Una civiltà tutta da scoprire

Una civiltà tutta da scoprire
Due mondi a confronto
La storia nel mito
Sommario:
La classe 1B insieme alla 1A il
giorno 2 Dicembre del corrente
anno, ha assistito a uno spettacolo teatrale di carattere scientifico-mitologico presso il Planetario di Bari situato nella fiera
del levante. L’attore, Gianluigi
Belsito, ha illustrato il mito di
Perseo e Andromeda in modo
divertente e originale coinvolgendo i ragazzi. La rappresentazione si è svolta in una struttura a forma di cupola dove
erano proiettate le stelle con le
rispettive costellazioni. Perseo
figlio di Zeus e Danae,viene
ricordato per le sue grandi imprese, soprattutto per l’uccisione del mostro Medusa e per
aver salvato Andromeda da
Cetus, un mostro inviato da
Poseidone, Dio dei mari per
punire l’umanità. In seguito
divenne il re di Micene e sposò
Andromeda, dalla quale ebbe
molti figli. Per Andromeda, figlia
di Cassiopea e Cefeo, iniziarono le disgrazie quando la madre stessa si definì più bella di
tutte anche delle ninfe Nereidi e
Poseidone per punirla decise di
darle una lezione: sacrificare
sua figlia oppure subire un’inondazione. La madre decise di
sacrificarla, fino a quando non
arriva Perseo.
bio quella greca. Inizialmente i
miti venivano tramandati oralmente ma successivamente,
grazie a due grandi poeti della
Grecia stessa, Esiodo ed Omero, furono trascritti e modificati.
Oltre alla mitologia greca, troviamo quella latina o romana la
quale genealogia e tradizione
sono intricate e contraddittorie.
Quest’ultima è divisa in tre
periodi: periodo repubblicano
legato al culto, periodo imperiale e classico basato sulla mitolgia greca ed etrusca, periodo
tardo-imperiale il cui tratta
dell’assunzione di divinità di
origine orientale.
Infine si può affermare che
entrambi i popoli adoravano le
stese divinità chiamate in modi
differenti.
Mediante la nascita di questi
miti, ne sono derivate le corrispettive religioni: religione politeista nella quale si adorano più
divintà, e quella monoteista
dove si adora una sola divinità.
Mitologia
1
Matematica
2-3
Scienze
4
Inglese
5
Arte-Storia
6
Sport
7-8
Redazione
9
Gli alunni avevano già una
preparazione inerente al mito
ma, ancora più interessante è
stato il lavoro incentrato sul
confronto tra il mondo greco e il
mondo latino.
Il termine mito deriva dal greco
“mythos” che significa parola,storia,racconto. E’ la più ricca
fonte di informazioni della storia
umana, quindi si può definire un
racconto sacro. Fin dai tempi
antichi l’uomo inventava miti
usando la sua immaginazione
per dare una spiegazione a
fenomeni naturali che a quel
tempo erano inspiegabili. La
mitologia più originale e più
bella è stata senza alcun dub-
EINSTEIN’S MOUTHPIECE
Antonio Castriotta
Gabriella Cuocci
Alessia de Gaetano
Maria Farinola
Gianpaolo Minervini
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La matematica nella realtà
I NUMERI PRIMI
Durante questi primi mesi
di scuola i ragazzi della 1 B
del Liceo Scientifico “ A.
Einstein “ di Molfetta hanno
trattato l’argomento “i numeri”.
vono della caratteristica dei
numeri primi di “generare”
un qualsiasi altro numero
semplicemente moltiplicandoli tra loro, per ideare e
sviluppare dei sistemi in
grado di cifrare messaggi in
modo sicuro e di garantire
la privacy di quanti vogliono
comunicare a distanza ,
Inizialmente gli alunni , hanno incontrato i numeri primi.
Un numero primo è un numero naturale, diverso da 0
e 1 che può essere diviso
solo per 1 e per se stesso.
ma soprattutto per la sicurezza di transazioni finanziarie.
Colui che si occupò dello
studio dei numeri primi fu
Eratostene. Egli nacque a
Cirene (nell’attuale Libia)
attorno al 276 a.C. . E’ ricordato per il crivello di Eratostene, un algoritmo di
ricerca dei numeri primi
ancora oggi molto usato
nella teoria dei numeri.
