione
¾Breve periodo di inappetenza
¾Aborto può essere la conseguenza di alcune infezioni
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI CLINICA
BOVINI
Forma iperacuta
‰ Mortalità <70% vitelli fino ai dieci giorni di vita
¾ Morte improvvisa entro 20-24h senza sintomi
clinici
‰ Morte entro le 48h con sintomatologia
¾Scolo nasale e lacrimale siero-sanguinolento
¾Febbre elevata 41,5-42°C
¾Elevata frequenza respiratoria
¾Decubito laterale
¾Opistotono
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI CLINICA
BOVINI
Forma acuta
‰ Mortalità 10%-40% a seconda della classe di
età (5%-10% nei bovini adulti di genotipi
sensibili)
‰ Sintomatologia:
¾Febbre elevata 41,5-42°C
¾Elevata frequenza respiratoria
¾Scolo nasale e lacrimale frammisto a sangue
¾Anoressia
¾Depressione
¾Diarrea emorragica fetida che persiste per diversi giorni
¾Tosse grassa e difficoltà respiratoria
¾Linfoadenomegalia
¾Disgalassia
¾Aborto
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI CLINICA
BOVINI
Forma subacuta
‰ Maggiormente frequente nei soggetti adulti
‰ Sintomatologia:
¾Febbre elevata che persiste da uno a cinque giorni
¾Scolo nasale e lacrimale
¾Disgalassia dai tre ai sette giorni
¾Tosse grassa aumento della frequenza respiratoria
¾Sindrome colica
¾Diarrea profusa
¾Aborto durante la fase acuta o entro le 6-8 settimane
¾Ittero
¾Fotosensibilizzazione
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DIAGNOSI CLINICA
DROMEDARI
‰ Generalmente non manifestano alcun sintomo
clinico
infezione inapparente
‰ Breve periodo di viremia
‰ Aborto
è
dell’infezione
una
conseguenza
frequente
‰ Mortalità nel periodo post-natale nei soggetti
nati durante l’insorgenza dell’epidemia
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI CLINICA
RUMINANTI SELVATICI
‰ Non manifestano alcun sintomo clinico nel corso
delle epidemie
infezione inapparente
‰ Sviluppano anticorpi
‰ Possono
abortire
in
seguito
all’infezione
inapparente (difficile da dimostrare in campo)
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI CLINICA
‰ Segni clinici aspecifici rendono
difficile la diagnosi del singolo
caso durante le epidemie
™Numerosi aborti
™Elevata mortalità
neonatale
Caratteristici
della RVF
™Malattia nelle
persone
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DIAGNOSI DIFFERENZIALE
‰Bluetongue
‰Nairobi sheep disease
‰Wesselsbron disease
‰Heartwater
‰Enterotossiemia delle pecore
‰Aborto ovino enzootico
‰Ephemeral fever
‰Piante tossiche
‰Brucellosi
‰Setticemia batterica
‰Vibriosi
‰Trichomoniasi
‰Peste bovina e peste dei
piccoli ruminanti
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DIAGNOSI
ANATOMO-PATOLOGICA
‰ Necrosi epatica focale o generalizzata
‰ Epatomegalia con emorragie sub-capsulari
(Gerdes, 2004)
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DIAGNOSI
ANATOMO-PATOLOGICA
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI
ANATOMO-PATOLOGICA
‰ Petecchie ed ecchimosi
diffuse
‰ Gastro-enterite
emorragica
‰ Congestione ed
emorragie a livello renale
e vescicale
‰ Linfoadenopatia
generalizzata
‰ Enfisema ed edema
polmonare
(www.fao.org)
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI CLINICA
UOMO
‰ Infezione generalmente inapparente o associata
ad una sindrome simil influenzale non fatale, da
lieve a severa
‰ Una percentuale inferiori di soggetti sviluppano:
¾Lesioni oculari (0,5-2%)
¾Encefalite (<1%)
¾Grave danno epatico (<1%) con
manifestazioni emorragiche
esito
generalmente fatale
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI DIFFERENZIALE
NELL’UOMO
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
Malaria
Brucellosi
Febbre di Lassa
Ebola
Febbre di Marburg
Febbre emorragica del Congo e della Crimea
Febbre di Dengue
Febbre emorragica di Dengue
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI DI LABORATORIO
DIAGNOSI DIRETTA
ISOLAMENTO ED IDENTIFICAZIONE
AGENTE EZIOLOGICO
(Coltura, esame isto-patologico, PCR)
DIAGNOSI INDIRETTA
TEST SIEROLOGICI
(Neutralizzazione
virale,
ELISA,
inibizione dell’emoagglutinazione)
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI DI LABORATORIO
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI DI LABORATORIO
CAMPIONI NECESSARI
‰ ANIMALE VIVO:
¾ Siero o sangue in anticoagulante
(raccolto nella fase febbrile dell’infezione)
‰ CARCASSA:
¾ Fegato, milza, rene, linfonodi, cervello,
coagulo cardiaco in animali morti o feti abortiti
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI DI LABORATORIO
DIAGNOSI DIRETTA
ISOLAMENTO VIRALE SU COLTURE CELLULARI
‰ Iniezione intraperitoneale negli hamster e nei
topi adulti, intracerebrale nei soggeti di 1-5
giorni. Morte osservata nell’arco di 2 giorni (da 1
a 3)
‰ Agnelli e uova embrionate di pollo
‰ Diverse tipologie di colture cellulari (VERO,
