XX Incontro di Strabologia e Neuroftalmologia Casi Clinici strabologici e neuroftalmologici Bosisio Parini (LC), 16 marzo 2013 Anomalie oculari nella Sindrome di Ondine PAOLA MICHIELETTO IRCCS “EUGENIO MEDEA” POLO DI CONEGLIANO - PIEVE DI SOLIGO (TV) CCHS La sindrome di Ondine, in italiano “ipoventilazione centrale congenita”, è più spesso conosciuta come congenital central hypoventilation syndrome (CCHS) [Mellins et al., 1970]. Si tratta di una malattia rara (circa 1200 individui nel mondo) che interessa il controllo automatico della respirazione che si arresta, soprattutto durante il sonno, in assenza di patologie cardiorespiratorie, con alterazione diffusa del sistema nervoso autonomo. Nel 2003 è stato scoperto che mutazioni del gene PHOX2B, sul cromosoma 4p12, sono responsabili della malattia [Weese-Mayer et al., 2003]. Questo gene gioca un ruolo nella migrazione delle cellule della cresta neurale e nello sviluppo del sisteme nervoso autonomo. Molti pazienti perciò, oltre all'ipoventilazione, presentano sintomi di ANSD (autonomic nervous system dysregulation) [Weese-Mayer et al., 2001; Marazita et al., 2001]. La forma classica, presente alla nascita, è infatti caratterizzata da alterazioni della regolazione del sistema nervoso autonomo che producono stipsi, riduzione della temperatura corporea ed alterazioni della motilità pupillare. CCHS Anche se sono state scoperte le basi genetiche della malattia, ad oggi l'esatta fisiopatologia dell'alterato controllo della respirazione non è ancora chiara. Classicamente la malattia si presenta alla nascita, ma esistono forme più tardive (bambini, adulti). Esistono anche forme acquisite, da alterazioni tronco-encefaliche (malformazione di Arnold Chiari). In alcuni individui l'alterato sviluppo delle strutture di derivazione dalla cresta neurale (neurocristopatie) si evidenzia con la malattia di Hirschsprung nel 1620% dei casi e/o con tumori che originano dalla cresta neurale (neuroblastoma, ganglioneuroma, e ganglioneuroblastoma) nel 5-6 % dei casi. La malattia di Hirschsprung, cioè l’assenza congenita delle cellule intrinseche gangliari parasimpatiche della parte terminale dell’intestino, si presenta tipicamente alla nascita, mentre i tumori possono presentarsi in età diverse, il più precoce è il neuroblastoma che si presenta nei primi due anni di vita [Trochet et al., 2005; Berry-Kravis et al., 2006]. ANSD: caratteristiche cliniche Anomalie pupillari (ridotta risposta pupillare alla luce, anisocoria) Alterazione della motilità esofagea, disfagia Costipazione severa (anche in assenza di malattia di Hirschsprung) Sudorazione profusa Riduzione della temperatura corporea Alterata percezione dell’ansia Sindrome di Haddad La coesistenza di malattia di Hirschsprung e CCHS è chiamata Sindrome di Haddad [Haddad et al., 1978] una condizione estremamente rara (circa 60 casi riportati in letteratura). La malattia di Hirschsprung risulta molto più grave se associata a CCHS, con il 50% dei casi con agangliosi completa del colon. RMN Anche se sono state riportate in letteratura alterazioni alla RMN [Kumar et al., 2005], la maggior parte dei pazienti con CCHS non presenta alterazioni neurologiche macroscopiche. Le alterazioni più frequenti riguardano l’ipotalamo (controllo del respiro e della termoregolazione), il talamo posteriore e mesencefalo (regolazione della risposta all’O2), il rafe caudale e locus coeruleus (per la regolazione noradrenergica e serotoninergica), il midollo laterale, ponte parabrachiale e cervelletto (coordinazione chemorecettoriale e di attività afferente somatica con il respiro), la corteccia del cingolo e insulare (per la mediazione della percezione della lunghezza del respiro). Infatti la CCHS può essere il risultato di mutazioni del gene PHOX2B sul cromosoma 4p12, l’unico gene finora identificato, oppure di fenomeni