Cervelletto A. Vercelli Riassunto anatomo-clinico Il cervelletto integra input sensori e altri inputs per coordinare i movimenti e participa alla pianificazione del movimento Il cervelletto non ha connessioni dirette con i motoneuroni inferiori ma modula la funzione motoria attraverso i motoneuroni superiori. Il verme e i lobi flocculonodulari regolano l’equilibrio e i movimenti oculari attraverso connessioni con i nuclei vestibolari e oculomotori. Queste regioni controllano i sistemi motori mediali. Le aree pi più ù laterali del cervelletto controllano i muscoli delle estremità. Le lesioni cerebellari provocano atassia (movimenti irregolari e non coordinati), dallo stesso lato della lesione. Lesioni cerebellari della linea mediana causano problemi della stazione eretta (atassia del tronco) e anomalie dei movimenti oculari (nistagmo), spesso accompagnati da vertigine, nausea e vomito. Le lesioni cerebellari laterali causano atassia degli arti. E’ coinvolto anche nel linguaggio linguaggio,, nei movimenti respiratori respiratori,, nell’’apprendimento motorio e nelle funzioni cognitive superiori nell superiori. Il cervelletto consiste del verme sulla linea mediana e degli emisferi. La superficie ventrale presenta il lobulo flocculonodulare e 3 peduncoli. Quello superiore porta fibre in uscita. Il medio e l’inferiore fibre in entrata. Lobi cerebellari, Peduncoli e Nuclei Profondi Il cervelletto si unisce la ponte attraverso 3 peduncoli e forma il tetto del 4° ventricolo. La fessura primaria separa il lobo anteriore da quello posteriore. Corteccia cerebellare e sostanza bianca; le piccole pieghe costituiscono i folia Nomenclatura per i lobuli del cervelletto (verme) • • • • • • • • • Li = lingula Lc = lobulo centrale Cu = culmen De = declive Fv = folium vermis Tv = tuber vermis P = piramide U = uvula N = nodulo Nomenclatura per i lobuli del cervelletto (emisferi) • • • • • • • • • • • vinculum lingulae ala del lobulo centrale lobulo quadrangolare ant. lobulo quad. post. lobulo semilunare sup. lobulo semilunare inf. lobulo gracile lobulo biventre tonsilla paraflocculo flocculo Sezione trasversale attraverso il ponte e i peduncoli cerebellari, con i nuclei profondi (da med a lat) fastigio, globoso, emboliforme e dentato. Tutte (o quasi) le fibre in uscita provengono dai nuclei profondi. Le fibre in arrivo al dentato provengono dalle parti laterali degli emisferi. Quelle al globoso/emboliforme dalle parti intermedie. Al fastigio dal verme e dal lobulo flocculonodulare. Gran parte delle fibre in uscita da verme e flocculonodulare vanno ai nuclei vestibolari. Nistagmo spontaneo Alterazioni dei movimenti oculari (inseguimento lento) Disturbi dell’equilibrio (postura atassica) Ipotonia Iporeflessia Astenia/atonia Titubanza Atassia Atassia Ritardo ad iniziare e terminare i movimenti Incoordinazione agonistiantagonisti (movimento scomposto) Adiadococinesia Tremore intenzionale terminale Dismetria Ipotonia Iporeflessia Astenia/atonia Titubanza Atassia Difetti di articolazione della parola Circuiti del Cervelletto La corteccia cerebellare ha 3 strati: molecolare, delle cellule di Purkinje, e dei granuli. Gli assoni dei granuli salgono allo strato molecolare, si biforcano e formano fibre parallele che scorrono parallele alle lamelle formando sinapsi eccitatorie sui dendriti delle cellule di Purkinje. La corteccia cerebellare ha diversi tipi di interneuroni inibitori: cellule a canestro, cellule di Golgi, e cellule stellate. L’assone delle cellule di Purkinje è l’unica via di uscita della corteccia cerebellare, è inibitrice e proietta ai nuclei profondi e ai nuclei vestibolari. Gli assoni dei nuclei profondi sono le principali vie d’uscita del cervelletto. Granuli • Nucleo 5-8 mm • 3-5 dendriti ad artiglio • Assone: fibre parallele (dendriti Purkinje, Golgi, canestri e stellate) 2 tipi di input sinaptici estrinseci alla corteccia cerebellare: Fibre muscoidi – originano da diverse aree e terminano sui dendriti dei granuli formando sinapsi eccitatorie; rami ai nuclei profondi. Fibre rampicanti – dal nucleo olivare inferiore controlaterale e circondano il corpo cellulare e il dendrite prossimale delle cellule di Purkinje dando luogo a sinapsi eccitatorie; rami ai nuclei profondi. Cellula di Purkinje • Corpo a fiasco (50-70 µm) • Uno o due dendriti a spalliera perpendicolari all’asse della lamella, con spine dalla 3^ diramazione • Assone