04/05/2013
ELEMENTI
DI
PSICOFARMACOLOGIA
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Dott. Francesco Matarrese
Cosa sono gli psicofarmaci?
Sono farmaci che agiscono a livello cerebrale su vari sistemi
di neurotrasmissione neuronale (noradrenergico,
dopaminergico, serotoninergico, gabaergico, colinergico,
glutammatergico, ecc.)
L’idea che modificazioni dei neurotrasmettitori contribuiscano
a determinare l’espressione fenotipica della malattia mentale
ha portato alla formulazione di “ipotesi neurotrasmettitoriali”
per spiegare i vari sintomi e alterazioni funzionali dei disturbi
psichiatrici
I sistemi recettoriali più studiati sono quelli della dopamina,
serotonina e noradrenalina che comprendono numerosi
sottotipi di recettori sia pre che post-sinaptici
L’introduzione degli psicofarmaci ha determinato un
cambiamento non solo della prognosi delle malattie e
dell’organizzazione assistenziale, ma delle malattie stesse!!
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Luoghi comuni sugli psicofarmaci
Gli psicofarmaci non servono bisogna farcela da soli
Gli psicofarmaci sono tossici
(rapporto rischi/benefici e relazione medico/pz.)
Gli psicofarmaci curano il sintomo e non la malattia
(attuale modello bio-psico-sociale della malattia mentale)
Gli psicofarmaci sono droghe e danno dipendenza
Gli psicofarmaci intontiscono
Gli psicofarmaci vanno presi a vita
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Tronco encefalico
talamo e ipotalamo
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talamo e ipotalamo
Insieme, queste due strutture formano il diencefalo, che significa ‘in
mezzo al cervello’. Il diencefalo è infatti localizzato tra il mesencefalo e
gli emisferi cerebrali.
Il talamo è un’importante stazione di raccolta ed elaborazione di
informazioni sensoriali e motorie che vengono ritrasmesse alla corteccia
cerebrale. Anche la corteccia cerebrale invia segnali motori al talamo,
che a sua volta li ritrasmette al tronco dell’encefalo, al midollo spinale.
Disposto ventralmente al talamo, l’ipotalamo è composto da diverse
regioni ed è responsabile di aspetti importantissimi del comportamento,
quali l’assunzione del cibo e il bilancio idrico. Inoltre, al pari di un
termostato, controlla la temperatura corporea, generando le risposte
opportune affinché si mantenga costante. L'ipotalamo controlla anche
l'ipofisi, svolgendo in tal modo un ruolo fondamentale a livello del
sistema endocrino, ai fini della secrezione ormonale.
ipotalamo
L’ipotalamo influenza potentemente il
comportamento perché le sue fibre proiettano
direttamente
1. alle aree corticali specie quelle pre-frontali
2. ai nuclei del neurovegetativo situati nel tronco
dell’encefalo (che comandano la messa in allerta di tutto
l’organismo)
3.
4.
5.
all’ipofisi (ghiandola master per la produzione ormonale)
all’amigdala (centro emozionale per eccellenza)
all’ippocampo (centrale di produzione della memoria)
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Sistema limbico
Sistema limbico
Nel 1949 Paul MacLean ha rielaborato il Circuito di Papez,
aggiungendovi fra le varie cose:
1. Amigdala
2. Corteccia pre-frontale (corteccia orbitofrontale e mediofrontale)
Osservando le funzionalità dei nuclei interessati, si nota che le parti che
elaborano le emozioni sono a stretto contatto con:
• memoria a lungo termine dichiarativa e procedurale (ippocampo)
• piacere, attività sessuale (tramite le connessioni con il nucleo
accumbens)
• comportamento sociale (corteccia pre-frontale)
L’aspetto interessante del Circuito di Papez è che le emozioni non
avrebbero quindi origine in un punto preciso del cervello ma al
contrario vi sia una azione armonica di più nuclei.
Questi non solo contribuiscono alla formazione delle emozioni, ma anche
all’espressione esterna
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