di ipossia/ ipoperfusione a livello cerebrale. CCHS: DIAGNOSI Il gene PHOX2B codifica per un fattore di trascrizione, essenziale per lo sviluppo delle cellule che costituiscono i circuiti neurali del sistema nervoso autonomo. Il gene PHOX2B ha due regioni con ripetizioni di alanina nell’esone 3, la seconda delle quali è di primaria importanza per la CCHS. In questa normalmente ci sono 20 ripetizione di 4 triplette nucleotidiche che codificano per l’aminoacido alanina. Classi genetiche della CCHS [Weese-Mayer et al., 2010].: 1) Polyalanin repeat expansion mutations (PARMs) , 90% dei casi: eterozigosi, l’allele normale ha 20 alanine, l’allele affetto ne ha da 24 a 33; trasmissione autosomica dominante. 2) Non Polyalanin repeat expansion mutations (10% di eterozigosi per NPARMs), nosense, missense, frameshift (inserzione di un residuo nucleotidico ) nella porzione terminale dell’esone 3. Neurocristopatie Esiste una correlazione tra lunghezza di ripetizione in PARMs e severità del quadro clinico respiratorio. La maggior parte delle mutazioni del gene PHOX2B in caso di CCHS + malattia di Hirschsprung + neuroblastoma sono del tipo NPARMS, suggerendo che tali mutazioni interessano globalmente il sistema nervoso autonomo e sono coinvolte nello sviluppo del tumore. Quasi tutti gli individui NPARMSs hanno la malattia di Hirschsprung e un maggior rischio di sviluppare un tumore della cresta neurale [Trochet et al., 2005; Lee et al., 2011]. Elementi oftalmici Dal punto di vista oftalmologico, oltre alle anomalie pupillari (midriasi, miosi, anisocoria) sono descritte altre anomalie del sistema nervoso autonomo e non [Goldberg & Ludwig, 1996; Michel et al., 2006]: 1. deficit di convergenza 2. strabismo 3. ptosi 4.Anomalie della secrezione lacrimale Inoltre: instabilità della coordinazione binoculare delle saccadi e difficoltà nei movimenti di vergenza. [Bucci et al., 2003]. Case report Bambina di 8 anni nata a 38 settimane di gestazione da taglio cesareo a causa di una bradicardia fetale. Peso alla nascita di 2960 g, APGAR 7 e 8 a 1 e 5 minuti. A causa di una difficoltà di respirazione spontanea con ipercapnia, alla nascita la bambina è stata intubata. Sono state escluse patologie congenite cardiache e polmonari o sespi. Gravidanza a decorso regolare negativa per assunzione di farmaci , droghe o alcool da parte della madre, non altre patologie. Assenza di consanguineità. Al quinto giorno di vita si evidenziava una distensione addominale, diarrea, ristagno biliare. All’esame con clisma di gastrografin si evidenziava un colon apparentemente normale ma con assenza di peristalsi, compatibile con aganglia intestinale (malattia di Hirschsprung). La diagnosi è stata confermata istologicamente dalla biopsia intestinale al quarto mese di vita. Successivamente la bambina è stata sottoposta a diversi interventi chirurgici di resezione intestinale vista l’estensione della malattia. Case report All’età di un anno l’ecografia addominale evidenziava una massa surrenalica destra. la successiva TAC dimostrava la presenza di due tumori: uno a livello surrenalico e l’altro toracico, probabilmente neuroblastomi. Una scintigrafia total-body con betaiodobenzilguanidina (MIBG) ha escluso altre localizzazioni. La biopsia eseguita sui due tumori. a 15 mesi di vita, confermava la diagnosi di neuroblastoma: si trattava di una forma povera in stroma, scarsamente differenziata, con amplificazione delll’oncogene MYCN, indice mitosi carioressi (MKI) < 2% e presenza di microcalcificazioni. All’indagine genetica di sequenziamento del gene PHOX2B sul DNA della paziente e dei genitori si evidenziava una inserzione interstiziale di un residuo nucleotidico (c.930insG) nella porzione terminale dell’esone 3 del gene PHOX2B che determina, nella proteina così tradotta , uno scivolamento del modulo di lettura noto come “frame shift”. Si trattava perciò di una mutazione di tipo NPARM in una bambina affetta da malattia di Hirschsprung e neuroblastomi. Tale mutazione non si evidenziava nei genitori, suggerendo una mutazione “de novo”. Una RMN dell’encefalo e del tronco dell’encefalo eseguita all’età di due anni e ripetuta all’età di 8 anni, non ha evidenziato alterazioni macroscopiche. Case report All’età di 8 anni, la paziente è stata inoltre sottoposta ad un esame oftalmologico completo. 