mielinico ai nuclei • GABA Canestri (stellate interne) • Interneuroni GABA • Nel terzo interno dello strato molecolare • Ricevono collaterali assoniche da cellule di Purkinje, da rampicanti e muscoidi e da parallele • Assone su 10-12 Purkinje per collaterale (5-6 per cui fino a 72 Purkinje) e collaterali ascendenti su dendriti delle Purkinje Stellate (esterne) • Interneuroni GABA inibitori • Zona superficiale dello strato molecolare • Assoni sui rami prossimali dei dendriti delle cellule di Purkinje Monodendritiche o a pennello • Descritte recentemente nello strato dei granuli • Unico corto dendrite che si risolve in un solo ciuffo che sembra un pennello • Immunoreattive per la calretinina Numeri • 1 mm2: 500 Purkinje, 600 canestri, 50 Golgi, forse 3x106 granuli, 600.000 glomeruli • Area totale corteccia cerebellare: 200.000 mm2 • Una fibra olivocerebellare = una decina di rampicanti; una rampicante/una Purkinje • Una muscoide sino a 400 granuli (ogni granulo riceve da almeno 4-5 muscoidi) • Fibre parallele sino a 7 mm nel gatto (300-450 Purkinje) • Fino a 180.000 spine per Purkinje • 250.000 parallele contattano il dendrite della Purkinje Golgi • Interneuroni GABA inibitori • Corpi di forma stellata nello strato dei granuli • Grossi dendriti a raggiera (ricevono soprattutto dalle fibre parallele, poi da Purkinje, rampicanti e muscoidi) • Assone nello strato dei granuli Glomeruli cerebellari • Rosetta di una fibra muscoide • Dendriti ad artiglio di più granuli • Terminali di assoni di Golgi • Uno o più dendriti di Golgi Chemoarchitettura • Cellule di Purkinje inibitorie (GABA) • Nuclei cerebellari eccitatorie (al talamo, al tronco e al midollo spinale) e inibitorie (nucleoolivare, da piccoli neuroni GABAergici) • Rampicanti, muscoidi e parallele eccitatorie (glutamato) • Canestri, Golgi, stellate inibitorie • Innervazione monoaminergica (plessi monoaminergici dalla formazione reticolare) e colinergica della corteccia cerebellare • Acetilcolina dalle fibre muscoidi vestibolocerebellari • CRF (corticotrofina) nelle muscoidi e rampicanti con effetto facilitatorio • Calbindina nelle Purkinje • Parvalbumina nelle Purkinje, canestri e stellate • Calmodulina nelle Purkinje e nei nuclei cerebellari strato delle cellule di Purkinje strato dei granuli muscoidi/rampicanti strato molecolare sostanza bianca Fibre muscoidi Fibre rampicanti Nuclei cerebellari Le cellule di Purkinje dell’emisfero laterale proiettano al nucleo dentato. DN proietta al nucleo ventrale laterale contralaterale del talamo che proietta alla corteccia motoria, premotoria, motoria supplementare e parietale per regolare i piani motori e l’attività del tratto corticospinale. Alcuni neuroni del DN proiettano al nucleo rosso che proietta alla oliva inferiore che dà origine alle fibre olivocerebellari. La regione intermedia dell’emisfero cerebellare controlla i movimenti delle estremità. Le sue cellule di Purkinje proiettano ai nuclei emboliforme e globoso che proiettano al nucleo VL del talamo, che proietta alle aree corticali motoria, motoria supplementare e premotoria per regolare il controllo delle estremità mediante il tratto corticospinale laterale. I nuclei interpositi proiettano anche ai neuroni del nucleo rosso (tratto rubrospinale che regola i sistemi motori laterali). Il verme e il lobo flocculonodulare controllano i movimenti del tronco e i sistemi vestibolo-oculari rispettivamente. Il verme si connette ai sistemi motori mediali (corticospinale anteriore, reticolospinale, vestibolospinale e tettospinale). Il verme inferiore e i lobi flocculonodulari influenzano i movimenti extraoculari attraverso connessioni dirette che passano nel MLF che lega i nuclei vestibulari al sistema oculomotore. Il verme proietta al nucleo del fastigio mentre il verme inferiore e i lobi flocculonodulari proiettano direttamente ai nuclei vestibolari. Le proiezioni del nucleo del fastigio sono sia ascendenti sia discendenti. Le proiezioni ascendenti viaggiano nel peduncolo cerebellare superiore per il VL del talamo, che proietta alla corteccia per regolare il tratto corticospinale anteriore; rami di queste proizioni dal VL vanno al tetto. Le proiezioni discendenti viaggiano nel peduncolo cerebellare inferiore per la formazione reticolare e i nuclei vestibolari per regolare l’attività nei tratti reticolospinale e vestibolospinale. Input Cerebellari Le afferenze cerebellari