Un primo esempio di crittografia è il cifrario di Cesare
che è uno dei più antichi
algoritmi crittografici di cui si
abbia traccia storica. È un
cifrario a sostituzione monoalfabetica, in cui ogni
lettera del testo in chiaro è
sostituita nel testo cifrato
dalla lettera che si trova tre
posizioni dopo nell'alfabeto.
Forse non lo sapete ma la
matematica e i numeri primi
rientrano nella vita pratica di
tutti i giorni attraverso un
potente strumento come il
computer. I crittologi si ser-
I NUMERI RELATIVI
fondità massima di 395 m
rispetto alla sua superficie. L’
elevata concentrazione di sale
permette all’acqua di essere
molto densa e quindi è impossibile affondare!
!
 NUMERI TERZA RIGA: 7-9-3
 NUMERI SECONDA RIGA: 6-8-2
Anche i numeri relativi possono essere usati nella vita di
tutti i giorni, per indicare avvenimenti prima dellla nascita
di Cristo ( numeri negativi) e
dopo (numeri positivi) . Inoltre
i numeri relativi vengono utilizzati per indicare altezze e
profondità. Sul pianeta sono
presenti luoghi, come il Mar
Morto , che si trovano al di
sotto del livello del mare. Il
Mar Morto si trova ad un’altitudine di –399m rispetto al livello degli oceani e ha una pro-
 NUMERI PRIMA RIGA : 5-4-1
EINSTEIN’S MOUTHPIECE
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GIOCHIAMO CON LA MATEMATICA !

La matematica fa paura? Spesso si sente dire: “a me
non piace la matematica” oppure “la matematica non
la capisco, è difficile”. È proprio vero? Avviciniamoci
alla matematica attraverso il gioco. Tutti sanno fare
una semplice addizione, bisogna semplicemente
soffermarsi a pensare. Ecco un gioco per allenare la
mente.
Vito Ciccolella
Emanuela Grillo
Flavia Magrone
Monica Masellis
Roman Perta
ATTIVIAMO LA MENTE
1 Il mistero della griglia quadrata
Le sei caselle vuote vanno completate
con delle cifre diverse fra loro, in modo
che la somma indicata risulti giusta e
che in ogni colonna, dall’alto verso il
basso, le cifre della griglia siano scritte
dalla più piccola alla più grande.
Scrivete in particolare le cifre della
seconda riga.
EINSTEIN’S MOUTHPIECE
2016
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Chi non ha mai visto
una stella?
Punti luminosi nel cielo fin dall’antichità motivo di mistero e stupore per
l’uomo
Oggi, grazie alle nuove tecnologie, si sa
che una stella è un corpo celeste che
brilla di luce propria; la luminosità di una
stella è data dalla quantità di energia
irradiata nel tempo e prende il nome di
luminosità assoluta, diversa dalla luminosità che giunge e si vede dalla Terra
(luminosità apparente).Anche se non è
sempre evidente, le stelle hanno un
colore a seconda della temperatura
della loro superficie, emettono luce blu
le stelle più calde, luce gialla le stelle a
temperatura intermedia (come il Sole) e
infine quelle con basse temperature
emettono luce rossa.
Tutte le stelle hanno un ciclo vitale a
seconda della loro massa iniziale, ovvero la loro grandezza d’origine. Esse
nascono da nubi di gas e polveri dette
nebulose che in determinate condizioni
si contraggono, aumentando la loro
temperatura, irradiando energia e trasformandosi in una protostella. All’interno della protostella l’idrogeno si trasforma in elio: quando il combustibile si
esaurisce, la stella si espande e collassa cioè “muore”. Lo stadio finale della
stella dipende dalla sua massa originaria: le stelle la cui massa è la metà di
quella del Sole al termine del loro ciclo
vitale si trasformano in stelle piccole e
fredde dette nane bianche.
Le stelle di massa comparabile a quella
del Sole al termine della fase stabile si
trasformano in corpi celesti freddi e dal
colore rossastro cioè diventano giganti
rosse,che evolvono prima in nebulose
planetarie e poi in nane bianche. Le
nebulose planetarie sono stelle circondate da un grande alone di gas che
viene poi espulso nello spazio.
