ARPA – Servizio IdroMeteoClima- Area - Arpae Emilia

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ARPA – Servizio IdroMeteoClima – Area Agrometeorologia e Territorio
FAGACEE
La famiglia delle Fagacee riunisce unicamente piante legnose, distribuite nelle regioni temperate
dell'Eurasia e delle Americhe con i generi Quercus, Fagus e Castanea. Si tratta di una famiglia
piuttosto primitiva che riunisce alcuni tra i principali alberi dei nostri boschi.
Calendario fiorale
Fagacee
Quercus
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Grado allergenicità polline Quercus:
Il genere Quercus comprende numerose specie che formano la componente principale dei boschi
misti, dalle pianure fino a 1000 m. La specie più comuni nelle nostre aree sono rappresentati dalla
Farnia (Quercus robur L.), dalla Roverella (Quercus pubescens Willd.), dalla Rovere (Quercus
petrea (Matt.) Liebl.) e dal Leccio (Quercus ilex).
I fiori femminili sono piccolissimi, quasi invisibili (puntini rossi), si ritrovano tra i piccioli dei giovani
germogli. Quelli maschili si presentano invece in lunghi amenti gialli e compaiono in aprile-maggio.
Le foglie sono oblunghe, di colore verde scuro sulla pagina superiore, biancastra quella inferiore. Il
frutto è una ghianda, coperta fino a metà o per due terzi da una cupola squamosa.
Da http://luirig.altervista.org/pics/
display.php?pos=86015
Da http://luirig.altervista.org/pics/
display.php?pos=85950
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I granuli pollinici sono isopolari, prevalentemente suboblati e tricoplati. Esina verrucata.
Dimensioni da medio a medio-piccole (24,0 x 36 micron circa).
Da http://www.polleninfo.org/uploads/tx_atlas/Quercus_ilex_1_1_01.jpg
Quercus robur L. (Farnia)
E’ la specie tipo del genere Quercus. La Farnia è diffusa in tutta l'Europa, dalle zone di pianura fino a
1000 m di altitudine possiede una buona adattabilità a terreni diversi, anche se predilige quelli
freschi, profondi, fertili. Sono alberi alti fino dai 20 a 40 m.
Le foglie sono semplici, obovatolobate lunghe circa 10
cm, con superficie ondulata alla base sul punto di
attacco al rametto, il margine forma due lobi "a
orecchiette", la pagina inferiore è glabra e chiara. Il
picciolo è breve e presenta inserzione alterna.
Da http://www.giardinaggio.org/alberi/alberi-latifolie/farnia.asp
Quercus pubescens Willd. (Roverella)
La Roverella presenta un areale di distribuzione molto esteso. E' presente negli ambienti collinare
e montano inferiore, dove forma boschi puri o misti con Cerro, Carpinella, Orniello e Acero
campestre. Si adatta a terreni calcarei, argillosi, aridi, rocciosi.
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Le foglie sono decidue, semplici con lamina ovoidale
allungata, lobata a lobi arrotondati. La parte basale è
stretta a cuneo. I frutti sono ghiande ovoidali
allungate, sessili o appena peduncolati.
Da http://luirig.altervista.org/pics/display.php?pos=236346
Quercus petraea (Matt.) Liebl (Rovere)
Pianta autoctona della macchia mediterranea, cresce dalla pianura ad oltre 1000 m. È molto
longeva e ad accrescimento lento; spesso si ibrida con alberi dello stesso genere.
Si differenzia dalla roverella per le maggiori dimensioni del fusto e per il lato inferiore della
foglia che si presenta glabro.
Rispetto alla farnia ha il picciolo lungo 1-2 cm e il
margine basale della foglia si restringe a "V", mentre
è lobato ad "orecchietta" nella farnia. Le foglie sono
semplici, decidue, con lamina obovato-lobate.
Da http://luirig.altervista.org/pics/display.php?pos=194072
Quercus ilex (Leccio)
Il Leccio è una specie adattabile nei confronti del terreno, ha una buona tolleranza all’aridità, ed è
poco esigente nei confronti della luce e della temperatura.
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Pianta ad accrescimento lento e longevo, è alta fino a 20 m; ha aspetto molto decorativo. Le foglie
sono semplici, ovali-ellittiche di 3-7 cm, sopra lucide e sotto grigio- tormentose, il margine è liscio,
spinoso in quelle giovani; il picciolo è pubescente di 1-2 cm
con inserzione alterna sui rami.