1. Media midriasi bilaterale con scarsa risposta alla luce 2. Ptosi palpebrale sinistra con sincinesia di Marcus-Gunn (elevazione transitoria della palpebra durante i movimenti masticatori) 3. Strabismo (esotropia ed ipotropia dell’occhio sinistro con deficit di elevazione). Le alterazioni pupillari, la ptosi e lo strabismo sono già state descritte come frequenti nella CCHS, mentre il fenomeno di Marcus-Gunn è stato segnalato solo in altri due casi di CCHS, mai nella sindrome di Haddad [Michel et al., 2006]. Ptosi sinistra con Marcus-Gunn synkinesis. Strabismo (esotropia ed ipotropia OS) e deficit di elevazione OS. Case report Inoltre: Astigmatismo congenito corneale bilaterale di grado elevato : refrazione in cicloplegia OD + 1.00 sf -3.50 cil/160°; OS -0.25 sf 3.25 cil/50° Cataratta bilaterale densa polare anteriore, già segnalata alla nascita. VOD: 3/10 cc; VOS: 2/10 cc, correzione ottica portata dall’età di 3 anni L’astigmatismo e la cataratta sono alterazioni congenite mai descritte in precedenza nella sindrome di Haddad, e nemmeno nella CCHS. Cataratta densa bilaterale polare anteriore (congenita) Cataratta La cataratta congenita può essere isolata o essere presente in un ampio numero di malattie metaboliche e di sindromi genetiche. 39 sono i loci genetici (in costante aumento) mappati per la cataratta. [Jun et al., 2011]. La cataratta polare anteriore sono molto spesso il risultato di mutazioni del gene CRYAA (alpha A crystallin) su 21q22.11-q22.3, ma nessuna mutazione sul gene CRYAA è stata trovata sul nostro paziente. Nel nostro caso le alterazioni della lente potrebbero essere una conseguenza di un errore durante l’embriogenesi (come lo sono gli associati disordini della cresta neurale) o di origine genetica ma non coinvolgente il gene CRYAA. Discussione Le neurocristopatie sono disordini conseguenti ad un deficit di accrescimento, differenziazione o migrazione delle cellule della cresta neurale (ispessimento dell’ectoderma), cellule progenitrici multipotenti che danno origine a diversi tipi di tessuti ed apparati : 1) SN periferico: neuroni dei gangli sensitivi, simpatici e parasimpatici, plessi, cellule della neuroglia, cellule di Schwann 2) derivati endocrini e paraendocrini : midollare surrenale, cellule secernenti calcitonina, cellule del tipo I del corpo carotideo 3) cellule pigmentate: dell’epidermide 4) tessuto cartilagineo e osseo della faccia: cartilagini e ossa della faccia e della parte ventrale anteriore del cranio 5) tessuto connettivo: endotelio e stroma della cornea, papille dentarie, derma, muscolo liscio e tessuto adiposo della cute del capo e del collo, tessuto connettivo delle ghiandole salivari e lacrimali, del timo, della tiroide, dell’ipofisi, tessuto connettivo e muscolo liscio di arterie originate dall’arco dell’aorta. Discussione: patologia nell’ambito delle neurocristopatie Difetti di migrazione: sindrome di Waardenburg (sordità, modificazioni della pigmentazione), malattia di Hirschsprung, labioschisi, palatoschisi, Sindrome di George (sindrome della paratiroide e del timo e ipocalcemia), anomalie dentali, sindrome CHARGE (coloboma , difetti cardiaci, atresia delle coane, difetti di accrescimento e sviluppo, malformazioni genitali e dell’orecchio), dispalsia frontonasale, albinismo. Neurocristopatie mandibolari (Goldenhar’s , sindrome di Franceschetti) presentano