PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO ( Anno scolastico 2014/2015 ) CLASSI IV P, III C, I C, V P CLASSE IV P LINEE GENERALI E COMPETENZE1 Al termine del percorso quinquennale di istruzione liceale, la disciplina delle scienze umane permette agli studenti di orientarsi nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l’uomo si costituisce in quanto persona e come soggetto di reciprocità e di relazioni: l’esperienza di sé e dell’altro, le relazioni interpersonali, le relazioni educative, le forme di vita sociale e di cura per il bene comune, le forme istituzionali in ambito socio-educativo, le relazioni con il mondo delle idealità e dei valori. L’insegnamento pluridisciplinare delle scienze umane, che si articola in psicologia, sociologia, antropologia e pedagogia, ed è da prevedere in stretto contatto soprattutto con la filosofia e la storia, mette lo studente in grado di acquisire ed esercitare gli strumenti culturali necessari per comprendere le dinamiche proprie della realtà umana individuale e sociale, con particolare attenzione ai fenomeni psicologici, educativi e sociali, ai processi formativi formali e non, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza. A tal fine le competenze che si richiedono alla studentessa e allo studente a conclusione del percorso quinquennale sono le seguenti: padronanza dei diversi ambiti disciplinari delle scienze umane (psicologia, sociologia, pedagogia, antropologia) nella loro stretta interrelazione ma anche nella loro specificità dal punto di vista terminologico, epistemologico, metodologico e contenutistico; autonomia nell’individuare e affrontare percorsi di partecipazione alla comunità (locale, nazionale, mondiale…), delle cui problematiche ha consapevolezza e che sa anche interpretare secondo un’impostazione sociologica scientificamente fondata; autonomia nell’individuare e comprendere la valenza educativa di determinate situazioni o contesti e consapevolezza degli strumenti e delle modalità necessarie per affrontare le eventuali problematiche; 1 consapevolezza della stretta connessione fra l’oggetto di studio della psicologia e la propria e altrui esperienza personale (in particolare per quanto riguarda le dinamiche dei processi cognitivi, sociali e affettivi), accompagnata da un atteggiamento metacognitivo che permetta di conoscere, gestire e migliorare le proprie capacità di apprendimento e di crescita culturale; padronanza degli strumenti metodologici delle scienze umane, da quelli della ricerca qualitativa a quelli della ricerca quantitativa. Abilità antropologia Lo studio dell’antropologia permette di: - acquisire le nozioni fondamentali relative al significato che la cultura riveste per l'uomo; - comprendere le diversità culturali e le ragioni che le hanno determinate anche in collegamento con il loro disporsi nello spazio geografico; - analizzare le diverse realtà etniche e culturali, non necessariamente arcaiche, in un’ottica non etnocentrica; - collegare le conoscenze disciplinari a problematiche anche attuali quali i fenomeni migratori, le dinamiche collettive, i fenomeni di ibridazione culturale, di etnocentrismo, di xenofobia e razzismo; - conoscere e utilizzare, ad un livello iniziale, i principali metodi di ricerca specifici dell’ambito antropologico. Abilità pedagogia Oltre ad aver acquisito padronanza della disciplina dal punto di vista contenutistico, epistemologico, terminologico, gli studenti, al termine del quinquennio, saranno in grado di: - cogliere la valenza educativa dei fenomeni sociali e della propria esperienza personale; - contestualizzare teorie e sistemi formativi in rapporto alle situazioni storiche e ai relativi modelli culturali; - formulare ipotesi operative di intervento educativo in presenza di problemi particolari emersi da situazioni reali o ipotetiche; - comunicare e interagire in modo adeguato al contesto e alla situazione. Abilità psicologia Oltre ad aver acquisito padronanza della disciplina dal punto di vista contenutistico, epistemologico, terminologico, gli studenti, al termine del quinquennio, saranno in grado di: - comprendere, analizzare e descrivere l’attività cognitiva nella sua articolazione di