ABIURARE LA RELIGIONE ISLAMICA: CONSEGUENZE OPPURE NO? I musulmani in Italia affermano che c’è liberta di credo nell’islam... ma è vero? È noto che chi abbandona l’islam va incontro alla condanna a morte. Vediamo per quali ragioni. Che cos’è Sahih Al Bukhari? Sahih Al Bukhari è una collezione di frasi pronunciate da Maometto e di opere da lui compiute; l’opera è conosciuta anche come Sunna. È assai raro poter trovare in circolazione il materiale che mettiamo qui a disposizione. I giuristi musulmani attuali non vogliono che questi versetti siano portati alla luce (ad esclusione di quelli che fanno fare bella figura all’islam). Nonostante l’oscurantismo islamico, con le attuali risorse a disposizione non è più così difficile trovare queste perle. Iniziamo dall’autore della raccolta delle tradizioni più popolari: Al Bukhari Al Bukhari visse circa due secoli dopo la morte di Maometto (avvenuta nel 632 d.C.) e lavorò tutta la vita per collezionare le tradizioni orali trasmesse di generazione in generazione fra gli arabi musulmani di quell’epoca. La collezione di Al Bukhari è tuttora stimata dai giuristi musulmani (fiqh) come la massima autorità nel campo delle tradizioni islamiche. Tenendo presente il credito di cui gode tale collezione, esaminiamo quali fossero le consuetudini del tempo contro gli apostati; ricordando che queste usanze si sono trasmesse fino ad oggi: Sahih Al Bukhari, Hadith 4.260 (riportato da Ikrima): “Ali bruciò della gente e questa notizia raggiunse Ibn ‘Abbas, il quale disse: Se fossi stato al posto suo non li avrei bruciati, in quanto il Profeta disse di non punire (nessuno) con la Punizione di Allah. Senza dubbio, io li avrei uccisi, perché il Profeta (Maometto) disse: Se qualcuno (un musulmano) tradisce la sua religione, uccidilo.” Sahih Al Bukhari, Hadith 5.630 (riportato da Abu Burda): “Muadh venne montando sul suo mulo sino a quando raggiunse Abu Musa e lo vide seduto e circondato dalla gente. Guardate! V’era un uomo con le mani legate dietro il collo. Muadh disse a Abu Musa, O ‘Abdullah bin Qais! Cosa significa questo? Abu Musa replicò: Quest’uomo si è riconvertito al paganesimo dopo aver abbracciato islam. Muadh disse: Non scenderò dal mulo sin quando egli sia morto. Abu Musa replicò: È stato portato per questa ragione, vieni giù. Muadh disse: Non scenderò dal mulo sin quando egli sia morto. Così Abu Musa ordinò che venisse ucciso l’apostata ed egli fu ucciso.” Sahih Al Bukhari, Hadith 6.577 (riportato da Ali): “Negli ultimi tempi, molti giovani abbandoneranno l’islam. Uccideteli ovunque li troviate, poiché ci sarà una ricompensa per i loro esecutori nel Giorno della Risurrezione.” ©Maggio Sahih Al Bukhari, Hadith 5.632 (riportato da Abdullah ibn Masud): “Un povero vecchio venne fatto uccidere alla Mecca, condannato per aver voltato le spalle all’islam” (si rifiutò di pregare alla maniera musulmana). Sahih Al Bukhari, Hadith 5.632: “In passato Muadh si recò a visitare Abu Musa e vide un uomo incatenato. Muadh quindi chiese: Cosa significa? Abu Musa rispose: Egli era un Giudeo che una volta convertitosi all’islam ha poi rinnegato l’islam divenendo un apostata. Muadh aggiunse: Gli mozzerò sicuramente la testa!” Sahih Al Bukhari, Hadith 9.37 (riportato da Abu Qilaba): “L’apostolo di Allah disse: Non si può uccidere un musulmano tranne che uno dei seguenti tre casi: (1) per omicidio (di un musulmano); (2) per adulterio se la persona è sposata; (3) per un uomo che diserta l’islam e diventa di conseguenza un apostata.” Sahih Al Bukhari, Hadith 9.201 (riportato da Jarir): “Durante il pellegrinaggio Al Wada, il profeta mi disse (puntando alle persone): Siate vigilanti! Non apostate dalla religione come rinnegati dopo la mia dipartita, sgozzandovi a vicenda.” Ishaq:550: “Il motivo per cui il messaggero di Allah ordinò l’esecuzione di Andullash