originano da molte aree: 1) Molte aree della corteccia cerebrale 2) Sistemi vestibolare, uditiva, visiva e somatosensitiva 3) Nuclei del tronco 4) Midollo spinale I lobi flocculonodulari e il verme inferiore sono spesso conosciuti come vestibolocerebello per le sue connessioni con i nuclei vestibolari. Queste connessioni agiscono nello equilibrio. Le connessioni vestibolari si arrestano nel MLF e vanno ai nuclei CN III, IV, e VI per i movimenti oculari. Le afferenze cerebellari hanno una organizzazione somatotopica. Gli input cerebellari entrano come fibre muscoidi (da molte fonti) e rampicanti (dalla oliva inferiore). La principale fonte degli input è il sistema corticopontino che origina nella corteccia motoria, sensitiva primaria, e visiva e arriva dopo aver stazionato ai nuclei pontini. Le fibre pontocerebellari poi decussano ed entrano il cervelletto attraverso il peduncolo cerebellare medio. Anche il midollo spinale ha proiezioni cerebellari consistenti. 4 tratti spinocerebellari: Informazione sensitiva della gamba tratto spinocerebellare dorsale (DSCT) tratto spinocerebellare ventrale (VSCT) Informazione sensitiva da arto superiore e collo tratto cuneocerebellare (CCT) tratto spinocerebellare rostrale (RSCT) Tipi di informazione trasportati: 1) Propriocezione dell’arto inferiore (DSCT) e superiore/collo (CCT) 2) Feedback sui livelli di attività nelle vie motorie discendenti dagli interneuroni spinali Da vie che controllano l’arto inferiore (VSCT) Da vie che controllano l’arto superiore (RSCT) DSCT: Propriocezione, tatto e pressione dagli arti inferiori e dal tronco inf. sale nel fasciculo gracile e termina nel nucleo dorsale di Clark (C8 – L2/3). Gli assoni del nucleo dorsale proiettano al cervelletto ipsilaterale e terminano come fibre muscoidi nella corteccia cerebellare. Tratti spinocerebellari Tratto cuneocerebellare: Propriocezione, tatto e pressione da arto superiore/collo sale nel fascicolo cuneato e fa sinapsi nel nucleo cuneato esterno (midollo allungato). Il cuneato esterno proietta al cervelletto attraverso il peduncolo cerebellare inferiore. VSCT Origina da interneuroni del midollo spinale ai livelli inferiori e ha assoni che si decussano nel midollo e salgono al peduncolo cerebellare superiore dove decussano di nuovo e entrano nel cervelletto. RSCT Si pensa originare da interneuroni ai livelli spinali più alti i cui assoni arrivano attraverso i peduncoli cerebellari inferiore e superiore. Entrambi forniscono feedback propriocettivo da arto superiore e collo di cui si ha bisogno per modulare l’attività motoria. Entrambi forniscono un rapido feedback sui movimenti per gli aggiustamenti fini. Vie in uscita dal cervelletto Input dal Complesso olivare inferiore I neuroni nell’oliva inferiore mandano assoni attraverso la linea mediana che costituiscono gran parte delle fibre del ped. cerebellare inf. Terminano nella corteccia cerebellare come fibre rampicanti. Il nucleo rosso forisce il principale input al nucleo olivare inferiore, che Riceve anche da corteccia cerebrale, tronco e midollo spinale. Lesioni della parte laterale colpiscono la coordinazione della parte distale degli arti. Le lesioni mediali colpiscono soprattutto il controllo del tronco, la postura, l’equilibrio, e l’andatura. I deficit cerebellari sono ipsilaterali alla lesione poichè le efferenze cerebellari proiettano al lato contralaterale e quindi le vie motorie decussano di nuovo al lato originale (“doppio incrocio”). Lesioni al verme non causano deficit unilaterali poichè i gruppi muscolari mediali ricevono input bilaterali dai motoneuroni superiori. Input dal sistema Vestibolare I neuroni del ganglio vestibolare e del nucleo vestibolare proiettano al verme inferiore ipsilaterale e ai lobi flocculonodulari attraverso il peduncolo cerebellare inferiore. Questi sono importanti per il controllo dell’equilibrio e nei riflessi vestibulo-oculari. Vascolarizzazione cerebellare La componente arterioso fa capo a 3 branche del sistema vertebrale/basilare 1) cerebellare posteriore inferiore 2) cerebellare anteriore inferiore 3) cerebellare superiore Territori Vascolari in sezione trasversale Infarti dell’Arteria Cerebellare Queste tre arterie forniscono anche le regioni laterali del midollo allungato. Sono più comuni in PICA e SCA che AICA. Sintomi comuni: Vertigine, nausea, vomito, nistagmo orizzontale, atassia degli arti unsteady gait, cefalea