Storia: I Romani - Scuole Maestre Pie

Storia: I Romani
07.10.2016
Prima dei Romani: gli Etruschi
• La storia degli Etruschi non è ancora definita, poiché sono
arrivate ai giorni nostri delle notizie piuttosto discordanti.
• Gli studiosi infatti ritengono che questa popolazione:
1. abbia abitato da sempre la penisola italica.
2. Oppure che si insediarono in Italia partendo da nord, passando
attraverso le Alpi.
Prima dei Romani: gli Etruschi
• Nell'850 a. C. circa gli Etruschi cominciarono ad insediarsi in
quella regione che da loro prese il nome di Etruria e che
corrisponde all'attuale Toscana.
• Nel corso di due o tre secoli
allargarono i loro domini a
gran parte dell'Italia (Pianura Padana) e
fondarono parecchie città, esistenti
ancora oggi.
Prima dei Romani: gli Etruschi
• Lo sfruttamento delle miniere della Toscana forniva la materia prima
all'industria metallurgica etrusca, base della loro prosperità.
• I preziosissimi monili d'oro e d'argento
arricchivano le case e l'esistenza
quotidiana dei ricchi, ed alimentavano
anche una proficua esportazione;
mentre però l'esistenza quotidiana
diventava sempre più splendida e fastosa,
veniva pesantemente intaccata la
potenza politica e militare etrusca.
Prima dei Romani: gli Etruschi
Roma:
Le origini leggendarie
• Per far credere che l’origine di Roma fosse divina si diffuse questa leggenda:
La sacerdotessa REA SILVIA si sposò segretamente con il DIO MARTE e ne ebbe
due gemelli: ROMOLO E REMO.
Venne ordinato di annegare i due bambini
nel TEVERE ma lo schiavo
che doveva compiere l’omicidio
si impietosì e li abbandonò in un
cesto. Una LUPA sentendo il pianto
dei piccoli li scoprì e li allattò
finchè un pastore li portò a casa e
li allevò come figli.
Diventati adulti ROMOLO E REMO
vollero fondare una città nel luogo
dove erano stati trovati: ROMA .
Cominciarono a litigare su chi dovesse
governare la città e in un impulso di rabbia
ROMOLO UCCISE REMO e si proclamò re di ROMA.
Roma:
Le origini storiche
• Prima del 1000 a.C., lungo la sponda
meridionale del Tevere si era stanziato
un popolo: i LATINI.
Già gli antichi autori sottolineavano la posizione
favorevole di Roma, in una regione dal clima mite,
ad una giusta distanza dal mare. Il Tevere,
allora navigabile, costituiva un importante
collegamento con l'interno della regione e
offriva uno sbocco al mare.
Roma:
La Monarchia
• Roma fu fondata secondo la tradizione da Romolo il 21 aprile 753
a. C. e governata per 244 anni da una Monarchia, con sovrani
inizialmente di origine latina e sabina, e successivamente etrusca.
• La tradizione tramanda sette re: lo stesso Romolo, Numa
Pompilio, Tullo Ostilio, Anco Marzio, Tarquinio Prisco, Servio
Tullio e Tarquinio il Superbo.
• Dopo Tarquinio il Superbo nasce a Roma la Repubblica. Abbiamo
notizie più sicure degli ultimi tre re di Roma, perché è certo che
la potenza etrusca influenzò anche la città; per gli altri,
purtroppo, spesso la fantasia si sovrappone alla realtà.
Roma:
L’etá repubblicana
• Espulso dalla città l'ultimo re etrusco e instaurata la Repubblica nel 509 a. C.,
per Roma ebbe inizio un periodo contraddistinto dalle lotte:
1 lotte interne tra patrizi e plebei
2 e lotte esterne contro le popolazioni italiche: Etruschi, Capenati Falisci,
Latini, Volsci, Equi.
• Divenuta padrona del Lazio, Roma condusse diverse guerre (contro Galli, OscoSanniti e la colonia greca di Taranto, alleatasi con Pirro, re dell'Epiro) che le
permisero la conquista della penisola italica.
Roma:
L’etá repubblicana: dalla Repubblica all‘Impero
• Il III ed il II secolo a. C. furono caratterizzati dalla conquista romana del
Mediterraneo e dell'Oriente dovuta:
1) alle tre guerre puniche (264-146 a. C.) combattute contro la città di Cartagine
2) alle tre guerre macedoniche (212-168 a. C.) contro la Macedonia.
• Nella seconda metà del II secolo e nel I secolo a. C. Si registrarono numerose
rivolte, congiure, guerre civili e dittature: sono i secoli di Tiberio e Gaio
Gracco, di Giugurta, di Quinto Lutazio Catulo, di Gaio Mario, di Lucio Cornelio
Silla, di Marco Emilio Lepido, di Spartaco, di Gneo Pompeo, di Marco Licinio
Crasso, di Lucio Sergio Catilina, di Marco Tullio Cicerone, di Gaio Giulio Cesare e
di Ottaviano, che, dopo essere stato membro del secondo triumvirato insieme
con Marco Antonio e Lepido, nel 27 a. C. Divenne princeps civitatis e gli fu
conferito il titolo di Augusto.
Roma:
L’etá repubblicana: dalla Repubblica all‘Impero
Roma:
L’Impero romano: Ottaviano Augusto
• Ottaviano Augusto costruì il proprio potere in maniera lenta e graduale,
senza strappi evidenti rispetto alla precedente tradizione repubblicana
• Il Principato è una forma di stato nuova,
ma in apparente continuità con
le istituzioni repubblicane.
• Il potere del princeps consisteva
in una sapiente somma di cariche
politiche ordinarie (tribuno, pontefice, console),
di poteri militari (controllo sugli eserciti,
supervisione su tutte le province),
di titoli (Augusto, padre della patria).
Roma:
L’Impero romano
• L'Impero Romano è solo l'ultima fase della storia di Roma. Essa si
snoda per diversi secoli e comprende numerose dinastie e tappe
fondamentali che culminano poi nella caduta di Roma nel 476 d.
C.
• Con Augusto cominciò dunque con lui la prima dinastia imperiale,
la Giulio-Claudia, che vide susseguirsi al potere Tiberio, Caligola,
Claudio e Nerone e si estinse nel 68 d. C. Si ricordano anche gli
Antonini (Marco Aurelio, Traiano, Adriano, Nerva, Commodo) e la
dinastia Flavia (Vespasiano, Tito, Domiziano)
Roma:
Gli Imperatori
Tiberio
Caligola
Claudio
Nerone
Traiano
Adriano
Marco Aurelio
Commodo
La crisi dell’ Impero Romano
• La vastità dell'impero - L'impero era diventato sempre più grande ed era più difficile
difenderlo dai popoli nemici.
•
La povertà della gente – La produzione agricola era sempre più scarsa perché
diminuivano gli schiavi prigionieri di guerra che lavoravano nelle grandi proprietà
terriere dei patrizi e i piccoli poderi andavano in rovina per le guerre e le forti tasse.
Anche il commercio era diminuito a causa degli attacchi dai pirati sul mare e i banditi
sulle strade.
• La mancanza di guida nell'esercito e nel governo – Roma aveva bisogno di un esercito
sempre più grande, perciò doveva arruolare soldati stranieri. Questi, però,non
combattevano per la patria, ma per denaro, quindi erano più fedeli ai loro comandanti
che a Roma.
• • La diffusione del Cristianesimo – La religione cristiana, con il suo messaggio di pace e
fratellanza, escludeva la schiavitù e la guerra e quindi era contro il modo di vivere e di
pensare dei Romani.