Bin Sad fu perché egli divenne un musulmano e scrisse perfino le rivelazioni nel Corano. Quindi commise apostasia, rigettando l’islam, dopo essere diventato diffidente su alcuni versi coranici.” Ishaq:551: “Il messaggero di Allah ordinò l’esecuzione di Miqyas’ perché divenne apostata rigettando l’islam.” Da quanto abbiamo visto, la tradizione ci riporta che, nelle usanze islamiche, coloro che uccidevano gli apostati erano ritenuti eroi e destinatari di grandi ricompense da parte di Allah. Dopo aver constatato ciò che dicono le tradizioni, almeno dal Corano ci aspetteremmo toni diversi, ma non è così; anche se le espressioni usate non sono esplicite come traspare dalle tradizioni orali, sono pur sempre una cronaca di vita vissuta. Sottopongo al lettore alcuni versi coranici senza il mio commento, per lasciare a ciascuno la possibilità di riflettere autonomamente. Sura 4:137: Coloro che credettero e poi negarono, ricredettero e poi rinnegarono non fecero che accrescere la loro miscredenza. Allah non li perdonerà e non li guiderà sulla via. Sura 8:55-57: Di fronte ad Allah non c’è bestia peggiore di coloro che sono miscredenti e che non crederanno mai; coloro con i quali stipulasti un patto e che continuamente lo violano e non sono timorati [di Allah]. Se quindi li incontri in guerra, sbaragliali facendone un esempio per quelli che li seguono, affinché riflettano. Sura 2:27: …coloro che rompono il patto di Allah dopo averlo accettato, spezzano ciò che Allah ha ordinato di unire e spargono la corruzione sulla terra. Quelli sono i perdenti. Sura 9:66: Non cercate scuse, siete diventati miscredenti dopo aver creduto; se perdoneremo alcuni di voi, altri ne castigheremo poiché veramente sono stati empi! ©Maggio Sura 47:22-25: Se volgeste le spalle, potreste spargere corruzione sulla terra e rompere i legami del sangue? Essi sono coloro che Allah maledice: li rende sordi e acceca i loro occhi. Non mediteranno sul Corano? Hanno forse catenacci sui cuori. Coloro che volgono le spalle dopo che a loro è stata resa evidente la Guida, sono quelli che Satana ha sedotto e illuso. Vorrebbero che foste miscredenti come lo sono loro e allora sareste tutti uguali. Non sceglietevi amici tra loro, finché non emigrano per la causa di Allah. Ma se vi volgono le spalle, allora afferrateli e uccideteli ovunque li troviate. Va ricordato che la tradizione islamica ha una posizione di preminenza assoluta nella vita dei musulmani. Esattamente come accade per i cattolici, per i testimoni di Geova ecc., la cui fede dipende più dai detti e dalle pratiche degli uomini, che dalla Bibbia. La tattica della dissimulazione (in arabo: tukjja) Nel Corano vi troviamo un solo versetto che sembra andare contro a tutti questi testi: Sura 2:256: Non c’è costrizione nella religione. Sura 16:106: Quanto a chi rinnega Allah dopo aver creduto - eccetto colui che ne sia costretto, mantenendo serenamente la fede in cuore - e a chi si lascia entrare in petto la miscredenza: su di loro la collera di Allah e avranno un castigo terribile. C’è una premessa storica. La Sura 2:256 era stato citato da Maometto durante i primi tempi del suo operato, quando cercò di convertire gli ebrei di Medina all’islam. Nel periodo in cui citò il versetto suddetto, lui e il suo gruppo erano un numero esiguo di persone, troppo poche per imporsi. Dopo una decina di anni, quando crebbero le fila di suoi seguaci, avendo trovato convertiti anche tra i giudei e godendo di molto più credito, Maometto terminò la dissimulazione della serie “non c’è costrizione...”, per introdurre quella che aspettava di rivelare al più presto: la coercizione fino alla spada, oppure accontentandosi di far pagare “la tassa di umiliazione” agli infedeli che volevano mantenere la propria religione e uccidendo chi si rifiutava di pagare la suddetta tassa. ©Maggio