processi psichici, mettendola in relazione con le tematiche delle neuroscienze e della psicologia dell’educazione, in particolare l’apprendimento e la metacognitività. - impostare e svolgere una ricerca semplice, a carattere psicologico, secondo una corretta impostazione metodologica di tipo quantitativo e/o qualitativo; saper cogliere mediante l’osservazione, in particolare nei bambini, quei comportamenti cognitivi, sociali, affettivi che sono stati oggetto di studio nel corso del quadriennio. Abilità sociologia Oltre ad aver acquisito padronanza della disciplina dal punto di vista contenutistico, epistemologico, terminologico, gli studenti, al termine del quinquennio, saranno in grado di: - comprendere, analizzare e descrivere i fenomeni sociali mettendoli in relazione con le tematiche e i vari approcci teorici della sociologia; - impostare e svolgere una ricerca semplice, a carattere sociologico, secondo una corretta impostazione metodologica di tipo quantitativo e/o qualitativo; - saper cogliere mediante l’osservazione o la lettura di libri, riviste o giornali, quei fenomeni sociali che sono stati oggetto di studio nel corso del quinquennio. Obiettivi specifici PSICOLOGIA Conoscere gli elementi essenziali del metodo psicoanalitico Conoscere alcune teorie psicoanalitiche dello sviluppo infantile Conoscere le teorie della personalità e del suo sviluppo di J. Bowlby, G. Allport, K. Lewin - Conoscere i fattori che influenzano lo sviluppo sociale della persona - Conoscere lo sviluppo sociale dall'infanzia all'adolescenza - Conoscere la vita sociale dell'adulto e dell'anziano. - Competenze PSICOLOGIA Saper individuare i vari campi applicativi della psicoanalisi e delle teorie di Bowlby, Allport e Lewin. - Saper individuare l'importanza delle esperienze del ciclo vitale nella vita sociale dell'individuo. - Saper individuare l'importanza dei contesti socioculturali dello sviluppo - PSICOLOGIA ( Programma effettivamente svolto ) - La scuola storico culturale russa ( Vygotskij e i suoi allievi ) La scienza cognitiva Le teorie di Bruner La psicologia culturale e il pensiero narrativo La psicoanalisi e i suoi sviluppi ( Freud ) La psicoanalisi infantile ( Anna Freud, M. Klein, E. Erikson ) La teoria dell’attaccamento di J. Bowlby La teoria della personalità di Allport La teoria del campo di Lewin Lo sviluppo sociale ( lo sviluppo sociale durante l’infanzia, la fanciullezza, la preadolescenza, l’adolescenza, la vita adulta e la vecchiaia ) - I contesti socioculturali dello sviluppo ( La teoria di Bronfenbrenner, famiglia e tipologie familiari, l’identità personale e i processi di identificazione, la formazione dell’identità sociale, etnica e culturale ) - Obiettivi specifici ANTROPOLOGIA - Conoscere i principali metodi dell’antropologia culturale Conoscere il concetto antropologico di cultura Conoscere le analogie e le differenze tra le società umane e le società animali Conoscere gli studi precursori dell’antropologia culturale Conoscere lo sviluppo storico delle teorie antropologiche Conoscere le affinità e le differenze culturali in relazione all’adattamento all’ambiente, alla conoscenza del mondo, all’immagine di sé e all’immagine degli altri, alla famiglia e alla parentela, alla religione e ritualità, all’organizzazione politica ed economica. Competenze ANTROPOLOGIA Capire le situazioni in cui risulta utile un approccio antropologico allo studio dei fenomeni sociali. - Comprendere il ruolo esercitato dalla cultura nel determinare la vita sociale di un popolo e il suo rapporto con il mondo - ANTROPOLOGIA ( Programma effettivamente svolto ) - La cultura come adattamento conoscenza e identità La cultura come adattamento La cultura come modalità di conoscenza La cultura come immagine di sé e degli altri. Obiettivi specifici PEDAGOGIA - Conoscere alcuni aspetti della pedagogia del Seicento Conoscere i principi pedagogici di Comenio - Conoscere il pensiero pedagogico di J. Locke Conoscere gli ideali educativi della Rivoluzione francese Conoscere i principi pedagogici di Rousseau Conoscere gli sviluppi pedagogici e scolastici dell'epoca romantica Conoscere la pedagogia di Pestalozzi, Owen, Froebel e Aporti Conoscere le idee educative dei