Le stelle di grandi dimensioni,invece,
hanno una vita media molto inferiore
rispetto alle altre perché le reazioni di
fusione termonucleare sono molto più
veloci. Esse non si fermano allo stadio
di giganti rosse ma continuano a contrarsi e riscaldarsi fino alla fusione
EINSTEIN’S MOUTHPIECE
dell’elio che si trasforma in carbonio, ossigeno e così successivamente fino alla formazione del
ferro. In seguito le reazioni termonucleari del nucleo di ferro non
producono più energia ma l’assorbono determinando il collasso
gravitazionale e un’esplosione che
genera un relitto stellare. Se la
massa del relitto è minore di tre
masse solari si genera una stella
di neutroni a elevata densità;
mentre se il relitto stellare è maggiore di tre masse solari si genera
un buco nero, un corpo con una
forza gravitazionale talmente elevata da attrarre persino la luce.
Federica Mongelli
Sara Minervini
Valentina Ndrecaj
Samuele Lisi
Pasquale Lafortezza
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Stonehenge
The mistery of STONEHENGE
Stonehenge, undoubtedly the most famous
of all megalithic sites, has officially crossed
the test of time. The mysteries of Stonehenge have inspired people to make up
their own stories to explain how it was
built.
For example one of some legends says
that the devil played a trick and took some
stones from an old lady’s garden in Ireland.. Another legend says that about 100
years ago people thought that Celtic
priests called Druids built Stonehenge.
It was built about 5000 years ago during
the Stone Age . People don’t know exactly
why it was built, but they have some theories.about it It could be a place of healing,
a special cemetery , a place for special
ceremonies or a temple to the sun.
It was made uo of a circle of 30 upright
sarsens stones which weigh 25 tons each;
nowadays you can only see 17 stones.
The ends of these uprights were connected by a horizontal lintels ring sarsens, of
which only a small part are still in place.
The blocks in sarsen circle are carefully
shaped and the lintels are not only united
by simple mortise and tenon joints, but
are also blocked by real dovetail joints.
The edges are smoothed in a slight curve
which follows the line of the circle.
The bluestone,s which form the outer
circlec originally consisted of 60 stones,
but many have fallen, crushed or torn
apart. Inside the two circles there is a formation of a horseshoe stones, which originally consisted of five 'trilithons' (from the
greek 'three stones'), each consisting of
two standing stones and a horizontal lintel.
Although now is incomplete, the structure
shows the careful gradation of the five
trilithons, the highest of which exceeds 7
meters above ground level. Within this
impressive property there is another smaller horseshoe erected in bluestone. According
to the latest archaeological research the site iwas constructed and modified in various
phases, spanning several centuries.
GIUSEPPE MASTRORILLO
ROSELLI FRANCESCA
SALVEMINI FEDERICA
SCIANCALEPORE ILARIO
TASCA VIRGINIA
EINSTEIN’S MOUTHPIECE
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UOMINI DEL PASSATO
Il primo dei nostri antenati fu l’Australopiteco; il più famoso
fossile di ominide che sia stato mai scoperto è Lucy. L’uomo
iniziò ad evolversi prendendo il nome di Homo Habilis, succeduto dall’Homo Erectus e a sua volta dall’Homo Neanderthalalensis per poi essere susseguito dall’Homo Sapiens .
PRODUZIONE ARTISTICA DELLA PREISTORIA
La produzione artistica della preistoria si
divide in due grandi periodi: Paleolitico e
Neolitico. Nel Paleolitico l’espressione
artistica principale è l’arte rupestre che
assume una funzione magico-propiziqtoria;
protagoniste dell’arte paleolitica sono le
Veneri: figure femminili dalle forme prosperose per augurare fertilità.
Del Neolitico rappresentazioni diventano
stilizzate e si preferiscono le incisioni per la
maggior immediatezza di comunicazione;
l’arte diventa decorativa. Successivamente
l’uomo iniziò a costruire megaliti, i quali si
possono suddividere in: Menhir, Dolmen e
Cromlech. Stonehenge è un sito archeologico che si trova in Inghilterra, nei pressi di
Salisbury.
È’ composto da un insieme circolare di megaliti, alcuni studiosi sostengono che rappresenti
un antico osservatorio astronomico. Il sito fa
parte dal 1986 dei patrimoni dell’Unesco.
GROTTE DI LASCAUX E CHAUVET
Dal 1979 sono patrimonio dell’Unesco le
grotte di Lascaux in Francia contenenti opere risalenti al Paleolitico superiore. Le raffigurazioni più importanti sono quelle degli
animali, dipinte per propiziarsi della caccia,
realizzate con colori vivaci i quali erano
collocati su sporgenze per dare volume ai
loro corpi.