BHK, CER)
‰ Linee cellulari primarie di rene o testicolo di
agnello o vitello
PCR
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI DI LABORATORIO
DIAGNOSI INDIRETTA
NEUTRALIZZAZIONE VIRALE
‰ Richiede l’utilizzo di colture cellulari e di
laboratori strutturati per la manipolazione
del virus vivo
‰ Test molto specifico che può essere utilizzato
nelle prime fasi dell’infezione
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI DI LABORATORIO
DIAGNOSI INDIRETTA
ELISA
‰ ELISA INDIRETTA (specie-specifica)
‰ ELISA COMPETITIVA
‰ KIT IgG
‰ KIT IgM
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI DI LABORATORIO
IgM Experimental sheep
IgG Experimental sheep
300
140
250
ELISA PP value
ELISA PP value
120
100
80
60
40
200
150
100
50
20
0
0
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10 11 12 13 14 21 42
Days post infection
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 21 28 42 49 58 65 72
Days post infection
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RIFT VALLEY FEVER
DIAGNOSI DI LABORATORIO
DIAGNOSI INDIRETTA
INIBIZIONE DELL’EMOAGGLUTINAZIONE
(HAI)
Può dare cross-reazione con i virus appartenenti al
genere Phlebovirus. Generalmente non usato
UTILIZZATE IN PASSATO:
‰ IMMUNODIFFUSIONE IN GEL DI AGAR (AGID)
‰ FISSAZIONE DEL COMPLEMENTO (FDC)
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RIFT VALLEY FEVER
PROFILASSI DIRETTA
NEI PAESI INDENNI
‰ MAPPE DI RISCHIO
‰ SISTEMI DI ALLERTA
‰ PIANI e PROCEDURE D’EMERGENZA
MEDICO-VETERINARI
‰ FORMAZIONE
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PROFILASSI DIRETTA
Ingresso infezione
tramite:
‰Animali viremici
‰Vettori infetti
‰ Contiguità
‰Commercio
Necessità di avere un adeguato
Sistema d’allerta e
Procedure d’emergenza
medico/veterinarie
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PROFILASSI DIRETTA
‰ ITALIA:
™ Assenza di procedure condivise
medico-veterinarie
™ Assenza di un sistema di allerta
[aborti]
™ Parcellizzazione delle competenze
sulla lotta ai vettori
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RIFT VALLEY FEVER
PROFILASSI DIRETTA
NEI PAESI INFETTI
‰ UTILIZZO ANIMALI SENTINELLA
‰ CONTROLLO DEI VETTORI
‰ CONTROLLO MOVIMENTAZION
‰ EDUCAZIONE SANITARIA
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RIFT VALLEY FEVER
PROFILASSI DIRETTA
NEI PAESI INFETTI
UTILIZZO ANIMALI SENTINELLA
SORVEGLIANZA ATTIVA
Raccolta informazioni su:
™Pattern di trasmissione inter-epidemici
™Aree a rischio
™Monitoraggio attività virale e popolazioni di vettori
biologici
UTILIZZO DI:
9Ruminanti sieronegativi
(gruppi di 20
animali, possibilmente femmine tra i 12 –15
mesi di età)
9 Aree geografiche rappresentative
9 Esaminati ogni 4-6 settimane dall’inizio alla
fine della stagione delle piogge
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RIFT VALLEY FEVER
PROFILASSI DIRETTA
NEI PAESI INFETTI
CONTROLLO DEI VETTORI
Di Emergenza
Misure
Di Controllo
DIFFICILE
ATTUAZIONE
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RIFT VALLEY FEVER
PROFILASSI DIRETTA
NEI PAESI INFETTI
CONTROLLO MOVIMENTAZIONI
™ Non scarsa importanza all’interno di aree infette
™ Importante nello spostamento per motivi
commerciali (legali/illegali) di animali da aree
infette endemiche o epidemiche
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RIFT VALLEY FEVER
PROFILASSI DIRETTA
NEI PAESI INFETTI
FORMAZIONE
Soggetti a rischio
ƒVeterinari
ƒAllevatori
ƒLaboratoristi
LIVELLO DI BIOSICUREZZA 3
EDUCAZIONE SANITARIA
Lotta ai vettori
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RIFT VALLEY FEVER
PROFILASSI INDIRETTA
VACCINAZIONE
‰ Previene o riduce le perdite economiche
legate alla morte degli animali infetti
‰ Elimina
o riduce significativamente
l’aborto negli animali gravidi sensibili
all’infezione
‰ Riduce l’amplificazione del virus nel
bestiame riducendo di conseguenza il
rischio d’infezione per l’uomo
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RIFT VALLEY FEVER
PROFILASSI INDIRETTA
VACCINI AD USO VETERINARIO
Vaccini vivi attenuati
™Passaggi seriali
™Efficace
™Economico
™Presenza di effetti collaterali: aborto e
malformazioni nelle pecore trattate nel primo
mese di gestazione
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RIFT VALLEY FEVER
PROFILASSI INDIRETTA
VACCINI AD USO VETERINARIO
Vaccini inattivati con formalina
™ Sicuri
™ Richiedono uno o più
somministrazioni
™ Poco stabili nel tempo
40
RIFT VALLEY FEVER
PROFILASSI INDIRETTA
VACCINI AD USO UMANO
‰Vaccini inattivati
ƒNDBR 103
ƒTSI-GSD 200
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RIFT VALLEY FEVER
PROFILASSI INDIRETTA
NUOVE FRONTIERE DELLA
PRODUZIONE DI VACCINI
MP 12
CLONE 13
R566
42
43
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