positivisti Conoscere lo sviluppo della scuola italiana dopo il Risorgimento Competenze PEDAGOGIA Saper individuare le novità introdotte dal pensiero pedagogico di Comenio e Locke Saper individuare le novità introdotte nel campo dell'educazione dalla Rivoluzione francese - Saper individuare le novità introdotte da Rousseau nel campo pedagogico - Saper individuare e differenziare il contributo allo sviluppo dell'educazione dei pedagogisti romantici e dei pedagogisti positivisti - - PEDAGOGIA ( Programma effettivamente svolto ) La pedagogia tra il Seicento e l'età dell'Illuminismo La rivoluzione pedagogica borghese del Seicento ( Bacone, Comenio, Locke ) L'Illuminismo e il diritto all'istruzione La pedagogia tra Romanticismo e Positivismo Gli sviluppi pedagogici dell'età romantica Scuola ed educazione in Italia prima della costituzione dello Stato unitario Pedagogia, scuola e società nel Positivismo italiano ed europeo. Obiettivi specifici SOCIOLOGIA - Conoscere la teoria sociologica funzionalista Conoscere la teoria dell'interazionismo simbolico Conoscere la teoria etnometodologica Conoscere la teoria psicoanalitica e la scuola di Francoforte Competenze SOCIOLOGIA - Saper individuare il contributo delle principali teorie sociologiche del Novecento alla conoscenza dell'uomo Saper individuare gli esiti conoscitivi di alcuni studi sociologici SOCIOLOGIA (Programma effettivamente svolto ) - Sviluppi della ricerca sociologica Il funzionalismo e l'interazionismo simbolico L'etnometodologia, la psicoanalisi e la scuola di Francoforte. Firma Prof. Graziano Abelli CLASSE III C Definizione degli obiettivi Nello svolgimento del lavoro sono state perseguite le finalità proposte nel P.O.F, ma è possibile sintetizzare gli obiettivi come segue, gli obiettivi valgono anche come competenze: Gli allievi devono saper produrre testi orali e scritti coerenti, coesi e corretti. Devono acquisire il linguaggio specifico della materia. Devono saper approfondire autonomamente alcuni aspetti legati ai contenuti proposti. Saper comprendere la prospettiva offerta dalla riflessione filosofica. Saper definire in maniera precisa un termine specifico della disciplina. Saper individuare in un testo i temi centrali, saperli sintetizzare. Acquisire le basi tecniche di analisi del testo filosofico. Acquisire strumenti teorico-concettuali per la lettura e l’interpretazione delle diverse concezioni filosofiche. Saper individuare analogie e/o differenze tra testi e/o teorie di autori diversi sullo stesso tema. Saper esporre il pensiero di uno o più filosofi su un certo argomento in modo organico e pertinente. Saper esporre la propria opinione su un determinato tema filosofico motivandola adeguatamente. Saper confrontare tra loro tesi filosofiche diverse. Saper contestualizzare una dottrina filosofica. PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO Dal mito alla filosofia La scuola di Mileto La scuola Pitagorica La scuola eleatica Eraclito Empedocle Anassagora La filosofia in Oriente La scuola democritea La sofistica Socrate Le Scuole socratiche ( linee generali ) Platone Aristotele Scuola epicurea ( linee generali ) Stoicismo e scetticismo ( linee generali ) Il Neoplatonismo ( linee generali ) Il cristianesimo e la filosofia Agostino Prof. Graziano Abelli CLASSE I C SCIENZE UMANE LINEE GENERALI E COMPETENZE2 Discipline: Scienze umane Nel corso dell’anno scolastico si è proceduto nel percorso formativo tenendo conto delle competenze e delle abilità da perseguire e o rafforzare. Le competenze di base che alla fine del biennio dovranno essere raggiunte sono le seguenti: 1) consapevolezza della complessità dell’esperienza umana ( psicologica, sociale, formativa ) e maturazione di un atteggiamento di disponibilità e curiosità nei confronti dei campi del sapere appena dischiusi; 2) maturazione di un atteggiamento mentale di apertura verso l’alterità e di rifiuto dei pregiudizi attraverso la conoscenza e la comprensione delle molteplici manifestazioni del concetto di cultura e dei comportamenti umani nelle diverse società; 3) consapevolezza della differenza sostanziale tra un approccio scientifico ed uno “ingenuo” nel campo delle scienze umane; 4) acquisizione