Didasfera - Ambiente didattico digitale Sintesi capitolo 15: La via lunga e tortuosa verso la (o le molte?) rese tedesche. Alla fine della seconda guerra mondiale ci furono più di un negoziato (segreti e non) tra i tedeschi e americani e britannici. "I tedeschi avevano la speranza di concludere un armistizio separato con le potenze occidentali o, nel caso fosse stato possibile, di manovrare in modo che il più alto numero possibile di unità di Wehrmacht finisse in mano angloameriacana attraverso le capitolazioni individuali." La fine della guerra iniziò in Italia il 29 aprile 1945 con la resa delle armate tedesche dell'Europa sudoccidentale alle forze alleate comandate dal maresciallo inglese Alexander. La Gran Bretagna invece colloca la fine il 4 luglio 1945 con la resa tedesca nel quartier generale del maresciallo britannico Mongomery a Lunenburg Heath (nella Germania settentrionale). I canadesi considerano il 5 maggio 1945 come data di capitolazione separata delle truppe tedesche in Olanda. Per americani, francesi, belgi ed altri la definitiva resa tedesca ebbe luogo nel quartier generale del generale americano Eisenhower il 7 maggio 1945 (ma che andò in vigore l'8, data delle cerimonie commemorative). "Eisenhower era ormai personalmente contrario a concedere questo eccesso di rese locali, ma si rendeva conto dei vantaggi che sarebbero derivati alla parte occidentale se il grosso della Wehrmacht fosse finito dagli angloamericani, anziché ai sovietici. Per questo si convinse che questa sarebbe stata un'occasione unica per indurre i tedeschi ormai disperati a firmare una resa senza condizioni che riflettesse gli accordi interalleati; questo dettaglio, ovviamente, avrebbe migliorato sensibilmente il prestigio degli Stati Uniti". A Reims, si fece intanto arrivare da Parigi un ufficiale di collegamento sovietico, Ivan Susloparov e poi si stabilì che l'armistizio sarebbe andato in vigore solo 24 ore dopo per dare la possibilità al maggior numero possibile di unità di Wehrmacht di arrendersi agli americani e inglesi; (questo ritardo servì per trasferire le truppe tedesche dall'est all'ovest). Il generale Jodl che guidava la delegazione tedesca, firmò la capitolazione nel quartier generale di Eisenhower il 7 maggio 1945. "Il documento firmato a Reims diede agli americani la cosa che volevano, ossia il prestigio dato dal fatto che la resa totale della Germania sul fronte occidentale avveniva nel quartier generale di Eisenhower". Così i tedeschi ottennero un "rinvio d'esecuzione" di quasi due giorni, dove i combattimenti proseguirono solo sul fronte orientale ma terminarono su quello occidentale dando l'impressione di una resa tedesca solo per il fronte occidentale; (cosa che violava l'accordo interallato). "Per chiarire la cosa si decise di organizzare una definitiva cerimonia di capitolazione, in modo che la resa tedesca di Reims potesse essere vista solo come una resa militare e/o un preludio alla resa finale, anche se americani ed europei occidentali avrebbero continuato a commemorarla come la vera fine della guerra in Europa". L'8 maggio 1945 a Berlino nel quartier generale del maresciallo Zhukov fu firmata la finale e generale (politica e militare) capitolazione tedesca. "Che uno dei più grandi drammi della storia dell'umanità abbia potuto avere in Europa un finale tanto confuso e indegno fu conseguenza, scrive Gabriel Kolko, del modo in cui americani ed europei cercarono di conseguire ogni tipo di vantaggio, grande e piccolo - a spese dei sovietici- dalla inevitabile capitolazione tedesca". Un trattato di pace con la Germania, ossia un accordo finale che contemplasse tutti i punti lasciati irrisolti nel dopoguerra, fu possibile solo quando la riunificazione tedesca divenne un evento realistico (dopo la caduta del muro di Berlino). "Il risultato di questi negoziati fu una convenzione firmata a Mosca il 12 settembre 1990 che può considerarsi il trattato di pace che ha messo ufficialmente fine alla Seconda Guerra Mondiale". Pagina 1/2 Didasfera - Ambiente didattico digitale In questa unità Testo: Progetto Novecento metaredazione: Donatella Piacentino editore: BBN Pagina 2/2