Le grotte Chauvet sono uno dei maggiori siti preistorici Europei. La loro
scoperta risale al 1994. Essa presenta
pitture ed incisioni di vari animali i quali
venivano ritratti soli o in branco, nei
colori resi disponibili dagli elementi
naturali.
MARILUNA CAPUTO, SIMONA CIFARELLI, MICHELA DAVINO, ANGIONE ANDREA,LISI DAVIDE.
EINSTEIN’S MOUTHPIECE
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Lo sport dall’antichità
ad oggi
Lo sport in Grecia
Lo sport sin dall’antichità ha
sempre avuto un ruolo di fondamentale importanza. Si sono
susseguite diverse civiltà, ognuna con delle tradizioni sportive
differenti che hanno modificato
il concetto di sport fino ad arrivare a come noi oggi lo conosciamo.
L’idea di sport trova la sua
completa attuazione, per la
prima volta, con i Greci per i
quali l’esercizio fisico veniva
inteso come culto del corpo, ma
anche come dimostrazione di
coraggio e lealtà. Le Olimpiadi
si svolsero per la prima volta
nel 776 a.C e tale data diventò
la base del primo calendario
greco in cui il tempo era scandito da periodi di 4 anni. Le Olimpiadi divennero fondamentali
per i Greci tanto che i vincitori
erano visti come eroi. Lo stadio
olimpico attrasse molti aspiranti
campioni e la corsa, il salto, il
lancio del disco e del giavellotto
divennero gli sport più praticati
dell’epoca.
Lo sport per i
romani
La civiltà successiva più nota fu
quella del mitico impero romano,poichè lo sport era fondamentale, ma non poteva essere
inteso come in Grecia dal momento che le nudità degli atleti
risultavano intollerabili, tuttavia
l’interesse per i giochi era fortissimo, ma veniva concepito in
una chiave cruenta e spettacolare in modo tale da soddisfare
le necessità del popolo. Inoltre
lo sport aveva uno stretto collegamento con la religione poiché
la lotta tra atleti era vista come
quella tra il bene e il male. Lo
sport era ammirato e seguito
anche dai poeti romani, per
questo motivo, ancora oggi, si
utilizzano alcuni detti sportivi
latini:
EINSTEIN’S MOUTHPIECE
-mens sana in corpore sa-
no(mente sana in corpo sano);
-citius, altius, fortius(più veloce,
più alto, più forte).
E nel Medioevo...
E invece cosa accadeva nel
Medioevo? La decadenza e la
fine dell’Impero Romano segnarono il termine ultimo delle
attività fisiche e sportive.
Con la diffusione del Cristianesimo si ebbe poi un ritorno alle
attività sportive; si praticavano,
ad esempio, la lotta, attività
acrobatiche, duelli a cavallo o
lanci. Fattore importante è la
netta differenza che si creò tra
le attività sportive dei nobili e
quelle delle masse popolari.
Sport nel Rinascimento
Seguì poi il Rinascimento e
lo sport venne rivalutato e
acquisì un’importanza formativa, così tornò a diffondersi nelle città. Si svilupparono nuovi giochi come il
calcio fiorentino, la danza e
la scherma.
Tra l’800 e il 900
tragici come la Prima e la Seconda guerra mondiale , lo
sport si diffuse in tutto il mondo
divenendo motivo di aggregazione sociale.
E oggi...
Ormai è diventato un fattore
economico importantissimo
usato come mezzo di comunicazione globale.
A partire dal 1896 vennero
istituiti i nuovi Giochi Olimpici
che si svolgono sempre con
una frequenza di quattro anni,
in una località differente. Per
consentire, poi, ai diversamente
abili di partecipare alle manifestazioni sportive internazionali,
nel 1948 un medico inglese,
Ludwig Guttmann, che si occupava di persone che avevano
subito dei danni spinali durante
la Prima Guerra mondiale,
organizzò per la prima volta
nella storia, dei giochi olimpici
che presero il nome di Paralimpiadi( da “para” poiché erano
intese come delle Olimpiadi
parallele e” limpiadi” o” Olimpiadi” da appunto i giochi olimpici).
Come si può notare lo sport ha
avuto una vasta evoluzione nel
corso del tempo, ma finalmente, al giorno d’oggi, lo stesso è
riuscito a trovare un suo equilibrio stabile.
Tra la fine del Settecento e
l’inizio dell’Ottocento il corpo
umano assunse un ruolo primario e una nuova dignità,in quanto l’attività fisica dell’individuo
contribuiva a formare il carattere dei giovani, come anche la
capacità di sopportare gli sforzi
e collaborare; per questo motivo nacquero i giochi di squadra
come calcio,corsa a staffetta e
rugby . Poi con la fondazione di
federazioni sportive nacque lo
sport moderno.