di un primo livello di padronanza del linguaggio disciplinare specifico e del suo valore per una adeguata comprensione dei fenomeni legati all’esperienza umana; 5) acquisizione di un primo livello di padronanza dei concetti relativi ai processi di apprendimento in funzione meta cognitiva; 6) acquisizione di un primo livello di autonomia nell’affrontare compiti e problemi relativi all’ambito delle scienze umane e capacità di trasferire e adattare tale competenza ad abiti e/o problemi inediti. Le abilità relative alla psicologia ( primo anno ) sono le seguenti: 1) avvio alla capacità di comprendere la specificità della psicologia come disciplina scientifica; 2) avvio alla capacità di comprendere la differenza tra la psicologia scientifica e quella di senso comune e, dunque, delle esigenze di verificabilità empirica e di sistematicità teorica cui la prima cerca di adeguarsi; 3) avvio alla capacità di comprendere le implicazioni pedagogiche della psicologia; 4) capacità di comprendere le principali dinamiche dei processi cognitivi nelle loro caratteristiche di base e nelle loro implicazioni per la propria esperienza personale di apprendimento e studio e capacità di utilizzare tali conoscenze per migliorare il proprio metodo di lavoro; 5) comprendere e utilizzare il lessico specifico della psicologia; 6) avvio alla capacità di comprendere e utilizzare i principali strumenti per l’analisi e la rappresentazione dei dati ( tabelle, grafici, schemi ); 7) avvio alla capacità di utilizzare gli strumenti informatici per consolidare e rielaborare le conoscenze acquisite. Le abilità relative alla pedagogia ( primo anno ) che ho perseguito sono le seguenti: 1) avvio alla comprensione dello stretto rapporto tra l’evoluzione delle forme storiche della civiltà e i modelli educativi, familiari, scolastici e sociali ( dall’età antica fino all’età ellenistica ); 2) avvio alla capacità di comprendere nei fenomeni storico-sociali ( non oltre l’età classica) una valenza educativa e di saperle confrontare con la propria esperienza e con la realtà attuale; 3) avvio alla capacità di 2 comprendere la necessità dell’educazione come fattore di modificazione e crescita della persona; 4) comprendere e utilizzare il lessico specifico della storia della pedagogia specialmente in relazione al periodo che va fino all’età ellenistica. Si possono riconoscere alcune competenze traversali: 1) progettare e risolvere problemi; 2) collaborare e partecipare; 3) agire in modo responsabile; 4) acquisire e interpretare informazioni; 5) stabilire collegamenti e relazioni; 6) imparare a imparare; 7) comunicare in modo chiaro e corretto; 8) valutare. PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO CONTENUTI PSICOLOGIA Testo: EDUCATA MENTE ( ed. Zanichelli ) Persona, società, educazione Che cosa sono le scienze umane; che cos’è la psicologia; che cos’è la pedagogia Mente e mondo Mente e cervello; tra mende e mondo: come percepiamo Imparare, ricordare, capire Come apprendiamo, apprendimento e memoria, l’intelligenza e le differenze di apprendimento PEDAGOGIA Testo: EDUCATA MENTE ( ed. Zanichelli ) Prime civiltà ed educazione Le origini dell’educazione, l’educazione tra Mesopotamia ed Egitto, l’educazione nell’Estremo Oriente L’educazione nel mondo classico L’educazione nel mondo greco. Prof. Graziano Abelli PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Classe V P SCIENZE UMANE Docente: prof. Graziano Abelli Obiettivi legati all’apprendimento Si desumono dal P.O.F. e si possono così riassumere: 1) Gli allievi dovranno saper produrre testi orali e scritti coerenti, coesi e corretti. 2) Dovranno acquisire il linguaggio specifico della materia. 3) Esercitare autonomamente l’immaginazione sociologica nella lettura e nell’interpretazione della complessità della realtà umana sociale. 4) Saper osservare fenomeni e comportamenti. 5) Conoscere la visione scientifica offerta dalla prospettiva delle scienze umane. 6) Conoscere metodologie e tecniche della ricerca sociale. 7) Conoscere problematiche psicologiche e psico-sociologiche. 8) Sviluppare competenze teorico-pratiche che permettano di leggere i segni della complessità del vivere sociale e interpretarli. 