anomalie morfologiche e motorie del tronco dell’encefalo e dei corrispondenti nervi cranici (III, V, VI, VII) con frequente associazione di anomalie oculari (microftalmo, coloboma irideo): le cellule cefaliche delle cresta neurale contribuiscono all’organogenesi della parte laterale delle faccia e dell’occhio. Alterazioni oculari nella CCHS: anomalie pupillari Il 92 % dei casi di CCHS presentano anomali oculari: anomalie pupillari, per lo più miosi con scarsa reattività alla luce, superficie anteriore dell’iride liscia, strabismo, deficit di convergenza, due casi con ptosi unilaterale associata a fenomeno di Marcus Gunn, assenza di lacrimazione (deficit del parasimpatico) [Gozal, 2000]. Le alterazioni pupillari possono essere una diretta conseguenza della mutazione genetica PHOX2B, gene necessario per lo sviluppo del sistema nervoso autonomo (mancata formazione dei gangli parasimpatici) e del sistema nervoso enterico. I topi portatori della mutazione manifestano un’aplasia del ganglio ciliare e presentano midriasi (in molti pazienti viene invece segnalata miosi). La miosi, associata ad una riduzione della risposta pupillare alla luce, è indicativa di un deficit sia del sistema simpatico che parasimpatico [Patwari et al., 2012]. Diametro pupillare Regolato dall’azione antagonista di due muscoli: • Sfintere o costrittore della pupilla (innervazione parasimpatica) Fascia anulare di fibre muscolari lisce poste intorno al bordo pupillare • Dilatatore della pupilla (innervazione simpatica, fibre anche al muscolo di Mueller) Disposizione radiale Unici due muscoli dell’organismo di origine ectodermica Alterazioni pupillari Midriasi con scarsa risposta pupillare: funziona poco il parasimpatico Miosi con scarsa risposta pupillare: funziona poco il simpatico Anisocoria: asimmetria innervazionale a livello del nucleo di Edinger – Westphal Prova dei colliri lesione pregangliare se c’è una risposta ai colliri. (risposta al parasimpatico mimetico pilocarpina in caso di midriasi: lesione pregangliare; in caso di risposta al simpaticomimetico in miosi lesione pregangliare). Alterazioni oculari nella CCHS: fenomeno di Marcus-Gunn La sindrome di Marcus-Gunn è la conseguenza di un’innervazione trigemino-palpebrale con una sincinesia tra le fibre del III e le fibre motrici del V responsabili del movimento di elevazione transitoria della palpebra durante i movimenti masticazione. Il fenomeno di Marcus-Gunn associato a ptosi congenita nella CCHS probabilmente riflette una forma di disinnervazione cranica congenita da alterazione della normale espressione del gene PHOX2B nel nucleo del nervo oculomotore [Basu, 2012]. L’alterazione può essere localizzata a livello dell’innervazione del muscolo elevatore da parte del III o del muscolo di Muller da parte del sistema simpatico. Ciò come conseguenza di un’alterata migrazione della cellule della cresta neurale a livello dei nuclei del tronco dell’encefalo. Anche il deficit di elevazione (dell’occhio con ptosi) deve essere considerato nell’ambito delle alterazioni del III. L’esotropia non è spiegabile, se non con un’alterazione associata del VI. Conclusioni Ho presentato un caso raro di patologia neuroftalmologica a prevalente interessamento del sistema nervoso autonomo. Le alterazioni di migrazione e differenziazione della cresta neurale dovute all’alterazione genetica (di vario grado) non coinvolge soltanto il sistema autonomo ma anche i nuclei motori dei nervi cranici a livello tronco-encefalico, come accade in altre neurocristopatie. E’ interessante notare come anche altre strutture oculari, in particolare la cornea ed il cristallino, possono essere coinvolte nel processo malformativo e devono perciò sempre essere indagate. Nel nostro caso di Sindrome di Haddad l’astigmatismo e la cataratta (polare anteriore) non erano mai state segnalate. GRAZIE