I frutti sono delle ghiande di 2-3 cm di lunghezza ovoidali,
avvolte per meta o per 1/3 dalla cupola che ha squame brevi
e chiare.
Da http://luirig.altervista.org/pics/display.php?pos=34623
Fagus sylvatica L. (Faggio)
Calendario fiorale
Fagacee
Faggio
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Grado allergenicità polline Fagus:
I fiori sono portati sui giovani rami: quelli maschili sono riuniti in amenti tondeggianti, giallastri e
pendenti da sottili peduncoli. I fiori femminili sono riuniti in coppia e avvolti in un involucro detto
cupsula. I frutti (faggiole) sono acheni commestibili. Il periodo di pollinazione va da aprile a
maggio; i quantitativi di polline variano molto di anno in anno essendo la fioritura discontinua.
Da http://luirig.altervista.org/pics/
display.php?pos=85993
Da http://www.agraria.org/
coltivazioniforestali/faggio.htm
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Le foglie sono caduche, ellittiche, lunghe 4-9 cm, alterne,
semplici e con margini cigliati; presentano evidenti nervature e
sono di colore verde chiaro in primavera, verde scuro in estate,
giallo oro e rosso rame in autunno, prima di cadere.
Da http://luirig.altervista.org/pics/display.php?pos=190239
I granuli pollinici sono trizonocolporati, isopolari, oblati-sferoidali, piuttosto grandi (40-45 μm).
I colpi sono corti e acuti, per cui l’area polare è estesa. L’esina, piuttosto sottile, si ispessisce verso
i pori ed è rugulata. L’intina forma onci sotto i pori.
Da http://www.polleninfo.org/uploads/tx_atlas/Fagus_sylvatica_1_2_01.jpg
Cresce in quasi tutta l’Emilia Romagna, nelle zone submontane e collinari, consociato al Carpino
bianco; la sua diffusione si spinge fino ad oltre i 1600 m di altitudine. Predilige luoghi freschi e
umidi.
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Si adatta a quasi tutti i tipi di terreno, anche a quelli acidi.
Il faggio può raggiungere i 35 – 40 m di altezza. La chioma,
regolare e strettamente arrotondata, è nel complesso
leggera. La corteccia è liscia e grigia.
Da http://www.meditflora.com/flora/fagus_sylvatica.htm
Castanea sativa Miller (Castagno)
Calendario fiorale
Fagacee
Castagno
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Grado allergenicità polline Castagno:
I fiori sono unisessuali monoici: i fiori femminili sono in numero da 1-3 entro un involucro di
brattee. Quelli maschili sono riuniti in amenti eretti formati da piccoli glomeruli di fiori bianchi
circondati da brattee e bratteole. I frutti sono acheni (le ben note castagne) contenuti all’interno
di una cupsula spinosa detta comunemente riccio. Le foglie, alterne e semplici, sono acuminate,
oblungo-lanceolate (10-25 cm), a margine seghettato. Il loro colore è verde lucente sopra e pallido
sotto, piegate verso l'alto a doccia e leggermente curvate lungo l'asse principale.
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Da http://luirig.altervista.org/pics/
display.php?pos=171534
Da http://www.actaplantarum.org/cpg1414
displayimage.php?album=494&pos=12
I pollini sono trizonocolporati, isopolari, subprolati, piccoli (11-16 μm). L’esina è sottile e
debolmente rugulata. In visione polare il perimetro è più o meno circolare. I colpi sono sottili e
lunghi; area polare piccola.
Da http://www.polleninfo.org/uploads/tx_atlas/Castanea_sativa_1_1_01.jpg
Il castagno ha origine eurasiatica e nordafricana, ma è
molto diffuso in Italia, dove, fin dall’antichità, ha
formato boschi monospecifici secolari. E’ molto longevo,
raggiunge i 30 m di altezza e il tronco può misurare fino
a 12 m di diametro. Si consocia in boschi e cresce bene
sui terreni acidi, ricchi di potassio e ben drenati, dalla
fascia collinare fino alla submontana. L’areale di
distribuzione sono le zone collinari e submontane. Il
castagno è un albero deciduo; la corteccia è grigiobruna con lunghe fessure longitudinali.
Da http://www.actaplantarum.org/cpg1414/displayimage.php?album=494&pos=1
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