9) Sviluppare consapevolezza e conoscenze fondate, intorno al tema della comunicazione, sia in rapporto ai codici simbolici, sia per quello che comporta all’interno della comunicazione sociale. LINEE GENERALI E COMPETENZE Al termine del percorso quinquennale di istruzione liceale, la disciplina delle scienze umane permette agli studenti di orientarsi nelle molteplici dimensioni attraverso le quali l’uomo si costituisce in quanto persona e come soggetto di reciprocità e di relazioni: l’esperienza di sé e dell’altro, le relazioni interpersonali, le relazioni educative, le forme di vita sociale e di cura per il bene comune, le forme istituzionali in ambito socio-educativo, le relazioni con il mondo delle idealità e dei valori. L’insegnamento pluridisciplinare delle scienze umane, che si articola in psicologia, sociologia, antropologia e pedagogia, ed è da prevedere in stretto contatto soprattutto con la filosofia e la storia, mette lo studente in grado di acquisire ed esercitare gli strumenti culturali necessari per comprendere le dinamiche proprie della realtà umana individuale e sociale, con particolare attenzione ai fenomeni psicologici, educativi e sociali, ai processi formativi formali e non, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali e ai contesti della convivenza e della costruzione della cittadinanza. A tal fine le competenze che si richiedono alla studentessa e allo studente a conclusione del percorso quinquennale sono le seguenti: padronanza dei diversi ambiti disciplinari delle scienze umane (psicologia, sociologia, pedagogia, antropologia) nella loro stretta interrelazione ma anche nella loro specificità dal punto di vista terminologico, epistemologico, metodologico e contenutistico; autonomia nell’individuare e affrontare percorsi di partecipazione alla comunità (locale, nazionale, mondiale…), delle cui problematiche ha consapevolezza e che sa anche interpretare secondo un’impostazione sociologica scientificamente fondata; autonomia nell’individuare e comprendere la valenza educativa di determinate situazioni o contesti e consapevolezza degli strumenti e delle modalità necessarie per affrontare le eventuali problematiche; consapevolezza della stretta connessione fra l’oggetto di studio della psicologia e la propria e altrui esperienza personale (in particolare per quanto riguarda le dinamiche dei processi cognitivi, sociali e affettivi), accompagnata da un atteggiamento metacognitivo che permetta di conoscere, gestire e migliorare le proprie capacità di apprendimento e di crescita culturale; padronanza degli strumenti metodologici delle scienze umane, da quelli della ricerca qualitativa a quelli della ricerca quantitativa. Abilità antropologia Lo studio dell’antropologia permette di: - acquisire le nozioni fondamentali relative al significato che la cultura riveste per l'uomo; - comprendere le diversità culturali e le ragioni che le hanno determinate anche in collegamento con il loro disporsi nello spazio geografico; - analizzare le diverse realtà etniche e culturali, non necessariamente arcaiche, in un’ottica non etnocentrica; - collegare le conoscenze disciplinari a problematiche anche attuali quali i fenomeni migratori, le dinamiche collettive, i fenomeni di ibridazione culturale, di etnocentrismo, di xenofobia e razzismo; - conoscere e utilizzare, ad un livello iniziale, i principali metodi di ricerca specifici dell’ambito antropologico. Abilità pedagogia Oltre ad aver acquisito padronanza della disciplina dal punto di vista contenutistico, epistemologico, terminologico, gli studenti, al termine del quinquennio, saranno in grado di: - cogliere la valenza educativa dei fenomeni sociali e della propria esperienza personale; - contestualizzare teorie e sistemi formativi in rapporto alle situazioni storiche e ai relativi modelli culturali; - formulare ipotesi operative di intervento educativo in presenza di problemi particolari emersi da situazioni reali o ipotetiche; comunicare e interagire in modo adeguato al contesto e alla situazione. Abilità sociologia Oltre ad aver acquisito padronanza della disciplina dal punto di vista contenutistico, epistemologico, terminologico, gli studenti, al termine del