ARPA – Servizio IdroMeteoClima – Area Agrometeorologia e Territorio CORYLACEAE La famiglia delle Corilacee è rappresentata da un ristretto numero di specie con portamento sia arboreo che arbustivo. Sono latifoglie legnose, decidue. A questa famiglia appartengono 3 generi: Corylus, Carpinus, Ostrya. Corylus avellana L. (Nocciolo) Grado allergenicità polline Nocciolo: elevato L´apparato vegetativo è composto da foglie alterne, semplici, tondeggianti a punta allungata e base cuoriforme. I fiori maschili e femminili sono portati sulla stessa pianta: i maschili sono riuniti in amenti gialli pendenti, quelli femminili sono piccoli, con stimmi piumosi rossi. L´impollinazione è anemogama. Il periodo di fioritura può iniziare già in dicembre e si protrae fino all’inizio di marzo. Foto tratta da http://www.dipbot.unict.it/orto/0487-1.html Foto tratta da http://www.actaplantarum.org/acta/galleria1.php ARPA – Servizio IdroMeteoClima – Area Agrometeorologia e Territorio I pollini si presentano trizonoporati, isopolari, in genere suboblati o suboblati, di piccole dimensioni (19 -28 μm), con grossi onci che accompagnano i pori. I pori sono appena pronunciati dalla linea perimetrale che, in visione polare, è subtriangolare goniotrema. L’intina è piuttosto sottile e forma onci larghi e marcatamente convessi al di sotto dei pori. L’esina è scabrato-microechinata. Foto tratta da http://www.uniroma2.it/biologia/polline/scheda/coryla.html Il Nocciolo è un arbusto deciduo, poco longevo (60-70 anni), che cresce fino a 8 m di altezza nel sottobosco di foreste latifoglie e aghifoglie; cresce in zone con clima caldo e parzialmente soleggiato e lo si trova nei sottoboschi appenninici e sulle Alpi. Vive dal livello del mare fino a una quota massima di 1.800 metri ma in genere è raro incontrarlo sopra i 1500 metri. Il Nocciolo predilige i terreni fertili, profondi, sciolti e freschi. Vive frequentemente in comunità con l´Orniello (Fraxinus ornus), con il Frassino. Viene anche coltivato in numerose regioni per il frutto rappresentato da noci avviluppate in brattee fogliacee. Foto tratta da http://www.actaplantarum.org/acta/galleria1.php Foto tratta da http://www.dipbot.unict.it/orto/0487-1.html ARPA – Servizio IdroMeteoClima – Area Agrometeorologia e Territorio Ostrya carpinifolia scop. (Carpino nero) Grado allergenicità polline Carpino nero: moderato Le foglie sono ovato-acuminate, arrotondate alla base, bidentate al margine. I fiori, che compaiono insieme alle foglie, sono riuniti in amenti lunghi e penduli quelli maschili, più raccorciati e terminali quelli femminili. Foto tratta da http://www.actaplantarum.org/acta/galleria1.php I frutti sono contenuti in infruttescenze pendule biancastre di vari centimetri di lunghezza. Foto tratta da http://www.giardinaggio.org/alberi/alberiatifolie/carpino-nero.asp I granuli pollinici si presentano trizonoporati, isopolari, suboblati o suboblati, in genere piccoli (18 - 28 μm). I pori sono sporgenti, vestibolari. L’esina è microechinata ed ispessita attorno ai pori a formare aspidi. L’intina, sotto i pori, forma onci lievemente convessi o a margine più o meno lineare. Foto tratta da http://www.polleninfo.org/AT/en/allergyinfos/aerobiologics/pollen-atlas.html?letter=O ARPA – Servizio IdroMeteoClima – Area Agrometeorologia e Territorio Il Carpino nero è un albero di medie dimensioni, che può raggiungere i 20 m di altezza. E’ diffuso sui rilievi, dalle colline alle zone di bassa montagna della fascia submediterranea dove si consocia a formare comunità boschive di caducifoglie termofile e mesofile. Cresce in tutta l’Emilia Romagna, dalle prime colline fino ai 900 m di altitudine, formando spesso boschi insieme all’orniello all’interno di grandi macchie di quercie. Predilige esposizioni soleggiate e terreni con una buona capacità idrica, adattandosi comunque abbastanza bene a quasi tutti i tipi di terreno. Foto tratta da http://luirig.altervista.org/flora/taxa/index1.php?scientific-name=ostrya+carpinifolia E’ un albero dalla chioma compatta e da foglie appuntite simili al Carpino bianco, ma con nervature meno evidenti e con portamento più ridotto. La corteccia negli alberi più giovani è di colore bruno, nelle piante adulte tende ad avere tonalità grigie con fitte screpolature distribuite su tutto il fusto. Foto tratta da http://www.agraria.org/coltivazioniforestali/carpinonero.htm Carpinus betulus. (Carpino bianco) Grado allergenicità polline Carpino bianco: moderato ARPA – Servizio IdroMeteoClima – Area Agrometeorologia e Territorio I fiori maschili sono raggruppati in amenti penduli, lunghi fino a 5 cm; i fiori femminili, da 3 a 8 cm, si trovano nella parte terminale dei giovani rami e sono caratterizzati da brattee trilobate con il lobo mediano più lungo. Foto tratta da http://www.actaplantarum.org/acta/galleria1.php I frutti sono piccole nucule circondate da un involucro che ne favorisce la disseminazione anemogama. Foto tratta da http://www.actaplantarum.org/acta/galleria1.php I granuli pollinici del Carpino bianco si presentano tritetrazonoporati, isopolari, oblatosferoidali, piccoli (19 - 29 μm). I pori presentano incospicui opercoli. L’esina, finemente granulata, forma aspidi attorno ai pori. L’intima è ispessita sotto i pori a formare onci (spesso sono evidenti granulazioni citoplasmatiche). Foto tratta da http://www.polleninfo.org/AT/en/allergyinfos/aerobiologics/pollen-atlas.html?letter=C Il carpino bianco è una specie diffusa sia come arbusto spontaneo sia come albero coltivato per ornamento. Si trova spontaneamente soprattutto nei boschi misti di latifoglie di pianura, consociato alla Farnia; nella zona collinare e submontana insieme al Cerro e alla Roverella; nella zona montana lo si incontra consociato al faggio o al carpino nero. Il Carpino bianco è una specie a foglie caduche, con chioma fitta, larga e tondeggiante. Foto tratta da http://www.actaplantarum.org/acta/galleria1.php ARPA – Servizio IdroMeteoClima – Area Agrometeorologia e Territorio Ha crescita lenta e raggiunge raramente i 15 m di altezza, ma ha un ottima longevità (200 anni); predilige le posizioni soleggiate o di media ombra e i terreni freschi e profondi ma non umidi. Il fusto è spesso contorto e fittamente ramificato sin dalla base, con rigonfiamenti a spirale caratterizzati da numerose scanalature. Le foglie sono ovato-acuminate, a margine seghettato, arrotondate alla base, con 9-13 paia di nervature, pubescenti. Foto tratta da http://luirig.altervista.org/flora/taxa/index1.php?scientificname=carpinus+betulus