Con il superamento di eventi
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SPORT NEL FASCISMO
L'educazione e la pratica sportiva ebbero un
ruolo importante nel regime fascista gli atleti
dovevano portare rispetto ed obbedienza ai
propri comandanti, erano obbligati a fare
il saluto romano ai superiori e a portare
l'uniforme.
EDUCAZIONE FISICA
L'educazione fisica era considerata al pari
delle altre discipline scolastiche, e gli insegnanti di ginnastica iniziarono a far parte del
Consiglio dei professori: questa disciplina
però non si doveva limitare solo alla scuola,
fondamentale era integrare la preparazione
fisica nelle scuole con una preparazione
fornita dalle organizzazioni. Vennero dedicate 2 ore settimanali all'insegnamento dell'educazione fisica e i programmi d'insegnamento erano pubblicati a cura
dell'ONB(Opera Nazionale Balilla) in speciali
quaderni.
ginnici, per poi praticare l'equitazione subito
dopo, col sole o con la pioggia. Uno degli
sport che praticava maggiormente era la
scherma, la quale gli veniva insegnata da
due maestri: durante i saggi ginnici spesso
duellava con valenti schermitori. Persino
d'inverno non rallentava la sua attività fisica:
appena nevicava, Mussolini è sui monti a
sciare. Sciava sul Terminillo, dove veniva
considerato uno degli sciatori più assidui.
Inoltre, Mussolini si faceva spesso fotografare a torso nudo per mettere in mostra la sua
prestanza fisica. Il Duce non si limitava solo
a praticare attività fisica, ma pretendeva che
anche chi lo seguiva rappresentasse un
modello per la popolazione: Augusto Turati era uno schermitore imbattibile, Italo Balbo faceva le capriole in aria, Leandro Arpinati si impegnava nelle gare di nuoto e Renato
Ricci correva. Per opera di Mussolini è stato
costruito il Foro Italico, un insieme di sport e
cultura.
Piazza Santa Teresa, Molfetta, in era fascista.
LA DONNA
Le donne erano divise in: piccole italiane (da 6 ai
12 anni) e in giovani italiane (dai 12 ai 18 anni).
Dovevano essere forti per poter diventare delle
buone madri, che sanno di dover dare dei figli
non solo alla famiglia, ma anche alla Patria; “e
se un giorno a questi figli dovreste consegnare il moschetto, lo consegnerete senza
piagnucolare, con un gesto di nobile fierezza”. Le donne, nella concezione fascista,
dovevano abituarsi a non impressionarsi di
fronte ad un fucile e “la finissero di cadere
svenute appena risuoni un colpo di fucile o
un colpo di moschetto". Questi concetti sono
stati prelevati da “Le giovani italiane” in “La
scuola fascista”. L'ONB insegnava alla donna, accanto all'educazione fisica, l'economia
domestica, la puericultura e l'infermieria
.La Chiesa si dimostrò ostile nei confronti
dello sport femminile. Pio XI sosteneva che
maschi e femmine dovessero essere
"separati durante le ore di educazione fisica". Il problema principale era il fatto che la
donna stesse acquistando troppa libertà, e
non fosse più sottomessa all'uomo.
Di Ragno Pierluigi, Nicolò Tempesta,
Viviana Fasciano, Alessia di Terlizzi e
Alessia Carabellese.
MUSSOLINI, IL PRIMO
SPORTIVO D’ITALIA
Mussolini si propose come il primo sportivo
d'Italia, praticando con passione tutti gli
sport: andava in motocicletta, nuotava (sia in
primavera sia in autunno nel mare di Roma),
guidava l'automobile ad alta velocità (che
testimoniano "la sua resistenza fisica, il suo
occhio esperto, la sua padronanza del mezzo meccanico e i suoi nervi sempre a posto"), andava a cavallo, giocava a tennis,
aveva il brevetto di aviatore. Ogni mattina,
appena sveglio, eseguiva degli esercizi
EINSTEIN’S MOUTHPIECE
Piazza Santa Teresa Molfetta, in era fascista
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LICEO SCIENTIFICO
“A. EINSTEIN”
Via Togliatti, Molfetta
www.liceimolfetta.gov.it
[email protected]
EINSTEIN’’S MOUTHPIECE
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