quinquennio, saranno in grado di: - comprendere, analizzare e descrivere i fenomeni sociali mettendoli in relazione con le tematiche e i vari approcci teorici della sociologia; - impostare e svolgere una ricerca semplice, a carattere sociologico, secondo una corretta impostazione metodologica di tipo quantitativo e/o qualitativo; - saper cogliere mediante l’osservazione o la lettura di libri, riviste o giornali, quei fenomeni sociali che sono stati oggetto di studio nel corso del quinquennio. CONTENUTI SPECIFICI ( programma effettivamente svolto ) ANTROPOLOGIA Il sacro tra simboli e riti - Lo studio scientifico della religione - La dimensione rituale - Gli specialisti del sacro - La nascita della religione nella preistoria - Molti dei o uno solo? - La forza dei simboli religiosi Le grandi religioni - Le parole chiave della religione - Le religioni oggi - Il cristianesimo - L’islam - L’induismo - Il buddismo - L’ebraismo - Le religioni “altre” L’antropologo al lavoro - Come lavorano gli antropologi - L’evoluzione del concetto di “campo” SOCIOLOGIA Com’è strutturata la società - Un mondo di istituzioni - Quando le istituzioni si fanno concrete - Le istituzioni penitenziarie La conflittualità sociale - Alle origini della conflittualità sociale - La stratificazione sociale nella società contemporanea - I meccanismi dell’esclusione sociale: la devianza Industria culturale e società di massa - La nascita dell’industria culturale - L’industria culturale nella società di massa - Gli intellettuali di fronte alla cultura di massa Religione e secolarizzazione - La religione come fatto sociale - Prospettive sociologiche sulla religione - La religione nella società contemporanea La politica. Dallo Stato assoluto al Welfare State - Il potere - Lo Stato moderno e la sua evoluzione - Il Welfare State: aspetti e problemi - La partecipazione politica Dentro la globalizzazione - La globalizzazione - I diversi volti della globalizzazione - Vivere in un mondo globale: problemi e risorse Il sociologo al lavoro - La ricerca sociologica - Gli strumenti di indagine del sociologo - Gli imprevisti della ricerca sociologica PEDAGOGIA l’attivismo pedagogico e le “scuole nuove” - Le “scuole nuove” in Inghilterra, Germania, Francia, Spagna - Educazione infantile e rinnovamento scolastico in Italia Dewey e l’attivismo statunitense - Dewey: attivismo pedagogico ed esperienza - Kilpatrick e l’eredità di Dewey L’attivismo scientifico europeo - Decroly e lo sperimentalismo pedagogico - Maria Montessori e la casa dei bambini - Claparede e l’educazione funzionale - Binet e la nascita della psicopedagogia La psicopedagogia del Novecento - La psicopedagogia europea ( S. Freud; Adler; La scuola psicoanalitica in Inghilterra: A. Freud, M. Klein; la prosecuzione della psicoanalisi negli Stati Uniti: Erikson, Bettelheim; la psicologia della forma in Germania; Piaget e la psicologia genetica; la psicologia russa: la riflessologia, Vygotskij ) - La psicopedagogia statunitense ( Il comportamentismo; Bruner; la programmazione dell’insegnamento; la pedagogia dei curricoli ) La crisi dell’educazione e le nuove frontiere della pedagogia - La nuova epistemologia pedagogica - Morin: il pensiero della complessità, riforma dell’educazione e transdisciplinari età - Critica della scuola e pedagogie alternative ( Rogers e la pedagogia non direttiva; Freire e la pedagogia degli oppressi; Illich e la descolarizzazione; Pappert:: dall’educazione non direttiva alle nuove tecnologie; le esperienze italiane di educazione alternativa: Capitini, Don Saltini e l’esperienza di Nomadelfia, Don Milani e l’esperienza di Barbiana, Dolci: dal trasmettere al comunicare ) La pedagogia come scienza e la sua metodologia - La scienza e le scienze dell’educazione - La ricerca educativa e i suoi metodi Contesti formali, non formali e informali dell’educazione - La scuola in una prospettiva mondiale e la formazione degli adulti - Il territorio, i servizi e l’educazione - I mass-media, le tecnologie e l’educazione Prof. Graziano Abelli PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Classe V P FILOSOFIA Docente: prof. Graziano Abelli Obiettivi legati all’apprendimento Gli allievi dovranno saper produrre