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Fig. 1
LA SINDROME
DEL TUNNEL
CARPALE
Dr. Borelli Pier Paolo ©
Fig. 2
DR. PIER PAOLO BORELLI
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Specialista in Chirurgia della Mano
Fig. 3
Il presente opuscolo riveste carattere informativo per i pazienti.
Non è di carattere divulgativo o pubblicitario ed il suo utilizzo
è consentito solo all’interno del Poliambulatorio.
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La Sindrome del Tunnel Carpale è una malattia causata
dalla compressione di un nervo, il nervo mediano, che
attraversa il polso all'interno di un canale chiamato Tunnel
Carpale. (Fig. 1).
Si definisce Tunnel Carpale una regione anatomica situata
a livello della base del palmo della mano e delimitata su
tre lati dalle ossa del carpo e sul quarto lato da un legamento molto spesso chiamato Legamento Trasverso del
Carpo.
Il nervo mediano insieme a nove tendini flessori scorre in
questo canale (Fig. 2).
Il nervo mediano controlla la sensibilità del pollice, dell'indice, del medio e di una parte del dito anulare e i movimenti legati all'attività dei piccoli muscoli, chiamati muscoli
tenari, situati alla base del pollice.
Da cosa è causata? La Sindrome del Tunnel carpale
compare ogni volta che si verifica un aumento di pressione
all'interno del canale tale da disturbare l'elemento più
debole cioè il n. mediano. La causa dell'aumento di pressione può essere sconosciuta. Il più delle volte l'aumento di
pressione all'interno del canale si verifica per un aumento
di volume della membrana che ricopre i tendini flessori,
condizione chiamata tenosinovite. Lussazioni articolari o
fratture del polso possono invece determinare un restringimento dall'esterno del canale responsabile a sua volta
dell'aumento di pressione all'interno del canale stesso.
Chi colpisce. La sindrome del Tunnel Carpale è una
malattia molto frequente. Attività lavorative che comportano movimenti ripetitivi delle dita e del polso possono essere la causa della infiammazione dei tendini flessori all'interno del canale e quindi della sofferenza del nervo mediano. Le donne vengono colpite frequentemente durante la
gravidanza a causa della ritenzione di liquidi che determina un aumento di volume all'interno del canale. I sintomi
spesso si risolvono spontaneamente con il termine della
gravidanza. Le donne vengono spesso colpite anche nel
periodo della menopausa. La comparsa dei sintomi caratteristici della sindrome del Tunnel carpale spesso avviene
in concomitanza con un apparecchio gessato applicato per
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una frattura di polso. Pazienti diabetici o dializzati o con
malattie della tiroide o con artrite reumatoide possono
sviluppare una Sindrome del Tunnel Carpale, spesso causata proprio da un ispessimento della membrana che
ricopre i tendini flessori.
Sintomi. I sintomi sono costituiti da formicolio o sensazione di bruciore (o dolore) alle prime 3-4 dita della mano,
spesso solo al 3° e 4° dito. Il dolore spesso si estende
all'avambraccio, talora al braccio e più raramente alla
spalla. Il formicolio risulta, di solito, più accentuato di
notte tanto da risvegliare il paziente e costringerlo a ricercare una posizione del polso e della mano per ridurre il
fastidio. Negli stadi più avanzati la perdita di sensibilità e
il dolore compaiono anche di giorno in concomitanza con
semplici attività quotidiane come guidare l'automobile o
leggere un giornale o tenere la cornetta del telefono o in
concomitanza con attività lavorative che richiedono movimenti ripetuti di prensione. I pazienti, a volte, possono
notare una riduzione della forza con difficoltà ad afferrare
alcuni oggetti che possono cadere improvvisamente dalle
mani. I pazienti possono notare anche una "perdita" della
muscolatura alla base del pollice (atrofia tenare). I sintomi
possono essere presenti in entrambe le mani, ma solitamente sono peggiori da un lato.
Diagnosi. Oltre che sulla base della storia clinica la diagnosi
viene posta con l'ausilio di un esame denominato
Elettromiografia (EMG) che consente la registrazione dell'attività dei muscoli e dei nervi. L'esame, della durata di 15 minuti circa, può risultare fastidioso più che doloroso (generalmente meno di quanto s'immagini) ed è solitamente ben tollerato
dal paziente che immediatamente dopo può riprendere le normali attività (lavoro, guida, sport...). Altri nervi possono venire
valutati con lo stesso esame in modo da essere certi che la
sintomatologia riferita dal paziente sia dovuta solo alla compressione nervo mediano al polso e che non sia invece la conseguenza di problemi neurologici generalizzati.
Utile anche un esame radiografico del polso se si sospettano problemi osteoarticolari a livello del polso.
Trattamento. La sintomatologia, soprattutto negli stadi
iniziali, può spesso essere risolta senza ricorrere all'inter-
vento chirurgico. L'identificazione e il trattamento medico
dell'eventuale malattia di base, il cambiamento di una
gestualità lavorativa particolare, l'utilizzazione di un tutore
rigido o di una polsiera armata, con cui mantenere il polso
in una posizione di riposo durante l'attività lavorativa, sono
tutte procedure volte a ridurre la pressione sul nervo
mediano.
L'utilizzazione della polsiera armata anche di notte può, a
volte, risolvere il formicolio che disturba il sonno.
Anche la terapia medica antiinfiammatoria somministrata
per via orale o un'infiltrazione di cortisone direttamente nel
Tunnel carpale possono, a volte, risolvere la sintomatologia. Se la sintomatologia non migliora il trattamento chirurgico risulta necessario e ha lo scopo di creare più spazio
nel Tunnel carpale riducendo così la compressione sul
nervo.
Il trattamento consiste in una piccola incisione della cute
del palmo della mano e nella successiva incisione del
legamento trasverso del carpo (Fig. 3).
In casi selezionati, può essere eseguito anche in endoscopia. La tecnica consiste nel praticare una piccola incisione
al polso attraverso la quale viene introdotta all'interno del
tunnel carpale una sonda a fibre ottiche che consente di
vedere il legamento trasverso e, contemporaneamente, di
sezionarlo.
L'intervento è di breve durata e viene di solito eseguito in
anestesia locale e in regime di day-hospital così che il
paziente potrà tornare alla propria abitazione il giorno
stesso. Il paziente deve iniziare immediatamente a muovere le dita. E' possibile la ripresa di attività manuali leggere
come vestirsi, mangiare e l'igiene personale entro una
settimana dall'intervento. L'utilizzo completo della mano
operata avviene nel giro di 4-6 settimane. Il trattamento
chirurgico determina di solito la scomparsa immediata del
formicolio notturno. Può residuare, tuttavia, per alcune
settimane o, a volte, anche per mesi una dolenzia localizzata a livello della cicatrice palmare che può apparire
arrossata ed indurita.
Tali disturbi sono destinati comunque a risolversi spontaneamente anche a distanza di un anno.
Nei casi gravi, quando la compressione del nervo perdura
da molto tempo, il trattamento chirurgico può non risolvere
completamente la sintomatologia.
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