Infarti midollari laterali possono causare sintomi cerebellari dovuti al danno dei peduncoli cerebellari, comunque, in questi casi, si verificano anche sintomi midollari, tra cui la sindrome di Horner. Infarti cerebellari estesi possono causare lesioni che comportano il blocco delle aperture del 4o ventricolo e l’idrocefalo. Lesioni della fossa posteriore sono pericolose per la vita per la compressione del tronco. Emorragia cerebellare Cause: ipertensione cronica, malformazioni arterovenose, emorragia su un infarto precedente, necrosi tumorale. Sintomi: mal di testa, nausea, vomito, atassia e nistagmo. Se l’emorragia è estesa può causare idrocefalo, paralisi dell’abducente, disturbi della coscienza, compressione del tronco e morte. Riscontri clinici e localizzazione delle lesioni cerebellari L’atassia si riferisce a contrazioni disordinate di agonisti e antagonisti e mancata coordinazione tra i movimenti alle diverse articolazioni tipiche dei pazienti con lesioni cerebellari. I movimenti normali richiedono coordinazione di agonisti e antagonisti in modo che il movemento abbia una traiettoria dolce. Nell’atassia I movimenti hanno un decorso irregolare, ondeggiante che consiste di continui eccessi, correzioni e poi nuovi eccessi attorno alla traiettoria che si intende compiere. Atassia del tronco o degli arti Il Verme controlla i muscoli mediali (postura/equilibrio). Le sue lesioni causano una andatura a larga base, incerta e traballante conosciuta come atassia del tronco. I pazienti spesso cadono dal lato della lesione. In casi gravi i pazienti non possono nemmeno sedere senza assistenza. Lesioni delle regioni intermedia e laterale del cervelletto causano atassia degli arti (test del dito al naso). Deficit più gravi si verificano con lesioni della parte intermedia degli emisferi, del verme, dei nuclei profondi o dei peduncoli. Per il doppio incrocio delle vie cerebellari/motorie i deficit sono ipsilaterali alla lesione nel cervelletto. Atassia dovuta ad altre lesioni L’atassia può anche essere dovuta a danni all’input o output cerebellare. L’idrocefalo può danneggiare le vie frontopontine e lesioni della corteccia prefrontale può causare anomalie dell’andatura. L’atassia-emiparesi è causata da infarti lacunari; i sintomi includono segni del motoneurone superiore e atassia dello stesso lato. Entrambe sono controlaterali alla lesione. Spesso causata da lesioni della corona radiata, capsula interna o ponte e coinvolge le fibre corticospinali e corticopontine. L’atassia sensoriale si verifica quando la colonna dorsale – lemnisco mediale è danneggiata. In questa situazione la propriocezione è intaccata. La funzione migliora con l’input visivo e si peggiora a occhi chiusi o al buio. Diagnosi differenziale di Atassia Sintomi e segni dei disturbi cerebellari Dismetria = errori nei movimenti verso il bersaglio (test dito-naso-dito). Disdiadococinesia = inabilità a compiere movimenti rapidi alternanti (battere una mano col palmo e il dorso dell’altra). Tremore intenzionale = all’inizio quando si muove un arto verso il bersaglio. Andatura a base ampia insicura (da ubriaco). Dismetria oculare = le saccadi sono esagerate. Movimenti saccadici traballanti durante l’nseguimento visivo. Nistagmo = movimenti oculari anormali quando gli occhi guardano verso un bersaglio in periferia. Sviluppo del cervelletto • Da un rilievo (labbro romboidale) della lamina alare del metencefalo, margine rostrale del IV ventricolo da cui originano i neuroni dei nuclei cerebellari e quelli delle cellule di Purkinje (ruolo della glia radiale) • All’estremità caudale dell’abbozzo l’epitelio ventricolare dà origine a un altro gruppo di cellule che migrano verso l’alto portandosi in posizione subpiale dove costituiscono la matrice superficiale o strato germinativo esterno (granuli, che poi, sempre grazie alla guida della glia radiale, vanno in profondità a formare lo strato dei granuli) L’atassia può esser causata da una larga varietà di patologie. Le più comuni cause di atassia acuta: ingestione di tossine episodio ischemico o emorragico Le più comuni cause di atassia cronica: metastasi cerebrali alcolismo sclerosi multipla malattie degenerative del cervelletto L’atassia cronica nei bambini è spesso causata da astrocitoma cerebellare, medulloblastoma, o atassia di Friedreich (degenerazione idiopatica delle colonne dorsali e dei tratti spinocerebellari).