testi orali e scritti coerenti, coesi e corretti. Dovranno acquisire il linguaggio specifico della materia. Dovranno saper approfondire autonomamente alcuni aspetti legati ai contenuti proposti Saper comprendere la prospettiva offerta dalla riflessione filosofica. Obiettivi specifici e competenze 1* 2* 3* 4* 5* 6* 7* 8* 9* Acquisizione e utilizzo del lessico specifico della disciplina Saper definire in maniera precisa un termine specifico della disciplina Saper individuare in un testo i temi centrali, saperli sintetizzare e rielaborare Acquisire strumenti teorico-concettuali per la lettura e l’interpretazione delle diverse concezioni filosofiche Saper individuare analogie e/o differenze tra testi e/o teorie di autori diversi sullo stesso tema Saper esporre il pensiero di uno o più filosofi su un certo argomento in modo organico e pertinente Saper esporre la propria opinione su un determinato tema filosofico motivandola adeguatamente Saper confrontare tra loro tesi filosofiche diverse Saper contestualizzare una dottrina filosofica CONOSCENZE L'Esistenzialismo, il problema della vita, dell'angoscia e della libertà dell'individuo. Il problema della conoscenza e della scienza La società criticata L'etica e la responsabilità CONTENUTI SPECIFICI ( programma effettivamente svolto ) Romanticismo e Idealismo ( caratteri generali) Hegel ( i presupposti, la dialettica triadica, la storia, la realtà e l’autocoscienza, la Fenomenologia dello spirito, Coscienza ed Autocoscienza, signore e servo, stoicismo e scetticismo, la coscienza infelice, la ragione, la filosofia come sistema, l’eticità, lo Stato etico ) Schopenhauer Leopardi ( nei tratti accostabili a Schopenhauer) Kierkegaard ( linee essenziali del suo pensiero, legate al problema esistenziale) Marx ( il materialismo storico, la necessità dell’andamento storico, il lavoro, l’alienazione, il plusvalore, l’esito del pensiero marxiano ) Il Positivismo ( caratteri generali, Comte, Saint Simon, Mill, Spencer ) Nietzsche ( apollineo e dionisiaco, l’oltreuomo, l’eterno ritorno e i valori, la morte di Dio, la volontà di potenza ) Freud Jung La fenomenologia (caratteri generali) L'Esistenzialismo (caratteri generali) Sartre Heidegger ( per quanto riguarda il suo apporto all’Esistenzialismo) La Scuola di Francoforte con particolare riguardo per le posizioni di Horkheimer, Adorno e Marcuse Il Neopositivismo (caratteri generali) Popper Wittgestein L'Ermeneutica e il pensiero di Gadamer I rischi della tecnologia moderna e la nuova etica della responsabilità ( Jonas) CHIARIMENTO RELATIVAMENTE ALLA SCELTA DEGLI ARGOMENTI La scelta degli argomenti e degli autori risente di una posizione particolare che ho voluto sottoporre all’attenzione degli allievi, vale a dire ho diviso la storia della filosofia del XIX e XX secolo in alcuni percorsi fondamentali: il primo è quello della riflessione sull’esistenza umana e che può essere fatta risalire a Scopenhauer e Kierkegaard fino a Sartre e Heidegger; il secondo è quello relativo ai tre grandi maestri del sospetto o smascheratori e cioè Marx, Nietzsche e Freud, con un certo riguardo al peso che questi filosofi hanno mantenuto fino ai giorni nostri; il terzo è relativo alla filosofia, che sposando le scienze umane, si impegna nella critica della società, vale a dire i filosofi della Scuola di Francoforte; il quarto è relativo alla riflessione sulla scienza e la verità e che dai filosofi del neopositivismo giungono sino a Popper e Wittgestein; il quinto vuole affrontare le nuove frontiere dell’etica nel mondo attuale e la mia scelta è caduta su Jonas. E’ mio dovere sottolineare il fatto che nel corso del quarto anno la classe non è riuscita ad affrontare, con il precedente docente di filosofia, né l’Idealismo, né il Romanticismo filosofico, né soprattutto Hegel. Nel profondo convincimento della necessità di affrontare almeno quest’ultimo pensatore, per la grande importanza che la sua visione del mondo e della storia tuttora ha, soprattutto per l’influenza che ha esercitato su molti filosofi successivi, in primo luogo su Marx, ho affrontato questo argomento quest’anno scolastico, naturalmente riducendo i contenuti per motivi di tempo. Prof. Graziano Abelli